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INTERROGAZIONE.

Premesso che:

– Nel 2010 la Provincia ha acquistato i terreni ex Speedline a € 11.597.646 dagli allora proprietari (che a loro volta avevano comprato i terreni ex Speedline nel 2006 a un prezzo di circa 9,8 milioni di euro) e che in entrambe le vendite i prezzi scontavano i costi della bonifica messi a carico di chi acquistava.

– Che a queste somme di acquisto andava quindi aggiunto il costo della bonifica dei terreni, calcolato nello stesso 2010 dallo “Studio Capuano” a € 3.491.194, che fu messo a carico della Provincia e sottratto dal valore degli immobili (che dunque in realtà sono stati pagati dalla Provincia € 11.597.646 + € 3.491.194 = € 15.088.840).

– Che [come si evince dalla risposta alla nostra interrogazione del 28 maggio 2018, n. 28] nuove analisi svolte dalla ditta INGEA nel 2013 hanno rivelato un più serio inquinamento che fa lievitare i costi della bonifica a € 5.555.468, cioè circa 1,9 milioni di euro in più del previsto e pattuito all’interno del contratto di acquisto del 2010.

– Che per tali costi di bonifica, come affermato dalla citata risposta alla nostra interrogazione, vale il principio “chi inquina paga” (dlgs 152 del 2006) e dunque essi vanno messi a carico di chi ha provocato l’inquinamento.

– Che, come comunicato nella risposta alla nostra interrogazione n. 27 dello stesso 28 maggio 2018, l’inquinamento è dovuto a scorie e scarti di demolizioni che sono stati interrati in una vasta area dell’ex stabilimento, tra le due solette di cemento sotto l’ex capannone della ex Speedline.

– Che nelle stesse risposte l’assessore comunicava che sono in corso trattative tra Avvocatura della Provincia, Ufficio gestione rifiuti, Bls e “presunti responsabili”, che hanno già ricevuto la segnalazione dei presunti costi aggiuntivi.

Si chiede:

  1. Chi sono i “presunti responsabili” dell’inquinamento che ha causato i costi aggiuntivi e con cui la Provincia, dopo aver loro comunicato le “denunce determinate da eventuali costi aggiuntivi” sarebbe in trattativa?
  2. Qual’è la materia della trattativa e le cifre in discussione? Sono previste in aggiunta sanzioni o il pagamento di interessi?
  3. Quali fatti di preciso hanno causato tale inquinamento?
  4. A quali anni, a quale proprietà e a quali gestione della fabbrica risale tale inquinamento?
  5. Venne autorizzato l’interramento di scorie e detriti da demolizione, e se sì, da quale pubblica autorità venne autorizzato?
  6. Se non venne autorizzato, l’interramento avvenuto configura fattispecie di reato? Se sì, quali? La Provincia ha già sporto denuncia?
  7. Sono cominciati i lavori di bonifica? Se sì, da quando e quanto a lungo dureranno?
  8. Ci risulta che in base alla precedente valutazione dei costi di bonifica, la giunta provinciale stanziò con propria delibera gli allora previsti 3,5 milioni di euro. Poiché ora i costi previsti sono cresciuti a 5,5 milioni, la Giunta ha già stanziato i fondi aggiuntivi necessari? Se sì, quando e con quale delibera? Se non li ha ancora stanziati, qual’è la tempistica per la messa a disposizione dei finanziamenti per la bonifica completa?

Bolzano, 28 maggio 2019

Cons. prov.

Riccardo Dello Sbarba

Brigitte Foppa

Hanspeter Staffler

Qui potete scaricare la risposta della giunta.

INTERROGAZIONE.

Col decreto n. 7782 del 2019 l’asta per la vendita dell’intero pacchetto di azioni detenute dalla Provincia nella società ABD Airport Spa è stata aggiudicata alla società ABD Holding Srl, detenuta per il 52% dalla Fri-El Spa dell’imprenditore Josef Gostner e per il 24% ciascuna dalla Signa Holding Srl di René Benko e dalla ZMI Srl di Hans Peter Haselsteiner.

