centrale dietro la grataEra da prevedersi, ma il risultato supera ogni aspettativa: alla fine della cosiddetta “procedura di riesame” delle concessioni manipolate la Giunta provinciale ha assegnato ancora una volta a Sel 9 centrali su 10, confermando così le decisioni già prese nella famosa seduta del 30 dicembre 2009 dalla Giunta presieduta da Luis Durnwalder su proposta dell’allora assessore Michl Laimer.
Per la decima centrale, quella di Lappago, non potendo assegnare pure questa a Sel, la Giunta ha deciso di non assegnarla a nessun altro, ma di indire una nuova gara.
Incomprensibile resta infine la ragione per cui dal “riesame” è stata esclusa la centrale di Lasa, concessione anch’essa manipolata e compresa nella “procedura Caia” (vedi parere Caia dell’11 aprile 2013, pagina 3, allegato alla delibera della Giunta provinciale nr. 562 del 15.4.2013). A una nostra interrogazione in proposito del 16 febbraio la Giunta non ha dato risposta, lasciando scadere il termine massimo del 18 marzo.
Le decisioni odierne sembrano una postuma conferma della “profezia” dell’ex Presidente Durnwalder, che il giorno dopo lo “scandalo Sel” affermò: “Sel avrebbe vinto in ogni caso”. E così è stato.
Ci riserviamo un giudizio più approfondito quando avremo in mano tutte le carte della procedura. Da prime informazioni risulta che dal riesame i progetti presentati a suo tempo da AEW siano stati tutti bocciati, cosa su cui i dirigenti di allora avrebbero il dovere di dare qualche chiarimento.
In ogni caso, su questa “seconda possibilità” concessa a Sel, con la quale la Giunta ha oggi dato la sua “assoluzione”, pendono diversi punti interrogativi:

  • Ci pare assai dubbio che, dopo le massicce falsificazioni operate dalla coppia Laimer e Rainer, si sia ripetuta una procedura di gara per milioni di euro ammettendo di nuovo la Sel attraverso il recupero di “progetti originari” che altro non sono che files trovati nei computer della società e che nessuno può affermare con certezza che rappresentino esattamente le domande davvero presentate in forma cartacea da Sel il 30 dicembre 2005. Solo quei documenti dovevano far testo, ma di quelli non si è mai trovata traccia. Qualsiasi gara d’appalto condotta in queste condizioni verrebbe demolita da una pioggia di ricorsi. Se ciò non accadrà stavolta, è solo perché gli altri possibili concorrenti sono stati tacitati: Frasnelli ha ottenuto le centrali che voleva, AEW è stata caricata sulla stessa barca di SEL. Ma che non vi siano ricorsi non significa che sia ripristinato lo Stato di Diritto, come sarebbe stato doveroso da parte di pubblici amministratori.
  • Resta il fatto che anche stavolta la Provincia come proprietaria quasi totalitaria (93,88%) di Sel ha, in un certo senso, dato le concessioni a se stessa. Il doppio ruolo della Provincia come arbitra e giocatrice continua a costituire un conflitto di interessi che mette in dubbio la politica energetica.
  • Per questo non si può parlare di “chiusura del capitolo”, come fa il Presidente della Giunta. Anche se l’illegalità e la falsificazione di allora sono state affannosamente corrette, la gravissima violazione del diritto operata da quelli che al tempo erano il direttore di Sel e l’assessore competente, con l’approvazione delle loro proposte di concessione da parte dell’allora Giunta provinciale, restano uno dei capitoli più oscuri della politica energetica e della storia dell’autonomia dell’Alto Adige.

