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COMUNICATO STAMPA.

La pressione dell’opinione pubblica era diventata forse troppo forte? L’assessore Schuler e oltre 1600 contadini cercano ora di salvare il salvabile e, a quanto pare, ritireranno la querela contro le azioni contro i pesticidi di Alexander Schiebel (un libro) e Karl Baer (un manifesto appeso a Monaco, in Germania).

Già la scorsa settimana Slow Food, Süddeutsche Zeitung e Bayrischer Rundfunk hanno riferito dettagliatamente di questo imbarazzante processo. In più, giornalisti della TV tedesca ZDF stanno girando un reportage sull’uso dei pesticidi e la concezione della democrazia e della libertà di espressione nella nostra provincia.

“L‘attuale frutticoltura intensiva non è compatibile né col turismo né con le case dove abitiamo”, dice Hanspeter Staffler. Da nessun’altra parte così tanti pesticidi vengono spruzzati vicino ai balconi delle case o alle terrazze degli alberghi. Questa pratica deve cessare il prima possibile.

Come Verdi siamo contenti che sia stata ritirata la querela, perché così si può entrare nel merito dei problemi in una discussione pacata e non drammatizzata da un processo in tribunale. La prova se questa decisione di ritirare la querela sia il primo passo di un ritorno alla ragionevolezza lo avremo presto, quando in Consiglio si discuterà il disegno di legge dei Verdi, che prevede sia la graduale eliminazione dei pesticidi che la progressiva svolta ecologica nell’agricoltura, con l’obbietti o di portarle a termine entro il 2030.

Probabilmente la legge sarà discussa già quest’autunno: “Da come voterà l’assessore Schuler vedremo se il ritiro odierno della querela è avvenuto per un ritorno al buon senso o solo per paura”, aggiunge il consigliere del Gruppo Verde.

Per una discussione ragionevole e sostenibile sull’uso dei pesticidi nella frutticoltura intensiva, la giunta, il Bauernbund e le cooperative ortofrutticole devono finalmente mostrare un’onesta volontà di confrontarsi con chi ha a cuore la salute delle persone.

BZ, 14/09/2020

Cons. prov.
Hanspeter Staffler
Brigitte Foppa
Riccardo Dello Sbarba

Affitti e prezzi delle case troppo alti: Gli oltre 15.000 appartamenti sfitti in Alto Adige sono parte del problema!

– Gli affitti mensili spesso consumano la metà del reddito, il che è troppo.
– Ciò che serve è un mercato degli affitti funzionante con affitti convenienti.
– Promozione di modelli abitativi alternativi come il co-housing e le case multigenerazionali, nonché l’edilizia sociale pubblica per la classe media e sostegno alla costruzione di cooperative abitative.
– Strutture accessibili tutto l’anno e alloggi adeguati per i senzatetto ed i bisognosi.

“Una camera condivisa di 13m2 in via Druso a Bolzano costa in media 500€ mensili. Molte famiglie di Bolzano e Merano spendono circa la metà del proprio reddito per l’affitto mensile, oppure sono costrette a trasferirsi lontano dal proprio luogo di lavoro. Allo stesso tempo, solo a Bolzano, 4.000 unità abitative sono vuote. Questo è un controsenso ed è qui che la politica deve agire”, dice Markus Cappello dei Giovani Verdi di Bolzano. “Quello che serve è un piano, concordato con i proprietari, per fare in modo che le case sfitte possano essere convertite in spazio abitativo. Per noi è importante promuovere anche progetti di co-housing e nuovi modelli abitativi, come le case multigenerazionali e le cooperative edilizie. Devono essere promosse anche le
“Wohngemeinschaften” (appartamenti condivisi) che utilizzano lo spazio disponibile in modo efficiente”, afferma Olivia Kieser, candidata per i giovani verdi a Merano.

Per richiamare l’attenzione sul problema i Giovani Verdi hanno reso visibili alcuni degli appartamenti sfitti della città, appendendo vicino all’ingresso delle grandi chiavi di legno. Oltre 15.000 spazi abitativi (AFI/IPL 2017), di cui 4.000 a Bolzano e 2.000 a Merano, sono vuoti.

