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COMUNICATO STAMPA.

Dopo una discussione rispettosa e di spessore, il Consiglio provinciale ha approvato oggi la mozione del Gruppo Verde “Per l’otto marzo: Sulle donne facciamo memoria”. 

La storia che studiamo a scuola è una storia di guerre. In questo tipo di narrazione le donne restano troppo spesso sullo sfondo e vengono dimenticate. “È tempo di cambiare questo modo di raccontare la storia e di dare spazio nello spazio pubblico alla rappresentazione delle donne che ne sono state protagoniste. Potrebbe essere un contributo a scrivere una storia migliore per il futuro” ha spiegato la prima firmataria Brigitte Foppa all’inizio del dibattito.

La discussione è stata molto costruttiva e promettente. Rispetto ad alcuni anni fa, dove i toni erano molto diversi, tutte le parti politiche, da destra a sinistra, hanno condiviso l’importanza del tema e hanno dato il loro contributo. “È un tema che ci porta a parlare di rispetto tra uomini e donne, anche nel dibattito politico” ha aggiunto Hanspeter Staffler. “Riflettere regolarmente a quale figura femminile dedicare una strada o un monumento, ci porta a pensare quali virtù e quali valori vogliamo onorare” ha concluso Riccardo Dello Sbarba.

Della parte deliberativa sono stati approvati quasi all’unanimità i seguenti punti:

  1. Avviare una ricerca approfondita per rilevare la presenza di statue e monumenti dedicate a donne nei luoghi pubblici dell’Alto Adige.
  2. Invitare il Consiglio dei Comuni a intitolare più frequentemente strade e piazze alle donne e ad arredare lo spazio pubblico anche con opere artistiche dedicate a donne.
  3. Allestire, nel corso dei lavori di ristrutturazione dell’edificio del Consiglio Provinciale, uno spazio dove venga reso omaggio alle politiche e ai politici del Sudtirolo che hanno contribuito alla sua storia.

Purtroppo, la Giunta non ha voluto vincolarsi sulla realizzazione di una statua o un’opera artistica permanente dedicata a personaggi femminili della storia. Il tema però è stato lanciato. Speriamo nel futuro.

Bolzano, 10/03/2022

Cons. prov.
Brigitte Foppa
Riccardo Dello Sbarba
Hanspeter Staffler

MOZIONE.

In Italia, da alcuni anni, è in corso un dibattito pubblico su come tutelare ovvero migliorare la qualità di vita delle persone fragili. La domanda sostanziale da cui partire è come intendiamo definire le persone fragili, tra le quali rientrano persone con disabilità fisica o cognitiva, ma pure tutte e tutti coloro che anche solo per un limitato periodo di tempo si trovano in una situazione di fragilità o vulnerabilità, le cui cause possono essere molteplici. L’esito del dibattito politico è sfociato nell’approvazione della legge n. 112/2016, conosciuta come “Legge dopo di noi”, con cui si dà una prima risposta alla domanda su cosa succede con le persone che non sono in grado di provvedere a loro stesse nel momento in cui i loro tutori legali, in genere i genitori, non ci sono più. La Legge dopo di noi è un provvedimento assolutamente positivo, che tuttavia non affronta tutti gli ambiti della vita delle persone con disabilità, ma si concentra su disposizioni finanziarie come l’eredità o altri aspetti economici. Gli aspetti “liquidi” della vita di queste persone sono tralasciati, ma ciò non significa che non vi sia alcun margine per intervenire e inserirli.

L’ultimo periodo del comma 1 dell’articolo 408 del Codice civile stabilisce che il/la giudice tutelare può nominare come amministratore/amministratrice di sostegno “il soggetto designato dal genitore superstite con testamento, atto pubblico o scrittura privata autenticata”. Questa formulazione apre nuove possibilità. Secondo questa definizione si potrebbe quindi anche tenere conto dei desiderata, delle aspirazioni e dei punti di vista della persona fragile.