La ABD Holding, in realtà, si chiama così solo dal 10 gennaio 2019. Creata nel marzo 2018, fino al 9 gennaio il suo nome era New Energy Power Srl e proprio in quella data si trasformò nella attuale ABD Holding, cambiando anche l’amministratore unico: fino al 9 gennaio l’amministratore unico si chiamava Günther Schacher, che dal 10 gennaio è stato sostituito da Josef Gostner alla guida della rinominata società.

Schacher è da tempo, ed è tuttora, Sindaco effettivo della società ABD Airport Spa (che ABD Holding dovrebbe acquisire), nonché “equity partner” dello studio Hager & Partners del commercialista bolzanino Heinz Peter Hager, a sua volta rappresentante a Bolzano del gruppo Signa (che è tra i tre soci della ABD Holding che acquisirà ABD Airport Spa).

Risulta (e chiediamo conferma con questa interrogazione) che la ABD Holding abbia depositato l’offerta di acquisizione di ABD Airport in data 14 gennaio 2019, quindi meno di una settimana dopo il cambio di nome e di amministratore unico. Nel citato decreto n. 7782 del 2019 che aggiudica l’asta per la vendita dell’intero pacchetto di azioni detenute dalla Provincia nella società ABD Airport Spa, la società che ha depositato l’offerta d’acquisto viene citata sempre con questa dizione:  “ABD Holding Srl (già New Energy Power Srl)”.

E’ vero che Bolzano è una piccola realtà, ma è bene che i ruoli di ciascun soggetto che partecipa a una acquisizione di una società pubblica come ABD Airport siano chiari a tutti.

Per questo motivo si chiede alla Giunta provinciale:

  1. In quale data ABD Holding ha depositato la propria offerta per l’acquisto del 100% della partecipazione della Provincia in ABD Airport Spa?
  2. Da quale società e da quale persona, o da quali persone, era firmata l’offerta di cui al punto 1?
  3. Nel corso della procedura di gara per la vendita delle quote della Provincia in ABD Spa, sono pervenuti alla Provincia, o comunque esistono atti di qualsiasi genere, da mail con posta certificata, a richieste di accesso o informazione o acquisizione di documentazione, a proposte, a documentazioni consegnate o altro, che siano firmate o comunque riconducibili alla società New Energy Power Srl e/o al suo amministratore unico Günther Schacher?
  4. Nel corso della procedura di gara per la vendita delle quote della Provincia in ABD Spa, sono pervenuti alla Provincia, o comunque esistono atti di qualsiasi genere, da mail con posta certificata, a richieste di accesso o di informazioni o acquisizione di documentazione, a proposte, a documentazioni consegnate o altro, che risalgono a un periodo antecedente il 10 gennaio 2019?
  5. Se la risposta alla precedente domanda è affermativa, quale data riportano tali atti, da quale società e/o persona fisica sono firmati, quale persona fisica è indicata per le norme sulla riservatezza?
  6. La società ABD Holding aggiudicataria della gara ha presentato un Business Plan, o comunque un documento programmatico e/o finanziario? Se sì, quali date riportano questi documenti, da quale società e/o persona fisica sono firmati, quale persona fisica è eventualmente indicata per le norme sulla riservatezza?

Bolzano, 27 maggio 2019

Cons. prov.

Riccardo Dello Sbarba

Brigitte Foppa

Hanspeter Staffler

Qui potete scaricare la risposta della giunta.

In Europa i Verdi hanno avuto ottimi risultati e il loro successo dimostra che clima e ambiente stanno ai primi posti della agenda politica del Continente Noi festeggiamo questi risultati e soprattutto il trionfo in Germania e l’ottimo risultato in Austria, consapevoli del fatto che noi Verdi del Sudtirolo in ogni momento possiamo rivolgerci ai Verdi europei e in particolare agli eletti di questi due paesi nel parlamento europeo. Del resto, il nostro motto è: la protezione del clima non conosce confini.

Per l’Italia ci preoccupa il notevole spostamento a destra e il successo della Lega. I Verdi italiani non ce l’hanno fatta a superare la soglia del 4%.

