Home2020 (Page 16)

NEWS DAL CONSIGLIO PROVINCIALE.

Il lockdown è finito. Con l’inizio di maggio si è passati alla fase due. Il Consiglio provinciale si è riunito dal 5 al 7 maggio: finalmente una seduta regolare, per approvare proposte concrete dirette alla gestione della seconda fase della crisi.

Mai nessuna seduta di Consiglio provinciale è stata seguita con così tanto interesse in diretta streaming: tutta la provincia attendeva con il fiato sospeso l’approvazione della legge che ci avrebbe portato sulla “strada sudtirolese” della seconda fase. Un “los von Rom” a dir poco controverso.

Brigitte, Riccardo e Hanspeter hanno dominato il dibattito con tre interventi molto avvincenti. Riccardo ha esortato l’aula e tutta la provincia a non sprecare questa crisi. “La natura ci parla attraverso questo virus, che guarda caso colpisce duramente proprio le regioni più inquinate. È un’occasione preziosa questa, per riformare il nostro stile di vita, non per ripartire e continuare come se nulla fosse. Non buttiamo via tutte le cose che questa crisi ci ha insegnato!”.

Hanspeter ha spiegato il suo conflitto interiore tra la voglia e la consapevolezza che la vita debba ripartire e l’incostituzionalità della legge presentata dalla Giunta. “Anch’io voglio tornare a teatro o al ristorante con la mia famiglia, ma noi abbiamo giurato fedeltà alla Costituzione e allo Statuto d’autonomia e con questa legge ci si chiede una decisione di coscienza” ha avvisato i colleghi.

Brigitte ha concluso il trio degli interventi, avvertendo tutti del rischio che corriamo di tornare indietro di 50 anni, per quanto riguarda le pari opportunità per le donne, la convivenza tra i gruppi linguistici e l’ambiente.

Al momento del voto il Gruppo Verde si è astenuto. Molte sono state le misure prese a favore dei settori economici. Troppo poco, invece, è stato previsto per le famiglie, per le scuole, gli asili e per il mondo della cultura.

Nella parte di seduta dedicata alle mozioni dell’opposizione, abbiamo presentato altre misure concrete. Purtroppo, la nostra proposta di rinforzare in maniera adeguata il servizio di assistenza psicologica nel difficile periodo che ci aspetta nei prossimi mesi e anni è stata bocciata. Secondo l’assessore Widmann si fa già abbastanza. Brigitte, rivolgendosi direttamente all’assessore all’economia, ha esortato la Giunta: “Ricordatevi della vulnerabilità di chi perderà il lavoro o dovrà chiudere aziende. E i più deboli, da questo punto di vista, sono spesso gli uomini”.

Meglio è invece andata per una mozione in cui abbiamo chiesto di investire di più nella mobilità pubblica e sostenibile. L’assessore Alfreider era d’accordo su quasi tutta la linea. Solo sull’abbassamento delle tariffe la Giunta continua a non sentirci.

La settimana successiva a quella di Consiglio provinciale, tutta l’attenzione è andata invece sulla Commissione d’inchiesta per mascherine e strumenti di protezione sanitaria: in seduta e sui giornali si è svolto un tira e molla imbarazzante tra opposizione ed SVP sulla nomina del presidente della Commissione. Finalmente, venerdì 15 maggio, grazie a una presa di posizione congiunta di tutti i partiti di opposizione, è stato nominato presidente il Consigliere Franz Ploner. Brigitte fungerà da segretaria della Commissione. Speriamo si riesca a fare luce sui troppi lati oscuri di questa vicenda.

Molto lentamente si sta tornando a una quotidianità più libera, anche se a tutte e tutti viene chiesto un grande sforzo di responsabilità per tenere in sicurezza sé stessi e gli altri. Noi continuiamo a monitorare la situazione e a pubblicare le nostre azioni e riflessioni su: www.verdi.bz.it/it/category/it-covid-19/

Se avete bisogno di contattarci, scrivete a [email protected]

#NoiResistiamo

Brigitte, Riccardo, Hanspeter

COMUNICATO STAMPA.

Riflessioni dei Consiglieri provinciali Verdi nel dibattito generale sul disegno di legge “Misure di contenimento della diffusione del virus SARS-COV-2 nella fase di ripresa delle attività”.

