gruppo di lavoro

Il tavolo sul sociale ha elaborato un programma, del quale vi elenchiamo i punti più importanti sotto. Il programma sociale completo lo trovate alla fine della pagina.

– Imposte:

  • meno imposte sui redditi bassi e più sui redditi alti
  • meno imposte sul lavoro, più su consumo e capitale

– Tariffe:

  • considerare i redditi e i carichi familiari e le finalità sociali dei servizi.

– Lavoro

  • salario minimo e limite verso l’alto
  • lavoro è lavoro retribuito, lavoro di famiglia, lavoro di comunità, volontariato…

– Politiche sociali:

  • prestazioni di base a carico fiscalità generale (per il futuro garanzie anche attraverso tasse di scopo)
  • diritto soggettivo per:
    •  reddito di base (fondo per il reddito di base)
    •  assegno famigliare (fondo per la famiglia)
    •  assegno di cura (fondo per la non-autosufficienza, fondo di garanzia)
    •  servizi sociali (fondo sociale)
    •  abitazione (fondo per l’abitazione, incluso l’assegno per l’affitto)
    •  istruzione (fondo per l’istruzione)
    •  integrazione al lavoro (fondo per l’integrazione al lavoro)

– Mix tra assegni e servizi

  • Garanzia dei servizi di qualitá (diritto ai servizi) da integrare con assegni in denaro

– Welfare Mix

  • Settore pubblico: diritti, servizi di base, tutela per minori, governance,
  • garanzia della qualità
  • Settore privato: partecipazione, auto-aiuto, gestione servizi, qualità
  • Sozialpartnerschaft: partecipazione, cooperazione, lavoro, lavoro socialmente
  • utile.

– Famiglia

  • priorità servizi per la prima infanzia
  • lavoro in famiglia: parità uomo-donna
  • conciliazione famiglia-lavoro
  • servizio provinciale per la politica dei tempi

– Migrazione

  • parità dei diritti per lavoratori e per persone con permessi di lunga durata,
  • profughi riconosciuti e aiuti temporali per persone di passaggio

– Efficienza:

  • sportelli unici e accorporameto di prestazioni analoghe
  • coinvolgimento e partecipazione utenti

– Innovazione

  • nuove forme come il budget personale temporaneo
  • lavoro di comunità e programmi formativi in caso di disoccupazione e reddito minimo d’inserimento

Ecco la versione completa del programma sociale:

[gview file=”http://www.verdi.bz.it/wp-content/uploads/2013/10/sozialprogramm-final.pdf”]

 

Brigitte FoppaIl tema dell’autonomia sta occupando un grande ruolo nella campagna elettorale e ci accompagna in tutti i dibattiti. Provo a tirare le somme.

Gli illusionisti dei partiti della destra tedesca stanno cavalcando il disagio democratico all’interno della popolazione di lingua tedesca e cercano di batterne moneta elettorale facile.

In questo contesto la “libera” repubblica dei Freiheitlichen va assumendo i tratti del paese della cuccagna, dove tutto sarebbe possibile, dalla pacifica convivenza al plurilinguismo, passando attraverso nientepocodimeno che la giustizia fiscale. Hanno già preparato la costituzione. Come costruire e come finanziare questo stato non lo sa ancora nessuno.

A sua volta la „Südtiroler Freiheit“ ha messo al centro della sua costosa campagna elettorale  non il fine ma il metodo (l’autodeterminazione). È vero che i sondaggi sono leciti, ma la tattica della confusione in cui si è deciso di camuffare questo sondaggio da “referendum”, abusando della fiducia dei cittadini nella democrazia diretta, va criticata aspramente. Speriamo che le persone, nonostante le molte domande incerte facciano pensare il contrario, sappiano capire la beffa

La SVP batte in difesa e debolmente di fronte a queste aggressioni promettendo la „Vollautonomie“ dall’aspetto vago e indefinito.

I partiti italiani in questo dibattito non contano. Sono le destre ad essere i tiepidi difensori dell’autonomia. Il centro-sinistra non ha nulla da dire su questo tema. Probabilmente sono troppo impegnati a tenere in vita la propria parte  come partner di coalizione e quindi a non dare di sé un’immagine negativa.
Nel complesso un’assenza davvero triste di visioni per il gruppo italiano – il quale, anche per questo, si sente sempre meno significante.

È in questo quadro che si inserisce la visione verde dell’autonomia.

