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MOZIONE.

La guerra della Russia contro l’Ucraina ha effetti devastanti sulla popolazione di questo Paese, e sta cambiando il volto dell’Europa.

Uno degli effetti tangibili di questa guerra, che attualmente colpiscono tutti e tutte noi, è l’impennata dei prezzi di energia e benzina. Per le tasche di molte persone che sinora prendevano ogni giorno la macchina, per esempio per recarsi al lavoro, questo rialzo dei prezzi è una batosta. Soprattutto le famiglie e le/i pendolari si ritrovano a spendere somme ben maggiori per i trasporti, che vanno ad aggiungersi all’aumento dei prezzi dei generi alimentari.

L’Alto Adige ha una rete di trasporto pubblico locale tutto sommato ben funzionante. Quest’anno l’AltoAdigePass, che buona parte della popolazione utilizza quotidianamente o almeno in determinate occasioni, festeggia dieci anni di esistenza. Tuttavia, il trasporto pubblico locale non risulta (ancora) sufficientemente attrattivo per alcune categorie di persone.

Stiamo parlando di chi ha un lavoro che comporta turni oppure chi lavora a inizio o fine giornata, di coloro che non hanno un orario di lavoro prestabilito e ben definito, di genitori che con poco preavviso devono poter andare a prendere i figli, di persone che vivono in luoghi isolati, di lavoratori e lavoratrici con collegamenti scomodi o non adeguati oppure di utenti saltuari che considerano troppo caro o troppo “complicato” il sistema tariffario a scaglioni dell’AltoAdigePass.

La situazione attuale offre l’opportunità di promuovere il passaggio al trasporto pubblico locale. Se adesso si cercano modi per sgravare finanziariamente le famiglie, il trasporto pubblico locale è
senz’altro una via percorribile, in quanto tocca la quotidianità di molte famiglie. Chi sfrutta al massimo l’AltoAdigePass spende comunque 640 euro all’anno per l’utilizzo dei mezzi pubblici. Nella situazione attuale, con l’ormai noto generale rialzo dei prezzi, si tratta di una somma considerevole, per alcune famiglie TROPPO ALTA.

Spesso si dice che in Alto Adige il trasporto pubblico locale abbia un costo relativamente basso, e per certi versi è anche vero. Va però anche detto, che è così solo per coloro che utilizzano regolarmente i mezzi pubblici e che nel sistema dell’AltoAdigePass hanno quindi raggiunto lo scaglione della tariffa più economica. Inoltre, in genere, il confronto tra le spese di un viaggio in macchina e in autobus lo si fa in termini di costi. E comunque ogni pendolare è ben consapevole del fatto che il tempo è denaro e che se va regolarmente al lavoro in bus o in treno piuttosto che in auto si deve accollare tempi di percorrenza più lunghi. Sommando i tempi di attesa, quelli per le coincidenze e quelli generali del door to door, ci si accorge ben presto che in un mese i e le pendolari devono spesso mettere in conto diverse ore in più rispetto a coloro che usano la propria auto. E le ore lavorative perse equivalgono in fondo anche a una perdita di reddito, cosa
che nel frattempo non tutti e tutte possono (più) permettersi. Coloro che a causa del Covid hanno già ripreso la macchina, forse non torneranno più ai mezzi pubblici. Questa è una cosa che va assolutamente evitata, anche pensando al clima e all’ambiente.

Situazioni particolari richiedono misure straordinarie. Paesi come la Nuova Zelanda oppure città come Eisenstadt in Austria ci stanno mostrando la l’esempio. La premier neozelandese Jacinda Ardern ha annunciato che in considerazione dell’invasione russa i prezzi delle tariffe del trasporto pubblico locale verranno dimezzati. Per il momento la riduzione avrà una durata di tre mesi e potrà eventualmente essere rinnovata. Anche la città di Eisenstadt ha preso l’iniziativa per reagire all’impennata dei prezzi della benzina e, senza perdere tempo, ha disposto che fino a fine aprile tutte le cittadine e tutti i cittadini potranno prendere gli autobus urbani senza pagare il biglietto.

Anche la nostra provincia può fare qualcosa.

Per questi motivi il Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano incarica la Giunta provinciale

  1. di varare una deroga, per cui nei prossimi sei mesi ovvero per la durata del caro energia e carburante l’utilizzo dei mezzi pubblici di trasporto risulti decisamente più economico tramite l’immediato inserimento dell’utenza nel suo complesso nel quarto scaglione tariffario (di 2 centesimi al km);
  2. di predisporre, per il futuro, un biglietto cumulativo annuale con una tariffa speciale per i/le pendolari per motivi di lavoro;
  3. di migliorare la frequenza dei servizi nelle ore di inizio e soprattutto fine giornata lavorativa oppure ampliare l’offerta con l’aggiunta di un servizio a chiamata.

