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COMUNICATO STAMPA.

Il Consiglio regionale ha anticipato e approvato a grande maggioranza la mozione al Parlamento proposta dal Gruppo Verde a sostegno delle donne afgane.

La crisi afgana provocata dal ritiro delle forze armate di USA e NATO quest’estate ha portato a un annullamento dei diritti civili che seppur con lentezza e tanti ostacoli stavano attecchendo in questo Stato martoriato. Come ben sappiamo, le prime vittime della crisi sono le donne. Tante associazioni e molti enti in tutta Europa si sono attivati per avviare dei corridoi umanitari per accogliere donne e uomini che in questi anni si sono esposti per i diritti umani e che ora rischiano la vita. “Non possiamo stare a guardare come le donne in Aghanistan stanno perdendo tutti i diritti, subiscono violenza e sono prigioniere in casa loro,” commenta la prima firmataria Brigitte Foppa.

La mozione, proposta dal Gruppo Verde e firmata da 17 consigliere e consiglieri regionali (Brigitte Foppa, Maria Hochgruber Kuenzer, Riccardo Dello Sbarba, Hanspeter Staffler, Lucia Coppola, Paolo Zanella, Sandro Repetto, Sara Ferrari, Paul Köllensperger, Maria Elisabeth Rieder, Peter Faistnauer, Alex Ploner, Franz Ploner, Waltraud Deeg, Jasmin Ladurner, Magdalena Amhof) incarica il governo italiano di avviare un programma urgente di accoglienza per le donne afgane e le loro famiglie. L’argomento ha dato vita a un acceso e lungo dibattito tra tutte le parti politiche che hanno in gran parte condiviso l’intento umanitario della mozione.

Bolzano, Bozen, 17/11/2021

Cons. regionali – Regionalratsabgeordnete

Brigitte Foppa
Lucia Coppola
Riccardo Dello Sbarba
Hanspeter Staffler
Paolo Zanella

ANFRAGE ZUR SCHRIFTLICHEN BEANTWORTUNG.

In der vergangenen Landtagssession vom 9.-11. November wurde unser Beschlussantrag 491/2021 „Puflatsch und Orchideen“ im Landtag behandelt. Landesrätin Maria Hochgruber Kuenzer bat um Aussetzung des Beschlussantrags, da sie mit den Betreibern zurzeit in Verhandlung über einen neuen Standort des Speicherbeckens sei. Medienberichten („Tageszeitung“ vom 13. / 14. November 2021) zufolge wissen die Betreiber nichts von diesen Verhandlungen und sind auch nicht gewillt, den Standort des Speicherbeckens zu verändern.

Daher richten wir folgende Fragen an die Landesregierung:

  1. Was meinte die Landesrätin in der vergangenen Landtagssession als sie sagte, sie sei in Verhandlungen über einen neuen Standort des Speicherbeckens?
  2. Wann haben die Verhandlungen stattgefunden bzw. wann werden sie fortgeführt?
  3. Mit wem hat die Landesrätin verhandelt?
  4. Wie erklärt sich die Landesrätin die oben erwähnten Medienberichte, wonach die Betreiber nichts von Verhandlungen wissen bzw. den Standort des Speicherbeckens dort belassen wollen, wo er geplant war?

Bozen, 16.11.2021

Landtagsabgeordnete
Hanspeter Staffler
Brigitte Foppa
Riccardo Dello Sbarba

ANFRAGE ZUR AKTUELLEN FRAGESTUNDE.

Beim Fischkonsum stehen Konsument:innen oft vor einem Dilemma. Ist Fischzucht dem Wildfang vorzuziehen oder umgekehrt? Und wie steht es mit dem Tierwohl in den heimischen Fischzuchten?

Daher richten wir folgende Fragen an die Landesregierung:

  1. Wie viele Fischzuchten mit welcher Kapazität gibt es in Südtirol?
  2. Welche Fische werden in Südtirol für den Verzehr gezüchtet? Wir bitten um eine Auflistung nach Fischart.
  3. Wie viel lokal gezüchteter Fisch wird pro Jahr – aufgeschlüsselt auf die Jahre 2018-2021 – in Südtirol verkauft bzw. verzehrt?
  4. Welche Standards müssen Fischzuchtbetriebe für die Fütterung und Haltung der Tiere einhalten?
  5. Wie gestalten sich die Kontrollen für diese Betriebe?
  6. Welcher Prozentsatz stellt der einheimische Fisch im Fischangebot der öffentlichen Mensen in Südtirol?

