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La notte dello spoglio elettorale è stata lunga, snervante e piena di sorprese. Per fortuna abbiamo potuto godere del sostegno dei Verdi tirolesi, perché come si dice „snervamento comune mezzo snervamento” ;-).

L’ufficio verde era strapieno di candidate/i, membri del direttivo, sostenitori e sostenitrici in un via vai continuo dalle 22 fino all’alba. Pronostici e speranze si alternavano nella trepidante attesa. Intorno alle 2 del mattino sembrava chiaro che avremmo perso un seggio e di conseguenza l’atmosfera si era tramutata pian piano in una silenziosa rassegnazione fino a che, qualche ora dopo intorno alle 3:30, si è riaccesa la speranza concreta di poter ottenere un terzo mandato con i resti. E così l’entusiasmo ha ricominciato a scoppiettare finché non abbiamo avuto la conferma definitiva. A quel punto l’atmosfera in Via Bottai era finalmente rilassata, eravamo felici ed esausti allo stesso tempo.

Nonostante le perdite percentuali noi Verdi Grüne Vërc continuiamo a essere presenti in Consiglio provinciale con tre seggi. Grazie a tutte le elettrici e a tutti gli elettori che domenica ci hanno dato la loro fiducia. Ci impegneremo con entusiasmo nei prossimi cinque anni per tutti i cittadini e le cittadine della nostra provincia!

Care amiche, cari amici,

sono tempi intensi. Abbiamo fatto una campagna attiva come mai si è vista e portata avanti da moltissime persone. Durante le ca. 5.000 visite porta a porta e per strada in molti ci hanno ringraziato e incoraggiato. Il movimento verde, anche dopo il risultato in Baviera, è tornato a crescere. Diventa parte di questo movimento e sostieni i Verdi col tuo voto domenica.

10 buone ragioni? Eccole:

  1. Perché i nostri impegni fondamentali riguardano la giustizia sociale, la tutela dell‘ambiente e della natura e l‘apertura culturale.
  2. Perché l’Alto Adige ha bisogno di una svolta e noi siamo la garanzia che questa avvenga in modo sostenibile.
  3. Perché abbiamo visto negli ultimi 5 anni in quale direzione si va con una SVP sola al comando: cementificazione, consumo di suolo, aumento di traffico e code, un turismo che non sa in che direzione continuare a crescere, un’agricoltura sempre più industrializzata. E mentre l’economia cresce senza alcun riguardo per nessuno, nelle teste crescono altre barriere.
  4. Perché noi Verdi invece siamo per un Alto Adige aperto e plurilingue, che riconosce la sua unicità come terra alpina e che allo stesso tempo si sente parte del mondo e dell’Europa.
  5. Perché siamo una forza politica stabile. Di noi le persone sanno bene da dove veniamo, dove ci collochiamo e per che cosa ci impegniamo.
  6. Perché non puntiamo su un’unico grande capo, ma su molte teste pensanti! Siamo sinonimo di lavoro di squadra, di trasparenza e di processi aperti e democratici, in cui il plurilinguismo non è una mera etichetta, ma il modo di stare al mondo.
  7. Perché sappiamo evolvere aprendo le porte al nuovo. Lo si può vedere dalla nostra lista ampia e con facce nuove provenienti dal cuore dell’amministrazione pubblica, dal mondo del lavoro, dal sociale, dall’impegno civile, dall’ecologia.
  8. Perché i nostri 10 candidati giovani danno speranza e futuro.
  9. Perché in tutto ciò che facciamo prima o poi ci imitano.
  10. Perché Verde sta per ottimismo, forza, chiarezza e precisione. Proprio quello di cui la nostra terra ha bisogno in questo momento.

#laspintaverde #votaverde

I Verdi sono l‘unico partito ad aver scritto il loro programma elettorale in una lingua facile da leggere da capire per tutti. È stato presentato lunedì 15 ottobre in una conferenza stampa.

Che cos’è una lingua facile da leggere e da capire per tutti?

