Home2018 (Page 11)

GREEN.EVENTS
Venerdì | Freitag 16.02.2018
ore 18 Uhr Casa Kolping Haus BZ

Spazio gentile –  Spazio per tutt* 

Pianificazione del territorio, urbanistica, pianificazione del paesaggio, di spazi pubblici e servizi – dare forma a tutti questi elementi è un compito solitamente gestito da a esperte/i, ingegnere/i, architette/i, urbaniste/i. Ma tutto quello che suona così tecnico e incomprensibile ha poi effettivamente un forte impatto sul dove e come viviamo noi – noi bambini, bambine, donne, uomini, famiglie, ciascuno con i propri bisogni. E a volte più, a volte meno, questi elementi mettono alla prova le nostre possibilità di comunicazione e di movimento.

Chi dà forma ai nostri spazi di vita e come viene deciso? Che cosa cambierebbe se improvvisamente più cittadine, madri, donne della politica, dell’amministrazione, sportive volessero dire la loro, dal loro punto di vista e con la volontà di coinvolgere tutte le persone con cui vivono… diverse generazioni e diversi modi di vivere e muoversi. Che cosa succederebbe se questa attenzione, questo diverso atteggiamento venisse portato fuori dalla sfera privata e venisse preso in considerazione anche nella progettazione degli spazi pubblici?

Gisella Bassanini, ricercatrice, architetta e Presidente dell’Associazione “Smallfamilies”, autrice del libro “Per amore della città” ci illustra le sue idee su conciliazione e pianificazione territoriale e dialoga con Marialaura Lorenzini, Brigitte Foppa e tutte le interessate e gli interessati su possibili vie percorribili di un vivere, insieme o semplicemente accanto all’altro, cordiale e rispettoso.

Organizzato dalle Donne Verdi

Le cifre sui camion confutano le dichiarazioni del vertice sul traffico di Monaco: il trend va nella direzione opposta.

Ieri i Ministri per la mobilità e i Governatori dell’Euregio si sono incontrati a Monaco per consultarsi sulla problematica del traffico lungo l’asse del Brennero. Il bilancio del vertice bavarese è stato a dir poco mediocre. Anche il Presidente Kompatscher questa volta non è riuscito ad annunciare un successo. La sensazione insipida deriva dal fatto che ascoltiamo per l’ennesima volta la solita vecchia litania. Nessuna nuova dunque da Monaco: che la RoLa debba essere rafforzata non è certo una rivoluzione.

Sicuramente ci risulta difficile credere alle promesse.
Anche perché i dati sul trasporto tramite l’autostrada ferroviaria (RoLa) sono in evidente regresso, come emerge chiaramente dalla risposta alla nostra interrogazione dello scorso dicembre (v. allegato): tra il 2007 e il 2016 i treni che trasportano camion non solo non sono cresciuti, ma sono drammaticamente diminuiti. L’andamento è impressionante: negli ultimi 10 anni il numero di treni è calato da 3.157 a 1.121 (vedi interrogazione) e soprattutto dopo il 2011 la discesa è stata continua e inesorabile.

In questo arco di tempo è stato trasportato sulla RoLa al massimo il 2,6% dei camion passati attraverso il Brennero. Si tratta di una chance sprecata. Come emerge dalla risposta alla nostra interrogazione, con una RoLa funzionante la concentrazione del diossido di azoto potrebbe essere ridotta del 10%. Corrisponde circa alla riduzione che potrebbe essere raggiunta con la riduzione dei limiti di velocità. L’esempio del Tirolo dimostra misure decise come una RoLa funzionante, la riduzione della velocità e il divieto di transito settoriale possono essere efficaci contro l’inquinamento. Il Sudtirolo resta troppo passivo – i dati sulla RoLa parlano chiaro. Il terminale per il trasporto merci che chiediamo da anni ancora non è stato realizzato e la Provincia negli ultimi 10 anni non ha elargito nessun incentivo a favore della RoLa.

