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MOZIONE.

La tutela del clima è un obiettivo urgente, da perseguire con misure tempestive ed efficaci. Nell’insieme il traffico stradale è una delle principali fonti di gas serra. In Alto Adige rappresenta il 43%1 di tutte le emissioni (senza le emissioni grigie) e questo è un valore altissimo rispetto alla media europea. Si stima che un buon terzo del totale delle emissioni legate al traffico sia da attribuire ai veicoli pesanti e agli autobus.

Mentre nel frattempo con il regolamento (UE) 2019/12422 l’Unione europea ha per la prima volta introdotto obiettivi di riduzione della CO2 per il parco dei nuovi veicoli pesanti, attualmente per gli autobus non esistono ancora obblighi di riduzione di queste emissioni. La Commissione europea intende però stabilirli entro il 2022. In linea con gli obblighi introdotti per i veicoli pesanti, il parco autobus dovrà verosimilmente arrivare, entro il 2030, a una riduzione dei gas serra di almeno il 30% rispetto al 2019/2020.

Per questo motivo le amministrazioni aggiudicatrici sono particolarmente chiamate ad agire, perché questo è il momento di porre le basi per passare ad autobus fossil free, e così raggiungere gli obiettivi climatici nel 2030. Se nel 2022 si dovessero, come sembra, acquistare autobus diesel, questi resterebbero in servizio fino al 2032, facendoci perdere una preziosa occasione per avere un parco autobus fossil free o a basso consumo di combustibili fossili.

La direttiva UE 2019/11613 sulla promozione di veicoli puliti e a basso consumo energetico nel trasporto su strada prevede che tra tutti gli autobus acquistati dal 2 agosto 2021 al 31 dicembre 2025 la quota dei veicoli puliti deve arrivare come minimo al 45%. A ciò si aggiunge che almeno il 50% di questi veicoli puliti deve essere a emissioni zero e almeno il 65% degli autobus acquistati dopo l’1/1/2026 deve appartenere alla categoria dei veicoli puliti, di cui quanto meno la metà deve essere a emissioni zero.

La situazione attuale nella nostra provincia

Nel 2021 la Provincia di Bolzano ha indetto una gara d’appalto per l’assegnazione dei servizi di trasporto pubblico extraurbano su gomma, in cui si prevedeva l’impiego di veicoli non inferiori alla classe Euro 6 e di età non superiore a 2 anni. Tutti i partecipanti hanno offerto di effettuare i servizi con autobus diesel Euro 6.

Il bando di gara (art. 8 del capitolato tecnico) prevedeva anche che, qualora l’ente affidante dovesse prescrivere l’uso di veicoli elettrici o alimentati a idrogeno o altre modalità tecnologiche innovative, l’impresa affidataria si impegni a concordare con l’ente affidante le modalità di finanziamento per la parte eccedente gli investimenti previsti nell’allegato piano finanziario. Ciò significa che la Provincia può prescrivere l’utilizzo di veicoli con tecnologie innovative, ad esempio mezzi a trazione elettrica, anche dopo l’affidamento del servizio.

Negli ultimi anni la tecnologia per gli autobus elettrici ha fatto grandi passi in avanti, soprattutto per quanto riguarda la capacità della batteria. Gli autobus elettrici sono oggi in grado di servire linee del trasporto pubblico locale anche in aree di montagna. Inoltre, se si considera un periodo di 15 anni, il costo del ciclo di vita di un autobus elettrico è oggi senz’altro comparabile con quello di un autobus diesel convenzionale.

Accanto all’acquisto di nuovi autobus elettrici, si potrebbero anche trasformare autobus diesel usati in veicoli elettrici, promuovendo così il riutilizzo di tali veicoli. L’introduzione di autobus elettrici consentirebbe poi l’utilizzo di energia elettrica verde generata localmente, dando così un contributo importante alla protezione del clima e all’economia regionale.

Analisi dell’aspetto finanziario

L’importo a base di gara per tutti e 10 i lotti era di 713.794.916 euro, con un ribasso medio per tutti e 10 i lotti del 19,35%, per cui l’importo aggiudicato è di 138 milioni di euro inferiore a quello a base di gara.

Per l’insieme dei servizi è previsto l’acquisto di circa 370 nuovi autobus. Un autobus diesel costa circa 200.000 euro (per semplicità di calcolo partiamo dal fatto che si tratti di 12 autobus, rappresentando comunque e decisamente la parte più consistente). Un autobus elettrico costa circa 420.000 euro, con una conseguente differenza di prezzo di 220.000 euro per ogni autobus. Con 370 autobus fa 370 x 220.000 = 81,4 milioni di euro, e quindi 56,6 milioni di euro in meno rispetto alla somma inizialmente prevista nella gara d’apppalto (138 meno 81,4 uguale 56,6 milioni di euro).

Va poi aggiunto che
– gli autobus elettrici non devono essere necessariamente nuovi, ma possono anche essere vecchi diesel trasformati in veicoli elettrici con una riduzione della spesa a 300.000 euro;
– i costi per la gestione di autobus elettrici sono inferiori a quelli per gli autobus diesel;
– dopo dieci anni, e quindi con la scadenza della concessione, il valore residuo degli autobus elettrici è decisamente più alto rispetto agli autobus diesel.

Di conseguenza, i maggiori costi di acquisto si ridimensionano ulteriormente, perché entro il decimo anno di attività sono parzialmente assorbiti.

Se inoltre si tiene conto del fatto che a livello di UE vi è un comune accordo sul carbon pricing anche per l’energia utilizzata nei trasporti, possiamo senz’altro concludere che il passaggio agli autobus elettrici, che nella nostra provincia possono essere alimentati con energia verde prodotta in loco, è comunque la variante più economica.

Il quadro normativo, economico e tecnico è quindi favorevole a un immediato e rapido passaggio agli autobus elettrici.

Pertanto il Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano incarica la Giunta provinciale,

  1. di utilizzare i 138 milioni di euro circa, risparmiati con il ribasso offerto sull’importo a base di gara, per l’acquisto di autobus a zero emissioni e le necessarie infrastrutture di ricarica;
  2. di garantire che gli autobus per il servizio di trasporto pubblico locale utilizzati dai nuovi concessionari siano elettrici o, in ogni caso, a zero emissioni.

Consiglieri provinciali
Hanspeter Staffler
Brigitte Foppa
Riccardo Dello Sbarba