Home2024 (Page 3)

Presa di posizione sul tema sicurezza della nuova segreteria dei Verdi dell’Alto Adige

Paure e qualità di vita

Qual’è l’immagine di sicurezza che vogliamo dare alle nostre cittadine e ai nostri cittadini? Una piazza vuota con la camionetta dell’esercito in mezzo? Oppure una piazza piena di persone che si incontrano, si conoscono, si sostengono, si aiutano? 

La sicurezza è una componente indispensabile per determinare la qualità di vita di una comunità. È un diritto ed è una priorità per una società che si intende civile. “In luoghi in cui ci si sente sicuri, prosperano il benessere, la cultura e lo sviluppo socio-economico. Nell’insicurezza collettiva invece prosperano pregiudizi, sfiducia collettiva, paura e divisione sociale.”, così Elide Mussner co-portavoce dei Verdi. “Il tema è da ormai troppo tempo monopolio delle destre, che dopo l’utilizzo in campagna elettorale,  propongono soluzioni semplicistiche e spesso a slogan, senza considerare la complessità.”, continua Luca Bertolini, co-portavoce dei Verdi, “nell’insicurezza infatti vanno ricompresi non solo i fenomeni di criminalità, ma anche il senso della precarietà del lavoro e della casa, le difficoltà educative delle famiglie, i processi di accoglienza e integrazione non strutturati, le difficoltà o lentezze dei servizi socio-sanitari nel rispondere ai bisogni delle persone. “ Ecco perché non si può pretendere di risolvere il problema della sicurezza, con singole azioni spaiate anche se concrete. Il “controllo di vicinato”, introdotto con il pacchetto sicurezza del 2 luglio 2009, è di certo una di queste. Su questo provvedimento specifico, si tratta di unità volontarie di persone ufficialmente riconosciute e registrate presso le autorità civili e di polizia, con il compito di osservare e monitorare la situazione nel proprio vicinato e nel caso risultino situazioni sospette, comunicarlo alle forze dell’ordine. Il “controllo di vicinato” quindi, sistematizza semplicemente ciò che già dovrebbe essere, inserendo tuttavia diverse criticità: il sovraccarico, per esempio, di informazioni casuali e non fondate che potrebbero giungere alle Forze dell’Ordine, già oggi in difficoltà per mancanza di risorse di personale ed economiche. Oppure l’intrinseco pericolo dell’abuso del proprio ruolo “di controllore” da parte dei membri delle associazioni di controllo di vicinato, o ancora l’insorgere senza motivo di sospetti e la discrezionalità eccessiva nel giudizio circa la gravità della situazione rilevata. Tutto ciò a discapito del principio di solidarietà che dovrebbe caratterizzare una comunità e a favore invece di un principio di sospetto, di diffidenza, di allerta continua. Se quindi il controllo di vicinato può essere un approccio discutibile, è certo invece che non è LA soluzione al problema della sicurezza, il quale va ben oltre l’osservare e denunciare.

Noi Verdi Grüne Vërc ribadiamo con forza un approccio pragmatico a questa questione urgente, senza però ignorare la complessità e soprattutto la prospettiva a lunga durata.

Cosa proponiamo?

  1. Formazione e educazione al coraggio civile

puntare all’aumento del coraggio civile attraverso una sensibilizzazione attiva, ma anche e soprattutto incentivando cittadini e cittadine a collaborare direttamente con le Forze dell’Ordine a prescindere dall’appartenenza o meno a un gruppo di “controllo di vicinato”. Questo, attraverso programmi di formazione, workshop, seminari, campagne di informazione e di sensibilizzazione.

  1. Incentivare una cultura di comunità 

Abbiamo bisogno di riscoprire il valore dell’insieme, della solidarietà di vicinato, di lavorare alla cultura dell’appartenenza e del sostegno reciproco, in questo senso vanno sostenute e incentivate le organizzazioni locali e le imprese volte a questo scopo, mettendo a disposizione risorse e sostegno attivo per attività e progetti locali. Va premiata e sostenuta dall’ente pubblico la formazione di progetti e spinte che, dal basso, creano occasioni di buon vicinato, di aiuto reciproco, di solidarietà condivisa: quali ad esempio quelle concretizzatesi nelle esperienze virtuose e molto diffuse delle “social street” oppure quelle riconosciute sotto la denominazione di “progetti di comunità”.

