Alluvione-Genova-Storia-VittimeL’alluvione del torrente Bisagno a Genova sarebbe stato prevedibile, dopo le analoghe catastrofi del 1974 e del 2011 e ha provocato gravissimi danni a una città totalmente impreparata. I gravi danni provocati dalle esondazioni superano le forze e le capacità della protezione civile mobilitata, dei pompieri e dei volontari che, data l’0assenza di coordinamento, sono intervenuti contando solo sulle proprie forze in condizioni di tempo inclemente.
In queste condizioni, sarebbe sicuramente provvidenziale se anche la Provincia di Bolzano offrisse aiuto alla popolazione colpita della città di Genova.
Sempre che il presidente Kompatscher e la giunta provinciale non ci abbiano già pensato, un intervento di supporto da parte della protezione civile e dei reparti di vigili del fuoco sudtirolesi sarebbe di grande importanza oltre che un bel segnale di solidarietà. Proprio in questo periodo, sarebbe inoltre un segnale importante a livello statale, dimostrare di cosa sono capaci i mezzi e le istituzioni di una autonomia ben gestita e funzionante.
Bolzano, 13. ottobre 2014
Hans Heiss
Riccardo Dello Sbarba
Brigitte Foppa

AssistenzaSanitariaDa settimane assistiamo a un tentativo zoppicante e incompiuto di riforma sanitaria. Questo procedere a zig-zag da parte della SVP, incluso gioco di potere neopaternalista nei confronti della assessora che prima viene lanciata in avanti e poi bocciata a suon di fischi, non è più accettabile. Ma chi ci rimette di più da questa situazione di stallo priva di strategia e obiettivi chiari è il sistema sanitario stesso, il quale, come una persona ammalata, aspetta sempre più sofferente che i “medici” si decidano a presentargli una diagnosi in base alla quale poi procedere con una cura adeguata e comprensibile.
Mentre la Giunta non sa più a che santo votarsi, le zone periferiche della Provincia hanno presentato le loro richieste ben precise e anche i richiami da parte della società civile non lasciano dubbi. Anche se saranno inevitabili delle misure di risparmio, gli ospedali di San Candido, Vipiteno e Silandro devono rimanere aperti. Nei vari pellegrinaggi a Roma la Giunta deve fare in modo di ottenere una regolamentazione adeguata al nostro territorio: è assurdo che uno Stato così eterogeneo come l‘Italia preveda e imponga gli stessi standard ovunque.
Nell‘ambito della „Legge onmibus“ noi Verdi abbiamo presentato un ordine del giorno nel quale richiediamo la cessazione delle minacce di chiusura, ma soprattutto la pubblicazione della situazione con dati e numeri e l‘elaborazione di un piano di riforma complessivo su cui potersi poi confrontare in Consiglio.
Noi crediamo che un servizio di assistenza sanitaria di vicinanza sia più che mai sensato, soprattutto per quanto riguarda i punti nascita e non accettiamo di contrapporre l‘ospedale di Bolzano a quelli periferici. Dall‘assessora e dalla Giunta provinciale ci aspettiamo una procedura moderna e dettagliata dalla quale emerga chiaramente che il risparmio non possa avvenire a scapito della salute della gente.
Brigitte Foppa
Hans Heiss
Riccardo dello Sbarba
BZ, 07.10.2014

ANALISI CRITICA E PROPOSTE DEI VERDI.

