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INTERROGAZIONE SU TEMI DI ATTUALITA’.

Con delibera di giunta provinciale n. 928 del 12/11/2019 le vecchie concessioni per il trasporto pubblico sono state prorogate fino al 18 novembre 2020. Scaduta questa data, l’assegnazione dei servizi dovrebbe essere messa di nuovo a gara, o meglio affidata a una società pubblica in-house come deliberato dal Consiglio provinciale il 6 giugno 2019. A meno che la Giunta non pensi a un’ulteriore proroga.

Si chiede:

  1. Arrivati ormai a ottobre 2020, che cosa intende fare la Giunta provinciale per affrontare la scadenza del 18 novembre 2020, data in cui scade l’attuale proroga ai vecchi concessionari del trasporto pubblico locale?
  2. Se la Giunta, come da più parti si dice, prepara una ulteriore proroga, su quali basi giuridiche ciò sarebbe legittimo – anche considerando il quadro normativo europeo e nazionale?
  3. Per quando è previsto l’affidamento definitivo e questo avverrà a favore di una società in-house, come già deliberato dal Consiglio provinciale?
  4. A che punto è la predisposizione del modello di società in-house?

Bolzano, 28.09.2020

Cons. prov.
Riccardo Dello Sbarba
Brigitte Foppa
Hanspeter Staffler

INTERROGAZIONE SU TEMI DI ATTUALITA’.

Tre anni fa, la legge finanziaria dello Stato gettò le basi per trasformare il Conservatorio di Bolzano in una facoltà della LUB. La legge stabilì in particolare che venisse scritto un nuovo Statuto dell’Università che prevedesse l’accorpamento del Conservatorio all’ateneo in forma di Facoltà di musica. Era prevista un’intesa da parte di entrambe le parti, tramite l’approvazione dello Statuto da parte del Senato accademico e del Consiglio dell’Università, nonché del direttore del Conservatorio, cui si aggiungeva il benestare da parte della Provincia. Il nuovo statuto sarebbe dovuto passare anche al vaglio del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR).

Si chiede:

  1. A che punto è la trattativa per trasformare il Conservatorio di Bolzano in una facoltà della LUB?
  2. È stato stipulato l’accordo sul nuovo statuto della LUB? E se sì, che cosa prevede sui punti fondamentali:
    a) collocazione del Conservatorio nell’Università;
    b) stato giuridico dei docenti del Conservatorio;
    c) Tipologia dei titoli di studio rilasciati dal Conservatorio una volta inglobato nella LUB;
    d) partecipazione del corpo docente del Conservatorio agli organi dell’Università
  3. Se invece non è stato stipulato ancora nessun accorso, dove sono i problemi?
  4. Quale previsione fa la provincia su iter e tempi della trasformazione del Conservatorio in una facoltà della LUB?

Bolzano, 25.09.2020

Cons. prov.
Riccardo Dello Sbarba
Brigitte Foppa
Hanspeter Staffler

MOZIONE.

Con la legge n. 107/2015, “La Buona Scuola”, per gli e le insegnanti è stata tra l’altro introdotta la Carta del Docente. Il relativo comma della legge recita:

“121. Al fine di sostenere la formazione continua dei docenti e di valorizzarne le competenze professionali, è istituita, nel rispetto del limite di spesa di cui al comma 123, la Carta elettronica per l’aggiornamento e la formazione del docente di ruolo delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado. La Carta, dell’importo nominale di euro 500 annui per ciascun anno scolastico, può essere utilizzata per l’acquisto di libri e di testi, anche in formato digitale, di pubblicazioni e di riviste comunque utili all’aggiornamento professionale, per l’acquisto di hardware e software, per l’iscrizione a corsi per attività di aggiornamento e di qualificazione delle competenze professionali, svolti da enti accreditati presso il Ministero dell’istruzione, dell’università e
della ricerca, a corsi di laurea, di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, inerenti al profilo professionale, ovvero a corsi post lauream o a master universitari inerenti al profilo professionale, per rappresentazioni teatrali e cinematografiche, per l’ingresso a musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo, nonché per iniziative coerenti con le attività individuate nell’ambito del piano triennale dell’offerta formativa delle scuole e del Piano nazionale di formazione di cui al comma 124. La somma di cui alla Carta non costituisce retribuzione accessoria né reddito imponibile.”

