COMUNICATO STAMPA.

La Giunta provinciale ripete in ogni occasione che non ci sono soldi per settori importanti come la scuola, il sociale o la sanità, soprattutto per quanto riguarda il personale. Ciononostante, trova 400.000 euro la realizzazione di una strada volta a rendere accessibile alle macchine un piccolo alpeggio incontaminato situato in una riserva naturale.

È del tutto incomprensibile che si continuino a costruire strade in tempi di crisi climatica e di biodiversità. Ogni strada, e quindi anche una strada alpina, comporta più traffico, rumore e gas di scarico. Le strade alpine frammentano habitat sensibili, distruggono la pace e la tranquillità delle montagne e a rimetterci sono sempre gli animali e le piante selvatiche.

Dal punto di vista economico, costruire una strada per una piccola malga è una pura assurdità: un’azienda agricola non potrebbe mai costruire da sola una strada da 400.000 Euro, non potrebbe mai ripagare un prestito con le sue sole entrate, e anche per la necessaria manutenzione ha bisogno di contributi pubblici.

“Se, pur sapendolo, la strada viene costruita con i soldi dei contribuenti, allora la Giunta provinciale deve assumersi la responsabilità della distruzione della natura”, afferma Hanspeter Staffler. Lo sviluppo degli alpeggi ha superato da tempo il limite del tollerabile, eppure questa Giunta continua a ingombrare il paesaggio con strade e impianti di risalita. Tutto questo deve finire!

 

Bolzano, Bozen, 10/02/2023

 

ALPERIA IMPUGNA IL PIANO ACQUE DELLA PROVINCIA: ECCO TUTTA LA DOCUMENTAZIONE!

Se ne parla attualmente sui media: come può accadere che una società di proprietà della Provincia e dei Comuni impugni davanti al Tribunale delle Acque di Roma il Piano di tutela delle acque della stessa Provincia? Grazie alla interrogazione dei Verdi abbiamo ora tutte le risposte. In allegato potete trovare il testo del ricorso di Alperia, l’interrogazione e la risposta della Giunta provinciale e la memoria difensiva della Provincia.

Resta la domanda: per una società pubblica come Alperia valgono di più i profitti o la tutela dell’ambiente?

***

INTERROGAZIONE.

Il “Piano di tutela delle Acque” (PTA) della Provincia di Bolzano è stato reso operativo con DPR del 22 giungo 2017. Ci risulta però che Alperia, società interamente pubblica in cui la Provincia ha la maggioranza relativa (46,38%), abbia impugnano questo piano davanti al Tribunale Superiore delle Acque a Roma. Sotto tiro in particolare è l’art. 39 sull’obbligo di assicurare un “deflusso minimo vitale” negli alvei dei fiumi. La storia è vecchia: nel 2011, ai tempi di SEL, fu approvata dalla Giunta provinciale una scandalosa delibera, la n. 893, con la quale si consentiva ai vincitori delle concessioni idroelettriche (allora SEL) per motivi “socio-economici” di non attenersi più ai DMV che avevano dichiarato nei progetti con cui avevano vinto le gare. L’art. 39 fu introdotto su pressione di Roma proprio per cancellare la delibera 892/2011.

Se adesso Alperia cerca di far cancellare l’articolo 39, significa che ha intenzione di tornare ai tempi bui della SEL, quando gli interessi economici dell’azienda per la Provincia erano più importanti della tutela delle acque pubbliche e delle normative europee e statali in merito.