  1. Partenariati e collaborazione

La complessità del tema richiede una forte collaborazione tra i diversi player e istituzioni. Vanno instaurati partenariati con le Forze dell’Ordine, con i pompieri locali, con le istituzioni sanitarie, con i servizi socio assistenziali alla persona, pubblici e privati, e altre organizzazioni rilevanti, al fine di portare avanti progetti comuni e di incentivare la collaborazione trasversale tra le diverse categorie. Questa sarà la rete, e non quella del controllo di vicinato, che garantirà una copertura efficace e a tappeto del territorio.

  1. Monitoraggio e valutazione

La sicurezza non è un tema che si risolva da un giorno all’altro, con una singola misura di intervento. È tema che necessita di una strategia a lungo termine, coordinata tra le diverse istituzioni, e di un continuo monitoraggio sull’efficacia delle misure implementate. In questo senso, accanto alla raccolta e all’esame dei dati, vanno attivati processi di coinvolgimento della popolazione locale dei singoli hot-spot in successivi e frequenti momenti di partecipazione aperta e inclusiva. In base ai risultati via via ottenuti le misure andranno contestualmente adeguate alle necessità.

Diciamo basta con le misure tampone appannaggio delle destre! 

La questione della sicurezza nelle nostre città, nei nostri quartieri, nelle nostre case, è di fondamentale importanza, e va approcciata con la giusta serietà, lontana da populismi gridati; non può essere sempre slogan da campagna elettorale continua anche dove la destra governa. Bisogna pretendere una serietà che finora non è stata dimostrata talvolta neppure da chi governa la nostra Provincia. Abbiamo bisogno di una sicurezza vicina alle persone che quotidianamente ne soffrono la mancanza, strutturata, con misure volte a lungo termine, perché quelle sono soluzioni durature.

Bene quindi le campagne per “tamponare” i fenomeni, come ne spopolano in questo periodo,  ma ancora meglio progetti di comunità, più silenziosi di certo, ma con risultati che hanno il potere di saldare le comunità, rinforzare la forza di azioni che partono dal basso e non calate dall’alto.

Su questo lavoreremo con forza, senza lasciare il monopolio di questa cruciale questione alle destre. Proporremo in ogni territorio una riflessione a lunga durata sulla sicurezza, non lasceremo più spazio a semplificazioni perché le persone con gli spot non vivono e soprattutto non vivono bene, che dovrebbe essere il fine della politica, almeno quella in cui noi Verdi crediamo!

ANFRAGE ZUR AKTUELLEN FRAGESTUNDE.

Im Oktober 2023 wurden die Vorbereitungsarbeiten für den Bau der Bahnschleife im Riggertal ans Unternehmen ICM übergeben. Die Riggertalschleife wird möglicherweise bis zu den Olympischen Spielen 2026 fertig, allerdings wenn überhaupt, dann nur die Gleisanlage, nicht die Bahnhöfe.

Daher richten wir folgende Fragen an die Landesregierung:

  1. Entspricht es den Tatsachen, dass die ÖPNV-Nutzer:innen zwischen Franzensfeste und Bruneck für mehr als ein Jahr auf den Schienenersatzverkehr umsteigen müssen?
  2. Wie viele Tage muss die heutige Bahnlinie für den Bau der Riggertalschleife mindestens geschlossen werden?
  3. Warum ist eine derart lange Schließung notwendig?
  4. Wie viele Busse werden die Bahn ersetzen?
  5. Wurden alle Möglichkeiten ausgelotet, die es ermöglichen würden, die Pustertalerbahn für den Bau der Riggerschleife nicht oder nur sehr kurz (maximal einige Wochen) schließen zu müssen?

 

Bozen, 27.02.2024

 

Landtagsabgeordnete

Madeleine Rohrer

Brigitte Foppa

Zeno Oberkofler

INTERROGAZIONE SU TEMI D’ATTUALITÀ

Secondo la relazione sulla mozione n. 561/22 approvata dal Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano “La psicologia di base è già presente, in quanto i servizi di assistenza psicologica di tutti e quattro i comprensori sono già direttamente accessibili ai/alle pazienti per una prima valutazione.”

Si chiede pertanto:

  1. Da chi viene svolto questo servizio? È previsto un rapporto convenzionale tra l’Azienda Sanitaria e psicologə liberə professionistə denominatə di seguito psicologə di base?
  2. È stato istituito un elenco per ciascuna azienda unità sanitaria locale degli psicologə delle cure primarie?
  3. Quali sono i requisiti per essere iscritti in questi elenchi e poter svolgere l’attività di psicologə di base?
  4. Ogni quanti medicə di medicina generale o pediatrə di libera scelta vi è uno psicologə di base?