In Alto Adige invece abbiamo più che raggiunto il nostro obbiettivo per queste elezioni. Con 21.148 voti – nonostante tutti gli uccelli del malaugurio – abbiamo mantenuto il nostro risultato e addirittura siamo riusciti a crescere rispetto al risultato delle provinciali del 2018 (19.392). Al paragone con le elezioni europee del 2014 (18.948) siamo cresciuti di 2.000 voti. Particolarmente bene siamo andati a Bolzano, Ortisei, Malles, Brunico, Dobbiaco, Montagna, Bressanone. I valori e i programmi die Verdi sono sostenuti e apprezzati dalle elettrici e dagli elettori.

Abbiamo considerato le elezioni europee per quello che erano: elezioni europee e non derby di provincia. Noi ci battiamo per i nostri valori, in una dimensione europea e all’interno di una importante famiglia politica europea.

Questa impostazione è anche dimostrata dal fatto che su circa 12.000 voti per Norbert Lantschner, uno su sei arriva comunque da fuori Alto Adige.

Siamo molto orgogliosi dell’ottimo risultato tra i giovani e le giovani elettrici, dimostrato dalle circa 5.000 preferenze ottenute da für Judith Kienzl.

Siamo convinti che, come nel resto d’europa, le nuove generazioni di votanti votano in modo massiccio per i Verdi. Noi abbiamo consapevolmente puntato a dialogare con queste nuove generazioni e a dare loro una voce.

Tutto questo con un budget elettorale molto contenuto – anche questo fa parte di una politica pulita. Noi abbiamo puntato sulla nostra candidata e sul nostro candidato convincenti e motivati, sui nostri Giovani Verdi, sui volontari e le volontarie, che instancabilmente si sono impegnati nella campagna elettorale.

Grazie a tutte le persone che hanno votato per i Verdi e che hanno contribuito a questo risultato. Il futuro di una Europa aperta e solidale è Verde!

Il 26 maggio si vota per il Parlamento Europeo. I seggi elettorali sono aperti dalle 7 alle 23.

→ Se ti stanno a cuore la salvaguardia del clima e la giustizia sociale.

→ Se punti su un’Europa democratica.

→ Se per te sono importanti la biodiversità e un ambiente sano.

→ Se sei per pari diritti e pari opportunità per tutti e tutte.

→ Se vuoi portare avanti l’Europa come progetto di pace.

→ Se hai visto che gli eletti e le elette verdi fanno sempre il lavoro migliore, dal Consiglio provinciale ai Consigli comunali al Parlamento europeo.

Allora domenica vota verde. Per dare una voce al futuro.

I candidati locali sulla Liste Europa Verde sono Norbert Lantschner e Judith Kienzl.

Chiediamo il tuo sostegno!

“Se non lo sai spiegare in modo semplice, non l’hai capito abbastanza bene” – in questa citazione, attribuita nondimeno che ad Albert Einstein, si nasconde una grande verità: perché spesso ci nascondiamo dietro a delle espressioni complicate e tanti paroloni, anche quando sarebbe possibile dirlo in modo molto più semplice.
Per questo i Verdi del Sudtirolo hanno pubblicato il loro programma elettorale per le Europee anche in lingua semplice. Con lingua facile o semplice si intende un modo di esprimersi particolarmente facile da capire per cui esistono delle linee guida chiare, come ad esempio l’uso di frasi brevi, parole semplici e un carattere grande. In questo modo è possibile raggiungere e informare persone che hanno difficoltà con la lingua tedesca o italiana.
Le difficoltà possono derivare dall’essere di un’altra madrelingua, dall’avere difficoltà di apprendimento o da particolari “disabilità”. Le persone che hanno queste difficoltà sono maggiormente esposte al pericolo di emarginazione, di controllo e di discriminazione. La lingua semplice le aiuta a capire meglio e così a partecipare pienamente. Si tratta di un passo importante verso le pari opportunità e l’autodeterminazione di persone con disabilità.
“Dobbiamo interrogarci molto più spesso sul nostro modo di esprimerci: complichiamo cose semplici forse perché non vogliamo essere capiti?” si chiede provocatoriamente la candidata alle prossime europee per la lista Europa Verde Judith Kienzl.
L’inclusione deve essere realizzata a livello europeo. Per questo motivo i Verdi si impegnano per un’Europa senza barriere. La malattia, la “disabilità”, l’età e tutte le altre differenze individuali non possono essere un motivo per non poter partecipare pienamente alla vita. I Verdi sono dalla parte dell’inclusione a livello europeo, affinché noi tutti e tutte possiamo trovare un posto dignitoso nella società.
E siamo sinceri: se Einstein è riuscito a spiegare in modo facile la sua teoria della relatività, allora anche noi Verdi possiamo spiegare a tutte le persone la nostra visione per un’Europa in cui vogliamo vivere bene e volentieri in un modo chiaro e convincente per tutte e tutti.
Sfida accettata!