Si chiede alla Giunta provinciale:

  1. A che punto è l’impugnazione promossa da Alperia del PTA della Provincia di Bolzano?
  2. Quali sono gli articoli impugnati da Alperia e con quali argomentazioni?
  3. Quali atti ha compiuto la Provincia di Bolzano per difendere il proprio PTA e con quali argomentazioni?
  4. Poiché Alperia è una società interamente pubblica in cui la Provincia ha la maggioranza relativa (46,38%), la Provincia era stata informata preventivamente da Alperia sulla intenzione di impugnare il PTA della Provincia stessa? Se sì, quali atti ha fatto la Provincia per scongiurare questa impugnazione e quindi difendere il proprio PTA?
  5. Se invece la Provincia non era stata informata e ha saputo dell’impugnazione a impugnazione avvenuta, ha ritenuto la Provincia di chiedere spiegazioni alle persone da lei nominate negli organi societari di Alperia sia sulla mancata informazione, sia su ragioni e scopi dell’impugnazione? Se sì, che risposta ha ottenuto la Provincia? Se no, perché la Provincia non ha chiesto spiegazioni?
  6. Quali posizioni hanno preso i rappresentanti nominati dalla Provincia negli organi societari di Alperia in merito alla decisione di impugnare il PTA della Provincia?
  7. Quale giudizio dà la Provincia su questa impugnazione?
  8. Che cosa intende fare la Giunta per evitare in futuro che la sua società elettrica impugni davanti a un tribunale le norme della Provincia stessa a tutela della qualità delle acque pubbliche?

 

Bolzano, 22.12.2022

Cons. prov.

Riccardo Dello Sbarba

Brigitte Foppa

Hanspeter Staffler

 

Qui potete scaricare la risposta della Giunta e gli altri documenti:
Allegato 1: Ricorso Alperia 7.10.2021
Allegato 2: Richiesta riesame 4.10.2021
Allegato 3: Deliberazione della Giunta provinciale n.126 del 22/2/2022
Allegato 4: Memoria difensiva 27.10.2022

COMUNICATO STAMPA.

Sanzioni per unioni e associazioni che fanno pubblicità a singoli candidati o partiti nelle ultime settimane prima delle elezioni, sì o no? Questo è stato l’oggetto di un disegno di legge provinciale dei Verdi, discusso oggi 09 febbraio 2023 in Consiglio provinciale. La prima firmataria Brigitte Foppa ha sottolineato che bisogna porre fine allo stretto intreccio tra gruppi di interesse e politica. Lo afferma anche una legge regionale del 1998, che però non prevede sanzioni e quindi è inefficace. Questo avrebbe dovuto essere cambiato dalla nuova legge.

L’intera opposizione, che tra l’altro ha contribuito in maniera decisiva a portare in trattazione il disegno di legge, ha votato all’unanimità a favore della legge (vedi allegato), invocando a più voci la liberazione della politica dagli interessi particolari. La maggioranza, tuttavia, ha difeso l’infelice pratica di fare pubblicità a singoli candidati prima delle elezioni. “Questo significa che l’influenza delle associazioni nella politica continuerà indisturbata. Da anni assistiamo a un aumento dell’importanza delle grandi associazioni in Consiglio provinciale. A volte i loro interessi si scontrano – e la politica è letteralmente in balia dei giochi di potere, come si è potuto più volte constatare, ad esempio nelle discussioni sul limite dei letti o sull’indicazione della provenienza degli alimenti”, dichiarano i Consiglieri Verdi Foppa, Dello Sbarba e Staffler. “La nostra intenzione è quella di difendere qualcosa di estremamente importante: il mandato politico libero. Continueremo a difenderlo, per una politica sana e indipendente”.

Bozen, 09/02/2023

Cons. prov.
Brigitte Foppa
Riccardo Dello Sbarba
Hanspeter Staffler

COMUNICATO STAMPA.

Le danze per le elezioni provinciali 2023 sono già state aperte. E i primi a mettersi in pista, anche stavolta, sono le associazioni di categoria. Da sempre forti e potenti in Alto Adige, continuano a influenzare le decisioni politiche in modo massiccio e di parte.

In periodo elettorale spesso si assiste a una confusione particolarmente problematica, tra res publica e interesse particolare.

