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Dopo la crisi bisogna cambiare strada

COMMENTO DI HANSPETER STAFFLER.

La crisi covid19 è una crisi multipla. È iniziata come crisi sanitaria, seguita da una crisi economica e del lavoro. Un po’ più avanti si è manifestata come crisi dei dati e della scienza, relativamente alla gestione della malattia. Le crisi sociali e psicologiche le dobbiamo ancora vedere e non dobbiamo dimenticare la crisi dei diritti democratici fondamentali.

Nella prima fase, dopo l’esplosione della malattia abbiamo dovuto fare tutti gli sforzi necessari per spegnere il fuoco. Tutti i governi d’Europa navigavano a vista e dovevano riorientarsi giorno per giorno, secondo coscienza.
In questa fase è stato completamente trascurato il coinvolgimento da parte di molti governi dei Parlamenti e dei Consigli regionali/provinciali. Si è persa l’occasione di creare un comitato anticrisi che coinvolgesse tutti i partiti. In futuro non deve più succedere.

Ora si tratta di ricostruire e rigenerare. Si tratta di raccogliere i cocci e le amare macerie, scongiurare i danni e di far rialzare le tante aziende ormai a terra. Secondo quanto ci è stato preannunciato, la Giunta attiverà ingenti somme di denaro per far fronte a quello che ci aspetta. Queste spese dovranno essere gestite nella maniera più trasparente possibile, fin dall’inizio.

Perciò chiediamo l’attivazione di un cockpit online consiglieri provinciali, associazioni, sindacati, istituri di ricerca e tutte le cittadine e i cittadini possano visualizzare in quali settori vengono versate queste ingenti somme. Si tratta di uno strumento di controllo importante e irrinunciabile.

Nel passato sulle Alpi molti masi subivano spesso danni da slavine, a volte venivano anche distrutti. Le persone reagivano e ricostruivano in fretta il loro maso, cambiando però la posizione e usando materiali diversi e installando delle migliori misure di sicurezza. Ci si avviava così per una strada diversa, per prevenire la prossima slavina.

Prevenzione deve essere quindi la nostra parola d’ordine: il nostro sistema sociale deve avviarsi per una strada diversa e deve munirsi di migliori misure di sicurezza. Dobbiamo rafforzare il sistema sanitario e quello sociale. Quegli enormi investimenti preannunciati devono portarci a raggiungere il necessario percorso sociale ed ecologico per l’Europa.

I vertici dell’UE come Ursula von der Leyen, Frans Timmermans e Margrethe Vestager sono concordi e ritengono che non abbia senso ricostruire il vecchio mondo. Bisogna investire con decisione sulla tutela del clima e dell’ambiente – per il Green Deal europeo!

BZ, 07/05/2020

Author: Heidi

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