Scarica il programma in ligua semplice qui

“La pace ha bisogno dell’ecologia”: ne hanno discusso a Bolzano Judith Kienzl e Norbert Lantschner, candidati dei Verdi sudtirolesi nella lista di “Europa Verde”, in dialogo con Mao Valpiana, candidato a Verona nella stessa lista dei Verdi europei. Presidente del “Movimento non violento”, obiettore di coscienza, antimilitarista, Valpiana ha portato a Bolzano il suo quarantennale impegno per la riconciliazione e la ricerca di una soluzione non violenta dei conflitti: una politica estera comune per l’Unione europea, un esercito comune europeo e soprattutto quei corpi civili di pace proposti già negli anni ‘80 da Alexander Langer, di cui Valpiana è stato amico e compagno di tante battaglie per un mondo più equo e Pacifico.
Norbert Lantschner ha parlato del legame tra svolta energetica, protezione del clima e pace. I conflitti che insanguinano il mondo – ha detto il candidato dei Verdi sudtirolesi – sono guerre per l’accaparramento delle risorse, e soprattutto delle fonti fossili. Dietro molte guerre c’è la corsa al petrolio e al carbone. C’è la volontà di fare spazio a modelli di vita insostenibili, che non sono per tutti. Abbandonare le fonti fossili, sviluppare le energie rinnovabili, secondo un modello capillare di autoproduzione, consente di pacificare il mondo, distribuire il potere, difendere la democrazia e la civiltà.
Judith Kienzl ha parlato di quanto pace e ecologia abbiano bisogno delle donne. Sono le donne in tanti paesi del mondo le protagoniste dell’uso sobrio e sostenibile delle risorse, del rispetto per gli esseri umani e gli altri esseri viventi animali e vegetali. Sono le giovani donne le protagoniste del grande movimento Friday For Future. Per queste nuove generazioni i modelli sostenibili di vivere non sono affatto “rinunce”, ma nuove possibilità di un maggiore e durevole benessere. La condivisione, il riuso, la vita comunitaria, la solidarietà reciproca sono esperienza quotidiana delle giovani generazioni. Anche nella migrazione le donne svolgono un ruolo chiave, e se si vuole un mondo più equo, in cui i paesi del Sud possano costruire una via sostenibile allo sviluppo, è sul protagonismo delle giovani donne nei villaggi e nelle città che bisogna puntare.
Domani, giovedì 23 maggio, Lantschner e Kienzl saranno a Verona insieme a Mao Valpiana per una iniziativa elettorale di Europa Verde del Veneto: si consolida così lo storico asse Bolzano-Verona in nome della pace e dell’ecologia. Nel ricordo del comune amico Alexander Langer.

INTERROGAZIONE.

Come prezzo a base d’asta per la gara di vendita dell’intero pacchetto azionario detenuto nella società ABD, la giunta provinciale ha fissato la cifra di 3,8 milioni di euro sulla base di una valutazione del valore della partecipazione societaria effettuata dalla società “pwc”. Un prezzo assai basso, se messo a confronto con uno stato patrimoniale della stessa ABD che comprende circa 35 milioni di beni immobili.

In successive dichiarazioni pubbliche e anche in sede di risposta a nostre “interrogazioni di attualità”, il Presidente della giunta ha spiegato che il valore di gran parte di tale patrimonio (oltre 32 milioni) è stato considerato pari a zero, trattandosi di beni “gratuitamente devolvibili”, di cui ABD non può disporre. Queste affermazioni meritano un approfondimento.

