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ANFRAGE ZUR AKTUELLEN FRAGESTUNDE.

Laut Medienberichten hat der Südtiroler Sanitätsbetrieb im Zeitraum März – November 2021 insgesamt 14,4 Mio. Nasenflügeltests angekauft. Kostenpunkt: 52,8 Mio. Euro.
Seit 1. Juli sind die Nasenflügeltests nun nicht mehr kostenlos erhältlich und auch für den europäischen Green-Pass nicht zulässig. In einer Pressenkonferenz Ende Juni erklärte LR Widmann, die übrigen Nasenflügeltests würden bei Kindercamps, beim Freizeitsport, bei Vereinstätigkeiten, Musikkapellen, im Gastgewerbe oder für Erntehelfer:innen weiterverwendet werden.

Daher richten wir folgende Fragen an die Landesregierung:

1. Sind die oben genannten Zahlen korrekt? Wie viele Nasenflügeltests wurden bisher angekauft? Wie hoch waren die Kosten insgesamt?
2. Wie viele der angekauften Nasenflügeltests wurden als Gratis-Tests in den Testzentren bis 1.Juli benutzt?
3. Wie viele Tests wurden nach dem 1 Juli eingesetzt? Wir bitten um eine Aufstellung nach Einsatzbereichen.
4. Wie gedenkt die Landesregierung die übrigen Tests in Zukunft einzusetzen?
5. Sind noch weitere Lieferungen/Ankäufe von Nasenflügeltests ausständig?

Bozen, 13.08.2021

Landtagsabgeordnete
Brigitte Foppa
Riccardo Dello Sbarba
Hanspeter Staffler

COMUNICATO STAMPA.

Di recente è stata pubblicata la prima parte del sesto rapporto dell’IPCC. La prognosi per il futuro è ancora più fosca del previsto. Il riscaldamento globale procederà a velocità vertiginosa e gli effetti della catastrofe climatica saranno immensi e schiaccianti.

“Per quanto brutta sia questa notizia, non deve paralizzarci, ma deve motivarci a procedere verso azioni immediate” sostengono i consiglieri provinciali Verdi Foppa, Dello Sbarba e Staffler. “Soprattutto quest’estate, con l’escalation di situazioni estreme anche in Europa, tutti stanno diventando consapevoli della gravità della situazione. Sono stati fatti – e alcuni sono ancora in corso – dei tentativi di ridurre il riscaldamento globale a dimensioni meramente economiche o ecologiche o addirittura di negarlo. La posta in gioco però è la sopravvivenza del pianeta e delle persone che lo abitano”.

La catastrofe climatica è dipinta nel rapporto come una crisi totale. Questa visione richiede anche approcci complessi per affrontare la crisi. Appelli alla sostenibilità impacchettati in maniera soft sono purtroppo slogan semplicistici e privi di efficacia se non sono accompagnati da chiare istruzioni e scadenze. “È proprio in questa prospettiva che qualche tempo fa abbiamo criticato il documento strategico di sviluppo sostenibile della Giunta”, ribadiscono i Consiglieri provinciali Verdi. “Si limita a un cauto aggiornamento del piano per il clima. Ma ricordiamo anche che l’attuale piano per il clima risale al 2011. Dieci anni, 8 dei quali sotto il Presidente Kompatscher, sono, ripetiamo, eoni di opportunità perse nella tutela del clima”.

L’Alto Adige ha la stessa impronta di CO2 di tutti le altre regioni confinanti (perché dovrebbe essere minore?). In media, ogni persona che vive in Alto Adige emette poco meno di 7,4 tonnellate di CO2 all’anno. Entro il 2050, queste emissioni pro-capite dovrebbero essere ridotte a 1,5 tonnellate. Un obiettivo che richiede misure e sforzi che si preferisce non nominare.

Quali strategie ha la provincia per raggiungere questo obiettivo? Gli abitanti dell’Alto Adige sanno che le loro emissioni di CO2 devono essere ridotte di 4/5? Come deve cambiare la vita delle persone? L’impressione è che l’Alto Adige non abbia ancora affrontato veramente la discussione sul clima. Ma sarà necessario farlo in fretta e sarà probabilmente anche doloroso.

Abitare, cibo, mobilità sono le aree tematiche del triangolo con cui si fa o non si fa la protezione del clima. Per queste aree strategiche, le generazioni future si aspettano chiare linee guida per il cambiamento. Altrimenti la futuribilità, l’intenzione di rendere il mondo a misura di nipoti e di future generazioni, rimarrà una parola bella ma vuota.