Il Comune di Reggio Emilia ha, per primo, colmato questa lacuna, creando il “Progetto Esistenziale di Vita”, il cui scopo è raccogliere in un documento i desideri di vita delle persone con disabilità, ma non solo, e costituirne testimonianza. Al centro di tutto deve esserci la persona che assieme ai propri familiari mette per iscritto come vorrebbe vivere e, in questa ottica, gli elementi importanti nella sua vita quotidiana.

A tale scopo, presso l’Ufficio Anagrafe di Reggio Emilia è stato istituito il registro pubblico dei “Progetti Esistenziali di Vita delle persone fragili” comprendente documenti e atti che descrivono le esigenze, i bisogni, le aspirazioni, i desideri, gli obiettivi ecc. di persone con disabilità. La finalità del progetto è quindi quella di fare in modo che le persone con bisogni speciali abbiano la possibilità di depositare un documento ufficiale contenente i loro desideri ovvero il loro progetto di vita.

La procedura prevede un determinato iter che parte dalla compilazione di un questionario. Poi segue una serie di incontri con la persona interessata e con le persone significative nella sua vita. Vengono inoltre coinvolti vari rappresentanti pubblici, come funzionari e funzionarie, psicologi e psicologhe, esperti ed esperte legali ecc.

Quanto grande sia il bisogno di istituzionalizzare un “progetto di vita” di questo tipo è dimostrato dalle tante richieste di adesione registrate nel Comune di Reggio Emilia, dove in 20 giorni sono stati compilati e presentati 780 questionari. L’interesse suscitato è quindi stato enorme.

L’Alto Adige può seguire questo esempio introducendo anche nella nostra provincia il “Progetto Esistenziale di Vita” e, con idonee misure, creare i presupposti affinché le persone con bisogni speciali possano decidere autonomamente della propria vita nel momento in cui i genitori vengono a mancare.

Per questi motivi il Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano incarica la Giunta provinciale

1. di approfondire il tema del “Progetto Esistenziale di Vita” nell’ambito di un convegno o di una audizione con la partecipazione delle istituzioni competenti, degli esperti e delle esperte in materia, delle persone interessate e dei loro familiari;

2. di coinvolgere in modo particolare i Comuni dell’Alto Adige e, assieme a singoli Comuni disposti a fungere da comune pilota, di istituire un registro pubblico dei “Progetti Esistenziali di Vita delle persone fragili”, in cui depositare documenti contenenti i bisogni, i desideri e le generali aspirazioni delle persone che hanno raggiunto la maggiore età e sono portatrici di disabilità;

3. di elaborare un regolamento tipo per la predisposizione di questi “Progetti Esistenziali di Vita delle persone fragili”, sull’esempio del quale sia possibile depositare i “progetti di vita” nei vari Comuni;

4. di fare in modo che il progetto sia seguito dall’Associazione per l’amministrazione di sostegno.

Bozen, 09.03.2022

Consiglieri provinciali

Brigitte Foppa

Hanspeter Staffler

Riccardo Dello Sbarba

ANFRAGE ZUR SCHRIFTLICHEN BEANTWORTUNG.

Auf einer Pressekonferenz der Landesrätin Waltraud Deeg am 16. Februar dieses Jahres wurde angekündigt, dass fortan alle familiären Beihilfen aufgrund der ISEE-Erklärung, und nicht wie bisher aufgrund der EEVE berechnet werden. Das lokale Einkommens- und Vermögensbewertungssystem EEVE-DURP Südtirols, im Sinne einer vernünftigen Nutzung der Autonomiekompetenz zur Schaffung von mehr sozialer Treffsicherheit bei der Bewertung der Bedürftigkeit der Menschen wurde nach mehrjährigen Verhandlungen mit allen Sozialpartnern und des Landes-Sozialressorts ab 2011 eingeführt. Es ist daher fraglich, warum auf dieses autonomiepolitisch wichtige Instrument der einkommmens- und vermögensmäßigen Bedürftigkeitsbewertung nun verzichten werden soll, deren Stärken in der Integration und der Zugänglichkeit lagen.

