Home2021Febbraio (Page 2)

INTERROGAZIONE SU TEMI DI ATTUALITÀ.

Secondo il modello misto pubblico – privato alla società pubblica SASA verrà affidato il 45% del trasporto pubblico locale.

Si chiede alla Giunta provinciale:

  1. Da quando parte il nuovo servizio SASA che copre il 45% del servizio?
  2. In quale forma verranno fissate le condizioni del servizio? Con un contratto di servizio, o in che altro modo?
  3. Come cambia il servizio di SASA, rispetto alla situazione attuale, in termini di chilometro percorsi? E’ esatta l’informazione che SASA vedrà raddoppiare i chilometri attualmente percorsi, e se sì, da quanti a quanti passerà?
  4. SASA subappalterà a privati una parte del 45% del servizio a lei affidato? Se sì, quale quota di servizio appalterà? Si può avere un dato che renda l’idea della dimensione del subappalto?
  5. Se subappalterà, in quale forma verrà assegnato il subappalto? Ci saranno affidamenti diretti, o gare, o cosa?

Bolzano, 8 febbraio 2021

Cons. prov.
Riccardo Dello Sbarba
Brigitte Foppa
Hanspeter Staffler

INTERROGAZIONE SU TEMI DI ATTUALITÀ.

Rispondendo alla nostra interrogazione n. 1275/20 del 03.12.2020, il Presidente della Provincia ci ha inviato la comunicazione n. 19/2020 della Ripartizione Enti locali e l’elenco dei/lle componenti delle diverse comunità comprensoriali con i rispettivi partiti. Ma dall’elenco non è possibile capire – data la variegata configurazione politica nei diversi comuni – quali siano le persone rappresentanti le minoranze e come sono state scelte.

Si chiede alla Giunta provinciale:

  1. L’appartenenza alla minoranza di una persona da nominare nel consiglio comprensoriale viene stabilita in base alla sua collocazione di minoranza nel rispettivo consiglio comunale, oppure in base alla maggioranza e minoranza che si formano nel consiglio comprensoriale? In questo secondo caso, come e quando viene stabilita la maggioranza a livello comprensoriale?
  2. Presa visione dell’elenco dei/lle componenti dei diversi consigli comprensoriali, quali di queste/i e dei rispettivi partiti sono considerati minoranza in ciascun consiglio comprensoriale, da quali comuni erano nominati/e e perché proprio da quei comuni?

Bolzano, 8 febbraio 2021

Cons. prov.
Riccardo Dello Sbarba
Brigitte Foppa
Hanspeter Staffler

 

Qui potete scaricare la risposta della giunta.

COMUNICATO STAMPA.

Dopo una lunga fase di stop-and-go e una settimana di Consiglio provinciale in cui la Giunta ha ripetutamente affermato di avere “tutto sotto controllo”, viene ora annunciato il lockdown di febbraio.

Una misura che era già da tempo inevitabile a causa dei contagi in continua crescita e dello sviluppo sempre più preoccupante della pandemia e che proprio per questo ora viene presa decisamente in ritardo.

La gestione della crisi negli ultimi mesi è stata disastrosa. Promesse di salvezza (una fra tutte: test di massa come „atto liberatorio”), ritardi, reazioni di panico alle minacce delle associazioni di categoria, litigi all’interno della giunta: sono stati questi solo alcuni dei segnali che ci hanno fatto capire che il “Südtiroler Sonderweg” stava andando fuori controllo. Se poi a giorni in molte regioni d’Italia verranno aperti gli impianti sciistici, mentre l’Alto Adige resta bloccato dal lockdown, sarà l’assurda dimostrazione che la “via altoatesina” è fallita miseramente.

Ci siamo sopravvalutati. Forse si trattava di una strada ancora comprensibile in primavera, quando i dati erano relativamente buoni – e di certo agognata e desiderata – ma che non era più possibile sostenere alla luce delle cifre del contagio che salivano vertiginosamente durante l’autunno.

La “via altoatesina” è stata un’impresa troppo grande per questa mediocre giunta provinciale SVP-Lega.

Di fronte al numero di vittime e di contagi e alla minaccia all’esistenza di molte famiglie e imprese, oltre alla severa valutazione politica si impone anche una riflessione profonda sulla dimensione esistenziale e tragica che vivono di migliaia di persone nella nostra provincia.

L’opposizione chiede, a ragione, un Consiglio provinciale straordinario per fare chiarezza sulla gestione fallimentare della crisi pandemica. E chi ha guidato l’Alto Adige in questo disastro deve assumersi chiaramente la propria responsabilità.

