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L’inquinamento riduce la qualità della vita e costa vite umane: 90.000 all’anno solo in Italia. Per l’Alto Adige il Dachverband für Natur und Umwelt ha calcolato che circa 68 persone lungo l’asse del Brennero muoiono prematuramente a causa dell’inquinamento dell’aria.
L’Italia appartiene poi a quei paesi in Europa che, per quanto riguarda le misure per la qualità dell’aria, è sotto la media europea, come è emerso dalla Conferenza dei Ministri di ieri.
Anche la Provincia di Bolzano che tanto vorrebbe essere sempre la prima della classe dovrebbe dare il suo contributo e invece continua a essere negligente. Noi Verdi chiediamo da anni la realizzazione dell’autostrada ferroviaria (RoLa) con la quale spostare almeno una parte dei trasporto merci su rotaia.
Ma le cifre del trasporto sulla RoLa stanno diminuendo, come emerge dalla nostra interrogazione 3197/17 (in allegato): tra il 2007 e il 2016 i treni merci non solo ristagnano, ma sono anzi in regresso. La curva negativa della RoLa è impressionante: negli ultimi 10 anni il numero dei camion trasportati è sceso da 3.157 a 1.121.
In questo arco di tempo è stato trasportato sulla RoLa al massimo il 2,6% dei camion passati attraverso il Brennero. Si tratta di una chance sprecata. Come emerge dalla risposta alla nostra interrogazione, con una RoLa funzionante la concentrazione del diossido di azoto potrebbe essere ridotta del 10%. Corrisponde circa alla riduzione che potrebbe essere raggiunta con la riduzione dei limiti di velocità. L’esempio del Tirolo dimostra come con misure decise come una RoLa funzionante, la riduzione della velocità e il divieto di transito settoriale può essere efficace contro l’inquinamento. Il Sudtirolo resta troppo passivo – i dati sulla RoLa parlano chiaro.
Il terminale per il trasporto merci che chiediamo da anni ancora non è stato realizzazo e la Provincia negli ultimi 10 anni non ha elargito nessun incentivo a favore della RoLa.
Se l’Italia non farà niente per migliorare la situazione, la Commissione porterà il caso davanti alla Corte europea. E il pericolo di sanzioni è alto. Questo riguarda anche l’Alto Adige, ma soprattutto le persone che qui abitano e la loro salute. Non abbiamo bisogno di esperimenti sul diesel con gli scimpanzé… le persone lungo l’asse del Bressenro sono stati da tempo degradati a cavie per l’inquinamento.
 
Bolzano, 31.1.2018
Cons. prov.
Brigitte Foppa, Hans Heiss, Riccardo Dello Sbarba

La decisione del Pd di occupare il collegio di Bolzano/Bassa Atesina con Gianclaudio Bressa al Senato e Maria Elena Boschi alla Camera è stata accolta in Alto Adige con grande sconcerto: non ci si aspettava che il commissariamento del territorio arrivasse a questi punti estremi.
La decisione è frutto di un patto di ferro tra Renzi e il vertice Svp, che ha messo fuori gioco il Pd locale e l’intero elettorato dei due collegi. La logica dello scambio è chiara: Renzi garantisce alla Svp la candidatura del fidato Bressa, nonostante abbia abbondantemente superato il limite dei mandati; e la Svp garantisce l’elezione della signora Boschi, in grande difficoltà nel resto d’Italia.
Ma non è detto che i vertici del Pd e della Svp abbiano fatto bene i conti col proprio elettorato, cui viene negato il diritto ad una rappresentanza nata sul territorio. E’ paradossale che proprio chi invocava fino a poche settimane fa l’importanza della “rappresentanza locale”, anche per una equilibrata convivenza tra i gruppi linguistici, oggi candidi una Maria Elena Boschi contemporaneamente in Alto Adige/Südtirol e in due circoscrizioni siciliane.
Questa candidatura “mari e monti” della signora Boschi dimostra l’arroganza centralistica con cui Renzi ha deciso le liste per blindare i fedelissimi.
Non possiamo immaginare che questo modo di procedere trovi consenso in Sudtirolo, anche se ora si cerca in tutti i modi di riverniciare come “amica dell’autonomia” la co-autrice della riforma costituzionale centralista del 2016.
A questa “Calata dei Commissari”, i candidati e le candidate dei Verdi opporranno un Alto Adige/Südtirol che si misura con le sfide globali del cambio climatico, dello sviluppo dell’autonomia, della convivenza e della giustizia sociale.
E grazie alla scelta dei Verdi del Sudtirolo di presentare candidate e candidati nella lista “Liberi e Uguali”, di sicuro Maria Elena Boschi se la dovrà vedere almeno con un candidato in grado di sfidarla alla pari, come Norbert Lantschner, conosciuto e stimato in tutta Italia come il “padre di Casa Clima”. Sarà un confronto a tutto campo nell’estremo Nord dell’Italia.

