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Solo dopo aver soddisfatto l’ultimo gruppo di interesse e promesso un sussidio all’ultimo lobbista, questa Giunta Provinciale sembra ricordarsi anche della scuola e della sua importante missione sociale.

Ma anche a quel punto l’attenzione non è ovviamente rivolta al benessere dei bambini, ma solo a far funzionare l’economia. Proprio come è successo durante il lockdown, la preoccupazione maggiore non è l’educazione e il benessere dei nostri figli, ma trovare una soluzione per custodirli “adeguatamente” in modo che noi genitori possiamo lavorare.

Secondo i Verdi, le proposte e l’approccio del Dipartimento Istruzione e della Giunta Provinciale sono orientati esclusivamente al sostegno dell’economia e si cerca di “fornire un sostegno” (o di dare un contentino) a quei genitori che sono giustamente preoccupati per il loro sostentamento, offrendo un servizio di custodia pomeridiana per i  bambini.

Con questa strategia, tuttavia, gli insegnanti e i genitori, che ora si preoccupano vivamente e in modo costruttivo delle esigenze dei “propri” figli, vengono messi senza scupoli gli uni contro gli altri. Da una parte gli insegnanti “pigri”, dall’altra i genitori “egoisti”che antepongono il proprio lavoro alla famiglia.

La verità è che anche nel settore dell’istruzione, così come nei singoli settori economici, nel settore sanitario o nell’assistenza ai nostri concittadini anziani o disabili, sono necessari notevoli investimenti che consentano di garantire una qualità urgentemente necessaria.

Se le classi devono essere divise per rispettare le regole imposte sul distanziamento personale, allora ovviamente c’è bisogno di più personale per garantire l’attività didattica. Insegnamento e custodia non sono sinonimi, come sembra credere l’assessore provinciale Achammer. Se l’insegnamento da parte di prifessionisti viene sostituito dalla custodia fornita delle associazioni, questo va sempre a scapito dell’educazione dei nostri figli. L’educazione è (o è stata) una conquista del mondo civile e democratico: l’educazione ha consentito di  promuovere la partecipazione e le pari opportunità.

La pressione della situazione di emergenza favorisce lo smantellamento di strutture e risorse contribuendo, a lungo termine a indebolire il sistema educativo, ad abolire le pari opportunità e a favorire la tendenza a una sempre crescente individualizzazione dell’accesso all’istruzione. In questo modo si causano gravi danni alla nostra società nel suo complesso.

Durante questa crisi i bambini hanno dimostrato quanto sappiano essere cooperativi e flessibili! Hanno anche mostrato cosa apprezzano della scuola e che valore assume la scuola nella lavoro vita quotidiana. Il punto di forza della scuola è l’apertura, l’accesso semplice e diretto,  l’inclusione. Con i vincoli, a cui viene sottoposta, la scuola perde gran parte delle sue funzioni più importanti per i bambini e, di conseguenza, per la nostra società.

Proprio in questo momento difficile, a maggior ragione, il presente appartiene ai bambini. Restituiamoglielo!

A nome dei genitori Verdi
Markus Frei & Felix von Wohlgemuth

INTERROGAZIONE.

Nel corso della pianificazione del rinnovamento delle linee ad alta tensione in val d’Isarco TERNA S.p.a. ha depositato uno studio di fattibilità presso l’Agenzia provinciale per l’ambiente e la tutela del clima con l’obiettivo di sottoporlo ad una valutazione ambientale strategica. I principi da tutelare sono per noi quello della difesa della salute della popolazione dal rischio dell’elettrosmog, la tutela della natura e del paesaggio.

Tutto ciò premesso,
Si chiede:

  1. Perché non è prevista la realizzazione sotterranea della nuova rete ad alta tensione, che è la soluzione ottimale per salvaguardare sia la salute della popolazione, che il paesaggio e la natura?
  2. La Provincia ha chiesto a Terna di verificare la soluzione sotterranea? Se sì, quando l’ha chiesto e quale risposta ha ricevuto? Se no, perché non l’ha chiesto?
  3. Quali normative a livello europeo, statale e provinciale si applicano per queste opere al fine di salvaguardare la salute della popolazione?
  4. Quali normative a livello europeo, statale e provinciale si applicano per queste opere al fine di salvaguardare la natura e il paesaggio?
  5. Quali distanze obbligatorie prevede la normativa vigente tra le linee ad alta tensione comprese tutte le loro diverse infrastrutture e impianti dalle abitazioni dei cittadini e da ogni luogo o edificio frequentato per un certo tempo dalle persone?
  6. I tracciati e gli impianti proposti da Terna nel suo studio di fattibilità rispettano sempre le distanze di cui alla domanda precedente?