Bolzano, Bozen, 05/02/2021

Cons. prov. Brigitte Foppa, Riccardo Dello Sbarba, Hanspeter Staffler

Felix von Wohlgemuth, Co-portavoce Verdi Grüne Vërc

COMUNICATO STAMPA. 

“Tutto sotto controllo”. Questa dichiarazione l’abbiamo sentita ripetutamente dalla Giunta durante questa settimana di lavori in aula. Ed ecco che ieri sera, a distanza di poche ore dalla chiusura dei lavori, è stato deciso il lockdown. Questo modus  operandi, sia nei confronti del Consiglio che della popolazione, è inaccettabile. L’intera opposizione presenterà quindi una richiesta di sessione straordinaria urgente. Gli “assoli” del Presidente nel silenzio dell’intera maggioranza devono finire.

Per tutta la seduta settimanale il messaggio è stato “i numeri sono sotto controllo, in effetti dovremmo essere zona gialla”. Tutta l’opposizione era quindi incredula quando ieri sera ha saputo del nuovo lockdown, dai media. Meno di tre ore prima, al termine della sessione plenaria, si chiedeva al Presidente se ci fossero novità e la risposta era stata lapidaria: “Niente di nuovo”.

I rappresentanti delle minoranze – che rappresentano quasi la metà degli altoatesini – si chiedono cosa sia successo in un lasso di tempo tanto breve. E va sottolineato ancora una volta come il Consiglio provinciale, il supremo organo legislativo della provincia democraticamente eletto, è totalmente escluso da queste importanti decisioni. Come la stessa popolazione, alla quale è stato ribadito per giorni che si sarebbe fatto di tutto per evitare un nuovo lockdown.

“Questo percorso zigzagante, con improvvisi cambi di direzione e il mancato coinvolgimento della popolazione e del Consiglio sono inaccettabili”, concordano tutti i rappresentanti dell’opposizione, che chiedono un maggiore coinvolgimento nelle decisioni e informazioni chiare da parte della Giunta: “Una democrazia non può funzionare così”.

I rappresentanti delle opposizioni presenteranno quindi già nella giornata odierna una richiesta urgente di convocazione di una sessione straordinaria del Consiglio provinciale e chiederanno un coinvolgimento immediato e vincolante del Consiglio in queste decisioni così forti ed impattanti.

Lunedì verranno definiti i prossimi passi comuni.

 

BZ, 05.02.2021

Come è noto, la giunta provinciale ha deciso di voler intraprendere un “percorso speciale altoatesino” nella lotta contro la pandemia di Coronavirus.

A tal fine, la legge provinciale n. 4 dell’8 maggio 2020 prevede la nomina di una Commissione di esperti quale organo di consulenza della Provincia. Il consiglio di questi esperti è stato successivamente citato più volte come un pilastro centrale della strategia della provincia per combattere la pandemia.

Da allora, ogni volta che la giunta provinciale annuncia aperture o chiusure, i politici coinvolti fanno riferimento al parere di siffatta commissione. Tuttavia, nonostante il loro impatto significativo sulla nostra vita quotidiana, i loro consigli non sono stati resi pubblici fino ad oggi.

Le decisioni della giunta corrispondono ai consigli epidemiologici di questa commissione? Se ne discostano, e se sì, perché? O forse i verbali delle riunioni della commissione di esperti non contengono affatto raccomandazioni chiare e servono quindi alla giunta solo come una foglia di fico per dare alle sue “decisioni di pancia” una patina scientifica?

Per poter comprendere e di conseguenza sostenere i decreti della giunta provinciale, è necessario conoscere anche le basi sulle quali si fondano questi decisioni. Solo attraverso la trasparenza, l’apertura e l’onestà si creerà nella popolazione l’accettazione così importante per le misure della giunta

Cosa aspetta la giunta, di cosa ha paura?

I cittadini dell’Alto Adige hanno il diritto di sapere cosa è stato discusso in questa commissione e quali raccomandazioni sono state fatte da questi esperti. Pertanto, la giunta provinciale ha il dovere di rendere pubblico senza indugio i verbali delle riunione della commissione di esperti.

Non domani, ma oggi.

Felix von Wohlgemuth
Co-portavoce Verdi Grüne Vërc

COMUNICATO STAMPA

Sulla cultura la maggioranza in Consiglio provinciale non vuole aprire lo sguardo: infatti la coalizione SVP-Lega boccia la nostra proposta di eseguire un’indagine della situazione economica dell’industria culturale e creativa in Alto Adige, incentrandola sul numero delle imprese, sul fatturato dell’industria culturale e creativa nonché sul valore aggiunto lordo di questo settore.