Daher richten wir folgende Fragen an die Landesregierung:

  1. Das bisherige Landeskindergeld konnte von ca. 30.000 Familien beansprucht werden: Wie viel wurde dabei bisher ausgegeben und was war in etwa der erhaltene Durchschnittsbetrag pro Monat und Kind bzw. Familie?
  2. Wie viele gültige Anträge erwartet die Soziallandesrätin Deeg jetzt mit dem Wechsel auf die ISEE-Erklärung?
  3. Aus welchen Überlegungen heraus wurde für das Ansuchen der Beiträge von der EEVE-Erklärung auf die ISEE gewechselt?
  4. Gibt es Modellrechnungen der Landesregierung zu den Unterschieden für die Beitragsansuchenden, welche sich aus dem Wechsel von EEVE auf ISEE ergeben werden? Falls ja, zu welchem Ergebnis kommen diese?
  5. Ein wichtiges Argument für eine eigenständige Einkommens- und Vermögensberechnung war die Schaffung eines autonomen Gestaltungsmöglichkeit für ein wichtiges Instrument des Wohlfahrtssystems Südtirols (Sozialhilfe, Gesundheit, Bildungsförderung, Wohnen). Kommt es durch den Rückgriff auf das staatliche Instrument der ISEE zu einer erneuten Aufsplitterung mit erneuter Unübersichtlichkeit für Betroffene, Beratungseinrichtungen und Dienstleistern?
  6. Wir bitten um die Einschätzung der Landesrätin zu folgendem Vorschlag: Was spricht dafür bzw. dagegen, das neue System des Staates (einheitliches Familiengeld) und das bisheriges System der Landesfamilienleistungen parallel laufen zu lassen, bis man die Auswirkungen der neuen Leistungen genauer kennt und dann auf einer gesicherten Grundlage Korrekturen anbringt, welche die Landesfamiliengelder gezielter auf die neue Situation einstellt und das einheitliche System der Einkommens- und Vermögensbewertung EEVE für die Landesleistungen aufrecht hält?

Bozen, 09.03.2022

Landtagsabgeordnete

Hanspeter Staffler

Brigitte Foppa

Riccardo Dello Sbarba

Hier könnt ihr die Antwort der Landesregierung lesen.

ANFRAGE ZUR SCHRIFTLICHEN BEANTWORTUNG.

Daher richten wir folgende Fragen an die Landesregierung:

1. Werden im Jahr 2022 erneut Grasproben auf Spielplätzen gezogen?
a. Wenn ja, wie viele Grasproben werden wann und wo gezogen? Wir ersuchen um eine detaillierte Auflistung!

Bozen, 24.02.2022

Landtagsabgeordnete
Hanspeter Staffler
Brigitte Foppa
Riccardo Dello Sbarba

ANFRAGE ZUR SCHRIFTLICHEN BEANTWORTUNG.

Bereits im Jahr 2016 hat die Grüne Fraktion im Landtag eine Anfrage zu den finanziellen Risiken und der ökologischen Problematik von Investitionen eingereicht, die auf fossile Energiequellen setzen. Das Thema hat seither an Brisanz gewonnen. Zusätzlich zum bereits 2016 bestehenden Problem der Erreichung der Klimaziele ist nun die Abhängigkeit in Energiefragen von Russland in den Fokus der Problematik gerückt. Nicht nur ist Europa dadurch erpressbarer denn je, sondern wir finanzieren mit unserem Geld indirekt nun auch die Aggressionen Russlands gegen die Ukraine.

