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COMUNICATO STAMPA.

La dipendenza dell’Europa dal gas russo è una vera propria arma nelle mani di Putin. Per fermare la guerra dobbiamo investire in energie rinnovabili e tagliare i flussi di denaro verso la Russia. Anche Provincia di Bolzano e Regione Trentino Alto Adige/Südtirol possono fare la loro parte.

Come tutti purtroppo sappiamo, nel mezzo della nostra Europa è in atto una guerra. Ci sentiamo impotenti, eppure dobbiamo fare tutto il possibile per fermarla. La dipendenza energetica dei paesi Europei dal gas russo mette a rischio la nostra sicurezza. Più di un terzo del gas consumato in Europa proviene, infatti, dalla Russia. Questo sta causando l’aumento esponenziale delle nostre bollette e al contempo ci impedisce di bloccare il flusso di soldi che alimenta la macchina da guerra di Putin.

A livello europeo sta già circolando una petizione che invita le corporazioni fossili di tutta Europa, come Eni, Shell, BP, BASF, ecc. a disinvestire dalla Russia e a spostare quegli investimenti sulle energie rinnovabili. Noi Verdi sosteniamo l’iniziativa e facciamo la nostra parte a livello locale.

Già nel 2016 noi Verdi abbiamo fatto delle interrogazioni per sapere se e quanti investimenti nelle energie fossili ci fossero a livello provinciale e regionale. In nome dalla lotta al cambiamento climatico avevamo esortato la Provincia di Bolzano e la Regione Trentino Alto Adige/Südtirol a rinunciare a tutte queste partecipazioni e a reinvestire in altro. Ora, per agire in questo senso, si aggiunge una motivazione ancora più urgente, fermare la guerra tra Russia e Ucraina.

“Anche noi qui, nel nostro piccolo, dobbiamo e possiamo fare la nostra parte. Non possiamo davvero esitare, ogni contributo può essere decisivo” affermano i consiglieri e le consigliere Verdi. Per questo il Gruppo Verde ha appena consegnato una interrogazione, sia alla Provincia che alla Regione, in cui si chiede se e come le due istituzioni intendano disinvestire da eventuali fondi legati a gas e petrolio russi e come vogliano reindirizzare tali investimenti.

Bolzano, 11/03/2022

Cons. provinciali e regionali
Brigitte Foppa
Riccardo Dello Sbarba
Hanspeter Staffler
Lucia Coppola
Paolo Zanella

INTERROGAZIONE SU TEMI D’ATTUALITÀ.

La legge 8/2020 ha creato le condizioni per introdurre anche in Italia le figure degli “auto-consumatori collettivi” e delle “Comunità Energetiche Rinnovabili”. In Sudtirolo esistono molte cooperative energetiche, forma molto simile di autoproduzione/autoconsumo di energia rinnovabile locale.

Si chiede alla Giunta provinciale:

1. Quante cooperative energetiche esistono in provincial di Bolzano, quante utenze sono servite da queste cooperative, quanta energia viene fornita da queste cooperative e quale percentuale essa rappresenta sul totale dell’energia ogni anno consumata in provincia di Bolzano?
2. Che cosa cambia per queste cooperative in conseguenza della nuova normativa nazionale sugli “auto-consumatori collettivi” e sulle “Comunità Energetiche Rinnovabili”? In particolare, si aggiungono vantaggi o svantaggi per queste cooperative rispetto alla situazione precedente?
3. Possono essere considerate tali cooperative come delle “Comunità Energetiche Rinnovabili” e di conseguenza rientrare nella nuova normativa? Se sì, con quali conseguenze?

Bolzano, 10.03.2022

Cons. prov.
Riccardo Dello Sbarba
Brigitte Foppa
Hanspeter Staffler

COMUNICATO STAMPA.

Dopo una discussione rispettosa e di spessore, il Consiglio provinciale ha approvato oggi la mozione del Gruppo Verde “Per l’otto marzo: Sulle donne facciamo memoria”. 