La proposta era nata dalle problematiche sollevate dagli addetti ai lavori. Südtiroler Künstlerbund e Performing Artists South Tyrol infatti hanno dichiarato proprio in questi giorni ai politici e ai media con una lettera aperta, che c’è bisogno proprio di un’indagine sul valore aggiunto derivante dal settore culturale, inteso a 360 gradi.

Come al solito la giustificazione della Giunta per la bocciatura non è stata molto originale: “Facciamo già”. In questo caso quello che si fa già è uno studio che fa riferimento solo all’effetto dei contributi pubblici, non all’effettivo valore aggiunto complessivo del mondo dell’arte e della cultura. Ed è invece proprio di questo grandissimo valore che dobbiamo prendere coscienza. Non si tratta di giustificare la spesa pubblica, che a nostro giudizio non sarà mai grande abbastanza. Ridurre il mondo della cultura ai soli contributi pubblici non rende giustizia a un settore di importanza vitale per la salute delle nostre menti, delle nostre anime e anche per quella della nostra economia.

#noicisiamo e continueremo a impegnarci per il giusto riconoscimento di questo settore, che in questa crisi soffre forse anche troppo silenziosamente.

Bozano, 03/02/2021

Cons. prov.
Brigitte Foppa
Riccardo Dello Sbarba
Hanspeter Staffler

COMUNICATO STAMPA.

Ancora a novembre i Verdi avevano presentato in Consiglio provinciale una mozione per aiutare famiglie in difficoltà con gli strumenti tecnici necessari per permettere a ragazzi e ragazze una buona qualità della didattica a distanza. Non tutte le famiglie si possono infatti permettere un computer o un tablet per ogni figlio/a e/o genitore. In questi mesi è stato elaborato, in collaborazione con la SVP, un emendamento. La proposta è stata oggi approvata da una vasta maggioranza.

La crisi economica che già incombe rende ancora più difficile per le famiglie munirsi degli strumenti necessari per poter permettere ai figli e alle figlie di studiare e seguire le lezioni al meglio. Per questo riteniamo che un servizio di prestito gratuito per tablet e computer possa essere una soluzione per mettere a disposizione di un grande numero di bambine/ii e giovani gli strumenti di cui hanno bisogno in caso di quarantena. Le cifre dei contagi purtroppo ci confermano che questa modalità continuerà ad accompagnarci anche nei prossimi mesi. “In questi tempi difficili l’approvazione di questa proposta è un segnale positivo per la valorizzazione delle famiglie e un aiuto necessario“ commenta la prima firmataria Brigitte Foppa.

La parte deliberativa approvata recita come segue:

Il Consiglio provinciale incarica la Giunta provinciale:

  • di ampliare ulteriormente il servizio di noleggio da parte delle scuole dell’attrezzatura tecnica di base per le alunne e gli alunni che per un certo periodo devono seguire le lezioni da casa;
  • di fare in modo che tale servizio abbia il sostegno didattico e tecnico dei relativi interlocutori delle scuole, delle collaboratrici e dei collaboratori specializzati della Ripartizione pedagogica nonché delle tecniche e dei tecnici della Ripartizione 9, al fine di supportare le alunne e gli alunni nonché le famiglie che hanno difficoltà con le tecnologie digitali.

 

Bolzano, 03/02/2021

 

Cons. prov.

Brigitte Foppa, Riccardo Dello Sbarba, Hanspeter Staffler

 

COMUNICATO STAMPA.

Molto lentamente tutta Europa sta prendendo consapevolezza di quanto duramente la pandemia abbia colpito il settore della cultura e tutta la filiera a esso collegata. Uno studio europeo ha calcolato che nel 2020 le perdite economiche del settore culturale sono state di quasi 200 miliardi di Euro.

Nel corso di questi mesi hanno giustamente continuato a protestare in modo più o meno plateale (solo per fare alcuni esempi ricordiamo le danzatrici di flamenco in Spagna e il flashmob dei lavoratori dello spettacolo a Milano) artisti, musicisti, cantanti, critici d’arte, attori, attrici, addetti alle luci, gestori di sale cinematografiche, teatri, orchestre. Tanti di loro durante il lockdown hanno fatto di necessità virtù e hanno usato i social media per continuare a cantare, a suonare, a fare arte. Durante il concerto di Capodanno a Vienna con i Wiener Philarmoniker, Riccardo Muti si è fatto portavoce in Eurovisione dell’importanza della musica (e dell’arte) per la salute della nostra mente.

Nonostante questi importanti interventi, la cultura è e resta un settore sottovalutato in tutti i suoi aspetti, spesso ridotto a dimensioni hobbistiche e di tempo libero. Regolarmente viene taciuta la sua importanza economica.