Riccardo Dello SbarbaLa prossima settimana verrà discussa dal Consiglio provinciale la legge Omnibus nr. 17/14 che contiene importanti articoli su urbanistica, agricoltura, energia.
Qui è a disposizione la relazione di minoranza del consigliere dei Verdi Riccardo Dello Sbarba, componente della 2a Commissione legislativa in cui la legge è stata trattata.
Questi i temi principali:

  1. Pesticidi in agricoltura: la legge può essere l’occasione per assegnare ai Comuni le competenze di cui hanno bisogno per difendere efficacemente la salute, l’ambiente e le coltivazioni biologiche. Così si darebbe una concreta risposta a quanto chiesto dai cittadini e dalle cittadine dell’Alta Venosta.
  2. Urbanistica: la legge contiene norme inaccettabili sulle zone produttive, che premiano gli interessi privati a scapito dei Comuni. La cosa più grave: questi articoli intervengono esplicitamente su processi in corso davanti al TAR, che interessano diversi Comuni tra cui Bolzano. Il tema è la ripartizione dei costi di urbanizzazione.
  3. Energia: oltre a contenere l’ennesimo regalo ai privati (chi deriva l’acqua senza concessione non dovrà più “immediatamente” interrompere questo utilizzo illegale), la legge contiene un “articolo-quadro” sulla possibile fusione SEL-AEW (l’operazione “salva Sel”). Ma a quali condizioni può avvenire una collaborazione? Essa non può essere la via per “condonare l’illegalità”: prima di ogni collaborazione andrà ripristinato il diritto nelle grandi concessioni ottenute grazie alla manipolazione delle gare.

Su tutti questi punti, e altri ancora, la relazione contiene un’approfondita analisi degli articoli e, soprattutto, del loro retroscena. Su questi punti il gruppo Verde ha già presentato numerosi emendamenti, anticipati nella relazione.

I cittadini e le cittadine di Bressanone hanno fatto una scelta saggia: per una democrazia dal basso e per il futuro del loro Comune.
Seilbahn-funivia_Brixen-BressanoneIl messaggio del risultato del referendum di Bressanone è forte e chiaro: a favore di un migliore collegamento bus tra la città e la montagna e per prospettive di sviluppo diverse, che non comportino rischi non calcolabili e che non compromettano la qualità di vita e il profilo della città.
Le cittadine e i cittadini hanno preso una decisione autonoma, senza farsi influenzare dalla massiccia campagna mediatica a favore dell’opera che a momenti ha davvero superato i limiti della decenza. Il risultato rappresenta quindi un grande successo della democrazia diretta e della ragionevolezza.
Lo sviluppo di Bressanone ad alcuni può sembrare troppo lento e tranquillo, ma nel corso della sua lunga storia è stato caratterizzato da un’andatura compassata che ha permesso lo sviluppo di tutti i rami dell’economia, rispettando sempre il paesaggio e l’ambiente.
La via dell’oculatezza è quindi da perseguire, per trovare delle soluzioni adeguate per la raggiungibilità della media montagna e della Plose, ma senza quelle incisioni nel paesaggio che una funivia con partenza dalla stazione avrebbe portato.
Il 21 settembre 2014 è stato un bel giorno, non solo per Bressanone, ma per la democrazia e per la sostenibilità di tutto il Sudtirolo. A tutti i cittadini e le cittadine che si sono schierati con modesti mezzi di comunicazione, ma con grande impegno, per uno sviluppo accorto del comune va la nostra gratitudine e riconoscenza. Ai partiti politici si chiede ora di appianare le spaccature venutesi a creare dopo la forte polarizzazione creatasi negli ultimi mesi. Il Comune e la Provincia devono pensare ora a ulteriori opzioni per un migliore collegamento tra la città e la montagna, a partire dal trasporto con gli autobus. Il tutto nella prospettiva di un futuro migliore per Bressanone, le cui prospettive di sviluppo sono tutt’altro che esaurite.
Hans Heiss
Brigitte Foppa
Riccardo dello Sbarba
Brixen/Bozen, 22. 9. 2014

