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Lettera
I diktat del Sindaco pronunciati contro una parte della sua attuale maggioranza sono inacettabili e li rispediamo al mittente.
Abbiamo fatto parte di una coalizione di centro sinistra negli ultimi 10 anni assumendoci responsabilità di governo e garantendo lealtà ai programmi stabiliti molto più di altre forze cosiddette moderate e avendo sempre come faro l’ interesse pubblico e il miglioramento della città. Per questo motivo abbiamo votato no in tutte le sedi al PRU di Benko, così come alla “kleine Reform” della legge urbanistica, in particolare l’art. 55 quinquies.
Il programma di sviluppo di una città per i prossimi 5 anni e le risposte da dare ai bisogni dei cittadini non possono certo ridursi alla questione dei PRU e del rapporto privilegiato con i privati secondo l’ art. 55 quinquies della legge provinciale.
Nessuno di noi è contro a un fisiologico e necessario rapporto con il privato, ma questo deve essere inquadrato in una programmazione pubblica complessiva di lungo periodo. Sfidiamo il Sindaco a impegnarsi per attuare le scelte già previste nei piani comunali e per un nuovo Piano di Sviluppo Strategico di Bolzano condiviso con tutti gli attori locali compreso ovviamente le rappresentanze economiche. Una programmazione che abbia come faro l’interesse pubblico e non interventi “a spot”.
Siamo pronti e non da oggi a confrontarci su un programma che al momento ancora non c’è e che non si vede all’orizzonte nonostante ripetute richieste.
Il Sindaco e il suo Partito sono ancora disposti a una coalizione di centrosinstra ? Il tempo sta scadendo.
Spetta al Sindaco e al suo partito assumersi la responsabilità di fronte alla città.
 
Patrizia Trincanato
Luigi Gallo
Tobe Planer
Wally Rungger
Rudi Benedikter
Guido Margheri
Oreste Galletti
Matteo Degli Agostini
Bolzano, 13.03.2015

Legge sul personale: la posizione dei Verdi

source: http://www.provincia.bz.it/personale/default.asp

source: http://www.provincia.bz.it/personale/default.asp


Questa mattina la prima commissione legislativa ha iniziato a discutere i 53 articoli della nuova legge sul personale. La riunione di oggi è stata preceduta da alcuni incontri della Giunta provinciale con i sindacati e dall‘audizione di ieri per la commissione, organizzata e comunicata letteralmente all‘ultimo minuto. In generale viene apprezzata (anche da noi Verdi) l‘intenzione di unire i vari testi legislativi in una sorta di testo unico. Per contro non possiamo però dirci d‘accordo con la modalità con cui in varie parti della legge si interferisce per legge nella sfera dei contratti collettivi. In questo modo il legislatore si pone a senso unico sopra un contratto che invece deve essere negoziato da due parti – altrimenti non è più un contratto.
Abbiamo preparato 59 emendamenti che tra le altre cose contengono miglioramenti sui seguenti 7 punti critici:

  1. Preservare i contratti collettivi: emendamenti per eliminare tutti gli articoli che devono essere lasciati alla negoziazione all‘interno del contratto collettivo, in modo particolare per quanto riguarda i diritti sindacali, il regolamento disciplinare e il codice di comportamento.
  2. Mobilità dei dipendenti pubblici: L‘allungamento delle possibili tratte di percorso verso il posto di lavoro di buoni 50 km (!) è una grave interferenza nella quotidianità lavorativa, specialmente per le donne che già troppo spesso hanno una tabella di marcia giornaliera intensa. Le tante promesse della Giunta per quanto riguarda la compatibilità e la professione, con queste misure, si trasformano in bugie. Noi chiediamo di eliminare questo articolo o per lo meno una mitigazione.
  3. Trattamento economico legato alla produttività individuale: Qui deve essere inserita l‘applicazione trasparente della norma, altrimenti può diventare uno strumento di potere.
  4. Permessi per mandato politico: Il dato di fatto che consigliere e consiglieri comunali non potranno più avere diritto al tempo per preparare le sedute del Consiglio comunale, è una punizione non accettabile contro l’impegno politico di consigliere e consiglieri. Un buon lavoro in Consiglio comunale richiede tempo e approfondimenti, soprattutto, anche se non solo, per chi lavora all‘opposizione. Si potrebbe addirittura pensare che proprio qui si vogliano vanificare gli sforzi e il potenziale. Non sono buoni presupposti per le elezioni comunali 2015! Noi chiediamo che si conservino i permessi, così che almeno i/le dipendenti provinciali possano prendere davvero sul serio anche in futuro la loro eventuale funzione di consigliere/a. Altrimenti i consigli verranno presto occupati da una riserva di benestanti, pensionate/i e/o di partecipanti non preparati/e.
  5. Il diritto a corsi di aggiornamento deve restare assicurato.
  6. Non è interessante sapere le azioni di cui dispongono i „parenti“ dei dipendenti pubblici.
  7. E non ci sembra corretto che solo a chi ha un‘occupazione extraservizio legata all‘agricoltura sia permesso di sforare il limite del quinto dell‘orario di servizio settimanale.

