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COMUNICATO STAMPA.

Il Gruppo Verde in Consiglio provinciale sostiene la mozione presentata oggi dai consiglieri comunali bressinesi della Lista Alternativa Ecosociale “La salute prima di tutto – Un gruppo di lavoro per la difesa dai pesticidi”. La lista Alternativa Ecosociale di Bressanone dà un segnale importante sul tema dei pesticidi e rimarca la loro problematicità in un territorio dalla conformazione eterogenea come quello di Bressanone dove agricoltura intensiva, zone abitate e turistiche sono strettamente intrecciate.
“Bressanone – ma anche tutto il Sudtirolo – ha bisogno di un monitoraggio completo in segno della prevenzione per la tutela dai pesticidi. Un passo importante sarebbe una stazione per la misurazione dei residui fitosanitari nell’aria” – sostengono i/le consigliere comunali della Lista Alternativa Ecosociale.
Residui e derive di pesticidi sono stati rilevati ben al di fuori delle aree coltivate. In Alto Adige/Südtirol sono stati trovati principi attivi provenienti da pesticidi in parchi giochi, in centri abitati e su superfici coltivati a biologico. Tutti luoghi in cui pesticidi chimico-sintetici non dovrebbero proprio esserci.
Gli entomologi sostengono che le derive dei pesticidi colpiscono anche le api selvatiche e le farfalle che spariscono. Anche il Rapporto ONU sulla biodiversità attribuisce all’uso dei pesticidi in agricoltura la drastica diminuzione degli insetti.
Hanspeter Staffler concorda con i/le consigliere comunali di Bressanone: “L’Alto Adige/Südtirol ha bisogno di una svolta bio e deve puntare all’abbandono dell’uso dei pesticidi chimico-sintetici entro il 2030” conclude.

19.09.2019

Cons. prov.
Hanspeter Staffler
Brigitte Foppa
Riccardo Dello Sbarba

DISEGNO DI LEGGE REGIONALE N. 1/XVI.

La Costituzione della Repubblica italiana riconosce all’articolo 51 pari diritti a donne e uomini e promuove le pari opportunità. La legge del 23 novembre 2012, n. 215 prevede varie misure per rafforzare la rappresentanza di entrambi i generi negli organi politici a livello comunale e provinciale. In riferimento ai comuni la legge prevede che gli statuti comunali debbano stabilire norme per garantire la presenza di entrambi i generi nelle giunte e negli organi collegiali.
L’ordinamento delle leggi elettorali degli organi comunali della Regione Trentino-Alto Adige è in parte stato adeguato alle previsioni della legge del 2012, senza tuttavia includere l’obbligo di rappresentanza dei due generi nelle commissioni consiliari.
Ma questo ormai è anacronistico.
Anche nelle commissioni consiliari dei comuni dev’essere garantita un’adeguata rappresentanza di ambo i generi. L’obiettivo del presente disegno di legge è di colmare la lacuna legislativa, prevedendo che le commissioni consiliari dei comuni siano composte in futuro in modo tale da garantire l’adeguata rappresentanza di entrambi i generi.
In tal modo si intende migliorare anche la qualità delle tematiche affrontate in sede comunale. C’è infatti bisogno dello sguardo di uomini e di donne sul mondo, se lo si vuole capire e ancor più, se lo si vuole amministrare e far crescere.

Bolzano, 01.02.2019

Consiglieri regionali
Brigitte Foppa
Riccardo Dello Sbarba
Hanspeter Staffler
 

 

Disegno di legge N. 1/XVI “Rappresentanza di genere nelle commissioni consiliari dei comuni”

Art. 1
Promozione della rappresentanza di genere nelle commissioni dei consigli comunali
1. Nell’articolo 1, comma 5 della legge regionale del 3 maggio 2018, n. 2
(Codice degli enti locali della Regione autonoma Trentino-Alto Adige) le parole
“a eccezione di quelle consiliari” sono soppresse.

Art. 2
Entrata in vigore
1. Questa legge entra in vigore il 15esimo giorno dopo la sua
pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.

INTERROGAZIONE SU TEMI DI ATTUALITÀ.

In Germania, a un medico o medica proveniente ad es. dall’Italia, per essere assunto in un ospedale pubblico viene richiesto una conoscenza del tedesco a livello B2, più la conoscenza di un vocabolario tecnico specifico. In provincia di Bolzano, invece, si chiede il patentino A equivalente al livello C1 o C2 del quadro europeo per le lingue. Perché in Germania basta il patentino B, mentre in Sudtirolo è obbligatorio l’A? Sbaglia la Germania, oppure siamo troppo rigidi noi?