La storia che studiamo a scuola è una storia di guerre. In questo tipo di narrazione le donne restano troppo spesso sullo sfondo e vengono dimenticate. “È tempo di cambiare questo modo di raccontare la storia e di dare spazio nello spazio pubblico alla rappresentazione delle donne che ne sono state protagoniste. Potrebbe essere un contributo a scrivere una storia migliore per il futuro” ha spiegato la prima firmataria Brigitte Foppa all’inizio del dibattito.

La discussione è stata molto costruttiva e promettente. Rispetto ad alcuni anni fa, dove i toni erano molto diversi, tutte le parti politiche, da destra a sinistra, hanno condiviso l’importanza del tema e hanno dato il loro contributo. “È un tema che ci porta a parlare di rispetto tra uomini e donne, anche nel dibattito politico” ha aggiunto Hanspeter Staffler. “Riflettere regolarmente a quale figura femminile dedicare una strada o un monumento, ci porta a pensare quali virtù e quali valori vogliamo onorare” ha concluso Riccardo Dello Sbarba.

Della parte deliberativa sono stati approvati quasi all’unanimità i seguenti punti:

  1. Avviare una ricerca approfondita per rilevare la presenza di statue e monumenti dedicate a donne nei luoghi pubblici dell’Alto Adige.
  2. Invitare il Consiglio dei Comuni a intitolare più frequentemente strade e piazze alle donne e ad arredare lo spazio pubblico anche con opere artistiche dedicate a donne.
  3. Allestire, nel corso dei lavori di ristrutturazione dell’edificio del Consiglio Provinciale, uno spazio dove venga reso omaggio alle politiche e ai politici del Sudtirolo che hanno contribuito alla sua storia.

Purtroppo, la Giunta non ha voluto vincolarsi sulla realizzazione di una statua o un’opera artistica permanente dedicata a personaggi femminili della storia. Il tema però è stato lanciato. Speriamo nel futuro.

Bolzano, 10/03/2022

Cons. prov.
Brigitte Foppa
Riccardo Dello Sbarba
Hanspeter Staffler

MOZIONE.

In Italia, da alcuni anni, è in corso un dibattito pubblico su come tutelare ovvero migliorare la qualità di vita delle persone fragili. La domanda sostanziale da cui partire è come intendiamo definire le persone fragili, tra le quali rientrano persone con disabilità fisica o cognitiva, ma pure tutte e tutti coloro che anche solo per un limitato periodo di tempo si trovano in una situazione di fragilità o vulnerabilità, le cui cause possono essere molteplici. L’esito del dibattito politico è sfociato nell’approvazione della legge n. 112/2016, conosciuta come “Legge dopo di noi”, con cui si dà una prima risposta alla domanda su cosa succede con le persone che non sono in grado di provvedere a loro stesse nel momento in cui i loro tutori legali, in genere i genitori, non ci sono più. La Legge dopo di noi è un provvedimento assolutamente positivo, che tuttavia non affronta tutti gli ambiti della vita delle persone con disabilità, ma si concentra su disposizioni finanziarie come l’eredità o altri aspetti economici. Gli aspetti “liquidi” della vita di queste persone sono tralasciati, ma ciò non significa che non vi sia alcun margine per intervenire e inserirli.

L’ultimo periodo del comma 1 dell’articolo 408 del Codice civile stabilisce che il/la giudice tutelare può nominare come amministratore/amministratrice di sostegno “il soggetto designato dal genitore superstite con testamento, atto pubblico o scrittura privata autenticata”. Questa formulazione apre nuove possibilità. Secondo questa definizione si potrebbe quindi anche tenere conto dei desiderata, delle aspirazioni e dei punti di vista della persona fragile.

