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OrsoBrunoDopo settimane di polemiche e appostamenti, l’orsa Daniza è stata uccisa. Tutti sono ora scandalizzati, la povera orsa è diventata suo malgrado una star e la sua storia riempie intere pagine di giornali.
Certamente condividiamo le critiche volte ai responsabili che hanno clamorosamente fallito.
Ma quando a luglio la nostra mozione a favore di un gruppo di lavoro per la gestione dei grandi predatori che prevenisse e provvedesse a sensibilizzare la popolazione su possibili danni ma anche per studiare gli effetti della presenza di orsi, lupi e linci sul nostro territorio è stata bocciata, nessuno ha aperto bocca, nessuno si è scandalizzato per l’indifferenza della politica provinciale sulla tematica. Per non parlare del penoso dibattito in aula le cui tappe si possono ripercorrere sul sito del Consiglio (http://www.consiglio-bz.org/it/banche-dati-raccolte/video-archivio-dettaglio.asp?lang=it&id=125 mozione 38/14)
Cogliamo quindi questa triste occasione, per invitare la Giunta di Bolzano a non nascondersi dietro alle paure di cittadine e cittadini ignari, ma di provvedere a una adeguata azione di sensibilizzazione e di informazione appoggiandosi al sapere degli esperti e non agli interessi di singole lobby.
Qui http://www2.landtag-bz.org/documenti_pdf/IDAP_296108.pdf trovate la mozione presentata a gennaio 2014.
BZ, 12.09.2014
Brigitte Foppa
Riccardo Dello Sbarba
Hans Heiss

Ora la provincia crei i presupposti giuridici per realizzare la volontà popolare
malles libera dai pesticidi
Il 70% di partecipazione al voto, il 75% dei voti per il sì a un’agricoltura senza pesticidi, per la salute, per l’ambiente, per l’agricoltura biologica. Malles è il primo comune d’Europa a dichiararsi libero da pesticidi e siamo sicuri farà da apripista per molti altri territori.
Rivolgiamo un commosso grazie ai promotori e alle promotrici del referendum, all’Umweltschutzgruppe Vinschgau, ai cittadini e alle cittadine di Malles/Mals e delle sue frazioni. La grande affluenza al voto dimostra la voglia di partecipare direttamente a decisioni vitali per ciascuno e ciascuna, la schiacciante vittoria dei sì dimostra quanto sia cambiato l’Alto Adige/Südtirol.
Il comune, in testa il sindaco Veith, si sono impegnati a considerare vincolante il referendum e a darne attuazione.
Ora però anche la Provincia deve predisporre il quadro giuridico necessario per dare piena attuazione alla volontà popolare.
All’inizio di ottobre andrà in aula in Consiglio provinciale la legge omnibus sull’agricoltura. Noi Verdi abbiamo già ripresentato gli emendamenti sui pesticidi già proposti alla commissione legislativa.
Essi prevedono:

  1. Che la Provincia emani norme severe – in linea con le disposizioni europee e statali – per la difesa della salute e delle coltivazioni biologiche dal rischio derivante dall’uso massiccio di pesticidi nell’agricoltura convenzionale.
  2. Che la Provincia monitori costantemente la possibile presenza di pesticidi nell’ambiente e che i singoli comuni possono chiedere in ogni momento che vengano indagini sul proprio territorio.
  3. Che i singoli comuni, in considerazione delle loro particolari condizioni, possano individuare nel proprio territorio zone specifiche su cui fissare una “tutela rafforzata” (questo darebbe copertura di legge al referendum di Malles).
  4. Che nel caso di danni a persone, animali, coltivazioni biologiche o altre cose provocati dalla deriva di pesticidi, i responsabili ne debbano pagare le spese.
  5. Che le sanzioni per chi usa i pesticidi in violazione delle norme di tutela siano erogate non dai sindaci (a volte essi stessi agricoltori convenzionali), ma le autorità preposte alla vigilanza (forze dell’ordine, forestali, vigili urbani ecc…).