 

Bolzano, 27/02/2024

Cons. Prov.
Zeno Oberkofler
Brigitte Foppa
Madeleine Rohrer

ANFRAGE ZUR AKTUELLEN FRAGESTUNDE.

In der öffentlichen und politischen Debatte und auch im persönlichen Empfinden nimmt das Thema Gewalt und Sicherheit in diesen Monaten einen breiten Raum ein. Wir möchten uns dazu auf einer gesicherten Datenbasis bewegen und das Phänomen einordnen – zumal die neue Landesregierung hierzu ein eigenes Ressort eingerichtet hat und diese Daten sicher schon eingeholt hat.

Daher richten wir folgende Fragen an die Landesregierung:

  • Wie ist die Entwicklung der Gesamtheit der Gewaltakte in Südtirol in den letzten 5 Jahren? (Bitte Aufstellung nach Jahren und Art der Gewaltakte 2018-23)
  • Wie viele Fälle betreffen jeweils (Bitte Aufstellung nach Jahren 2018-23)
    1. Häusliche Gewalt
    2. Gewalt im öffentlichen Raum?
  • In wie viele Fälle waren jeweils verwickelt: (Bitte Aufstellung nach Jahren 2018-23, in Prozentsätzen)
    1. Minderjährige/Erwachsene
    2. Männer/Frauen
    3. Italienische Staatsbürger:innen
    4. Personen mit Asylstatus
    5. Personen ohne Aufenthaltsgenehmigung
    6. Personen mit Migrationshintergrund, die in Italien geboren sind (falls erfasst)?

 

Bozen, 27.02.2024

 

Landtagsabgeordnete

Brigitte Foppa

Madeleine Rohrer

Zeno Oberkofler

 

ANFRAGE ZUR AKTUELLEN FRAGESTUNDE

Das Gesetz für Raum und Landschaft sieht vor, dass alle Gemeinden im Rahmen des Gemeindeentwicklungsprogramms (GEP) eine Erhebung des Leerstands durchführen.

Daher richten wir folgende Fragen an die Landesregierung:

  • Wie viele und welche Gemeinden haben bisher beim Land um einen Beitrag zur Ausarbeitung des GEP angesucht?
  • Welche Gemeinden haben bereits mit der Erhebung des Leerstands begonnen?
  • Welche Gemeinden haben diese Erhebung abgeschlossen?
  • Ab wann gilt für die Landesregierung eine Immobilie als leerstehend?
  • Gibt es für alle Gemeinden gültige Kriterien, wie die Erhebung des Leerstands durchzuführen ist? Wenn ja, bitte beilegen. Wenn nein, warum nicht?
  • Wenn es keine Kriterien für die Erhebung des Leerstands gibt, werden solche Kriterien ausgearbeitet? Wenn ja, von wem und in welchem Zeitplan? Wenn nein, warum nicht?
  • Gibt es eine Datenbank, in der alle Leerstände erfasst werden? Wenn nein, warum nicht? Wenn ja, wer hat darauf Zugriff?
  • Eine begünstigte Gemeinde ist verpflichtet, innerhalb von 36 Monaten das Verfahren zur Genehmigung des Entwurfs ihres GEP zu starten. Das GEP selbst hat eine Gültigkeit von mindestens 10 Jahren. Erachtet es die Landesregierung als ausreichend, die Erhebungen des Leerstands rund alle 15 Jahre zu erheben? Wenn ja, warum? Wenn nein, wie oft sollen die Gemeinden den Leerstand erheben?
  • Wie viele Wohnungen müssen leer sein, damit eine Gemeinde als eine mit wenig bzw. mit viel Leerstand gilt?

 

Bozen, 27.02.2024

Landtagsabgeordnete
Madeleine Rohrer
Brigitte Foppa
Zeno Oberkofler

INTERROGAZIONE SU TEMI DI ATTUALITÀ

In Italia, benché l’aborto sia un diritto, il 70% dei ginecologi si rifiuta di eseguirlo, portando a discriminazioni e sovraccarico di lavoro per chi lo pratica. Questo ostacola l’accesso all’aborto, complicando la scelta già difficile. Gli aborti clandestini raggiungono i 12-15mila casi, in parte dovuti alle difficoltà di accesso. L’Alto Adige registra l’84% di obiettori, il tasso più alto in Italia.