Si tratta di una sorta di carta di credito con la quale i docenti possono spendere 500 euro all’anno per l’acquisto di libri, riviste, accessori per pc e software nonché per materiale didattico oppure
per partecipare a corsi di aggiornamento, visitare musei o comunque per iniziative di formazione.

Questa possibilità non esiste in provincia di Bolzano, in quanto il personale è gestito in modo autonomo. Fino ad oggi la Giunta provinciale ha sempre respinto tutte le richieste in tal senso, motivando il suo rifiuto con il fatto che ai sensi dello Statuto di autonomia la formazione rientra tra le competenze provinciali e che le iniziative di formazione per gli insegnanti sono comunque gratuite. Al riguardo va però anche detto che nel frattempo la formazione non avviene più solo nell’ambito di corsi, ma anche online oppure all’estero. Inoltre la digitalizzazione obbliga tutti i docenti ad acquisire a spese proprie hardware e software, senza avere alcun sostegno finanziario.

L’emergenza coronavirus ha notevolmente peggiorato la situazione da noi descritta nella mozione presentata nel 2018. Gli e le insegnanti hanno dovuto usare per mesi il loro domicilio come unico
luogo di lavoro e condividere la loro attrezzatura informatica con il resto della famiglia. Dalle numerose reazioni, apparse anche nei media, e dagli appelli con centinaia di firme emerge chiaramente quanto la situazione sia stata complicata. La prospettiva che anche nel prossimo anno scolastico le lezioni avvengano almeno in parte da remoto evidenzia la necessità di fare qualcosa.

In tutte le altre Regioni d’Italia, anche in quelle a statuto speciale, gli insegnanti ricevono annualmente fino a un massimo di 500 euro per gli scopi di cui sopra. Citiamo l’esempio della Valle d’Aosta, dove nella legge provinciale di attuazione è stata introdotta questa possibilità.

Il Bollettino Ufficiale della Regione Aosta del 23 agosto 2016 recita:

Appare quindi opportuno, anche in considerazione della situazione creatasi, introdurre finalmente questo bonus per il personale insegnante della Provincia autonoma di Bolzano che così otterrà un adeguato rimborso per l’acquisto di materiale o potrà frequentare corsi di aggiornamento oltre a quelli offerti dalla Provincia.

 

Per questi motivi il Consiglio dellaProvincia autonoma di Bolzanoincarica la Giunta provinciale

  1. di provvedere quanto prima a introdurre la “Carta del Docente” anche per gli insegnanti dell’Alto Adige che così otterranno un importo massimo di 500 euro all’anno per acquistare hardware e software, frequentare corsi di aggiornamento all’estero, ove possibile, ovvero finanziarsi corsi online, specializzazioni ecc.

Bozen, 18.09.2020

Cons.prov.
Brigitte Foppa
Riccardo Dello Sbarba
Hanspeter Staffler
Diego Nicolini
Maria Elisabeth Rieder
Paul Köllensperger
Josef Unterholzner
Sandro Repetto
Andreas Leiter Reber
Sven Knoll

COMUNICATO STAMPA.

La riforma degli organi di garanzia (difesa civica, difesa dei minori, consigliera di parità) presentata dal presidente Noggler è stata approvata oggi dal Consiglio provinciale. Parte con questa riforma anche l’attività del Centro di tutela Contro le discriminazioni, inserito nel 2014 con un emendamento del Gruppo Verde nella legge sull’integrazione e finora rimasto lettera morta.

Dopo lunghi anni di battaglie, interrogazioni e mozioni del Gruppo Verde finalmente in Centro di tutela antidiscriminazioni è stato istituito! Sarà all’interno della difesa civica ma con incarichi specifici sulle discriminazioni. Noi lo avremmo preferito come istituzione autonoma, ma pensiamo a questo punto che l’importante sia che cominci a lavorare. “Questo strumento per il rispetto e la convivenza era un obiettivo che il Gruppo Verde ha perseguito con ostinazione e finalmente l’abbiamo realizzato!” commenta soddisfatto Riccardo Dello Sbarba.

