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L’esperto riconosciuto in tutta Italia, Norbert Lantschner, corre per i Verdi alle prossime elezioni europee.

Dopo la decisione presa la settimana scorsa dal direttivo Verde di sostenere alle prossime elezioni per il Parlamento europeo i Verdi Europei insieme ai Verdi Italiani e Possibile, oggi l’assemblea provinciale ha nominato il suo candidato di punta.

L’assemblea provinciale dei Verdi ha nominato dunque come proprio candidato per il collegio elettorale del Nord-Est Norbert Lantschner, esperto di clima e misure di contrasto al cambiamento climatico riconosciuto in tutta Italia, tra gli esperti e non solo. Norbert Lantschner è il candidato ideale visto il dibattito attualmente in corso sul clima: può puntare sulle sue indubbie conoscenze riguardo un tema importante e trasversale che riguarda tutte e tutti noi e sulla sua lunga esperienza politica.

I Verdi del Sudtirolo intendono dare così un chiaro segnale a favore dell’Unione Europea e per la necessaria svolta socio-ecologica: “Insieme alla famiglia europea dei Verdi, noi Verdi Sudtirolesi lottiamo per il cambiamento climatico, per la svolta-bio e per più giustizia sociale” – così Hanspeter Staffler.

In questo modo i Verdi offrono per l’Alto Adige un’alternativa eco-sociale credibile in contrapposizione all’alleanza SVP-Forza Italia con il suo eterno candidato Herbert Dorfmann. “La sfida sarà superare la soglia del 4%, per questo chiediamo a tutte e tutti uno sforzo per raggiungerla insieme” – conclude Tobias Planer.

Negli anni 80 si prese coscienza delle conseguenze dell’effetto serra e del riscaldamento climatico. Lo shock provocato da questo dato di fatto si diffuse presto in tutto il mondo, ma altrettanto velocemente vi calò sopra il silenzio. Per molti anni successivi venne relegato a tema di cui si occupavano solo studiosi e tecnici i quali mostravano le conseguenze inarrestabili del fenomeno ormai chiamato “cambiamento climatico”. Si sapeva delle rovinose conseguenze delle emissioni di CO2 e del metano nei processi di combustione e di elaborazione – e con successo si riuscì a rimuovere questa presa di consapevolezza. In lunghi convegni internazionali, spesso improduttivi e apparentemente senza soluzioni, si facevano solo piccoli passi avanti. Era difficile smuovere l’opinione pubblica.

Da alcuni mesi la tutela del clima ha mostrato una dimensione completamente nuova: giovani donne e giovani uomini sono diventati protagonisti e i suoi principali alleati. Il movimento che ha seguito Greta Thunberg è riuscito finalmente a portare il clima da un livello aridamente tecnico-specialistico al centro del dibattito politico e sociale. A pieno diritto i/le giovani chiedono risposte alla domanda su come sarà il loro futuro, con quali limiti e minacce dovranno convivere se non si fa nulla per arginare il riscaldamento del pianeta. Per questo messaggio, o meglio per questo rimprovero, siamo grati alla generazione Fridays-for-future.

Noi del Gruppo Verde lavoriamo da molti anni per dare un contributo a livello locale alla protezione del clima. In questa nuova legislatura ci concentreremo in special modo su queste proposte a cui abbiamo dato il titolo di lavoro “triangolo climatico”. Con questo termine indichiamo i tre grandi ambiti della casa, del cibo e della mobilità che hanno una grande responsabilità sul cambiamento climatico– e in una formulazione più positiva, sulla protezione del clima.

Questi tre settori chiave nascondono un grande potenziale per la tutela del clima. Perciò nei prossimi anni continueremo a portare in consiglio provinciale delle proposte che, a livello legislativo e amministrativo, possano contribuire a migliorare il clima e così anche la nostra vita.