BZ, 18.03.2022

 

Cons. prov.

Brigitte Foppa

Hanspeter Staffler

Riccardo Dello Sbarba

COMUNICATO STAMPA.

Sepp Kusstatscher Ha avuto un ruolo importante nel dare forma al nostro partito, ma anche per migliorare la nostra Provincia e la nostra Europa unita, e non ha certo intenzione di fermarsi. Il 17 marzo Sepp Kusstatscher compirà 75 anni. I Verdi dell’Alto Adige si congratulano con tutto il cuore con il loro ex Parlamentare europeo (2004-2009), ex Consigliere provinciale (2003-2004) ed ex co-portavoce (2009-2013) e gli augurano salute, energia e gioia di vivere.

Abbiamo conosciuto Sepp come idealista che non si stanca mai di discutere e lottare. Sepp non fa le cose a metà, si preoccupa sempre del quadro generale. Come politico pragmatico con radici nella socialdemocrazia, conosce l’importanza del compromesso, ma è e rimane un tenace combattente per il cambiamento. Sepp non si perde mai nelle minuzie, sceglie sempre la chiarezza, la trasparenza e la sincerità – qualità inestimabili per un politico.

Anche se ha ottenuto grandi risultati, Sepp è rimasto sempre modesto e con i piedi ben piantati per terra. “Uno di noi in Europa” era uno dei suoi slogan elettorali, che riflette perfettamente questo atteggiamento. Sepp Kusstatscher lavora sempre in rete con altre persone, faceva networking ancora prima che questa parola facesse parte del nostro vocabolario. Ha creato una rete che si espande sull’intero continente intorno alle tematiche che gli stanno a cuore: il reddito di base incondizionato, la mobilità sostenibile, un’agricoltura rispettosa, una politica sociale europea, una politica economica e fiscale futuribile, ecc.

Il suo impegno instancabile è un esempio e uno stimolo per tutte e tutti noi. Caro Sepp, che tu possa continuare a discutere, argomentare e agire come homo politicus. Buon compleanno!

 

Bolzano, 16.03.2022

 

Cons. prov. e Co-Portavoce Verdi Grüne Vërc

Brigitte Foppa

Riccardo Dello Sbarba

Hanspeter Staffler

Felix von Wohlgemuth

Marlene Pernstich

COMUNICATO STAMPA.

Il costo della benzina cresceva già prima della guerra tra Russia e Ucraina. Ma questo terribile conflitto ha fatto schizzare i prezzi alle stelle. Per molte persone si tratta di un grave problema economico di prima necessità, soprattutto per chi ogni giorno deve raggiungere il posto di lavoro a chilometri di distanza.

Qui sono necessarie soluzioni rapide. Vista la situazione il Gruppo Verde in Consiglio provinciale propone di ridurre i prezzi del trasporto pubblico per almeno sei mesi e di aumentare il numero delle corse soprattutto delle linee di autobus nelle valli. “Dobbiamo permettere alle persone di essere mobili senza dover sostenere spese impossibili” di questo sono convinti Foppa, Dello Sbarba e Staffler.

Grazie a una maggiore frequenza dei collegamenti e a costi di viaggio più bassi, soprattutto coloro che fino a ora avevano l’auto privata come unica possibilità di trasporto potrebbero optare per il trasporto pubblico a lungo termine. I politici devono agire rapidamente per sostenere le cittadine e i cittadini.

I Verdi annunciano che presenteranno al più presto una mozione in Consiglio provinciale su questo tema.

 

Bolzano, 16.03.2022

 

Cons. prov.

Brigitte Foppa

Riccardo Dello Sbarba

Hanspeter Staffler

INTERROGAZIONE SU TEMI D’ATTUALITÀ.

Le direttive europee sulla promozione dell’energia rinnovabile e sul mercato dell’energia, recepite in Italia con L. 8/2020, hanno introdotto le figure degli “auto-consumatori collettivi” e delle “Comunità Energetiche Rinnovabili”, aprendo la strada a una nuova “democrazia energetica” in cui l’utente diventa autoproduttore/trice di energia rinnovabile generata a livello locale. Ciò fa bene al clima, all’indipendenza energetica e al portafoglio delle famiglie.

Si chiede alla Giunta provinciale:

1. Per la piena applicazione in provincia di Bolzano delle norme europee e nazionali su autoconsumo e comunità energetiche, serve una nuova legge (o comunque una normativa) provinciale? Se sì, quale tipo di normativa e cosa intende fare la Giunta provinciale?
2. Se la normativa locale è sufficiente, la Giunta considera comunque opportuno emanare una nuova normativa (in forma di legge, o delibera o regolamento) per sostenere e spingere il più possibile le esperienze di autoconsumo e comunità energetiche? Se sì, quale tipo di normativa e cosa intende fare la Giunta provinciale?
3. Quante sono le esperienze di autoconsumo e di comunità energetica create finora in provincia di Bolzano alla luce delle nuove norme europee e nazionali?

