Home2021 (Page 13)

ANFRAGE ZUR AKTUELLEN FRAGESTUNDE.

Die Umfahrungsstraße in Neumarkt stellt wegen der Lärmbelastung seit Langem ein Problem für die Anrainer:innen dar. Vom Lärm an der Straße sind ca. 110 Familien betroffen.
Ein Komitee hatte schon vor Jahren Unterschriften von BürgerInnen gesammelt, die die Errichtung von Lärmschutzwänden fordern. Am 21.11.2013 wurde ein Abstimmungsdokument des Bürgermeisters angenommen, das ihn verpflichtete, beim zuständigen Landesrat zu intervenieren, auf dass die Lärmschutzwände 2014 (!) errichtet werden. Landesrat Mussner war in der Folge zu einem Lokalaugenschein nach Neumarkt gekommen, um sich ein Bild (bzw. einen Ton) von der Situation zu machen. Er versprach einzugreifen. Ein kleiner Teil der Straße wurde abgeschirmt, aber der Großteil der Anrainer:innen leidet weiter.

In dieser Angelegenheit richten wir folgende Frage an die Südtiroler Landesregierung:

1. Ist der zuständige Landesrat über die Sachlage informiert?
2. Wurden an der Straße, im Bereich der Wohnzone „Gänsplätzen“, seit 2015 Lärmmessungen durchgeführt?
3. Falls ja, welche Ergebnisse wurden ermittelt? Falls nein, warum nicht?
4. Welche Absichten hat die Landeregierung im Hinblick auf die Bedürfnisse der BürgerInnen?

BZ, 27.07.2021

Landtagsabgeordnete
Brigitte Foppa
Riccardo Dello Sbarba
Hanspeter Staffler

COMUNICATO STAMPA

Le attiviste e gli attivisti si battono per il clima il venerdì, la Giunta ogni giorno. Questo è il messaggio – forse di buone intenzioni ma infine piuttosto saccente – del documento strategico per lo sviluppo sostenibile approvato dalla Giunta provinciale e presentato in grande stile venerdì scorso in una lunga conferenza stampa.

Tutte le assessore e tutti gli assessori provinciali si sono riuniti per celebrare la fiera della sostenibilità insieme al Presidente Kompatscher. Un atto lodevole. Mettere in atto gli obiettivi dell’ONU sulla sostenibilità in Alto Adige è un obiettivo grande ed importante. L’ambientazione era giusta, la messa in scena anche, ma l’attesa di gesti veri sulla sostenibilità dura davvero da troppo tempo.

Sostenibilità e tutela del clima dovevano essere la stella polare verso cui avrebbe dovuto orientarsi la legislatura Kompatscher II in coalizione con la Lega-Salvini. Quasi due anni fa, era stato annunciato, in seguito al ritiro strategico della Giunta provinciale, che tutte le leggi sarebbero state verificate secondo la compatibilità climatica. Noi in Consiglio provinciale non abbiamo visto l’ombra di tutto ciò.

Così anche il documento strategico, confezionato in un look marron-sostenibile, sembra essere più una lista di desideri piuttosto che un’istruzione concreta su come affrontare la sfida.

L’unica misura inequivocabile è infatti la “revisione attuale del Piano clima 2050”. Di grande attualità! L’edizione attuale è ancora blasonata con il ritratto dell’ex Presidente Luis Durnwalder e risale al 2011, opera dell’allora assessore Michl Laimer. Per un riscaldamento globale che ci lascia solo pochi anni di tempo per agire, questi sono non sono anni, ma ere di occasioni perse.

Quindi: è molto apprezzabile che la Giunta Provinciale faccia una chiara dichiarazione di adesione agli obiettivi sulla sostenibilità delle Nazioni Unite.