La casa

A seconda della scelta del luogo di residenza (con conseguente creazione di traffico), della superficie abitativa (consumo di energia e di riscaldamento), così come della modalità di costruzione (case monofamiliari, case a schiera o appartamento in condominio) le abitazioni private svolgono un ruolo importante sulle emissioni di CO2. Secondo uno studio svizzero la scelta del luogo e della superficie pro persona sono tra i fattori più importanti per l’impatto delle singole per persone sull’ambiente.  Bundesamt für Umwelt 2006: Umweltbewusster Konsum. Schlüssel-entscheide, Akteure und Konsummodelle, Bern (Schweiz).

Le abitazioni producono ca. il 36% di tutte le emissioni di CO2 e contribuiscono in modo consistente al riscaldamento globale e quindi al cambiamento climatico. L’Alto Adige si è attivato già nel 2002 con la fondazione dell’Agenzia CasaClima, grazie alla quale si sono potute inserire con successo delle modalità edilizie efficienti dal punto di vista energetico. Ultimamente è stato introdotto anche il label CasaClima Nature, il quale, oltre all’efficienza energetica, valuta anche la qualità dei materiali usati per la costruzione e per la coibentazione. Questo ambito al momento sembra essere un po’ addormentato e vista la situazione climatica va risvegliato e potenziato al più presto.

Più del 90% dei materiali usati per la coibentazione delle pareti esterne di edifici nuovi in Sudtirolo sono al momento derivati del petrolio o di lana minerale. Entrambe le tipologie hanno un bilancio ecologico molto negativo. Per la loro produzione c’è bisogno di una grande quantità di energia, mentre per il loro smaltimento si tratta di rifiuti speciali.

>> La nostra proposta in questa settimana di Consiglio: sostenere costruzioni e coibentazioni di paglia.

Nella nostra proposta chiediamo che questo materiale di costruzione innovativo e sostenibile venga fatto conoscere meglio in Sudtirolo. A tal fine deve essere migliorato il know-how della paglia come materiale edile di coibentazione e deve essere ampliata l’attività di ricerca e di sensibilizzazione. Con la nostra proposta vogliamo dare il via al CasaClima 2.0. La paglia come materiale edile dimostra il miglior bilancio ecologico di tutti i materiali, seguito dalle fibre di sughero e da quelle di legno. È tempo di forzare l’uso di materiali naturali come la paglia e di puntare al 50% di uso di materiali sostenibili in edilizia entro il 2030. Oltre alla tutela del clima questi materiali hanno un altro vantaggio non da poco: le persone che vivono in case di paglia ne sono semplicemente entusiasti!

La mobilità

Il traffico finisce nel mirino delle critiche soprattutto a causa del suo impatto sulla qualità dell’aria e sulla salute. Responsabili ne sono soprattutto gli NOx e altre sostanze nocive provocate dal traffico automobilistico. Il traffico automobilistico e ancor più quello aereo sono però tra i principali responsabili del riscaldamento terrestre. La mobilità emette quasi un quarto dei gas serra nocivi per il clima.

(Emissioni di Gas serra in Italia – dati ISPRA)

>> La nostra proposta in questa settimana di Consiglio: No alla Valdastico

Dopo anni di opposizione congiunta delle province di Trento e Bolzano, la nuova giunta leghista del Trentino ha detto sì al prolungamento della autostrada A 31 della Valdastico (la famigerata Pi-Ru-Bi) con innesto nell’Autobrennero a Rovereto sud. Anche il governo Lega-M5S ha dato parere positivo. Tale opera creerebbe un nuovo corridoio per traffico leggero e pesante dal nord est italiano super industrializzato verso nord attraverso il Brennero lungo un asse già congestionato, con un pesante aggravamento dell’inquinamento e della minaccia alla salute delle popolazioni residenti, soprattutto in provincia di Bolzano. Ricordiamo che la stessa Convenzione delle Alpi vieta la costruzione di nuove autostrade attraverso l’arco alpino e che quest’opera contraddice totalmente la politica altoatesina di trasferimento del traffico dalla strada alla rotaia!