Grande irritazione aveva provocato in un primo momento il fatto che alle collaboratrici, ai collaboratori e ai/lle giornalisti/e „privati/e“ della Giunta venissero riservate posizioni privilegiate. Vediamo con favore il fatto che anche la stessa Giunta abbia ammesso che un tale articolo non fosse opportuno.
Infine ricordiamo le proteste dei/lle dipendenti pubblici/he del 2012 contro le misure di risparmio che si riversavano sul personale. Ora costi aggiuntivi di 1,5 milioni devono essere risparmiati di nuovo sul personale. Se si pensa che proprio ieri sono stati destinati 20,5 milioni per la manutenzione delle strade, ci sembra che le priorità della Giunta siano passibili di qualche correzione.
 
Brigitte Foppa, Riccardo Dello Sbarba, Hans Heiss
BZ, 12.3.2015

Futuro Senato ‘Camera delle Regioni’ o meglio: Camera delle cravatte
#ringraziounadonna per l’8 marzo ma in politica non la considero? Passata a Roma la riforma del Senato – verrà composto quasi esclusivamente da uomini.
Già l’estate scorsa avevamo suonato i campanelli d’allarme e cercato di far cambiare la rotta. Guardiamo un po’ le cifre (luglio 2014): Di 100 Senatori previsti 21 saranno sindaci/sindache, 74 consiglieri/e regionali e 5 saranno personalità nominate dal Presidente della Repubblica per i loro particolari meriti.
Se si dà solo un‘occhiata alle composizioni dei Consigli regionali ci si accorge ben presto che le prospettive di una rappresentanza di genere equilibrata sono piuttosto magre. Nel Consiglio regionale della Basilicata ci sono 0 (zero) donne, in quelli dell‘Abruzzo e della Calabria due, tre nel consiglio della Puglia e quattro in quelli del Veneto e della Sardegna. Nel migliore dei casi possiamo fare affidamento sulle 16 donne del Consiglio regionale della Campania che su 61 membri raggiungono una percentuale del 26%, un quarto dunque.
Anche solo da un mero punto di vista statistico, le probabilità che i Consigli regionali nominino la loro rappresentanza in Senato tra questa debole minoranza, sono molto scarse.
Si potrebbe sperare nelle sindache, ma, sembra impossibile, su quel fronte la situazione è addirittura peggiore. Tra i 21 sindaci dei capoluoghi di Regione troviamo UNA sola donna (Valeria Mancinelli, sindaca di Ancona).
E possiamo pure toglierci dalla testa di ottenere una rappresentanza maggioritaria tra le 5 personalità nominate dal Presidente della Repubblica.
Oltre a creare una situazione ingiusta (la metà della popolazione non verrà rappresentata) si perde anche la grande opportunità, specialmente in tempo di crisi, di puntare sul potenziale di rinnovamento e sulle risorse delle donne. Così in Italia rimane tutto com‘era e in Europa il Paese continuerà a fare una figura molto arretrata. Un vero peccato.

Brigitte Foppa, Evelyn Gruber-Fischnaller, Caterina Maurer – per le Donne Verdi

Invece di puntare il dito, la maggioranza dovrebbe prima fare autocritica. 
Bambini che litiganoLa legge regionale per le elezioni comunali contiene, ora è certo, una incompatibilità con la Costituzione per quanto riguarda la candidatura a sindaca o sindaco.
Ma chi è colpevole del pasticcio? Ora si potrebbe pensare che coloro che hanno la responsabiltà delle leggi approvate in Provincia e in Regione, cioè coloro che compongono la maggioranza, si prendano anche la responsabilità di aver giocato un po‘ troppo alle barricate e alla costruzione di clausole ostruzionistiche.
La SVP avrebbe potuto ammettere che nel 1994 ha inserito o per lo meno ha votato a favore del passaggio recriminato, essendo già allora al governo. E si sarà anche fatta qualche domanda in proposito. Invece il grande giurista Karl Zeller dà la colpa al Commissario del governo che al momento della vidimazione della legge non ha protestato. Così è finalmente chiaro chi è responsabile di questo bel pasticcio: il rappresentante dello Stato che ha sbagliato nella sua funzione di controllore. I servizi dei „cani da guardia“ romani, sempre tanto criticati, per una volta sono stati ben accetti.
Bella dimostrazione di maturità cari colleghi e care colleghe della maggioranza al governo! Sarebbe stato molto meglio se aveste ammesso la vostra responsabilità, così come le vostre intenzioni. Avremmo potuto inquadrarle anche storicamento. E invece siamo testimoni di un comportamento poco consono a chi da sempre prende decisioni, più simile a quello di un bambino che a scuola dà la colpa a un altro per le sue malefatte: „È stato lui!“.
6 marzo 2015
Cons. prov.
Brigitte Foppa, Hans Heiss, Riccardo Dello Sbarba

