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COMUNICATO STAMAPA.

L’istituzione del „Servizio di emergenza” per i bambini nelle scuole materne ed elementari è accompagnata da molte polemiche. A ragione. C’era pochissimo tempo per iscriversi, i criteri d’ammissione erano superseveri, si è comunicato male con il personale ecc. E poi salta all’occhio il fatto che il servizio viene offerto solo nelle scuole tedesche e ladine. Infatti la legge provinciale prevede il servizio come “possibilità” per tutte le scuole.
Ma c’è poi la delibera della Giunta Provinciale nr. 327 che regola i dettagli del servizio. E qui cominciano le divergenze tra il testo tedesco e quello italiano.

Incredibile, qui c’è un vero e proprio sotterfugio (imbroglio?). Non si spiega altrimenti come mai il testo tedesco dice che le scuole PIANIFICANO ed OFFRONO il servizio, mentre in italiano si legge che È POSSIBILE offrire il servizio. E nel comma successivo in tedesco il servizio INIZIA, mentre in italiano il servizio PUÒ INIZIARE.
Questi, gentili membri della Giunta, non sono errori di traduzione. Questa è la volontà di celare che assessori italiani e tedeschi hanno scelto strade diverse. Ovviamente quella del doppio binario è una scelta che la Giunta può anche decidere di intraprendere (anche se molti genitori avrebbero assai gradito un servizio comune per tutti, cosa che peraltro avrebbe anche risparmiato risorse).
Ma allora che lo si dica chiaramente, invece di ridursi a fare miseri giochetti di traduzione.
Questo atto, per niente insignificante, è un lampante esempio di come si può manipolare la realtà usando lo scudo del bilinguismo. In ogni caso getta una luce abbastanza torbida sulla sincerità di questa giunta. E sulle sue intenzioni di voler davvero lavorare per la „convivenza“ dei gruppi linguistici in questa terra. Magari fosse così.

Brigitte Foppa, Riccardo Dello Sbarba, Hanspeter Staffler

30 anni fa l’OMS tolse l’omosessualità dalla sua lista delle malattie. Da allora sono stati raggiunti tanti traguardi per il riconoscimento dei diritti LGBTI in tutto in mondo, compreso il divieto di discriminazione basato sull’orientamento sessuale suggellato nella legislazione europea.

Ma la lotta non è finita. Proprio in questo momento l’Ungheria sta cercando di ridimensionare i diritti di persone trans e intersessuali, un terzo della popolazione polacca vive in zone dichiarata dal governo come “LGBT-free” e ovunque nel mondo si diffondono discorsi d’odio e violenza contro le persone LGBTI.

L’Europa è stata fondata sui valori della dignità e dell’uguaglianza umana. Per noi l’Unione Europea è una cornice politica in cui trovano spazio intrinseco i diritti di tutte le cittadine e di tutti i cittadini, incluse le persone gay, lesbiche, bisessuali, trans e intersessuali.

In questo giorno IDAHOBIT – e ogni giorno – i Partiti Verdi rinnovano l’impegno a denunciare ogni tipo di discriminazione e a schierarsi con la comunità LGBTI nella lotta per una piena uguaglianza.

Dal 2005 si celebra la Giornata internazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia. La data è stata scelta per commemorare il giorno in cui l’Organizzazione mondiale della Sanità (OMS) ha finalmente cancellato l’omosessualità dall’elenco delle malattie mentali.

Noi Verdi ricordiamo che l’uguaglianza, la dignità e i diritti di tutte le persone devono essere rispettati, indipendentemente dall’orientamento sessuale e dall’identità di genere.

In Alto Adige, negli ultimi anni sono stati fatti grandi progressi, anche grazie all’impegno di Arcigay Südtirol Centaurus.  Ma anche qui, molte persone LGBTI sono ancora vittime di violenza e discriminazione.

Vediamo una forma speciale di violazione dei diritti fondamentali nelle cosiddette “terapie di conversione”. In realtà già Il termine stesso –terapia- è fuorviante e sbagliato!  Si tratta di trattamenti pseudo-medici che mirano a cambiare o a sopprimere l’orientamento o l’identità sessuale percepita da una persona. La personalità di coloro che diventano vittime di simili trattamenti viene gravemente danneggiata, in particolare se sono di minore età. L’omosessualità non è una malattia!