In tutto ciò il numero di camion che attraversano ogni anno il Brennero è salito a 3,6 milioni e di questi solo 18.000 passano su rotaia. Nel 2007 erano 50.000.

Il trend attuale va nella direzione esattamente opposta a quella ripetuta ieri (per l’ennesima volta) a Monaco. Ci risulta davvero difficile continuare ad ascoltare.

Cons. prov.
Brigitte Foppa, Hans Heiss, Riccardo Dello Sbarba

Bolzano, 06/02/2018

Presentazione delle candidate e dei candidati per le Elezioni Politiche.

I nomi delle candidate e dei candidati per le elezioni parlamentari del 4 marzo sono già stati resi noti nella assemblea provinciale dei Verdi del 20 gennaio scorso, alla presenza della nostra “madrina”, la Presidente della Camera Laura Boldrini.

Oggi le otto candidate e candidati di Liberi e Uguali, con cui i Verdi dell’Alto Adige-Südtirol partecipano alle elezioni, si sono presentati alla stampa.

Capolista per il listino proporzionale alla Camera e candidato per il collegio uninominale di Bolzano è Norbert Lantschner. Nel 2016 si è candidato sindaco per i Verdi alle elezioni comunali di Bolzano. In Italia è noto per essere stato l’inventore di “Casa Clima”. “I rischi ambientali e la disuguaglianza – spiega Lantschner – aumentano nel nostro paese perché la politica lavora per una minoranza e non per il benessere di molti. Con le mie esperienze come direttore dell’ufficio Aria e Rumore della Provincia e poi come responsabile dell’Agenzia CasaClima – un progetto che ho ideato per cambiare i comportamenti nel mondo dell’abitare – voglio contribuire a guidare il nostro paese verso un futuro libero, uguale, solidale e sostenibile”. Si batte per una svolta energetica in Italia con l’obbiettivo del 100% di energie rinnovabili entro il 2050.

Nello stesso collegio di Bolzano, ma al Senato, si candida l’avvocata bolzanina Laura Polonioli. E’ stata vicepresidente della “Convenzione per l’autonomia” e co-firmataria di una relazione di minoranza. Il suo obbiettivo è lo sviluppo equilibrato dell’autonomia. “Autonomia – sostiene Polonioli – non può significare solo, come adesso, l’ottenere sempre nuove competenze da Roma, ma il rafforzamento della democrazia e della convivenza all’interno della nostra provincia”. In particolare si vuole impegnare affinché il gruppo di lingua italiana si dia una rappresentanza più forte e convincente, “poiché la convivenza può funzionare solo se c’è pari dignità”.

Nel collegio di Merano si candidano Vanda Carbone per la Camera e Hannes Obermair per il Senato.

Vanda Carbone è stata docente nelle scuole superiori e per molti anni consigliera e assessora al comune di Merano. Avendo partecipato per tanto tempo alla vita politica della nostra provincia, Carbone vede nelle pari opportunità per tutte e tutti la grande sfida dell’oggi. “Parlare di parità di genere e pari opportunità – dice Vanda Carbone – non può prescindere dal prevedere una rete capillare di servizi per l’infanzia e nuove aperture di asili nido pubblici. A questo si deve aggiungere un adeguato sostegno economico a protezione della discontinuità lavorativa e un piano straordinario di interventi a sostegno della conciliazione tra lavoro e vita familiare”

Hannes Obermair, per anni direttore dell’Archivio storico di Bolzano e docente incaricato all’università di Innsbruck, si impegna per una concezione liberale ed europea di cittadinanza (ius soli), per la completa equiparazione delle minoranze sociali e sessuali (LGBT), per una cultura di storia e di memoria antifascista e per una società plurilingue e transculturale, ovvero per dare una forte rappresentanza anche nel parlamento nazionale a quell’ “altro Sudtirolo” nel senso di Alexander Langer.