Il Comune di Reggio Emilia ha, per primo, colmato questa lacuna, creando il “Progetto Esistenziale di Vita”, il cui scopo è raccogliere in un documento i desideri di vita delle persone con disabilità, ma non solo, e costituirne testimonianza. Al centro di tutto deve esserci la persona che assieme ai propri familiari mette per iscritto come vorrebbe vivere e, in questa ottica, gli elementi importanti nella sua vita quotidiana.

A tale scopo, presso l’Ufficio Anagrafe di Reggio Emilia è stato istituito il registro pubblico dei “Progetti Esistenziali di Vita delle persone fragili” comprendente documenti e atti che descrivono le esigenze, i bisogni, le aspirazioni, i desideri, gli obiettivi ecc. di persone con disabilità. La finalità del progetto è quindi quella di fare in modo che le persone con bisogni speciali abbiano la possibilità di depositare un documento ufficiale contenente i loro desideri ovvero il loro progetto di vita.

La procedura prevede un determinato iter che parte dalla compilazione di un questionario. Poi segue una serie di incontri con la persona interessata e con le persone significative nella sua vita. Vengono inoltre coinvolti vari rappresentanti pubblici, come funzionari e funzionarie, psicologi e psicologhe, esperti ed esperte legali ecc.

Quanto grande sia il bisogno di istituzionalizzare un “progetto di vita” di questo tipo è dimostrato dalle tante richieste di adesione registrate nel Comune di Reggio Emilia, dove in 20 giorni sono stati compilati e presentati 780 questionari. L’interesse suscitato è quindi stato enorme.

L’Alto Adige può seguire questo esempio introducendo anche nella nostra provincia il “Progetto Esistenziale di Vita” e, con idonee misure, creare i presupposti affinché le persone con bisogni speciali possano decidere autonomamente della propria vita nel momento in cui i genitori vengono a mancare.

Per questi motivi il Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano incarica la Giunta provinciale

1. di approfondire il tema del “Progetto Esistenziale di Vita” nell’ambito di un convegno o di una audizione con la partecipazione delle istituzioni competenti, degli esperti e delle esperte in materia, delle persone interessate e dei loro familiari;

2. di coinvolgere in modo particolare i Comuni dell’Alto Adige e, assieme a singoli Comuni disposti a fungere da comune pilota, di istituire un registro pubblico dei “Progetti Esistenziali di Vita delle persone fragili”, in cui depositare documenti contenenti i bisogni, i desideri e le generali aspirazioni delle persone che hanno raggiunto la maggiore età e sono portatrici di disabilità;

3. di elaborare un regolamento tipo per la predisposizione di questi “Progetti Esistenziali di Vita delle persone fragili”, sull’esempio del quale sia possibile depositare i “progetti di vita” nei vari Comuni;

4. di fare in modo che il progetto sia seguito dall’Associazione per l’amministrazione di sostegno.

Bozen, 09.03.2022

Consiglieri provinciali

Brigitte Foppa

Hanspeter Staffler

Riccardo Dello Sbarba

ANFRAGE ZUR SCHRIFTLICHEN BEANTWORTUNG.

Auf einer Pressekonferenz der Landesrätin Waltraud Deeg am 16. Februar dieses Jahres wurde angekündigt, dass fortan alle familiären Beihilfen aufgrund der ISEE-Erklärung, und nicht wie bisher aufgrund der EEVE berechnet werden. Das lokale Einkommens- und Vermögensbewertungssystem EEVE-DURP Südtirols, im Sinne einer vernünftigen Nutzung der Autonomiekompetenz zur Schaffung von mehr sozialer Treffsicherheit bei der Bewertung der Bedürftigkeit der Menschen wurde nach mehrjährigen Verhandlungen mit allen Sozialpartnern und des Landes-Sozialressorts ab 2011 eingeführt. Es ist daher fraglich, warum auf dieses autonomiepolitisch wichtige Instrument der einkommmens- und vermögensmäßigen Bedürftigkeitsbewertung nun verzichten werden soll, deren Stärken in der Integration und der Zugänglichkeit lagen.