Per questo giustamente la Germania di recente ha penalmente vietato queste “terapie”, soprattutto se eseguite a danni di minori.

In Italia e in molti altri Paesi, tuttavia, tali “terapie” sono ancora consentite. Chiediamo quindi l’impegno della politica, ma soprattutto dell’intera società, affinché pratiche simili che violano i diritti umani vengano vietate dal legislatore.

Infatti, l’unica malattia che ha urgente bisogno di essere curata, è l’omofobia!

Felix von Wohlgemuth Co-portavoce Verdi Green Vërc

INTERROGAZIONE.

L’art. 21 della nuova legge “Territorio e paesaggio” prevede che la Giunta provinciale deliberi un “regolamento edilizio tipo” provinciale. Il comma 5 dello stesso articolo 21 prevede che il Consiglio comunale deliberi successivamente, in conformità al regolamento edilizio tipo adottato dalla Provincia d’intesa col Consiglio dei Comuni, il nuovo regolamento edilizio comunale. Va chiarito però che cosa succede nella fase intermedia tra le due approvazioni, considerando anche che finora il regolamento tipo provinciale non è stato approvato, che la legge n. 9/2018 andrà in vigore dal 1° luglio 2020 e che in autunno si terranno le elezioni comunali in tutta la provincia.

Tutto ciò considerato, Si chiede:

  1. Entro quando la Giunta provinciale prevede di approvare il “regolamento edilizio tipo” provinciale? A che punto è la procedura? C’è già una bozza all’attenzione del Consiglio dei Comuni?
  2. Se la Giunta provinciale approverà il regolamento edilizio tipo provinciale dopo l’entrata in vigore della Lp 9/2018, quale regolamento edilizio sarà in vigore nei singoli comuni nel periodo tra l’entrata in vigore della legge (1/7/2020) fino all’approvazione del regolamento edilizio tipo provinciale?
  3. Nel momento in cui la Giunta approverà il regolamento edilizio tipo provinciale, c’è un termine entro il quale i comuni dovranno approvare – tramite delibera del consiglio comunale – il loro nuovo regolamento edilizio comunale?
  4. Qual è il regolamento edilizio comunale in vigore in ciascun comune nella fase intermedia tra l’approvazione del regolamento edilizio tipo provinciale e l’approvazione del regolamento edilizio comunale da parte del consiglio comunale? Resta in vigore il precedente regolamento edilizio comunale? Oppure– nelle more dell’approvazione del nuovo regolamento comunale – il regolamento edilizio tipo provinciale si applica da subito direttamente a ciascun comune?
  5. Poiché potrebbe accadere che la Giunta provinciale approvi il regolamento edilizio tipo provinciale in estate, alla vigilia delle elezioni comunali prevedibili in autunno, si chiede: l’approvazione del regolamento edilizio comunale (necessaria in seguito all’approvazione del regolamento edilizio tipo provinciale) rientra nelle materie urgenti e straordinarie che un consiglio comunale può trattare anche se ufficialmente è stata già comunicata la data delle elezioni comunali?

Bolzano, 15 maggio 2020

Cons. prov.
Riccardo Dello Sbarba
Brigitte Foppa
Hanspeter Staffler

 

Qui potete scaricare la risposta della giunta.

Tutto come prima?

La fase due è cominciata, e i nostri Green meeting point si adattano ai tempi che cambiano.

Giovedì 14 maggio abbiamo dialogato con Michil Costa, un albergatore che da sempre cerca di offrire un turismo diverso e si impegna per l’economia del bene comune. Ci porterà il suo vissuto e le sue riflessioni sui cambiamenti che questa crisi porterà in ambito turistico ed economico. Qui potete visualizzare il raccolto commentato.
Michil Costa è un albergatore illuminato, un filosofo un ecologista dalla testa ai piedi. In questo periodo abbiamo bisogno di visioni e Michil in questo dialogo ce ne ha date molte. Grazie!