Si chiede pertanto:

  1. Quanti sono attualmente i medici o le mediche che lavorano nel sistema sanitario pubblico della provincia di Bolzano e sono ancora privi del richiesto attestato di bilinguismo? E quanti di questi hanno invece il patentino B?
  2. Quale norma rende in Alto Adige obbligatorio il patentino A per esercitare nel sistema sanitario pubblico?
  3. Ritiene la Giunta provinciale che un patentino B, equivalente al livello B2 richiesto in Germania, magari con l’aggiunta di una verifica sul possesso del linguaggio tecnico sanitario, potrebbe essere sufficiente anche da noi?
  4. Se la risposta è che è indispensabile il patentino A, perché? Sbaglia allora la Germania?
  5. Se invece sarebbe sufficiente il B, più una verifica del vocabolario tecnico, quali azioni sono necessarie per rendere possibile questa soluzione? E cosa intende fare la Giunta?

Bolzano, 17.09.2019

Cons. prov.
Riccardo Dello Sbarba
Brigitte Foppa
Hanspeter Staffler

 

Qui potete scaricare la risposta della Giunta e la nostra replica.

COMUNICATO STAMPA.

Oggi, lunedì 16 settembre, mentre il Presidente Kompatscher firma il contratto di cessione ai privati della società provinciale ABD Airport Spa, il Gruppo Verde in Consiglio provinciale invia un secondo esposto alla Corte dei Conti. L’esposto di oggi segue il primo, del 26 luglio scorso, e ne costituisce il necessario aggiornamento poiché è con la firma di oggi che diventa concreto il possibile danno erariale.

Riassumiamo i fatti che ci fanno temere il danno erariale:

  1. La società ABD è iscritta nel bilancio della Provincia ad un valore di € 37.155.797.
  2. Tale società è stata ceduta alla cordata privata Gostner-Benko-Haselsteiner a un prezzo di € 3.813.000.
  3. Con questa vendita, il bilancio provinciale ha subito quindi una perdita di € 33.342.797.
  4. ABD ha disponibilità liquide di € 5.673.439: acquisendo il conto in banca della società i privati recuperano abbondantemente il prezzo pagato.
  5. Al 31.12 2014 la Provincia aveva investito nell’aeroporto € 120.225.869, di cui € 55.831.050 nelle infrastrutture. A questo va aggiunto quanto speso dalla Provincia da quella data ad oggi.
  6. Il prezzo di vendita irrisorio deriva da una stima messa a base d’asta di € 3.800.000 che appare inadeguata. Tale stima ha azzerato totalmente il valore del patrimonio di ABD (oltre 36 milioni) sostenendo che si tratta di beni di cui la società non dispone poiché ha una concessione provvisoria, che potrebbe essere revocata in ogni momento col passaggio dei beni al demanio pubblico. Tale stima ignora però due fatti:
    a) Dei beni immobili che costituiscono l’aeroporto, 16,5 ettari di terreni sono proprietà diretta di ABD e valgono € 16.000.000. Tali terreni sono stati acquistati con soldi pubblici e non fanno parte dei beni da cedere al demanio a fine concessione.
    b) ABD ha già in tasca la concessione ventennale, poiché così ha deciso l’ENAC con deliberazione n. 20 del 9 maggio 2013. Una volta che ABD firmerà la convenzione proposta da ENAC, anche i beni da cedere al demanio resteranno nella disponibilità di ABD per 20 anni. Essi hanno quindi un valore che non può essere azzerato.
  7. I privati hanno offerto solo € 13.000 in più del prezzo a base d’asta, avvantaggiati dal fatto che alla gara era presente solo la loro offerta, senza concorrenza. Una gara con una sola offerta non consente certo di valorizzare al massimo il bene in vendita (ricordiamo che alla gara della Solland di Sinigo c’erano diversi offerenti e dopo ben 80 rilanci l’asta si è chiusa con un prezzo finale più che triplicato). Esistono norme nazionali che consentivano alla Provincia di ripetere la gara in queste condizioni. E anche nel bando di gara, al punto “V.1. Avvertenze,” era prevista per la Provincia la possibilità di annullare e ripetere la gara a sua discrezione senza alcun indennizzo per i partecipanti. La Provincia però non ha utilizzato questa possibilità e assegnato ABD all’unico concorrente privato ottenendo solo qualche spicciolo in più rispetto alla base d’asta.

