MOZIONE.

Dal 1° gennaio 2012 è in vigore il sistema di tariffe per i trasporti pubblici che differenzia i costi a seconda della quantità dei chilometri percorsi. Il principio è: più viaggi con i trasporti pubblici, meno spendi. L’introduzione del nuovo sistema ha comportato un notevole miglioramento nell’efficienza e nella accessibilità del trasporto pubblico, ma anche sensibili aumenti dei costi.

Tuttavia, le categorie tariffarie dell’AltoAdige Pass non tengono conto della situazione dei lavoratrici e dei lavoratori pendolari, che utilizzano il trasporto pubblico per recarsi al lavoro ogni giorno. Loro già soffrono di una notevole perdita di potere d’acquisto.

La Giunta provinciale con la delibera 1336 dell’11 novembre 2014 ha rivisto già per la seconda volta le tariffe chilometriche nel modo seguente:

Da 1 a 1.000 km: 12 cent (anziché 8) al km.

Tra 1.001 a 2.000 km: 8 cent (anziché 4) al km.

Da 2.001 a 10.000 km: 3 cent (anziché 4) al km.

Da 10.001 a 20.000: 2 cent al km (invariato).

Sopra i 20.000 km: gratis (invariato).

Come si vede, da questa modifica risultano consistenti aumenti del prezzo del viaggio per utenti che percorrono fino a 1.000 km all’anno ( +50%) e soprattutto tra 1.000 e 2.000 km all’anno (+100%), mentre per utenti che percorrono tra i 2.000 e i 10.000 c’è una certa riduzione (- 25%). La situazione resta invariata per utenti che percorrono più di 10.000 km all’anno.

Ma come si distribuisce l’utenza le diverse fasce chilometriche?

Il quadro ci è stato descritto dettagliatamente nella risposta dell’assessore Mussner a una interrogazione del Gruppo Verde (n. 28/12/14), che riportiamo nella tabella seguente, aggiungendo per ogni fascia sia la percentuale di utenti che vi rientra, sia la variazione dei costi per effetto del nuovo sistema tariffario:

Fasce chilometriche n. utenti

anno 2013

Variazione dei costi col nuovo sistema tariffario
Da 1 a 1.000 km 56.771 utenti (46,2%) +50%
Da 1.001 a 2.000 km 24.643 utenti (20%) +100%
da 2.001 a 10.000 km 36.363 utenti (29,6%) – 25%
da 10.001 a 20.000 km 4.308 utenti (3,5%) invariati
oltre i 20.001 km 679 utenti (0,5%) invariati

La tabella ci consente di aggiungere alcune considerazioni:

Il numero di utenti che supera i 20.000 km è piccolissimo, una cifra trascurabile.

Anche il numero di utenti oltre i 10.000 km è molto ridotto: solo il 3,5% del totale.

Il 66% dell’utenza percorre fino a 2.000 km all’anno e per questa fascia l’aumento dei costi è consistente.

Il 29,6% dell’utenza supera i 2.000 km e viaggia fino a 10.000 km all’anno. Per questa fascia c’è stata una piccola riduzione delle tariffe per i chilometri percorsi oltre i 2.000, che tuttavia non compensa l’aumento che anche questa utenza ha subito nel costo dei primi 2.000 km. Un semplice calcolo sulla progressione dei costi al crescere dei chilometri percorsi dimostra che solo per chi arriva a percorrere 10.000 km e oltre all’anno la riduzione della tariffa per questa fascia compensa, neutralizzandoli, gli aumenti subiti nella fasce precedenti.

Lo stesso calcolo dimostra che per nessuna fascia di utenza si ha una riduzione dei costi annui del trasporto: a chi va meglio (una piccola minoranza) i costi restano invariati. Ma il grosso dell’utenza ha subito un notevole aumento e da questa arriva il previsto maggiore gettito di 3,7 milioni.

Non va dimenticato inoltre che con il vecchio sistema ante 2012 ai pendolari veniva offerto anche un ulteriore vantaggio: per chi raggiunge una città con il treno e prende subito un autobus urbano per andare al lavoro, tale corsa di autobus era gratis.