E per gustare un po’ di sana musica di Frank Zappa qui alcuni consigli, direttamente da Michil Costa!
Frank Zappa: Peaches En Regalia 
Frank Zappa: Little Umbrellas 

“Hot Rats di Frank Zappa è uno dei manifesti del rock, qui suona senza le sue Mothers, qui la musica è sopra ogni cosa. Un disco quasi interamente strumentale, denso, portatore di grandi novità. Viene abbandonata quella freddezza compositiva, qui torna più il rock ma anche il virtuoso della chitarra. Niente stupid songs sentite in Absolutely Free o in Freek Out. Non si può definire il genere musicale di questo disco, c’è qualcosa di simile in UNCLE MEEt. Dalle piccole sinfonie e improvvisazioni di sax, violino, chitarre. Diventa meno eccentrico il nostro uomo, si abbandona in un certo modo a qualcosa che assomiglia a un idea di mainstream, rimane rivoluzionario comunque. Anche se il capolavoro rivoluzionario assoluto del mondo del rock resta quello di Captain Beefheart con il suo Trout Mask Replica. Da brividi. Vi invito ad ascoltare il grottesco Dachau Blues,  una dedica particolare ai campi di concentramento nazisti e la lenta China Pig, a ritmo di respiro e con accompagnamento di sola chitarra, un blues così non s’era mai sentito. Ma tutto l’album è pazzesco.” – Michil

Il progetto Green Meeting Point viene accompagnato della cooperativa sociale Blufink, che, alla fine di ogni dialogo, riassume nel “raccolto” gli input, le domande e i commenti emersi.

COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO DEI PARTITI DI OPPOSIZIONE.

Venerdì si riunirà nuovamente, in una nuova composizione, la Commissione d’inchiesta sull’attrezzatura di protezione dal Covid. In questa occasione si dovrà eleggere il presidente della Commissione. Secondo il regolamento la nomina spetta all’opposizione. Come rappresentanti dell’opposizione all’interno della Commissione abbiamo concordato di proporre come presidente il collega consigliere Dr. Franz Ploner. Questa comunicazione è stata fatta alla Presidente pro tempore e contemporaneamente tutte/i le/i rappresentanti dell’opposizione – escluso Franz Ploner ─ hanno comunicato alla Presidente Mattei di non essere a disposizione per la presidenza.
Vogliamo così segnalare che tutte/i noi sosteniamo il collega Franz Ploner, come candidato di tutti i partiti di opposizione e che prendiamo sul serio quanto previsto dal regolamento, il quale chiaramente definisce che la presidenza di una commissione d’inchiesta debba essere espressione della minoranza politica.

Ci siamo uniti a favore di Franz Ploner poiché, in quanto medico d’esperienza e direttore di uno dei nostri ospedali, conosce a fondo la materia e può mettere a disposizione la sua esperienza. Egli stesso intende presiedere i lavori in maniera collegiale e fungere da moderatore dei lavori, nonché di tutti i membri della commissione. Riteniamo che questo sia l’approccio giusto per l’elaborazione della tematica intorno all’attrezzatura di protezione in ambito medico-sanitario e sociale. Pertanto, sosterremo uniti la nomina di Franz Ploner.

14. maggio 2020

I membri della Commissione d’inchiesta:
Brigitte Foppa, Sven Knoll, Andreas Leiter Reber, Diego Nicolini, Sandro Repetto, Alessandro Urzì

INTERROGAZIONE.

L‘Art 51 della legge provinciale n. 9 del 10.07.2018, nella sua attuale formulazione, stabilisce i contenuti minimi che deve comprendere “il programma di sviluppo comunale per il territorio e il paesaggio”. A punto g) in particolare si legge:
“g) un programma per lo sviluppo del turismo che, in conformità al piano di settore per il turismo, riporti gli indici territoriali per le strategie di sviluppo del turismo, incluso il numero massimo dei posti letto; la Giunta provinciale predispone linee guida per l’elaborazione del programma per lo sviluppo del turismo”
Nella pagina internet della Provincia dedicata ai piani di settore di un piano di settore per il turismo non si trova traccia, quindi se ne può dedurre che non è stato ancora elaborato.
Il comma 5 dell’art. 103 della stessa legge 9/2018 prevede inoltre che “Il programma di sviluppo comunale deve essere presentato dai Comuni entro 24 mesi dall’entrata in vigore della presente legge”. L’entrata in vigore è prevista per il 1° luglio 2020, e per adesso non ci risulta che la Provincia stia elaborando il piano di settore per il turismo.