Infatti, a ogni campagna elettorale salta agli occhi in modo fastidioso la pubblicità elettorale che unioni e associazioni pubblicano in maniera più o meno esplicita nei propri organi di comunicazione a favore di singoli partiti o candidati/e. Non per nulla a tutti i partiti di opposizione arrivano regolarmente delle segnalazioni di protesta riguardo a questa prassi ritenuta malsana da molte cittadine e da molti cittadini. Quando organizzazioni di categoria, finanziate anche dalla mano pubblica, iniziano poco prima delle elezioni a schierarsi a favore di candidate/i e partiti la sensibilità collettiva viene giustamente irritata.

Mai come in questi ultimi mesi è emerso in maniera così chiara quanto gli interessi particolari di associazioni di categoria possano influenzare e dirigere le decisioni politiche. Basti pensare agli interventi massicci nei dibattiti sul limite massimo dei tetti nel turismo o sulla trasparenza sulla provenienza degli alimenti. Quando l’elezione di una persona viene resa possibile grazie al sostegno di una determinata categoria economica o sociale, il rischio, e purtroppo spesso il risultato, è che le decisioni non vengono prese per il bene di tutta la comunità, ma solo per l’interesse di alcuni settori. E l’immagine che la politica dà di sé continua a peggiorare.

“Non è compito di associazioni, unioni e sindacati garantire il posto di lavoro ai politici” afferma con decisione Brigitte Foppa, prima firmataria del disegno di legge.

Ma perché tutto questo è ancora possibile? Perché la legge elettorale attualmente in vigore a oggi non prevede né un divieto di pubblicità elettorale da parte di associazioni, unioni e sindacati, né tanto meno adeguate sanzioni. E gli interessi particolari hanno così via libera.

Così con un disegno di legge che andrà in discussione questa settimana in Consiglio provinciale, i Verdi intendono:

  • sancire che associazioni, unioni e sindacati che ricevono finanziamenti pubblici non possono fare pubblicità per singoli candidati o partiti nei 60 giorni antecedenti le elezioni.
  • stabilire che con l’infrazione di questa norma negli anni seguenti vengono tagliati della metà i contributi pubblici.
  • incaricare il Consiglio provinciale a rendere pubbliche sul sito del Consiglio eventuali violazioni.

In questo modo si vuole colmare un vuoto legislativo rimasto tale fin dal 1998 e che da sempre ridimensiona e storpia le pari condizioni prima delle varie tornate elettorali. E, come è evidente su determinate questioni, questo vuoto legislativo incide su tutta la durata della legislatura, perché vincola la politica a singoli gruppi di interesse.

Una politica sana, trasparente e libera, invece, è indipendente.

 

Bolzano, 07/02/2023

Cons. prov.

Brigitte Foppa, Riccardo Dello Sbarba, Hanspeter Staffler

COMUNICATO STAMPA.

Questa settimana, il Consiglio provinciale tratterà il disegno di legge sull’indicazione della provenienza dei prodotti alimentari nei ristoranti. Mentre le associazioni di categoria si battono strenuamente contro l’indicazione obbligatoria dell’origine di carne, latte e uova, il 92% delle consumatrici e dei consumatori si dichiara a favore della trasparenza. Il dato emerge da un sondaggio rappresentativo di Apollis commissionato dal Bauernbund. Ora i Consiglieri provinciali Lanz e Tauber vogliono adempiere l’incarico assegnatogli dalle loro associazioni e così annacquare la legge. L’indicazione secondo loro dovrà essere solo “volontaria”.

“È assurdo”, afferma Brigitte Foppa, cofirmataria della Ddl. “La volontarietà esiste già oggi. La legge pone una pietra miliare proprio rendendola obbligatoria. L’HGV vuole impedirlo con i volenterosi aiutanti Tauber & Lanz. Loro e il signor Pinzger devono però spiegarci perché si oppongono con tanta veemenza. L’indicazione del Paese di origine dei prodotti può essere riportata in forma semplice sul menu o su una lavagna del ristorante. Chi non vuole dare questa informazione può anche dichiarare “origine sconosciuta”. Di fronte a un desiderio così evidente dei consumatori, l’ostruzionismo della HGV e dei consiglieri Tauber e Lanz è davvero incomprensibile”.