Bolzano, 29.01.2018
Tobias Planer, Brigitte Foppa

Il Consiglio Regionale approva la mozione dei Verdi su pena e rieducazione
Al centro della mozione, la proposta di istituire un Provveditorato regionale competente solo per i due carceri di Trento e Bolzano. Oggi i due carceri sono sottoposti a un Provveditorato “macroregionale” che comprende anche Veneto e Friuli Venezia Giulia. Un istituzione dunque lontana dal territorio. Eppure i provveditorati hanno compiti fondamentali su temi come l’esecuzione della pena, la salute, il lavoro esterno e interno e la formazione professionale delle persone in carcere, il personale.
“Creare un Provveditorato regionale solo per i carceri di Trento e Bolzano – ha spiegato il primo firmatario, il consigliere verde Riccardo Dello Sbarba – consente alle istituzioni dell’autonomia di meglio coordinarsi e intervenire efficacemente nei settori della rieducazione, reinserimento e socializzazione di chi sta in carcere in modo da ridurre il numero delle recidive dei reati. Ciò serve a prevenire gli atti illegali, a migliorare la convivenza civile e il senso di sicurezza di cittadine e cittadini”.
La mozione presentata dal gruppo Verde è stata firmata anche da esponenti del Pd, del Patt e dell’Upt ed è stata approvata senza alcun voto contrario.
Il gruppo Verde ringrazia l’avvocato Fabio Valcanover per la collaborazione e il sostegno prestato a questa iniziativa.
24/01/2018
Riccardo Dello Sbarba, Brigitte Foppa, Hans Heiss
Il testo della mozione approvata.

L’estate scorsa la Giunta provinciale ha deciso di centralizzare le iscrizioni alle scuole materne per impedire o limitare „l’affollamento“ delle materne tedesche da parte di bambine e bambini non „tedeschi“. Era prevedibile che questo provvedimento avrebbe fatto sorgere tutta una serie di problemi e svantaggi.
In un’interrogazione il gruppo verde già nel dicembre scorso aveva perciò chiesto delucidazioni su come si sarebbe svolta la prassi. Stiamo tuttora aspettando la risposta da parte della Giunta.
Intanto però si sentono racconti di genitori su come si svolgono i colloqui pre-iscrizione. Pare che succeda che venga chiesto a dei genitori se sono disposti a frequentare un corso di tedesco. Alcuni genitori percepiscono il colloquio come un vero e proprio „test“ delle proprie competenze linguistiche. Altri ancora narrano che è stato loro fortemente sconsigliato di iscrivere i figli alla scuola materna tedesca.
Questi primi racconti ci preoccupano profondamente. Il modo in cui questi provvedimenti sono stati implementati contraddice i principi pedagogici e professionali e mina la buona convivenza nella nostra terra.
Pare proprio che la Giunta provinciale faccia sul serio con la linea dura verso famiglie e bambine/i non tedeschi. Alle parole tranquillizzanti durante la prima ondata di protesta ora seguono i fatti crudi. Ci chiediamo se i responsabili siano consapevoli della portata, anche politica, di queste scelte. Scelte che frenano nel loro sviluppo proprio quelle parti della società che hanno maggiormente a cuore l’incontro interculturale. E colpiscono proprio quelle generazioni che creeranno il futuro: i bambini e le bambine.
Usare i „colloqui“ per ostacolare le famiglie ci pare proprio un metodo sbagliato. Attenti alle conseguenze di tali pratiche!
PS. Ci viene un dubbio: Ma non c’era un assessore del PD che a ogni elezione prometteva la scuola plurilingue?
23.01.2018
Brigitte Foppa, Riccardo Dello Sbarba, Hans Heiss – Gruppo Verde in Consiglio Provinciale
Corinna Lorenzi ed Erica Fassa – Verdi di Bolzano
Allegati:
Interrogazione Verdi in Consiglio Provinciale: Kindergartenwahl – nach welchen Kriterien?
Interrogazione Verdi in Consiglio Provinciale: Kindergartenwahl – Werden die Befürchtungen bestätigt?
 