Chiediamo alla Giunta provinciale di convocare al più presto un vertice sulle strategie climatiche con tutti i partner economici e sociali. La notevole consapevolezza sul problema che porta con sé il presidente di Assoimprenditori, per esempio, deve essere ampiamente ancorata. Un dibattito d’attualità, che i Verdi chiederanno in Consiglio provinciale quest’autunno, dovrebbe servire anche a questo scopo. Il tempo scorre veloce e non c’è tempo da perdere.

Bolzano, 12.8.2021

Cons. prov.

Brigitte Foppa
Riccardo Dello Sbarba
Hanspeter Staffler

ANFRAGE ZUR SCHRIFTLICHEN BEANTWORTUNG.

Mit Beschluss der Landesregierung Nr. 667 vom 02.08.2021 mit dem Titel „Definition der Skigebiete und der darin gelegenen Gemeinden für die Anwendung von Artikel 2 ‚Unterstützungsmaßnahmen für die in den Skigebieten gelegenen Gemeinden‘ des Gesetzesdekrets vom 2. März 2021, Nr.41″ erstellte die Landesregierung ein Register der Gemeinden, in deren Gebiete Skigebiete fallen und die in der Folge in den Genuss von staatlichen Fördergeldern kommen. Es stellt sich die Frage, wie die Aufteilung der Gelder an diese Gemeinden/Skigebiete erfolgt.

Daher richten wir folgende Fragen an die Landesregierung:

  1. Welches sind die Kriterien, nach denen das Land die oben zitierten Fördergelder an die Skigebiete verteilt?
  2. Wir bitten um eine genaue Auflistung, welche Gemeinde und welches Skigebiet wie viel der Fördergelder des in den Prämissen zitierten Gesetzesdekretes erhält.

Bozen, 11.08.2021

Landtagsabgeordnete
Brigitte Foppa
Riccardo Dello Sbarba
Hanspeter Staffler

ANFRAGE ZUR AKTUELLEN FRAGESTUNDE.

In der Woche vom 2.-8. August 2021 war die Bahnstrecke Brenner – Franzensfeste wegen Bauarbeiten an einer Eisenbahnbrücke zwischen Freienfeld und Sterzing gesperrt. Es verkehrte ein Schienenersatzdienst in Form eines Busses. Die letzte Fahrt dieses Ersatzdienstes wurde von uns zufällig selbst miterlebt. Am Abend des 8.8.2021 fuhr der REX von Innsbruck fahrplangerecht um 21.05 Uhr ab, Ziel: Trento. In Brenner wurden die Fahrgäste zum Aussteigen aufgefordert. Der Ersatzbus fuhr in halsbrecherischer Geschwindigkeit bei strömendem Regen durch die Nacht bis Franzensfeste, wo er um ca. 22.45 Uhr ankam. Die Fahrgäste begaben sich zum Zug nach Trento. Dieser war aber, nach Auskunft des freundlichen Schaffners, bereits um 22.38 abgefahren. Perplex setzte man sich in den bereitstehenden SAD-Zug (Abfahrt: 23.00 Uhr), der allerdings nur mehr bis Bozen fuhr. Auf Nachfrage eines Fahrgastes hieß es, der nächste Zug nach TN fahre um 5 Uhr morgens ab. Das ist insgesamt eine ziemlich verwunderliche Sache.

In dieser Angelegenheit richten wir folgende Frage an die Südtiroler Landesregierung:

1. Wie war der Schienenersatzdienst auf der genannten Strecke geregelt? Ist es üblich, dass der Anschlusszug abfährt, ohne auf den Zubringerbus zu warten?
2. Gab es neben der genannten Situation noch weitere analoge Fälle?
3. Wie erklärt man sich dieses Vorgehen? Wird dieser Vorfall Folgen haben?

BZ, 11.08.2021

Landtagsabgeordnete
Brigitte Foppa
Riccardo Dello Sbarba
Hanspeter Staffler

COMUNICATO STAMPA

Quando le grandi multinazionali non vogliono affrontare una verità schiacciante – e la soluzione spesso ovvia – fanno produrre studi su studi per analizzare al microscopio una questione già molto ben studiata, allo scopo di sottrarsi alla responsabilità.