Daher richten wir folgende Fragen an die Landesregierung:

  1. Hat das Land, direkt oder indirekt über Landesinstitutionen, Inhouse-Gesellschaften, Gesellschaften mit Landesbeteiligung etc., Geld in Fonds oder Unternehmen angelegt, die Gewinne aus Öl, Gas oder Kohle erzielen?
    1. Falls ja, bitten wir um genaue Angaben der Herkunft des Fonds bzw. des Unternehmens und des Ausmaßes der Investition.
  2. Hat sich das Land bereits mit dem Thema Abhängigkeit und „Divestment“ vor allem von russischem Öl und Gas auseinandergesetzt? Falls ja, zu welchen Ergebnissen ist man gekommen?
  3. Falls das Ziel „Divestment“ vor allem von russischem Öl und Gas besteht: Wie werden die Gelder reinvestiert?

Bozen, 08.03.2022

Landtagsabgeordnete

Brigitte Foppa

Riccardo Dello Sbarba

Hanspeter Staffler

Hier könnt ihr die Antwort der Landesregierung lesen.

ANFRAGE ZUR SCHRIFTLICHEN BEANTWORTUNG.

Es wird gebaut im Land. Bereits 2019 machten der Dachverband für Natur- und Umweltschutz gemeinsam mit dem Heimatpflegeverband auf den Bauboom der Tourismuszonen im Grünen aufmerksam (siehe Anhang).

Daher richten wir folgende Fragen an die Landesregierung:

Wie ist der Stand der Dinge folgender Projekte (ausführliche Informationen zum jeweiligen Projekt in der Dokumentation im Anhang):

  1. Geplantes Objekt: Hotel mit 140 Betten
  2. Geplantes Objekt: Hotelanlage mit 21 Chalets
  3. Geplantes Objekt: „Residencebetrieb“ mit 40 Appartements und insgesamt 100 Betten, 4 Sterne S.
  4. Geplantes Objekt: Campingplatz mit 90 Stellplätzen, sechs Holzhäusern und 3 Baumhäusern.
  5. Lorenzen, Sonnenburg. Geplantes Objekt: Sechs Ferienwohnungen mit insgesamt 24 Betten.
  6. Lorenzen, Saalen. Geplantes Objekt: Zusätzliche Residence zum bestehenden Hotel „Saalerwirt“ mit 25-30 Betten (ca. fünf Apartments) und Privatwohnung.
  7. Burgstall 1. Geplantes Objekt: Hotelanlage
  8. Burgstall 2. Geplantes Objekt: Therme mit Hotel und Ferienwohnungen
  9. Geplantes Objekt: Hotelerweiterung und Tiefgarage
  10. Geplantes Objekt: Tourismuszonen hinter dem Kirchturm und in Söll
  11. Geplantes Objekt: Unbekannt, geplante Zuweisung einer Zone für touristische Einrichtungen
  12. Brixen, Palmschoß. Geplantes Objekt: Erweiterung eines denkmalgeschützten Hotels mit drei Hoteltürmen
  13. Sexten, Rotwandwiesen Geplantes Objekt: Chaletdorf mit sechs Chalets

Bozen, 08.03.2022

Landtagsabgeordnete

Brigitte Foppa

Riccardo Dello Sbarba

Hanspeter Staffler

Hier könnt ihr die Antwort der Landesregierung lesen.

 

COMUNICATO STAMPA.

Il cambiamento climatico non si ferma e noi dobbiamo accelerare. È tempo di passare dalle parole ai fatti. Il Gruppo Verde porta in Consiglio provinciale una mozione in cui propone che la Provincia inizi subito a rinnovare il trasporto pubblico, sostituendo i mezzi a diesel con quelli elettrici.

Nelle ultime settimane, la Giunta ha incaricato nove esperti di valutare il piano clima e lei stessa si appresta ad andare in tour per la provincia a dialogare con la gente sulla sostenibilità. Il Gruppo Verde in Consiglio provinciale su queste iniziative commenta: “Parole e dialogo su questi temi vanno sempre bene, anzi, era ora! Ma è anche tempo di passare ai fatti”. Con una mozione che verrà trattata questa settimana il Gruppo Verde propone alla Giunta provinciale di iniziare fin da subito a sostituire per il trasporto pubblico gli autobus a diesel con mezzi elettrici.