Si chiede pertanto:

  • In quale modo la giunta provinciale ritiene di garantire il diritto all’aborto? Come vuole sostenere le donne che decidono di abortire?
  • Quanti medici sono abilitati a praticare l’aborto in Alto Adige? Quanti si rifiutano a praticarlo? Quali sono i motivi per cui i medici decidono di non effettuarli?
  • Quanti aborti sono stati effettuati negli anni 2013-2023? Chiediamo i dati suddivisi per i singoli anni.
  • La provincia vuole fare qualcosa per diminuire il numero particolarmente alto di obiettori di coscienza in alto Adige? Quali iniziative vuole intraprendere?
  • Ci sono dei dati/delle stime sul numero degli aborti clandestini effettuati in provincia?
  • Cosa intende fare la giunta provinciale per contrastare il fenomeno degli aborti clandestini?
  • In quale modo vengono seguite le donne che in Alto Adige non riescono ad ottenere un appuntamento in tempo? Vengono indirizzate in altre regioni?
  • Ci sono dati riguardanti il numero di donne che decidono di sottoporsi a un aborto in un’altra regione italiana o all’estero? Se ci sono, quanti sono stati negli anni 2013-2023?

 

Bolzano, 27/02/2024

 

Cons. prov.
Zeno Oberkofler
Brigitte Foppa
Madeleine Rohrer

ANFRAGE ZUR AKTUELLE FRAGESTUNDE

Jahr um Jahr werden wortwörtlich neue Rekorde eingefahren. Mehr Verkehr auf der Brennerautobahn, mehr PKW, mehr LKW, mehr Emissionen, mehr Feinstaub, mehr Belastung für die ansässige Bevölkerung. Wir möchten uns eine Übersicht über die Entwicklung in den letzten zehn Jahren verschaffen und

richten daher folgende Fragen an die Landesregierung:

  • Welches Volumen hatte der Güterverkehr über den Brennerpass insgesamt in den vergangenen Jahren (2013-2023)? Wir ersuchen um eine Auflistung, gestaffelt nach den einzelnen Jahren und nach der Art des Transports:
    1. Wie viele LKW fuhren 2013-23 jährlich über die Brennerautobahn? Wie viele Tonnen waren das in jedem Jahr?
    2. Wie viele LKW wurden 2013-23 jährlich mittels ROLA transportiert? Wie viele Tonnen waren das in jedem Jahr?
    3. Wie viele Güterwaggons querten 2013-23 jährlich den Brenner? Wie viele Tonnen waren das in jedem Jahr?

 

Bozen, 27.02.2024

Landtagsabgeordnete
Brigitte Foppa
Madeleine Rohrer
Zeno Oberkofler

COMUNICATO STAMPA

I Verdi si esprimono a favore del sistema slot sull’autostrada del Brennero, a condizione che sia accompagnato dal divieto di circolazione di notte e nei fine settimana. La salvaguardia della salute e la qualità della vita devono avere la precedenza.

Il gruppo dei Verdi in consiglio provinciale approva il fatto che il sistema di gestione digitale del traffico pesante sull’autostrada del Brennero sia tornato in agenda. “Sosteniamo questo progetto che può risolvere, almeno in parte, il problema del traffico”, dichiarano Madeleine Rohrer, Brigitte Foppa e Zeno Oberkofler del gruppo verde.

Non tutti sono favorevoli al sistema di gestione digitale del traffico. Il ministro dei Trasporti Matteo Salvini della Lega, ora partner di coalizione della SVP a Bolzano e l’Associazione Nazionale Imprese Trasporti Automobilistici ANITA vogliono innanzitutto abolire tutte le misure che l’Austria ha introdotto per proteggere chi abita lungo l’asse del Brennero. Solo dopo sarebbero disposti a parlare del sistema slot. “Questo non è un buon approccio per trovare una soluzione accettabile per tutte le parti. Le misure di decongestione del traffico in Tirolo sono del tutto comprensibili e vanno anche a beneficio delle tante persone che vivono lungo l’autostrada in Alto Adige”, hanno dichiarato i consiglieri dei Verdi.

In una mozione presentata in consiglio provinciale i Verdi chiedono che il sistema slot venga organizzato in modo tale che non sia possibile prenotare degli slot nei fine settimana o di notte. Ciò renderebbe obsoleta la controversia sul divieto di transito di notte. “La giunta dovrebbe analizzare come collegare il numero di slot liberi alle disponibilità delle ferrovie. Inoltre è necessario stabilire un limite massimo di slot prenotabili”, afferma Madeleine Rohrer. “Occorre tenere conto dell’infrastruttura di trasporto e, soprattutto, dell’impatto sulla salute degli abitanti lungo l’autostrada.”