È iniziato oggi in Consiglio provinciale il dibattito sul disegno di legge della Giunta sulla fase 2 della crisi Covid19. La situazione cambia rapidamente, quasi di ora in ora.

L’ultimo decreto Conte ha lasciato perplessi anche noi. Come la maggior parte delle cittadine e dei cittadini in Italia speravamo in dichiarazioni più chiare e in passi più rapidi verso la riapertura.
Ma fatichiamo a condividere la modalità di confrontazione scelta dalla SVP: non siamo sicuri al 100% di muoverci nel rispetto della Costituzione e non ci è nemmeno stata fornita una perizia epidemiologica su cui si basano le scelte proposte nella legge. “Nel profondo anche noi pensiamo che la vita debba ricominciare, ma in quest’aula abbiamo giurato fedeltà alla Costituzione e allo Statuto d’autonomia. Nonostante sia d’accordo con buona parte dei contenuti di questa legge, quello che ci viene chiesto qui oggi è di prendere una decisione di coscienza” ha sottolineato Hanspeter Staffler nel suo discorso.

Ricordiamoci che il nemico non è Roma, ma il virus, come abbiamo letto oggi su un settimanale sudtirolese. E questa malattia ci unisce tutti, da nord a sud, da est a ovest.
Capiamo bene la necessità di tante aziende di riaprire al più preso e quella delle cittadine e dei cittadini a poter esercitare nuovamente i propri diritti fondamentali. Una riapertura repentina e totale – (“tutto aperto subito!”) – è comunque rischiosa e pone delle domande: abbiamo gli strumenti adeguati per affrontare la fase 2? Siamo in grado di monitorare la situazione sul nostro territorio? Sappiamo che il peggio è forse passato, ma anche che la parte difficile inizia adesso. “A oggi i dati ci dicono che siamo tra le Regioni più colpite in Europa, quindi facciamoci guidare prima di tutto dalla modestia e abbassiamo i toni della retorica. Quelli usati in queste settimane non si addicono a un partito responsabile e di governo com’è di solito la SVP” ha esortato l’aula Riccardo Dello Sbarba, nel suo appassionato discorso.

Brigitte Foppa ha osservato che secondo lei questa crisi ci sta ributtando indietro di 50 anni. “Siamo tornati all’epoca dell’uomo forte e delle donne chiuse nella sfera domestica. La nostra provincia ha visto riaffiorare la separazione dei gruppi linguistici in mondi e schemi di reazione molto diversi. E l’ambiente rischia: dovremo ripensare gli spazi, i materiali monouso stanno riavendo il sopravvento e la gente ha ricominciato a lasciare i rifiuti per strada” – questi gli spunti della capogruppo nel dibattito generale.

Dobbiamo reagire subito a queste derive. I finanziamenti devono essere canalizzati dove ne abbiamo davvero bisogno: dove sono le donne e i bambini, dove ci sono pericoli ambientali, dove la cultura rischia di morire, nel sistema sanitario territoriale, nella scuola. E in queste direzioni vanno le nostre proposte e i nostri emendamenti a questa legge, che purtroppo contiene molti punti di ambiguità. Proprio su questi concentreremo la nostra attenzione, perché è in questi spazi di ambiguità che si infila il virus.

Non sprechiamo le lezioni che abbiamo imparato da questa crisi: “riformare” deve essere la parola-chiave di questo percorso che ci prepariamo ad affrontare. Cambiamo strada! Non è un caso che il virus si sia diffuso in modo così forte nei luoghi più inquinati della terra.

Non abusiamo dell’autonomia e se facciamo questa legge, allora che sia davvero BUONA!

Bolzano, 7/5/2020

Cons. prov.
Brigitte Foppa
Riccardo Dello Sbarba
Hanspeter Staffler

COMMENTO DI HANSPETER STAFFLER.

La crisi covid19 è una crisi multipla. È iniziata come crisi sanitaria, seguita da una crisi economica e del lavoro. Un po’ più avanti si è manifestata come crisi dei dati e della scienza, relativamente alla gestione della malattia. Le crisi sociali e psicologiche le dobbiamo ancora vedere e non dobbiamo dimenticare la crisi dei diritti democratici fondamentali.