“Negli ultimi anni la tecnologia per gli autobus elettrici ha fatto grandi passi in avanti, soprattutto per quanto riguarda la potenza e la durata della batteria. Oggi questi mezzi sono in grado di servire anche le località in montagna. Accanto all’acquisto di nuovi veicoli, si possono anche trasformare autobus diesel usati in autobus elettrici, riducendo in questo modo la spesa e favorendo il riuso” argomenta il primo firmatario Hanspeter Staffler.

Il traffico stradale è uno dei settori più inquinanti e impattanti. In Alto Adige rappresenta il 43% di tutte le emissioni. In più si stima che un buon terzo del totale delle emissioni legate al traffico sia da attribuire ai veicoli pesanti e agli autobus.

Per questo, la mobilità pubblica può e deve dare il buon esempio, riducendo in maniera drastica le proprie emissioni di CO2. Anche l’Europa ce lo chiederà presto, se vogliamo rispettare gli obiettivi climatici entro il 2030. Nelle gare di appalto in corso per il trasporto pubblico su gomma, la Provincia deve tenerne conto, nella consapevolezza che qualsiasi costo aggiuntivo di queste misure sarà un investimento per il nostro futuro.

Bolzano, 7.3.2022

Cons. prov.
Hanspeter Staffler
Brigitte Foppa
Riccardo Dello Sbarba

Qui la nostra conferenza stampa.

COMUNICATO STAMPA.

Nelle guerre, nelle crisi: le donne ne portano il peso – e troppo spesso “scompaiono” dalla storia.
Una mozione affinché almeno questo oblio non accada più.

Lo abbiamo visto durante la pandemia: le donne hanno portato sulle loro spalle gran parte del peso. Rapidamente sono scomparse dallo spazio pubblico.

La tremenda invasione russa in Ucraina ci fa vedere: nelle guerre le donne restano indietro con bambine/ e anziani, si occupano di tutto quello che sta dietro al fronte.

La storia, spesso, ancora, scritta al maschile, poi le mette in secondo piano e le dimentica..

Per l’otto marzo proponiamo di riscattare maggiormente le donne dall’oblio della storia. E lo spazio pubblico ne deve essere testimone. La memoria non passa solo dai libri, ma anche dalle immagini che si incontrano per strada. Di tantissimi uomini protagonisti della storia, esistono statue, monumenti e mezzi busti che ne preservano il nome e il volto. Spesso peraltro senza tener presente quanto molti di loro fossero legati a guerre e distruzione.

Ripudiare la guerra significherebbe anche ripensare le rappresentazioni degli imperatori, dei generali ecc. Il dibattito di qualche tempo fa a Merano, intorno al cambio di nome di via Cadorna poteva essere un esempio di un cambiamento del pensiero. Forse oggi, di fronte allo choc della guerra il cambio del nome sarebbe più semplice.

Creiamo allora posto alle tante donne scienziate, musiciste, mediche, infermiere, benefattrici, pensatrici, filosofe, letterate, poetesse, artiste, politiche, partigiane, cantanti, regine, contadine, operaie, giornaliste, scalatrici, sportive, insegnanti, sindacaliste, ecc. che per ora non sono ricordate né onorate nello spazio pubblico con una statua un monumento o almeno il nome di una strada.

Questo chiede la mozione che il Gruppo Verde porta in Consiglio provinciale questa settimana.

“È tempo che conserviamo e tramandiamo il nome e il volto delle tante donne protagoniste della nostra storia. Forse aiuta a scriverne una migliore per il futuro”, spera Brigitte Foppa, prima firmataria della mozione.