Speriamo che il referendum a Malles abbia aperto gli occhi a tutti i partiti e che questi emendamenti trivino una maggioranza in Consiglio provinciale.
Riccardo Dello Sbarba
Brigitte Foppa
Hans Heiss
Giorgio Zanvettor

Aeroporto di Bolzano: ricorsi vittoriosi contro il prolungamento della pista.

aereoportoIl TAR di Bolzano ha rimesso energicamente al suo posto la Giunta provinciale, la quale aveva dato il via al prolungamento della pista di atterraggio dell‘aeroporto di Bolzano.
I ricorsi del Comune di Laives sono stati accolti, così come quelli delle associazioni ambientaliste. Il tribunale ha condannato i provvedimenti urbanistici azzardati della Giunta e così lo scavalcamento illecito delle competenze del Comune, giudicando la rinuncia alla valutazione di impatto ambientale come grave mancanza.
Alla luce di queste sentenze, al centro della questione non c‘è solo la procedura d‘approvazione, ma di nuovo l‘aeroporto nel suo complesso, il cui scarso rendimento e la carente eco-compatibilità sono in un rapporto incredibilmente sproporzionato con i costi sostenuti fino a ora, i quali superano ormai i 100 milioni di Euro. Così come molte cittadine e cittadini, anche i Verdi aspettano una verifica seria delle prospettive economiche e dell‘impatto ambientale dell‘aeroporto di Bolzano. Il Presidente Kompatscher deve tener fede al suo impegno, contribuenti e abitanti ne hanno diritto.
Brigitte Foppa
Giorgio Zanvettor
Hans Heiss
Riccardo Dello Sbarba
Bozen, 2. settembre 2014

Pronto Soccorso Ospedale Bolzano
Con regolarità ci troviamo a leggere le lamentele sullo stato disastroso in cui versa il pronto soccorso dell’ospedale di Bolzano.
Gli aspetti più criticati sono:

  • la dislocazione (il pronto soccorso si trova in una sorta di garage, c‘è giro d’aria e i gas di scarico e il fumo delle sigarette si insinuano dall’ingresso sempre aperto);
  • l’organizzazione (quasi ogni paziente deve superare diversi passaggi e davanti a ogni stazione bisogna restare in coda per diverse ore, non esiste un sistema numerico per regolare l’ordine di arrivo, così che non si sa mai quando sia il proprio turno. Di conseguenza non ci si può mai allontanare);
  • l‘arredamento dello spazio (lo spazio è troppo piccolo, i posti a sedere non sono sufficienti, barelle e sedie a rotelle sono piazzate tra le sedie e i pazienti che lì giacciono non alcuna sfera privata, l’intonaco delle pareti si stacca e gli stessi muri cadono a pezzi, non c’è alcuna possibilità di procurarsi qualche cosa da mangiare o da bere durante i lunghi tempi d’attesa);
  • il personale (il numero del personale medico evidentemente non è adeguato);
  • mancanza di chiarezza sulle regole per le persone di accompagnamento (da infermieri e medici vengono date informazioni completamente diverse sulla possibilità o meno per una persona di fiducia di accompagnare il/la paziente durante le visite)
  • alla fine di un‘attesa pure lunga, ci si trova a pagare un conto piuttosto salato per il parcheggio.

Abbiamo così presentato una interrogazione in Consiglio con le seguenti domande:

  1. Come valuta la Giunta la situazione generale del Pronto soccorso di Bolzano?
  2. Come commenta i punti problematici elencati?
  3. Quali provvedimenti sono programmati per migliorare la situazione spaziale e logistica del Pronto soccorso e quali sono i tempi previsti?
  4. Nel frattempo, verrà alleggerito l’inconveniente più grave per i pazienti delle lunghe attese con un sistema numerico di controllo delle code e con una macchinetta per le vivande?
  5. Come viene organizzato l’organico disposto al pronto soccorso e i turni di servizio? Qual è la media dei tempi d‘attesa?
  6. Come viene regolamentato l’accompagnamento dei/delle pazienti? I/le pazienti potranno mai decidere in proposito?
  7. È prevista la sospensione della tariffa del parcheggio, per lo meno dopo un determinato numero di ore di attesa?