Bolzano, 31.03.2015
Consiglieri prov.
Riccardo Dello Sbarba
Brigitte Foppa
Hans Heiss

Wally RunggerDopo Patrizia Trincanato anche la nostra storica consigliera comunale Wally Rungger ha reso noto che non intende presentarsi alle prossime elezioni comunali a Bolzano. E così anche un’altra combattiva attivista impegnata nella causa ecosociale lascia la scena della politica attiva.
Wally Rungger è stata eletta nelle liste verdi per varie legislature fin dal 1998, sia in Consiglio comunale che in quello di quartiere. Tra le diverse funzioni ha ricoperto quella di portavoce del Gruppo ecosociale in Consiglio comunale a Bolzano e quella di presidente del consiglio di quartiere a Oltrisarco-Aslago. Con spirito combattivo ha vegliato con costanza e attenzione, sia all’opposizione che nella maggioranza, sui temi a lei cari: equità sociale, convivenza tra gruppi linguistici, scuola, diritti civili e sviluppo urbano sostenibile.
Ovunque ci fosse bisogno del suo sostegno, Wally è sempre stata presente. Non esiste una causa giusta per cui Wally non si sia esposta, non abbia espresso la sua opinione e non abbia dimostrato la sua piena solidarietà.
Ringraziamo Wally per tutti gli anni di impegno instancabile e confidiamo di averla al nostro fianco anche in futuro.
 
Brigitte Foppa e Giorgio Zanvettor, Co-portavoce Verdi Grüne Vërc
30.03.2015

Più di 50 donne dell’Alto Adige e del Tirolo si sono riunite il 27 marzo a Bolzano  per la Seduta congiunta delle rappresentanti politiche elette in Tirolo e in Provincia di Bolzano. In tutto sono state presentate 32 proposte per migliorare la politica femminile a livello comunale. 10 erano firmate dalle donne verdi e sono state esposte dalla candidata sindaca di Bolzano, Cecilia Stefanelli, dalla co-portavoce delle Donne Verdi e candidata al Consiglio Comunale di Bolzano, Evelyn Gruber-Fischnaller, dalla candidata sindaca per l’Alternativa Ecosociale a Bressanone Elda Letrari Cimadom e dalla consigliera provinciale Brigitte Foppa. ” Il Comune è in primo piano quando si tratta del benessere di cittadine e cittadini. Per le donne questo è particolarmente importante perché spesso hanno le loro reti relazionali nel posto dove vivono. Le nostre proposte sono esempi di pensieri ed azioni sostenibili e lungimiranti, incentivi per una svolta positiva”, riassume la candidata sindaca Cecilia Stefanelli. Ecco la lista delle nostre proposte: – Giornata senza auto in tutta l’Euroregione – Donne Bio: Una rete di piccole e medie imprese nel settore bio gestite da donne – Comune equo e solidale: Incentivare il commercio equo e solidale nei Comuni – Formazione e consulenza sessuale e medica per ragazze e donne – Aiuto rapido a profughi non maggiorenni – Spazio femminile Comune: nomi di strade e targhe commemorative sulle donne – Donne in maternità – Mentoring per giovani donne in politica e nella ricerca – Unità didattiche sulle donne dell’Europaregione – Commissione interregionale dei Consigli provinciali dell’Europaregione: parità di genere.