Daher richten wir folgende Fragen an die Landesregierung:

  1. Das bisherige Landeskindergeld konnte von ca. 30.000 Familien beansprucht werden: Wie viel wurde dabei bisher ausgegeben und was war in etwa der erhaltene Durchschnittsbetrag pro Monat und Kind bzw. Familie?
  2. Wie viele gültige Anträge erwartet die Soziallandesrätin Deeg jetzt mit dem Wechsel auf die ISEE-Erklärung?
  3. Aus welchen Überlegungen heraus wurde für das Ansuchen der Beiträge von der EEVE-Erklärung auf die ISEE gewechselt?
  4. Gibt es Modellrechnungen der Landesregierung zu den Unterschieden für die Beitragsansuchenden, welche sich aus dem Wechsel von EEVE auf ISEE ergeben werden? Falls ja, zu welchem Ergebnis kommen diese?
  5. Ein wichtiges Argument für eine eigenständige Einkommens- und Vermögensberechnung war die Schaffung eines autonomen Gestaltungsmöglichkeit für ein wichtiges Instrument des Wohlfahrtssystems Südtirols (Sozialhilfe, Gesundheit, Bildungsförderung, Wohnen). Kommt es durch den Rückgriff auf das staatliche Instrument der ISEE zu einer erneuten Aufsplitterung mit erneuter Unübersichtlichkeit für Betroffene, Beratungseinrichtungen und Dienstleistern?
  6. Wir bitten um die Einschätzung der Landesrätin zu folgendem Vorschlag: Was spricht dafür bzw. dagegen, das neue System des Staates (einheitliches Familiengeld) und das bisheriges System der Landesfamilienleistungen parallel laufen zu lassen, bis man die Auswirkungen der neuen Leistungen genauer kennt und dann auf einer gesicherten Grundlage Korrekturen anbringt, welche die Landesfamiliengelder gezielter auf die neue Situation einstellt und das einheitliche System der Einkommens- und Vermögensbewertung EEVE für die Landesleistungen aufrecht hält?

Bozen, 09.03.2022

Landtagsabgeordnete

Hanspeter Staffler

Brigitte Foppa

Riccardo Dello Sbarba

Hier könnt ihr die Antwort der Landesregierung lesen.

ANFRAGE ZUR SCHRIFTLICHEN BEANTWORTUNG.

Daher richten wir folgende Fragen an die Landesregierung:

1. Werden im Jahr 2022 erneut Grasproben auf Spielplätzen gezogen?
a. Wenn ja, wie viele Grasproben werden wann und wo gezogen? Wir ersuchen um eine detaillierte Auflistung!

Bozen, 24.02.2022

Landtagsabgeordnete
Hanspeter Staffler
Brigitte Foppa
Riccardo Dello Sbarba

ANFRAGE ZUR SCHRIFTLICHEN BEANTWORTUNG.

Bereits im Jahr 2016 hat die Grüne Fraktion im Landtag eine Anfrage zu den finanziellen Risiken und der ökologischen Problematik von Investitionen eingereicht, die auf fossile Energiequellen setzen. Das Thema hat seither an Brisanz gewonnen. Zusätzlich zum bereits 2016 bestehenden Problem der Erreichung der Klimaziele ist nun die Abhängigkeit in Energiefragen von Russland in den Fokus der Problematik gerückt. Nicht nur ist Europa dadurch erpressbarer denn je, sondern wir finanzieren mit unserem Geld indirekt nun auch die Aggressionen Russlands gegen die Ukraine.