Nei testi ci sono spesso:
•    parole difficili
•    e frasi lunghe
Così molte persone non possono capire quei testi.
I testi in una lingua facile sono più semplici da leggere.
La lingua facile da leggere e da capire ha regole chiare.
Per esempio:
•    parole facili
•    frasi brevi
•    spiegazioni
•    e scrittura grande

Chi ha bisogno di testi in una lingua facile?
Molte persone adulte hanno bisogno di testi facili da capire e da leggere.
Per esempio:
•    quando le persone hanno difficoltà a imparare
•    quando le persone conoscono solo poche parole
•    oppure quando le persone studiano una lingua nuova
Le persone possono capire meglio i testi in una lingua facile.
E le persone possono così decidere meglio per sé
e partecipare con il loro voto.
Per questo abbiamo tradotto il nostro programma elettorale anche in una lingua facile da leggere e da capire per tutti.

Brigitte Foppa ha voluto e curato questa traduzione.

(Quanto segue è in lingua difficile)

Nella seconda parte delle conferenza stampa, Markus Frei ha presentato alcune proposte per la formazione e l‘utilizzo degli interpreti e della lingua dei segni, ovvero dei sottotitoli nelle informazioni pubbliche e giuridiche.
In Alto Adige abbiamo tre lingue principali: italiano, tedesco e ladino. Ma esiste anche un’altra lingua importante: la lingua dei segni. Noi vogliamo che ci siano più interpreti in lingua dei segni gratuiti.
Quando una persona sorda si reca in un ufficio oppure in ospedale, ha bisogno della traduzione nella lingua dei segni.
Le persone sorde hanno bisogno della traduzione anche per le notizie del telegiornale. Dal 2018 esistono i sottotitoli per la Tagesschau su Rai Alto Adige e ne siamo felici.
Ma ancora meglio sarebbe anche un format settimanale in lingua dei segni che raccolga e diffonda in lingua dei segni le notizie più importanti della settimana.
Nell’Euregio Tirolo-AltoAdige-Trentino abbiamo bisogno della formazione di interpreti plurilingui in lingua dei segni. A tal proposito esiste già una delibera approvata dalle tre assemblee legislative congiunte (si veda la relazione di gennaio 2016). Ora questa va attuata.
È importante che lingua dei segni venga riconosciuta. Così può essere richiesta anche giuridicamente.
In più anche i posti di lavoro per persone non udenti devono essere tutelati.
Nelle scuole bisogna richiedere personale docente di sostegno con conoscenze nella lingua dei segni.
E le comunicazioni del Consiglio e della Giunta provinciale devono essere scritte anche in lingua facile da leggere e capire per tutti. Così che tutti possano capire bene.

Le elezioni in Baviera sono molto importanti anche per l’Alto adige. Molte cose si somigliano, a cominciare dal panorama dei partiti. Il crollo della CSU e il più che raddoppio dei Verdi indicano alcune te de se che potrebbero essere interessanti anche per l’Alto Adige. Il calo degli ex partiti popolari è impressionante. Si capisce chiaramente che elettori ed elettrici hanno pensato: questa CSU è andata troppo oltre! Soprattutto lo spostamento a destra della CSU sulla questione della migrazione ha spinto molti elettori conservatori a votare per i Verdi.
Per noi Verdi dell’Alto Adige il successo dei Verdi della Baviera è al contempo una gioia e un incoraggiamento. La visione ottimista e umanitaria dei Verdi porta evidentemente al successo. In tempi così incerti non servono ambiguità o cambi di casacca, ma una linea chiara e coerente e una fedeltà ai valori europei di pace e convivenza.
Grazie da Bolzano a Katharina Schulze e Ludwig Hartmann per l’ottimismo e la spinta che con la politica verde siete riusciti a imprimere a un Land così grande e vicino e all’intera politica europea.

Bolzano, 14 ottobre 2018– “Oggi a Bolzano è confrontata con due idee opposte per il futuro dell’Alto Adige, dell’Italia e dell’Europa. E in questo territorio, che ha saputo fare dell’incontro tra culture e lingue diverse una ricchezza, dove Langer ci ha insegnato la cultura della convivenza, non possiamo far vincere l’odio, i muri, l’intolleranza. Perché la società più sicura è da sempre la società che sa essere più inclusiva.”

Lo ha affermato la europarlamentare di Possibile Elly Schlein, che a Strasburgo siede nel Gruppo S&D, oggi a Bolzano, nel corso di una iniziativa a sostegno della campagna elettorale dei Verdi Grüne Vërc alle elezioni provinciali del 21 ottobre 2018, a distanza di poche ore dall’arrivo del ministro dell’Interno Salvini.