Con la delibera numero 1434 del 2017, la provincia ora ha introdotto un cosiddetto “bonus pendolari” di massimo 50€ una tantum all’anno. Nella delibera si legge: “Hanno diritto al bonus gli utenti che viaggiano regolarmente con i treni di Trenitalia o SAD, subendo maggiormente i disagi per ritardi o soppressioni della rispettiva impresa ferroviaria.”.

Di fatto, quindi, oltre essere una cifra insignificante, non si tratta di un sostegno per i e le pendolari, per il loro stato di pendolari, ma di una compensazione per i treni in ritardo. Il titolo “bonus per i pendolari” è quindi fuorviante, perché se i treni in genere diventano più puntuali in futuro, allora il “bonus per i pendolari” così istituito probabilmente non verrà più applicato.

Al contrario, sarebbe auspicabile ridurre per principio la tariffa per coloro che viaggiano tanto sui mezzi pubblici, indipendentemente dalle circostanze esterne. Il sistema dell’Alto Adige Pass rende tutto ciò tecnicamente possibile, come dimostra il fatto che una (lieve) differenziazione tariffaria è già stata garantita (e implementata con l’ “EuregioFamilyPass Alto Adige”) per le famiglie con figli sotto i 18 anni.

Per incentivare l’uso dei mezzi pubblici da parte delle persone pendolari e sostenere anche economicamente questi lavoratrici e lavoratori il gruppo verde propone che sia introdotta una vera e propria tariffa ridotta.

Appare infatti giusto, sia dal punto di vista sociale che da quello ecologico, prevedere che, limitatamente alle tratte da percorrere tra casa e lavoro, alle persone pendolari sia garantita una tariffa ridotta per il trasporto pubblico.

Tutto ciò considerato, il consiglio della Provincia autonoma di Bolzano impegna la Giunta provinciale:

  1. A prevedere nel sistema tariffario provinciale una tariffa speciale ridotta per i lavoratori e le lavoratrici pendolari sui mezzi del trasporto pubblico per la tratta da casa al lavoro, previa esatta documentazione della tratta stessa.
  2. A riproporre per i lavoratori e le lavoratrici pendolari per la tratta da casa al lavoro la gratuità della corsa urbana in coincidenza con l’arrivo in treno.

Bolzano, 20/09/2019

Cons. prov.
Riccardo Dello Sbarba
Brigitte Foppa
Hanspeter Staffler

CONFERENZA STAMPA.

Presentazione del disegno di legge “Controllo preventivo del rispetto dei diritti umani”.

In teoria tutte le persone hanno diritto alla libertà e a una vita autodeterminata. Ma in alcune situazioni, questo diritto è limitato. La forma più grave è quella della pena carceraria. Ci sono però anche alcuni momenti o situazioni nella vita in cui di fatto avviene o può avvenire una limitazione della nostra autodeterminazione: quando ad esempio siamo ricoverati in ospedale, o non siamo più autosufficienti, quando invecchiamo e siamo ospiti di una casa di riposo, quando non siamo (più) coscienti, quando abbiamo un disagio psichico o sociale e viviamo in un alloggio protetto, quando siamo ospiti in una struttura di accoglienza, ecc.

Anche in condizioni di libertà limitata i diritti umani devono essere garantiti.
In Austria la difesa civica è responsabile del controllo del rispetto dei diritti umani nelle strutture in cui le persone vivono in una condizione di limitazione delle proprie libertà personali. Funziona così: la difesa civica nomina una commissione che effettua regolarmente delle visite a carceri, caserme, strutture psichiatriche, case di riposo, alloggi protetti, così come strutture in cui vivono persone con disabilità.
Come ci ha raccontato l’ex difensore civico austriaco Dr. Günther Kräuter in un convegno organizzato nell’agosto 2016 dalla nostra difensora civica in Consiglio provinciale, nel corso di queste visite sono state constatate diverse situazioni in cui i diritti fondamentali venivano rispettati solo in parte. Carenza di personale, turni, sovraccarico lavorativo, carenze organizzative, strutture antiquate sono solo alcuni dei motivi alla base del problema. Il fatto stesso però che tali visite vengano effettuate comporta una maggiore presa di coscienza rispetto alla problematica e un miglioramento generale della situazione, secondo Kräuter.