Daher richten wir folgende Fragen an die Landesregierung:

  1. Hat das Land, direkt oder indirekt über Landesinstitutionen, Inhouse-Gesellschaften, Gesellschaften mit Landesbeteiligung etc., Geld in Fonds oder Unternehmen angelegt, die Gewinne aus Öl, Gas oder Kohle erzielen?
    1. Falls ja, bitten wir um genaue Angaben der Herkunft des Fonds bzw. des Unternehmens und des Ausmaßes der Investition.
  2. Hat sich das Land bereits mit dem Thema Abhängigkeit und „Divestment“ vor allem von russischem Öl und Gas auseinandergesetzt? Falls ja, zu welchen Ergebnissen ist man gekommen?
  3. Falls das Ziel „Divestment“ vor allem von russischem Öl und Gas besteht: Wie werden die Gelder reinvestiert?

Bozen, 08.03.2022

Landtagsabgeordnete

Brigitte Foppa

Riccardo Dello Sbarba

Hanspeter Staffler

Hier könnt ihr die Antwort der Landesregierung lesen.

ANFRAGE ZUR SCHRIFTLICHEN BEANTWORTUNG.

Es wird gebaut im Land. Bereits 2019 machten der Dachverband für Natur- und Umweltschutz gemeinsam mit dem Heimatpflegeverband auf den Bauboom der Tourismuszonen im Grünen aufmerksam (siehe Anhang).

Daher richten wir folgende Fragen an die Landesregierung:

Wie ist der Stand der Dinge folgender Projekte (ausführliche Informationen zum jeweiligen Projekt in der Dokumentation im Anhang):

  1. Geplantes Objekt: Hotel mit 140 Betten
  2. Geplantes Objekt: Hotelanlage mit 21 Chalets
  3. Geplantes Objekt: „Residencebetrieb“ mit 40 Appartements und insgesamt 100 Betten, 4 Sterne S.
  4. Geplantes Objekt: Campingplatz mit 90 Stellplätzen, sechs Holzhäusern und 3 Baumhäusern.
  5. Lorenzen, Sonnenburg. Geplantes Objekt: Sechs Ferienwohnungen mit insgesamt 24 Betten.
  6. Lorenzen, Saalen. Geplantes Objekt: Zusätzliche Residence zum bestehenden Hotel „Saalerwirt“ mit 25-30 Betten (ca. fünf Apartments) und Privatwohnung.
  7. Burgstall 1. Geplantes Objekt: Hotelanlage
  8. Burgstall 2. Geplantes Objekt: Therme mit Hotel und Ferienwohnungen
  9. Geplantes Objekt: Hotelerweiterung und Tiefgarage
  10. Geplantes Objekt: Tourismuszonen hinter dem Kirchturm und in Söll
  11. Geplantes Objekt: Unbekannt, geplante Zuweisung einer Zone für touristische Einrichtungen
  12. Brixen, Palmschoß. Geplantes Objekt: Erweiterung eines denkmalgeschützten Hotels mit drei Hoteltürmen
  13. Sexten, Rotwandwiesen Geplantes Objekt: Chaletdorf mit sechs Chalets

Bozen, 08.03.2022

Landtagsabgeordnete

Brigitte Foppa

Riccardo Dello Sbarba

Hanspeter Staffler

Hier könnt ihr die Antwort der Landesregierung lesen.

 

COMUNICATO STAMPA.

Il cambiamento climatico non si ferma e noi dobbiamo accelerare. È tempo di passare dalle parole ai fatti. Il Gruppo Verde porta in Consiglio provinciale una mozione in cui propone che la Provincia inizi subito a rinnovare il trasporto pubblico, sostituendo i mezzi a diesel con quelli elettrici.

Nelle ultime settimane, la Giunta ha incaricato nove esperti di valutare il piano clima e lei stessa si appresta ad andare in tour per la provincia a dialogare con la gente sulla sostenibilità. Il Gruppo Verde in Consiglio provinciale su queste iniziative commenta: “Parole e dialogo su questi temi vanno sempre bene, anzi, era ora! Ma è anche tempo di passare ai fatti”. Con una mozione che verrà trattata questa settimana il Gruppo Verde propone alla Giunta provinciale di iniziare fin da subito a sostituire per il trasporto pubblico gli autobus a diesel con mezzi elettrici.