Infatti:

  1. ESISTONO TERRENI DI PROPRIETÀ ABD NON “GRATUITAMENTE DEVOLVIBILI”?

Risulta dal libro fondiario che circa 16 ettari dell’area dell’aeroporto sono di proprietà diretta della società ABD, acquistati con fondi messi a disposizione dalla Provincia tramite STA. Se può sembrare ragionevole che beni strumentali (eccetto l’impianto fotovoltaico) e terreni demaniali in uso da parte del gestore aeroportuale siano da considerare “beni gratuitamente devolvibili” al demanio, e quindi non nella disponibilità di ABD, nel caso invece dei circa 16 ettari di proprietà intestata ad ABD (e acquistati a suo tempo per un prezzo che superava – secondo notizie di stampa – i 12  milioni di euro) si tratta di beni che comunque rimangono ad ABD e che un eventuale futuro getore dovrebbe acquistare. Essi dunque dovrebbero essere tenuti in considerazione nella valutazione del valore della società, e non azzerati.

  1. IL VALORE DEI “BENI GRATUITAMENTE DEVOLVIBILI” NON DIPENDE DALLA DURATA DELLA CONCESSIONE?

Comunque sia, l’intera massa dei “beni gratuitamente devolvibili” ha un valore o non ce l’ha a seconda del tempo in cui essi sono a disposizione della società per esercitare la propria funzione: se ABD dispone di una concessione ventennale i beni hanno comunque un valore, corrispondente alla loro disponibilità per vent’anni.

Vediamo dunque qual’è la situazione di ABD in relazione alla concessione per la gestione dell’aeroporto. In questo momento ABD è in possesso di una “concessione a titolo precario per anticipata occupazione ex art. 17 della legge n. 135/1997”, erogata con provvedimento della Direzione generale per l’Aviazione Civile del Ministero dei Trasporti del 25 marzo 1999. Tale “concessione a titolo precario” viene rinnovata ogni anno, per cui risulta ufficialmente che la disponibilità da parte di ABD dei “beni gratuitamente devolvibili” si fermi a un solo anno e possa essere revocata in ogni momento. Ma la questione non finisce qui!

In realtà, fin dal 2013, ABD potrebbe essere in possesso della concessione ventennale, poiché in quell’anno ENAC ha già deliberato la decisione di concederla. Infatti, con la deliberazione n. 20/2013 del 9 maggio 2013 il consiglio di amministrazione dell’ENAC ha dato “mandato al Direttore Generale affinché proceda alla sottoscrizione con la società ABD Airport Spa della convenzione di gestione totale dell’aeroporto di Bolzano (…) recante la durata dell’affidamento che viene determinata in anni venti”. La normativa (art. 704 del “Codice della Navigazione”) prevede che la sottoscrizione della “convenzione” che ENAC è disposta a firmare con ABD fin dal 2013 sia l’atto preliminare per l’affidamento della concessione definitiva. Con questo, i “beni gratuitamente devolvibili” sarebbero stati nella disponibilità di ABD per 20 anni e dunque avrebbero assunto un certo valore nel caso della cessione di ABD a terzi.

Può stupire coloro che difendono a spada tratta l’esistenza e lo “sviluppo” dell’Aeroporto di Bolzano (bocciato dal 70% dei votanti nel referendum del 2016) venire a sapere che ABD fin dal 2013 aveva a portata di mano la concessione ventennale, dovendo solo apporre la propria firma alla convenzione proposta da ENAC, ma che questa firma ABD non l’ha mai fatta – cosa questa che potrebbe aver fornito argomenti per una valutazione del patrimonio immobiliare di ABD pari a zero. Perché ABD non ha firmato un atto tanto ambito, che avrebbe garantito alla società la concessione ventennale?