Per questo la nostra mozione propone che il Consiglio provinciale ribadisca il suo no a quest’opera sciagurata e impegna la giunta provinciale a mobilitarsi in ogni sede, sia verso Roma che verso Trento che all’interno del consiglio di amministrazione di Autobrennero, per impedirne la realizzazione, istituendo anche un tavolo permanente tra Provincia e Sindaci dei comuni altoatesini che si trovano lungo l’asse dell’A 22 per studiare le azioni più efficaci.

Il cibo

Come si sa alimentazione e produzione di generi alimentari sono uno dei grandi ambiti d’azione per la tutela del clima. Accanto alla produzione, anche gli imballaggi e la necessità di risorse per trasporto e preparazione concorrono a far diventare questo ambito una delle principali cause (con il 25%) dell’impronta ecologica media dell’Alto Adige.

Il tipo e le modalità di coltivazione agricola fanno la differenza: uso di macchine, concimazione, uso di erbicidi e pesticidi comportano un grande uso di energia, così come la produzione industriale. L’agricoltura biologica può offrire delle condizioni migliori.

Nel frattempo si è fatto spazio nelle coscienze il fatto che anche il nostro consumo di carne ha degli effetti notevoli sul surriscaldamento globale.

Il trasporto di generi alimentari in tutto il mondo con navi e aerei cargo fa sì che ognuno di noi, con la scelta su quale cibo acquistare e mangiare, può fare molto per proteggere il clima. A ragione lo urlano spesso i nostri e le nostre giovani nelle manifestazioni a favore del clima.

>> La nostra proposta in questa settimana di Consiglio: un premio per una pianificazione comunale favorevole agli insetti utili

Api e altri insetti sono di vitale importanza per la produzione di generi alimentari. Ogni terzo cucchiaio di cibo che mangiamo si basa sull’impollinazione delle api. L’80% della frutta e della verdura che ci troviamo nel piatto viene da piante dipendenti dall’impollinazione da parte delle api. Nonostante l’insostituibilità degli insetti, si sa che il 45% delle specie di insetti in Europa sta diminuendo o è addirittura a rischio.

Per fare qualcosa contro questa tendenza chiediamo alla Giunta provinciale di seguire l’esempio del Baden-Württemberg e di lanciare un premio per una pianificazione comunale a favore degli insetti utili. In questo modo verrebbero premiati quei comuni che si impegnano per la biodiversità, per la natura e per la produzione regionale.

Anche questo è un contributo per un clima migliore!

Bolzano, 08/04/2019

Cons. prov.

Brigitte Foppa

Riccardo Dello Sbarba

Hanspeter Staffler

#ThinkGlobal, #ActLocal, #BeAClimateHero. Il triangolo climatico dei giovani verdi. Sostegno ai fridays for future ed alle proposte del gruppo consigliare dei Verdi sulla tutela del clima.

Gli young greens southtyrol supportano le proteste studentesche dei fridays for future. “Uno dei messaggi principali dei fridays for future è che i giovani hanno capito che si fa troppo poco per la protezione del clima: a livello globale, in Europa e anche in Alto Adige. Si agisce troppo lentamente. Servono misure incisive ed immediate.

Non possiamo fare piani fino al 2030 o al 2050, ma dobbiamo agire ora. Già esiste il piano sul clima in Sudtirolo, ora è anche importante assicurare che le misure siano effettivamente attuate immediatamente e che gli obiettivi a lungo termine siano raggiunti. Questo richiede un ampio sostegno da parte della società ed un ampio sostegno politico che vada oltre gli schemi partitici”, afferma Pascal Vullo, ingegnere ambientale e attivista dei giovani verdi.

Il Sudtirolo ha emissioni superiori alla media nelle aree del trasporto, delle abitazioni e dell’agricoltura, rispetto al resto d’Italia. Ciò viene evidenziato nella relazione sul clima dell’Eurac. Questo è il motivo per cui sosteniamo le azioni concrete del gruppo consigliare dei Verdi in questi settori ed il loro “triangolo climatico”, con la consapevolezza che c’è bisogno di molto di più.