“Un sistema slot è un’opportunità, ma dobbiamo stabilire le giuste priorità. La salute viene prima di tutto e non deve essere sacrificata al traffico”, concludono i consiglieri Verdi.

 

Bolzano, 22/02/2024

Cons. Prov.

Madeleine Rohrer
Brigitte Foppa
Zeno Oberkofler

COMUNICATO STAMPA.

Da alcuni anni i Verdi dell’Alto Adige sono membri effettivi del Partito Verde Europeo (EGP) e partecipano come delegazione con diritto di voto ai congressi semestrali. Il primo si è svolto dal 2 al 4 febbraio a Lione. Per l’Alto Adige hanno partecipato Brigitte Foppa, Madeleine Rohrer, Zeno Oberkofler e Verena Frei. Al congresso sono state definite le linee guida per le imminenti elezioni europee del 10 giugno, sia a livello personale che tematico.

 

A Lione sono stati eletti i due candidati di punta dei Verdi Europei: la tedesca Terry Reintke, attualmente co-presidente del gruppo parlamentare al Parlamento europeo, e l’europarlamentare olandese Bas Eickhout. La giovane candidata italiana, Benedetta Scuderi, ha ottenuto con il 25% dei voti un supporto notevole.

“Durante il congresso è emerso chiaramente con quali temi si intende vincere alle elezioni europee. L’urgenza per una protezione climatica efficace è evidente, il New Green Deal non deve assolutamente essere indebolito e deve poggiare su una politica sociale solida. La politica agricola comune svolge un ruolo chiave e deve essere riformata a favore degli agricoltori, la biodiversità, verità dei costi. Anche per l’Alto Adige, ciò è di centrale importanza,” affermano i delegati dell’Alto Adige Foppa, Rohrer, Oberkofler e Frei in una prima sintesi.

Durante tutto il congresso, è stata data particolare attenzione al tema della guerra e della sicurezza internazionale. “La preoccupazione per l’aggravarsi della situazione nelle aree di crisi ha permeato l’intero congresso, sottolineando il ruolo dell’Europa nel preservare la pace,” riferiscono i delegati dell’Alto Adige. In questo contesto, si è discusso spesso anche sull’ascesa dei populisti di destra in molti paesi europei. In Germania, centinaia di migliaia di persone manifestano per la democrazia, la libertà e una società solidale.

“A Lione ci hanno chiesto in molti della nuova Giunta Provinciale in Alto Adige, di come sia possibile un governo con populisti di destra e post-fascisti,” raccontano Foppa, Rohrer, Oberkofler e Frei. “Molti delegati da tutta Europa erano scioccati. L’amato Südtirol a questo punto per molti non sarà più un modello, questo lo abbiamo chiaramente avvertito,” riferiscono i delegati dell’Alto Adige da Lione.

COMUNICATO STAMPA.

In occasione dell’elezione odierna della Giunta provinciale, i consiglieri hanno avuto la possibilità di esprimersi sul programma di governo e sulla distribuzione e l’assegnazione delle diverse competenze. I tre consiglieri Verdi Brigitte Foppa, Madeleine Rohrer e Zeno Oberkofler, attraverso tre interventi tra loro coordinati, sono entrati nel dettaglio dei contenuti di programma della composizione della nuova giunta provinciale. Ecco tre estratti dei loro interventi:

 

Brigitte Foppa: “Viviamo tempi di inquietudine: un susseguirsi di crisi che colpiscono tanto il mondo quanto inevitabilmente anche il nostro territorio rendono le persone insicure e diffidenti. Il populismo, la semplificazione e la frammentazione sono fenomeni in aumento. È in questa temperie che prende il via il nuovo governo provinciale. Dovrebbe proprio nascere dalla consapevolezza di attraversare un momento come questo il bisogno di usare strumenti politici che abbiano in sé chiarezza, linearità, mano ferma e condivisione e che sappiano creare fiducia tra le persone. In realtà il processo di costituzione della nuova maggioranza come anche la distribuzione delle competenze è avvenuti nel segno dell’ambiguità, di accordi poco trasparenti, aggiustamenti nevrotici in corso d’opera, dimostrazioni di potere e manifestazioni di ricatto.

La politica espressa dalla maggioranza di governo in questi primi mesi della XVII legislatura ha di fatto ignorato qualcosa di assolutamente essenziale. È stata così occupata con sé stessa da non riconoscere i tempi nuovi in cui si trova a operare.