Tutto ciò considerato, si chiede:

  1. Esiste ed è in vigore a tutt’oggi un “piano di settore per il turismo” ai sensi dell’art. 51 comma 5 lettera g) della Lp 9/2018? Se sì, quando è stato approvato e/o aggiornato? E dove lo si può consultare, visto che nel sito web della Provincia dedicato ai piani di settore non si trova?
  2. Se invece tale piano di settore per il turismo non esiste, si pone il seguente problema: visto che il “programma di sviluppo comunale”, che i comuni devono predisporre entro due anni (quindi entro il 1 luglio 2022) deve contenere un piano per lo sviluppo del turismo, che a sua volta deve essere conforme al piano di settore provinciale, ma questo piano di settore provinciale per il turismo non c’è, come si devono comportare i comuni?
  3. Il “programma di sviluppo comunale” può essere ugualmente predisposto, con un programma di sviluppo turistico anche in assenza del piano di settore provinciale? Oppure il piano comunale può essere predisposto senza programma di sviluppo turistico? E in un caso o nell’altro, il “programma di sviluppo comunale” può essere ritenuto legittimo, oppure rischia l’impugnazione?
  4. Ha considerato la Giunta provinciale l’eventualità di posticipare i termini a disposizione dei comuni per il “programma di sviluppo comunale”, facendoli decorrere a partire (almeno) dal giorno in cui il piano di settore provinciale per il turismo sia approvato e entrato in vigore?
  5. Infine: Il comma 5 dell’art. 103 della stessa legge 9/2018 prevede che “Il programma di sviluppo comunale deve essere presentato dai Comuni entro 24 mesi ecc…”. In tedesco la dizione è: “Das Gemeindeentwicklungsprogramm muss innerhalb von 24 Monaten ab Inkrafttreten dieses Gesetzes von den Gemeinden vorgelegt werden“. Che cosa vuol dire esattamente „essere presentato“, o „vorgelegt werden“? A quale fase della procedura di approvazione del “programma di sviluppo comunale”, di cui all’art. 53 della legge provinciale, si riferiscono questi termini?
  6. E se il Comune, scaduto il termine dei due anni, non ha “presentato” (“vorgelegt”) nessun programma, che cosa succede? Ci sono sanzioni? C’è potere sostitutivo della Provincia? Va avanti il regime transitorio di proroga dei vecchi strumenti urbanistici, di cui al titolo VIII della legge provinciale? Come si devono regolare i cittadini che vogliono presentare progetti?

Bolzano, 12 maggio 2020

Cons. prov.

Riccardo Dello Sbarba
Brigitte Foppa
Hanspeter Staffler

 

Qui potete scaricare la risposta della giunta.

INTERROGAZIONE.

Nella vecchia Legge Urbanistica Provinciale, la n. 13 del 1997, è previsto che se in un edificio del nucleo storico, cioè in zona A, sia necessario fare opere per eliminare barriere architettoniche, per esempio costruendo un ascensore, queste opere non fanno cubatura. Una norma simile non riusciamo a rintracciarla nella nuova legge “Territorio e paesaggio”, la n. 9 del 2018. Ciò crea una serie di problemi per quanto riguarda gli edifici soprattutto nei centri storici, dove spesso non è disponibile cubatura aggiuntiva. Proprio a questo scopo infatti, la legge precedente prevedeva che le opere volte a superare barriere architettoniche venissero considerate “a cubatura zero”.
Se con la nuova legge invece anche queste opere “fanno cubatura”, nel caso di piani di recupero e risanamento di edifici, con eliminazione delle barriere architettoniche, diventa necessario rintracciare la cubatura aggiuntiva e quindi tutti i progetti già preparati in questa fase di transizione vanno completamente rifatti.

Tutto ciò considerato, si chiede:

  1. Esiste nella nuova legge n. 9 del 2018, “Territorio e paesaggio” (o in un suo regolamento di attuazione) una norma che preveda che non facciano cubatura opere volte a eliminare barriere architettoniche, per esempio un ascensore? Se sì, qual è questa norma?
  2. Se questa norma non esiste nella legge, è possibile per i comuni inserirne una analoga nei programmi comunali o nei propri regolamenti? Se sì, come e in quale strumento di pianificazione?