Seilbahn-funivia_Brixen-Bressanone
“Un sì coraggioso per lo sviluppo economico di Bressanone” – con questo titolo e sulla pagina internet ufficiale del Consiglio provinciale il Presidente Widmann ha fatto oggi propaganda per il sì al progetto di funivia dalla stazione di Bressanone a Sant’Andrea
Un Presidente deve garantire in modo imparziale i lavori del Consiglio provinciale, ha il dovere della neutralità e come Presidente ha la responsabilità di astenersi da qualsiasi indicazione esplicita di voto. Il Presidente Widmann ha pesantemente violato questi suoi doveri con l’odierno aperto appello al sì al progetto di funivia, come hanno riconosciuto tutti/e i/le rappresentanti dell’opposizione, ma in definitiva anche della maggioranza nel dibattito che è seguito alla nostra denuncia in Consiglio.
Anche se il Presidente ha promesso di “declassare” immediatamente il suo comunicato a intervento come semplice consigliere provinciale, resta comunque un pessimo precedente. Un Presidente del Consiglio che tenta di utilizzare politicamente il proprio ruolo per sostenere certi interessi, non danneggia solo la propria carica ma anche l’immagine complessiva del Consiglio provinciale.
Il Presidente Widmann ha oggi pesantemente compromesso la propria credibilità.
Hans Heiss
Brigitte Foppa
Riccardo dello Sbarba
BZ, 18.09.2014

La Provincia può e deve riconoscere per legge le competenze dei comuni a difesa della salute.
Melicoltura C’era da aspettarselo: dopo il successo del referendum di Malles, arriva ora la rappresaglia della potente lobby dei pesticidi che ha ottimi agganci sia a Bruxelles che a Roma che a Bolzano. Tale attacco è da respingere totalmente.
Il compito di una Provincia autonoma degna di questo nome non è cercare pretesti contro la volontà popolare, ma contribuire a darle piena attuazione. Il messaggio lanciato alla politica è chiaro: la salute va messa al primo posto, i cittadini e le cittadine hanno il diritto di dire la propria opinione in proposito e i comuni devono poter emanare disposizioni adatte alle caratteristiche del proprio territorio per impedire la contaminazione dell’ambiente da parte dei pesticidi, contaminazione che l’Europa vieta nel modo più assoluto a difesa del bene primario della salute.
E’ ora potere e dovere della Provincia autonoma assegnare ai comuni le competenze necessarie attraverso una legge provinciale.
L’occasione per farlo è offerta dalla legge Omnibus su urbanistica, ambiente e agricoltura che andrà in discussione in Consiglio provinciale la seconda settimana di ottobre. Noi Verdi abbiamo già presentato una serie di emendamenti per attuare i seguenti principi:

  • INFORMAZIONE: La Provincia viene impegnata a compiere un costante monitoraggio scientifico sulla presenza di pesticidi nell’ambiente e sulla loro provenienza. I singoli comuni possono chiedere campagne straordinarie di indagini sul proprio territorio.
  • SUSSIDIARIETA’: AI singoli comuni, in considerazione di tali indagini e delle particolari condizioni del proprio territorio, viene data la possibilità di individuare zone specifiche da sottoporre a “tutela rafforzata” ed emanare prescrizioni aggiuntive a quelle provinciali.
  • RESPONSABILITA’: nel caso di danni a persone, animali, coltivazioni o altri beni, provocati dalla deriva di pesticidi, i responsabili devono pagarne le spese.

Se tutto ciò sarà ancorato a una legge provinciale la Provincia sarà in grado di rispondere a quanto chiesto dalla cittadinanza dell’Alta Venosta, rivendicando efficacemente – come ha sempre fatto in altre occasioni – la propria autonomia.
Riccardo Dello Sbarba
Brigitte Foppa
Hans Heiss
BZ, 16.9.2014