Elly Schlein da Piazza Municipio insieme a molti/e candidati e candidate ha ribadito la stretta amicizia con i Verdi Grune Verc e il comune impegno nella difesa dell’ambiente, che deve essere messo in primo piano visti i gravi pericoli che minacciano il Pianeta.

Ma le battaglie comuni con i Verdi non si limitano a quelle ecologiste. Schlein è da tempo in prima fila per un’Europa forte e solidale, fondata sul diritto e rispetto delle diversità. È relatrice per il gruppo S&D della riforma del Regolamento di Dublino sull’asilo, che è stata votata a larga maggioranza dal Parlamento europeo nel novembre 2017.

“La battaglia che abbiamo fatto insieme sulla riforma di Dublino, per cancellare il criterio ipocrita del primo Paese di accesso dimostra che quando riusciamo a rispondere all’Internazionale dei nazionalisti con un fronte progressista ed ecologista insieme, vinciamo. Sarà questa la nostra sfida, far esplodere le contraddizioni enormi dei nazionalisti e costruire una visione alternativa del futuro delle nostre società. Vogliamo un futuro sostenibile, laico, femminista, di redistribuzione delle risorse e di condivisione delle responsabilità europee sull’accoglienza.”

Di qui il sostegno anche alle politiche dei Verdi Grüne Vërc sull’accoglienza dei richiedenti protezione internazionale. “L’unica buona accoglienza è quella diffusa sul territorio, in piccole soluzioni abitative, come su modello SPRAR, che prevede pieno coinvolgimento degli enti locali, servizi di inserimento, trasparenza sui fondi e controlli. Chi lo attacca frontalmente, come fa Salvini con Riace e col decreto immigrazione, dimostra di essere l’unico a voler fare dell’accoglienza un business, coi grandi centri in cui spariscono i diritti e spesso si infiltra l’interesse economico o criminale. Ma non è l’unica contraddizione della Lega, visto che alle 22 riunioni di negoziato per cambiare il Regolamento Dublino che permette agli altri Paesi di rimandare in Italia migliaia di persone solo per essere entrate in Europa dall’Italia, non abbiamo mai visto nessun collega della Lega.”

 

E’ un desiderio di molte famiglie ed è socialmente necessaria.
Noi Verdi Grüne Verc ci battiamo da sempre per l’istituzione di una scuola comune plurilingue, come offerta aggiuntiva accanto ad una scuola in madrelingua, per coloro che lo desiderano. Una scuola per migliorare l’apprendimento e insieme rafforzare la convivenza tra tutti i gruppi linguistici, oltre ai tre tradizionali.
Una scuola comune plurilingue è necessaria per un’autonomia più moderna e aperta, attenta al “vivere insieme e non accanto”.
I partecipanti intervenuti al flash mob organizzato dalle candidate dei Verdi Grüne Verc Laura Polonioli, Corinna Lorenzi, Chiara Rabini e dal più giovane candidato Zeno Oberkofler davanti alla Libera Università di Bolzano hanno urlato a gran voce al suono di campanelli e fischietti lo slogan „Scuola plurilingue adesso, facciamoci sentire“ in varie lingue.
La scelta di Piazza Università non è stata casuale perché proprio alla Libera Università di Bolzano è realizzato in buona parte quel modello di plurilinguismo che i Verdi Grüne Verc vorebbero vedere compiuto anche nelle scuole dell’obbligo della nostra Provincia.
La scuola plurilingue prospettata dai Verdi si propone come offerta aggiuntiva all’insegnamento in madrelingua e si articola in sezioni/classi plurilingui istituite in entrambe le scuole tedesca e italiana.
Una scuola plurilingue offre molteplici vantaggi per TUTTI: per coloro che sono già plurilingui – perchè valorizza e sostiene le lingue già conosciute, approfondendole – e per coloro che non sono ancora plurilingui, perchè aiuta a sviluppare quelle capacità comunicative che ancora non possiedono.
Non intacca il diritto all‘insegnamento nella madrelingua, ma crea quella libertà di scelta che una realtà sempre più variegata e globalizzata richiede.
Le famiglie, l’università trilingue, il mondo dell’economia, le amministrazioni pubbliche chiedono sempre più giovani preparati in piú lingue: la scuola plurilingue è il luogo naturale dove apprenderle e insieme praticare una vera convivenza, presupposto indispensabile per un’autonomia moderna e aperta che guardi all’Europa.
Durante il flash mob il più giovane dei candidati Zeno Oberkofler ha raccontato il suo sogno: „Voglio essere riconosciuto per quello che sono, plurilingue! Sia italiano sia tedesco!“