Il disegno di legge è semplice, pragmatico e attuabile. Tutte le possibili complicazioni sono state escluse in anticipo dai promotori (vedi carne lavorata), proprio per facilitarne l’applicazione.

Questa settimana c’è in Consiglio provinciale la possibilità di dare un chiaro segnale per la protezione dei consumatori e per la tutela del clima. E per la trasparenza.

Bolzano, 06.02.2023

Cons. prov.

Brigitte Foppa

Riccardo Dello Sbarba

Hanspeter Staffler

INTERROGAZIONE SU TEMI D’ATTUALITÀ.

Il 5 gennaio 2023 “Terna ha sottoscritto un accordo per l’acquisizione del 100% del capitale di Edyna Transmission del Gruppo Alperia, proprietaria di 34 km di elettrodotti ad alta tensione e 2 stazioni elettriche in Alto Adige per un valore di circa 14 milioni di euro. L’accordo è subordinato all’avveramento di alcune condizioni sospensive”.

Per informazione: In Sudtirolo Edyna ha 8778 km di rete elettrica, di cui questi 34 km di linee ad alta tensione, mentre Terna ha 2200 km di linee ad alta tensione e 54 stazioni elettriche.

Si chiede alla Giunta provinciale:

  1. Perché Alperia ha deciso di cedere a Terna i suoi 34 km ad alta tensione? Quali vantaggi ne trae Alperia e quali la popolazione locale?
  2. Quali sono le condizioni sospensive e quali i tempi in cui la cessione dovrà realizzarsi?
  3. Alperia gestiva direttamente questi 34 km e con quale autonomia? Oppure le sue linee ad alta tensione erano già gestite di fatto da Terna e Alperia ne aveva solo la “nuda proprietà”?
  4. In quali aree della provincia si trovano i 34 km di linea e le 2 stazioni elettriche cedute?
  5. Questi 34 km di linee ad alta tensione sono su traliccio o su cavi sotterranei? Se sono su traliccio, nell’accordo c’è l’impegno di Terna di spostarle su cavi sotterranei?

 

Bolzano, 18.01.2023

Cons. prov.

Riccardo Dello Sbarba

Brigitte Foppa

Hanspeter Staffler

ANFRAGE ZUR AKTUELLEN FRAGESTUNDE.

Ein Bürger hat beobachtet, dass geräumter Schnee in einen Südtiroler Fluss geworfen wurde. Mit dem Schnee kann folglich auch Salz und Grobgut in die Flüsse gelangen, wenn dies den Tatsachen entspricht.

Daher richten wir folgende Fragen an die Landesregierung: 

  1. Wie ist die Schneebeseitigung auf Südtirols Straßen, Wegen, Plätzen, Brücken etc. grundsätzlich geregelt? Was passiert mit dem geräumten Schnee?
  2. Gibt es eine Regelung, ob und in welchem Zeitraum Schnee in die Bäche und Flüsse entsorgt werden darf und wie sieht diese aus?
  3. Gibt es Sammelstellen für den geräumten Schnee, wo dieser einstweilen gelagert wird?

Bozen, 01.02.2023

 

Landtagsabgeordnete

Brigitte Foppa

Riccardo Dello Sbarba

Hanspeter Staffler

 

ANFRAGE ZUR AKTUELLEN FRAGESTUNDE.

Im Jahr 2022 wurde das neue WOBI-Gesetz verabschiedet und die Durchführungsverordnungen erlassen. Auch wurde die Basis für eigenständige Kreditaufnahme seitens des Wohnbauinstituts gelegt. Nun warten viele Familien auf die Zuweisung von Wohnungen. Wir informieren uns über die anstehenden Programme.

Daher richten wir folgende Fragen an die Landesregierung:

  1. Wie viele Wohnungen des WOBI stehen derzeit leer?
  2. Wie viele Wohnungen des WOBI sind derzeit in Sanierung?
  3. Wie viele Ansuchen um Zuweisung einer Wohnung konnten 2021 und 2022 nicht berücksichtigt werden? Stehen diese Ansuchen in der Warteliste? Mit welchen Aussichten?
  4. Wie sieht die Planung für den Bau neuer Wohnungen aus? Wie viele neue Wohnungen sind bisher in Planung und in welchem Zeitraum?
  5. Wie sieht das Sanierungsprogramm aus? Wie viele WOBI-Wohnungen werden in den nächsten 5 Jahren saniert werden (bitte um Aufschlüsselung nach Jahren)?