Numerosi i presenti dei nostri young greens southtyrol all’Assemblea Provinciale dei Verdi Grüne Vërc di sabato scorso. Si è inaugurato la campagna elettorale con Laura Boldrini per le elezioni del 4 marzo. Alle nostre candidate e ai nostri candidati auguriamo un grande successo!
(Foto: i membri dei giovani verdi sudtirolo con i co-portavoci dei Verdi del Sudtirolo: Brigitte Foppa e Tobias “Tobe” Planer)

I Verdi dell’Alto Adige Südtirol si presentano alle elezioni politiche del 4 marzo in tutti i collegi con „Liberi e Uguali“. Norbert Lantschner e Laura Polonioli sono candidato e candidata nel collegio Bolzano/Bassa Atesina, Markus Frei e Cornelia Brugger si presentano nel collegio Val d’Isarco-Pusteria, Vanda Carbone e Hannes Obermair si candidano per Merano/Venosta. La dottoranda Giulia Motta Zanin e il fotografo Gianni Bodini completano le candidature al proporzionale di Camera e Senato. All’assemblea dei Verdi presente la Presidente della Camera Laura Boldrini. Festeggiato il deputato uscente Florian Kronbichler.
Al contrario di altri partiti dell’Alto Adige, i Verdi sudtirolesi hanno deciso di offrire un’alternativa democratica alle prossime elezioni politiche – nonostante l’assurda legge elettorale che svantaggia oltremodo i partiti più piccoli. Se non si può scegliere, non sono elezioni, questo il semplice motto che stava alla base della scelta di presentarsi comunque. L’alleanza con la lista „Liberi e Uguali“ nata intorno alla presidente della Camera Boldrini e al presidente del Senato Grasso era la scelta programmatica più ovvia. Era impossibile seguire i Verdi Italiani che avevano scelto di presentarsi insieme al PD: a livello locale, infatti, è stato subito chiaro che non c’era nessun interesse nel PD, e tantomeno nella SVP, di avviare una collaborazione alla pari.
La presidente della Camera Laura Boldrini ha voluto accompagnare personalmente l’aggregazione dei Verdi sudtirolesi a Liberi e Uguali, tant’è che era presente alla presentazione della lista e delle candidate e dei candidati a Bolzano. “Ho voluto che la mia prima manifestazione di queste elezioni fosse proprio a Bolzano – ha detto la Presidente della Camera –  perché coi Verdi del Sudtirolo mi uniscono i miei ideali e il mio pensiero: il femminismo, l’ecologia, la solidarietà sociale, la convivenza pacifica tra lingue e culture diverse e, non per ultimo, l’onestà politica e un impegno disinteressato per un mondo in cui ciascuna e ciascuno veda riconosciuto il proprio diritto alla felicità”.
Nell’ambito dell’assemblea è stato anche salutato il parlamentare uscente Florian Kronbichler. La sua presenza a Roma accanto ai parlamentari della Volkspartei ha fatto risuonare in parlamento una voce fuori dal coro e ha fatto bene alla democrazia altoatesina. Kronbichler si è impegnato in prima persona nella costruzione della nuova lista elettorale per le elezioni del 4 marzo.
Ecco che allora, non senza orgoglio, i co-portavoce Brigitte Foppa e Tobias Planer, i consiglieri provinciali Riccardo Dello Sbarba e Hans Heiss e i presidenti del Coordinamento Provinciale Karl Tragust e Silvia Simoni hanno potuto presentare all’assemblea la bella rosa di candidati per Camera e Senato nei collegi e nelle liste proporzionali.
Questi i nomi:
Collegio Val d’Isarco-Pusteria
Camera:
Markus Frei, *1972, Educatore professionale e portavoce della Lista Alternativa Ecosociale Bressanone
Senato:
Cornelia Brugger, *1965, Maestra di scuola materna e consigliera comunale a Brunico
Collegio Merano-Venosta
Camera:
Vanda Carbone, *1951, insegnante e consigliera comunale di Merano, assessora dal 1999 al 2010
Senato:
Hannes Obermair, *1961, storico e docente all’Università di Innsbruck
Collegio Bolzano-Bassa Atesina
Camera:
Norbert Lantschner, *1956, Consulente per energia, ambiente e clima, consigliere comunale a Bolzano
Senato:
Laura Polonioli, *1971, Avvocata e vicepresidente della Convenzione sull‘Autonomia
La lista del proporzionale in Regione è guidata da Norbert Lantschner. Seguono 2 rappresentanti del Trentino e Giulia Motta Zanin, (*1990) di Bolzano e dottoranda di ricerca al Politecnico di Bari, in «Rischio e sviluppo ambientale, territoriale ed edilizio».
La lista viene completata dal fotografo e autore venostano Gianni Bodini, *1948, che si candida per il proporzionale regionale al Senato.
Tutte e tutti loro si impegneranno per un Alto Adige Südtirol più moderno e aperto, nello spirito di solidarietà verso le altre regioni italiane ed europee. L’autonomia deve essere sviluppata solo nella condivisione paritaria tra tutti i gruppi linguistici, per fare in modo che tutte le persone che vivono qui possano sentirsi ugualmente a casa. Questo è importante in questo momento verso il gruppo linguistico italiano, che in queste elezioni rischia di uscire umiliato dall’irresponsabilità dei partiti di governo. Autonomia non significa privilegio ma consapevolezza di diversità. Un movimento ecologista ha il compito di tutelare natura e ambiente nel senso del rispetto e dell’attenzione verso la vulnerabilità degli ecosistemi – sempre in concomitanza con gli obbiettivi di equità sociale e della fondamentale eguaglianza di diritti per tutte e tutti.