La Giunta deve anche lasciarsi giudicare rispetto alle cose fatte finora. Traffico aereo, nuove strade per le Olimpiadi 2026, giravolta sulle limitazioni del traffico sui passi dolomitici, mancata svolta ecologica nell’agricoltura – questi sono solo alcuni esempi che portano a dubitare quanto lo slogan dell’attenzione alle future generazioni sia davvero pensato fino in fondo.

Ci aspettiamo che i ben formulati obiettivi del documento portino a chiare indicazioni sul da farsi. Senza un piano d’azione anche le più belle dichiarazioni d’intenti restano lettera morta. E questo, sulla questione climatica, sarebbe fatale.

Bolzano, 26/07/2021

Cons. prov.

Brigitte Foppa
Riccardo Dello Sbarba
Hanspeter Staffler

Ordine del giorno al disegno di legge 88/21-XVI

Le estati diventano sempre più calde e soprattutto nelle città il bisogno di acqua e di luoghi dove rinfrescarsi diventa sempre più urgente. Le nostre città hanno già molti parchi e luoghi ombreggiati dove poter sostare, ma per adattarsi al cambiamento climatico e mitizzare le temperature estreme dei giorni più caldi non sono mai sufficienti. E ci sono anche piazze completamente esposte al sole, ricoperte di cemento, in cui in buona parte della giornata è quasi impossibile passare.

Nelle nostre ricerche abbiamo trovato alcuni esempi molto belli di città che si sono attrezzate per rendere più accoglienti e fresche strade e Piazze. A Vienna, ad esempio. con l’iniziativa “Cooles Wien” la città ha adibito diversi luoghi dove la gente passando si può rinfrescare grazie a piante che ombreggiano, fontane, getti e giochi d‘acqua, spruzzi d’acqua nebulizzata che rinfrescano.

Trasformare piazze e luoghi significativi della nostra provincia in luoghi accoglienti e più freschi dovrebbe diventare una priorità per le politiche provinciali di adattamento ai cambiamenti climatici e di miglioramento della vivibilità dei luoghi pubblici. Come è noto la presenza di verde e acqua cambia in modo notevole la percezione delle temperature ambientali. In questo senso la Provincia può dare delle direttive a Comuni, enti e privati, ma può anche attivarsi direttamente. Dato che è di proprietà della Provincia, Piazza Magnago potrebbe essere secondo noi il posto ideale da cui iniziare.

Tutto ciò considerato, il Consiglio provinciale impegna la Giunta provinciale:

  1. A lanciare un progetto, in collaborazione con i Comuni, di trasformazione di piazze e luoghi particolarmente assolati, ricoperti di cemento e pietra, in piazze e luoghi più freschi grazie all’aggiunta di piante, fiori, fontane e spruzzi d’acqua, prendendo spunto dall’esperienza di Vienna.
  2. A dare un segnale concreto migliorando la vivibilità di piazza Magnago, ad esempio con una fontana, soluzioni di ombreggiamento vicino alle panchine, ecc.

Bolzano, 26/07/2021

 

Cons. prov.

Brigitte Foppa
Riccardo Dello Sbarba
Hanspeter Staffler

Anfrage zur aktuellen Fragestunde

L‘11 settembre 2019 i rappresentanti della Provincia Autonoma di Bolzano, di STA e di Bombardier Transportation hanno celebrato il lancio del piano di mobilità sostenibile di lungo termine per il Sud Tirolo. Bombardier doveva fornire 7 treni regionali TALENT 3, secondo l’accordo quadro stipulato nel 2019, già in atto con STA, per un massimo di 32 nuovi treni e fino a 30 anni di servizi di manutenzione del parco. (blog.tuttotreno.it)

Im LOK-Magazin 04/2021 lesen wir von gravierenden Problemen rund um die Talent-3-Züge, deren Zulassung anscheinend immer noch ausständig ist. Die ÖBB rüsteten sich entsprechend schon Ende 2020, indem sie auf andere Züge zurückgreifen, da die Möglichkeit besteht, dass die Talent-3 gar nicht zum Einsatz kommen.