In Italia e in Alto Adige la questione è regolata solo in parte dal punto di vista giuridico. Per quanto riguarda i diritti dell’infanzia esiste la garante per l’infanzia e l’adolescenza, la quale ha incarico per legge di controllare che vengano rispettati i diritti umani nei confronti dei minori.
Per i diritti fondamentali delle persone adulte che vivono in situazioni di libertà limitata invece non esiste alcuna prassi preventiva. La difensora civica sarebbe la figura predestinata al compito di controllare preventivamente il rispetto dei diritti umani, ma non ha ancora un mandato ufficiale. Questo disegno di legge vuole coprire il vuoto legislativo in materia.

I contenuti del disegno di legge:
Nella lista delle funzioni e degli incarichi del/la difensore/a civico/a viene inserito il compito di visitare regolarmente strutture come ospedali, case di riposo per anziani, case di cura, strutture di lunga degenza, alloggi protetti per persone con disagio psichico o diversamente abili, ecc. al fine di controllarle e di affiancarle. Inoltre, la/il difensora/e civica/o può anche nominare delle commissioni indipendenti che accompagnino e supportino questa attività. Le strutture devono mettere a disposizione tutta la documentazione necessaria e al contempo la difesa civica deve avere riguardo per le esigenze delle varie strutture.

Questo disegno di legge vuole essere un passo chiaro verso una maggiore sensibilizzazione per i diritti umani e il loro rispetto in ogni ambito, anche nella nostra Provincia. Perché anche quando ci troviamo in condizioni di libertà limitate, i diritti umani continuano a valere e abbiamo bisogno di istituzioni e persone che se ne prendano cura e ce lo ricordino.

Bolzano, 20.09.2019

Cons. prov.
Brigitte Foppa
Hanspeter Staffler
Riccardo Dello Sbarba

Qui  il disegno di legge completo, la relazione e il parere del Consiglio dei Comuni.

COMUNICATO STAMPA.

Il Gruppo Verde in Consiglio provinciale sostiene la mozione presentata oggi dai consiglieri comunali bressinesi della Lista Alternativa Ecosociale “La salute prima di tutto – Un gruppo di lavoro per la difesa dai pesticidi”. La lista Alternativa Ecosociale di Bressanone dà un segnale importante sul tema dei pesticidi e rimarca la loro problematicità in un territorio dalla conformazione eterogenea come quello di Bressanone dove agricoltura intensiva, zone abitate e turistiche sono strettamente intrecciate.
“Bressanone – ma anche tutto il Sudtirolo – ha bisogno di un monitoraggio completo in segno della prevenzione per la tutela dai pesticidi. Un passo importante sarebbe una stazione per la misurazione dei residui fitosanitari nell’aria” – sostengono i/le consigliere comunali della Lista Alternativa Ecosociale.
Residui e derive di pesticidi sono stati rilevati ben al di fuori delle aree coltivate. In Alto Adige/Südtirol sono stati trovati principi attivi provenienti da pesticidi in parchi giochi, in centri abitati e su superfici coltivati a biologico. Tutti luoghi in cui pesticidi chimico-sintetici non dovrebbero proprio esserci.
Gli entomologi sostengono che le derive dei pesticidi colpiscono anche le api selvatiche e le farfalle che spariscono. Anche il Rapporto ONU sulla biodiversità attribuisce all’uso dei pesticidi in agricoltura la drastica diminuzione degli insetti.
Hanspeter Staffler concorda con i/le consigliere comunali di Bressanone: “L’Alto Adige/Südtirol ha bisogno di una svolta bio e deve puntare all’abbandono dell’uso dei pesticidi chimico-sintetici entro il 2030” conclude.

19.09.2019

Cons. prov.
Hanspeter Staffler
Brigitte Foppa
Riccardo Dello Sbarba

DISEGNO DI LEGGE REGIONALE N. 1/XVI.