Il progetto Valdastico (autostrada A31 della Valdastico, con ipotesi di innesto nell’Autobrennero a Rovereto sud) criticato in una delle mozioni va nella direzione sbagliata. Questa nuova autostrada genererà solo più traffico ed emissioni, e vincolerà risorse finanziarie, che dovremmo investire invece nel trasferimento delle merci sulla ferrovia, nelle piste ciclabili, nella mobilità pubblica ed in parte nella mobilità elettrica.

Ci vuole un cambiamento di sistema a livello europeo, mondiale, quindi è importante considerare questa sfida su scala globale. Bisogna agire in un contesto globale #ThinkGlobal.
Bisogna agire localmente e ridurre le emissioni qui in Alto Adige: agire localmente #ActLocal.
Infine, è importante che la politica e la società agiscano insieme. Ognuno di noi può e deve dare il proprio contributo, ognuno può essere un Climate Hero. La provincia deve sostenere i cittadini in questo. I prerequisiti per uno stile di vita più sostenibile devono essere garantiti dalla politica.

Questo il nostro triangolo climatico: #ThinkGlobal, #ActLocal, #BeAClimateHero.

gli young greens southtyrol

Anche negli ultimi giorni, nel cedere la gestione dell’aeroporto ai privati, il Presidente Kompatscher ha voluto rimarcare che con questo passo tiene conto dell’esito della consultazione popolare del 2016. Non possiamo stare zitti di fronte a questa tesi e chiediamo al Presidente Kompatscher di attenersi alla verità storica.

Perché la Consultazione del 2016 non si riferiva al finanziamento pubblico, come ama sottolineare Kompatscher. La consultazione anzi chiedeva il parere della popolazione sul progetto di sviluppo dell’aeroporto. Il finanziamento annuale in questo era solo una parte.

Già allora avevamo detto al Presidente che si sarebbe dovuto interrogare la popolazione su un quesito SENSATO, soprattutto sarebbe stato necessario una proposta alternativa. Kompatscher non l’ha voluta. E allora la popolazione ha detto NO e con questo NO si è espressa su varie cose:

  • una parte della popolazione ha detto NO al finanziamento pubblico
  • una parte della popolazione ha detto NO all’allungamento della pista
  • una parte della popolazione ha detto NO all’aeroporto
  • e una parte (minoritaria) della popolazione ha detto SI al progetto di sviluppo di Kompatscher.

Subito dopo il Presidente Kompatscher, offeso com’era, ha mal interpretato il risultato dicendo che il popolo aveva preferito la gestione dell’aeroporto da parte dei privati. E quindi va avanti su questa linea.

La popolazione della conca di Bolzano, della Bassa Atesina e dell’Oltradige infatti è preoccupata e arrabbiata, molti sono delusi del loro Landeshauptmann. Che ha capito benissimo cosa vuole la gente. Ma che continua a dire che la gente non ha capito cosa ha votato nel referendum.

Un comportamento democraticamente scorretto. E politicamente ben poco intelligente. Torni indietro, Landeshauptmann!

 