Con l’approvazione della mozione favorevole al Tram del Gruppo Verde, firmata in una versione modificata anche da alcuni colleghi del Gruppo Svp, il Consiglio provinciale fissa in modo definitivo la scelta di fondo di realizzare un collegamento su binari non solo tra Bolzano e l’Oltradige, ma anche di realizzare una rete di tram anche all’interno del capoluogo Bolzano per collegare importanti nodi di trasporto, come l’ospedale.
Importante l’impegno sancito dalla mozione di decidere attraverso una intesa coi comuni interessati su importanti argomenti ancora aperti come il tracciato, la tecnologia e soprattutto il modello di finanziamento. Con questa mozione il Consiglio provinciale ha sancito in modo irreversibile la decisione di adottare il modello tram come soluzione sostenibile e moderna per affrontare il tema della mobilità dentro la città di Bolzano e nei sui collegamenti coi comuni limitrofi.
In PDF: il testo della mozione approvata dal Consiglio provinciale
[gview file=”http://www.verdi.bz.it/wp-content/uploads/2018/01/Überetscher-Bahn-Tram-Bolzano-Oltradige.-Ersetzungsantrag-Emendamento-sostitutivo.pdf”]

Chiediamo ai partiti al governo una linea chiara e di prendere in considerazione tutti i gruppi linguistici dell’Alto Adige nella discussione sul doppio passaporto.
Durante il suo primo incontro con il Ministro degli esteri Alfano a Roma, la nuova Ministra degli esteri austriaca Karin Kneissl ha affrontato, e per ora sdrammatizzato, il tema della doppia cittadinanza per i sudtirolesi. Nel corso del dibattito d’attualità, rispondendo a una nostra interrogazione, ieri la Giunta ha preso le distanze da tale richiesta, ma non ha mai smentito le dichiarazioni che invece sostengono il contrario. I partiti di destra continuano a festeggiare. I Freiheitlichen austriaci continuano a fare pressione. Nel mezzo di questo caos in buona parte prodotto da lei stessa, la SVP si dimena da una dichiarazione all’altra continuando a contraddirsi. Con la sua stessa incertezza e l’intrinseco travaglio amletico trasmette insicurezza ovunque, al di là dell’appartenenza politica.
Siamo sempre reticenti a criticare apertamente le decisioni strategiche di altri partiti, ma qui ci sentiamo in dovere di criticare con grande chiarezza la debolezza e la mancanza di orientamento del partito al governo della nostra Provincia. Sul tema del doppio passaporto la SVP non si dimostra assolutamente all’altezza di un partito con la pretesa di governare la Provincia con la maggioranza assoluta. Si è piegata alla pretese dei partiti della destra tedesca per poi rendersi conto con stupore dell’opinione diversa di tante cittadine e cittadini preoccupati. E ora si ritrova combattuta tra i problemi pratici sulla via della doppia cittadinanza, sospinta dagli avvertimenti delle persone ragionevoli e dalla pressione esercitata dalla parte “patriottica”.
Mentre il dibattito ha ormai raggiunto l’interesse internazionale, in Alto Adige si continua a dimenticare il problema principale e cioè che l’accesso alla doppia cittadinanza sarebbe riservato solo a una parte della popolazione. Noi abbiamo continuato a richiamare l’attenzione su questo dilemma esistenziale, purtroppo senza esiti. E ciò dimostra fino a che punto il tema della convivenza tra i gruppi linguistici sia finito ai margini del dibattito interno. Il gruppo linguistico italiano non è mai stato così sotto rappresentato in Consiglio provinciale e in tutta la vita politica e l’inspiegabile silenzio del PD, partner di governo, fa sì che le persone di lingua italiana vengano praticamente dimenticate. Questa tendenza a ignorare è allo stesso tempo un sintomo e un avvertimento.
È assolutamente necessario che il tema della doppia cittadinanza venga affrontato prendendo seriamente in considerazione le diverse prospettive di TUTTI i gruppi linguistici in Alto Adige/Südtirol. Chiediamo ai partiti al governo, SVP e PD, di esprimere una chiara posizione, di elaborare una strategia trasparente e di comunicare finalmente alla popolazione in quale direzione stiamo andando.
BZ, 17.01.2018
Brigitte Foppa
Hans Heiss
Riccardo Dello Sbarba