 

Bozen, 10.11.2021

 

Landtagsabgeordnete

Brigitte Foppa

Riccardo Dello Sbarba

Hanspeter Staffler

 

Tantissime aspettative sono state riposte nella COP26 di quest’anno a Glasgow. In questo momento, una settimana dopo la sua fine, si può dire che siamo rimasti tutti delusi. In questo modo non saremo in grado di resistere al cambiamento climatico. Gli stati più grandi non hanno ancora compreso che il tempo delle parole è terminato da ormai un pezzo. I Young Greens Southtyrol fanno il punto sul pacchetto approvato a Glasgow: Su ciò che non ha raggiunto e su ciò che avrebbe potuto essere.

“Arrivare a 2,4 °C nel 2100 non è però uno sviluppo positivo, come lo dimostrano i recenti studi del “Climate Action Tracker”. Non lo è anche il fatto che ci sono voluti 26 COP per ottenere finalmente uno “stop” ai combustibili fossili. Ma le decisioni prese a Glasgow sembrano firmate dagli stati membri con più volontà di attuarlo. Per me, questo significa che forse c’è una maggiore consapevolezza della situazione di crisi. Solo il riferimento al rapporto IPCC di quest’anno nelle prime pagine è un grande passo avanti”, dice Vero Pinzger, un attivista di YG.

Purtroppo, la crisi climatica non viene considerata una problematica rilevante in Alto Adige. Questo è evidente nell’attuale progetto del Piano Clima, che ripete gli obiettivi falliti del precedente Piano Clima del 2011.
“Come YGS, chiediamo quindi ai politici di migliorare la progettazione del Piano Clima in modo tale che anche l’Alto Adige rispetti l’accordo climatico di Parigi e contribuisca così alla protezione globale del clima”, spiegano Manar Lardjane e Barbara Lemayr, co-portavoce dei YGS.

Tuttavia, gli YGS non si lasciano scoraggiare e vedono questa crisi come una nuova opportunità per i giovani di essere coinvolti attivamente. Così conclude Gabriel Prenner, attivista dei YGS:
“Da diversi anni, ci sono innumerevoli giovani che continuano a protestare per una comunicazione onesta sulla crisi climatica. Questo è quello che è successo durante il COP26, e gli attivisti di Glasgow hanno anche chiesto alla politica globale di rispettare gli accordi internazionali. Meno blah blah! La pressione della giovane generazione sui decisori non è mai stata così alta! Come YGS non ci arrenderemo e continueremo a lottare per la nostra protezione del clima a livello globale, ma soprattutto regionale”.

COMUNICATO STAMPA.

Nella conferenza ONU sui cambiamenti climatici erano risposte grandi speranze. Anche i Verdi dell’Alto Adige hanno seguito con attenzione gli eventi di Glasgow, dove per quindici giorni si è discusso di come raggiungere gli obiettivi per il clima stipulati a Parigi. Diversi rappresentanti dei Verdi europei erano sul posto e hanno commentato parlando di alcuni piccoli risultati e di molte aspettative deluse.

Particolarmente significativi sono i cambiamenti inseriti all’ultimo secondo nel documento finale. Il fatto che siano tornati indietro dalla promessa di una reale “uscita dal carbone” alla “riduzione” (“phase down” invece di “phase out”) è la grande occasione mancata, così come il riferimento alle rinegoziazioni nel 2022.

D’altro canto, i paesi i cui obiettivi climatici non erano allineati con quelli di Parigi dovranno adattarsi entro il 2022. E dobbiamo anche riconoscere gli accordi stipulati per la limitazione delle emissioni di metano, sulla protezione delle foreste e le discussioni sul motore a combustione.

Tuttavia, non possiamo essere soddisfatti delle nuove scappatoie con il mercato delle emissioni e in generale dei risultati finanziari. Gli aiuti per l’adattamento al cambiamento climatico sono stati raddoppiati, ma allo stesso tempo non è chiaro se si tratti solo di una riallocazione di fondi.

Tutto sommato, alla fine di questa COP26 resta un retrogusto amaro. Ciò che sarebbe stato possibile non è stato raggiunto. Ciò che è stato raggiunto è forse un’indicazione nella giusta direzione. Con un grande MA che sta nel fattore tempo. È chiaro che i tempi della diplomazia e della politica sono troppo lenti, vista la curva crescente del riscaldamento globale.