“Su altri temi, come pari opportunità, garante per i detenuti, controllo preventivo dei diritti umani e questioni ambientali ripresenteremo le nostre proposte di legge” conclude Brigitte Foppa.

BZ, 18/09/2020

Cons. prov.
Riccardo Dello Sbarba
Brigitte Foppa
Hanspeter Staffler

COMUNICATO STAMPA.

Inaspettatamente, ma calzante visti gli avvenimenti di questa settimana, nella seduta odierna (17/9/2020) di Consiglio provinciale è stata iniziata la trattazione del disegno di legge del Gruppo Verde per una svolta ecologica in agricoltura entro il 2030. E questo proprio dopo la grande attenzione mediatica degli scorsi giorni rivolta al processo legato ai pesticidi.

“La nostra visione è quella di un Alto Adige | Südtirol regione esemplare entro il 2030 per quanto riguarda l’agricoltura biologica con una conversione ecologica di più dell‘80% della superficie agricola”, afferma il primo firmatario della bozza di legge Hanspeter Staffler. La proposta va nella stessa direzione dei piani della Commissione Europea che intende mettere a disposizione molti finanziamenti nei prossimi anni per sostenere l’agricoltura ecologica.

La proposta di legge prevede una nuova regolamentazione di 3 punti principali. Il primo prevede un ripensamento della formazione professionale, per cui le scuole professionali di agraria, per l’economia domestica e agroalimentare dovrebbero aprire un corso di studi dedicato all’“agricoltura biologica”: “Il passaggio a un’agricoltura ecologica può accadere solo se le nuove generazioni ricevono una buona formazione in tal senso” è convinto Staffler.

Il secondo punto prevede l’elaborazione di piani concreti da parte della Giunta per una svolta ecologica che porti ad accelerare il passaggio a un’agricoltura biologica e la drastica riduzione dell’uso die pesticidi chimico-sintetici.

La particolare tutela di zone sensibili come aree abitate, parchi gioco e parchi costituisce il terzo punto centrale della proposta di legge.

Il tempo a disposizione purtroppo non è bastato per arrivare alla votazione. Nel corso dell’autunno sapremo però se il Consiglio provinciale è pronto per una svolta ecologica.

BZ, 17/9/2020

Hanspeter Staffler
Brigitte Foppa
Riccardo Dello Sbarba

“Sì, sì, ne ho sentito parlare di elezioni… ma quando sono esattamente?” Nelle ultime settimane, mentre distribuivo volantini per strada sulle prossime elezioni comunali, ho incontrato spesso volti sorpresi. Per molte persone la politica e soprattutto le prossime elezioni comunali sono passate in secondo piano, visto le infezioni da covid in costante crescita, i grandi punti interrogativi sul tema dell’assistenza all’infanzia e la situazione lavorativa che per tanti, purtroppo, è diventata molto precaria.

Ma è proprio questo il momento in cui è importante rafforzare la nostra società, proprio per tutte le sfide che si aspettano nel prossimo futuro. Più partecipazione e una politica climatica coerente. Un’agenda sociale. Tutti noi, indipendentemente dalle categorie cui apparteniamo – abbiamo bisogno di più politiche verdi, eco-sociali e sostenibili proprio lì dove abitiamo, ovvero nei nostri comuni. Anche se a volte sembra lungo e complicato- è l’unico modo per andare incontro ad un futuro degno d’essere vissuto.

Soprattutto con la nuova legge territorio e paesaggio, il comune diventa un importante organo decisionale, a favore o contro la protezione del paesaggio, per il consumo di suolo e l’edilizia abitativa a prezzi accessibili. Questi problemi vanno ben oltre ogni campanilismo. Il riscaldamento globale non si ferma ai confini di ogni comune. È quindi importante che nei prossimi cinque anni le nostre idee e le nostre preoccupazioni siano sentite forti e chiare.