Bolzano, 07/04/2019

Cons.Prov. Brigitte Foppa, Riccardo Dello Sbarba, Hanspeter Staffler

È solo un caso il fatto che le popolazioni di Monaco, Innsbruck, dei Grigioni e di Calgary abbiano detto chiaramente NO alla possibilità di ospitare i giochi olimpici invernali 2026? Il risultato delle relative consultazioni non sono però da intendersi come un voto contro lo sport, ma piuttosto una chiara presa di posizione contro la sete di guadagno del CIO.
Chi resta ora in gara per il 2016? Stoccolma e Milano con Cortine e l’Alto Adige. Da sette concorrenti che erano ne restano solo due.
Perché la piccola Anterselva, situata in una territorio limitato, circondata da un parco naturale, dovrebbe essere in grado di fare cose per cui nemmeno Monaco, o Innsbruck si sono sentiti all’altezza? Nella candidatura non è nemmeno definita la dimensione dei giochi.
Nelle ultime edizioni il numero di atlete/i, giornaliste/i, spettatori, spettatrici, sponsor, ecc. è aumentato in modo costante. Esperienze passate mostrano come le intenzioni iniziali di non ampliare le infrastrutture esistenti vengono man mano riviste nella fase di concretizzazione.
Per fare chiarezza e per capire la portata di questo progetto per il nostro territorio, il Gruppo Verde ha presentato un’interrogazione di attualità per la prossima settimana di consiglio (9. – 12. aprile)!

Qui è possibile scaricare anche il nostro quaderno sull’Overtourism.

INTERROGAZIONE.

Nell’ultimo anno l’associazione di volontariato ambientale, Cova Contro, ha sollevato numerose criticità relative all’Ecocenter di Bolzano pubblicandole su “Punto e Basta”, un sito di inchiesta e di informazione ambientale molto letto in tutta Italia che si occupa dell’impatto delle attività antropiche sull’ecosistema naturale.

Dal 2016, l’associazione “Cova Contro” è iscritta al Registro europeo per la trasparenza (n. 623970520240-18) ed al Registro regionale delle organizzazioni di volontariato, per cui la sua voce gode di credibilità presso chi si occupa di ambiente in Italia.

L’inceneritore di Bolzano è stato oggetto di tre distinti servizi on line:

Le criticità sollevate nei servizi citati riguardano soprattutto l’inquinamento nel sottosuolo e nelle falde del sito del vecchio e nuovo inceneritore, la trasparenza dei dati, le emissioni del nuovo inceneritore, gli effetti di inquinamento sull’ambiente circostante, la popolazione e gli stessi dipendenti di Ecocenter.

Date queste premesse, ci sembra utile che le principali criticità sollevate dall’associazione nelle sue diverse pubblicazioni siano presentate alla Provincia, affinché possano ricevere un puntuale commento, che sia di smentita (ma deve essere ben argomentata!), oppure di conferma con l’impegno per un miglioramento, ove esso sia riconosciuto necessario (ma ci attendiamo parimenti solide argomentazioni ove non sia ritenuto necessario).

Si chiede pertanto:

  1. Se esista una barriera idraulica per le acque sotterranee per le falde ricadenti sia sotto il nuovo che sotto il vecchio inceneritore;
  2. Quando e come è stato svolto lo studio idrogeologico per le falde della zona;
  3. Dove siano consultabili le analisi complete sulle acque di falda relative agli ultimi 5 anni;
  4. Se siano mai stati svolti carotaggi profondi del suolo dell’area e dove siano consultabili i risultati;
  5. Perché non sono pubblici i verbali delle conferenze di servizi relative al vecchio inceneritore;
  6. Con quali esiti si chiusero le caratterizzazioni svolte sul sito dell’Ecocenter prima della sua costruzione e dove sono consultabili;
  7. Perché i metalli quali: cadmio, piombo, nichel, tallio, cobalto, vanadio, cromo etc non rientrano nelle misurazioni delle emissioni aeree;
  8. Se siano mai state svolte analisi sul bioaccumulo di inquinanti nelle matrici alimentari locali;
  9. Se esitano indagini sui sedimenti del fiume Adige all’altezza del vecchio inceneritore;
  10. Perché non sono pubblici i report sul portale radiometrico ed i relativi allarmi scattati negli ultimi anni, analogamente ai report sugli incidenti interni all’impianto;
  11. Quali inquinanti sono ricercati all’interno del disciplinare sanitario (DVR) dei dipendenti Ecocenter;
  12. Perché non sono pubbliche le analisi/caratterizzazioni delle ceneri prodotte dall’impianto.