Giovedì 5 marzo 2015 ore 18, presso l’ufficio verde in Via Bottai 5, ci sarà il kick-off per il bilancio del Partito Verde secondo i parametri dell‘Economia del bene comune. Siamo il primo partito d‘Italia ad avviare un processo di questo tipo.
Nei bilanci usuali, fattori come solidarietà, dignità, sostenibilità ecologica e soddisfazione del personale hanno un ruolo minimo. L‘economia per il bene comune e i bilanci fatti secono i suoi paramentri vanno in controtendenza: associazioni, imprese, istituzioni e famiglie possono ora redigere un bilancio per il bene comune, in cui vengono presi in considerazione proprio quei criteri fin‘ora praticamente ignorati. E noi Verdi sudtirolesi vogliamo fare questo passo ed essere il primo partito in Italia a realizzare un bilancio per il bene comune.
L‘idea è partita grazie al nostro gruppo di lavoro verdECOnomia. Per la realizzazione concreta verremo affiancati da Terra Institut.
Giovedì, dopo una introduzione sull‘economia del bene comune, verrà presentato lo svolgimento del processo che coinvolgerà il Partito dei Verdi e sarà già occasione per affrontare i criteri dell‘economia del bene comune: illustreremo il nostro atteggiamento con i mezzi di produzione, con l‘energia, la nostragestione del personale e quella delle relazioni pubbliche.
Il confronto e lo scambio è aperto a tutte le persone interessate e motivate!

Brigitte Foppa & Giorgio Zanvettor                                       Johanna Doná & Franz Hillebrand
Co-portavoce Verdi Grüne Vërc                                             Co-portavoce verdECOnomia

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Per diversi motivi ritiriamo la nostra proposta di primarie per la coalizione del sindaco Spagnolli.
Innanzitutto non c’è più il tempo necessario per organizzare primarie che siano vere e utili. Noi stessi abbiamo troppo ritardato, ma anche le incertezze e le manovre delle ultime settimane all’interno degli altri partiti della coalizione hanno fatto scivolare le necessarie decisioni oltre ogni possibile limite di tempo.
in secondo luogo, per noi le primarie sarebbero servite a sviluppare un confronto di idee aperto e approfondito. Non ci sono invece mai interessati confronti puramente personali, solo per posizionare candidati o candidate di bandiera. Per questo negli scorsi mesi e settimane siamo stati in contatto con personalità che avevano manifestato interesse e che avrebbero condotto alla perfezione questo confronto di idee. Purtroppo queste personalità hanno ritenuto che le condizioni per autentiche primarie non ci siano più e hanno ritirato la loro disponibilità. Peccato: alla democrazia avrebbe certamente fatto bene.
A questo punto per noi è importante passare a un confronto programmatico aperto e sincero con il candidato sindaco del PD Luigi Spagnolli.
Questi cinque anni di partecipazione dei Verdi alla giunta comunale hanno dato ottimi frutti alla città di Bolzano.
Tuttavia, l’attuale momento, con le recenti decisioni sul futuro di Bolzano che noi non abbiamo potuto condividere, richiede una verifica approfondita sulla esperienza fatta e su che cosa ci deve portare il futuro.
 
