Air-Alps_artikelBoxMOZIONE

Martedì 14 maggio 2013 il Consiglio regionale ha approvato una mozione dal titolo “La Regione deve uscire da Air Alps”. Poiché anche la Provincia autonoma di Bolzano ha partecipazioni nella società Air Alps, è ora opportuno che un analoga mozione venga approvata anche dal Consiglio provinciale. Il testo che segue ricalca quello già approvato a livello regionale.

La compagnia aerea Air Alps è da anni in crisi e non si è dimostrata in grado di garantire nemmeno il volo Bolzano-Roma a lei assegnato tramite gara pubblica. Per questo la Provincia di Bolzano prima le ha negato la certificazione di affidabilità e poi le ha chiesto i danni per l’interruzione dei voli. Intanto il volo verrà affidato ad altra compagnia.

La Provincia ha nella società Air Alps una sua partecipazione, il cui valore è ormai ridotto al minimo. A questo punto sarebbe un paradosso se la Provincia continuasse a far parte di una società che non ha più nulla a che fare con il nostro territorio e con cui la stessa Provincia è in vertenza per danni per l’interruzione del servizio erogato. La Provincia deve dunque al più presto prendere le distanze da questa società che non solo versa in cattive acque, ma si è dimostrata inadeguata a fornire quel servizio che le era stato affidato tramite gara pubblica.

Tutto ciò considerato,

il Consiglio Provinciale impegna la Giunta Provinciale a dismettere nel momento più opportuno le proprie quote di partecipazione nella società Air Alps, uscendo definitivamente da questa compagnia aerea.

Firmato consiglieri provinciali

Riccardo Dello Sbarba
Hans Heiss

Bolzano, 15 maggio 2013

 

GrüneTirol

Varata la coalizione Övp-Verdi in Tirolo. Congratulazioni ai Verdi tirolesi per gli incarichi di governo!

Ieri il direttivo della ÖVP e l’assemblea generale dei Verdi del Tirolo hanno approvato l’accordo negoziato in sole due settimane, varando così una coalizione di governo nero-verde.

Entrambi i partner, evidentemente, sono riusciti a superare numerosi ostacoli e quindi ad accordarsi per una svolta di tipo conservatore-ecosociale per i prossimi cinque anni. La squadra di governo, guidata dal presidente Plattner e la sua vice Ingrid Felipe, si distingue per una forte presenza femminile. A due donne verdi sono stati assegnati alcuni temi centrali: ambiente e mobilità a Ingrid Felipe, mentre la giurista Christine Baur riceve l’agenda per le politiche sociali. Così, da questo territorio situato nel cuore del territorio alpino, ci si può attendere una chiara apertura verso i temi ambientali e un maggiore impegno sociale. Il Tirolo può mostrare quali possano essere le nuove soluzioni per gli ambiti sensibili della mobilità, dei transiti e del turismo, così come per i nuovi problemi sociali e per il tema della migrazione.

Se l’esperimento avesse successo, la soluzione tirolese potrebbe diventare un esempio per una Convenzione alpina dei Verdi, un modello per una politica diversa in un arco alpino il cui ambiente è sempre di più sotto pressione. I segnali lasciano ben sperare. Auguriamo ai Verdi tirolesi e soprattutto alle loro eccezionali donne un grande in bocca al lupo!

Bolzano, 14 maggio 2013

Riccardo Dello Sbarba, portavoce
Brigitte Foppa, per le Donne Verdi
Hans Heiss, Consigliere provinciale

Rittner-Seilbahn-Funivia-del-RenonDopo una pausa per la manutenzione, la funivia del Renon è ripartita e purtroppo dai vicini condomini il rumore è chiaramente avvertibile e, per molte famiglie, insopportabile. Tra l’altro, molte famiglie che abitano nei condomini circostanti di propria iniziativa hanno apportato diverse modifiche ai propri appartamenti per tentare di ridurre l’effetto del rumore continuo. Gli interventi hanno riguardato soprattutto il cambio delle finestre con l’adozione di modelli dotati di una schermatura speciale anti-rumore. Ultimamente c’è anche chi si è dato da fare con fioriere e schermi fonoassorbenti anche sui balconi. I risultati sono, a detta di molte famiglie, insufficienti.