Altra cosa da notare: la deliberazione ENAC del 2013, di disponibilità a firmare la convenzione con ABD per la concessione ventennale, si trova ampia citazione invece negli atti posti a base della gara per la vendita della partecipazione della Provincia nella società. Ad esempio, a pagina 1 del “Disciplinare di gara” (emesso dal direttore dell’Ufficio Vigilanza Finanziaria della Provincia il 14 novembre 2018) è esplicitamente citata la deliberazione 20/2013 del CdA dell’ENAC specificando che si tratta della “convenzione di gestione totale dell’Aeroporto di Bolzano per una durata di 20 anni” e che quindi “attualmente la società [ABD] è in attesa del rilascio della suddetta concessione totale”. Una cosa imminente, insomma: basta che ABD (pubblica o privata che sia) firmi la convenzione proposta da ENAC fin dal 2013. Più avanti, nello stesso “Disciplinare di gara”, nel capitolo sulla “Documentazione messa a disposizione dei concorrenti” si nomina esplicitamente la “deliberazione n. 20/2013 del CdA dell’ENAC che ha autorizzato il Direttore Generale a sottoscrivere la convenzione con ABD per affidare a questa la gestione totale dell’aeroporto di Bolzano per una durata di anni venti”.

Riassumendo:

NEL DISCIPLINARE DI GARA si cita esplicitamente la disponibilità ENAC a firmare gli atti che portano alla concessione ventennale, che si dà per imminente (argomento fondamentale per risvegliare l’interesse di eventuali compratori privati della partecipazione della Provincia in ABD);

NELLA STIMA DEL VALORE DI ABD questa imminenza della concessione viene totalmente ignorata e viene citata sola la “concessione a titolo precario”, ignorando così che i “beni gratuitamente devolvibili” saranno nella disponibilità di ABD per vent’anni.

Questi non sono punti secondari, poiché influiscono direttamente sulla valutazione della società ABD, che è un bene pubblico provinciale, in un’asta per dismissione della partecipazione basata sul “criterio dell’offerta più vantaggiosa”, volto quindi a valorizzare al massimo il patrimonio pubblico. Meritano quindi una risposta puntuale da parte della Provincia.

Tutto ciò considerato, si chiede alla Giunta provinciale:

SUI TERRENI DI PROPRIETÀ ABD:

  1. A che prezzo sono stati a suo tempo acquistati i circa 16 ettari di terreni che attualmente nel libro fondiario risultano di proprietà di ABD?
  2. Quale valore è stato attribuito a questi terreni di proprietà ABD nella valutazione che a portato a fissare a 3,8 milioni la base d’asta per la dismissione del pacchetto azionario della Provincia in ABD?
  3. Se il valore attribuito ai terreni di cui alle domande 1 e 2 è stato pari a zero, per quale motivo è accaduto? In particolare, se questi terreni sono stati inclusi nei “beni gratuitamente devolvibili”, pur essendo di proprietà di ABD, su quale base giuridica tali terreni pur essendo di proprietà ABD sono stati inclusi tra quei beni di cui ABD non avrebbe alcuna disponibilità?

SUL VALORE DEI “BENI GRATUITAMENTE DEVOLVIBILI” E LA DURATA DELLA CONCESSIONE:

  1. Per quale motivo dopo la delibera ENAC n. 20 del 9 maggio 2013 ABD non ha mai firmato la convenzione proposta da ENAC stesso ottenendo così fin da allora la concessione ventennale?
  2. Il non essere in possesso della “concessione definitiva di gestione totale ventennale”, ma solo di una “concessione a titolo precario” rinnovata annualmente è stata la ragione per cui la società “pwc” ha valutato pari a zero il valore dei “beni gratuitamente devolvibili”?
  3. Visto da un’altra prospettiva, se ABD fosse stata già in possesso della concessione ventennale, e dunque avesse avuto la disponibilità dei beni per vent’anni (cioè fino al 2033), il valore dei “beni gratuitamente devolvibili” al momento della cessione della partecipazione della Provincia ai privati (nel 2019, con ABD che avrebbe avuto almeno altri 14 anni di concessione davanti) sarebbe stato superiore allo zero?
  4. Poiché la deliberazione del CdA ENAC n. 20 del 2013 costituisce una certezza che ABD riceverà la concessione ventennale (basta solo che firmi la convenzione proposta da ENAC) e poiché questa certezza è citata più volte nel disciplinare di gara per l’asta della cessione della partecipazione della Provincia in ABD, come mai questa “certezza” non ha contribuito a dare un valore superiore allo zero al patrimonio immobiliare di ABD messo nel bilancio della col valore di 32 milioni?
  5. Comunque sia, nel calcolare il valore di ABD e fissare poi la base d’asta a 3,8 milioni, quale considerazione ha avuto la certezza che ABD otterrà la concessione ventennale, certezza attestata dalla deliberazione del CdA ENAC n. 20 del 2013 ampiamente citata nel disciplinare di gara?
  6. Nella valutazione effettuata dalla società “pwc” del valore della partecipazione della Provincia in ABD, è mai citata la deliberazione del CdA ENAC n. 20 del 2013? Se sì, dove e con quale funzione nel calcolo del valore di ABD? E se invece no è citata, perché?