Un consigliere e una consigliera comunali rappresentano i Verdi in „Liberi e Uguali“ nel collegio di Bressanone-Pusteria.

Per la camera di presenta il consigliere della lista civica ecosociale di Bressanone Markus Frei. Pedagogista sociale, Frei descrive così la propria candidatura: “La solidarietà, la comunità e la pace:

l’Europa si basa su questi valori. Ora più che mai è necessario rafforzare i valori principali della giustizia e dell’equità sociale, per far sì che la forbice tra povertà e ricchezza si chiuda, che la società non si spacchi in vinti e vincitori e che sia messo un freno alla costruzione di nuove frontiere e all’isolamento degli stati.

Investimenti nel sociale e nelle famiglie, attenzione ai giovani: ogni centesimo speso in questa direzione è un investimento nel futuro”.

Cornelia Brugger, consigliera comunale a Brunico e prima non eletta per il PD alle scorse elezioni provinciali è nota per il suo forte impegno sindacale. “Uno dei miei temi centrali – dice Cornelia Brugger – è il lavoro da creare con uno sviluppo sostenibile. Anche il ricco Alto Adige non è stato immune dalla crisi economica e anche da noi leggi come il job act hanno prodotto si più lavoro, ma anche più precariato. Crescono anche da noi le disuguaglianze sempre più persone e famiglie con stipendio fanno fatica ad andare a fine mese. E la ricchezza e sempre più a vantaggio di pochi”.

Per il listino proporzionale per la Camera si candida anche la ricercatrice Giulia Motta Zanin, che lavora attualmente presso il Politecnico di Bari a un lavoro scientifico sul nesso tra turismo e cambio climatico. I suoi temi principali sono la tutela dell’ambiente, l’urbanistica e la ricerca scientifica: “L’italia ha bisogno di una pianificazione territoriale di qualità, per prevenire i rischi ambientali ed idrogeologici”.

Anche Gianni Bodini, fotografo conosciuto ed apprezzato della Venosta, vuole dare il suo contributo per un Alto Adige più democratico ed ecologico, Per questo si affaccia alla politica sulla soglia dei suoi 70 anni, candidandosi al proporzionale regionale per il Senato, „perché sono curioso e perché sono stato invitato. Sono convinto che per risolvere i grandi problemi si debba iniziare a risolvere i “piccoli” problemi. Sono fotografo e pubblicista e quindi sono abituato ad osservare e a documentare e la fotografia è come la politica: una possibile interpretazione della realtà.“

Questo è il team che si presenta alle elezioni del 4 marzo 2018 con Liberi e Uguali insieme ai Verdi del Sudtirolo. Ci sarà quindi in tutti i collegi una reale libertà di scelta e vero pluralismo. Liberi e Uguali significa democrazia e giustizia sociale.

Sotto questo tetto crescono bene l’impegno verde e la consapevolezza dei valori e dei diritti umani.

Bolzano, 05/02/2018

La politica dei trasporti è da tempo una questione di sopravvivenza: il vertice di Monaco sarà in grado di comprendere la criticità della situazione?

Se oggi Ministre/i, Governatori e Assessori/e competenti di ambiente e trasporti si incontrano per un vertice su traffico e trasporti a Monaco significa che tutti hanno preso atto della gravità della situazione del traffico transalpino: 2,25 milioni di camion al Brennero e una notevole crescita del trasporto individuale sotterrano le speranze di una diminuzione o quanto meno di una stabilizzazione della valanga di traffico.

La salute di chi vive lungo l’asse di transito e delle zone urbane come Bolzano merita da tempo attenzione e protezione. Ma è inutile farsi illusioni. Noi Verdi ci aspettiamo poco dal vertice odierno; purtroppo è poco plausibile che si giunga a una strategia condivisa dell’Euregio con misure concrete quali l’aumento dei pedaggi, il divieto di transito notturno e il limite dei 100 km/h, secondo l’esempio tirolese – certo sono però slogan elettorali di facile presa.