Contemporaneamente chiediamo alla Giunta provinciale di attivarsi al più presto per questa questione così importante per ogni cittadino e ogni cittadina. Dobbiamo soccorrere il pronto soccorso!
BZ, 25.08.2014
Brigitte Foppa
Riccardo Dello Sbarba
Hans Heiss

LETTERA DALLA PICCIONAIA

SerenaRauziL’estate è finita, il Landtag ha ricominciato i lavori a pieno ritmo e dalla mia postazione privilegiata posso di nuovo assistere alle discussioni in aula. Il dibattito affronta i temi d’attualità più svariati e l’opposizione, tramite delle mozioni, può fare delle proposte concrete alla Giunta. Molte sono proposte sensate, anche se più o meno condivisibili. Ma questa volta il culmine dell’assurdo è stato raggiunto con una mozione di Eva Klotz, in cui, in poche parole, si chiedeva alla Giunta di garantire un equilibrio della presenza in RAI Südtirol di tutte le forze politiche. Quella che in un primo momento sembrava una legittima richiesta di rispetto delle regole democratiche e del diritto di espressione, ha mostrato ben presto il volto di un piagnisteo infantile contro l’eccessiva presenza dei Verdi nello spazio televisivo pubblico. Della serie: “Perché loro sì e noi no?”. Invece di fare autocritica sul loro modo a dir poco monotematico, se non mononeuronico, di far politica e quindi di comunicare, gli esponenti della Südtiroler-Freiheit, hanno pensato bene di far trapelare un velato sospetto di complotto tra RAI e i Verdi. Wow! Peccato che la nostra inarrestabile influenza non riesca a far variare il programma musicale radiofonico, invece tanto gradito alla signora Klotz!
Dal mio punto di vista e per il lavoro di comunicazione che svolgo, l’ho trovata una discussione oltremodo adulatoria! Non potevo credere alle mie orecchie: dopo mesi che ci diciamo che la nostra comunicazione deve migliorare, a quanto pare ci siamo quasi riuscite!!!
Qui si possono riascoltare tutti gli interventi dell’ultimo Consiglio Provinciale.
Serena Rauzi
BZ, 22.9.2014

e-government
Oggi, 21 agosto, in Consiglio provinciale è stato presentato alla stampa il disegno di legge depositato dai consiglieri Paul Köllensperger e Brigitte Foppa. All’incontro ha partecipato anche l’esperto Matthias Cologna.
Velocizzare e rendere più efficienti i procedimenti amministrativi, avvicinando cittadini e pubblica amministrazione! Il disegno di legge provinciale firmato dai consiglieri Köllensperger e Foppa intende dare un ulteriore impulso alle possibilità offerte dalle tecnologie informatiche per semplificare da un lato la vita di cittadini, cittadine e imprese, dall’altro il lavoro quotidiano degli uffici pubblici. Oggi le legislazioni provinciale e nazionale già prevedono strumenti informatici in questo senso, ma sono sfruttati solo in minima parte e la nostra normativa va quindi opportunamente adeguata.
Inoltre c’è anche l’aspetto ecologico: l’amministrazione provinciale utilizza 70 tonnellate di carta all’anno. Con una maggiore digitalizzazione si otterrebbe anche un notevole risparmio di risorse.
Tra i punti salienti del ddl troviamo: la possibilità di avere un indirizzo di posta elettronica certificata (Pec) per tutti i cittadini e le cittadine; la possibilità di comunicare per via elettronica con la pubblica amministrazione; l’obbligo dei dipendenti pubblici a risponderevia e-mail a chi si rivolge loro con lo stesso mezzo; l’obbligo di non utilizzare più lo strumento della raccomandata cartacea tra uffici pubblici; la pubblicizzazione del servizio offerto dalla Carta servizi, una possibilità già attiva da tempo ma ancora sottoutilizzata; la possibilià per tutti gli/le utenti di valutare pubblicamente la qualità del servizio.
Implementare queste e altre proposte contenute nel testo di legge, porterebbe l’amministrazione pubblica a rivoluzionare il suo modo di rapportarsi con i cittadini, portando l’Alto Adige tra le best practice europee. Speriamo che la maggioranza vorrà sostenere la nostra proposta che va nella stessa direzione del lavoro già annunciato dalla Assessora Deeg, con cui intendiamo cercare una collaborazione.
e-government - PK-CS