È necessario un monitoraggio della situazione degli immobili vuoti, introdurre una tassa su immobili che rimangono sfitti per molto tempo e incentivi a favore dei proprietari per garantire che queste unità abitative siano ristrutturate ed abitate da inquilini, o utilizzate per progetti sociali o da cooperative edilizie interessate. “In un luogo come l’Alto Adige, dove il suolo è un bene scarso, noi come società non possiamo permetterci di tenere edifici vuoti e di avere ulteriore consumo di suolo”, dice Olivia Kieser.

Un freno sui canoni d’affitto, basato sul modello di Berlino e un fondo di garanzia per proprietari/e sono possibili soluzioni che potrebbero effettivamente aumentare l’offerta di alloggi in affitto a prezzi accessibili. Un notevole contributo allo sviluppo di un mercato edilizio più equo potrebbe essere realizzato anche attraverso una migliore collaborazione tra l’Istituto per la promozione dell’edilizia abitativa (Ipes) e i Comuni, ossia tra l’edilizia popolare della Provincia e l’edilizia sociale comunale, sul modello di Vienna o Zurigo.

“Ci sono molte possibilità di intervento”, dicono Olivia Kieser e Markus Cappello, “come consiglieri comunali ci impegneremmo soprattutto per risolvere questo problema trovando soluzioni creative, praticabili e giuste e con il coinvolgimento di tutte le parti interessate. L’abitazione è un diritto fondamentale, la speculazione immobiliare non lo è”.

„Parlando del problema abitativo – ricorda Markus Cappello – ci si scorda spesso dei senzatetto. Anche riguardo a questo problema intendiamo impegnarci per realizzare soluzioni abitative dignitose e accessibili tutto l’anno, come le „tiny hauses“ (micro- e miniabitazioni di 15 – 45 m2 dotate di tutti i servizi necessari) e strutture adeguate.”

COMUNICATO STAMPA.

NUOVA DOCUMENTAZIONE CONSEGNATA IERI DAL GRUPPO VERDE ALLA CORTE DEI CONTI, AD INTEGRAZIONE DEL PROPRIO ESPOSTO.

 

Il primo esposto fu presentato già nel 2019, all’indomani della cessione di ABD ai privati. Il motivo: ABD, un bene della Provincia iscritto nel bilancio provinciale per un valore di oltre 37 milioni di €, era stato ceduto ai privati a un prezzo 10 volte inferiore: 3,8 milioni.

“Tre fatti nuovi, emersi nel corso del 2020, confermano il possibile danno erariale”: così Riccardo Dello Sbarba spiega i motivi della nuova documentazione consegnata alla Corte dei conti.

 

ECCO LE NOVITÀ:

 PRIMA NOVITÀ: il nuovo bilancio provinciale. La perdita di decine di milioni di euro a carico della Provincia, causata dalla cessione di ABD, è stata ufficialmente iscritta nel Rendiconto generale della Provincia autonoma di Bolzano per l’esercizio finanziario 2019, approvata con legge provinciale agli inizi di agosto 2020. In questa legge è iscritta al capitolo “minusvalenze patrimoniali” la bella cifra di 51,1 milioni di € e si aggiunge che esse “sono principalmente da ricondurre alla dismissione della partecipazione nella società di gestione aeroportuale ABD”.

 SECONDA NOVITÀ: il primo bilancio ufficiale di ABD privata. È stato approvato nel maggio 2020 a firma dell’amministratore unico Josef Gostner. Qui il valore patrimoniale di oltre 35 milioni di euro (composto soprattutto di terreni), prima iscritto nel bilancio della Provincia, poi azzerato nel 2018 nel calcolo del prezzo di cessione (3,8 milioni), ora riappare nel bilancio della ABD privata, dove alla voce “patrimonio netto” compare il valore di 35,4 milioni di €. Dunque, il patrimonio valeva zero solo nel momento della (s)vendita?