Tuttavia, questa pratica funziona anche nel piccolo, e ancor più piccolo, Alto Adige. Chiunque viaggi sui passi dolomitici in estate sa che la congestione del traffico ha raggiunto un livello difficilmente conciliabile con un “patrimonio naturale dell’Unesco”. Gli studi lo hanno confermato, i residenti locali si lamentano a voce sempre più alta del rumore (ma non solo) delle motociclette e i parcheggi sovraffollati negli hotspot parlano da sé. In breve: ciò di cui abbiamo bisogno sono soluzioni e azioni rapide. Ma cosa stanno facendo la giunta provinciale e il nostro assessore Alfreider? Pubblicano nuovi studi e “monitorano” la situazione. In altre parole: non fanno niente.

Eppure, le soluzioni provate e testate sarebbero a portata di mano. Moderare traffico sui passi di montagna più frequentati è possibile e aumenterebbe l’attrattiva delle nostre montagne, che sono meta turistica proprio per la pace e la bellezza della natura.

Il Gruppo Verde ha cercato già in passato di trovare una soluzione insieme alla Giunta, purtroppo senza risultati. Non ci diamo però per vinti, perché la questione è troppo importante. Per questo motivo, in occasione della seduta congiunta prevista in autunno tra Tirolo, Trentino e Alto Adige, con una mozione cercheremo di proporre delle soluzioni per ridurre il rumore sui passi. Sono soprattutto le moto a essere un problema da affrontare urgentemente. Noi accettiamo la sfida e vogliamo offrire soluzioni insieme al Tirolo e al Trentino. Resta la questione se la Giunta – secondo la serie “più sostenibile di così non si può” – prenderà lentamente coscienza di questa responsabilità, o se invece preferirà optare per un nuovo studio.

 

Bozen, 4/8/2021

 

Cons. prov.
Brigitte Foppa
Riccardo Dello Sbarba
Hanspeter Staffler

INTERROGAZIONE.

Il personale sanitario è esposto a una pressione enorme, e questo non soltanto in seguito alla crisi da coronavirus e non solo in Alto Adige. Lo stipendio non è però minimamente commisurato agli sforzi lavorativi richiesti. Nel peggiore dei casi questa situazione può portare a un burnout, la forma più estrema di affaticamento. Ma, anche senza una diagnosi molti, in particolare tra il personale infermieristico, accusano un carico di lavoro eccessivo, stanchezza e sfinimento. La municipalità di Vienna ha per esempio comunicato che un numero non da sottovalutare di infermiere e infermieri durante la pandemia è stato sottoposto a uno stress talmente elevato che sta pensando di cambiare lavoro. Vista l’attuale carenza di personale sanitario, la nostra provincia non può assolutamente permettersi di finire in questa situazione. Il personale va tutelato e sostenuto nel migliore dei modi nell’esercizio della sua professione. Per questi motivi, il Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano incarica la Giunta provinciale

Un mezzo per prevenire tale fenomeno è la supervisione. Si tratta di focalizzarsi sia sull’interazione del team di lavoro, sia sull’attività lavorativa in quanto tale, in modo da rendere i processi lavorativi più umani ovvero più efficaci. La possibilità di una supervisione dovrebbe essere messa a disposizione del personale sanitario a intervalli brevi e regolari e durante l’orario di lavoro. Per raggiungere un risultato ottimale si dovrebbero prevedere sia delle supervisioni individuali sia del gruppo di lavoro più ristretto.

Per questi motivi, il Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano incarica la Giunta provinciale

di prevedere ogni due mesi, per il personale sanitario, delle RSA e delle strutture di cura pubbliche, la possibilità di partecipare, su base volontaria e durante l’orario normale di lavoro, a una supervisione individuale e di tutto il gruppo di lavoro.

f.to consiglieri provinciali

Brigitte Foppa

Riccardo Dello Sbarba

Hanspeter Staffler

INTERROGAZIONE.