Nella prima fase, dopo l’esplosione della malattia abbiamo dovuto fare tutti gli sforzi necessari per spegnere il fuoco. Tutti i governi d’Europa navigavano a vista e dovevano riorientarsi giorno per giorno, secondo coscienza.
In questa fase è stato completamente trascurato il coinvolgimento da parte di molti governi dei Parlamenti e dei Consigli regionali/provinciali. Si è persa l’occasione di creare un comitato anticrisi che coinvolgesse tutti i partiti. In futuro non deve più succedere.

Ora si tratta di ricostruire e rigenerare. Si tratta di raccogliere i cocci e le amare macerie, scongiurare i danni e di far rialzare le tante aziende ormai a terra. Secondo quanto ci è stato preannunciato, la Giunta attiverà ingenti somme di denaro per far fronte a quello che ci aspetta. Queste spese dovranno essere gestite nella maniera più trasparente possibile, fin dall’inizio.

Perciò chiediamo l’attivazione di un cockpit online consiglieri provinciali, associazioni, sindacati, istituri di ricerca e tutte le cittadine e i cittadini possano visualizzare in quali settori vengono versate queste ingenti somme. Si tratta di uno strumento di controllo importante e irrinunciabile.

Nel passato sulle Alpi molti masi subivano spesso danni da slavine, a volte venivano anche distrutti. Le persone reagivano e ricostruivano in fretta il loro maso, cambiando però la posizione e usando materiali diversi e installando delle migliori misure di sicurezza. Ci si avviava così per una strada diversa, per prevenire la prossima slavina.

Prevenzione deve essere quindi la nostra parola d’ordine: il nostro sistema sociale deve avviarsi per una strada diversa e deve munirsi di migliori misure di sicurezza. Dobbiamo rafforzare il sistema sanitario e quello sociale. Quegli enormi investimenti preannunciati devono portarci a raggiungere il necessario percorso sociale ed ecologico per l’Europa.

I vertici dell’UE come Ursula von der Leyen, Frans Timmermans e Margrethe Vestager sono concordi e ritengono che non abbia senso ricostruire il vecchio mondo. Bisogna investire con decisione sulla tutela del clima e dell’ambiente – per il Green Deal europeo!

BZ, 07/05/2020

COMUNICATO STAMPA.

Con 35 (!) voti favorevoli il Consiglio provinciale approva la nostra mozione per  rafforzare la mobilità pubblica e sostenibile nella fase 2 della crisi #covid19.

Sull’alleggerimento delle tariffe purtroppo la Giunta non ci sente. Nei prossimi tempi aumenteranno però gli sforzi per aumentare e per garantire la sicurezza su autobus e treni. “Quando ho scritto questa mozione ero molto preoccupata per le condizioni in cui le/i pendolari sarebbero state costrette a viaggiare in questi tempi di alto rischio sanitario.” Tutto il Consiglio concorda che sia importante fare di tutto, affinché le persone, per paura, non smettano di usare i mezzi pubblici. E anche i mezzi di trasporto alternativi, come le biciclette e i mezzi elettrici verranno sostenuti e sovvenzionati. “La bicicletta deve diventare il mezzo di trasporto principale, per la qualità di vita di tutte le nostre città” conclude soddisfatta la prima firmataria Brigitte Foppa.

BZ, 06/05/2020

COMUNICATO STAMPA.

L’Assessore Widmann, bocciando la nostra mozione “Effetti post-traumatici dell’emergenza coronavirus“, ha elencato dettagliatamente le misure e i provvedimenti presi in questi mesi per il supporto psicologico di persone particolarmente colpite dall’emergenza #covid19.

Ha ripetuto che forse mediaticamente non è stato ben comunicato, ma che le persone ne fanno un grande uso, a prova della forte necessità. Bene. Da quanto abbiamo capito, si tratta di misure d’emergenza, sicuramente importanti e necessarie.

Riteniamo che il servizio di supporto psicologico debba essere rafforzato anche per un futuro più lontano.

Donne, uomini, bambine e bambini devono sapere che non resteranno soli a elaborare questo periodo difficile della loro vita. “E non scordiamoci degli uomini”, ricorda la prima firmataria Foppa. “Sono proprio loro i soggetti più a rischio nelle crisi, specie se economiche.

Uomini che perdono il lavoro o che si vedono costretti a chiudere l’azienda di famiglia, spesso faticano a reggere.” La consigliera ha chiesto quindi esplicitamente l’attenzione dell’assessore all’economia, affinché coinvolga su questo tema anche le associazioni di categoria.