In tutto ciò l’avvelenamento della popolazione raggiunge nuovi record:
il limite massimo per il diossido di azoto stabilito a livello europeo di 40 microgrammi/metrocubo è stato superato per più del doppio nel corso di questo inverno, come dimostrano le misurazioni effettuate a Bressanone e Egna che hanno registrato valori di 82 e 84!

Le informazioni forniteci dall’assessore Theiner e dal direttore d’ufficio Luca Verdi (vedi allegato) parlano chiaro. Il vertice di Monaco acquisterebbe un minimo di credibilità se applicasse subito almeno UNA misura efficace contro questo avvelenamento continuo che da 13 anni mette in pericolo la salute e la vita delle persone lungo l’asse del Brennero. Anche la credibilità della candidata PD Boschi salirebbe notevolmente se si impegnasse presso il Governo a favore di adeguate limitazione del traffico.

Cons. prov.
Hans Heiss, Brigitte Foppa, Riccardo Dello Sbarba

Bolzano, 05/02/2018


L’inquinamento riduce la qualità della vita e costa vite umane: 90.000 all’anno solo in Italia. Per l’Alto Adige il Dachverband für Natur und Umwelt ha calcolato che circa 68 persone lungo l’asse del Brennero muoiono prematuramente a causa dell’inquinamento dell’aria.
L’Italia appartiene poi a quei paesi in Europa che, per quanto riguarda le misure per la qualità dell’aria, è sotto la media europea, come è emerso dalla Conferenza dei Ministri di ieri.
Anche la Provincia di Bolzano che tanto vorrebbe essere sempre la prima della classe dovrebbe dare il suo contributo e invece continua a essere negligente. Noi Verdi chiediamo da anni la realizzazione dell’autostrada ferroviaria (RoLa) con la quale spostare almeno una parte dei trasporto merci su rotaia.
Ma le cifre del trasporto sulla RoLa stanno diminuendo, come emerge dalla nostra interrogazione 3197/17 (in allegato): tra il 2007 e il 2016 i treni merci non solo ristagnano, ma sono anzi in regresso. La curva negativa della RoLa è impressionante: negli ultimi 10 anni il numero dei camion trasportati è sceso da 3.157 a 1.121.
In questo arco di tempo è stato trasportato sulla RoLa al massimo il 2,6% dei camion passati attraverso il Brennero. Si tratta di una chance sprecata. Come emerge dalla risposta alla nostra interrogazione, con una RoLa funzionante la concentrazione del diossido di azoto potrebbe essere ridotta del 10%. Corrisponde circa alla riduzione che potrebbe essere raggiunta con la riduzione dei limiti di velocità. L’esempio del Tirolo dimostra come con misure decise come una RoLa funzionante, la riduzione della velocità e il divieto di transito settoriale può essere efficace contro l’inquinamento. Il Sudtirolo resta troppo passivo – i dati sulla RoLa parlano chiaro.
Il terminale per il trasporto merci che chiediamo da anni ancora non è stato realizzazo e la Provincia negli ultimi 10 anni non ha elargito nessun incentivo a favore della RoLa.
Se l’Italia non farà niente per migliorare la situazione, la Commissione porterà il caso davanti alla Corte europea. E il pericolo di sanzioni è alto. Questo riguarda anche l’Alto Adige, ma soprattutto le persone che qui abitano e la loro salute. Non abbiamo bisogno di esperimenti sul diesel con gli scimpanzé… le persone lungo l’asse del Bressenro sono stati da tempo degradati a cavie per l’inquinamento.
 