In tutto l’Alto Adige, più di 200 donne e uomini hanno deciso di candidarsi alle elezioni comunali con le liste verdi ed eco-sociali. Il loro impegno nelle ultime settimane mi ha travolto. Siamo stati presenti nelle piazze, nei mercati e alle fermate dell’autobus e abbiamo reso le strade dell’Alto Adige un po’ più colorate con le nostre bandiere verdi, le bancarelle e le biciclette. Facciamo in modo che questo sforzo non sia stato vano.

Domenica andrò a votare – e darò il mio voto per una maggiore partecipazione dei cittadini, per una seria protezione del clima e per l’inconfondibile presenza delle questioni eco-sociali nei comuni dell’Alto Adige. Il diritto di voto è alla base della nostra democrazia. Facciamo uso di questo diritto! Il 20 e 21 settembre.

Felix von Wohlgemuth

Lo ha sottolineato ancora una volta la Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen oggi nel suo discorso sullo stato dell’Unione Europea: anche durante la pandemia il riscaldamento climatico non si ferma ed “il pianeta [si ha] ancora riscaldato”.

Che neanche l’Alto Adige viene risparmiato dalle conseguenze del riscaldamento climatico, dovrebbe essere chiaro almeno sin dai temporali devastanti di due settimane fa. Dopotutto, la crisi climatica procede a pieno ritmo e causa danni non solo connessi al tempo davanti alla porta di casa altoatesina.

Infatti, il riscaldamento climatico globale provoca meno giorni di copertura nivale sulle montagne, che scompaiono ghiacciai, l’aumento delle notti tropicali e venti da uragano. Il rapporto sul clima in Alto Adige dell’EURAC attesta quali altre conseguenze il riscaldamento climatico provoca già in Alto Adige.

“Le conseguenze del riscaldamento climatico sono percepibili già adesso, quindi dobbiamo reagire adesso. Anche se si tratta di un problema globale lo possiamo o, preferirei dire, dobbiamo trattare come un problema locale. Proprio in linea come lo provoca la famosa frase “Think global, act local”. Non è una coincidenza che questa era un mio motto durante le dimostrazioni per il clima a Berlino”, dice Vero Pinzger, Young Green Candidate di e a Merano per la Lista Paul Rösch Verdi. “Per questo cerco di agire anche nel mio ambiente locale per creare una base che riesca ad affermarsi in futuro ed a provocare un cambiamento sostenibile del sistema.”

„Se abbiamo infatti imparato qualcosa negli ultimi due anni è quello, che ciascuna e ciascuno di noi può fare la differenza”, aggiunge Zeno Oberkofler, Young Green Candidate di e a Bolzano per i Verdi di Bolzano. “Noi Young Greens Southtyrol siamo consapevoli che realizzare il futuro favorevole al clima è un compito arduo, ma allo stesso tempo è un’occasione enorme per una società più giusta e sostenibile. Per questo vogliamo fare la differenza!”

“Per questo accogliamo con soddisfazione iniziative come quella del „Patto per il futuro dell’Alto Adige” e sosteniamo il professore Georg Kaser auspicando che anche in ambito locale venga contribuito al raggiungimento della neutralità climatica il più velocemente possibile”, conclude Pinzger.

COMUNICATO STAMPA.

Oggi 16 settembre 2020 il Consiglio provinciale ha discusso la nostra mozione “No al collegamento Monte Pana-Alpe di Siusi”. Nonostante le chiare indicazioni da parte delle associazioni ambientaliste e di molti gruppi di interesse locali (giovani SVP compresi) preoccupati per l’equilibrio ecologico e paesaggistico del sito alle porte delle Dolomiti patrimonio universale dell’UNESCO, la maggioranza ha votato contro le nostre proposte.

Prima della trattazione in aula, alcune/i rappresentanti delle associazioni ambientaliste hanno consegnato al Presidente Kompatscher una petizione contro il collegamento con più di 3.000 firme. Sui punti deliberativi 1 e 3 la minoranza ha votato pressoché compatta a favore mancando l’approvazione per 1 solo voto (vedi risultato della votazione nominale). Per il futuro non sono quindi esclusi progetti invasivi di impianti di risalita che faciliteranno il collegamento tra Monte Pana e l’Alpe di Siusi.

