Domani, sabato 30 marzo un gruppo di Verdi parteciperanno al corteo di protesta “Non un passo indietro” contro il congresso internazionale delle famiglie patrocinato e sostenuti da esponenti del governo come il ministro Fontana, il ministro Salvini e il senatore Pillon. È un’occasione importante per dire ancora una volta con forza che i diritti delle donne all’autodeterminazione non si toccano, che la libertà delle persone di amare chi e come vogliono va protetta. “Le famiglie di ogni tipo, basate sull’amore e il rispetto, sono una ricchezza per tutta la società e come tali vanno sostenute” così Ulrike Spitaler, portavoce delle Donne Verdi. Sul treno delle 11:17 da Bolzano ci saranno, fra le altre persone, Marialaura Lorenzini, Chiara Rabini, Rosina Ruatti, Sadi Pfaffstaller, Hannah Lazzaretti: “Chi si vuole aggregare è il/la benvenuto/a! Più siamo meglio è!”.

Questa mattina la 2 commissione legislativa del Consiglio provinciale ha trattato il disegno di legge del consigliere Nicolini sulla limitazione dell’uso degli erbicidi. Nella sua prima versione il disegno di legge era stato respinto dal Consiglio dei comuni e dalla maggioranza poiché l’errata formulazione avrebbe avuto conseguenze diverse dagli obbiettivi proposti. A salvare il disegno di legge, condivisibile nelle intenzioni, è stato un emendamento totalmente sostitutivo del consigliere dei Verdi Riccardo Dello Sbarba, che ha previsto chiaramente il divieto di uso di erbicidi ai confini dei campi, alle banchine, lungo le scarpate stradali, i corsi d’acqua e i fossi. Anche Nicolini ha condiviso questa proposta. La commissione ha approvato all’unanimità l’emendamento che costituisce ora il testo definitivo della brevissima legge.

Nella sua prossima seduta, prevista per il 17 aprile, la stessa commissione tratterà un ampio e organico disegno di legge presentato dal Gruppo Verde, primo firmatario Hanspeter Staffler, in cui si propone, con diverse misure in ogni settore, di arrivare entro il 2030 alla completa rinuncia ai pesticidi chimici di sintesi in agricoltura. E’ quella “svolta bio” di cui la nostra agricoltura ha bisogno per essere sostenibile, tutelare la salute sia della popolazione che di chi lavora nei campi e rispondere alle esigenze delle consumatrici e dei consumatori.

 

Il Gruppo Verde in Consiglio Provinciale

INTERROGAZIONE

La legge provinciale n. 25 del 1997 regola il traffico aereo per renderlo compatibile con la tutela dell’ambiente. Nell’articolo 1 la legge vieta l’atterraggio o il decollo in tutte le aree oltre i 1600 metri di altitudine, oltre che il sorvolo più basso di 500 metri. Eccezioni sono possibili solo se autorizzate da regolamento approvato dalla giunta provinciale.

Questo regolamento è stato promulgato il 10 aprile 2015 con decreto n.7/15 del Presidente della Provincia. Qui all’articolo 3 comma 1 è vietata la creazione di piazzole permanenti per elicotteri nelle vicinanze si parchi naturali, aree tutelate natura 2000, biotopi e rifugi (“Die Errichtung von ständigen Hubschrauberlandeflächen in der Nähe von Naturparken, Natura 2000 Schutzgebieten, Biotopen und Schutzhäusern ist untersagt.”)

Sul passo Gardena esiste una piazzola permanente per elicotteri individuata con decreto dell’Enac del 17,09.2009. È una delle 4 piazzole individuate sul territorio provinciale. Essa si trova proprio tra il rifugio passo Gardena e un biotopo (area umida) individuato negli attuali confini nell’anno 1995, quindi 14 anni prima della individuazione della piazzola. Tra rifugio e biotopo preesistente c’è una distanza di 50 metri e proprio qui è stata individuata la piazzola. Ciò contraddice il citato articolo  3 comma 1 del regolamento che vieta rigorosamente piazzole nelle vicinanze di rifugi e biotopi.