 

Bolzano, 24.07.2020

Cons. prov.
Riccardo Dello Sbarba
Brigitte Foppa
Hanspeter Staffler

INTERROGAZIONE.

L’articolo 48 comma 7 della legge provinciale 10 luglio 2018, n. 9 “Territorio e paesaggio” prevede la nomina di una commissione detta “Verde-Verde”, poiché si occupa delle trasformazioni della destinazione d’uso da bosco, verde alpino e pascolo, verde agricolo, prato e pascolo alberato in un’altra delle citate destinazioni. La commissione è stata nominata con delibera della Giunta provinciale n. 501 del 07/07/2020. In premessa alla delibera è correttamente ricordato che la composizione della Commissione deve rispettare la consistenza dei gruppi linguistici e dei generi. Più avanti però la delibera dichiara che in questo caso ciò non è stato possibile: “La reiterata ricerca di personale di genere e gruppo linguistico con le qualifiche tecniche richieste – si legge – ha permesso, all’attualità, la copertura dei posti così come previsti nel deliberato. La legge provinciale del 10 luglio 2018, n. 9, non prevede allo stato attuale la possibilità di effettuare chiamate esterne che comunque comporterebbero dei costi all’amministrazione. Nel momento in cui sarà disponibile il personale con le caratteristiche richieste si procederà immediatamente all’adeguamento di genere e del gruppo linguistico previsto, tenendo conto delle esigenze territoriali locali.”

Per adesso comunque la commissione è stata nominata con componenti tutti di genere maschile e di lingue tedesca. Questo pone problemi sulla validità della nomina, tema ancora più importante in una commissione come questa le cui decisioni possono dare sempre adito all’insorgere di conflitti. E in caso di conflitti il mancato rispetto delle regole fondamentali di composizione della commissione potrebbe essere un argomento per chiedere l’annullamento delle sue deliberazioni.

Quel che più ci interessa, comunque, è il mancato rispetto dell’equilibrio di genere e di lingua nella composizione di un organo provinciale, che costituisce una regola fondamentale per la pubblica amministrazione, regola fissata da diverse norme, dalla Costituzione, alla legge nazionale, a quella provinciale.

Si chiede:

  1. Non ritiene la Giunta provinciale che l’equilibrio di genere e di lingua nella composizione di una commissione come questa sia una norma fondamentale della Provincia che non possa essere in alcun modo derogata? Oppure la Giunta ritiene che questa regola possa essere ignorata, come in questo caso?
  2.  Non ritiene la Giunta provinciale che il mancato rispetto del che l’equilibrio di genere e di lingua nella composizione della citata commissione renda tale nomina non valida, e le sue decisioni non legittime, con le conseguenze giuridiche che ne possono conseguire?
  3. In particolare, non ritiene la Giunta provinciale che il mancato rispetto del che l’equilibrio di genere e di lingua nella composizione della citata commissione possa venire addotto da parti interessate alle decisioni della commissione per impugnare le decisioni stesse della commissione con la richiesta di annullamento per illegittimità della composizione della commissione?
  4. Nella delibera n. 501 del 07/07/2020 è scritto: “Nel momento in cui sarà disponibile il personale con le caratteristiche richieste si procederà immediatamente all’adeguamento di genere e del gruppo linguistico previsto”. La Giunta si è data un termine preciso entro il quale ottemperare a questo obbligo? Oppure si tratta di una affermazione senza termine temporale, con la conseguenza che l’anomala composizione della commissione potrebbe rimanere tale peer tutta la durata della carica?
  5. Che cosa intende fare la Giunta provinciale per porre rimedio sia alla situazione specifica della commissione Verde-Verde, sia più in generale al reperimento delle persone adeguate a consentire di rispettare il principio dell’equilibrio sia di genere che linguistico nei vari organi dove ciò è prescritto?

 

Bolzano, 21.07.2020

Cons. prov.
Riccardo Dello Sbarba
Brigitte Foppa
Hanspeter Staffler

INTERROGAZIONE.

Tra il 17 e il 27 ottobre 2019, il comune di Laives ha voluto organizzare una festa per celebrare i 200 anni dalla sua costituzione. L’Amministrazione comunale ha organizzando un programma di eventi e coinvolto alcune associazioni per la preparazione e l’allestimento.
Ci risulta che per questa ricorrenza sono stati chiesti (e concessi) contributi anche alla Provincia Autonoma di Bolzano.