Bolzano, 31.1.2018
Cons. prov.
Brigitte Foppa, Hans Heiss, Riccardo Dello Sbarba

La decisione del Pd di occupare il collegio di Bolzano/Bassa Atesina con Gianclaudio Bressa al Senato e Maria Elena Boschi alla Camera è stata accolta in Alto Adige con grande sconcerto: non ci si aspettava che il commissariamento del territorio arrivasse a questi punti estremi.
La decisione è frutto di un patto di ferro tra Renzi e il vertice Svp, che ha messo fuori gioco il Pd locale e l’intero elettorato dei due collegi. La logica dello scambio è chiara: Renzi garantisce alla Svp la candidatura del fidato Bressa, nonostante abbia abbondantemente superato il limite dei mandati; e la Svp garantisce l’elezione della signora Boschi, in grande difficoltà nel resto d’Italia.
Ma non è detto che i vertici del Pd e della Svp abbiano fatto bene i conti col proprio elettorato, cui viene negato il diritto ad una rappresentanza nata sul territorio. E’ paradossale che proprio chi invocava fino a poche settimane fa l’importanza della “rappresentanza locale”, anche per una equilibrata convivenza tra i gruppi linguistici, oggi candidi una Maria Elena Boschi contemporaneamente in Alto Adige/Südtirol e in due circoscrizioni siciliane.
Questa candidatura “mari e monti” della signora Boschi dimostra l’arroganza centralistica con cui Renzi ha deciso le liste per blindare i fedelissimi.
Non possiamo immaginare che questo modo di procedere trovi consenso in Sudtirolo, anche se ora si cerca in tutti i modi di riverniciare come “amica dell’autonomia” la co-autrice della riforma costituzionale centralista del 2016.
A questa “Calata dei Commissari”, i candidati e le candidate dei Verdi opporranno un Alto Adige/Südtirol che si misura con le sfide globali del cambio climatico, dello sviluppo dell’autonomia, della convivenza e della giustizia sociale.
E grazie alla scelta dei Verdi del Sudtirolo di presentare candidate e candidati nella lista “Liberi e Uguali”, di sicuro Maria Elena Boschi se la dovrà vedere almeno con un candidato in grado di sfidarla alla pari, come Norbert Lantschner, conosciuto e stimato in tutta Italia come il “padre di Casa Clima”. Sarà un confronto a tutto campo nell’estremo Nord dell’Italia.

Bolzano, 29.01.2018
Tobias Planer, Brigitte Foppa

Il Consiglio Regionale approva la mozione dei Verdi su pena e rieducazione
Al centro della mozione, la proposta di istituire un Provveditorato regionale competente solo per i due carceri di Trento e Bolzano. Oggi i due carceri sono sottoposti a un Provveditorato “macroregionale” che comprende anche Veneto e Friuli Venezia Giulia. Un istituzione dunque lontana dal territorio. Eppure i provveditorati hanno compiti fondamentali su temi come l’esecuzione della pena, la salute, il lavoro esterno e interno e la formazione professionale delle persone in carcere, il personale.
“Creare un Provveditorato regionale solo per i carceri di Trento e Bolzano – ha spiegato il primo firmatario, il consigliere verde Riccardo Dello Sbarba – consente alle istituzioni dell’autonomia di meglio coordinarsi e intervenire efficacemente nei settori della rieducazione, reinserimento e socializzazione di chi sta in carcere in modo da ridurre il numero delle recidive dei reati. Ciò serve a prevenire gli atti illegali, a migliorare la convivenza civile e il senso di sicurezza di cittadine e cittadini”.
La mozione presentata dal gruppo Verde è stata firmata anche da esponenti del Pd, del Patt e dell’Upt ed è stata approvata senza alcun voto contrario.
Il gruppo Verde ringrazia l’avvocato Fabio Valcanover per la collaborazione e il sostegno prestato a questa iniziativa.
24/01/2018
Riccardo Dello Sbarba, Brigitte Foppa, Hans Heiss
Il testo della mozione approvata.