Anche la Provincia ha tentato di fare qualcosa. In una risposta a una nostra interrogazione (2957/2012) l’assessore Mussner ha affermato che problemi di rumore sono andati avanti sia nel 2010 che nel 2011, che solo a maggio 2011 si è avuto il rispetto dei limiti DIURNI nel rumore e che nel 2012 si è avuto un certo miglioramento con la riduzione della velocità a 5 m/s. Tuttavia, appena la velocità viene aumentata il rumore si ripresenta insopportabile come prima.

Inoltre diverse famiglie hanno individuato soprattutto in un rumore continuo a bassa frequenza il problema principale, e finora non risolto.

Molte persone si sono rivolte ai tecnici responsabili e questi sono sempre intervenuti con grande disponibilità anche cercando di fare da consulenti per le famiglie. In recenti colloqui sono stati fatti presenti i problemi di cui sopra, ma i tecnici hanno ribadito che tutto quello che poteva essere fatto è stato imposto e realizzato, anzi, di più. Hanno anche detto che sono a conoscenza di questa frequenza bassa, ma che non ci sarebbe modo di proteggersi dalle frequenze basse. Non ci sono materiali che la assorbono. Hanno consigliato quindi di adottare anche piccoli provvedimenti per proteggere sempre meglio gli appartamenti, usare un certo tipo di materiale per schermare i terrazzi e le finestre, rivestire di materiale fonoassorbente anche i tetti dei balconi e soprattutto…. cercare di abituarsi al rumore.

Si chiede alla Giunta provinciale:

1. Poiché è stata individuata l’emissione di una frequenza bassa molto invasiva e si sa che da tali frequenze è impossibile proteggersi, sono previsti interventi sull’impianto, e se sì quali, per la sua eliminazione o per il suo contenimento?

2. Come è possibile che – come effettivamente avviene – una mattina il tono basso sia sostenibile e quella successiva intollerabile? e così per altri orari nella giornata?

3. E’ stato fatto uno studio che tenga conto delle varie variabili che possono influire sulla percezione del rumore emesso (tempo atmosferico, direzione dell’aria, vibrazioni della cassa metallica che contiene la “grande ruota”, manovratore di turno…) ?

4. Poiché il rumore varia al variare della velocità, Chi vigila sull’osservanza della velocità della funivia? Esiste una “scatola nera” dalla quale poter desumere le velocità utilizzate nell’arco della giornata? E’ possibile che uno dei manovratori di turno non si attenga alla disposizioni?

Bolzano, lì 10 maggio 2013

Firmato Consiglieri

Riccardo Dello Sbarba
Hans Heiss

 

Grosswasserkonzeptionen

Il Consiglio provinciale ha appena approvato la mozione dei Verdi sull’energia, dopo che Mussner e Durnwalder avevano invitato a votare no. Ma grazie a numerosi “sì” di colleghi e colleghe Svp la mozione dei Verdi è stata approvata a larga maggioranza!

La mozione riguarda il problema delle concessioni idroelettriche in scadenza, che verranno però prorogate almeno fino al 2017 per colpa della Provincia che prima non ha indetto le gare e poi ha addirittura cancellato la legge provinciale sulle concessioni per mettersi al riparo dagli effetti dello scandalo SEL.

La mozione prevede che i comuni interessati siano compensati per gli investimenti ambientali che non saranno erogati nel periodo della proroga. Si tratta di diversi milioni di euro all’anno che riguardano le centrali di Vizze, Marlengo e Brunico. I comuni coinvolti sono: Brunico, Monguelfo, Perca, Valdaora, Rasun, Marlengo, Lagundo, Merano, Vizze. Un’analoga mozione era stata approvata già nel consiglio comunale di Brunico. Per poter fare questo esiste un precedente nella legge nr. 7 del 2006, all’articolo 19/bis, che riguarda solo le grandi centrali Enel e che prevede che le proroghe siano sottoposte alla condizione che il concessionario cominci a pagare per gli investimenti ambientali (38€/anno per KW di potenza istallata – vedi sotto). E’ sufficiente estendere questo articolo anche elle altre grandi concessioni in proroga e i comuni sono compensati.