La Costituzione della Repubblica italiana riconosce all’articolo 51 pari diritti a donne e uomini e promuove le pari opportunità. La legge del 23 novembre 2012, n. 215 prevede varie misure per rafforzare la rappresentanza di entrambi i generi negli organi politici a livello comunale e provinciale. In riferimento ai comuni la legge prevede che gli statuti comunali debbano stabilire norme per garantire la presenza di entrambi i generi nelle giunte e negli organi collegiali.
L’ordinamento delle leggi elettorali degli organi comunali della Regione Trentino-Alto Adige è in parte stato adeguato alle previsioni della legge del 2012, senza tuttavia includere l’obbligo di rappresentanza dei due generi nelle commissioni consiliari.
Ma questo ormai è anacronistico.
Anche nelle commissioni consiliari dei comuni dev’essere garantita un’adeguata rappresentanza di ambo i generi. L’obiettivo del presente disegno di legge è di colmare la lacuna legislativa, prevedendo che le commissioni consiliari dei comuni siano composte in futuro in modo tale da garantire l’adeguata rappresentanza di entrambi i generi.
In tal modo si intende migliorare anche la qualità delle tematiche affrontate in sede comunale. C’è infatti bisogno dello sguardo di uomini e di donne sul mondo, se lo si vuole capire e ancor più, se lo si vuole amministrare e far crescere.

Bolzano, 01.02.2019

Consiglieri regionali
Brigitte Foppa
Riccardo Dello Sbarba
Hanspeter Staffler
 

 

Disegno di legge N. 1/XVI “Rappresentanza di genere nelle commissioni consiliari dei comuni”

Art. 1
Promozione della rappresentanza di genere nelle commissioni dei consigli comunali
1. Nell’articolo 1, comma 5 della legge regionale del 3 maggio 2018, n. 2
(Codice degli enti locali della Regione autonoma Trentino-Alto Adige) le parole
“a eccezione di quelle consiliari” sono soppresse.

Art. 2
Entrata in vigore
1. Questa legge entra in vigore il 15esimo giorno dopo la sua
pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.

INTERROGAZIONE SU TEMI DI ATTUALITÀ.

In Germania, a un medico o medica proveniente ad es. dall’Italia, per essere assunto in un ospedale pubblico viene richiesto una conoscenza del tedesco a livello B2, più la conoscenza di un vocabolario tecnico specifico. In provincia di Bolzano, invece, si chiede il patentino A equivalente al livello C1 o C2 del quadro europeo per le lingue. Perché in Germania basta il patentino B, mentre in Sudtirolo è obbligatorio l’A? Sbaglia la Germania, oppure siamo troppo rigidi noi?

Si chiede pertanto:

  1. Quanti sono attualmente i medici o le mediche che lavorano nel sistema sanitario pubblico della provincia di Bolzano e sono ancora privi del richiesto attestato di bilinguismo? E quanti di questi hanno invece il patentino B?
  2. Quale norma rende in Alto Adige obbligatorio il patentino A per esercitare nel sistema sanitario pubblico?
  3. Ritiene la Giunta provinciale che un patentino B, equivalente al livello B2 richiesto in Germania, magari con l’aggiunta di una verifica sul possesso del linguaggio tecnico sanitario, potrebbe essere sufficiente anche da noi?
  4. Se la risposta è che è indispensabile il patentino A, perché? Sbaglia allora la Germania?
  5. Se invece sarebbe sufficiente il B, più una verifica del vocabolario tecnico, quali azioni sono necessarie per rendere possibile questa soluzione? E cosa intende fare la Giunta?

Bolzano, 17.09.2019

Cons. prov.
Riccardo Dello Sbarba
Brigitte Foppa
Hanspeter Staffler

 

Qui potete scaricare la risposta della Giunta e la nostra replica.

COMUNICATO STAMPA.

Oggi, lunedì 16 settembre, mentre il Presidente Kompatscher firma il contratto di cessione ai privati della società provinciale ABD Airport Spa, il Gruppo Verde in Consiglio provinciale invia un secondo esposto alla Corte dei Conti. L’esposto di oggi segue il primo, del 26 luglio scorso, e ne costituisce il necessario aggiornamento poiché è con la firma di oggi che diventa concreto il possibile danno erariale.