Daher richten wir folgende Fragen an die Südtiroler Landesregierung:

  1. Wie viele Talent-3 Züge wurden an Bombardier in Auftrag gegeben, und zu welchen Bedingungen und zu welchem Preis?
  2. Stimmen die News zur fehlenden Zulassung der Züge? Wurde die Zulassung in AUT. inzwischen erlangt?
  3. Wie rüstet man sich in Südtirol für den Umstand, dass es womöglich keine Zulassung gibt?
  4. Welcher Schaden entsteht dem Land Südtirol?

 

BZ, 26.07.2021

Landtagsabgeordnete

Brigitte Foppa
Riccardo Dello Sbarba
Hanspeter Staffler

COMUNICATO STAMPA.

Un anno fa in Val di Fleres nel comune di Brennero è stato riproposto un progetto per riattivare una cava le cui dimensioni andrebbero ad alterare notevolmente la qualità paesaggistica e ambientale della valle. Basti dire che su un’area di 7,5 ha dovrebbe essere estratto materiale per 280.000 m3, con migliaia di viaggi di camion per trasportarle.

Da alcuni mesi il Gruppo Verde sta seguendo gli ultimi sviluppi del progetto. Le interrogazioni più recenti risalgono a marzo e a maggio 2021 e riguardavano la sostenibilità del progetto e la trasparenza della comunicazione verso le/gli abitanti della valle.

Nel frattempo, l’iter per la Valutazione di Impatto Ambientale è andato avanti e alcuni giorni fa è arrivata una bella notizia: il comitato ambientale della Provincia ha respinto il progetto della “Cava Lochen”. “È davvero una notizia positiva che fa ben sperare sia per l’evoluzione di un modello di turismo sostenibile a cui la valle ha affidato da tempo il proprio futuro, sia per l’agricoltura, in particolare per le colture biologiche avviate con successo nell’ultimo decennio” commenta soddisfatto Riccardo Dello Sbarba, che alcune settimane fa si era recato sul posto con il collega Hans Heiss per un sopralluogo, guidato da alcuni abitanti della frazione Anichen, interessata al progetto. Le motivazioni ambientali che stanno alla base del parere negativo (tutela delle acque, tutela del bosco umido, impatto negativo della strada di collegamento, impatto negativo sul paesaggio, tutela di una specie di farfalla protetta dalle norme europee) appaiono solide e capaci di resistere a eventuali ricorsi dei promotori del progetto.

Intanto va registrato comunque questo successo per quelle persone che in val di Fleres si sono battute contro il progetto e per tutte/i coloro che si impegnano sul nostro territorio per un vero sviluppo sostenibile.

Cons. Prov.
Riccardo Dello Sbarba
Brigitte Foppa
Hanspeter Staffler

ANFRAGE ZUR SCHRIFTLICHEN BEANTWORTUNG.

Während in diesen Tagen der Weltraumtourismus an Fahrt aufgenommen hat, verfolgt Südtirols Tourismuspolitik irdischere Ziele. Zu diesen zählt auch das Tourismusentwicklungskonzept, dessen Ausarbeitung für die künftige Gestaltung des Sektors grundlegend sein sollte, das aber weiterhin auf sich warten lässt.

Daher richten wir folgende Fragen an die Landesregierung:

1. Bis wann ist mit der Vorlage eines Entwurfs zur künftigen Landes-Tourismuskonzepts zu rechnen?
2. Worin liegen die Gründe für die Verspätung?

Bozen, 23.07.2021

Landtagsabgeordnete
Riccardo Dello Sbarba
Brigitte Foppa
Hanspeter Staffler

COMUNICATO STAMPA.

Quello che sta succedendo all’aeroporto di Bolzano ha dell‘incredibile. Nel corso dei lavori per l’allungamento della pista di atterraggio sono stati interrati alcuni fossati che fungevano da habitat naturale per una popolazione di rospi smeraldini europei. Non solo sono stati uccisi esemplari adulti, ma è stato distrutto l’intero ecosistema.