Pietra miliare per un riorientamento dell’agricoltura sudtirolese.

mals
Dal 22 agosto si voterà a Malles sull‘utilizzo dei pesticidi nell‘agricoltura sul territorio comunale. Come in altri casi succedutisi negli ultimi anni, anche in occasione di questo referendum propositivo abbiamo assistito a chiari tentativi di boicottaggio: con intimidazioni e informazioni confuse, gli oppositori al referendum hanno voluto creare insicurezza fino all‘ultimo minuto.
Questo non solo dimostra come sia ridotta la cultura democratica nella nostra provincia, ma è anche un chiaro indizio di quanto venga temuto questa consultazione popolare e di quanto la sua portata vada ben oltre i confini del comune di Malles.
Di sicuro sarà una buona occasione per ripensare insieme la convivenza delle diverse tipologie di coltivazione – e forse sarà possibile pensare anche a un riorientamento dell‘intera agricoltura altoatesina.
I Verdi si sono da sempre battuti per un‘agricoltura sostenibile e rispettosa dalla natura così come per una alimentazione sana, ecosolidale e regionale. Allo stesso tempo sosteniamo processi decisionali democratici e partecipativi. Per questo sosteniamo con tutto il cuore il referendum di Malles e ringraziamo i promotori per il loro impegno instancabile e imperterrito.
Invitiamo quindi tutti i nostri elettori, le nostre elettrici, così come tutti e tutte le simpatizzanti, a partecipare al referendum propositivo votando SÌ.
Brigitte Foppa
Giorgio Zanvettor
Hans Heiss
Riccardo Dello Sbarba
BZ, 18/8/2014

I Verdi protestano contro i tentativi di intimidazione

source: hollawint.com

source: hollawint.com


Il comitato di promozione per il referendum „Malles comune libero da pesticidi“, insieme alle cittadine e ai cittadini di Malles si sta preparando al referendum comunale che si terrà nelle prossime settimane. La decisione per un comune libero da pesticidi per il quale il comitato si batte da molto tempo, superando critiche e ostacoli di tutti i tipi, è quindi alle porte.

Ora al portavoce del comitato così come al Comune di Malles e alla commissione comunale per il referendum è stato recapitato, dal gruppo contrario al referendum, una citazione in cui si mette in dubbio la legittimità del referendum ed i ragionamenti che lo animano, con tono aggressivo e rasente il colpo basso.
Questa citazione, emessa all’ultimo minuto, ovviamente è anche la prova della necessità del referendum stesso e di come i promotori avessero ragione a continuare sulla loro strada di imperturbabilità democratica, che costituisce una pietra miliare dell’impegno civile e della partecipazione dei cittadini in Alto Adige.
Va comunque notato come questo fallo tattico in chiusura della campagna referendaria sia anche segno della paura di chi teme di perdere, visto la larga accettanza che il referendum „rischia“ di trovare nella popolazione di Malles.
Sappiamo però che i promotori e le promotrici del referendum non si faranno intimidire – anche perché sanno di avere dalla loro parte non solo la ragione ma anche il sostegno di molte persone che difendono un Alto Adige-Südtirol sostenibile e democratico.
Bolzan, 11 agosto 2014
Brigitte Foppa, Hans Heiss, Riccardo Dello Sbarba
 