Riassumiamo i fatti che ci fanno temere il danno erariale:

  1. La società ABD è iscritta nel bilancio della Provincia ad un valore di € 37.155.797.
  2. Tale società è stata ceduta alla cordata privata Gostner-Benko-Haselsteiner a un prezzo di € 3.813.000.
  3. Con questa vendita, il bilancio provinciale ha subito quindi una perdita di € 33.342.797.
  4. ABD ha disponibilità liquide di € 5.673.439: acquisendo il conto in banca della società i privati recuperano abbondantemente il prezzo pagato.
  5. Al 31.12 2014 la Provincia aveva investito nell’aeroporto € 120.225.869, di cui € 55.831.050 nelle infrastrutture. A questo va aggiunto quanto speso dalla Provincia da quella data ad oggi.
  6. Il prezzo di vendita irrisorio deriva da una stima messa a base d’asta di € 3.800.000 che appare inadeguata. Tale stima ha azzerato totalmente il valore del patrimonio di ABD (oltre 36 milioni) sostenendo che si tratta di beni di cui la società non dispone poiché ha una concessione provvisoria, che potrebbe essere revocata in ogni momento col passaggio dei beni al demanio pubblico. Tale stima ignora però due fatti:
    a) Dei beni immobili che costituiscono l’aeroporto, 16,5 ettari di terreni sono proprietà diretta di ABD e valgono € 16.000.000. Tali terreni sono stati acquistati con soldi pubblici e non fanno parte dei beni da cedere al demanio a fine concessione.
    b) ABD ha già in tasca la concessione ventennale, poiché così ha deciso l’ENAC con deliberazione n. 20 del 9 maggio 2013. Una volta che ABD firmerà la convenzione proposta da ENAC, anche i beni da cedere al demanio resteranno nella disponibilità di ABD per 20 anni. Essi hanno quindi un valore che non può essere azzerato.
  7. I privati hanno offerto solo € 13.000 in più del prezzo a base d’asta, avvantaggiati dal fatto che alla gara era presente solo la loro offerta, senza concorrenza. Una gara con una sola offerta non consente certo di valorizzare al massimo il bene in vendita (ricordiamo che alla gara della Solland di Sinigo c’erano diversi offerenti e dopo ben 80 rilanci l’asta si è chiusa con un prezzo finale più che triplicato). Esistono norme nazionali che consentivano alla Provincia di ripetere la gara in queste condizioni. E anche nel bando di gara, al punto “V.1. Avvertenze,” era prevista per la Provincia la possibilità di annullare e ripetere la gara a sua discrezione senza alcun indennizzo per i partecipanti. La Provincia però non ha utilizzato questa possibilità e assegnato ABD all’unico concorrente privato ottenendo solo qualche spicciolo in più rispetto alla base d’asta.

“È un errore politico molto grave quello che il Presidente Kompatscher sta compiendo oggi. Si è lasciato impelagare in una disputa di principio su chi ha ragione, invece che rispettare il risultato del referendum. – commentano i Consiglieri provinciali del Gruppo Verde – La gente questo aeroporto non lo vuole, e ancor meno nel caso venisse ampliato – in più fa male al clima, all’ambiente, alla salute e alle casse della Provincia. Quando è troppo, è troppo”.
Per tutti questi motivi il Gruppo Verde in Consiglio provinciale ha aggiornato il proprio esposto tornando oggi a chiedere alla Corte dei Conti di verificare se la cessione di ABD a un prezzo dieci volte inferiore al suo valore patrimoniale non abbia configurato un inammissibile danno erariale.

Bolzano, 16/09/2019

Consiglieri provinciali
Riccardo Dello Sbarba
Brigitte Foppa
Hanspeter Staffler

Allegati:

COMUNICATO STAMPA.

Con la decisione a favore dell’ampliamento del comprensorio sciistico di Rio Pusteria la Giunta ha bellamente ignorato la valutazione di impatto ambientale che aveva dato parere negativo. Noi Verdi Grüne Verc chiediamo che questa valutazione venga rispettata e protestiamo contro le modalità discutibili del Presidente Kompatscher.
Le decisione di ampliare il comprensorio sciistico attraverso un “trucco”, con cui la Giunta bypassa la valutazione di impatto ambientale tenendo per buona solo quella sui benefici sociali ed economici, non fa fare una bella figura al Presidente e all’Assessora.
L’avanzata di impianti di risalita in zone alpine sensibili, il disturbo degli urogalli e il continuo sostegno allo sviluppo turistico senza limiti indicano chiara la direzione di questa Giunta, per la quale al primo posto stanno gli interessi economici, a discapito sempre della tutela dell’ambiente e del clima.