TERZA NOVITÀ: la delibera dell’ANAC. L’Autorità Nazionale Anticorruzione ha deliberato il 10 giugno 2020 (delibera ANAC n. 494) che la procedura di cessione di ABD ai privati non ha corrisposto alla normativa vigente in materia.

 

Le integrazioni consegnate sono state inserite nel fascicolo istruttorio n. I00461/2019, che la Corte dei Conti ha aperto in seguito agli esposti del Gruppo Verde. “Seguiamo con grande interesse lo sviluppo delle indagini” conclude Riccardo Dello Sbarba.

 

Qui il testo completo dell’esposto e gli allegati.

 

BZ, 11/09/2020

Cons. prov.
Riccardo Dello Sbarba
Brigitte Foppa
Hanspeter Staffler

COMUNICATO STAMPA.

Proprio nell’anno 2020, 10° anniversario della tragedia della Venosta!

Le misure per la sicurezza riguardavano finora 3.000 impianti di irrigazione. Con la modifica approvata oggi questo obbligo riguarderà in futuro meno di 70 impianti!

La seconda commissione legislativa in Consiglio provinciale ha approvato oggi un disegno di legge proposto dai consiglieri Svp Vallazza, Noggler e Locher che elimina il dovere di effettuare periodicamente la manutenzione e il controllo per la stragrande maggioranza degli impianti di irrigazione artificiale. E tutto ciò esattamente a 10 anni di distanza dal terribile incidente al treno della val Venosta del 12 aprile 2010, quando proprio un guasto a un impianto di irrigazione per l’agricoltura vicino alla ferrovia causò una slavina di acqua e fango che si abbatté sul treno in transito causando 9 morti e 28 feriti.

Fu proprio dopo quell’incidente che nella legge provinciale fu inserita la norma che prevedeva l’obbligo di predisporre piani periodici di manutenzione e controllo sugli impianti di irrigazione. Col disegno di legge approvato oggi dalla 2. Commissione questa garanzia a tutela della sicurezza e della salute della popolazione viene praticamente eliminata, limitandola a poche decine di grandi impianti gestiti da consorzi.

I funzionari dell’assessorato provinciale all’ambiente hanno calcolato le conseguenze concrete di quanto deciso in 2. Commissione: oggi sono 3.000 (tremila) gli impianti di irrigazione sottoposti a obbligo di manutenzione e controllo, con la legge Vallazza-Noggler-Locher questo obbligo riguarderà invece meno di 70 (settanta) impianti, cioè appena il 2% del totale!

Le norme per garantire la sicurezza erano da anni nel mirino di una parte ben organizzata del mondo contadino e c’era stata una notevole pressione sulla Giunta provinciale affinché, magari attraverso una delibera, i doveri per la sicurezza venissero allentati. Fortunatamente finora la Giunta si era sempre rifiutata di prendersi questa responsabilità. Per questo è toccato ai “rappresentanti del Bauernbund” in Consiglio provinciale portare la proposta di legge e approvarsela coi propri voti: le generazioni future sapranno chi ringraziare!

La legge è stata approvata coi voti di Locher, Vallazza, Tauber e Amhof, tutti Svp, il voto contrario di Dello Sbarba (Verdi) e Faistnauer (TK) e la cauta astensione di Leiter Reber (Freiheitlichen).
“Ora tocca al Consiglio – ha dichiarato Riccardo Dello Sbarba alla fine della seduta – Noi ci batteremo in ogni modo perché questa norma irresponsabile non diventi legge e chiediamo alla stessa maggioranza di non farsi trascinare dai suoi tre consiglieri in un’avventura che mette in pericolo la salute e la sicurezza della popolazione”.

BZ, 09/09/2020

Cons. prov.
Riccardo Dello Sbarba
Brigitte Foppa
Hanspeter Staffler

COMUNICATO STAMPA.

“Che bel pasticcio!” commenta Hanspeter Staffler, consigliere del Gruppo Verde. Invece di discuterne direttamente con i ribelli dei pesticidi, l’assessore Arnold Schuler ha avviato una denuncia penale e ora il problema dell’uso dei pesticidi nell’agricoltura altoatesina ha superato i nostri confini.

