Obiettori di coscienza in Alto Adige
INTERROGAZIONE SU TEMI DI ATTUALITÀ
In Italia, benché l’aborto sia un diritto, il 70% dei ginecologi si rifiuta di eseguirlo, portando a discriminazioni e sovraccarico di lavoro per chi lo pratica. Questo ostacola l’accesso all’aborto, complicando la scelta già difficile. Gli aborti clandestini raggiungono i 12-15mila casi, in parte dovuti alle difficoltà di accesso. L’Alto Adige registra l’84% di obiettori, il tasso più alto in Italia.
Si chiede pertanto:
- In quale modo la giunta provinciale ritiene di garantire il diritto all’aborto? Come vuole sostenere le donne che decidono di abortire?
- Quanti medici sono abilitati a praticare l’aborto in Alto Adige? Quanti si rifiutano a praticarlo? Quali sono i motivi per cui i medici decidono di non effettuarli?
- Quanti aborti sono stati effettuati negli anni 2013-2023? Chiediamo i dati suddivisi per i singoli anni.
- La provincia vuole fare qualcosa per diminuire il numero particolarmente alto di obiettori di coscienza in alto Adige? Quali iniziative vuole intraprendere?
- Ci sono dei dati/delle stime sul numero degli aborti clandestini effettuati in provincia?
- Cosa intende fare la giunta provinciale per contrastare il fenomeno degli aborti clandestini?
- In quale modo vengono seguite le donne che in Alto Adige non riescono ad ottenere un appuntamento in tempo? Vengono indirizzate in altre regioni?
- Ci sono dati riguardanti il numero di donne che decidono di sottoporsi a un aborto in un’altra regione italiana o all’estero? Se ci sono, quanti sono stati negli anni 2013-2023?
Bolzano, 27/02/2024
Cons. prov.
Zeno Oberkofler
Brigitte Foppa
Madeleine Rohrer