Questa specie di anfibi, chiazzata di macchie verde smeraldo, gode della massima tutela e si trova nell’allegato IV della Direttiva Habitat. Questi animali e i loro habitat sono protetti in tutta Europa. Insomma, quasi in tutta Europa… Visto che, a quanto pare, qui in Alto Adige le cose vanno diversamente.

È un vero e proprio giallo! Abbiamo una vittima: il rospo smeraldino. C’è chi investiga: le associazioni ambientaliste. Manca solo il/la colpevole.

Il 3 maggio Hanspeter Staffler riceve la comunicazione che durante i lavori sulla pista dell’aeroporto stavano per essere distrutti alcuni habitat di anfibi. Subito viene fatta richiesta all’associazione Herpeton di fare una valutazione. Il verdetto: distruzione dell’habitat di ululoni dal ventre giallo e di rospi smeraldini europei. A inizio di giugno Herpeton ha fatto denuncia.

Il Gruppo Verde ha consegnato fino a oggi 4 interrogazioni, cercando di far luce su questa triste storia: in un primo tempo, l’assessora non sapeva nulla di queste distruzioni; poi ha giustificato gli interramenti con la “sicurezza pubblica” e infine ha dovuto ammettere che l’amministrazione sapeva fin dal 2013 dell’esistenza di questa popolazione nei pressi dell’aeroporto.

Incomprensibile è il fatto che, nonostante l’amministrazione provinciale sapesse dell’esistenza di questa specie tutelata dalla Direttiva Habitat, la cosa non sia stata tematizzata nel corso della valutazione di impatto ambientale. Perché? Ci chiediamo. “Speriamo di capirlo dalla risposta a una interrogazione ancora aperta” spiega Hanspeter Staffler.

Ancora non sappiamo se sarà possibile trovare e far pagare il colpevole. Ma una cosa è certa: è una storia vergognosa, per una Provincia così ricca che riesce a far funzionare un aeroporto usando tutti i trucchi possibili e che però non si occupa né di diritto internazionale per la tutela della natura, né della protezione di specie animali rare come il rospo smeraldino.

Noi continuiamo a resistere!

 

BZ, 23.07.2021

Cons. prov.

Hanspeter Staffler

Riccardo Dello Sbarba

Brigitte Foppa

 

ANFRAGE ZUR SCHRIFTLICHEN BEANTWORTUNG.

Der ehemalige Steinbruch „Cava Fusine / Köhlerwald“ in Branzoll ist in einer Hinsicht besonders. Er bietet einer ganz besonderen Schlangenart eine Heimat: Die Rede ist von der Hornotter. Diese findet in Südtirol ihr Verbreitungsgebiet hauptsächlich in den Steinbrüchen auf der orographisch linken Seite der Etsch. Zu den bevorzugten Lebensräumen dieser Otterart gehören Geröllhalden. Deshalb fühlt sie sich in besagtem Steinbruch besonders wohl. Dies bestätigen auch die Ergebnisse zweier eigens durchgeführter Studien aus den Jahren 2011-2012 und 2016.
Seit dem Jahr 2015 wird nun diskutiert, ob man in diesem Gebiet ein Biotop ausweisen sollte, um die Hornotter besonders schützen zu können. Der Ball liegt derzeit bei der Landesregierung, die das Thema aber noch nicht behandelt hat.

Daher richten wir folgende Fragen an die Landesregierung:

1. An welchem Punkt befindet sich das Prozedere in Bezug Ausweisung eines Biotops beim ehemaligen Steinbruch „Cava Fusine / Köhlerwald“ in Branzoll? Was sind die ausständigen Schritte?
2. Aus welchen Gründen hat die Landesregierung bis heute noch keinen Beschluss dazu gefasst?
3. Wann wird die Landesregierung voraussichtlich eine Entscheidung treffen?