Bozen, 17.01.2023

 

 

Landtagsabgeordnete

Brigitte Foppa

Riccardo Dello Sbarba

Hanspeter Staffler

 

ANFRAGE ZUR SCHRIFTLICHEN BEANTWORTUNG.

Anrainer:innen berichten uns, dass die (prinzipiell sehr gute) Anbindung von Bozen an den Ritten mit Seil- und Schmalspurbahn sehr oft sehr überlastet ist. Pendler:innen warten teilweise lange, um einen Platz in der Seilbahn zu ergattern, weil diese auch von Tourist:innen gerne genutzt wird. Nun begrüßt es die Grüne Fraktion prinzipiell überaus, dass Gäste dazu motiviert werden, öffentliche Verkehrsmittel zu nutzen und in der Folge auf ihr Privatauto zu verzichten. Gleichzeitig scheint das Angebot oft jedoch nicht an die Nachfrage angepasst zu sein. Hier braucht es dringend Lösungen.

Daher richten wir folgende Fragen an die Landesregierung:

  1. Hat man sich im Ressort Mobilität bereits mit dem Problem der überlasteten Rittner Seil- und Schmalspurbahn beschäftigt und zu welchen möglichen Lösungsansätzen ist man gekommen?
  2. Inwiefern ist eine Potenzierung der Rittner Seilbahn möglich und umsetzbar?
  3. Wie steht das Ressort Mobilität zu einer so genannten „Fast Lane“ für Besitzer:innen eines Südtirolpasses?

 

Bozen, 16.01.2023

 

Landtagsabgeordnete

Brigitte Foppa

Riccardo Dello Sbarba

Hanspeter Staffler

 

ANFRAGE ZUR AKTUELLEN FRAGESTUNDE.

Wer schon einmal selbst Bus gefahren oder auch nur an einem Bus vorbeigegangen ist, wird bemerkt haben, dass deren Motoren im Stand oft Minuten um Minuten laufen – vermutlich mit dem Zweck, Heizung oder Klimaanlage im Inneren zu betreiben. Uns erreichen hierzu immer wieder Proteste von Bürger:innen, die sich Sorgen um ihre Atemluft und um das Klima machen. Die Grüne Fraktion hat sich in der Vergangenheit bereits mit dem Thema beschäftigt. Es ist an der Zeit, nochmal nachzuhaken.

Daher richten wir folgende Fragen an die Landesregierung:

  1. Gibt es in der Zwischenzeit eine Regelung, ob und wie lange Busse des öffentlichen Nahverkehrs in Südtirol den Motor im Stand laufen lassen dürfen, während sie parken, sich also gerade nicht auf der Straße im Stau bzw. vor einer Ampel befinden?
  2. Wenn ja, wie sehen hierzu die Vorgaben der Landesregierung aus?
  3. Sind Maßnahmen bei Nichteinhaltung vorgesehen und wenn ja, welche?
  4. Welche Regelung gibt es diesbezüglich für die Dienstautos, die in der Landesverwaltung und den Landesbetrieben in Gebrauch sind, welche für die Dienstautos der Landesregierung?
  5. Wie viele Dienstautos hat die Landesverwaltung, wie viele die Landesbetriebe, wie viele die Landesregierung? Wie viele Stunden und wie viele km werden jährlich jeweils gefahren? (bitte um aufgeschlüsselte Zahlen zu den 3 Bereichen aus dem letzten verfügbaren Nicht-Pandemie-Jahr)

Bozen, 16.01.2022

 

Landtagsabgeordnete

Brigitte Foppa

Riccardo Dello Sbarba

Hanspeter Staffler