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Riccardo Dello Sbarba, Brigitte Foppa, Hans Heiss “bei di Leit” – incontrano la cittadinanza.
Di/Mar, 2.9.2014, ore 18:00 Uhr, MERANO/MERAN c/o Pizzeria Beatrice (vicino alla stazione ferroviaria)
Do/Gio, 11.9.2014, ore 20:00 Uhr, VAHRN/VARNA c/o Hotel Brückenwirt Neustift | Albergo al Ponte Novacella

Themen: Was im Landtag und Regionalrat läuft. Was du uns vorschlagen willst.
Si parlerà di: Che cosa succede nei consigli provinciale e regionale. Quali idee ci vuoi proporre.
Durante l’attuale legislatura i Consiglieri e la Consigliera provinciali Verdi si renderanno disponibili a confronti pubblici con i cittadini e le cittadine, per raccontare sfide e risultati del loro lavoro, per ascoltare idee e rispondere a domande.
Unsere grünen Landtagsabgeordenten werden während der aktuellen Legislatur für Treffen mit Bürgerinnen und Bürgern zur Verfügung stehen. Es sollen Gelegenheiten sein, um über Herausforderungen und Erfolge ihrer Arbeit zu erzählen, Deine Ideen zu hören und Fragen zu beantworten.
Hans Heiss, Brigitte Foppa, Riccardo Dello Sbarba

Riflessioni sulla futura composizione del Senato

Il piano delle riforme di Renzi comprende come ben noto la trasformazione del Senato in una Camera delle Regioni. In linea di principio questo intento è sicuramente da apprezzare, anche perché riduce il numero dei componenti a 100.
Mentre a Roma infuria la lotta tra maggioranza e opposizione, o meglio all’interno della stessa maggioranza, pare passare inosservato il fatto che, così come impostata ora la riforma, il futuro Senato verrà composto quasi esclusivamente da uomini.
Guardiamo un po’ le cifre:
Di 100 Senatori previsti 21 saranno sindaci/sindache, 74 consiglieri/e regionali e 5 saranno personalità nominate dal Presidente della Repubblica per i loro particolari meriti.
Se si dà solo un‘occhiata alle composizioni dei Consigli regionali ci si accorge ben presto che le prospettive di una rappresentanza di genere equilibrata sono piuttosto magre.
Nel Consiglio regionale della Basilicata ci sono 0 (zero) donne, in quelli dell‘Abruzzo e della Calabria due, tre nel consiglio della Puglia e quattro in quelli del Veneto e della Sardegna. Nel migliore dei casi possiamo fare affidamento sulle 16 donne del Consiglio regionale della Campania che su 61 membri raggiungono una percentuale del 26%, un quarto dunque.
Anche solo da un mero punto di vista statistico, le probabilità che i Consigli regionali nominino la loro rappresentanza in Senato tra questa debole minoranza, sono molto scarse.
Si potrebbe sperare nelle sindache, ma , sembra impossibile, su quel fronte la situazione è addirittura peggiore. Tra i 21 sindaci dei capoluoghi di Regione troviamo UNA sola donna (Valeria Mancinelli, sindaca di Ancona).
E possiamo pure toglierci dalla testa di ottenere una rappresentanza maggioritaria tra le 5 personalità nominate dal Presidente della Repubblica. La cosa migliore è prepararsi fin da ora alla prospettiva di dover vedere ancora più cravatte in Senato di quanto non sia già ora il caso. Anche perché il tiepido tentativo di inserire nell‘articolo 55 il principio della rappresentanza paritaria di uomini e donne nelle leggi elettorali serve solo a lavarsi la coscienza e non sortirà alcun effetto.
Oltre a creare una situazione ingiusta (la metà della popolazione non verrà rappresentata) si perde anche la grande opportunità, specialmente in tempo di crisi, di puntare sul potenziale di rinnovamento e sulle risorse delle donne.
Così in Italia rimane tutto com‘era e in Europa il Paese continuerà a fare una figura molto arretrata, nonostante il suo brillante premier. Un vero peccato!
Chiediamo dunque ai parlamentari sudtirolesi di prendere posizione su questo.
Brigitte Foppa, Evelyn Gruber-Fischnaller, Caterina Maurer – per le Donne Verdi