La Giunta ha perso così un’occasione per dare un chiaro segnale su come intende rendersi garante delle tutela e della valorizzazione sostenibile del nostro territorio. “È un vero peccato – ha concluso la Consigliera Foppa, prima firmataria della mozione – il Gruppo Verde continuerà a farsi portavoce degli interessi della natura e dell’ambiente”.

COMUNICATO STAMPA.

Al culmine della crisi di Covid 19 si diceva che le persone appartenenti a categorie professionali ad alto rischio avessero il diritto a un test covid pagato dalla pubblica amministrazione. Tra questi, il personale medico e infermieristico e le persone che lavorano nel settore turistico, a stretto contatto con gli ospiti. A fine agosto poi il personale scolastico è stato fortemente incoraggiato a sottoporsi a un test rapido.

Una categoria professionale particolarmente esposta a rischio contagio è stata finora dimenticata: quella delle commesse e dei commessi. I negozi di alimentari sono rimasti aperti anche durante il periodo di lockdown. Non c’è dubbio che commesse e commessi, cassiere e cassieri siano particolarmente esposti.

Il Gruppo Verde ha presentato una interrogazione di attualità all’assessore Widmann nel corso della corrente seduta del Consiglio provinciale e sì, le cifre sono piuttosto impressionanti: 8.700 persone sono state testate nel settore medico-infermieristico, 4.000 nelle case di riposo, 18.000 nel settore turistico.

“Ora è iniziata anche la seconda serie di test tra coloro che lavorano nel turismo a cui si sono registrate 7.700 persone. Widmann ci ha rassicurato che anche le guide alpine sono state testate. Ma le commesse, i commessi e il personale alle casse del supermercato sono stati completamente dimenticati. Queste persone sono state esposte al virus quotidianamente fin da marzo”, commenta la consigliera Brigitte Foppa. “Non è comprensibile questa dimenticanza. Può sorgere il sospetto che i test nel turismo vengono fatti per motivi di marketing. In effetti uno può pensare che non c’è bisogno di convincere le persone a entrare in un supermercato… prima o poi tutti devono fare la spesa. Ma chi ne paga le conseguenze è il personale”.

L’assessore Widmann ha risposto che la Provincia ha acquistato 200.000 test rapidi. Anche con questi si vuole boccare la diffusione dell’infezione. Erano stati presi in considerazione anche test da far fare a commesse e commessi, ma l’iniziativa dovrebbe venire dal commercio.

L’appello della Consigliera Foppa è rivolto all’Assessore alla sanita, affinché si accelerino i tempi in questa questione: “Assessore, cambiamo marcia!

 

BZ, 15.09.2020

Brigitte Foppa
Riccardo Dello Sbarba
Hanspeter Staffler

COMUNICATO STAMPA.

“Per il momento si tratta semplicemente di annunci”, commenta il consigliere provinciale Hanspeter Staffler le dichiarazioni del assessore Schuler sul ritiro della causa nel processo contro Karl Bär e Alexander Schiebel.

All’inizio del processo presso il Tribunale di Bolzano gli avvocati di Schuler non sono stati in grado di prendere un provvedimento formale per avviare l’interruzione del processo come era stato annunciato ieri nei media. Dopo una breve udienza, il tribunale ha fissato il prossimo giorno di udienza per venerdì 27 novembre, consentendo così alla parte ricorrente intorno all’assessore Schuler di fermare il procedimento contro Bär.

Tuttavia, la grande sfida rimane quella dell’uso dei pesticidi nel nostro Paese. “Dobbiamo parlare dei pesticidi in modo aperto e onesto e progettare l’uscita immediata di questa trappola”, dice Hanspeter Staffler. Il gruppo Verde ha già presentato un disegno di legge in merito.

I pesticidi chimico-sintetici sono un grave rischio per la salute umana e quella dell’ambiente. Poiché la frutticoltura intensiva in Alto Adige si estende anche nelle zone residenziali e turistiche, risultano spesso conflitti legate all’applicazione dei pesticidi. Questi conflitti possono essere risolti solo con una sistematica svolta ecologica nell’agricoltura.

BZ, 15.09.2020

Landtagsabgeordnete
Hanspeter Staffler
Brigitte Foppa
Riccardo Dello Sbarba