In una intervista il capolista Svo Arno Kompatscher ha dichiarato che il suo obbiettivo è il 40%. Un obbiettivo così al ribasso suggerisce che possiamo essere di fronte a una svolta nella storia del Sudtirolo. La Svp ammette chiaramente che dovrà in futuro essere disposta a fare una coalizione vera e propria. Anche la coalizione col Pd fatta dopo le elezioni del 2013 fu qualcosa di più di una alleanza per dovere di rappresentanza del partner italiano, poiché anche nel 2013 la Svp aveva perso la maggioranza assoluta, per il resto della legislatura tuttavia di questa novità non si è avvertito gran che.
Dopo il 21 ottobre le cose potrebbero cambiare.
La Svp potrebbe dover stringere una vera coalizione o col centro destra, o col centro sinistra, o con una serie di cespugli dalla connotazione incerta. C’è quindi la possibilità che le cose finalmente cambino – ma anche il grosso rischio che si formi una giunta provinciale con la Lega e/o con altre forze populiste. Così si replicherebbero in Alto Adige le formule che sta sperimentando l’Italia. Con conseguenze difficilmente prevedibili.
Chi vuole impedire questa deriva deve votare i Verdi.
Noi Veri siamo la componente più forte del centro sinistra e vogliamo sperare che elettori Pd in questo momento disorientati possano apprezzare la nostra politica. Del resto anche in Europa i Verdi sono di nuovo in ascesa e anche in Alto Adige raccogliamo molti consensi durante le nostre iniziative tra la gente.
E’ nelle mani di noi elettori ed elettrici usare al meglio la possibilità di cambiamento offerta dalle elezioni provinciali 2018.

Brigitte Foppa

Le Donne Verdi offrono ricette per un mondo migliore. Dopo il successo e la ristampa del libro di ricette “Avanzarotte”, le Donne Verdi lo hanno rivisitato creando una nuova pubblicazione: “Quanto basta… ricette per un mondo migliore”.

Le Donne Verdi hanno continuato a scrivere estrapolando ricette dalla quotidianità, seguendo sempre la stella polare della sostenibilità e della comunità. Le ricette sono una modalità semplice, dettagliata e diretta che mette altre persone nella condizione di beneficiare di esperienze e tentativi di chi le ha precedute. Spesso però sono le stesse ricette a lasciare spazio alla libera iniziativa: q.b. (quanto basta) permette così a ognuna/o di inserire nel procedimento la propria sperimentazione e fantasia. È anche così che si continua a migliorare ed evolvere.

Come Donne Verdi e candidate alle elezioni provinciali siamo nel pieno della nostra vita e siamo delle sperimentatrici attente di comportamenti e abitudini che non solo non facciano danni al mondo ma che piuttosto ne siano di beneficio.
La parola sostenibilità per noi non è una formula magica astratta, ma è in stretto rapporto con noi stesse. Così partiamo per esempio dalla nostra relazione con le risorse – fin dalle nostre stesse forze! Mettiamo in collegamento in modo naturale la tutela della natura e dell’ambiente con la cura delle relazioni e con il rispetto della vita. Non riusciamo a immaginarci di poter definire sostenibile qualcosa che vada a scapito di altre/i.

Le nostre ricette vanno dal riutilizzo degli avanzi, attraverso il diario della mobilità fino allo scambio sociale e alla sessualità. La buona vita ha molte sfaccettature.

Le candidate alle elezioni provinciali 2018 – Brigitte Foppa, Laura Polonioli, Chiara Rabini,Corinna Lorenzi, Evelyn Fink, Judith Kienzl, Olivia Kieser, Hannah Lazzaretti, Sadbhavana Pfaffstaller, Patrizia Gozzi, Brigitte Mair, Eva C. Pixner, Klaudia Resch, Silvia Rier, Rosina Ruatti, Uli Spitaler, Elda Toffol – trasmettono ricette che, come ogni buona ricetta, può e deve essere ampliata, integrata e passata ad altre persone.

E invitiamo tutte le donne a contribuire con la loro ricetta a creare un mondo migliore. Saremo liete di pubblicarle.