L’accesso ai servizi di aiuto deve essere reso facile con il coinvolgimento di medici di famiglia e altre figure di supporto come coach, counselor, ecc. che possono affiancare e supportare psichiatri, psicologi e psicoterapeuti.

#NoiResistiamo e su questo continueremo a insistere.

MOZIONE.

In Alto Adige negli ultimi anni si sono compiuti notevoli sforzi per potenziare il trasporto pubblico locale. Dopo il lockdown dovuto alla pandemia Covid-19 in questo settore è cambiato tutto. Nelle prime settimane il trasporto pubblico e quello privato sono molto calati fino a bloccarsi quasi completamente. Da quando ci sono stati i primi allentamenti, sulle strade dell’Alto Adige c’è un po’ di movimento.

Nella cosiddetta fase 2 va gestito il graduale ritorno alla situazione precedente l’emergenza Covid. Il distanziamento sociale e altre misure di sicurezza e protezione comporteranno delle difficoltà nell’organizzazione della società, e in questo contesto la mobilità richiede particolare attenzione. Come sappiamo, essa è responsabile di gran parte dei danni climatici e dell’inquinamento ambientale. Quanto maggiore è il traffico individuale, tanto più si inquina.

Ora il pericolo concreto è che la fiducia nel TPL costruita negli ultimi anni venga meno a causa dei timori del contagio. Il trasporto pubblico come lo conosciamo è caratterizzato dal fatto di stare seduti o in piedi molto vicini. Non è in nessun caso ipotizzabile che l’abituale traffico pendolare possa essere compatibile con le norme di sicurezza. C’è anche chi già chi dice che molti potrebbero stigmatizzare il trasporto pubblico come il principale luogo di contagio. Molto dipenderà da quanto le persone continueranno a fidarsi del trasporto pubblico anche in futuro.

Una contromisura già adottata a livello locale e non solo (anche in Alto Adige) è lo sviluppo della ciclomobilità. In particolare nelle località più grandi, l’obiettivo è quello di incoraggiare le persone a muoversi in bicicletta nelle città. Fa da esempio il modello di Bogotà: quale misura diretta, la sindaca della città fatto costruire con procedura d’urgenza 117 km di piste ciclabili supplementari. A Berlino si sono intraprese simili iniziative. La bicicletta potrebbe vivere un piccolo boom, che in Alto Adige può fondare su una propensione all’uso della bicicletta già ampiamente diffusa.

Purtroppo esistono anche degli esempi negativi: Il governo cinese ha già introdotto misure per rilanciare la vendita di automobili. Si può ipotizzare che la svolta cinese nel settore dei trasporti subirà una battuta d’arresto che riporterà il Paese indietro di qualche anno; in tutto il mondo, attualmente l’automobile è apprezzata quale “mezzo di trasporto sicuro” per quanto riguarda il Coronavirus (vedi l’articolo di Südtiroler News) . Le grandi case automobilistiche hanno già informato l’UE che si aspettano un allentamento delle restrizioni sulle emissioni di CO2.

C’è un consenso generale sul fatto che l’impatto sui mezzi di trasporto pubblico dipenderà in gran parte da come si comporteranno i governi dopo la pandemia.

Per questi motivi, il Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano incarica la Giunta provinciale

  1. di comunicare immediatamente alla popolazione come verrà organizzata la mobilità pubblica nella fase 2;
  2. di sensibilizzare la popolazione sulla possibilità e sulle modalità di rispettare le norme di sicurezza e di tutela della salute sui mezzi di trasporto pubblico;
  3. di garantire ai cittadini che saranno disponibili mezzi di trasporto sufficienti alla luce delle norme sulla distanza;
  4. di promuovere in particolare la mobilità pedonale, ciclistica ed elettrica, e di valutare se proprio in questa fase sia opportuno incentivare in modo specifico l’acquisto di biciclette elettriche;
  5. di promuovere con determinazione il telelavoro dopo l’emergenza: se tutte le persone che attualmente lavorano da casa dopo la crisi continuassero a farlo anche solo per un giorno alla settimana, ne potrebbe risultare una riduzione permanente degli spostamenti per lavoro;
  6. di ripensare la politica tariffaria e di agevolare le/i pendolari (eventualmente anche per un periodo di tempo limitato).

BZ, 20.04.2020

Consiglieri provinciali
Brigitte Foppa
Riccardo Dello Sbarba
Hanspeter Staffler

MOZIONE.