L’estate scorsa la Giunta provinciale ha deciso di centralizzare le iscrizioni alle scuole materne per impedire o limitare „l’affollamento“ delle materne tedesche da parte di bambine e bambini non „tedeschi“. Era prevedibile che questo provvedimento avrebbe fatto sorgere tutta una serie di problemi e svantaggi.
In un’interrogazione il gruppo verde già nel dicembre scorso aveva perciò chiesto delucidazioni su come si sarebbe svolta la prassi. Stiamo tuttora aspettando la risposta da parte della Giunta.
Intanto però si sentono racconti di genitori su come si svolgono i colloqui pre-iscrizione. Pare che succeda che venga chiesto a dei genitori se sono disposti a frequentare un corso di tedesco. Alcuni genitori percepiscono il colloquio come un vero e proprio „test“ delle proprie competenze linguistiche. Altri ancora narrano che è stato loro fortemente sconsigliato di iscrivere i figli alla scuola materna tedesca.
Questi primi racconti ci preoccupano profondamente. Il modo in cui questi provvedimenti sono stati implementati contraddice i principi pedagogici e professionali e mina la buona convivenza nella nostra terra.
Pare proprio che la Giunta provinciale faccia sul serio con la linea dura verso famiglie e bambine/i non tedeschi. Alle parole tranquillizzanti durante la prima ondata di protesta ora seguono i fatti crudi. Ci chiediamo se i responsabili siano consapevoli della portata, anche politica, di queste scelte. Scelte che frenano nel loro sviluppo proprio quelle parti della società che hanno maggiormente a cuore l’incontro interculturale. E colpiscono proprio quelle generazioni che creeranno il futuro: i bambini e le bambine.
Usare i „colloqui“ per ostacolare le famiglie ci pare proprio un metodo sbagliato. Attenti alle conseguenze di tali pratiche!
PS. Ci viene un dubbio: Ma non c’era un assessore del PD che a ogni elezione prometteva la scuola plurilingue?
23.01.2018
Brigitte Foppa, Riccardo Dello Sbarba, Hans Heiss – Gruppo Verde in Consiglio Provinciale
Corinna Lorenzi ed Erica Fassa – Verdi di Bolzano
Allegati:
Interrogazione Verdi in Consiglio Provinciale: Kindergartenwahl – nach welchen Kriterien?
Interrogazione Verdi in Consiglio Provinciale: Kindergartenwahl – Werden die Befürchtungen bestätigt?
 

Numerosi i presenti dei nostri young greens southtyrol all’Assemblea Provinciale dei Verdi Grüne Vërc di sabato scorso. Si è inaugurato la campagna elettorale con Laura Boldrini per le elezioni del 4 marzo. Alle nostre candidate e ai nostri candidati auguriamo un grande successo!
(Foto: i membri dei giovani verdi sudtirolo con i co-portavoci dei Verdi del Sudtirolo: Brigitte Foppa e Tobias “Tobe” Planer)