Bolzano, 12 maggio 2020

Cons. prov.
Riccardo Dello Sbarba
Brigitte Foppa
Hanspeter Staffler

 

Qui potete scaricare la risposta della giunta.

COMUNICATO STAMPA.

Oggi la Giunta ha approvato una delibera per l’assistenza ai bambini e alle bambine nei mesi della fase due. Già con la legge approvata la settimana scorsa, famiglie, maestre, insegnanti aspettavano delle indicazioni che potessero dare loro una prospettiva, ma il testo era ed è rimasto molto lacunoso su questo tema.

Tutte le nostre proposte, molto concrete:
– Introduzione di pagamenti compensativi per genitori costretti a rimanere a casa per prendersi cura dei figli, perdendo quindi lo stipendio.
– Equiparazione tra home office e presenza in ufficio
– Attivazione di progetti estivi di villeggiatura in montagna con il coinvolgimento delle strutture agricole attive nell’agricoltura sociale
sono state bocciate.

E come stupirsi? Le dichiarazioni dell’assessora Deeg, che ha affermato in aula di non sapere la differenza tra formazione e assistenza, non ci sono sembrate una base promettente per una buona pianificazione di questo settore, così delicato e importante.
Tutte le persone coinvolte sono in agitazione e tante sono ancora le domande senza risposta: che cosa succederà lunedì? Chi dovrà fare cosa? Che cosa non si dovrà fare? A quali condizioni? E chi resterà fregata/o?

Le priorità per l’assegnazione dei posti dovranno essere definite secondo chiari criteri, che noi indichiamo così:
1. Famiglie con figli/e disabili
2. Famiglie con figli/e in disagio sociale
3. Famiglie in situazioni problematiche comprovate
4. Famiglie con genitori lavoratori/lavoratrici (con o senza homeoffice)

In questa fase di ripresa delle attività chiediamo un’assistenza all’infanzia duratura, coordinata e pianificabile che venga garantita da personale pedagogico riconosciuto e motivato. I bambini e le bambine non sono una zavorra per la nostra società. Sono il suo e il nostro futuro. Ricordiamocelo sempre!

COMUNICATO STAMPA.

APPROVATA LA PROPOSTA VERDE COLLEGATA ALLA LEGGE SULLA “VIA SUDTIROLESE” PER IL COVID

Venerdì scorso è entrata in vigore la legge provinciale per la „via sudtirolese” nella gestione della fase due della crisi Covid19. Questa legge comporta non solo allentamenti delle restrizioni, ma anche varie insicurezze nel diritto, ad esempio per quanto riguarda le assicurazioni per gli infortuni sul lavoro, oppure le trasferte in altre Regioni per motivi di studio. E ancora, deve essere chiarito quali conseguenze avrà questa confrontazione con Roma.

Dopo la fine del lockdown, molte cittadine e molti cittadini sono felici al pensiero che finalmente non avranno più problemi con le autorità e con le forze dell’ordine. Durante l’audizione, tenutasi il 5 maggio in Consiglio provinciale, la Difensora civica ha raccontato di essere stata contattata molte volte da cittadine e cittadini che si lamentavano di essere stati trattati con durezza esagerata, a volte di essere stati addirittura vessati, dalle forze dell’ordine. Altri invece raccontavano di non aver ricevuto chiare informazioni e a volte di averne ricevute di contraddittorie da parte degli enti, che si trovavano a gestire una situazione in cui loro stessi erano sovraccarichi e non avevano informazioni sufficienti.

Proprio su questo, nel corso della discussione della legge, è stata approvata una proposta (ordine del giorno) presentata dal Gruppo Verde. È stato così deciso che: “verrà effettuato nell’ambito della Difesa civica uno studio indipendente che dovrà esaminare come le cittadine e i cittadini abbiano percepito la relazione con gli enti e con le forze dell’ordine dal 1 marzo fino all’entrata in vigore della presente legge e dove si siano verificati problemi.”

Per il superamento della crisi Covi19 ci vuole anche questa parte. Soprattutto in tempi di crisi sono di importanza vitale chiarezza e informazioni coerenti, così come umanità e comprensione gli uni verso gli altri.

BZ, 11.05.2020

Cons. prov.
Brigitte Foppa
Riccardo Dello Sbarba
Hanspeter Staffler