Bolzano, 01.04.2019

Cons. prov.

Riccardo Dello Sbarba

Brigitte Foppa

Hanspeter Staffler

Qui potete scaricare la risposta della giunta.

Domani, sabato 30 marzo un gruppo di Verdi parteciperanno al corteo di protesta “Non un passo indietro” contro il congresso internazionale delle famiglie patrocinato e sostenuti da esponenti del governo come il ministro Fontana, il ministro Salvini e il senatore Pillon. È un’occasione importante per dire ancora una volta con forza che i diritti delle donne all’autodeterminazione non si toccano, che la libertà delle persone di amare chi e come vogliono va protetta. “Le famiglie di ogni tipo, basate sull’amore e il rispetto, sono una ricchezza per tutta la società e come tali vanno sostenute” così Ulrike Spitaler, portavoce delle Donne Verdi. Sul treno delle 11:17 da Bolzano ci saranno, fra le altre persone, Marialaura Lorenzini, Chiara Rabini, Rosina Ruatti, Sadi Pfaffstaller, Hannah Lazzaretti: “Chi si vuole aggregare è il/la benvenuto/a! Più siamo meglio è!”.

Questa mattina la 2 commissione legislativa del Consiglio provinciale ha trattato il disegno di legge del consigliere Nicolini sulla limitazione dell’uso degli erbicidi. Nella sua prima versione il disegno di legge era stato respinto dal Consiglio dei comuni e dalla maggioranza poiché l’errata formulazione avrebbe avuto conseguenze diverse dagli obbiettivi proposti. A salvare il disegno di legge, condivisibile nelle intenzioni, è stato un emendamento totalmente sostitutivo del consigliere dei Verdi Riccardo Dello Sbarba, che ha previsto chiaramente il divieto di uso di erbicidi ai confini dei campi, alle banchine, lungo le scarpate stradali, i corsi d’acqua e i fossi. Anche Nicolini ha condiviso questa proposta. La commissione ha approvato all’unanimità l’emendamento che costituisce ora il testo definitivo della brevissima legge.

Nella sua prossima seduta, prevista per il 17 aprile, la stessa commissione tratterà un ampio e organico disegno di legge presentato dal Gruppo Verde, primo firmatario Hanspeter Staffler, in cui si propone, con diverse misure in ogni settore, di arrivare entro il 2030 alla completa rinuncia ai pesticidi chimici di sintesi in agricoltura. E’ quella “svolta bio” di cui la nostra agricoltura ha bisogno per essere sostenibile, tutelare la salute sia della popolazione che di chi lavora nei campi e rispondere alle esigenze delle consumatrici e dei consumatori.

 

Il Gruppo Verde in Consiglio Provinciale

INTERROGAZIONE

La legge provinciale n. 25 del 1997 regola il traffico aereo per renderlo compatibile con la tutela dell’ambiente. Nell’articolo 1 la legge vieta l’atterraggio o il decollo in tutte le aree oltre i 1600 metri di altitudine, oltre che il sorvolo più basso di 500 metri. Eccezioni sono possibili solo se autorizzate da regolamento approvato dalla giunta provinciale.

Questo regolamento è stato promulgato il 10 aprile 2015 con decreto n.7/15 del Presidente della Provincia. Qui all’articolo 3 comma 1 è vietata la creazione di piazzole permanenti per elicotteri nelle vicinanze si parchi naturali, aree tutelate natura 2000, biotopi e rifugi (“Die Errichtung von ständigen Hubschrauberlandeflächen in der Nähe von Naturparken, Natura 2000 Schutzgebieten, Biotopen und Schutzhäusern ist untersagt.”)

Sul passo Gardena esiste una piazzola permanente per elicotteri individuata con decreto dell’Enac del 17,09.2009. È una delle 4 piazzole individuate sul territorio provinciale. Essa si trova proprio tra il rifugio passo Gardena e un biotopo (area umida) individuato negli attuali confini nell’anno 1995, quindi 14 anni prima della individuazione della piazzola. Tra rifugio e biotopo preesistente c’è una distanza di 50 metri e proprio qui è stata individuata la piazzola. Ciò contraddice il citato articolo  3 comma 1 del regolamento che vieta rigorosamente piazzole nelle vicinanze di rifugi e biotopi.