Karl Bär e Alexander Schiebel si erano espressi diverse volte sulla problematica dell’uso dei pesticidi. Uno attraverso una campagna pubblicitaria a Monaco, l’altro pubblicando il suo libro “Il miracolo di Malles”. In entrambi i casi l‘assessore Schuler non ha avuto altra idea se non quella di sporgere querela per diffamazione.

Questi, a loro volta, vogliono affermare il loro diritto alla libertà di parola. Insieme al loro avvocato Nicola Canestrini di Rovereto, attendono con ansia il procedimento penale, da un lato perché vogliono presentare in tribunale i fatti relativi alle quantità di pesticidi utilizzati e dall’altro perché vogliono mostrare i tentativi di intimidazione da parte politica.

Se l‘assessore Schuler pensava che la questione sarebbe sfumata con le accuse penali, si sbagliava di grosso. Alla conferenza stampa odierna all’Hotel Laurin, oltre ai media locali, erano presenti circa 60 media via Zoom. Tra loro anche i colossi tedeschi come ZDF, Süddeutsche Zeitung o Bayrischer Rundfunk.

„Per noi è del tutto incomprensibile il motivo per cui l’assessore Schuler abbia scelto questa strada”, afferma Hanspeter Staffler, “è un dato di fatto che l’uso massiccio di pesticidi si estende ben oltre i frutteti e che a causa dell’effetto deriva i pesticidi finiscono nei parchi giochi per bambini e nei centri urbani.

L’Alto Adige deve trovare al più presto una via d’uscita dalla trappola dei pesticidi. E gradualmente ecologizzare l’agricoltura entro il 2030.

BZ, 08.09.2020

Landtagsabgeordnete
Hanspeter Staffler
Brigitte Foppa
Riccardo Dello Sbarba

GREEN MEETING POINT.

Mer 9.9.2020 ore 18:30 – 20:00 

Un webinar del Gruppo Verde in consiglio provinciale

Con Jutta Paulus, MEP – Europarlamentare tedesca dei Verdi

L’estate sta volgendo al termine e i nostri Green meeting point tornano con un’altra veste, anzi, con tre vesti diverse.
Molti di voi lo ricorderanno: il Green meeting point è nato a marzo, in un momento tragico di questo 2020, quando siamo stati tutti costretti a restare chiusi in casa a causa del covid19. In quei due mesi di lockdown, anche il dibattito democratico è stato interrotto e gli appuntamenti bisettimanali dei Green meeting point ci hanno aiutato a resistere, facendoci sentire meno soli e dandoci preziosi spunti di riflessione.
Nati in un momento in cui abbiamo dovuto fare di necessità virtù, i Green meeting point ci hanno però anche fatto scoprire la praticità e la snellezza degli incontri virtuali (che non potranno però mai sostituire completamente l’incontro fisico). Ora che l’emergenza sembra essere sotto controllo, il Gruppo Verde in Consiglio provinciale ha pensato di tenere attivo questo format e di offrirvi quindi alcuni incontri di approfondimento e scambio online anche nel corso dell’autunno.
Oltre ai soliti Green meeting point, così come tanti di voi li conoscono, lunghi un’ora, con breve input iniziale e raccolto finale da parte di blufink, ci saranno le dirette dal Consiglio provinciale una volta al mese e dei Webinar che chiameremo Green meeting Info point. Mancherà la scadenza regolare, ma vi manderemo l’invito per tempo.

Mercoledì 9 settembre 2020 iniziamo con un Green meeting (Info) point, un webinar di approfondimento con la Europarlamentare tedesca Jutta Paulus. Insieme alla nostra ospite, parleremo della “Verità dei costi nel traffico aereo”.
Ci vediamo su Zoom, Mercoledì 9 settembre alle ore 18:30. La relazione iniziale sarà in lingua tedesca. L’incontro verrà trasmesso anche in diretta Facebook sul nostro profilo.