Il Gruppo Verde ha riconosciuto questa mancanza e ha elaborato un pacchetto di proposte tra mozioni e disegni di legge che ci facciano rendere conto del valore della cultura. Tra questi un disegno di legge che intende rilanciare la prassi delle opere d’arte negli edifici pubblici e un altro che punta a rendere più accessibili le concessioni di incarichi pubblici ad artisti e artiste locali. La terza proposta è racchiusa in una mozione che chiede di misurare il valore monetario del panorama culturale in Alto Adige. Quest’ultima verrà trattata questa settimana in Consiglio provinciale e quindi la presentiamo meglio.

Perché ci sono però degli spiragli di luce e di consapevolezza all’orizzonte: già da alcuni anni la Germania fa analizzare gli indicatori economici dell’industria culturale e creativa tedesca. I risultati contenuti nel rapporto del 2019 sono incredibili: nel 2018 l’industria culturale tedesca ha prodotto all’incirca 100,5 miliardi di euro di valore aggiunto lordo, superando settori come l’industria chimica, l’approvvigionamento energetico o i servizi finanziari, e si attesta più o meno sulle stesse cifre dell’industria meccanica. In Germania solo l’industria automobilistica produce un valore aggiunto più elevato. Secondo uno studio realizzato dallo studio di consulenza Ernst & Young nel 2019 il settore culturale ha contribuito all’economia europea più dei settori delle telecomunicazioni, chimico e automobilistico insieme.

E in Alto Adige? Nella nostra Provincia i musei sono ancora tutti chiusi e le voci dal mondo della cultura e dell’arte spesso non sono ascoltate.

Il nostro patrimonio culturale e artistico è ricco. Quanto sia veramente ricco, ancora però non lo sappiamo. Quando si parla di contributi alla cultura, la maggior parte delle persone pensa a investimenti a perdere. Ma la realtà è ben diversa. Le cifre della Germania rendono l’idea dell’enorme valore economico della scena culturale.

La cultura è un settore vitale, per la salute delle nostre menti, ma anche per la salute della nostra economia. Noi Verdi Grüne Verc chiediamo con questa mozione che anche l’Alto Adige prenda coscienza del valore della cultura, soprattutto in questa fase di crisi così difficile per tutti. Chiediamo quindi di far eseguire un’indagine della situazione economica dell’industria culturale e creativa in Alto Adige, incentrandola sul numero delle imprese, sul fatturato dell’industria culturale e creativa nonché sul valore aggiunto lordo di questo settore. Ascoltando chi fa cultura, ovviamente.

Questo è solo il primo colpo. Perché non possiamo permettere che si continuino a trascurare l’arte e la cultura in questo modo. Noi faremo la nostra parte, in Consiglio provinciale, nelle commissioni legislative e ai tavoli di negoziazione: #noicisiamo

 

Bolzano 01/02/2021

 

Cons. prov.
Brigitte Foppa
Riccardo Dello Sbarba
Hanspeter Staffler

INTERROGAZIONE.

In provincia di Bolzano esistono numerose grandi dighe costruite per alimentare impianti idroelettrici. La sorveglianza sulle dighe, detta “guardiania”, è una delle misure atte a garantire la loro sicurezza e la prevenzione di possibili incidenti che possono avere – la storia lo insegna – conseguenze catastrofiche. Tradizionalmente la guardiania è stata gestita con risorse interne dai grandi concessionari: sostanzialmente con personale dipendente specializzato a questo scopo. Da un po’ di tempo, tuttavia, questa funzione in diversi paesi d’Europa viene spesso “esternalizzata”: in altre regioni italiane viene affidata a ditte o cooperative esterne, in alcuni casi per gran parte della giornata a vigilantes e non a personale specializzato. In alcuni paesi europei si sperimenta la guardiania affidata a agricoltori di terreni confinanti.

Si chiede:

  1. Come sono classificate in provincia di Bolzano le dighe realizzate a scopo idroelettrico e quali sono gli standard di sicurezza richiesti?
  2. Qual è il soggetto responsabile della sicurezza delle dighe, quali funzioni di controllo hanno le istituzioni pubbliche e come le svolgono?
  3. Per quali tipologie di dighe è prevista la funzione di “guardiania” e come si deve svolgere
  4. A chi è affidata in provincia di Bolzano la “guardiania” delle dighe per le quali questa funzione è prevista? In particolare, a quale tipo di personale è affidata? Se vi sono modalità e affidamenti diversificati per lo svolgimento di questa funzione, si prega di specificarlo.
  5. Quali sono le fonti normative delle risposte alle precedenti domande?

Bolzano, 1 febbraio 2021

Cons. prov.
Riccardo Dello Sbarba
Brigitte Foppa
Hanspeter Staffler

 

Qui potete scaricare la risposta dell giunta.