Bolzano, 14.03.2022

Cons. prov.
Riccardo Dello Sbarba
Brigitte Foppa
Hanspeter Staffler

COMUNICATO STAMPA.

Leggiamo sui media di un brutto episodio di discriminazione da parte di un autista della SASA che sabato scorso ha negato l’accesso all’autobus a un giovane di origine nigeriane che voleva tornare a casa. I Verdi esprimono solidarietà al giovane e presentano una interrogazione alla Giunta provinciale.

Episodi di questo tipo non sono accettabili e non possono essere lasciati senza conseguenze. Il trasporto pubblico deve essere accessibile a tutte e tutti coloro che sono muniti di biglietto e della documentazione necessaria regolare. Atti discriminatori di questo tipo vanno condannati senza se e senza ma.

I Verdi chiedono alla Giunta se l’autista è stato individuato, se i fatti sono stati accertati, se sono stati presi dei provvedimenti affinché fatti di questo tipo non accadano più, se autiste e autisti ricevono una formazione ad-hoc per una comunicazione e un comportamento corretti nei confronti delle e degli utenti del servizio autobus.

Bolzano, 14/03/2022

Cons. prov.
Brigitte Foppa
Riccardo Dello Sbarba
Hanspeter Staffler

ANFRAGE ZUR AKTUELLEN FRAGESTUNDE.

Am Samstag, den 12. März wurde einem jungen Mann der Zutritt zu einem Bus von Bozen nach Meran verwehrt. Der Busfahrer öffnete laut Medienberichten nicht die Tür für ihn. Die herbeikommende Polizei nahm nicht den Busfahrer, sondern den Mann ins Visier, der sich mittlerweile vor den Bus gestellt hatte, um diesen vor der Abfahrt zu hindern. Ein Detail, das keine Rolle spielen dürfte, in diesem Fall aber wohl ausschlaggebend war, ist der Umstand, dass es sich um einen schwarzen Mann gehandelt hat.

Daher richten wir folgende Fragen an die Landesregierung:

  1. Wurde der Busfahrer bereits ausfindig gemacht?
  2. Mit Welchen Konsequenzen hat der Busfahrer zu rechnen?
  3. Wurden oder werden in diesem Fall Ermittlungen aufgenommen?
  4. Wie werden Busfahrer:innen in Bezug auf den Umgang mit den Fahrgästen allgemein geschult?

Bozen, 14.03.2022

Landtagsabgeordnete

Brigitte Foppa

Riccardo Dello Sbarba

Hanspeter Staffler

Hier die Antwort des Landesrat und die Zusatzfrage.

ANFRAGE ZUR SCHRIFTLICHEN BEANTWORTUNG.

Bezüglich der Nutztierkadaverentsorgung ersuchen wir um den Erhalt von Informationen.

Daher richten wir folgende Fragen an die Landesregierung:

  1. Wie viele Nutztierkadaver wurden in den letzten 5 Jahren zur behördlich organisierten Entsorgungsstelle gebracht?
    1. spezifiziert nach Tierart der Nutztiere
    2. spezifiziert nach Altersklassen bei Rindern und Milchziegen
  2. Wir ersuchen um die Anführung der Entsorgungsstellen innerhalb der Provinz Bozen-Südtirol aufgelistet nach Art der Entsorgung.
    1. Verbrennung und/oder Verkauf von Kadaver an Tierfutter-Hersteller.
    2. Spezifizierung Inland oder Ausland
      1. Falls ins Ausland, wohin genau?

Bozen, 14.03.2022

Landtagsabgeordnete

Hanspeter Staffler

Brigitte Foppa

Riccardo Dello Sbarba

Hier könnt ihr die Antwort der Landesregierung lesen.

ANFRAGE ZUR SCHRIFTLICHEN BEANTWORTUNG.

Bereits im Jahr 2016 hat die Grüne Fraktion im Landtag eine Anfrage zu den finanziellen Risiken und der ökologischen Problematik von Investitionen eingereicht, die auf fossile Energiequellen setzen. Das Thema hat seither an Brisanz gewonnen. Zusätzlich zum bereits 2016 bestehenden Problem der Erreichung der Klimaziele ist nun die Abhängigkeit in Energiefragen von Russland in den Fokus der Problematik gerückt. Nicht nur ist Europa dadurch erpressbarer denn je, sondern wir finanzieren mit unserem Geld indirekt nun auch die Aggressionen Russlands gegen die Ukraine.