Il sostegno alla cinematografia è di grandissima importanza in Alto Adige, sia da un punto di vista culturale che economico. La realizzazione di un progetto cinematografico è un’attività dispendiosa, che richiede un notevole impiego di risorse e va preparata con cura. Poter contare sui finanziamenti è quindi di fondamentale importanza. Di solito ci sono tre appuntamenti all’anno, i cosiddetti call, nei quali è possibile richiedere contributi per le produzioni cinematografiche. Le risorse messe a disposizione da parte della Provincia per il primo call del 2021 erano di gran lunga inferiori rispetto a quelle degli anni precedenti. A ciò si è poi aggiunto l’annullamento del secondo call, per il quale non è stata prevista una data alternativa. Per i cineasti ciò equivale a una catastrofe. In questo modo viene meno la possibilità di pianificare i progetti e laddove non è possibile programmare un film, questo finirà per non essere realizzato. Soprattutto la disdetta improvvisa del secondo call ha disorientato chi lavora nel settore. Questo esempio illustra quanto la continuità sia importante per la cinematografia e per la cultura, motivo per cui essa non può semplicemente essere interrotta. In una provincia come l’Alto Adige la continuità dei contributi va garantita anche in periodi di crisi, magari concedendo importi più bassi.

Per questi motivi, il Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano incarica la Giunta provinciale

  1. di adeguare la relativa legge e/o i relativi regolamenti di esecuzione, in modo da garantire la continuità dei contributi alla cinematografia senza interromperla.

Bolzano, 02.08.2021

f.to consiglieri provinciali

Brigitte Foppa

Riccardo Dello Sbarba

Hanspeter Staffler

COMUNICATO STAMPA

In diverse città europee si affrontano le temperature estive sempre più calde cercando di rendere più freschi gli spazi pubblici. Anche in Alto Adige ci attrezzeremo in questo senso. Il Consiglio provinciale ha accolto ieri l’ordine del giorno alla legge di assestamento di bilancio presentato dai Verdi “Estati bollenti – piazze più fresche”. La mozione impegna la Giunta a lanciare un progetto, in collaborazione con i Comuni, di trasformazione di piazze e luoghi particolarmente assolati, ricoperti di cemento e pietra, in piazze e luoghi più freschi grazie all’aggiunta di piante, fiori, fontane e nebulizzatori d’acqua, partendo dalla Piazza simbolo dell’amministrazione provinciale: Piazza Silvius Magnago. Altre città, come Vienna ci hanno già pensato. Basta prendere esempio da loro.

“Anche queste apparentemente piccole misure sono decisive per migliorare la qualità della vita nelle nostre città, soprattutto nei periodi estivi quando le temperature diventano sempre più torride” commenta soddisfatta la prima firmataria Brigitte Foppa.

Bozen, 29/7/2021

Cons. prov.

Brigitte Foppa
Riccardo Dello Sbarba
Hanspeter Staffler

 

COMUNICATO STAMPA.

Alla fine di luglio, è di nuovo quel periodo dell’anno, quando la Giunta suddivide tra i vari assessorati e le varie ripartizioni i fondi del bilancio di assestamento. Prima, però, la Giunta deve esaminare le entrate fiscali e approvare le nuove spese con una legge di assestamento del bilancio di previsione. Solo dopo l’entrata in vigore di questa legge, le assessore e gli assessori possono usufruire di questi fondi, che quest’anno dovrebbero essere inferiori rispetto al solito.

In Consiglio provinciale, le consigliere e i consiglieri vogliono sapere quali assessorati ricevono somme particolarmente generose e quali invece somme particolarmente scarse. In anni normali, queste informazioni potrebbero essere facilmente ricavate e verificate dalle tabelle di bilancio. Quest’anno però le cose sembrano un po’ diverse: il bilancio di assestamento non indirizza quasi nessuna somma ai capitoli delle varie ripartizioni ma tutto va a finire nel “fondo di riserva”. Di solito in questo fondo vengono riposti circa 100 milioni di Euro, ora invece vi troviamo già più di un miliardo di Euro.

Dall’inizio della pandemia, la Giunta ha preso l’abitudine di dotare questo fondo di riserva con somme sempre più generose. Nel primo pacchetto di aiuti per l’emergenza covid dell’aprile 2020, nel fondo di riserva sono stati messi 300 milioni; nel secondo pacchetto di aiuti del marzo 2021 più di 500 milioni, e con questo ultimo assestamento di bilancio, sono stati aggiunti quasi 500 milioni di Euro. In questo modo oltre un miliardo di Euro è praticamente a libera disposizione della Giunta.