Patrizia TrincanatoDopo 10 anni in Giunta del Comune di Bolzano, la nostra Patrizia Trincanato ha deciso di non ricandidarsi, ma di restare attiva nei Verdi a cominciare dalla campagna elettorale comunale a sostegno di Cecilia Stefanelli, la nostra candidata sindaca.
Ringraziamo Patrizia. Negli ultimi 10 anni Patriza Trincanato è stata infatti per noi a Bolzano il volto importante e la nostra insostituibile fonte di energia – prima come assessora al sociale, dove ha lasciato il suo segno verde e poi come assessora alla cultura e all’ambiente con competenza alla convivenza, come ha volutamente chiamato il suo dipartimento.
Proprio in questi ultimi 5 anni, Patrizia ha svolto un lavoro eccellente per Bolzano, fatto di piccoli passi, lavoro paziente e svolto spesso dietro le quinte. Patrizia Trincanato ha aperto 3 musei, tra cui il Centro di documentazione sotto il Monumento alla Vittoria, e solo lei sa quanta fatica e lavoro di mediazione ci siano voluti per arrivare a questo risultato. E che, nonostante tutte le avversità, anche Bolzano abbia trovato la strada verso la raccolta differenziata lo dobbiamo a lei: per mesi ha sopportato le critiche, sempre con il sorriso sulle labbra, e alla fine la raccolta differenziata è salita a un favoloso 69%.
Siamo fieri del lavoro di Patrizia. In tutti questi anni ha dimostrato che la partecipazione al governo da parte dei Verdi porta importanti risultati e fa la differenza. Efficienza e generosità hanno caratterizzato il suo lavoro e chi ha modo di accompagnarla mentre cammina per la città si rende conto di quanto sia amata e apprezzata, non solo per il suo lavoro, ma anche per la sua umanità.
La decisione di non ricandidarsi dopo 10 anni è per Bolzano una grande perdita, ma il suo impegno nell‘affiancare e sostenere nel suo cammino la nuova lista verde con la candidata sindaca Cecilia Stefanelli ci rafforza nella consapevolezza che trovare altre strade e permettere il ricambio sono parte integrante di una politica sostenibile. Anche qui Patrizia è di grande esempio per tutti e tutte.
Per quello che ci ha dato e per il sostegno che continua ringraziamo veramente di cuore la nostra Patrizia. Danke assessora!
 
Brigitte Foppa e Giorgio Zanvettor, Co-portavoce Verdi Grüne Vërc
CM_Cecilia Stefanelli
 

Gläserne DeckeVenerdì in Germania è stata celebrata la giornata dell‘Equal Pay Day, in Sudtirolo il 17 aprile viene ricordato tutti gli anni che le donne devono lavorare un bel po‘ più a lungo per ottenere lo stesso stipendio di un uomo. Poiché proprio in questi giorni la Prima commissione ha discusso la Legge sul personale, abbiamo fatto qualche ricerca sulla distribuzione degli stipendi nell‘amministrazione provinciale e abbiamo constatato che il famoso tetto di cristallo, secondo il quale le donne arrivano solo fino a un certo punto nella loro carriera e poi, per le ragioni più varie, rimangono bloccate, vale anche per le amministrazioni pubbliche del Sudtirolo.
Dalla risposta che abbiamo ricevuto a una nostra interrogazione consiliare emerge in modo evidente che la Provincia, il cui personale è composto per il 61,3% da donne, nelle posizioni dirigenziali mostra tutt‘altre percentuali:
Solo le donne occupano solo il 27,3% degli incarichi dirigenziali nei dipartimenti, il 22,2% degli incarichi dirigenziali nelle ripartizioni e il 31,3% degli incarichi dirigenziali negli uffici. Ancora peggiore è la situazione a livello dirigenziale delle società in cui la Provincia di Bolzano è socia di maggioranza: qui ci sono ben 11 uomini a fronte di 2 sole donne, l’85% contro il 15%. La nuova Giunta non ha cambiato molto in questo senso: tutti i posti importanti e di potere restano saldamente in mani maschili.
La cosa non è certamente legata al fatto che le donne lavorino peggio. Dalla stessa interrogazione veniamo a sapere che per le indennità di coordinamento, quelle d’istituto e per i premi di produttività le donne si distinguono nettamente. In questi casi la distribuzione percentuale rispecchia molto da vicino quella della presenza femminile nel personale: rispettivamente 65%, 77%, 70%.
Conclusione: le donne lavorano in modo diligente e assumono incarichi per cui vengono anche premiate – ma la carriera rimane prerogativa degli uomini o meglio questi vengono avvantaggiati. Così l‘amministrazione pubblica sudtirolese sembra essere un esempio paradigmatico della teoria del tetto di cristallo.
Sull‘onda della trattazione della legge sul personale abbiamo preparato una mozione in cui proponiamo, nei futuri bandi, di prediligere candidate donne fino a quando non ci avvicineremo a un migliore equilibrio di genere nei posti dirigenziali (così come previsto dalla legge sulle pari opportunità!).
PS: Proprio ora riceviamo una risposta da parte della Regione sul perché sia stata esclusa una seconda donna nel consiglio di amministrazione da poco nominato. La risposta è stata: „…in Giunta regionale è prevalso il criterio di garantire la continuità nella gestione della società“. Anche così si impedisce la carriera delle donne… nel nome della continuità!
Brigitte Foppa, Hans Heiss, Riccardo Dello Sbarba
Bolzano, 24.03.2015