La crisi Covid-19 ha anzitutto aspetti legati alla salute. Con il protrarsi delle misure di contenimento si stanno progressivamente aggiungendo anche i problemi di natura economica, ai quali si è iniziato a far fronte con l’adozione di prime misure. Si è invece parlato ancora troppo poco dell’impatto sociale e psicologico dell’emergenza Covid-19, e con la presente mozione vorremmo avviare una discussione in merito.

Le esperte e gli esperti citano soprattutto due livelli legati a questa perdurante “situazione traumatica”.

In primo luogo, ci sono coloro che sono direttamente toccati dalla malattia: chi ha contratto il virus, i famigliari, soprattutto quelli delle vittime, il personale sanitario e coloro che offrono assistenza, i volontari ecc. In queste settimane stanno vivendo esperienze ai limiti del sopportabile o anche oltre, e questo spesso quotidianamente.

In secondo luogo, anche il continuo isolamento sociale e la reclusione in casa, come conseguenza immediata del necessario lockdown, hanno effetti traumatici sulle persone. A seconda della situazione abitativa e di vita, ma anche della predisposizione individuale, vi sono grandi differenze tra le varie persone. Per alcuni il solo obbligo di stare a casa è già di per sé fonte di grande stress. Con l’isolamento sociale vengono a mancare alcuni meccanismi in grado di attutire disagi, il che risulta soprattutto problematico per le persone che convivono (o sono costrette a convivere) con famigliari aggressivi o sofferenti di depressione. L’isolamento e la mancanza di movimento possono aggravare ulteriormente la situazione.

L’isolamento prolungato può avere effetti durevoli sui bambini piccoli, le persone afflitte da instabilità psichica, le persone sole o anziane, le persone affette da dipendenze ecc. lasciando anche segni permanenti. A rischio sono inoltre le persone esposte a molteplici pressioni (come per esempio le donne lavoratrici che nel contempo assistono altre persone oppure le persone che subiscono in modo costante il peso dell’incertezza del loro futuro) che non usciranno più forti (resilienti), ma piuttosto sfibrate e indebolite da questo sforzo costante e prolungato.

L’ondata di suicidi che si è verificata dopo la crisi del 2008 deve farci riflettere, e a questa situazione bisogna reagire per tempo.

Il Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano incarica quindi la Giunta provinciale

  1. di ampliare in via preventiva i servizi per la salute mentale e psichica, rafforzando l’offerta in tutto il territorio provinciale anche al fine di raggiungere un numero maggiore di persone, riducendo i tempi di attesa e divulgando le offerte esistenti con mezzi idonei;
  2. di fornire a chi lavora nel sistema sanitario e nelle varie strutture sociali, compresi i volontari, misure di sostegno per aiutare queste persone nell’elaborazione dei traumi che si ritrovano ad affrontare;
  3. di fornire maggiore aiuto, supervisione e strumenti di intervisione (scambio e consulenza tra addetti) a coloro che lavorano nel sistema formativo;
  4. di istituire e promuovere l’offerta di un pronto soccorso psicologico direttamente e facilmente accessibile.

BZ, 20.04.2020

Consiglieri provinciali
Brigitte Foppa
Riccardo Dello Sbarba
Hanspeter Staffler

GREEN MEETING POINT.

La fase due è cominciata. Da martedì 5 maggio a venerdì 8 maggio il Consiglio provinciale riprende i lavori. Abbiamo così pensato di dedicare il dialogo del Green meeting point all’attualità politica.

Martedì 5 maggio alle ore 18:15, in conclusione alla prima giornata di seduta, i Consiglieri provinciali Verdi Brigitte, Riccardo e Hanspeter si connetteranno direttamente dal Consiglio provinciale e ci racconteranno che cosa succede in aula, l’atmosfera, il confronto. Le tue idee, domande e considerazioni saranno più che mai preziose per arricchire il lavoro e l’impegno Verde in sede parlamentare.

Vuoi partecipare? Allora scrivi al più presto a [email protected]

I nostri incontri online su Zoom si adattano ai tempi che cambiano. Con il lento ritorno alle attività “normali”, abbiamo deciso di proseguire i nostri Green meeting point una volta alla settimana, alle ore 18:00.
Date e temi vi saranno comunicati per tempo.

Sei dabei! Ti aspettiamo!