“È un errore politico molto grave quello che il Presidente Kompatscher sta compiendo oggi. Si è lasciato impelagare in una disputa di principio su chi ha ragione, invece che rispettare il risultato del referendum. – commentano i Consiglieri provinciali del Gruppo Verde – La gente questo aeroporto non lo vuole, e ancor meno nel caso venisse ampliato – in più fa male al clima, all’ambiente, alla salute e alle casse della Provincia. Quando è troppo, è troppo”.
Per tutti questi motivi il Gruppo Verde in Consiglio provinciale ha aggiornato il proprio esposto tornando oggi a chiedere alla Corte dei Conti di verificare se la cessione di ABD a un prezzo dieci volte inferiore al suo valore patrimoniale non abbia configurato un inammissibile danno erariale.

Bolzano, 16/09/2019

Consiglieri provinciali
Riccardo Dello Sbarba
Brigitte Foppa
Hanspeter Staffler

Allegati:

COMUNICATO STAMPA.

Con la decisione a favore dell’ampliamento del comprensorio sciistico di Rio Pusteria la Giunta ha bellamente ignorato la valutazione di impatto ambientale che aveva dato parere negativo. Noi Verdi Grüne Verc chiediamo che questa valutazione venga rispettata e protestiamo contro le modalità discutibili del Presidente Kompatscher.
Le decisione di ampliare il comprensorio sciistico attraverso un “trucco”, con cui la Giunta bypassa la valutazione di impatto ambientale tenendo per buona solo quella sui benefici sociali ed economici, non fa fare una bella figura al Presidente e all’Assessora.
L’avanzata di impianti di risalita in zone alpine sensibili, il disturbo degli urogalli e il continuo sostegno allo sviluppo turistico senza limiti indicano chiara la direzione di questa Giunta, per la quale al primo posto stanno gli interessi economici, a discapito sempre della tutela dell’ambiente e del clima.

Bolzano Bozen, 13.09.2019

Landtagsabgeordnete
Hanspeter Staffler
Brigitte Foppa
Riccardo Dello Sbarba

Siamo nel 2019 e ancora ne parliamo. Perché? Perché purtroppo ancora non c’è. Parliamo naturalmente della parità di genere sul posto di lavoro.
Oggi abbiamo fatto un altro passo in Consiglio provinciale in quella direzione. Fino a oggi solo le aziende con più di 100 dipendenti dovevano redigere una relazione ogni due anni sulla situazione lavorativa dei e delle loro dipendenti. I risultati venivano raccolti poi nella relazione della Consigliera di parità relativa alle discriminazioni sul posto di lavoro. Poiché però in Alto Adige/Südtirol esistono soprattutto aziende di dimensioni più piccole – l’80% delle aziende della nostra provincia hanno meno di 50 dipendenti – le relazioni fornite dalle aziende più grandi davano un quadro incompleto della situazione.
A questo ha posto oggi rimedio il Consiglio provinciale approvando una mozione del Gruppo Verde: in futuro la relazione della Consigliera di parità prenderà in esame anche le aziende di micro, piccole e medie dimensioni. In collaborazione con il portavoce della SVP Lanz si è concordato che per l’attuazione di questo provvedimento devono essere trovate delle modalità che non sovraccarichino le MPMI. „Questa mozione è un piccolo passo volto a togliere uno dei tanti ostacoli che non permettono ancora una vera parità di genere in tutti gli ambiti della nostra vita“, dichiara soddisfatta la prima firmataria Brigitte Foppa.

Bolzano, 12.09.2019

Cons. Prov.
Brigitte Foppa
Hanspeter Staffler
Riccardo Dello Sbarba

COMUNICATO STAMPA.