MEGAPROGETTO a Ponte d’Adige.

Ponte AdigeIn una risposta a una nostra interrogazione la Giunta provinciale prende le distanze dal progetto vincitore, precisando che

  1. L’opera non è ancora né finanziata né calendarizzata tra le priorità della Provincia;
  2. Col progetto originario c’è il rischio di attirare traffico pendolare attraverso il paese di Frangarto.
  3. Per il ponte previsto, è opportuno ricercare una soluzione “meno impattante e meno costosa”.

Siamo soddisfatti di questa risposta e a questo punto riteniamo opportuno che il Consiglio provinciale dia una chiara indicazione alla Giunta. Per questo abbiamo già presentato una mozione che verrà trattata nella sessione di aprile. Questa la parte deliberativa:
“Il Consiglio provinciale impegna la Giunta a rivedere la progettazione del “Centro intermodale a Ponte Adige”, coinvolgendo la popolazione in un processo di reale partecipazione, al fine di elaborare un nuovo progetto che riduca al minimo l’impatto ambientale, paesaggistico ed economico dell’opera e sia accettato dalla popolazione”.
 
Cons. prov.
Riccardo Dello Sbarba
Brigitte Foppa
Hans Heiss
In allegato: interrogazione e risposta
23.03.2015

Presentazione Cecilia Stefanelli_27

Presa di posizione riguardo l’attuale situazione per una candidatura separata di Verdi e Projekt Bozen alle comunali 2015.

Dopo le turbolenze degli ultimi giorni in cui si è venuta a delineare la spaccatura tra il sindaco uscente e l’ala ecosociale, desidero chiarire alcune cose:

  • Continuo a sostenere convintamente che una lista unica tra Verdi e Projekt Bozen con una candidata sindaca comune sarebbe più sensata e futuribile! Ritengo che si dovrebbe continuare a puntare a una collaborazione politica tra una lista civica ecosociale attiva da tanti anni e i Verdi-Grüne-Verc, perché, citando proprio lo stesso Benedikter del non lontano 2010, “Solo insieme siamo forti!”
  • Già da alcuni mesi chiedo, almeno per la prima tornata elettorale, di non presentarci alle prossime elezioni comunali insieme a Luigi Spagnolli, soprattutto perché nell’ultimo periodo alcuni aspetti della politica comunale hanno preso una piega negativa che non condivido: come la fusione AEW-SEL, il progetto Benko, la tendenza al proibizionismo e alla repressione della cultura giovanile, il continuo flirtare di Spagnolli con i partiti di centro e centro-destra e il formarsi della sua lista civica intorno a personaggi come Oberrauch, Degasperi, Bonvicini & Co.
  • L’argomento che “il posticipo della votazione su Benko a dopo le elezioni sia un successo” non lo trovo valido, anzi, lo vedo solo come un rallentamento tattico per puro opportunismo elettorale e per niente un buon motivo per continuare a sostenere Spagnolli senza se e senza ma.
  • Il mio percorso politico è iniziato con “Projekt Bozen” quando mi sono candidato sulla lista con i Verdi per le comunali 2010 (sarò sempre grato a Martin Fink e Rudi Benedikter per questo) ed è stato un grande successo poter lavorare insieme a Brigitte Foppa e Rudi Benedikter nel gruppo consiliare Verdi-Projekt Bozen. Nel corso degli anni ho continuato a collaborare con entusiasmo con il Gruppo dei giovani Verdi, ho dato il mio supporto all’ufficio del partito, ho sostenuto e collaborato attivamente alle campagne elettorali di Florian Kronbichler e Oktavia Brugger, sono membro del Grüner Rat, ho creduto alle primarie di partito per le provinciali 2013 dove mi sono anche candidato ottenendo un ottimo risultato. Tutto questo mostra la mia propensione verso il gioco di squadra e proprio per questo sono contro ogni spaccatura delle forze di centro-sinistra. Intendo quindi essere coerente con il mio percorso e il 10 maggio 2015 mi candiderò sulla lista dei Verdi e insieme a SEL e a “La sinistra per Bolzano” sosterrò con gioia e convinzione la nostra candidata sindaca comune Cecilia Stefanelli.