Tutto ciò considerato, 
Si chiede:

  1. Quali associazioni hanno ricevuto contributi dalla Provincia per la festa dei 200 anni del comune di Laives, per quali importi e per quali progetti?
  2. Per ogni contributo si chiede di ricevere copia della documentazione della domanda di contributo e la documentazione della rendicontazione di tutte le spese presentata dalle associazioni di Laives per tale evento.

Bolzano, 21.07.2020

Cons. prov.
Riccardo Dello Sbarba
Brigitte Foppa
Hanspeter Staffler

INTERROGAZIONE.

Dopo aver esaminato il bilancio di esercizio e il bilancio consolidato 2019 della società pubblica Alperia, ci sembra necessario chiedere alcuni chiarimenti per comprendere meglio i dati fondamentali di questa importante società pubblica di Provincia e Comuni.

Ciò considerato, Si chiede:

  1. A cosa è dovuta la disparità (perimetro) tra gli indicatori di performance di Alperia S.p.A. nel bilancio di esercizio 2019, Tabella p.28, e quelli del bilancio consolidato, Tabella p.119?
  2. In relazione agli indicatori di performance di Alperia S.p.A. (Tabella p.28) per quale motivo EBIT ed EBITDA sono negativi a confronto di risultati positivi per il 2018 e nel bilancio consolidato per il 2019?
  3. In relazione agli indicatori di performance di Alperia S.p.A. (Tabella p.119) è indicato un peggioramento della Posizione Finanziaria Netta malgrado EBIT ed EBITDA siano migliorati rispetto al 2018. Come si giustifica?
  4. Nel settore “Smart Region”, p.119, a che cosa è dovuto l’indice EBITDA negativo per 1.4 milioni EUR?
  5. Nella Tabella di p.160 relativa alla nota nr.8 sono indicate “elisioni” per 288.7 milioni EUR. Nel brevissimo testo di spiegazione si rimanda alla nota 10.12 di p.183. Anche questa nota è brevissima, mentre la tabella indica un valore per le “Discontinuing Operation” (sono lo stesso di “elisioni”?) di 12.3 milioni EUR. Le “Discontinuing Operation” sono lo stesso concetto di “elisioni”? A che cosa si riferiscono le “elisioni” della Tabella di p.160 e per quale motivo l’importo è così elevato?
  6. Nel bilancio consolidato (Tabella p.117), “Dati operativi”, si chiede quale sia il significato fisico o commerciale della somma riportata di 14.668 GWh.
  7. Sempre in riferimento alla Tabella di p.117, è indicata una generazione complessiva (idroelettrica e fotovoltaica) di 4.457 GWh a fonte di vendite per 10.211 GWh. Come è compensata la differenza di 5.754 GWh?
  8. In particolare, si chiede di indicare i flussi effettivi, e col segno algebrico appropriato, di: elettricità generata, elettricità ceduta a Terna/GSE, elettricità ricevuta da Terna/GSE, elettricità ricevuta da altri generatori, elettricità venduta a piccoli utenti, elettricità venduta a utenti in media e alta tensione.

 

Bolzano, 21.07.2020

Cons. prov.
Riccardo Dello Sbarba
Brigitte Foppa
Hanspeter Staffler

COMUNICATO STAMPA.

Chi viaggiava in treno sulla linea Bolzano-Merano a inizio di giugno ha notato una cosa preoccupante: la vegetazione lungo la linea ferroviaria e lungo la pista ciclabile accanto era prima diventata gialla, per poi appassire completamente.

Per andare a fondo della questione, il gruppo Verde ha presentato un’interrogazione. Dalla risposta del assessore Daniel Alfreider veniamo a sapere che nella notte tra il 25 e il 26 maggio lungo la linea ferroviaria Bolzano-Merano era stato applicato il prodotto CREDIT 540 SL che contiene glifosato. L’incarico per quest’applicazione era stato dato da Rete Ferroviaria Italiana SpA – nonostante la legge di tutela della natura dell’Alto Adige vieti l’uso di diserbanti totali sulle scarpate delle tratte ferroviarie.

La legge non vieta l’uso di diserbanti sui binari stessi, ma è espressamente vietato di eliminare la vegetazione sulle scarpate. Esattamente quello è successo a fine maggio lungo la linea ferroviaria e nelle stazioni. Nella sua risposta l’assessore non menziona affatto le norme di legge in Alto Adige, ma si accontenta dell’affermazione di RFI secondo la quale si “applica il fitofarmaco per impedire la creazione di una vegetazione indesiderata”. “Non possiamo accettare questa prassi”, dice il consigliere provinciale Hanspeter Staffler, e aggiunge: “Ci aspettiamo che l’assessore e la giunta facciano rispettare le nostre leggi provinciali, anche andando contro le pratiche di RFI”.