Brigitte Foppa e Giorgio Zanvettor, Co-Portavoce Provinciali
Patrizia Trincanato, Assessora verde a Bolzano
Tobe Planer, Capogruppo in consiglio comunale Verdi/Projekt Bozen
Bolzano, il 28 febbraio 2015

ProgettoPonteAdigeMOZIONE VERDE.
La Provincia ha intenzione di realizzare un “Centro intermodale a Ponte Adige“. Il primo classificato nel relativo concorso di idee è stato un progetto che prevede tra l’altro l’eliminazione dell’attuale ponte sull’Adige, un nuovo enorme ponte sopraelevato di 10 metri di altezza spostato verso ovest, l’abbattimento di 3 case, il riutilizzo della struttura “Mebo-Center” come “centro media” a disposizione di BLS e altri soggetti. I costi stimati sono 37 milioni di euro, ma quelli complessivi – comprese opere ferroviarie ecc.. – saranno certamente più alti alti.
Il progetto non ha il consenso della popolazione residente, come ha dimostrato l’assemblea popolare tenutasi a Frangarto il 25 febbraio 2015. Comuni cittadine e cittadini, famiglie confinanti, proprietari dei terreni e diversi esponenti politici locali e di circondario si sono espressi chiaramente sia contro il metodo seguito – poiché la popolazione doveva essere coinvolta fin dall’inizio e non informata solo dopo l’esito del concorso di idee – sia contro il progetto in sé, che avrà un forte impatto ambientale e paesaggistico su un sito naturale e culturale importante, consumerà ulteriore suolo agricolo e attirerà di nuovo su Frangarto un consistente flusso di traffico.
Oggi non è più possibile realizzare opere pubbliche di questa portata senza il consenso della popolazione, che va coinvolta fin dall’inizio, dalla prima raccolta di idee fino alla progettazione definitiva.
Per tutti questi motivi,
Il Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano impegna la giunta provinciale
ad accantonare il progetto vincitore del concorso di idee e a riprendere da capo la progettazione del “Centro intermodale a Ponte Adige”, coinvolgendo la popolazione in un processo di reale partecipazione, al fine di elaborare un nuovo progetto che riduca al minimo l’impatto ambientale, paesaggistico ed economico dell’opera e sia accettato dalla popolazione.
Bolzano, 26.02.2015
Cons. prov.
Riccardo Dello Sbarba
Brigitte Foppa
Hans Heiss

Basta con i continui allarmismi, abbiamo bisogno di analisi precise e strategie mirate.
Sicurezza UrbanaNessuno mette in dubbio che la sicurezza sia visibilmente peggiorata in Sudtirolo, specialmente negli ultimi tempi, e che i furti siano aumentati, così come gli atti di violenza.
Piccola criminalità, furti con scasso e scippi sono riconducibili a cause sociali come il sensibile impoverimento, ma anche a una migliore organizzazione di bande di ladri che hanno una maggiore e più accurata conoscenza del territorio. Azioni penali poco severe e il decreto „svuota carceri“ attivo dal febbraio 2014 rassicurano i criminali e scoraggiano le forze di polizia così come le cittadine e i cittadini.
Anche le azioni di violenza aumentano. Determinati gruppi di migranti sono sicuramente co-responsabili, ma non possiamo minimizzare l‘apporto dei locali. Dobbiamo capire i motivi che portano a queste azioni di violenza talvolta davvero brutale. La formazione di gruppi violenti di immigrati non è assolutamente accettabile, una delle cause profonde è l‘esclusione persistente di molti giovani di origine straniera che deve essere contrastata con un impegno maggiore verso l‘inclusione. Perché è proprio questa generazione di giovani che dobbiamo convincere dei vantaggi di una cultura democratica a favore di tutti i valori e modalità di vita nella nostra provincia.
Infine è da ricordare che sono quasi solamente giovani uomini responsabili di atti di violenza e questo ci deve far mettere sul banco degli imputati la cultura machista e maschilista. Che numerosi atti di violenza in Italia e in Sudtirolo si rivolgano contro le donne, ultimamente nella nostra provincia con conseguenze mortali o con danni duraturi, viene sempre omesso nella discussione attuale.
I resoconti mediatici sui rischi per la sicurezza e sulla criminalità deve essere fatto con maggiore responsabilità: comunicati allarmisti e drammatizzanti senza una documentazione chiara delle circostanze e dei fatti aumenta la tiratura, ma crea soprattutto paura e allarmismo.
Piuttosto che un regolare vertice sulla sicurezza, i Verdi ritengono che sia più promettente una „Rete contro la violenza“ che provveda a un continuo scambio di informazioni tra forze di polizia, strutture sociali, associazioni, istituzioni, Provincia e Comuni.  Esempi come il Land tedesco dell‘Assia, ma anche della città di Bolzano (la cui analoga Rete contro la violenza alle donne ha avuto forte risonanza anche fuori dalla nostra provincia), mostrano i vantaggi di una tale rete che permette un monitoring preciso, interventi veloci e puntuali e la necessaria prevenzione. A tal proposito abbiamo presentato una mozione in Consiglio provinciale. L‘Alto Adige non è un territorio in stato di emergenza per quello che riguarda la politica di sicurezza, ma continua a essere una provincia sicura. Per per alcuni aspetti possiamo certamente migliorare, ma si deve procedere a mente fredda in maniera coordinata e continuativa.
25.02.2015
Hans Heiss
Brigitte Foppa
Riccardo Dello Sbarba