Per come la vediamo noi l’autonomia ha un senso solo in combinazione con la democrazia. Quindi la nuova autonomia deve essere pensata in una nuova forma, mettendo al centro il metodo. Dall’autonomia “dei padri” vogliamo giungere all’autonomia “dalle molte mani” (nel senso di mani che votano, ma anche di mani che scrivono).
Pensiamo ad un’assemblea costituente in cui delegati della popolazione, rappresentanze delle categorie, delle associazioni, del mondo politico ecc. si mettano ad esaminare le necessità e propongano le direzioni da seguire.

La nuova legislatura dovrà essere dedicata a questo obbiettivo: un’autonomia 2.0 che sia l’autonomia dei cittadini e delle cittadine. Magari con una scuola plurilingue come offerta supplementare. Con una moratoria della proporzionale etnica con monitoraggio scientifico. Eliminando le discriminazioni che nascono se qualcuno dimentica di consegnare la dichiarazione di appartenenza linguistica. Con più autonomia per i comuni e la scuola. Con una politica dell’energia decentralizzata. Con un ruolo più deciso nella riscossione delle tasse e una democrazia diretta che faccia decidere la popolazione anche sui grandi progetti deliberati dalla giunta provinciale.

Tutto questo nella nostra provincia sarebbe già possibile.

Possiamo prenderci la libertà di pensare in questa direzione senza farci confondere da concetti contradditori che diffondono incertezza e che ci distolgono dal voler cambiare ciò che già potremmo cambiare.

Brigitte Foppa, capolista Verdi Grüne Vёrc SEL
Bolzano, 14 ottobre 2013

LampedusaSolidarietà alle vittime e alla generosa popolazione di Lampedusa. Cancellare la criminale legge Bossi-Fini che impone l’abbandono in mare dei profughi. Aprire un corridoio umanitario europeo per chi fugge dalla guerra e dalla fame.

Ieri a pochi metri dall’Isola dei Conigli di Lampedusa (in quel tratto di mare che gli isolani chiamano “la piscina di Dio”) si è consumata un’immane tragedia. Centinaia di profughi che fuggivano dalla guerra e dalla fame, tra questi tante donne e bambini, sono morti nell’ultimo tratto che li separava dalla speranza di una vita più degna.

I Verdi piangono le vittime e si stringono attorno alla coraggiosa e generosa popolazione di Lampedusa che con la sua sindaca Giusi Nicolini porta su di sé il peso che dovrebbe portare l’Italia tutta, insieme all’Europa.

I Verdi aderiscono alla richiesta di conferire il premio nobel per la pace all’isola di Lampedusa e alla sua popolazione.

Questa tragedia, l’ennesima, non avviene a caso. La legge Bossi Fini ha trasformato infatti in reato di “favoreggiamento all’immigrazione clandestina” qualsiasi soccorso offerto in mare a profughi e immigrati. E’ una legge mostruosa, che rovescia in delitto l’antica legge del mare, secondo cui chiunque scorga persone in difficoltà o in acqua ha prima di tutto il dovere di soccorrerle. La criminale legge Bossi Fini impone l’abbandono delle persone in mare e la loro condanna a morte.

Anche stavolta i superstiti hanno raccontato di essere stati visti da diverse imbarcazioni prima della tragedia, ma che tutte si sono allontanate in fretta.

La legge Bossi Fini va cancellata al più presto perché è una vergogna per l’Italia e l’Europa.

L’Europa non può restare assente da quanto succede nella sua sponda Sud. Va riconosciuto che esiste lungo le coste mediterranee, dal nord Africa al Medio Oriente, un’emergenza umanitaria dovuta ai conflitti in corso.

I Verdi sostengono la proposta delle associazioni umanitarie e della popolazione di Lampedusa affinché l’Europa apra un corridoio umanitario per dare soccorso e ospitalità a chi fugge dalla guerra, non attendendo che si getti in mare con barche di fortuna.

Riccardo dello Sbarba
Hans Heiss
Brigitte Foppa

Bolzano, 4 Ottobre 2013

Lorenzo SolaChiediamo alla Giunta Provinciale un intervento urgente che sblocchi la situazione pesante che di sta creando all’Inps di Bolzano.

La cronica carenza di personale ed ora il rischio non vengano confermati i comandati rischiano di mettere in ginocchio i servizi al cittadino e le pensioni e a questo si aggiunge il rischio del taglio degli incentivi che per anni ci hanno raccontato siano il vero toccasana per la produttività e che oggi vengono messi in discussione nonostante il blocco contrattuale di 5 anni.

Alla Giunta il compito di premere affinchè la nostra provincia con le sue sacrosante regole del bilinguismo possa garantire il fondamentale diritto alle pensioni ed alle decine e decine di servizi che l’Inps deve garantire.

