Chi sono i “presunti responsabili” del più grave inquinamento dei terreni ex Speedline?
INTERROGAZIONE.
Premesso che:
– Nel 2010 la Provincia ha acquistato i terreni ex Speedline a € 11.597.646 dagli allora proprietari (che a loro volta avevano comprato i terreni ex Speedline nel 2006 a un prezzo di circa 9,8 milioni di euro) e che in entrambe le vendite i prezzi scontavano i costi della bonifica messi a carico di chi acquistava.
– Che a queste somme di acquisto andava quindi aggiunto il costo della bonifica dei terreni, calcolato nello stesso 2010 dallo “Studio Capuano” a € 3.491.194, che fu messo a carico della Provincia e sottratto dal valore degli immobili (che dunque in realtà sono stati pagati dalla Provincia € 11.597.646 + € 3.491.194 = € 15.088.840).
– Che [come si evince dalla risposta alla nostra interrogazione del 28 maggio 2018, n. 28] nuove analisi svolte dalla ditta INGEA nel 2013 hanno rivelato un più serio inquinamento che fa lievitare i costi della bonifica a € 5.555.468, cioè circa 1,9 milioni di euro in più del previsto e pattuito all’interno del contratto di acquisto del 2010.
– Che per tali costi di bonifica, come affermato dalla citata risposta alla nostra interrogazione, vale il principio “chi inquina paga” (dlgs 152 del 2006) e dunque essi vanno messi a carico di chi ha provocato l’inquinamento.
– Che, come comunicato nella risposta alla nostra interrogazione n. 27 dello stesso 28 maggio 2018, l’inquinamento è dovuto a scorie e scarti di demolizioni che sono stati interrati in una vasta area dell’ex stabilimento, tra le due solette di cemento sotto l’ex capannone della ex Speedline.
– Che nelle stesse risposte l’assessore comunicava che sono in corso trattative tra Avvocatura della Provincia, Ufficio gestione rifiuti, Bls e “presunti responsabili”, che hanno già ricevuto la segnalazione dei presunti costi aggiuntivi.
Si chiede:
- Chi sono i “presunti responsabili” dell’inquinamento che ha causato i costi aggiuntivi e con cui la Provincia, dopo aver loro comunicato le “denunce determinate da eventuali costi aggiuntivi” sarebbe in trattativa?
- Qual’è la materia della trattativa e le cifre in discussione? Sono previste in aggiunta sanzioni o il pagamento di interessi?
- Quali fatti di preciso hanno causato tale inquinamento?
- A quali anni, a quale proprietà e a quali gestione della fabbrica risale tale inquinamento?
- Venne autorizzato l’interramento di scorie e detriti da demolizione, e se sì, da quale pubblica autorità venne autorizzato?
- Se non venne autorizzato, l’interramento avvenuto configura fattispecie di reato? Se sì, quali? La Provincia ha già sporto denuncia?
- Sono cominciati i lavori di bonifica? Se sì, da quando e quanto a lungo dureranno?
- Ci risulta che in base alla precedente valutazione dei costi di bonifica, la giunta provinciale stanziò con propria delibera gli allora previsti 3,5 milioni di euro. Poiché ora i costi previsti sono cresciuti a 5,5 milioni, la Giunta ha già stanziato i fondi aggiuntivi necessari? Se sì, quando e con quale delibera? Se non li ha ancora stanziati, qual’è la tempistica per la messa a disposizione dei finanziamenti per la bonifica completa?
Bolzano, 28 maggio 2019
Cons. prov.
Riccardo Dello Sbarba
Brigitte Foppa
Hanspeter Staffler
Qui potete scaricare la risposta della giunta.