Bolzano, 21.05.2019

Cons. prov.

Riccardo Dello Sbarba

Brigitte Foppa

Hanspeter Staffler

Qui potete scaricare la risposta della giunta.

INTERROGAZIONE.

La legge provinciale 17/2016 all’articolo 5 autorizza la Giunta provinciale dismettere l’intero pacchetto di azioni detenute nella società ABD Airport Spa. Con delibera n. 1127 del 2018 la Giunta provinciale ha indetto la gara che si è basata sul “criterio della offerta più vantaggiosa”, come si legge nel decreto n. 7782 del 2019 di aggiudicazione dell’asta alla società ABD Holding Srl.

C’è una particolarità in questa vicenda che merita di essere chiarita: quando un soggetto dismette una partecipazione o una proprietà vendendola a terzi privati, si occupa di fare in modo di ottenere il prezzo “più vantaggioso”, mentre nulla può dire – come venditore – sul futuro dell’oggetto della cessione, dato che non gli apparterrà più in futuro.

Nel nostro caso concreto, la Provincia può certo influenzare la futura gestione dell’aeroporto in quanto potere pubblico legislativo (il Consiglio) o esecutivo (la Giunta), e questa strada il gruppo Verde l’ha indicata immediatamente dopo l’esito del referendum del 2016, presentando un disegno di legge nella scorsa legislatura e un secondo disegno di legge in questa legislatura, per regolate l’attività aereo e limitare il traffico aereo sull’aeroporto. La Giunta e la maggioranza politica hanno sempre respinto queste nostre proposte legislative.

Diversamente, in quanto venditrice della propria partecipazione, non si capisce come possa la Provincia dare indicazioni vincolanti sull’uso futuro del bene messo in vendita, cioè sullo sviluppo futuro dell’aeroporto. Questo competerà semmai all’ENAC in quanto autorità concedente, oppure – lo ripetiamo – alla Provincia come organo legislativo, ma non alla Provincia come soggetto venditore delle proprie azioni in ABD.

Eppure nel disciplinare di gara la Provincia ha inserito l’obbligo per chi acquista di impegnarsi “a realizzare il piano di sviluppo aeroportuale approvato nel 2012”. La cosa ha bisogno di spiegazioni.

Per questo motivo si chiede alla Giunta provinciale:

  1. Quale normativa consente alla Provincia di inserire nel disciplinare di gara per la cessione dell’intera sua partecipazione in ABD l’obbligo per chi acquista di impegnarsi “a realizzare il piano di sviluppo aeroportuale approvato nel 2012”?
  2. Se ha il diritto giuridico di inserire una clausola del genere, la Provincia dovrebbe avere anche il potere di controllarne il rispetto. Dunque, quale potere di controllo ha la Provincia sugli atti del futuro gestore e sul rispetto della clausola citata, una volta che la Provincia sarà uscita completamente da ABD avendo ceduto l’intero pacchetto azionario?
  3. E ancora: quale potere di sanzione ha la Provincia sugli atti del futuro gestore e sul rispetto della clausola citata, una volta che la Provincia sarà uscita completamente da ABD avendo ceduto l’intero pacchetto azionario?
  4. Se la Provincia non avrà né potere di controllo, né potere di sanzione, che senso ha aver inserito nel disciplinare di gara l’obbligo per chi acquista le azioni di ABD di impegnarsi “a realizzare il piano di sviluppo aeroportuale approvato nel 2012”?