La squadra che ha lavorato alla redazione: Brigitte Foppa, Ulrike Spitaler, Silvia Rier, Gerda Gius

Le Donne Verdi

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Tra le consuete buie notizie di questo lunedì mattina abbiamo anche qualcosa di cui gioire: Brigitte Foppa compie oggi 50 anni. Un motivo più che buono per il partito e il Gruppo Verde in Consiglio provinciale per fermarsi un momento in questa campagna elettorale e registrare con gratitudine che cosa significa Brigitte per noi e anche per il Sudtirolo: impegno senza alcuna riserva per la democrazia, per la convivenza e per l’equità, anche tra uomini e donne. Un cuore grande per la natura e l’ambiente e per tutte le persone che hanno davvero bisogno di aiuto. L’immenso lavoro da lei svolto in questa ultima legislatura, la sua presenza su tantissimi temi e il suo coraggio, anche a fronte di tanti attacchi violenti sono esemplari per molte donne e molti uomini in Alto Adige. E noi Verdi dobbiamo per molti aspetti soprattutto a lei il riconoscimento a livello europeo del nostro partito che proprio quest’anno festeggia il suo 40° compleanno.

Per questo a Brigitte rivolgiamo di cuore i nostri auguri più grati e sinceri – per il rush finale di questa campagna elettorale, per la sua salute e per un futuro pieno di energia, di idee brillanti e di successo, come davvero merita di avere.

Bolzano, 08.10.2018

Consiglieri provinciali – Riccardo dello Sbarba, Hans Heiss

Co-Sprecher der Grünen Tobias “Tobe” Planer

Die Büro-Teams in Partei und Fraktion: Verena Frei, Barbara Unterhofer; Anna Hupel, Olivia Kieser, Serena Rauzi

30 Organisationen gehen heute auf die Straße, um gesunde Umgebung und saubere Luft anzumahnen.Wir Grüne unterstützen das Anliegen, seit jeher und erst recht im Hinblick auf die anstehenden Landtagswahlen.

  • Wir haben in dieser – vielfach inhaltsleeren – Vorwahlzeit darauf aufmerksam gemacht, dass das florierende Bild, das Kompatscher von seiner ersten Amtszeit zeichnet, mehrere Schattenseiten hat. So eine erschöpfte Arbeitswelt: die Proteste reichten seit 2014 Jahren vom Kindergartenpersonal über die Busfahrer bis hin zur Ärzteschaft. Im Feld der Arbeitsbeziehungen ist dringend zu handeln und wir hoffen auf beherzteres Vorgehen der Stocker-Nachfolge.
  • Zweites Stiefkind der ablaufenden Legislaturperiode ist die Umwelt. Nach langem Dämmerschlaf kam erst in den letzten Monaten ein laues Erwachen, als die Stickoxidwerte das Land und den Landesrat aufschreckten.

Wir erwarten in drei Schlüsselsektoren künftig neue Akzente:

  1. Wenige Themen haben die Menschen mehr bewegt als die Auswirkungen der industrialisierten Landwirtschaft auf Gesundheit und Umwelt. Wir fordern eine stärkere Förderung der biologischen Landwirtschaft, ein Hinarbeiten auf ein pestizidfreies Südtirol und sofortigen Verzicht auf Glyphosat im öffentlichen Raum.
  2. Verkehr. Das bereits genügend lärm- und schadstoffgeplagte Südtirol erstickt im Verkehr. Wir fordern dringende verkehrspolitische Maßnahmen in Absprache mit den Nachbarländern, Deckelung des LKW-Verkehrs, Anhebung der Maut und überfällige Geschwindigkeitsbegrenzungen.
  3. Tourismus. Die Grenzen des Wachstums sind sogar nach Angaben vieler Tourismustreibenden erreicht. Wir fordern die Wiedereinführung der Bettenobergrenze, das Hinarbeiten auf sanften Tourismus und die Entwicklung von Südtirol als Klima-Destination.

Auf die vor fünf Jahren angekündigte Veränderung warten wir vergebens – es ist daher fünf vor 12. Die Gesundheit der Menschen in Südtirol und die Bedürfnisse von Natur und Umwelt müssen spätestens jetzt in den Mittelpunkt des politischen Handelns rücken. Denn sie sind eine der wichtigsten Grundlagen für Lebensqualität und Wohlbefinden.

Bozen, 5.10.2018
Brigitte Foppa