“Negli ultimi anni la tecnologia per gli autobus elettrici ha fatto grandi passi in avanti, soprattutto per quanto riguarda la potenza e la durata della batteria. Oggi questi mezzi sono in grado di servire anche le località in montagna. Accanto all’acquisto di nuovi veicoli, si possono anche trasformare autobus diesel usati in autobus elettrici, riducendo in questo modo la spesa e favorendo il riuso” argomenta il primo firmatario Hanspeter Staffler.

Il traffico stradale è uno dei settori più inquinanti e impattanti. In Alto Adige rappresenta il 43% di tutte le emissioni. In più si stima che un buon terzo del totale delle emissioni legate al traffico sia da attribuire ai veicoli pesanti e agli autobus.

Per questo, la mobilità pubblica può e deve dare il buon esempio, riducendo in maniera drastica le proprie emissioni di CO2. Anche l’Europa ce lo chiederà presto, se vogliamo rispettare gli obiettivi climatici entro il 2030. Nelle gare di appalto in corso per il trasporto pubblico su gomma, la Provincia deve tenerne conto, nella consapevolezza che qualsiasi costo aggiuntivo di queste misure sarà un investimento per il nostro futuro.

Bolzano, 7.3.2022

Cons. prov.
Hanspeter Staffler
Brigitte Foppa
Riccardo Dello Sbarba

Qui la nostra conferenza stampa.

COMUNICATO STAMPA.

Nelle guerre, nelle crisi: le donne ne portano il peso – e troppo spesso “scompaiono” dalla storia.
Una mozione affinché almeno questo oblio non accada più.

Lo abbiamo visto durante la pandemia: le donne hanno portato sulle loro spalle gran parte del peso. Rapidamente sono scomparse dallo spazio pubblico.

La tremenda invasione russa in Ucraina ci fa vedere: nelle guerre le donne restano indietro con bambine/ e anziani, si occupano di tutto quello che sta dietro al fronte.

La storia, spesso, ancora, scritta al maschile, poi le mette in secondo piano e le dimentica..

Per l’otto marzo proponiamo di riscattare maggiormente le donne dall’oblio della storia. E lo spazio pubblico ne deve essere testimone. La memoria non passa solo dai libri, ma anche dalle immagini che si incontrano per strada. Di tantissimi uomini protagonisti della storia, esistono statue, monumenti e mezzi busti che ne preservano il nome e il volto. Spesso peraltro senza tener presente quanto molti di loro fossero legati a guerre e distruzione.

Ripudiare la guerra significherebbe anche ripensare le rappresentazioni degli imperatori, dei generali ecc. Il dibattito di qualche tempo fa a Merano, intorno al cambio di nome di via Cadorna poteva essere un esempio di un cambiamento del pensiero. Forse oggi, di fronte allo choc della guerra il cambio del nome sarebbe più semplice.

Creiamo allora posto alle tante donne scienziate, musiciste, mediche, infermiere, benefattrici, pensatrici, filosofe, letterate, poetesse, artiste, politiche, partigiane, cantanti, regine, contadine, operaie, giornaliste, scalatrici, sportive, insegnanti, sindacaliste, ecc. che per ora non sono ricordate né onorate nello spazio pubblico con una statua un monumento o almeno il nome di una strada.

Questo chiede la mozione che il Gruppo Verde porta in Consiglio provinciale questa settimana.

“È tempo che conserviamo e tramandiamo il nome e il volto delle tante donne protagoniste della nostra storia. Forse aiuta a scriverne una migliore per il futuro”, spera Brigitte Foppa, prima firmataria della mozione.

Bolzano, 08/03/2022

Cons. prov.
Brigitte Foppa
Riccardo Dello Sbarba
Hanspeter Staffler