Prendo atto della separazione di Projekt Bozen da questo percorso e resta la speranza di possibili e fruttuose collaborazioni future.
Distinti saluti
 
Tobias “Tobe” Planer
Consigliere comunale, capogruppo
 
Bolzano, 20 marzo 2015

CM_Cecilia Stefanelli
Presentazione della nostra candidata sindaca comune: Cecilia Stefanelli

CECILIA STEFANELLI. LE MIE PROPOSTE PER UN BENESSERE DELLE PERSONE CHE VIVONO A BOLZANO

1. Inclusione 
La città è un progetto comune che non deve lasciare nessuno indietro. Il principio di solidarietà va coniugato con quello di responsabilità, penso quindi alla riorganizzazione dei servizi sociali , alla valorizzazione dei progetti di sviluppo di comunità che mettano al centro le persone e i loro bisogni, alla riorganizzazione delle circoscrizioni;
2. Intercultura 
Bolzano è un laboratorio incredibile di convivenza tra culture, abbiamo iniziato tra italiani e tedeschi, ora ci sono anche i nuovi cittadini: deve solo valorizzare di più questa vocazione, deve osare di più. Penso alla Libera Università di Bolzano e al suo potenziale per creare una città a misura di giovane, alla scuola A. Langer al Firmian,  ma questi progetti sono solo l’inizio!
3. Interesse pubblico 
Deve essere al centro dell’operato politico nel definire regole e obiettivi dello sviluppo della città. Penso ad un piano strategico per lo sviluppo economico sostenibile, ad un piano concertato di sviluppo turistico della città, ad un piano del traffico che rafforzi i servizi pubblici e la bicicletta, a politiche e nuovi modelli dell’abitare.
Il metodo per arrivare a questi obiettivi , e che è comune a tutti, è la partecipazione delle persone e la valorizzazione dell’iniziativa dei cittadini.
Qui le foto della conferenza stampa per la presentazione di Cecilia Stefanelli:

[SlideDeck2 id=9027 iframe=1]