Tutto ciò considerato, si chiede alla Giunta provinciale:

  1. La piazzola per elicotteri individuata sul passo Gardena è in contrasto con l’articolo 3 del regolamento promulgato il 10 aprile 2015 con decreto n. 7/2015 del Presidente della Provincia che vieta la creazione di piazzole permanenti per elicotteri nelle vicinanze di parchi naturali, aree tutelate natura 2000, biotopi e rifugi?
  2. Se la piazzola per elicotteri sul passo Gardena è in contrasto con la normativa vigente in merito, come è potuto avvenire che sia stata individuata?
  3. Se la piazzola per elicotteri sul passo Gardena è in contrasto con la normativa vigente in merito, cosa intende fare la Provincia per ripristinare al più presto il rispetto di legge è regolamento? Intende la Giunta avviare la procedura per eliminare la piazzola dalle previsioni urbanistiche di passo Gardena?

Bolzano, 22.03.2019

Cons. prov.

Riccardo Dello Sbarba

Brigitte Foppa

Hanspeter Staffler

Qui potete scaricare la risposta della giunta.

 

Giovedì 22 marzo 2019 i Consiglieri provinciali Verdi Brigitte Foppa, Riccardo Dello Sbarba e Hanspeter Staffler hanno fatto visita al Parlamento di Stoccarda. Il Gruppo in questi giorni è in viaggio tra Baden-Württemberg e Baviera per fare rete con altri Verdi che in questo momento o sono in crescita o stanno avendo delle esperienze di governo di grande successo. Da 8 anni infatti i Verdi sono al governo, in coalizione con la CDU, di uno dei Land industrialmente più sviluppati della Germania. E in questa legislatura i Verdi sono addirittura il gruppo più numeroso del Parlamento di Stoccarda con ben 47 parlamentari.

I nostri consiglieri hanno potuto partecipare già in mattinata ai lavori del Gruppo di lavoro Ambiente in cui hanno assistito all’elaborazione della nuova legge per la protezione del clima e alla discussione sulla biodiversità e sulla riduzione dei pesticidi. In un incontro separato poi, il ministro dell’ambiente Franz Untersteller ha spiegato al gruppo verde sudtirolese che il Land Baden-Württemberg mira ad aumentare fino al 30% la superficie coltivata a biologico.

Il gruppo ha poi incontrato la Ministra di Gabinetto Theresa Schopper. La braccio destro del Presidente Kretschmann ha parlato della grande sfida che i Verdi stanno affrontando, finora con successo, di governare in un Land la cui economia è predominata dall’industria automobilistica. Cercare di trasformare questo tipo di industria in un senso più clima-sostenibile non è sfida da poco, ma a quanto pare non impossibile.

In conclusione, è stato possibile anche un breve incontro con il Presidente Kretschmann che li ha accolti nella residenza presidenziale – Villa Reitzenstein. Il Presidente si è informato sugli sviluppi politici dell’Alto Adige e sulla neo-coalizione SVP-Lega, mostrando evidente preoccupazione.
Il Gruppo Verde prosegue oggi il viaggio verso Monaco: “Le Alpi forse ci dividono geograficamente, ma i temi comuni come il clima, la biodiversità, la moria delle api, un’agricoltura sana ci uniscono in una rete Verde di cui l’Europa ha ancora grande bisogno. E sapere che anche da Stoccarda si guarda all’Alto Adige e ai preoccupanti sviluppi politici ci dà forza per continuare in un’opposizione concreta ed efficace”.

22/03/2019

Cons. prov.
Brigitte Foppa
Riccardo Dello Sbarba
Hanspeter Staffler