Per Lorenzo Sola questo è un tema importante su cui la Giunta deve impegnarsi nei confronti del Governo nazionale molto piu che su altre tematiche. Solidarietà piena, quindi, ai lavoratori ed alle organizzazioni che stanno mobilitandosi per garantire i servizi ed un salario equo.

Lorenzo Sola, candidato Verdi Sel

cs bilancio verde 14 legislatura 004In questa relazione di minoranza il consigliere dei Verdi Riccardo Dello Sbarba racconta le testimonianze dei protagonisti e i documenti inediti raccolti dalla Commissione di inchiesta sullo scandalo SEL. Un materiale prezioso che deve essere conosciuto dall’opinione pubblica, poiché dimostra con fatti, testimonianze e documenti le gravissime responsabilità della politica nello scandalo più grave della storia dell’autonomia. Uno scandalo ancora aperto che – con richieste di risarcimenti e penali per oltre un miliardo di euro – rischia di mandare in bancarotta la SEL e lo stesso bilancio della Provincia che ne è la proprietaria. Nella relazione si chiarisce anche perché la soluzione Caia sia impraticabile (e infatti non è stata praticata) e si indicano le possibili vie per una riorganizzazione del settore elettrico provinciale in nome del bene comune dei cittadini e delle cittadine dell’Alto Adige.

Qui è possibile scaricare la Relazione di minoranza del consigliere provinciale del Verdi Riccardo Dello Sbarba

Tasche Wos taschn?Jetzt gibt’s die neuen “Wos taschn?” – Hol’ dir deine im Grünen Büro!

Wie erkennt sich Grüne auf den Straßen Südtirols? Nicht nur daran, dass sie meistens mit dem Rad unterwegs sind, sondern oft auch an den beliebten und viel getragenen Grünen Taschen.

Mit ihnen kannst du der Welt kundtun, dass du „das grüne Schaf der Familie“ bist, die beste „Landeshauptfrau“ wärst oder findest dass „Einsprachigkeit heilbar ist“. Die Covers sind abnehm- und austauschbar! Je nach Lust, Laune oder Anlass kannst du das passende Cover auf die Tasche geben und so deine grüne Botschaft des Tages unter die Leute bringen!

cs bilancio verde 14 legislatura 003Per la trasparenza e il bene comune – 2008-2013: Il bilancio del Gruppo Verde in Consiglio provinciale

La 14. Legislatura del Consiglio provinciale è ormai conclusa. Questi cinque anni sono stati uno dei periodi più sventurati nella storia del Consiglio provinciale, turbati da avvicendamenti di consiglieri/e, polemiche, scandali e una pratica legislativa non di rado disastrosa in questo tramonto dell’”Era Durnwalder”. Ma sono anche stati cinque anni di lavoro straordinariamente serio, anche e a volte non abbastanza valorizzato, di alcuni gruppi consiliari. Il gruppo dei Verdi ha dato un consistente contributo alla valorizzazione del lavoro del Consiglio.

Di più: nell’impegno per la trasparenza ed il bene comune siamo stati spesso in prima linea.

Riteniamo di aver lavorato per 5 anni con serietà e rigore, difendendo con tutte le nostre forze la fama di Gruppo consiliare competente e professionale, coerente nell’opposizione come nella proposta.

Speriamo che questo nostro lavoro abbia almeno un po’ contribuito a difendere l’immagine della politica e della democrazia agli occhi delle cittadine e dei cittadini.

Qui é possibile scaricare il bilancio completo del Gruppo Verde in Consiglio provinciale

Riccardo Dello Sbarba
Hans Heiss

Bolzano, 3 ottobre 2013

Young Greens

I young greens southtyrol

Inizio settembre i Verdi hanno presentato la loro lista per le elezioni provinciali, tra le candidate e i candidati ci sono molti volti nuovi appartenenti a tutte le fasce d´età. Viene prestata sempre piú attenzione al gruppo dei giovani verdi, attivo ormai da anni.

Le candidate e i candidati dei young greens sono: Evelyn Gruber-Fischnaller, Tobias Planer, Michaela Verena Abate, Martina Goller, Gaudenz Kripp, Valentino Liberto, Olfa Sassi e Christian Pasquale Tomaino.

“Critici ma costruttivi, ad alta voce, ma non troppo forti, vogliamo portare avanti noi la politica” ribadiscono tutti all´unisono. “I progetti con i giovani nei settori della cultura e della formazione sono la chiave per una società altoatesina sostenibile: aperta, multilingue, ambientalmente consapevole, vigile e critica sull’abuso di potere e una politica non trasparente. La politica pulita e un ambiente sano offrono ai giovani le stesse opportunità, quali creare condizioni eque per tutti i cittadini e tutte le cittadine della nostra provincia.