Tutto ciò considerato, si chiede alla Giunta provinciale:

  1. La piazzola per elicotteri individuata sul passo Gardena è in contrasto con l’articolo 3 del regolamento promulgato il 10 aprile 2015 con decreto n. 7/2015 del Presidente della Provincia che vieta la creazione di piazzole permanenti per elicotteri nelle vicinanze di parchi naturali, aree tutelate natura 2000, biotopi e rifugi?
  2. Se la piazzola per elicotteri sul passo Gardena è in contrasto con la normativa vigente in merito, come è potuto avvenire che sia stata individuata?
  3. Se la piazzola per elicotteri sul passo Gardena è in contrasto con la normativa vigente in merito, cosa intende fare la Provincia per ripristinare al più presto il rispetto di legge è regolamento? Intende la Giunta avviare la procedura per eliminare la piazzola dalle previsioni urbanistiche di passo Gardena?

Bolzano, 22.03.2019

Cons. prov.

Riccardo Dello Sbarba

Brigitte Foppa

Hanspeter Staffler

Qui potete scaricare la risposta della giunta.

 

Giovedì 22 marzo 2019 i Consiglieri provinciali Verdi Brigitte Foppa, Riccardo Dello Sbarba e Hanspeter Staffler hanno fatto visita al Parlamento di Stoccarda. Il Gruppo in questi giorni è in viaggio tra Baden-Württemberg e Baviera per fare rete con altri Verdi che in questo momento o sono in crescita o stanno avendo delle esperienze di governo di grande successo. Da 8 anni infatti i Verdi sono al governo, in coalizione con la CDU, di uno dei Land industrialmente più sviluppati della Germania. E in questa legislatura i Verdi sono addirittura il gruppo più numeroso del Parlamento di Stoccarda con ben 47 parlamentari.

I nostri consiglieri hanno potuto partecipare già in mattinata ai lavori del Gruppo di lavoro Ambiente in cui hanno assistito all’elaborazione della nuova legge per la protezione del clima e alla discussione sulla biodiversità e sulla riduzione dei pesticidi. In un incontro separato poi, il ministro dell’ambiente Franz Untersteller ha spiegato al gruppo verde sudtirolese che il Land Baden-Württemberg mira ad aumentare fino al 30% la superficie coltivata a biologico.

Il gruppo ha poi incontrato la Ministra di Gabinetto Theresa Schopper. La braccio destro del Presidente Kretschmann ha parlato della grande sfida che i Verdi stanno affrontando, finora con successo, di governare in un Land la cui economia è predominata dall’industria automobilistica. Cercare di trasformare questo tipo di industria in un senso più clima-sostenibile non è sfida da poco, ma a quanto pare non impossibile.

In conclusione, è stato possibile anche un breve incontro con il Presidente Kretschmann che li ha accolti nella residenza presidenziale – Villa Reitzenstein. Il Presidente si è informato sugli sviluppi politici dell’Alto Adige e sulla neo-coalizione SVP-Lega, mostrando evidente preoccupazione.
Il Gruppo Verde prosegue oggi il viaggio verso Monaco: “Le Alpi forse ci dividono geograficamente, ma i temi comuni come il clima, la biodiversità, la moria delle api, un’agricoltura sana ci uniscono in una rete Verde di cui l’Europa ha ancora grande bisogno. E sapere che anche da Stoccarda si guarda all’Alto Adige e ai preoccupanti sviluppi politici ci dà forza per continuare in un’opposizione concreta ed efficace”.