Il glifosato e prodotti che lo contengono non devono essere usati lungo le linee ferroviarie e le piste ciclabili. La giunta e RFI devono scegliere metodi alternativi. Del resto altre soluzioni ci sono, basta guardare come fanno le ÖBB. Le ferrovie austriache da anni applicano metodi alternativi. Natura e salute ringraziano.

Bozen, 15.07.2020

Cons. prov.
Hanspeter Staffler
Brigitte Foppa
Riccardo Dello Sbarba

COMUNICATO STAMPA.

In alcuni distretti del Tirolo tra giugno e ottobre le moto rumorose sono bandite dalle strade. Una proposta che ha ottenuto largo sostegno e che ha attirato l’attenzione dei media. Finalmente!
Noi Verdi seguiamo questa tematica da tempo. Più volte abbiamo lanciato iniziative per garantire che misure simili vengano adottate anche in Alto Adige-Südtirol. Anche in questa legislatura abbiamo presentato delle mozioni per combattere sia il rumore delle moto sulle strade della nostra provincia che per ridurre il traffico sui passi. Tutte le nostre proposte sono state respinte dalla maggioranza (compreso l’assessore per la mobilità!) o trasformate in sdentati tigri di carta.

Ci sorprende quindi positivamente l’assessore Alfreider che ora descrive l’iniziativa tirolese come un “passo nella giusta direzione”. “Siamo contentissimi che l’assessore Alfreider consideri buona la proposta dei Verdi di ridurre il rumore sulle strade del Tirolo. Speriamo che questa buona volontà si estenda anche alle strade e alle montagne dell’Alto Adige”, così Brigitte Foppa, capogruppo dei Verdi nel Consiglio provinciale.

Il Gruppo Verde seguirà attentamente i prossimi passi della Giunta ed esorta l’assessore per la mobilità affinché alle parole seguano i fatti.

Bolzano, 14/07/2020

Cons. prov.
Brigitte Foppa
Riccardo Dello Sbarba
Hanspeter Staffler

Negli ultimi giorni abbiamo potuto, o dovuto, assistere a un’accesa disputa tra la maggioranza e l’opposizione, scatenata dalla proposta di una nuova norma di attuazione per la nomina politica dei giudici presso la Sezione di Controllo della Corte dei conti.

Mentre alcuni parlavano di un chiaro tentativo di “occupazione ostile” della Corte dei conti da parte della politica, di un’operazione segreta e torbida a scapito di un controllo trasparente, altri l’hanno vista come un passo inevitabile verso un organismo di controllo più efficiente, già prassi in altre regioni e che veniva comunque richiesto dalla stessa Corte dei conti.

Naturalmente, in questa disputa – come purtroppo accade quasi sempre nella nostra provincia – non poteva mancare la componente etnica; a seconda dell’atteggiamento “patriottico” degli interpellati, alcuni vedono la norma di attuazione proposta come un attacco all’unità dello Stato e alla Costituzione, altri invece la vedono come una necessaria estensione dell’autonomia che tutti devono sostenere.

Ma in tutto questo battibecco politico è stato completamente perso di vista il vero problema che si cela dietro la polemica.

Con il sistema delle Commissioni dei 6 e dei 12 e con le norme di attuazione  da loro elaborate, e che in origine erano pensate solo per l’attuazione dei provvedimenti concordati all’interno del “Pacchetto”, oggi si creano di fatto “nuovi ambiti di autonomia” a cui le madri e i padri della nostra autonomia non avevano mai pensato.

Tuttavia, questa nuova funzione di elaborazione delle norme di attuazione richiede una maggiore trasparenza e un chiaro mandato democratico. Se si considera che oggi i consiglieri e le consigliere provinciali non ricevono nemmeno l’ordine del giorno delle commissioni dei 6 e dei 12 (per non parlare delle bozze delle norme di attuazione proposte), allora conflitti come quello che ora coinvolge la Corte dei Conti sono praticamente inevitabili.

Nello Statuto della Valle d’Aosta questa lacuna è stata da tempo colmata, prevendendo che le bozze delle norme di attuazione vengano presentate al Consiglio regionale per un parere. Già anni fa, durante i lavori della Convenzione per l’Autonomia, il nostro Riccardo Dello Sbarba aveva chiesto con insistenza che ci fosse un coinvolgimento attivo del Consiglio provinciale e che venissero così legittimate democraticamente le nuove norme di attuazione. Ora questa richiesta sembra più che mai attuale!