Bolzano, 08/03/2022

Cons. prov.
Brigitte Foppa
Riccardo Dello Sbarba
Hanspeter Staffler

 

MOZIONE.

La tutela del clima è un obiettivo urgente, da perseguire con misure tempestive ed efficaci. Nell’insieme il traffico stradale è una delle principali fonti di gas serra. In Alto Adige rappresenta il 43%1 di tutte le emissioni (senza le emissioni grigie) e questo è un valore altissimo rispetto alla media europea. Si stima che un buon terzo del totale delle emissioni legate al traffico sia da attribuire ai veicoli pesanti e agli autobus.

Mentre nel frattempo con il regolamento (UE) 2019/12422 l’Unione europea ha per la prima volta introdotto obiettivi di riduzione della CO2 per il parco dei nuovi veicoli pesanti, attualmente per gli autobus non esistono ancora obblighi di riduzione di queste emissioni. La Commissione europea intende però stabilirli entro il 2022. In linea con gli obblighi introdotti per i veicoli pesanti, il parco autobus dovrà verosimilmente arrivare, entro il 2030, a una riduzione dei gas serra di almeno il 30% rispetto al 2019/2020.

Per questo motivo le amministrazioni aggiudicatrici sono particolarmente chiamate ad agire, perché questo è il momento di porre le basi per passare ad autobus fossil free, e così raggiungere gli obiettivi climatici nel 2030. Se nel 2022 si dovessero, come sembra, acquistare autobus diesel, questi resterebbero in servizio fino al 2032, facendoci perdere una preziosa occasione per avere un parco autobus fossil free o a basso consumo di combustibili fossili.

La direttiva UE 2019/11613 sulla promozione di veicoli puliti e a basso consumo energetico nel trasporto su strada prevede che tra tutti gli autobus acquistati dal 2 agosto 2021 al 31 dicembre 2025 la quota dei veicoli puliti deve arrivare come minimo al 45%. A ciò si aggiunge che almeno il 50% di questi veicoli puliti deve essere a emissioni zero e almeno il 65% degli autobus acquistati dopo l’1/1/2026 deve appartenere alla categoria dei veicoli puliti, di cui quanto meno la metà deve essere a emissioni zero.

La situazione attuale nella nostra provincia

Nel 2021 la Provincia di Bolzano ha indetto una gara d’appalto per l’assegnazione dei servizi di trasporto pubblico extraurbano su gomma, in cui si prevedeva l’impiego di veicoli non inferiori alla classe Euro 6 e di età non superiore a 2 anni. Tutti i partecipanti hanno offerto di effettuare i servizi con autobus diesel Euro 6.

Il bando di gara (art. 8 del capitolato tecnico) prevedeva anche che, qualora l’ente affidante dovesse prescrivere l’uso di veicoli elettrici o alimentati a idrogeno o altre modalità tecnologiche innovative, l’impresa affidataria si impegni a concordare con l’ente affidante le modalità di finanziamento per la parte eccedente gli investimenti previsti nell’allegato piano finanziario. Ciò significa che la Provincia può prescrivere l’utilizzo di veicoli con tecnologie innovative, ad esempio mezzi a trazione elettrica, anche dopo l’affidamento del servizio.

Negli ultimi anni la tecnologia per gli autobus elettrici ha fatto grandi passi in avanti, soprattutto per quanto riguarda la capacità della batteria. Gli autobus elettrici sono oggi in grado di servire linee del trasporto pubblico locale anche in aree di montagna. Inoltre, se si considera un periodo di 15 anni, il costo del ciclo di vita di un autobus elettrico è oggi senz’altro comparabile con quello di un autobus diesel convenzionale.

Accanto all’acquisto di nuovi autobus elettrici, si potrebbero anche trasformare autobus diesel usati in veicoli elettrici, promuovendo così il riutilizzo di tali veicoli. L’introduzione di autobus elettrici consentirebbe poi l’utilizzo di energia elettrica verde generata localmente, dando così un contributo importante alla protezione del clima e all’economia regionale.