22/03/2019

Cons. prov.
Brigitte Foppa
Riccardo Dello Sbarba
Hanspeter Staffler

INTERROGAZIONE SU TEMI DI ATTUALITÀ.
Lunedì 18 marzo la commissione tecnica incaricata ha valutato diverse proposte sul un nuovo museo per la Mummia del Similaun e indicato la proposta Signa come la migliore. Adesso, si legge sui media, “la decisione passa alla giunta provinciale”. Data l’importanza del progetto, sia culturale che urbanistica, è auspicabile che la Giunta non decida da sola, ma alla conclusione di un processo partecipativo.
Si chiede pertanto:

  1. Qual è l’iter che verrà seguito per decidere se e dove verrà realizzato un nuovo museo per Ötzi ?
  2. Come verrà coinvolto il comune di Bolzano nel processo decisionale?
  3. E’ previsto un processo di partecipazione che coinvolga la cittadinanza e i diversi soggetti coinvolti dal progetto sia dal punto di vista culturale, che economico, che urbanistico? Se sì, come si svolgerà questa partecipazione?

Bolzano, 18.03.2019

Cons. prov.
Riccardo Dello Sbarba
Brigitte Foppa
Hanspeter Staffler

Non si capisce proprio come la Giunta sia arrivata alla decisione di tagliare i contributi mensili per l’acquisto di prodotti gluten-free di cui possono usufruire circa 1600 persone che soffrono di celiachia nella nostra provincia. Soprattutto il doppio taglio a sfavore delle donne è semplicemente inaccettabile.
La discriminazione nei confronti di donne e ragazze risulta a maggior ragione discutibile nel momento in cui si vede che nemmeno nel dosaggio dei medicinali viene preso in considerazione il fatto che le donne in media pesano meno degli uomini. Non è accettabile che la struttura corporea della donna diventi decisiva solo nel momento in cui si tratta di tagliare e risparmiare!
Anche se le direttive statali prevedono dei contributi minori, bisogna tenere conto anche dell’alto costo della vita dell’Alto Adige.
Il Gruppo Verde in Consiglio provinciale esprime con forza la sua posizione contraria a questa misura di risparmio ai danni di persone sofferenti di una patologia e chiedono alla Giunta di ripensare il provvedimento.

Bolzano, 18.03.2019

Cons. prov.

Brigitte Foppa
Riccardo Dello Sbarba
Hanspeter Staffler

INTERROGAZIONE SU TEMI DI ATTUALITÀ.

Lunedì 18 marzo la commissione tecnica incaricata ha valutato diverse proposte sul un nuovo museo per la Mummia del Similaun e indicato la proposta Signa come la migliore. Adesso, si legge sui media, “la decisione passa alla giunta provinciale”. Data l’importanza del progetto, sia culturale che urbanistica, è auspicabile che la Giunta non decida da sola, ma alla conclusione di un processo partecipativo.

Si chiede pertanto:

  1. Qual è l’iter che verrà seguito per decidere se e dove verrà realizzato un nuovo museo per Ötzi ?
  2. Come verrà coinvolto il comune di Bolzano nel processo decisionale?
  3. E’ previsto un processo di partecipazione che coinvolga la cittadinanza e i diversi soggetti coinvolti dal progetto sia dal punto di vista culturale, che economico, che urbanistico? Se sì, come si svolgerà questa partecipazione?

Bolzano, 18.03.2019

Cons. prov.
Riccardo Dello Sbarba
Brigitte Foppa
Hanspeter Staffler

Qui puoi scaricare la risposta delle Giunta.

E la nostra replica

INTERROGAZIONE SU TEMI DI ATTUALITÀ.

La norma di attuazione sull’istituzione delle sezioni di controllo della Corte dei Conti (n. 305 del 1988) prevede la possibilità che “Le sezioni di controllo possono essere integrate con un componente designato rispettivamente dal Consiglio della Provincia di Trento e da quello della Provincia di Bolzano con oneri a carico delle Province…”. La Provincia di Trento già lo ha fatto dal 2013 e di nuovo nel 2018, la Provincia di Bolzano no. Risultato: mentre a Trento i giudici della sezione di controllo sono 4, a Bolzano sono solo 2. Va sottolineato che la sezione di controllo svolge una funzione preventiva, che può essere di ausilio alle istituzioni locali (provincia, comuni ecc…) per evitare errori che possono avere gravi conseguenze. Poiché la designazione comporta un onere per il bilancio provinciale, è chiaro che essa dipende innanzitutto da una decisione della Giunta provinciale.