“Quanto sia facile giocare un po’ con i numeri, indicare gli “altri” come molto più lenti e limitarsi a spostare più avanti la deadline degli obiettivi lo vediamo chiaramente anche in Alto Adige, dove il piano clima, rimasto per 10 anni a prendere polvere in un cassetto, è stato ora rilanciato – in fretta e furia – solo grazie all’energia dei Fridays for Future. Nel frattempo, alcune proposte portate in Consiglio provinciale, come la dichiarazione di emergenza climatica o l’introduzione di un clima-check, sono state bocciate senza troppe remore dalla maggioranza SVP-Lega Salvini” rimarcano Foppa, Dello Sbarba e Staffler.

Dalla diplomazia mondiale fino alla piccola realtà della nostra provincia, si può vedere quanto sia difficile passare dalle parole ai fatti, dagli obiettivi agli interventi concreti. Greta Thunberg intendeva esattamente questo. Ha parlato per la sua generazione e per i popoli del Sud del mondo, che devono pagare letteralmente il prezzo di questo continuo tergiversare da parte degli stati industrializzati.

Bolzano, 15.11.2021

Cons. prov.
Brigitte Foppa
Riccardo Dello Sbarba
Hanspeter Staffler

INTERROGAZIONE SU TEMI DI ATTUALITA’.

Si chiede:

  1. La bonifica dei primi due lotti dei terreni ex Speedline è costata 624.000 € in più di quanto valutato (e “scontato” nel prezzo pagato dalla Provincia) al momento dell’acquisto per l’intera area (3.491.000 €). Alla fine, la Provincia dovrà spendere (secondo le stime) 5.555.468 €, quindi 2.064.274 € in più. Nella risposta alla nostra interrogazione 19/11/20 – XVI si legge che “l’avvocatura della provincia sta valutando l’iter che consenta di recuperare i costi, che sono a carico del responsabile della contaminazione”. A che punto è questa valutazione?
  2. A che punto è l’iter di recupero dei maggiori costi di 624.000 € dei primi due lotti? Sono stati già recuperati o vi sono ostacoli al recupero, e in questo caso di quale natura?
  3. Nella stessa risposta all’interrogazione 19/11/20 – XVI si legge che “può giovare in questo senso la sentenza della Corte di Cassazione 1573 del 22 gennaio 2019 che interpreta l’art. 245 comma 2 del d.lgs.152/2006 e che stabilisce l’iter di rivalsa da parte del proprietario incolpevole nei confronti del responsabile”. In che senso la Provincia può essere definita “proprietario incolpevole”?
  4. E’ cominciata la bonifica del lotto 3? C’è una previsione su tempi e costi, e su quanto essi supereranno la valutazione fatta al momento in cui la Provincia ha acquistato?

 

Bolzano, 11/11/2021

 

Cons. prov.

Riccardo Dello Sbarba

Brigitte Foppa

Hanspeter Staffler

ANFRAGE ZUR AKTUELLEN FRAGESTUNDE.

In der K.G. Obervintl, zwischen Umfahrungsstraße und östlicher Dorfzufahrt liegt ein Gebiet, wo wahrscheinlich gewerbliche Ablagerungen von Gesteinsmaterial aller Korngrößen und von Rundholz zu beobachten sind. Laut Geobrowser handelt es sich um landwirtschaftliche Flächen.

Daher richten wir folgende Fragen an die Landesregierung:

  1. Warum finden auf der G.p. 378/3 und wahrscheinlich auch auf der G.p. 378/1 der K.G. Obervintl Ablagerungen und Materialbewegungen statt?
  2. Warum dürfen auf den Grundparzellen 378/1 und 378/2 größere Holzdepots angelegt werden?
  3. Warum finden sich auch auf der Grundparzelle 358/1 größere Materialablagerungen?
  4. Wurden all diese beobachteten Deponien genehmigt? Falls ja, von wem?
  5. Kann es sein, dass die Parzellen 378/3 und 358/1 in absehbarer Zeit in Gewerbegebiet umgewandelt werden oder behalten diese zwei Parzellen die Einstufung als Landwirtschaftliches Grün bei?