I Verdi dell’Alto Adige Südtirol si presentano alle elezioni politiche del 4 marzo in tutti i collegi con „Liberi e Uguali“. Norbert Lantschner e Laura Polonioli sono candidato e candidata nel collegio Bolzano/Bassa Atesina, Markus Frei e Cornelia Brugger si presentano nel collegio Val d’Isarco-Pusteria, Vanda Carbone e Hannes Obermair si candidano per Merano/Venosta. La dottoranda Giulia Motta Zanin e il fotografo Gianni Bodini completano le candidature al proporzionale di Camera e Senato. All’assemblea dei Verdi presente la Presidente della Camera Laura Boldrini. Festeggiato il deputato uscente Florian Kronbichler.
Al contrario di altri partiti dell’Alto Adige, i Verdi sudtirolesi hanno deciso di offrire un’alternativa democratica alle prossime elezioni politiche – nonostante l’assurda legge elettorale che svantaggia oltremodo i partiti più piccoli. Se non si può scegliere, non sono elezioni, questo il semplice motto che stava alla base della scelta di presentarsi comunque. L’alleanza con la lista „Liberi e Uguali“ nata intorno alla presidente della Camera Boldrini e al presidente del Senato Grasso era la scelta programmatica più ovvia. Era impossibile seguire i Verdi Italiani che avevano scelto di presentarsi insieme al PD: a livello locale, infatti, è stato subito chiaro che non c’era nessun interesse nel PD, e tantomeno nella SVP, di avviare una collaborazione alla pari.
La presidente della Camera Laura Boldrini ha voluto accompagnare personalmente l’aggregazione dei Verdi sudtirolesi a Liberi e Uguali, tant’è che era presente alla presentazione della lista e delle candidate e dei candidati a Bolzano. “Ho voluto che la mia prima manifestazione di queste elezioni fosse proprio a Bolzano – ha detto la Presidente della Camera –  perché coi Verdi del Sudtirolo mi uniscono i miei ideali e il mio pensiero: il femminismo, l’ecologia, la solidarietà sociale, la convivenza pacifica tra lingue e culture diverse e, non per ultimo, l’onestà politica e un impegno disinteressato per un mondo in cui ciascuna e ciascuno veda riconosciuto il proprio diritto alla felicità”.
Nell’ambito dell’assemblea è stato anche salutato il parlamentare uscente Florian Kronbichler. La sua presenza a Roma accanto ai parlamentari della Volkspartei ha fatto risuonare in parlamento una voce fuori dal coro e ha fatto bene alla democrazia altoatesina. Kronbichler si è impegnato in prima persona nella costruzione della nuova lista elettorale per le elezioni del 4 marzo.
Ecco che allora, non senza orgoglio, i co-portavoce Brigitte Foppa e Tobias Planer, i consiglieri provinciali Riccardo Dello Sbarba e Hans Heiss e i presidenti del Coordinamento Provinciale Karl Tragust e Silvia Simoni hanno potuto presentare all’assemblea la bella rosa di candidati per Camera e Senato nei collegi e nelle liste proporzionali.
Questi i nomi:
Collegio Val d’Isarco-Pusteria
Camera:
Markus Frei, *1972, Educatore professionale e portavoce della Lista Alternativa Ecosociale Bressanone
Senato:
Cornelia Brugger, *1965, Maestra di scuola materna e consigliera comunale a Brunico
Collegio Merano-Venosta
Camera:
Vanda Carbone, *1951, insegnante e consigliera comunale di Merano, assessora dal 1999 al 2010
Senato:
Hannes Obermair, *1961, storico e docente all’Università di Innsbruck
Collegio Bolzano-Bassa Atesina
Camera:
Norbert Lantschner, *1956, Consulente per energia, ambiente e clima, consigliere comunale a Bolzano
Senato:
Laura Polonioli, *1971, Avvocata e vicepresidente della Convenzione sull‘Autonomia
La lista del proporzionale in Regione è guidata da Norbert Lantschner. Seguono 2 rappresentanti del Trentino e Giulia Motta Zanin, (*1990) di Bolzano e dottoranda di ricerca al Politecnico di Bari, in «Rischio e sviluppo ambientale, territoriale ed edilizio».
La lista viene completata dal fotografo e autore venostano Gianni Bodini, *1948, che si candida per il proporzionale regionale al Senato.
Tutte e tutti loro si impegneranno per un Alto Adige Südtirol più moderno e aperto, nello spirito di solidarietà verso le altre regioni italiane ed europee. L’autonomia deve essere sviluppata solo nella condivisione paritaria tra tutti i gruppi linguistici, per fare in modo che tutte le persone che vivono qui possano sentirsi ugualmente a casa. Questo è importante in questo momento verso il gruppo linguistico italiano, che in queste elezioni rischia di uscire umiliato dall’irresponsabilità dei partiti di governo. Autonomia non significa privilegio ma consapevolezza di diversità. Un movimento ecologista ha il compito di tutelare natura e ambiente nel senso del rispetto e dell’attenzione verso la vulnerabilità degli ecosistemi – sempre in concomitanza con gli obbiettivi di equità sociale e della fondamentale eguaglianza di diritti per tutte e tutti.