La maggioranza SVP-Lega ha oggi bocciato a sorpresa la mozione per la realizzazione di un convegno sul 5G. I rappresentanti della Lega erano offesi perché non sono stati invitati a firmare. Nel corso del dibattito in Consiglio provinciale la prima firmataria Foppa ha chiarito che per lei non è mai stato di interesse invitare la Lega a firmare, ma che niente, men che meno lei, impediva loro di farlo. Anche gli/le altre rappresentati dell’opposizione hanno invitato la Lega a firmare nel corso della seduta per sostenere una tematica di interesse comune. Gli esponenti della Lega si sono opposti e di conseguenza la SVP ha ritirato il sostegno alla mozione. Una assurda dimostrazione di forza. “Non stiamo giocando nella buca della sabbia, siamo politici e politiche adulti che dovrebbero mettere al primo posto i bisogni della gente, non la propria suscettibilità. Fuori dal Consiglio nessuno capirà questo giochino” commenta Brigitte Foppa alla fine di un dibattito a dir poco grottesco. La mozione presentata dalle e dai capigruppo Foppa, Leiter Reber, Repetto, Nicolini, Köllensperger, Knoll e Lanz è stata respinta con i voti contrari di SVP e Lega. La Lega ha vinto così la sua prima sfida a braccio di ferro con la SVP e la pace in famiglia per ora è assicurata.

Bolzano, 11/09/2019

Consiglieri provinciali
Brigitte Foppa
Riccardo Dello Sbarba
Hanspeter Staffler

CONFERENZA STAMPA.

Gruppi di opposizione e maggioranza intervengono sul 5G: la gente vuole saperne di più.

Il 5G fa discutere sempre di più ed è fonte di preoccupazioni di vario tipo. Medici prendono posizione mettendo in guardia sui pericoli per la salute. Dall’altra parte le aziende e l’Europa premono per installare al più presto la nuova tecnologia. A quanto pare sono già iniziati diversi progetti pilota in vari comuni. Anche in Alto Adige pare che si preveda di installare 2.000 stazioni base a Bolzano, anche se ancora non se ne ha notizia ufficiale. Il Comune di Egna e quello di Malles intanto hanno recentemente optato per una moratoria.
Perché sappiamo ancora molto poco del 5G, dei suoi effetti sulla salute e sulla sicurezza dei dati. Così i gruppi politici di maggioranza e opposizione si sono uniti in una mozione che verrà discussa in questa sessione di Consiglio provinciale dopo la pausa estiva. La proposta è quella di “organizzare al più presto un convegno nel corso del quale esperti ed esperte illustrino nel dettaglio gli aspetti tecnici, sanitari, economici e giuridici della tecnologia 5G, i suoi effetti e le eventuali possibilità di tutela”.
“Il futuro dell’Europa è digitale. Questa consapevolezza però non ci può esonerare dal controllo, perché il progresso tecnologico e delle telecomunicazioni deve restare connesso alla tutela della salute, dell’ambiente e della sicurezza dei dati” – commenta Brigitte Foppa, prima firmataria dell’iniziativa trasversale in Consiglio Provinciale.
“L’utilizzo di nuove tecnologie deve avvenire con uno sguardo d’insieme. In questo caso economia ed ecologia sono due fattori essenziali che devono essere presi in considerazione!” – Gerhard Lanz
“Come Partito Democratico riteniamo che la tecnologia 5G sia una grande risorsa per il futuro tecnologico del nostro paese, tenendo in considerazione il fatto che sarà una rivoluzione; ma crediamo fermamente che non si possa prescindere dal tenere in considerazione la salute della popolazione, pertanto prima di procedere con la sperimentazione anche nella nostra Provincia c’è il bisogno di fermarsi un attimo per avere certezze che questa nuova tecnologia non comporti danni alla salute della popolazione.” – Sandro Repetto
“Sono in generale favorevole all’innovazione tecnologica e la velocità di trasmissione dei dati è un fattore importante per aziende e consumatori. Il 5G va esattamente in questa direzione, ma occorre chiarezza sui vantaggi e i rischi connessi a questa tecnologia, perché la tutela della salute deve sempre avere la priorità. In quest’ottica sono quindi favorevole a un’audizione, per approfondire e ascoltare voci diverse” – Paul Köllensperger.
“Oltre a saperne di più sulle tecnologie del 5G e sui loro effetti, è importante e necessario che esperti ed esperte ci dicano quali possano essere eventuali misure di protezione” – Myriam Atz Tammerle.
“Una connessione Internet veloce ed efficiente è di importanza centrale per il Sudtirolo come centro economico. Spero davvero che i progetti pilota per il 5G effettuati in altre regioni sottolineino le opportunità di questa tecnologia e possano smorzare le perplessità” – Andreas Leiter Reber.
“Il 5G rappresenterà una svolta epocale e riguarderà tutti gli aspetti della nostra società; non possiamo permetterci di rimanere indietro e di perdere il treno, ma è chiaro che il prezzo per il progresso non possa essere la nostra salute. È necessario che siano condotti studi indipendenti e che siano resi pubblici i dati, affinché i cittadini abbiano adeguata informazione sugli effetti reali per la salute umana e per l’ambiente. Anticipare un impegno concreto in tal senso eviterà gli allarmismi e un ulteriore deterioramento del rapporto di fiducia tra cittadini e istituzioni.” – Diego Nicolini.