Il 5 gennaio 2018, sull’Alpe di Siusi, si è tenuto l’evento “Bike & Sci”. La manifestazione, che vedeva in gara sulla pista Bullaccia una combinazione di motociclisti e sciatori, è stata organizzata dall’Alpe di Siusi Marketing Soc. coop. Da quanto leggiamo, la gara funzionava in questo modo: i motociclisti eseguivano il tratto in salita sulla pista coperta di neve e di ghiaccio, mentre gli sciatori facevano la discesa. Il titolo dell’evento “Bike & Sci” potrebbe trarre in inganno, ma non si trattava di mountainbike bensì di motorbike. Siamo quindi a dir poco stupiti che una gara di questo tipo abbia potuto essere realizzata in un parco naturale, quello dello Sciliar-Catinaccio, che fa anche parte del patrimonio naturale dell’UNESCO. Dai media veniamo a sapere che, oltretutto, mancava l’autorizzazione da parte degli organi e degli uffici competenti.
 
Pertanto chiediamo alla Giunta provinciale:

  • È vero che non è stata emessa alcuna autorizzazione da parte degli organi competenti, sia a livello comunale che provinciale, per l’organizzazione dell’evento? Se sì, perché dunque l’evento “Bike & Sci” ha potuto ugualmente avere luogo?
  • Gli organizzatori dell’evento subiranno le conseguenze di quanto accaduto? E se sì, in quale modo?
  • Come intende muoversi la Giunta provinciale in vista di altri eventi di questo tipo?
  • Cosa intendono fare la Giunta provinciale e l’IDM per impedire manifestazioni invasive che compromettono la protezione dell’ambiente e del paesaggio?
  • Quale tipo di turismo e sport intende promuovere la Giunta provinciale?

 
Bolzano, 16 gennaio 2018
Cons. prov.
Riccardo Dello Sbarba
Brigitte Foppa
Hans Heiss
 
 

Se oggi i governatori dell’Euregio e gli/le assessori/e competenti di ambiente e trasporti si incontrano per un vertice su traffico e trasporti, vuol dire che tutti hanno preso atto della gravità della situazione del traffico sull’asse del Brennero: 2,25 milioni di camion e una notevole crescita del trasporto individuale sotterrano le speranze di una diminuzione o quanto meno di una stabilizzazione della valanga di traffico.
La salute di chi vive lungo l’asse di transito e delle zone urbane merita da tempo attenzione e protezione. Ma è inutile farsi illusioni. Noi Verdi ci aspettiamo poco dal vertice odierno: purtroppo è poco plausibile che si giunga a una strategia condivisa dell’Euregio con misure concrete quali l’aumento dei pedaggi, il divieto di transito notturno e il limite dei 100 km/h, secondo l’esempio tirolese.
Ci basterebbe (e anche in questo caso saremmo stupiti se accadesse) che per l’Alto Adige venissero definiti dei passi minimi: la riattivazione della stazione di misurazione dell’aria  in Valle Isarco ormai disattiva da un anno, una stazione di controllo dei mezzi pesanti a Vipiteno e il massimo utilizzo dell’autostrada ferroviaria (RoLA) verso sud.
Sarebbero tre piccoli passi per ricostruire la fiducia verso le politiche sul traffico di transito. Non ci aspettiamo molto di più. Anche uno spostamento del traffico di transito deviato di ca. 800.000 camion all’anno resta un sogno, così come un pedaggio adeguato o la fine del privilegio dei prezzi stracciati del diesel austriaco, così come richiesto dall’assessora tirolese Ingrid Felipe.
 
Bolzano, 15/1/2018
Hans Heiss
Brigitte Foppa
Riccardo Dello Sbarba