Una soluzione semplice e a portata di mano, dunque Ma il Presidente Durnwalder si è ostinatamente opposto alla mozione e ha insistito per imporre la sua visione del rapporto con i Comuni, con i quali Durnwalder si rifiuta di trattare sulla base di parità. Noi Verdi abbiamo trattato tutto il pomeriggio di ieri con Mussner, ma le diverse proposte (ben 6 diversi testi !) si sono scontrate sempre con il njet di Durnwalder. Alla fine abbiamo capito che Durnwalder non era disposto ad alcuna soluzione e abbiamo messo ai voti la mozione.

Fortunatamente i contenuti della nostra mozione erano condivisi da parecchi colleghi della Svp, che hanno disobbedito alla Giunta e votato a favore, determinando l’approvazione della mozione.

I Verdi in Consiglio provinciale si rallegrano che sia stata sconfitta la linea dell’arroganza verso i comuni e della continuità con 20 anni di politica energetica catastrofica, guidata dall’uscente Presidente Durnwalder.

Il voto di oggi dimostra una volta di più che un’era è finita, anche se il Landeshauptman ancora in carica si ostina a non capirlo.

Riccardo Dello Sbarba
Hans Heiss

RiccardoA San Cassiano nel comune di Badia vengono offerte dalla società “Edelweiss.Re – nuovo sviluppo immobiliare” appartamenti in un “nuovo contesto immobiliare di prestigio che sorgerà a pochi passi dal centro di San Cassiano in Badia”.

Si tratta di quattro condomini avranno una dimensione di circa 4000 m3, per un valore che, dati i prezzi per metro quadro di quella zona, potrebbe aggirarsi intorno ai 14 milioni di euro. L’operazione immobiliare ha fatto molto discutere nello stesso comune interessato e vi sono stati diversi pronunciamenti contrastanti, prima negativi poi positivi, della commissione edilizia, in cui a un certo punto sono stati anche sostituiti il responsabile dell’ufficio tecnico e il rappresentante tecnico di nomina della Provincia.

Con questa interrogazione vogliamo sapere se le perplessità espresse a suo tempo sulle varie operazioni di cubatura sono state chiarite.

Il tema è complesso. I quattro condomini saranno realizzati su diverse particelle del C.C. Badia attraverso tre distinte e concomitanti operazioni urbanistiche:

  • sulla p.f. 4513/7 sotto forma di spostamento di cubatura della p.ed. 838, appartenente a una vecchia centrale elettrica che è già stata demolita e riedificata poco lontano in un nuovo edificio. Il Comune, infatti, ha chiesto la demolizione della p.ed. 838 come prescrizione della commissione edilizia per rilasciare la concessione per la costruzione di una nuova centrale idroelettrica in sostituzione di quella esistente. La demolizione avvenne in data 29/10/2010. L’edificio dunque non esiste più. In seguito vengono presentati vari progetti per l’utilizzazione della cubatura dell’edificio demolito, dichiarando una cubatura, ora diventata residenziale, maggiore di 300 mc, che è il limite per un eventuale diritto all’ampliamento ai sensi dell’art. 107 – comma 13 – della L.P. 13/97. Tuttavia, da minimo quattro frazionamenti depositati nel 2010 all’ufficio Catasto di Brunico, tra cui il nr. 702-2010 e il 794-2010, risulterebbero misure di questo edificio che combaciano tra loro e sarebbero inferiori con le misure dichiarate. Il nuovo progetto prevede, infatti, una nuova cubatura urbanistica di 1027,22 mc, con un volume preesistente dichiarato di 311 mc e con lo spostamento del nuovo edificio in altra sede. Il comune rilascia la concessione edilizia la n.14/2012 del 29.02.2012.
  • sulle p.f. 4516/1 e 4517 sotto forma di realizzazione della nuova sede del maso chiuso di proprietà della famiglia dei promotori del progetto. Il problema: dalla partita tavolare P.T. 117/I del C.C. Badia, risulta che la p.ed. 1236 fa parte del maso chiuso “Alpenrose”. Questa particella edilizia è stata divisa materialmente nel 1997 (110/97). Il distacco del volume residenziale dal maso (la P.M. 1 – per la posta – banca) è stato autorizzato dalla commissione masi chiusi (giornale tav. 1139/97). Nella sede del maso chiuso permane però comunque un volume residenziale maggiore di 1.000 mc e pertanto non viene annotato alcun divieto edificatorio nel libro fondiario. Se questa lettura degli atti è corretta, la P.M.2 della p.ed. 1236, di cubatura maggiore a 1000mc, formerebbe l’attuale casa d’abitazione del maso chiuso a tutti gli effetti. Le planimetrie di divisione materiale della casa p.ed. 1236 C.C. Badia (giornale tav. 934/2009) sono state depositate anche in Comune. Come sarebbe di conseguenza possibile autorizzare la costruzione di una “nuova sede del maso chiuso” se nel 1997 è stato autorizzato il distacco di un volume residenziale e se tutt’oggi la P.M.2 della p.ed. 1236 forma più di 1000 mc di volume residenziale ed è parte del maso chiuso? Risulta che per questi motivi la commissione masi chiusi avrebbe rigettato la richiesta di distacco della p.ed. 1236 dal maso chiuso (con lettera del 19/08/2011). Malgrado ciò la commissione edilizia ha dato parere positivo alla richiesta di realizzazione di una nuova sede del maso nella seduta del 07/09/2011.
  • sulle p.f. 4513/6, 4513/7 e 4513/8 utilizzando la cubatura residua della zona residenziale ”B2” e “B5” – zona di completamento. Va verificato che la cubatura disponibile per i promotori del progetto non sia stata già utilizzata.