CECILIA STEFANELLI -BREVE BIOGRAFIA

Nata a Bolzano il 22 Novembre 1978.
Nel 2003 ho conseguito la Laurea in Scienze Politiche, con percorso formativo in “Diritti Umani e Intervento Umanitario” presso l’Università di Bologna con una tesi di ricerca a Dar es Salaam (periodo febbraio-aprile 2002) sul tema: “Donne e sviluppo partecipativo: il ruolo delle Ong di donne in Tanzania. Il caso Tanzania Gender Networking Programme”. Durante gli studi ho frequentato un semestre presso l’Institut für Sozialwissenschaft (Gender Studies) della Humboldt Universität zu Berlin.
Ho frequentato il Master in “Fund raising and Corporate Social Responsibility” presso la Facoltà di Economia di Forlì Università di Bologna-Philanthropy Centro Studi ottenendo la qualifica di Auditor SA8000.
Dal 2009 Lavoro come ispettrice del lavoro presso l’Ispettorato del lavoro della Provincia Autonoma di Bolzano, dove ho iniziato la mia attività dopo aver collaborato con l’Ufficio osservazione mercato del lavoro della Provincia Autonoma di Bolzano.
Dal 2007 al 2011 sono stata Presidente dell’associazione Donne Nissà Frauen di Bolzano, e in precedenza, sempre per Nissà, ho ricoperto il ruolo di responsabile delle relazioni esterne e del fund raising, consulente presso lo sportello di orientamento e consulenza, progettista di azioni FSE.
Ho collaborato in qualità di ricercatrice sociale per Lebenshilfe ONLUS.
Sono stata collaboratrice pedagogica presso UPAD e il MUA Movimento Universitario Altoatesino.
In precedenza ho lavorato come consulente di fundraising per diverse associazioni non profit: UILDM Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare, Associazione musicale Kaleidos – Bologna, Centro servizi per il Volontariato della Provincia di Bologna, Casa delle donne per non subire violenza di Bologna.
Nel 2003 ho ricoperto il ruolo di assistente di direzione presso Confcooperative a Bolzano.
Impegnata nel volontariato dove ho iniziato come pioniera della Croce Rossa Italiana sezione di Bolzano, in seguito sono stata rappresentante dell’associazione studentesca AEGEE, volontaria presso la Casa delle donne per non subire violenza di Bologna e operatrice notturna presso la Frauenhaus a Merano.
Dal 2010 consigliera della circoscrizione Don Bosco per i Verdi Grüne Vёrc.
Sposata, mamma di un bimbo e di una bimba.
 
Verdi Grüne Vërc, SEL und Sinistra per Bolzano
 
Bolzano, 19 marzo 2015

Lettera
I diktat del Sindaco pronunciati contro una parte della sua attuale maggioranza sono inacettabili e li rispediamo al mittente.
Abbiamo fatto parte di una coalizione di centro sinistra negli ultimi 10 anni assumendoci responsabilità di governo e garantendo lealtà ai programmi stabiliti molto più di altre forze cosiddette moderate e avendo sempre come faro l’ interesse pubblico e il miglioramento della città. Per questo motivo abbiamo votato no in tutte le sedi al PRU di Benko, così come alla “kleine Reform” della legge urbanistica, in particolare l’art. 55 quinquies.
Il programma di sviluppo di una città per i prossimi 5 anni e le risposte da dare ai bisogni dei cittadini non possono certo ridursi alla questione dei PRU e del rapporto privilegiato con i privati secondo l’ art. 55 quinquies della legge provinciale.
Nessuno di noi è contro a un fisiologico e necessario rapporto con il privato, ma questo deve essere inquadrato in una programmazione pubblica complessiva di lungo periodo. Sfidiamo il Sindaco a impegnarsi per attuare le scelte già previste nei piani comunali e per un nuovo Piano di Sviluppo Strategico di Bolzano condiviso con tutti gli attori locali compreso ovviamente le rappresentanze economiche. Una programmazione che abbia come faro l’interesse pubblico e non interventi “a spot”.
Siamo pronti e non da oggi a confrontarci su un programma che al momento ancora non c’è e che non si vede all’orizzonte nonostante ripetute richieste.
Il Sindaco e il suo Partito sono ancora disposti a una coalizione di centrosinstra ? Il tempo sta scadendo.
Spetta al Sindaco e al suo partito assumersi la responsabilità di fronte alla città.
 