Bolzano Bozen, 10.09.2019

Consiglieri/e provinciali
Brigitte Foppa
Gerhard Lanz
Paul Köllensperger
Andreas Leiter Reber
Sven Knoll
Sandro Repetto
Diego Nicolini
Hanspeter Staffler
Myriam Atz Tammerle
Riccardo Dello Sbarba

VOTO.

In Italia l’assegno sociale (che è andato a sostituire la pensione sociale) spetta a tutte le persone bisognose che hanno almeno 65 anni e 3 mesi di età. Non è necessario avere la cittadinanza italiana, anche le cittadine e i cittadini dell’UE ed extraeuropei (in possesso di un permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo) hanno diritto a questo assegno se risiedono in Italia da almeno dieci anni.

Non si tratta di una pensione in senso stretto, quanto piuttosto di una misura sociale. Per questo motivo non presuppone il versamento di contributi, ma spetta alle persone che vivono in condizioni economiche disagiate. Il diritto alla prestazione è accertato sulla base del reddito personale ovvero del reddito del/della richiedente e del/della coniuge. Sono soprattutto le donne senza una propria pensione, ma non solo loro, a soddisfare i requisiti per ottenere l’assegno sociale.

L’assegno sociale è pertanto una classica prestazione sociale finanziata con il gettito fiscale, come la pensione per gli invalidi civili, i ciechi, i sordi ecc.
Rientra pertanto tra le nostre competenze primarie e andrebbe quindi trasferita dallo Stato alla Provincia. Questo agevolerebbe le beneficiarie e i beneficiari, che vedrebbero il carico burocratico notevolmente ridotto e potrebbero risparmiarsi alcuni spostamenti per sbrigare le pratiche.

Sarebbe un passo avanti nell’ottica dell’introduzione di un reddito sociale di base comprendente tutte le prestazioni del sistema di protezione sociale fornite dallo Stato e dalla Provincia. In questo ambito dovranno comunque avere luogo a breve trattative con lo Stato, anche per definire le relative norme finanziarie.

Pertanto il Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano sollecita Governo e Parlamento

ad avviare le procedure per ottenere il trasferimento dallo Stato alla Provincia autonoma di Bolzano delle competenze per l’erogazione dell’assegno sociale.

Bozen, 04.09.2019

Cons.prov.
Brigitte Foppa
Riccardo Dello Sbarba
Hanspeter Staffler

MOZIONE.

Gli aiuti statali alla disoccupazione costituiscono un importante sostegno finanziario per le persone prive di reddito. Sarebbe quindi opportuno gestirli contestualmente alle prestazioni economiche sociali come il reddito minimo di inserimento, il reddito di cittadinanza, le pensioni di invalidità civile nonché le pensioni sociali, in modo che le persone in situazioni di difficoltà possano contare su una gestione unificata.

Tale possibilità di fatto esiste, poiché il decreto legislativo 5 marzo 2013, n. 28, prevede che lo Stato deleghi alla Provincia la competenza sugli aiuti alla disoccupazione. Si tratta di un ambito che racchiude tutti i mezzi previsti dallo Stato per fronteggiare la disoccupazione.

Tuttavia fino ad oggi la Provincia non ha ottenuto tale competenza in quanto il decreto legislativo è rimasto inattuato. Sarebbe invece importante dargli attuazione anche ai fini della semplificazione delle procedure amministrative.

Pertanto il Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano incarica la Giunta provinciale

  1. di attuare il decreto legislativo 5 marzo 2013, n. 28, ai fini di attribuire alla Provincia di Bolzano la competenza necessaria per gestire autonoma mente le prestazioni statali a sostegno dei disoccupati.

Bozen, 04.09.2019

Cons. prov.
Brigitte Foppa
Riccardo Dello Sbarba
Hanspeter Staffler