Bolzano, 21.05.2019

Cons. prov.

Riccardo Dello Sbarba

Brigitte Foppa

Hanspeter Staffler

Qui potete scaricare la risposta della giunta.

INTERROGAZIONE SU TEMI DI ATTUALITÀ.

La gara per la cessione di ABD Airport Spa è stata aggiudicata alla società ABD Holding Srl secondo precisi criteri di valutazione citati nel disciplinare di gara.

25 punti su 100 venivano assegnati alla “offerta economica”.

75 punti su 100 venivano assegnati alla “offerta tecnica”, legata a una serie di sub-criteri con obbiettivi legati al “miglioramento del Piano di sviluppo aeroportuale approvato nel 2012”.

Da qui si possono avere prime informazioni sulle intenzioni dei nuovi proprietari riguardo al futuro dell’aeroporto.

Per questo motivo si chiede alla Giunta provinciale:

1. Quale punteggio ha ottenuto la proposta della ADB Holding per quanto riguarda il criterio: “offerta economica”?
2. Quale punteggio ha ottenuto complessivamente la proposta della ADB Holding per quanto riguarda il criterio: “Offerta tecnica – miglioramento del Piano di sviluppo aeroportuale approvato nel 2012”?
3. Che cosa ha proposto la società ABD Holding su ciascuno dei sub-criteri in cui era articolata l’“Offerta tecnica – miglioramento del Piano di sviluppo aeroportuale approvato nel 2012”? Si chiede una risposta per ciascuno dei sub-criteri, che erano i seguenti:
a) Incremento dei ricavi non regolamentati. (max 12 punti)
b) Miglioramento dei costi operativi per passeggero. (max 10 punti)
c) Incremento dei passeggeri dei voli nazionali. (max 12 punti)
d) Incremento dei passeggeri dei voli internazionali. (max 15 punti)
e) Miglioramento del valore degli interventi. (max 12 punti)
f) Completezza e accuratezza della relazione tecnica. (max 7 punti)
g) Completezza e fattibilità delle proposte di miglioramento del Piano di sviluppo aeroportuale. (max 7 punti)
4. Quanti punti ha ottenuto la proposta di ABD Holding per ciascuno dei citati sub-criteri?
5. A proposito del sub criterio g), sono state avanzate da ABD Holding “proposte di miglioramento del Piano di sviluppo aeroportuale” non comprese nei sub-criteri elencati da a) a f)? Se sì, quali ulteriori proposte o misure sono state proposte?

Bolzano, 21.05.2019

Cons. prov.

Riccardo Dello Sbarba

Brigitte Foppa

Hanspeter Staffler

Qui puoi scaricare la risposta della Giunta.

INTERROGAZIONE SU TEMI DI ATTUALITÀ.

Visto il decreto n. 7782 del 2019 del direttore dell’Ufficio Vigilanza Finanziaria sull’aggiudicazione della gara sulla cessione di ABD Airport Spa alla società ABD Holding Srl (già New Energy Power Srl, come citata nel decreto), che fissa a 60 giorni dall’intervenuta efficacia dell’aggiudicazione il termine per la stipula del contratto di cessione, “salvo differimento espressamente concordato con l’aggiudicatario”,

si chiede alla Giunta provinciale:

  1. senza accordo con l’aggiudicatario, è giuridicamente possibile un differimento della firma del contratto di cessione oltre i termini indicati nel decreto stesso, ossia entro 60 giorni?
  2. In caso di mancata sottoscrizione da parte della Provincia del contratto di cessione, quali oneri devono essere rimborsati all’aggiudicatario e a quanto ammonterebbero questi oneri nel caso concreto?

Bolzano, 21.05.2019

Cons. prov.

Riccardo Dello Sbarba

Brigitte Foppa

Hanspeter Staffler

Qui potete scaricare la risposta della Giunta.