Patrizia Trincanato
Luigi Gallo
Tobe Planer
Wally Rungger
Rudi Benedikter
Guido Margheri
Oreste Galletti
Matteo Degli Agostini
Bolzano, 13.03.2015

Legge sul personale: la posizione dei Verdi

source: http://www.provincia.bz.it/personale/default.asp

source: http://www.provincia.bz.it/personale/default.asp


Questa mattina la prima commissione legislativa ha iniziato a discutere i 53 articoli della nuova legge sul personale. La riunione di oggi è stata preceduta da alcuni incontri della Giunta provinciale con i sindacati e dall‘audizione di ieri per la commissione, organizzata e comunicata letteralmente all‘ultimo minuto. In generale viene apprezzata (anche da noi Verdi) l‘intenzione di unire i vari testi legislativi in una sorta di testo unico. Per contro non possiamo però dirci d‘accordo con la modalità con cui in varie parti della legge si interferisce per legge nella sfera dei contratti collettivi. In questo modo il legislatore si pone a senso unico sopra un contratto che invece deve essere negoziato da due parti – altrimenti non è più un contratto.
Abbiamo preparato 59 emendamenti che tra le altre cose contengono miglioramenti sui seguenti 7 punti critici:

  1. Preservare i contratti collettivi: emendamenti per eliminare tutti gli articoli che devono essere lasciati alla negoziazione all‘interno del contratto collettivo, in modo particolare per quanto riguarda i diritti sindacali, il regolamento disciplinare e il codice di comportamento.
  2. Mobilità dei dipendenti pubblici: L‘allungamento delle possibili tratte di percorso verso il posto di lavoro di buoni 50 km (!) è una grave interferenza nella quotidianità lavorativa, specialmente per le donne che già troppo spesso hanno una tabella di marcia giornaliera intensa. Le tante promesse della Giunta per quanto riguarda la compatibilità e la professione, con queste misure, si trasformano in bugie. Noi chiediamo di eliminare questo articolo o per lo meno una mitigazione.
  3. Trattamento economico legato alla produttività individuale: Qui deve essere inserita l‘applicazione trasparente della norma, altrimenti può diventare uno strumento di potere.
  4. Permessi per mandato politico: Il dato di fatto che consigliere e consiglieri comunali non potranno più avere diritto al tempo per preparare le sedute del Consiglio comunale, è una punizione non accettabile contro l’impegno politico di consigliere e consiglieri. Un buon lavoro in Consiglio comunale richiede tempo e approfondimenti, soprattutto, anche se non solo, per chi lavora all‘opposizione. Si potrebbe addirittura pensare che proprio qui si vogliano vanificare gli sforzi e il potenziale. Non sono buoni presupposti per le elezioni comunali 2015! Noi chiediamo che si conservino i permessi, così che almeno i/le dipendenti provinciali possano prendere davvero sul serio anche in futuro la loro eventuale funzione di consigliere/a. Altrimenti i consigli verranno presto occupati da una riserva di benestanti, pensionate/i e/o di partecipanti non preparati/e.
  5. Il diritto a corsi di aggiornamento deve restare assicurato.
  6. Non è interessante sapere le azioni di cui dispongono i „parenti“ dei dipendenti pubblici.
  7. E non ci sembra corretto che solo a chi ha un‘occupazione extraservizio legata all‘agricoltura sia permesso di sforare il limite del quinto dell‘orario di servizio settimanale.

Grande irritazione aveva provocato in un primo momento il fatto che alle collaboratrici, ai collaboratori e ai/lle giornalisti/e „privati/e“ della Giunta venissero riservate posizioni privilegiate. Vediamo con favore il fatto che anche la stessa Giunta abbia ammesso che un tale articolo non fosse opportuno.
Infine ricordiamo le proteste dei/lle dipendenti pubblici/he del 2012 contro le misure di risparmio che si riversavano sul personale. Ora costi aggiuntivi di 1,5 milioni devono essere risparmiati di nuovo sul personale. Se si pensa che proprio ieri sono stati destinati 20,5 milioni per la manutenzione delle strade, ci sembra che le priorità della Giunta siano passibili di qualche correzione.
 
Brigitte Foppa, Riccardo Dello Sbarba, Hans Heiss
BZ, 12.3.2015