Per questo si chiede:

  • SULLA CUBATURA DERIVANTE DALLA EX CENTRALE ELETTRICA SULLA P.E. 838:
  1.  risulta alla Provincia che all’ufficio Catasto di Brunico siano depositati due frazionamenti del 2010, il nr. 702-2010 e il 794-2010, nei quali risultano misure di questo edificio?
  2. se sì, da queste misurazioni quale cubatura risulta avere l’edificio demolito?
  3. tale cubatura è superiore o inferiore a 300 mc?
  4. se è inferiore, o comunque diversa da quella dichiarata dal committente per ottenere la concessione edilizia la n.14/2012 del 29.02.2012, come si spiega la Provincia questo fatto?
  5. di conseguenza, su quali basi si basa la stessa concessione edilizia la n.14/2012 del 29.02.2012, che presuppone una cubatura superiore ai 300 mc?
  • SULLA CUBATURA DERIVANTE DALLA REALIZZAZIONE DELLA SEDE DEL MASO CHIUSO:
  1. Risulta alla Provincia che la commissione masi chiusi avrebbe rigettato la richiesta di distacco della p.ed. 1236 dal maso chiuso (con lettera del 19/08/2011)?
  2. Se sì, con quali motivi?
  3. In particolare, risulta alla Provincia che, sulla base di quanto riportano i diversi documenti citati in premessa (partita tavolare P.T. 117/I del C.C. Badia, giornale tav. 1139/97, giornale tav. 934/2009), la P.M.2 della p.ed. 1236 formerebbe più di 1000 mc di volume residenziale ed è parte del maso chiuso?
  4. Se sì, come sarebbe possibile parlare di realizzazione della “nuova sede del maso” sulle p.f. 4516/1 e 4517?
  • SULLA CUBATURA DERIVANTE DAL RESIDUO DELLA ZONA DI COMPLETAMENTO:
  1. Quale cubatura ha già utilizzato il promotore del progetto citato e quanta ne resta da utilizzare?
  2. A quanto ammonta la cubatura complessiva residua delle due zone di completamento B in oggetto?

Consiglieri provinciali,

Riccardo Dello Sbarba
Hans Heiss

 

 

Dopo il successo tirolese, segue la vittoria a Salisburgo

Diversamente da quanto avvenuto in Tirolo a fine aprile, le elezioni appena svoltesi a Salisburgo portano a una svolta e a un drastico cambio di potere: l’SPÖ ha subito un calo del 15,8% a causa degli scandali finanziari, mentre la ÖVP ha subito una perdita decisamente più leggera con il 6,3% in meno. Questo è il verdetto dato dagli elettori dopo lo scandalo finanziario venuto alla luce a dicembre del 2012, in cui speculazioni con risorse del pubbliche hanno portato a perdite economiche di oltre 400 milioni di Euro. L’era della Presidente del Land di Salisburgo Gabi Burgstaller è finita così in modo drammatico.