Analisi dell’aspetto finanziario

L’importo a base di gara per tutti e 10 i lotti era di 713.794.916 euro, con un ribasso medio per tutti e 10 i lotti del 19,35%, per cui l’importo aggiudicato è di 138 milioni di euro inferiore a quello a base di gara.

Per l’insieme dei servizi è previsto l’acquisto di circa 370 nuovi autobus. Un autobus diesel costa circa 200.000 euro (per semplicità di calcolo partiamo dal fatto che si tratti di 12 autobus, rappresentando comunque e decisamente la parte più consistente). Un autobus elettrico costa circa 420.000 euro, con una conseguente differenza di prezzo di 220.000 euro per ogni autobus. Con 370 autobus fa 370 x 220.000 = 81,4 milioni di euro, e quindi 56,6 milioni di euro in meno rispetto alla somma inizialmente prevista nella gara d’apppalto (138 meno 81,4 uguale 56,6 milioni di euro).

Va poi aggiunto che
– gli autobus elettrici non devono essere necessariamente nuovi, ma possono anche essere vecchi diesel trasformati in veicoli elettrici con una riduzione della spesa a 300.000 euro;
– i costi per la gestione di autobus elettrici sono inferiori a quelli per gli autobus diesel;
– dopo dieci anni, e quindi con la scadenza della concessione, il valore residuo degli autobus elettrici è decisamente più alto rispetto agli autobus diesel.

Di conseguenza, i maggiori costi di acquisto si ridimensionano ulteriormente, perché entro il decimo anno di attività sono parzialmente assorbiti.

Se inoltre si tiene conto del fatto che a livello di UE vi è un comune accordo sul carbon pricing anche per l’energia utilizzata nei trasporti, possiamo senz’altro concludere che il passaggio agli autobus elettrici, che nella nostra provincia possono essere alimentati con energia verde prodotta in loco, è comunque la variante più economica.

Il quadro normativo, economico e tecnico è quindi favorevole a un immediato e rapido passaggio agli autobus elettrici.

Pertanto il Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano incarica la Giunta provinciale,

  1. di utilizzare i 138 milioni di euro circa, risparmiati con il ribasso offerto sull’importo a base di gara, per l’acquisto di autobus a zero emissioni e le necessarie infrastrutture di ricarica;
  2. di garantire che gli autobus per il servizio di trasporto pubblico locale utilizzati dai nuovi concessionari siano elettrici o, in ogni caso, a zero emissioni.

Consiglieri provinciali
Hanspeter Staffler
Brigitte Foppa
Riccardo Dello Sbarba

COMUNICATO STAMPA.

Le ambizioni panrusse di Putin e le loro conseguenze, stavolta per l’Ucraina, sono spaventose.

Stiamo assistendo alla invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Non c’è modo di definirlo altrimenti: si tratta di un attacco su larga scala.

Come sempre il prezzo di questi deliri di onnipotenza sono pagati da chi non ha nessuna colpa: la popolazione civile in Ucraina e migliaia di parenti sparsi in tutto il mondo. Comprese tantissime persone che vivono e lavorano in Alto Adige.

Care Ucraine e cari Ucraini, l nostro pensiero e la nostra solidarietà sono per voi in queste ore drammatiche.

Dopo il fascismo, il nazismo e due guerre mondiali, l’Europa è nata come progetto di pace.

Il desiderio e la promessa di pace e prosperità ci tiene uniti come europei.

La pace è un bene inestimabile e prezioso.

Niente sarebbe peggio di una guerra nel nostro continente.

Fa tremare il solo pensiero che improvvisamente una guerra europea possa essere considerata possibile.

 

Bolzano, 24/02/2022

 

Cons. prov.

Brigitte Foppa

Riccardo Dello Sbarba

Hanspeter Staffler