 

Zoom-Meeting:
https://zoom.us/j/94206384880?pwd=cUtZMTRMNkVJWTJiMFlVSUdhTTk2Zz09

Meeting-ID: 942 0638 4880
Kenncode: 150183

COMUNICATO STAMPA.

A metà settembre il Gruppo Verde in Consiglio provinciale porterà in discussione nel prossimo Consiglio provinciale la mozione contro la realizzazione di un collegamento tra Monte Pana-Saltria mediante impianto a cremagliera o cabinovia.

Per sottolineare l’impegno a tutela di questo territorio prezioso per le sue bellezze naturali e paesaggistiche, patrimonio insostituibile della nostra terra, ricordiamo la manifestazione contro la realizzazione di questo progetto, che si terrà domenica 6 settembre. La manifestazione è organizzata dal Gruppo “Nosc Cunfin” e sostenuta da tante associazioni ambientaliste altoatesine: www.hpv.bz.it/aktuelles-aus-dem-verband-p3.html

 

BZ, 04/09/2020

Brigitte Foppa

Riccardo Dello Sbarba

Hanspeter Staffler

Felix von Wohlgemuth

Le liste verdi ed eco-sociali sono pronte per la fase finale di questa campagna elettorale eccezionalmente breve ma intensa, come è risultato evidente nell’incontro di lavoro odierno, dove 12 delle 18 liste verdi ed eco-sociali presenti quest’anno nelle elezioni comunali si sono incontrate su invito dei Verdi Grüne Vërc per uno scambio di esperienze. Queste liste riuniscono 242 candidati che si mettono a disposizione per essere portavoce delle cause dell’ambiente e della giustizia sociale anche nella prossima legislatura.

Le liste presenti, anche se non tutte unite dallo stesso contrassegno di lista, si basano su una politica eco-sociale forte e comune. “Un chiaro posizionamento a tutti i livelli politici è cruciale per noi. Con il voto per le liste verdi ed eco-sociali nei comuni, l’elettore sa con certezza per che cosa i nostri candidati e le nostre candidate si impegneranno all’interno dei consigli comunali nei prossimi cinque anni”, ha sottolineato il copresidente dei Verdi Grüne Vërc, Felix von Wohlgemuth nel suo discorso di benvenuto. I e le rappresentanti dei singoli comuni hanno poi avuto occasione di parlare del loro lavoro nei paesi e nelle città, dei loro progetti e delle sfide della campagna elettorale. A livello comunale è di particolare importanza cercare il dialogo diretto con i cittadini e conoscere i problemi concreti sul campo. Gli argomenti che preoccupano le cittadine e i cittadini in tutto il Sudtirolo sono molto simili: la richiesta di maggiore trasparenza e partecipazione, il turismo, che ormai è spesso percepito come un peso, l’aumento del traffico che ne è la conseguenza e l´eccessiva attività edilizia, che solleva grandi punti interrogativi nei comuni, soprattutto di fronte alle incognite della nuova legge urbanistica appena entrata in vigore. Le liste verdi ed eco-sociali ci tengono a proporre agli elettori dei candidati provenienti da tutti i gruppi linguistici e con un equilibrato rapporto di genere.

L’incontro di lavoro odierno fa seguito all’iniziativa verde del “Forum dei Comuni”, che dal 2019 promuove un maggiore scambio di liste verdi ed eco-sociali nei comuni altoatesini.

Verdi Grüne Vërc Bozen Bolzano
Verdi Grüne Vërc / Die Liste – La lista Rösch
Verdi Grüne Vërc Egna Neumarkt
Dorfliste Kaltern Caldaro
Dorfliste Lana
Dorfliste Matan – Lista Civica Montagna
Gemeinsam – Insieme Toblach
Grüne Bürgerliste Brixen – Lista alternativa ecosociale Bressanone
Pro Eppan Appiano
Verdi Grüne Vërc Leifers Laives
Verdi del Renon – offene Grüne Ritten
Verdi Grüne Vërc – Bruneck Brunico
Zukunft Schlanders

INTERROGAZIONE.