I Verdi, al contrario, con una crescita strepitosa, raggiungono il 20%. In primo luogo si tratta della vittoria della presidente dei Verdi Astrid Rössler, a cui il voto ha riconosciuto la grande l’integrità e la volontà di fare chiarezza sullo scandalo finanziario senza sconti per nessuno. Così come a Innsbruck, anche a Salisburgo ora i Verdi sono tra i partiti più forti e anche qui il partito ha buone possibilità di diventare parte attiva del prossimo governo.

Secondo le esperienze passate, i trend elettorali dell’Austria occidentale sono significativi anche per le dinamiche politiche qui in Sud Tirolo, dove lo scandalo SEL, così come lo scandalo finanziario a Salisburgo, non resterà privo di conseguenze all’appuntamento elettorale del prossimo autunno.

Bolzano, 6. maggio 2013

Hans Heiss
Riccardo Dello Sbarba

 

 

Martedì la Giunta provinciale dovrà spiegare al Consiglio le ragioni di quest’ennesimo fallimento. I Verdi chiederanno che Thomas Frisanco sia ascoltato dalla commissione di inchiesta sullo scandalo SEL

Che una società licenzi dopo soli 4 mesi il suo direttore generale, scelto tra 40 concorrenti e festeggiato come il manager della svolta, è un fatto decisamente insolito. Ma ormai nell’infinito scandalo SEL siamo abituati a tutto.

Il licenziamento di Thomas Frisanco dimostra una volta di più che la società energetica provinciale non ha ancora trovato un nuovo equilibrio neppure sotto l’aspetto del management interno e che, nonostante gli sforzi del presidente Sparber e del vice Polonioli, la SEL resta un interlocutore poco affidabile nella delicatissima fase di confronto con le altre società pubbliche comunali del territorio, danneggiate dalla vicenda delle concessioni manipolate.

La responsabilità prima è però della politica, in particolare della Provincia che della SEL è proprietaria al 93%. Il „nuovo corso“ annunciato e indispensabile non si è mai realizzato. Alla illegalità delle attuali concessioni non è stata mai trovata una soluzione. La Giunta provinciale, e specialmente il Presidenmte Durnwalder, continuano ostinatamente nella politica di centralismo e nella sfida ai comuni, mandando la SEL sulla prima linea di questa guerra infinita che ha ormai come unico scopo quello di rimandare il più possibile il momento della capitolazione.

Martedì 7 maggio l’assessore Mussner, con quattro mesi di ritardo sugli impegni presi, presenterà in Consiglio Provinciale una comunicazione sulla politica energetica. La prima cosa che dovrà chiarire sono le ragioni del licenziamento del nuovo direttore generale, che se ne va dicendo che la SEL „è troppo legata alla politica“. Una spiegazione la dovrà dare soprattutto il presidente Durnwalder, che vedrà oggi Frisanco, a conferma che la politica energetica è, come è sempre stata, sua responsabilità.

I Verdi chiedono massima trasparenza e chiarezza anche su questa vicenda e proporranno che Frisanco sia ascoltato anche nella commissione di inchiesta sullo scandalo SEL istituita in Consiglio provinciale.

Bolzano, 3 maggio 2013

Riccardo Dello Sbarba
Hans Heiss

Conferenza stampa - Primarie Aperte 2.0E’ in pieno svolgimento il processo delle “Primarie Aperte 2.0”, con cui i cittadini e le cittadine potranno decidere chi saranno le 6 persone che guideranno la lista dei Verdi Grüne Vërc alle elezioni provinciali dell’autunno 2013. Già moltissime persone hanno visitato il sito internet http://www.primarieaperte.bz.it/, dove si può trovare tutto quel che serve per partecipare a questa inedita prova di democrazia partecipata.

La prima fase delle primarie, attualmente in corso, è quella della raccolta delle candidature ed ha come data di scadenza il 9 maggio 2013.