OrsoBrunoDopo settimane di polemiche e appostamenti, l’orsa Daniza è stata uccisa. Tutti sono ora scandalizzati, la povera orsa è diventata suo malgrado una star e la sua storia riempie intere pagine di giornali.
Certamente condividiamo le critiche volte ai responsabili che hanno clamorosamente fallito.
Ma quando a luglio la nostra mozione a favore di un gruppo di lavoro per la gestione dei grandi predatori che prevenisse e provvedesse a sensibilizzare la popolazione su possibili danni ma anche per studiare gli effetti della presenza di orsi, lupi e linci sul nostro territorio è stata bocciata, nessuno ha aperto bocca, nessuno si è scandalizzato per l’indifferenza della politica provinciale sulla tematica. Per non parlare del penoso dibattito in aula le cui tappe si possono ripercorrere sul sito del Consiglio (http://www.consiglio-bz.org/it/banche-dati-raccolte/video-archivio-dettaglio.asp?lang=it&id=125 mozione 38/14)
Cogliamo quindi questa triste occasione, per invitare la Giunta di Bolzano a non nascondersi dietro alle paure di cittadine e cittadini ignari, ma di provvedere a una adeguata azione di sensibilizzazione e di informazione appoggiandosi al sapere degli esperti e non agli interessi di singole lobby.
Qui http://www2.landtag-bz.org/documenti_pdf/IDAP_296108.pdf trovate la mozione presentata a gennaio 2014.
BZ, 12.09.2014
Brigitte Foppa
Riccardo Dello Sbarba
Hans Heiss

Ora la provincia crei i presupposti giuridici per realizzare la volontà popolare
malles libera dai pesticidi
Il 70% di partecipazione al voto, il 75% dei voti per il sì a un’agricoltura senza pesticidi, per la salute, per l’ambiente, per l’agricoltura biologica. Malles è il primo comune d’Europa a dichiararsi libero da pesticidi e siamo sicuri farà da apripista per molti altri territori.
Rivolgiamo un commosso grazie ai promotori e alle promotrici del referendum, all’Umweltschutzgruppe Vinschgau, ai cittadini e alle cittadine di Malles/Mals e delle sue frazioni. La grande affluenza al voto dimostra la voglia di partecipare direttamente a decisioni vitali per ciascuno e ciascuna, la schiacciante vittoria dei sì dimostra quanto sia cambiato l’Alto Adige/Südtirol.
Il comune, in testa il sindaco Veith, si sono impegnati a considerare vincolante il referendum e a darne attuazione.
Ora però anche la Provincia deve predisporre il quadro giuridico necessario per dare piena attuazione alla volontà popolare.
All’inizio di ottobre andrà in aula in Consiglio provinciale la legge omnibus sull’agricoltura. Noi Verdi abbiamo già ripresentato gli emendamenti sui pesticidi già proposti alla commissione legislativa.
Essi prevedono:

  1. Che la Provincia emani norme severe – in linea con le disposizioni europee e statali – per la difesa della salute e delle coltivazioni biologiche dal rischio derivante dall’uso massiccio di pesticidi nell’agricoltura convenzionale.
  2. Che la Provincia monitori costantemente la possibile presenza di pesticidi nell’ambiente e che i singoli comuni possono chiedere in ogni momento che vengano indagini sul proprio territorio.
  3. Che i singoli comuni, in considerazione delle loro particolari condizioni, possano individuare nel proprio territorio zone specifiche su cui fissare una “tutela rafforzata” (questo darebbe copertura di legge al referendum di Malles).
  4. Che nel caso di danni a persone, animali, coltivazioni biologiche o altre cose provocati dalla deriva di pesticidi, i responsabili ne debbano pagare le spese.
  5. Che le sanzioni per chi usa i pesticidi in violazione delle norme di tutela siano erogate non dai sindaci (a volte essi stessi agricoltori convenzionali), ma le autorità preposte alla vigilanza (forze dell’ordine, forestali, vigili urbani ecc…).