Bozen, 20.07.2021

Landtagsabgeordnete
Hanspeter Staffler
Brigitte Foppa
Riccardo Dello Sbarba

ANFRAGE ZUR SCHRIFTLICHEN BEANTWORTUNG.

Eine soeben veröffentlichte Studie[1] des Nationalen Instituts für Gesundheit und medizinische Forschung in Frankreich (INSERM) besagt, dass der Zusammenhang zwischen dem Einsatz von Pestiziden und bestimmten Erkrankungen immer deutlicher erkennbar wird. Das staatliche Forschungsinstitut hatte bereits im Jahr 2013 eine ähnliche Studie durchgeführt, die in Frankreich als Referenz bei der Anerkennung von Berufskrankheiten von Landwirt:innen gilt. Nun legt das INSERM mit einer neuen und umfangreichen Studie neue Erkenntnisse vor, die besorgniserregend sind.

Zusammenfassend besagt die Studie, dass der Zusammenhang zwischen dem Ausbruch von Krankheiten und dem Kontakt mit gewissen Pestiziden größer sei als bisher angenommen. Menschen, die regelmäßig und über einen längeren Zeitraum gewissen Pestiziden ausgesetzt sind, haben ein erhöhtes Risiko zu erkranken. Die Studie beinhaltet auch eine Liste von Krankheiten, die durch den Kontakt mit gewissen Pestiziden ausbrechen können.

In dieser Liste finden sich unter anderem folgende Pathologien: Aufmerksamkeitsstörungen, Lungenerkrankungen, Parkinson, Non-Hodgkin-Lymphom, Prostatakrebs, chronische Bronchitis und bei Kindern Krebserkrankungen des zentralen Nervensystems sowie akute Leukämie. Die Studie hebt im Wesentlichen die Pestizid-Gruppen der Organophosphate und der Pyrethroide hervor, wo der Zusammenhang zwischen Kontakt mit gewissen Pestiziden und Erkrankungssymptomen besonders evident ist.

Daher richten wir folgende Fragen an die Landesregierung:

  1. Wir ersuchen um die Auflistung aller in Südtirol zugelassenen chemisch-synthetischen Spritzmittel seit dem Jahr 2000, die den Pestizidgruppen der Organophosphate und der Pyrethroide zugeordnet werden können.
  2. Wir ersuchen für jedes Spritzmittel, welches den genannten Pestizidgruppen zugehörig ist, um Beginn und eventuelles Ende der Zulassungsperiode.

 

Bozen, 20.07.2021

 

Landtagsabgeordnete
Hanspeter Staffler
Brigitte Foppa
Riccardo Dello Sbarba

 

[1] Pesticides et effets sur la santé. Nouvelles données © Éditions EDP Sciences, 2021

 

Hier könnt ihr die Antwort der Landesregierung herunterladen.

ANFRAGE ZUR SCHRIFTLICHEN BEANTWORTUNG.

Bergwanderer:innen haben uns informiert, dass in der Umgebung der in Bau befindlichen Stettinerhütte in Hinterpasseier, Styropor in die Berglandschaft gelangt sei. Auf Fotos lässt sich erkennen, dass sich das Styropor bereits in seine Einzelteile zerlegt hat und stellenweise einen weißen und grauen graupelartigen Niederschlag gebildet hat. Allerdings konnten wir anhand der Fotos nicht herausfinden, wie groß die kontaminierte Fläche ist.

Daher richten wir folgende Fragen an die Landesregierung:

1. Was ist während der Bauarbeiten an der Stettinerhütte vorgefallen, dass eine gewisse Menge Styropor in die hochalpine Umwelt gelangen konnte?
2. Wie groß ist die kontaminierte Fläche?
3. Wann wird mit den Sanierungsarbeiten begonnen und wie werden diese technisch durchgeführt?

Bozen, 20.07.2021

Landtagsabgeordnete
Hanspeter Staffler
Brigitte Foppa
Riccardo Dello Sbarba