Un reddito di base per le persone in difficoltà: veloce, con poca burocrazia e per tutti*e coloro che ne hanno bisogno.

L’economia è attualmente in fase di stallo. La crisi colpisce duramente molte persone. Il coronavirus ci ha portato ad una crisi di reddito e
con essa ad una crisi esistenziale. C’è un bisogno immediato di sicurezza finanziaria per tutte le persone che non hanno più entrate.

Gli Young Greens Southtyrol propongono un reddito di base di 1000 euro per tutti*e coloro che non hanno più un reddito fisso. Tutti vogliono lavorare di nuovo, ma a causa della situazione sanitaria non è possibile. Per evitare che la società sprofondi in una spirale di
povertà, dobbiamo garantire sicurezza e stabilità attraverso una rete di salvataggio. Particolarmente colpiti sono lavoratori e lavoratrici
autonomi*e, tra cui musicisti*e e artisti*e, che forse soffriranno più a lungo di questa situazione.

Come misura immediata, è importante che tutti*e coloro che in Alto Adige non ricevono attualmente alcun reddito da lavoro dipendente o che non sono coperti*e dalla cassa integrazione siano coperti*e dal reddito minimo di inserimento. La cifra del reddito deve essere aumentata a 1000 € per i prossimi mesi. L’accesso alla liquidità deve essere senza troppa burocrazia e veloce.
La strada da percorrere, tuttavia, è ora quella di semplificare e raggruppare le varie prestazioni sociali in un unico, ampio reddito di
base. Non possiamo più permetterci di perderci nella giungla burocratica dei vari sostegni sociali.

Invece di cercare il conflitto sull’autonomia con Roma, la provincia dovrebbe fare un passo avanti su questo fronte.
La garanzia di reddito che proponiamo ammortizza la crisi direttamente per coloro che ne sono colpiti*e direttamente: le persone.

Young Greens Southtyrol
Sadbhavana Pfaffstaller & Alex Guglielmo, Co-Speaker

Da inizio marzo le scuole, le scuole materne e gli asili nido sono chiusi. Anche le Tagesmutter hanno dovuto sospendere il servizio e le famiglie hanno dovuto gestire da sole la quotidianità di bambini e bambine. Quando verranno riattivate scuole e asili, per lo meno a piccoli gruppi, lo sa solo il cielo, così come nessuno ancora sa prevedere se la via sudtirolese avrà successo.

Per molti genitori costretti a lavorare da casa e che al contempo devono occuparsi della gestione dei figli, della scuola e dei compiti la situazione è al limite. Molti hanno dovuto trovare soluzioni creative. Chi ha potuto/dovuto, ha preso ferie (pagate o non), oppure ha fatto ricorso ai periodi di paternità e/o maternità.

Il governo italiano cerca di sostenere i genitori in questa fase, dando loro la possibilità di richiedere dei voucher-babysitter. È stato inserito anche un periodo di congedo parentale-Covid19 di 15 giorni (che probabilmente verrà prolungato), il quale però prevede solo il 50% della retribuzione normale, la qual cosa non protegge molte famiglie, dipendenti da questa sola entrata, da serie difficoltà economiche.

Se la Giunta altoatesina ha già annunciato di andare per la propria strada, una strada più veloce nella riapertura di singoli settori, chiediamo che insieme a questa riapertura venga inserito rapidamente un rafforzamento del congedo parentale-Covid19 a livello provinciale.

Questo deve essere resa possibile finché le strutture scolastiche e di assistenza all’infanzia restano chiuse e finché non ci saranno delle offerte alternative per tutte le bambine e tutti i bambini. Anche la limitazione statale al 50% della retribuzione non è accettabile. La deriva verso la povertà è più che prevedibile. Chiediamo quindi che la Provincia compensi la perdita di guadagno per sostenere davvero le famiglie.

Al contempo per noi è importante che le donne non vengano “rispedite” ai fornelli, come sta già succedendo in molti casi. Così le famiglie dovranno poter ottenere gli incentivi integrativi solo se verranno usati da entrambe le parti.

Il Gruppo Verde valuterà con attenzione il disegno di legge della Giunta e porterà delle proposte che vadano in questa direzione.

Un’economia forte è possibile solo con famiglie forti.

Marlene Pernstich & Felix von Wohlgemuth
Co-portavoci
Verdi Grüne Verc