Bozen, 15.11.2021

 

Landtagsabgeordnete

Hanspeter Staffler

Brigitte Foppa

Riccardo Dello Sbarba

 

ANFRAGE ZUR AKTUELLEN FRAGESTUNDE.

Seit Anfang November ist es möglich, Fahrten im öffentlichen Verkehr nicht mehr direkt mit dem SüdtirolPass bei einem Automaten zu entwerten, sondern die Entwertung digital über die App „südtirolmobil“ vorzunehmen. Dies ist prinzipiell eine begrüßenswerte Entwicklung, sofern die Möglichkeit des „analogen“ Entwertens auch weiterhin bestehen bleibt. Dies ist jetzt aber für mehrere Buslinien ab dem 14. November nicht mehr vorgesehen. Bei diesen muss die Entwertung digital vorgenommen werden. Entwerter sind in diesen Bussen nicht mehr vorhanden. Unweigerlich stellt sich die Frage, ob Menschen zum Busfahren in Südtirol nun zwingend ein Smartphone besitzen müssen.

Daher richten wir folgende Fragen an die Landesregierung:

  1. Entspricht die obige Darstellung den Tatsachen?
  2. Wie viele Busse werden künftig ohne Entwerter unterwegs sein und wie lange wird diese Situation andauern?
  3. Welche Lösung plant die Landesregierung für Menschen, die zwar einen SüdtirolPass, aber kein Smartphone besitzen bzw. mit sich führen?
  4. Ist geplant, das System „Busse ohne Entwerter“ weiter auszubauen?

Bozen, 12.11.2021

 

Landtagsabgeordnete

Brigitte Foppa

Riccardo Dello Sbarba

Hanspeter Staffler

 

ANFRAGE ZUR AKTUELLEN FRAGESTUNDE.

Der UVP-Beirat hat jüngst einem Torfstich in Salurn ein negatives Gutachten ausgestellt. Jetzt liegt der Ball bei der Landesregierung.

Daher richten wir folgende Fragen an die Landesregierung:

  1. Wie steht die Landesregierung zu besagtem Torfstich in Salurn? Wir bitten um eine Einschätzung des zuständigen Landesrats / der zuständigen Landesrätin!
  2. Wann wird die Entscheidung der Landesregierung voraussichtlich getroffen werden?
  3. Gibt es eine Strategie der Landesregierung zum Thema Torfabbau und falls ja, wie sieht diese aus?
  4. Welche Rolle misst die Landesregierung dem Thema Torfabbau in Zusammenhang mit Nachhaltigkeitsstrategie und Klimaplan bei?

Bozen, 10.11.2021

 

Landtagsabgeordnete

Hanspeter Staffler

Brigitte Foppa

Riccardo Dello Sbarba

 

ANFRAGE ZUR AKTUELLEN FRAGESTUNDE.

Hühnerfleisch und Hühnereier sind beliebte Nahrungsmittel. Und doch besteht in Südtirol sozusagen keine Möglichkeit, Geflügelschlachtungen vorzunehmen. Daraus ergibt sich unter anderem die Frage, wo das hierzulande verzehrte Fleisch und die Hühnereier herkommen.

Daher richten wir folgende Fragen an die Landesregierung:

  1. Wie viel Geflügeltiere gibt es in Südtirol? Für diese und für die nachfolgenden Fragen bitten wir um Auflistung nach Geflügelart und nach Jahren 2018/2019/2020.
  2. Wie viele Geflügeltiere wurden in denselben Jahren in Südtirol geschlachtet?
  3. Wie viele Betriebe in Südtirol halten Geflügel? Welche und wie viele jeweils?
  4. Wie viele Hühnereier wurden 2018-2021 in Südtirol verkauft bzw. verzehrt?
  5. Wie viele Eier werden in Südtirol jährlich produziert?
  6. Wie viele Eier wurden von außerhalb Südtirols 2018-2021 importiert? Gibt es eine Schätzung zum Import von Eiern aus Restitalien?
  7. Welcher Haltungsart entstammen prozentuell die „einheimischen“ verkauften Eier und welcher Haltungsart die importierten Eier (2018-2021)?
  8. Welcher Prozentsatz der verwendeten Eier in öffentlichen Mensen stammt aus Südtirol?

 

Bozen, 10.11.2021

 

Landtagsabgeordnete

Brigitte Foppa

Riccardo Dello Sbarba

Hanspeter Staffler