Spaccatura e contrapposizioni non sono più fenomeni legati a singoli temi o specifiche decisioni, ma sono diventate una caratteristica essenziale e fondante dell’attuale clima del dibattito politico.

Un’epoca diversa si è affacciata, a cominciare dal dato che l’SVP è divenuta un partito tra i tanti. La cosa giusta da fare in tempi come questi sarebbe allora quella di non concentrare le decisioni nelle mani di una o di poche persone, ma, al contrario, di distribuirle e di prestare estrema attenzione alle buone pratiche.

Nulla di tutto ciò è invece accaduto.

Si è cercato di far fronte alla nuova era con strumenti vecchi e spuntati. Nella storia questo atteggiamento ha sempre portato a disastri. Questa nuova Giunta, con i suoi vecchi schemi, i suoi meccanismi obsoleti, i suoi piani che non sanno uscire dal passato e la sua frammentazione palpabile, non ha saputo e non sa riconoscere i segni dei nuovi tempi.”

 

Madeleine Rohrer: “In occasione dell’elezione del Landeshauptmann ci si è resi conto di quante persone ne fossero uscite deluse. Una delusione che nasce dall’aspettativa di qualcosa di diverso e di una figura di Presidente altrettanto diversa: un Arno Kompatscher che sapesse rappresentare un Alto Adige moderno, cosmopolita, solidale, aperto.

Una delusione perché molti confidavano nel fatto che, dopo cinque anni di rancoroso matrimonio forzato con la Lega (perché non se ne poteva fare a meno, si disse), il rieletto Presidente nel suo terzo e ultimo mandato avrebbe finalmente guidato l’SVP verso il futuro. Anche oggi, mentre noi siamo in quest’aula, persone disilluse e insieme coraggiose stanno intervenendo e manifestando in piazza Magnago. Lo fanno non perché non comprendano i legittimi meccanismi della democrazia, ma proprio perché si sentono ingannate.

Questo sentimento di amarezza contiene tuttavia un aspetto positivo: la messa in luce finalmente della verità. Oggi infatti è del tutto evidente che l’SVP, dietro la spinta di Arno Kompatscher, ha spostato il proprio asse talmente a destra da non rappresentare più un punto di bilanciamento per la nostra comunità. Con la formazione di questa Giunta di destra emergono infine le vere priorità dell’SVP e si smaschera quale sia il reale valore dei principi di cui sinora si è fatta bella.”

 

Zeno Oberkofler: “A leggere il programma una considerazione appare inevitabile: non saremo in grado di raggiungere concretamente i nostri obiettivi climatici solo e soltanto attraverso progetti pilota, studi e campagne di informazione. Non abbiamo bisogno di progetti parziali, così come appare nel programma di giunta, ma di un approccio sistemico. Non sarebbe poi stato nemmeno così complicato dimostrare ai nostri concittadini e alle nostre concittadine che si sarebbe fatto sul serio nelle politiche di protezione del clima. Sarebbe stato sufficiente che le misure contenute nel programma venissero sostenute dall’impegno a introdurre una legge sul clima. Un impegno che facesse perno sul Piano Clima e una legge che venisse promulgata entro la fine di questa legislatura. Questa giunta non lo ha fatto, non è stata in grado nemmeno di immaginarlo. Il sindaco di Merano Dal Medico (figura della Civica che è partner di questa giunta provinciale) lo ha detto chiaramente circa un anno fa: non siamo interessati al Piano Clima. È in fondo un semplice pezzo di carta che non ha in sé nulla di vincolante: per questo non vi aderiamo. Manca dunque una legge sulla protezione del clima per l’Alto Adige. Manca quello che dovrebbe essere elemento centrale e vincolante per una seria politica climatica. Non è un caso, purtroppo, ma soltanto un segno ulteriore che per le forze politiche che governeranno la nostra terra questo tema e la sua urgenza non rappresentano una priorità. Il livello cui si resta è quello dei proclami: nessuna intenzione di passare alla loro concreta attuazione.”

 

Le prospettive sono desolanti e non lasciano presagire nulla di buono. Per questo il gruppo consiliare dei Verdi vuole essere un polo antagonista a questo governo. Ci batteremo per la democrazia, la giustizia sociale e la protezione del clima e dell’ambiente in questa nostra terra. Ogni giorno e sempre.

 

Bolzano, 31.01.2024

 

Landtagsabgeordnete

Brigitte Foppa

Madeleine Rohrer

Zeno Oberkofler