Il fondo di riserva è la “cassa” che la Giunta può usare per coprire costi imprevisti senza dover consultare prima il Consiglio provinciale. Ora, però, questo fondo è passato da 100 milioni a più di un miliardo di Euro. Un miliardo di Euro è il 15 per cento del bilancio, e in questo modo la Giunta può spenderlo come crede, senza nessun controllo. Le consigliere e i consiglieri provinciali possono vedere solo a cose fatte dove sono stati destinati questi fondi. A quel punto, però, è troppo tardi per le correzioni politiche, perché il denaro è già in circolazione.

“Questa pratica dovrebbe essere fermata al più presto”, sostiene Hanspeter Staffler. La crisi dovuta al covid non è ancora finita, ma è comunque necessario tornare a una normale gestione del bilancio. I soldi del bilancio di assestamento devono essere distribuiti alle varie ripartizioni sotto l’occhio vigile del Consiglio provinciale e il fondo di riserva non deve contenere più di 100 milioni di Euro, così come accadeva prima della pandemia. Questo significa meno soldi nel fondo di riserva e più trasparenza nei flussi di denaro.

Bolzano/Bozen, 28/7/2021
Cons. Prov.
Hanspeter Staffler
Brigitte Foppa
Riccardo Dello Sbarba

MOZIONE.

L’orticoltura e il giardinaggio sono ormai di moda. A lungo considerati solo un piacevole passatempo per anziani (pensiamo agli orti urbani, noti anche come orti di Schreber), ora se ne percepisce e apprezza sempre più la dimensione economica, ecologica, sociale e psicologica.

L’orticoltura esiste fin dalla preistoria: seminare, piantare, coltivare e raccoglierne i frutti per il proprio nutrimento è un’attività di tradizione antichissima, con ramificazioni culturali assai diverse.
Ora, dopo decenni di crescente industrializzazione – anche in agricoltura e nella coltivazione delle piante, con tutto ciò che comporta – l’orticoltura sta acquisendo un nuovo significato.

Tale significato va ben oltre la problematica dell’alimentazione, ma inizia da lì. In tutto il mondo l’80% degli alimenti non è prodotto dall’agricoltura industrializzata, ma da piccoli coltivatori e coltivatrici (FAO 2014). E in tutto il mondo, l’orto e l’agricoltura sono due realtà imprescindibili tra loro. Inoltre, gli orti garantiscono un minimo di cibo nelle città del sud del mondo, che spesso ne sono carenti. In Europa il movimento dei giardini dà importanza al rapporto delle persone – spesso giovani – con la terra e il suolo, soprattutto nei contesti urbani. Ne nasce una nuova consapevolezza, per effetto della quale in molte città e piccole località dell’Europa aree grandi e piccole sono state trasformate in giardini e orti, comunitari o individuali. Coltivando gli ortaggi, studenti, anziani e famiglie contribuiscono al proprio sostentamento.

Orti e giardini sono importanti fattori per la salute e l’integrazione sociale. Lavorarvi fa bene al corpo, alla mente e alla psiche. Hanno un effetto terapeutico e sono utilizzati in psichiatria, in pedagogia e nella formazione rivolta agli anziani. Gli orti e i giardini comunitari si sono dimostrati validi strumenti per (re)integrare le persone nella società. Negli orti e giardini interculturali s’incontrano non solo orticolture ma anche culture diverse.

Queste aree verdi hanno grande importanza anche per la protezione del clima e dell’ambiente, per l’ecologia e la sostenibilità.

I terreni sono il maggiore “serbatoio” terrestre di carbonio. La materia organica del suolo è importante non solo per la fertilità del terreno ma anche per il cambiamento climatico, perché essa determina l’immagazzinamento e il rilascio dei gas serra. I piccoli orti e giardini sono i più efficaci serbatoi di CO2. Il progetto di ricerca NatKoS dell’Università Humboldt ha esaminato l’accumulo
del gas serra biossido di carbonio (CO2) nell’humus e il relativo potenziale per la protezione del clima. È stato dimostrato che l’humus si lega al carbonio meglio di altre sostanze. L’arricchimento sistematico dell’humus in seguito ad attività di orticoltura o di giardinaggio, con grande e permanente apporto di materia organica, aumenta le quantità di humus.

In tempi di estinzione delle specie e d’impermeabilizzazione del suolo, orti e giardini sono importanti fattori per la biodiversità e l’ecodiversità. La crescente cementificazione ha spinto la flora e la fauna sempre più ai margini. Sono stati così creati confini artificiali, che interrompono importanti collegamenti tra gli habitat naturali di piante e animali selvatici. Nuovi habitat come orti e giardini possono costituire dei ponti essenziali, collegando fra loro queste “isole”. In tal modo si aiutano non solo gli animali, ma anche le specie vegetali in via di estinzione. Orti e giardini
seminaturali costituiscono luoghi di alimentazione, nidificazione e riposo per insetti, uccelli, piccoli mammiferi e rettili.