Per questa data chi vuole candidarsi dovrà presentare la propria dichiarazione di volontà e il modulo con le 20 firme di sostegno. Tutto il materiale è scaricabile dalla pagina http://www.primarieaperte.bz.it/kandidaten. Una stessa persona può sottoscrivere più di una candidatura e con la firma devono risultare i dati anagrafici e gli estremi di un documento (carta di identità, numero di tessera elettorale ecc…)

Alle primarie dei Verdi ha diritto di votare e sostenere una candidatura anche i giovani dai 16 ai 18 anni, le persone prive di cittadinanza italiana ma residenti in Alto Adige e chi, pur residente, non ha ancora maturato i 4 anni per poter votare in autunno. Tutte queste persone, cui è sottratto ingiustamente il diritto di voto alle elezioni provinciali, potranno partecipare alle primarie dei Verdi e così concorrere alla formazione della lista elettorale.

Dopo il successo dei Grünen in Tirolo, i Verdi del Sudtirolo invitano tutte le persone che hanno a cuore l’ambiente, la giustizia sociale, la convivenza e la democrazia a mobilitarsi per una svolta verde anche in Alto Adige, partecipando alle primarie.

 

Riccardo Dello Sbarba

Portavoce provinciale dei Verdi Grüne Vërc

 Bolzano, 29 aprile 2013

Le foto

 

Bolzano, 06/05/2013 18h Sala civica Aslago‐Oltrisarco

Quali risposte può dare la politica a domande come queste:

  • Che cosa faresti se avessi un reddito garantito?
  • Gap di genere, disoccupazione giovanile, innalzamento dell’età pensionabile – come poter distribuire equamente il lavoro?
  • Conselling delle relazioni, attività culturali, lavoro domestico. Molto lavoro – pagato poco?

Tavola rotonda con

  • Maria Niederstätter, Imprenditrice
  • Werner Pramstrahler,  IPL (Istituto Promozione Lavoratori)
  • Cecilia Stefanelli,  Ispettrice di lavoro
  • Alfred Ebner, Sindacalista
  • Linda Perlaska,  Studentessa

Segue discussione ed elaborazione delle prossime 10 idee per un Alto Adige (più) ecosociale.

 Scarica l´invito in forma PDF (clica su attachment_id=2775)

Carispa

L’odierna assemblea della Cassa di Risparmio di Bolzano non avrà solo il compito di approvare il bilancio, prendendo atto di un evidente calo degli introiti, ma dovrà rieleggere il consiglio di amministrazione e il consiglio di sorveglianza della stessa Cassa di Risparmio. La nomina dovrebbe tuttavia avere un termine molto breve: l’attuale consiglio di amministrazione, il cui incarico triennale è ormai scaduto, dovrebbe essere riconfermato in blocco ma solo per un anno.

Le voci che accompagnano questa riconferma temporanea sono preoccupanti: tra un anno, dopo il cambio di guardia alla guida della Giunta provinciale, l’attuale presidente della Fondazione Carispa Brandstätter dovrebbe passare al consiglio di amministrazione della Cassa, mentre il suo posto alla guida della Fondazione dovrebbe essere ereditato dall’ormai ex Landeshauptmann Durnwalder che, diventato nuovo Presidente, gestirebbe alla sua maniera la “cornucopia” della Fondazione Carispa.

Di fronte alla decisione odierna e alle voci che la accompagnano, la Cassa di Risparmio e il suo presidente avrebbero il dovere di esporre in modo chiaro ed inequivocabile gli scopi di questa insolita proroga a tempo degli organi societari.

L’intreccio tra politica e economia, considerato in passato come un „peccato veniale“, oggi non è più accettabile e va decisamente respinto. L’invocato “rinnovamento” della SVP perde ogni credibilità se questo partito continua a accaparrarsi benefici e posti di potere nell’economia e se la sua ala economica tenta di garantire al suo patriarca Durnwalder un posto da pensionato ben dotato di denaro e influenza, elevando contemporaneamente il proprio multi-funzionario Brandstätter a una nuova posizione di potere.

La “Créme” dell’imprenditoria altoatesina, che siede negli organi sia della Cassa che della Fondazione, dovrebbe invece chiedersi fino a che punto può consentire che motivi di opportunità politica abbiano il sopravvento sulla tanto spesso decantata libertà imprenditoriale e sul principio della qualificazione come criterio base per le nomine nel mondo economico.

Bolzano, 30 Aprile 2013

Hans Heiss
Riccardo Dello Sbarba