Speriamo che il referendum a Malles abbia aperto gli occhi a tutti i partiti e che questi emendamenti trivino una maggioranza in Consiglio provinciale.
Riccardo Dello Sbarba
Brigitte Foppa
Hans Heiss
Giorgio Zanvettor

Aeroporto di Bolzano: ricorsi vittoriosi contro il prolungamento della pista.

aereoportoIl TAR di Bolzano ha rimesso energicamente al suo posto la Giunta provinciale, la quale aveva dato il via al prolungamento della pista di atterraggio dell‘aeroporto di Bolzano.
I ricorsi del Comune di Laives sono stati accolti, così come quelli delle associazioni ambientaliste. Il tribunale ha condannato i provvedimenti urbanistici azzardati della Giunta e così lo scavalcamento illecito delle competenze del Comune, giudicando la rinuncia alla valutazione di impatto ambientale come grave mancanza.
Alla luce di queste sentenze, al centro della questione non c‘è solo la procedura d‘approvazione, ma di nuovo l‘aeroporto nel suo complesso, il cui scarso rendimento e la carente eco-compatibilità sono in un rapporto incredibilmente sproporzionato con i costi sostenuti fino a ora, i quali superano ormai i 100 milioni di Euro. Così come molte cittadine e cittadini, anche i Verdi aspettano una verifica seria delle prospettive economiche e dell‘impatto ambientale dell‘aeroporto di Bolzano. Il Presidente Kompatscher deve tener fede al suo impegno, contribuenti e abitanti ne hanno diritto.
Brigitte Foppa
Giorgio Zanvettor
Hans Heiss
Riccardo Dello Sbarba
Bozen, 2. settembre 2014

Pronto Soccorso Ospedale Bolzano
Con regolarità ci troviamo a leggere le lamentele sullo stato disastroso in cui versa il pronto soccorso dell’ospedale di Bolzano.
Gli aspetti più criticati sono:

  • la dislocazione (il pronto soccorso si trova in una sorta di garage, c‘è giro d’aria e i gas di scarico e il fumo delle sigarette si insinuano dall’ingresso sempre aperto);
  • l’organizzazione (quasi ogni paziente deve superare diversi passaggi e davanti a ogni stazione bisogna restare in coda per diverse ore, non esiste un sistema numerico per regolare l’ordine di arrivo, così che non si sa mai quando sia il proprio turno. Di conseguenza non ci si può mai allontanare);
  • l‘arredamento dello spazio (lo spazio è troppo piccolo, i posti a sedere non sono sufficienti, barelle e sedie a rotelle sono piazzate tra le sedie e i pazienti che lì giacciono non alcuna sfera privata, l’intonaco delle pareti si stacca e gli stessi muri cadono a pezzi, non c’è alcuna possibilità di procurarsi qualche cosa da mangiare o da bere durante i lunghi tempi d’attesa);
  • il personale (il numero del personale medico evidentemente non è adeguato);
  • mancanza di chiarezza sulle regole per le persone di accompagnamento (da infermieri e medici vengono date informazioni completamente diverse sulla possibilità o meno per una persona di fiducia di accompagnare il/la paziente durante le visite)
  • alla fine di un‘attesa pure lunga, ci si trova a pagare un conto piuttosto salato per il parcheggio.

Abbiamo così presentato una interrogazione in Consiglio con le seguenti domande:

  1. Come valuta la Giunta la situazione generale del Pronto soccorso di Bolzano?
  2. Come commenta i punti problematici elencati?
  3. Quali provvedimenti sono programmati per migliorare la situazione spaziale e logistica del Pronto soccorso e quali sono i tempi previsti?
  4. Nel frattempo, verrà alleggerito l’inconveniente più grave per i pazienti delle lunghe attese con un sistema numerico di controllo delle code e con una macchinetta per le vivande?
  5. Come viene organizzato l’organico disposto al pronto soccorso e i turni di servizio? Qual è la media dei tempi d‘attesa?
  6. Come viene regolamentato l’accompagnamento dei/delle pazienti? I/le pazienti potranno mai decidere in proposito?
  7. È prevista la sospensione della tariffa del parcheggio, per lo meno dopo un determinato numero di ore di attesa?

Contemporaneamente chiediamo alla Giunta provinciale di attivarsi al più presto per questa questione così importante per ogni cittadino e ogni cittadina. Dobbiamo soccorrere il pronto soccorso!
BZ, 25.08.2014
Brigitte Foppa
Riccardo Dello Sbarba
Hans Heiss