Daher richten wir folgende Fragen an die Landesregierung:

  1. Hat das Land, direkt oder indirekt über Landesinstitutionen, Inhouse-Gesellschaften, Gesellschaften mit Landesbeteiligung etc., Geld in Fonds oder Unternehmen angelegt, die Gewinne aus Öl, Gas oder Kohle erzielen?
    1. Falls ja, bitten wir um genaue Angaben der Herkunft des Fonds bzw. des Unternehmens und des Ausmaßes der Investition.
  2. Hat sich das Land bereits mit dem Thema Abhängigkeit und „Divestment“ vor allem von russischem Öl und Gas auseinandergesetzt? Falls ja, zu welchen Ergebnissen ist man gekommen?
  3. Falls das Ziel „Divestment“ vor allem von russischem Öl und Gas besteht: Wie werden die Gelder reinvestiert?

 

Bozen, 08.03.2022

 

Landtagsabgeordnete

Brigitte Foppa

Riccardo Dello Sbarba

Hanspeter Staffler

 

COMUNICATO STAMPA.

La dipendenza dell’Europa dal gas russo è una vera propria arma nelle mani di Putin. Per fermare la guerra dobbiamo investire in energie rinnovabili e tagliare i flussi di denaro verso la Russia. Anche Provincia di Bolzano e Regione Trentino Alto Adige/Südtirol possono fare la loro parte.

Come tutti purtroppo sappiamo, nel mezzo della nostra Europa è in atto una guerra. Ci sentiamo impotenti, eppure dobbiamo fare tutto il possibile per fermarla. La dipendenza energetica dei paesi Europei dal gas russo mette a rischio la nostra sicurezza. Più di un terzo del gas consumato in Europa proviene, infatti, dalla Russia. Questo sta causando l’aumento esponenziale delle nostre bollette e al contempo ci impedisce di bloccare il flusso di soldi che alimenta la macchina da guerra di Putin.

A livello europeo sta già circolando una petizione che invita le corporazioni fossili di tutta Europa, come Eni, Shell, BP, BASF, ecc. a disinvestire dalla Russia e a spostare quegli investimenti sulle energie rinnovabili. Noi Verdi sosteniamo l’iniziativa e facciamo la nostra parte a livello locale.

Già nel 2016 noi Verdi abbiamo fatto delle interrogazioni per sapere se e quanti investimenti nelle energie fossili ci fossero a livello provinciale e regionale. In nome dalla lotta al cambiamento climatico avevamo esortato la Provincia di Bolzano e la Regione Trentino Alto Adige/Südtirol a rinunciare a tutte queste partecipazioni e a reinvestire in altro. Ora, per agire in questo senso, si aggiunge una motivazione ancora più urgente, fermare la guerra tra Russia e Ucraina.

“Anche noi qui, nel nostro piccolo, dobbiamo e possiamo fare la nostra parte. Non possiamo davvero esitare, ogni contributo può essere decisivo” affermano i consiglieri e le consigliere Verdi. Per questo il Gruppo Verde ha appena consegnato una interrogazione, sia alla Provincia che alla Regione, in cui si chiede se e come le due istituzioni intendano disinvestire da eventuali fondi legati a gas e petrolio russi e come vogliano reindirizzare tali investimenti.

Bolzano, 11/03/2022

Cons. provinciali e regionali
Brigitte Foppa
Riccardo Dello Sbarba
Hanspeter Staffler
Lucia Coppola
Paolo Zanella

INTERROGAZIONE SU TEMI D’ATTUALITÀ.

La legge 8/2020 ha creato le condizioni per introdurre anche in Italia le figure degli “auto-consumatori collettivi” e delle “Comunità Energetiche Rinnovabili”. In Sudtirolo esistono molte cooperative energetiche, forma molto simile di autoproduzione/autoconsumo di energia rinnovabile locale.

Si chiede alla Giunta provinciale:

1. Quante cooperative energetiche esistono in provincial di Bolzano, quante utenze sono servite da queste cooperative, quanta energia viene fornita da queste cooperative e quale percentuale essa rappresenta sul totale dell’energia ogni anno consumata in provincia di Bolzano?
2. Che cosa cambia per queste cooperative in conseguenza della nuova normativa nazionale sugli “auto-consumatori collettivi” e sulle “Comunità Energetiche Rinnovabili”? In particolare, si aggiungono vantaggi o svantaggi per queste cooperative rispetto alla situazione precedente?
3. Possono essere considerate tali cooperative come delle “Comunità Energetiche Rinnovabili” e di conseguenza rientrare nella nuova normativa? Se sì, con quali conseguenze?

Bolzano, 10.03.2022

Cons. prov.
Riccardo Dello Sbarba
Brigitte Foppa
Hanspeter Staffler