Dopo tutto, orti e giardini sono anche luoghi di scambio culturale, di compagnia, di trasmissione di conoscenze e tradizioni, di conservazione dei semi – e luoghi di bellezza.

In Alto Adige la gente è consapevole da lungo tempo del valore di questi luoghi. Le contadine, sempre un po’ più avanti dei propri tempi, già da anni pongono l’argomento in primo piano nei loro
programmi; tengono corsi, si aggiornano e sviluppano progetti.

Inoltre, da maggio 2015, la Provincia autonoma di Bolzano è partner di “Natur im Garten” (Natura nell’orto/nel giardino), una rete della Bassa Austria che si propone di ecologizzare orti, giardini e spazi verdi privati puntando sulla loro progettazione e cura senza pesticidi, fertilizzanti chimico-sintetici né torba, e di preservare la biodiversità servendosi di piante autoctone ed ecologicamente utili.

L’istituzione e la diffusione in Alto Adige della rete “Natur im Garten” sono state affidate al Centro di sperimentazione agraria e forestale Laimburg, che in futuro sarà anche l’organismo di certificazione per gli orti e i giardini altoatesini.

Questa lodevole iniziativa potrebbe essere ampliata e potenziata alla luce della considerazione positiva di cui godono orti e giardini anche e soprattutto in tempi di pandemia.

Un interessante esempio di promozione di tali attività è l’iniziativa “Tausende Gärten – Tausende Arten” (Mille giardini e orti, mille specie), lanciata dal governo federale tedesco nel 2019. In base
alla considerazione che “orti, giardini, balconi, spazi aperti e verdi costituiscono un immenso potenziale di biodiversità”, l’obiettivo dichiarato è “appassionare, nell’intero Paese, cittadine e cittadini a una maggiore biodiversità negli orti e giardini privati nonché negli spazi urbani aperti e verdi; inoltre promuovere l’allestimento seminaturale di tali spazi in collaborazione con vivai e aziende di sementi.” Il progetto prevede una piattaforma online per lo scambio d’informazioni, la diffusione di sementi e piante selvatiche regionali e un’opera di sensibilizzazione generale mediante la promozione delle buone pratiche.

Questo per quanto riguarda l’iniziativa in Germania. In Alto Adige, la promozione dell’orticoltura e del giardinaggio può essere estesa a diversi livelli nel quadro della strategia provinciale per la sostenibilità. Sono necessarie misure di sensibilizzazione, di formazione e informazione, progetti pilota, un sostegno finanziario e un ancoraggio giuridico.

Per questi motivi, il Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano incarica la Giunta provinciale:

  1. d’istituire una piattaforma online per creare una rete attiva di attori e di conoscenze affinché le persone interessate ricevano suggerimenti e informazioni comunicando con esperte/esperti in
    materia di orti e giardini naturali;
  2.  di cercare di realizzare nuovi orti e giardini, sia individuali/privati che comunitari, in aree sia urbane che rurali, offrendo assistenza ai nuovi orticoltori e orticoltrici, giardinieri e giardiniere;
  3. di coinvolgere e promuovere aziende di sementi, vivai e rivenditori del settore al fine di produrre e distribuire sementi di piante regionali e selvatiche;
  4. di diffondere nell’opinione pubblica le conoscenze su orti e giardini seminaturali e ad alta biodiversità: con materiali informativi, pacchetti di piante, cortometraggi, blog, iniziative e seminari, suscitare interesse per orti e giardini seminaturali e assistere i proprietari e le proprietarie nel riorganizzarli per aumentarne la biodiversità;
  5. di promuovere sistematicamente orti e giardini scolastici, terapeutici, per anziani, per alberghi e d’altro tipo per usi specifici;
  6. di premiare a intervalli regolari orti e giardini seminaturali esemplari;
  7. di prevedere possibilità di incentivazione di orti e giardini nei regolamenti di esecuzione alla legge provinciale “Territorio e paesaggio”.

BZ, 27.07.2021

Consiglieri provinciali

Brigitte Foppa
Riccardo Dello Sbarba
Hanspeter Staffler