Workshop aperto elezioni comunali
Fra ca. 3 mesi si terranno le prossime elezioni comunali. Ci auguriamo un forte movimento ecosociale che dimostri più lungimiranza nei confronti degli amministratori neoliberali e della destra!
Perciò Vi invitiamo cordialmente al nostro workshop aperto: elezioni comunali 2015 che si terrà sabato, 28 febbraio 2015 dalle ore 10.00 alle 16.00 ca. presso la sala polifunzionale di Piazza Angela Nikoletti (nr.4) a Bolzano.
Temi da affrontare saranno:

  • Elezioni comunali 2015: chi, come, cosa, dove, quando?
  • Come posso contribuire allo sviluppo del mio comune?
  • Come mi può essere utile una rete di contatti ecosociale?

Come si raggiunge con i mezzi pubblici: autobus 10A e 7A – 10B e 7B, fermata di via Claudia Augusta 2.
Qui trovate il facebook-evento.
Cari saluti e sperando di vederVi numerosi,
Brigitte, Giorgio, Hanno
Verdi Grüne Vërc


Grazie a tutte*i che hanno partecipato! Qui trovate i documenti presentati all’evento:

  • Piccolo ABC x le elezioni comunali (solo in tedesco) [gview file=”http://www.verdi.bz.it/wp-content/uploads/2015/02/Kleines-Gemeindewahlen-ABC-2015.pdf”]
  • Presentzione del workshop (solo in tedesco) [gview file=”http://www.verdi.bz.it/wp-content/uploads/2015/02/Workshop-occio.pdf”]
  • Offerta dei Verdi per liste civiche comunali – Attenzione: Deadline 16 marzo! [gview file=”http://www.verdi.bz.it/wp-content/uploads/2015/02/Kampagnenangebot-der-VGV.pdf”]

Venerdì 20 febbraio 2015 i co-portavoce provinciali di Sinistra Ecologia Libertà e dei Verdi Grüne Vërc si sono accordati per chiedere, in vista delle Elezioni Comunali del maggio 2015, le primarie di coalizione.
mututgutQuesta decisione poggia su alcuni ragionamenti: In primo luogo il sindaco Spagnolli e il suo partito, il PD, hanno più volte segnalato anche pubblicamente, di essere disposti a fare le primarie di coalizione. Il che come metodo per selezionare idee e persone corrisponde perfettamente alle nostre consuetudini. Quindi accettiamo volentieri la disponibilità di Gigi Spagnolli alle primarie di coalizione.
In secondo luogo siamo sempre convinti di aver giocato un ruolo importante all’interno della larga coalizione di Centro-Sinistra a Bolzano nelle ultime consigliature. Sia come Verdi/Projekt Bozen che come SEL abbiamo sempre portato avanti la nostra specifica visione di uno sviluppo urbano eco-sociale, e l’abbiamo fatto con forza e pazienza. Negli ultimi mesi sempre più spesso però si è anche articolato il nostro dissenso con decisioni importanti, prese da SVP e PD al di là degli accordi di coalizione e alle quali ci era impossibile dare sostegno.
E il vero banco di prova, la votazione sul progetto “Benko”, ce lo troviamo ancora davanti!
Siamo convinti che Bolzano abbia bisogno, ora, di un momento di aperto confronto, anche all’interno del Centro-Sinistra, su come può e deve svilupparsi la nostra città capoluogo – e le Primarie, dove come forze politiche e come cittadine/cittadini possiamo scambiarci e misurarci, ci sembrano un eccellente modo per farlo.
Invitiamo quindi il sindaco Spagnolli e il Partito Democratico a prendere in considerazione nei prossimi giorni questa nostra richiesta e a darci presto una risposta – a noi, soprattutto però alla cittadinanza di Bolzano.
Speriamo che questa risposta sia nel segno dello scambio democratico, della partecipazione e del dialogo schietto e onesto che è quello di cui tutti e tutte noi sentiamo il bisogno.
Brigitte Foppa e Giorgio Zanvettor, Co-portavoce provinciali Verdi Grüne Vërc
Loredana Motta e Guido Margheri, Co-segretari provinciali Sinistra Ecologia Libertà
La richiesta viene supportata anche da “Projekt Bozen”.