Si chiede pertanto alla Giunta provinciale:

  1. Per quale ragione la Provincia di Bolzano non ha finora fatto tale designazione?
  2. Ritiene la giunta provinciale di dare attuazione a questa possibilità prevista dalla norma di attuazione, e se sì in quali tempi e con quali procedure?

Bolzano, 15.03.2019

Cons. prov.
Riccardo Dello Sbarba
Brigitte Foppa
Hanspeter Staffler

Qui puoi scaricare la risposta della Giunta.

E la nostra replica

Piena solidarietà con tutt* coloro che sono scesi in piazza per clima, a Bolzano, a Bruxelles e nel resto del mondo!

Studentesse e studenti, giovani di tutto il mondo stanno scendendo in strada oggi. Siamo l’ultima generazione che può ancora prevenire gli effetti catastrofici dei cambiamenti climatici e quindi stiamo manifestando per richiedere finalmente un’azione politica seria.

Come young greens southtyrol, solidarizziamo con la protesta, che è giustamente imparziale; politica ma non partitica. Il cambiamento climatico ci riguarda tutti da vicino. Non basta considerare semplicemente il disastro ecologico, ma bisogna guardare anche all’impatto sociale che esso comporta. Milioni di persone perderanno il loro sostentamento a causa del riscaldamento globale. La scarsità delle risorse alimenterà ulteriormente conflitti sociali: la nostra civiltà è a rischio. L’unico modo per farcela è se politica e società agiscono in sinergia.

In più della metà dei paesi del mondo, decine di migliaia di persone stanno manifestando oggi. Anche noi ci siamo e chiediamo un cambiamento vero!

Young Greens Souttyrol

MOZIONE

L’autostrada A31 della Valdastico, detta anche PiRuBi dai tre politici democristiani che la vollero fortemente (Piccoli-Rumor-Bisaglia) fu aperta nel 1976 e da allora è ferma a Piovene Rocchette.

Fin dall’inizio la Regione Veneto e la società che gestisce l’autostrada hanno proposto che l’A31 fosse prolungata a nord fino a sfociare in A22. Fu elaborato anche un progetto preliminare, che contemplava 6 ipotesi di tracciato indicando come privilegiato quello che prevedeva a Besenello l’innesto in A22.

Tuttavia, il progetto è finora rimasto lettera morta grazie all’opposizione delle province autonome di Trento e Bolzano e alla mobilitazione di associazioni culturali e ambientaliste (tra cui Italia Nostra, WWF, e la Fondazione britannica “The Landmark Trust”).

Le motivazioni per cui le due province autonome si sono sempre opposte al completamento a nord della A31 sono molteplici:

  • Aprirebbe un nuovo corridoio per il traffico leggero e pesante dal nord-est italiano ultra industrializzato verso i mercati del nord Europa attraverso il Brennero, aggravando notevolmente i problemi di traffico sull’autostrada A22, che ha già raggiunto il limite di saturazione. A farne le spese sarebbe la salute di migliaia di persone che abitano lungo questo asse, soprattutto nel tratto che attraversa la provincia di Bolzano.
  • Ciò rappresenta il contrario della politica seguita finora dalle due province e dall’intera Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino, che prevede la riduzione dei transiti su gomma sull’Autobrennero e il trasferimento delle merci e delle persone su rotaia attraverso l’ammodernamento e il potenziamento della ferrovia.
  • Tale politica di trasferimento del traffico pesante su rotaia sarebbe fortemente danneggiata da una A31 che sfocia in A22 in Trentino, poiché così l’interporto di Verona – snodo fondamentale per lo scambio strada-ferrovia – verrebbe bypassato dal traffico pesante proveniente dalle aree di Padova-Ferrara e Venezia-Udine e diretto a nord. Mezzi e merci dunque resterebbero sulla strada.
  • L’innesto di A31 in A22 non risolverebbe nemmeno i problemi di traffico della SS47 della Valsugana.