Lo sviluppo della nostra Autonomia può avvenire solo in modo trasparente, democratico, trasversale e con l’accordo di tutti i gruppi linguistici.

La situazione attuale, invece, in cui il dibattito politico sta procedendo a colpi di scoop mediatici, sta danneggiando la nostra provincia e i suoi abitanti, per non parlare della cattiva immagine che la politica, e quindi la democrazia, sta dando di sé.

Solo insieme possiamo padroneggiare le sfide del futuro. Questo richiede coraggio e onestà – da tutte le parti.

Felix von Wohlgemuth
Co-Portavoce Verdi Grüne Vërc

comunicato stampa

Questa mattina la proposta di legge dei Verdi per più biodiversità e meno liquami sui prati di montagna è stata bocciata dalla SVP: la solita abitudine può continuare!

“È piuttosto deprimente constatare quanto poco importi della natura ai consiglieri SVP presenti nella 2° commissione legislativa” commenta così Hanspeter Staffler la bocciatura della legge presentata dal Gruppo Verde la quale prevedeva una migliore tutela per animali e piante selvatiche e il divieto di spargimento di liquami su prati di montagna ricchi di biodiversità.

In tutto il mondo, in tutta Europa e anche in Alto Adige/Südtirol la biodiversità è sotto una fortissima pressione. Inquinamento, consumo di suolo e agricoltura intensiva sono i motivi principali per cui specie animali e vegetali sono a rischio di estinzione. In Alto Adige sono soprattutto i prati di montagna a soffrire per un’eccessiva concimazione: prima vengono create strade forestali, pagate dalla mano pubblica, e poi i contadini di valle portano in altura i loro liquami in eccesso e li versano sui prati di montagna.

Le conseguenze per flora e fauna sono disastrose: i fiori, le erbe e gli insetti spariscono. La legge per la tutela della natura oggi in vigore in teoria vieta tutto questo, ma è priva di mordente nella sua parte attuativa. Per questo volevamo rafforzarla e renderla più efficace. “Purtroppo anche l’assessora Maria Hochgruber-Kuenzer, che ha le competenze sulla tutela della natura, si è dichiarata contraria alla nostra proposta, cosa che non riesco proprio a capire” conclude Staffler amareggiato dal risultato della votazione finale.

Con questo tipo di politica è la nostra natura a pagarne sempre le spese.

Bolzano, 09/07/2020

Cons. prov.

Hanspeter Staffler
Brigitte Foppa
Riccardo Dello Sbarba

Da giardino da favola a storia infinita: così si sta evolvendo il caso del Giardino vescovile di Bressanone.

Da quando il Comune ha deciso di affidare il rifacimento del parco per assegnazione diretta ad André Heller, ignorando così i vincitori del bando emesso nel 2012, le polemiche e le discussioni intorno al futuro del giardino non si fermano un secondo. A ragione ora l’ordine degli architetti sale sulle barricate e contesta l’assegnazione diretta dell‘incarico a Heller.

Ora il Gruppo Verde in Consiglio provinciale ha preparato un disegno di legge, con il quale situazioni di questo tipo in futuro non dovrebbero più accadere. “Perché indire prima un bando per poi ignorare il vincitore e puntare su un nome famoso e altisonante è ben un’operazione poco carina, per non dire scorretta” commenta la prima firmataria del disegno di legge Brigitte Foppa.

Nella proposta, il Gruppo Verde mette mano alla legge sugli appalti del 2015: con questa variazione, per la realizzazione di un’opera d’arte o di una prestazione artistica sarà obbligatorio indire sempre un bando. A oggi infatti, come si può evincere dall’esempio di Bressanone, un bando di questo tipo si può benissimo aggirare o ignorare.

La resistenza espressa a più riprese da una gran parte della popolazione brissinese contro un tale parco eventi – per la cui progettazione si è pensato più ai turisti piuttosto che alla popolazione locale – dovrebbe essere un chiaro segnale per il Comune. Invece l’amministrazione si attacca in maniera quasi disperata a questo progetto approvato in modo così dubbio e la cosa dice molto.

Il disegno di legge del Gruppo Verde verrà trattato in commissione legislativa a settembre. Fino ad allora seguiremo con attenzione questa storia infinita e insopportabile.

Bolzano, 09.07.2020

Cons. prov.

Brigitte Foppa
Riccardo Dello Sbarba
Hanspeter Staffler