Sulla vicenda dei voti cambiati in uno scrutinio ripetuto in una scuola media di lingua italiana di Bolzano abbiamo già presentato l’interrogazione n. 948/20-XVI che tuttavia ha avuto una risposta evasiva. Che rimandava all’indagine interna predisposta dalla Giunta provinciale e al tempo non ancora conclusa. Abbiamo appreso dai media che l’indagine si è conclusa ed ha accertato che nelle azioni del Sovrintendente scolastico (che pure nella classe avrebbe avuto anche il proprio figlio) non è stato rilevato nulla di scorretto. Vorremmo a questo punto capire come si sono svolti i fatti secondo le risultanze dell’indagine.

Si chiede pertanto

  1. Qual è l’esatta ricostruzione dei fatti scaturita dall’indagine della Giunta provinciale? Si prega di riferire in modo dettagliato.
  2. Qual è stato il comportamento e il ruolo del Sovrintendente scolastico in questa vicenda e perché la Giunta provinciale ritiene che in esso non vi sia nulla di irregolare?
  3. Poiché la ripetizione di uno scrutinio con il cambiamento di voti già assegnati rende evidente che qualche problema c’è stato, qual è stato dunque il problema, o l’errore compiuto, e chi ne porta la responsabilità?
  4. La Giunta o l’assessore hanno preso provvedimenti verso qualcuno dei protagonisti della vicenda? Se sì, verso chi? Se no, perché?
  5. Chi ha condotto l’indagine interna ordinata dalla Giunta e con quale metodologia? Quale documentazione è stata acquisita e quali persone sono state audite?

Bolzano, 26.08.2020

Cons. prov.
Riccardo Dello Sbarba
Brigitte Foppa
Hanspeter Staffler

COMUNICATO STAMPA.

Ieri i direttivi di SVP e Team K hanno deciso quali misure prendere nei confronti dei consiglieri provinciali che hanno beneficiato del Bonus da 600 Euro. Come Gruppo Verde abbiamo osservato le consultazioni e i risultati.

Non ci uniremo al coro dei vari giudizi e dei commenti sulle diverse “sentenze”.

Perché non si trattava di “peccati” o di “contravvenzioni” nei confronti dei quali sarebbe stata effettivamente necessaria una sentenza. Al contrario. Il modo in cui questa dinamica si è evoluta ci ha portato completamente fuori tema. Quello che questo “scandalo” ha portato in evidenza è piuttosto il tema della responsabilità di chi fa politica. Il fatto che alcuni consiglieri abbiano richiesto un bonus pensato e predisposto per le/i libere/i professioniste/i, imprenditori e imprenditrici che hanno subito danni dalla crisi del covid ci porta a riflettere a fondo sulla questione morale: “In quanto politico e politica, cosa posso fare e cosa invece no? Cosa è opportuno e adeguato e cosa no?”

In quanto politiche e politici dobbiamo porci queste domande ogni giorno. E assumerci la responsabilità delle nostre azioni, errori compresi. È stato triste in questi giorni osservare quanto siano state per lo più pietose le reazioni ai propri errori. C’è chi ha scaricato la responsabilità su altri (addirittura sulla segretaria del commercialista), chi è sparito dalla circolazione e chi ha indossato i panni della vittima.

Una buona “cultura dell’errore” avrebbe richiesto ben altro: ravvedimento, presenza, capacità di gestire una crisi e in più avrebbe consentito di imparare dai propri errori. Da questa impostazione, invece, sono stati ben lontani sia i politici coinvolti che i loro partiti di appartenenza.
Sotto quest’ottica, questo scandalo è un’occasione persa. Una crisi da cui tutti escono indeboliti – e purtroppo non solo chi è stato direttamente coinvolto, ma tutta la rappresentanza politica e la fiducia nei suoi confronti.

BZ, 19/8/2020

Cons. prov.
Brigitte Foppa
Riccardo Dello Sbarba
Hanspeter Staffler