Il lungo braccio di ferro tra Trentino-Alto Adige e Veneto ha avuto come tappa fondamentale la sentenza della Corte Costituzionale del 21 febbraio 2011 che ha ribadito che qualsiasi opera, atto o progetto dell’arteria non possa essere realizzato senza la preventiva intesa con la provincia autonoma di Trento. Ciò per rispetto dello Statuto di autonomia e delle sue norme di attuazione.

Anche dopo questa sentenza, il Veneto aveva proseguito la sua pressione, approvando il progetto e ottenendo – il 10 agosto 2016 – il via libera del CIPE, cui è seguita la decisione della Società Autostrada A31 di dare avvio alla progettazione definitiva del 1º lotto funzionale dell’opera tra Piovene Rocchette e Valle d’Astico della lunghezza di 18,9 Km, interamente in territorio veneto.

Tuttavia, il 21 gennaio 2019, con la sentenza 00499/2019, il Consiglio di Stato, in ultimo grado di appello, ha annullato la delibera del CIPE del 10 agosto 2016 su ricorso promosso dal Comune di Besenello (Trento), interessato in sede di progetto preliminare all’uscita e raccordo della Valdastico Nord con l’autostrada del Brennero. L’opera era stata dunque di nuovo fermata dall’iniziativa delle popolazioni e delle amministrazioni locali.

In questo scenario, è caduta l’improvvisa svolta politica annunciata dalla nuova giunta provinciale del Trentino per bocca del suo Presidente, secondo il quale la Valdastico deve essere effettivamente collegata all’A22 su un nuovo itinerario con innesto alla A22 al casello di Rovereto Sud su un tracciato di 41 km, denominato “alternativa T5” nei progetti preliminari.

Tutto questo considerato, il Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano

Esprime la propria ferma contrarietà al progetto di prolungamento verso Nord della A31 della Valdastico fino a allacciarla alla A22, qualsiasi sia il punto dell’innesto, poiché tale opera creerebbe un nuovo corridoio per traffico leggero e pesante dal nord est italiano verso nord attraverso il Brennero lungo un asse già congestionato, con un pesante aggravamento dell’inquinamento e della minaccia alla salute delle popolazioni residenti, soprattutto in provincia di Bolzano.

Di conseguenza, il Consiglio provinciale impegna la Giunta provinciale:

  1. Ad opporsi in ogni modo possibile al progetto di prolungamento verso Nord della A31 della Valdastico e al suo collegamento alla A22 del Brennero, qualsiasi sia il punto dell’innesto.
  2. A trasmettere immediatamente questa posizione contraria alla Giunta provinciale del Trentino e al suo Presidente e a tutti i sindaci dei comuni che si trovano lungo il percorso dell’A22 sia in Trentino che in Alto Adige.
  3. A dare mandato alle persone che in rappresentanza della Provincia autonoma di Bolzano siedono in enti, società e istituzioni, e innanzitutto ai propri rappresentanti nella società Autobrennero, di intraprendere ogni azione utile per opporsi al progetto di prolungamento verso Nord della A31 della Valdastico e al suo innesto nella A22 del Brennero, qualsiasi sia il punto dell’innesto.
  4. A convocare un tavolo permanente tra Provincia e Sindaci dei comuni altoatesini che si trovano lungo l’asse dell’Autobrennero per studiare le azioni più efficaci per opporsi al progetto di prolungamento verso Nord della A31 della Valdastico e al suo innesto nella A22 del Brennero, qualsiasi sia il punto dell’innesto, poiché tale progetto costituisce una grave minaccia alla salute delle popolazioni e contraddice la scelta fondamentale di ridurre il traffico sull’autostrada e trasferirlo il più possibile sulla ferrovia.

 Bolzano, 12/03/2019

La mozione è stata approvata con questo emendamento il 11/04/2019.

Cons. reg.

Riccardo Dello Sbarba

Brigitte Foppa

Hanspeter Staffler