Cun na politica nëta y n ambient sane ulon ti pité de bona cundizions y nueva pusciblteies a nosc jëuni, nosc daunì.”

 

Ulteriori informazioni: http://www.verdi.bz.it/elezioni-provinciali-2013/

www.facebook.com/ygsbz

Le proposte verdi per la terza età

Con l’invecchiamento della società, anche la „terza età“ diventa sempre più una categoria politica. E noi Verdi l’abbiamo affrontata e argomentata nel nostro lavoro programmatico.

Chiediamo che il modo di affrontare i temi della vecchiaia rispecchi il valore che le persone anziane rappresentano per tutta la società. Gli anziani devono essere apprezzati, rafforzati e per questo abbiamo bisogno di nuove modalità di sostegno per venire incontro ai bisogni più svariati che questa fase della vita porta automaticamente con sé.

Le nostre proposte:

  •  un accordo generazionale che non si riduca semplicemente all’ambito lavorativo, ma che offra soprattutto alternative comuni per il tempo libero e luoghi adatti all’incontro;
  • offerte di Co-Housing nell’edilizia pubblica;
  • infrastrutture vive e vitali nei paesi (negozi di alimentari, farmacie, offerte culturali, ecc.) – ciò che per i giovani significa “emigrazione” per gli anziani è “isolamento”!
  • ulteriori interventi di sostegno alle donne che, guadagnando fino al 27% in meno degli uomini, prendono anche una pensione inferiore;
  • sviluppo di offerte formative adatte alla terza età, ad esempio nell’ambito della formazione politica e corsi di insegnamento intergenerazionale sull’educazione sessuale e sulla salute.
  • verifica degli effetti dell’assegno di cura “Pflegesicherung” sulle persone che esercitano la cura ed assistenza agli anziani non autosufficienti (per lo più donne, che nella vecchiaia ricevono pensioni più ridotte).
  • dove possibile: facilitare l’incontro tra giovani e anziani (ad esempio collocando le mense scolastiche, gli asili, il servizio di ostetricia ecc. nelle case di risposo).
  • Diritto a una vecchiaia autodeterminata e a una morte dignitosa e autodeterminata.

 

Brigitte Foppa, capolista Verdi‐Grüne‐Vërc – SEL

Evelyn Gruber-Fischnaller, co-portavoce delle Donne Verdi

Brigitte Foppa mit Tasche-quadrBei der Landesversammlung der SVP am Samstag, 29. September wurden wir Grüne im Bündel der Oppositionsparteien als „Alternative Verhinderer“ betitelt.

Da die Wahlkampfansagen der SVP nun zum wiederholten Male in diese Richtung zielen, möchte ich dazu Stellung nehmen. Denn offensichtlich handelt es sich um ein Totschlagargument, das beweist, dass die Mehrheitspartei unserer Politik inhaltlich nichts entgegen zu setzen weiß. Wir hören auch nie Beispiele, sondern nur Pauschalverurteilungen.

Vermutlich möchte man in der SVP  gerne übertünchen, was wir Grüne alles ermöglicht haben (nicht verhindert, Herr Obmann), in den letzten Jahren, insbesondere durch die Arbeit unserer Landtagsfraktion:

Wir haben Transparenz ermöglicht, durch Aufdeckung des SEL-Skandals.
Wir haben Mitsprache ermöglicht, durch Unterstützung sämtlicher Demokratie-Initiativen. Wir haben Ehrlichkeit ermöglicht, durch die konsequenten Anfragen im Landtag.
Wir haben Kosten-Nutzen-Wahrheit ermöglicht, etwa durch die Informationsarbeit zu Flughafen, Pumpspeicherwerk und Fahrsicherheitszentrum.
Wir haben Offenheit ermöglicht, etwa durch unsere Verbesserungsvorschläge zu Integrations- oder Familiengesetz.
Wir haben BürgerInnen-Vertretung ermöglicht, etwa wenn wir auf die wüste Baumrodungsaktion in Sexten hingewiesen haben.
Wir haben hundertfach die Unterstützung des Natur- und Landschaftsschutzes ermöglicht, von Antersasc bis zum Rambach, von der Peripherie bis in die Bozner Innenstadt.

Die meisten der angeführten Beispiele hat die Südtiroler Landesregierung indessen zu verhindern versucht.

Wer hier also die Verhinderer sind, hängt einzig vom Standpunkt ab. Wir werden ganz sicher weiter eine Politik des Ermöglichens verfolgen. Im Sinne der Umwelt und der Demokratie, allerdings, nicht im Sinne von Machterhalt und Eigeninteresse.

Brigitte Foppa, Spitzenkandidatin Verdi‐Grüne‐Vërc – SEL