Bolzano Bozen, 13.09.2019

Landtagsabgeordnete
Hanspeter Staffler
Brigitte Foppa
Riccardo Dello Sbarba

Siamo nel 2019 e ancora ne parliamo. Perché? Perché purtroppo ancora non c’è. Parliamo naturalmente della parità di genere sul posto di lavoro.
Oggi abbiamo fatto un altro passo in Consiglio provinciale in quella direzione. Fino a oggi solo le aziende con più di 100 dipendenti dovevano redigere una relazione ogni due anni sulla situazione lavorativa dei e delle loro dipendenti. I risultati venivano raccolti poi nella relazione della Consigliera di parità relativa alle discriminazioni sul posto di lavoro. Poiché però in Alto Adige/Südtirol esistono soprattutto aziende di dimensioni più piccole – l’80% delle aziende della nostra provincia hanno meno di 50 dipendenti – le relazioni fornite dalle aziende più grandi davano un quadro incompleto della situazione.
A questo ha posto oggi rimedio il Consiglio provinciale approvando una mozione del Gruppo Verde: in futuro la relazione della Consigliera di parità prenderà in esame anche le aziende di micro, piccole e medie dimensioni. In collaborazione con il portavoce della SVP Lanz si è concordato che per l’attuazione di questo provvedimento devono essere trovate delle modalità che non sovraccarichino le MPMI. „Questa mozione è un piccolo passo volto a togliere uno dei tanti ostacoli che non permettono ancora una vera parità di genere in tutti gli ambiti della nostra vita“, dichiara soddisfatta la prima firmataria Brigitte Foppa.

Bolzano, 12.09.2019

Cons. Prov.
Brigitte Foppa
Hanspeter Staffler
Riccardo Dello Sbarba

COMUNICATO STAMPA.

La maggioranza SVP-Lega ha oggi bocciato a sorpresa la mozione per la realizzazione di un convegno sul 5G. I rappresentanti della Lega erano offesi perché non sono stati invitati a firmare. Nel corso del dibattito in Consiglio provinciale la prima firmataria Foppa ha chiarito che per lei non è mai stato di interesse invitare la Lega a firmare, ma che niente, men che meno lei, impediva loro di farlo. Anche gli/le altre rappresentati dell’opposizione hanno invitato la Lega a firmare nel corso della seduta per sostenere una tematica di interesse comune. Gli esponenti della Lega si sono opposti e di conseguenza la SVP ha ritirato il sostegno alla mozione. Una assurda dimostrazione di forza. “Non stiamo giocando nella buca della sabbia, siamo politici e politiche adulti che dovrebbero mettere al primo posto i bisogni della gente, non la propria suscettibilità. Fuori dal Consiglio nessuno capirà questo giochino” commenta Brigitte Foppa alla fine di un dibattito a dir poco grottesco. La mozione presentata dalle e dai capigruppo Foppa, Leiter Reber, Repetto, Nicolini, Köllensperger, Knoll e Lanz è stata respinta con i voti contrari di SVP e Lega. La Lega ha vinto così la sua prima sfida a braccio di ferro con la SVP e la pace in famiglia per ora è assicurata.

Bolzano, 11/09/2019

Consiglieri provinciali
Brigitte Foppa
Riccardo Dello Sbarba
Hanspeter Staffler

CONFERENZA STAMPA.

Gruppi di opposizione e maggioranza intervengono sul 5G: la gente vuole saperne di più.

Il 5G fa discutere sempre di più ed è fonte di preoccupazioni di vario tipo. Medici prendono posizione mettendo in guardia sui pericoli per la salute. Dall’altra parte le aziende e l’Europa premono per installare al più presto la nuova tecnologia. A quanto pare sono già iniziati diversi progetti pilota in vari comuni. Anche in Alto Adige pare che si preveda di installare 2.000 stazioni base a Bolzano, anche se ancora non se ne ha notizia ufficiale. Il Comune di Egna e quello di Malles intanto hanno recentemente optato per una moratoria.
Perché sappiamo ancora molto poco del 5G, dei suoi effetti sulla salute e sulla sicurezza dei dati. Così i gruppi politici di maggioranza e opposizione si sono uniti in una mozione che verrà discussa in questa sessione di Consiglio provinciale dopo la pausa estiva. La proposta è quella di “organizzare al più presto un convegno nel corso del quale esperti ed esperte illustrino nel dettaglio gli aspetti tecnici, sanitari, economici e giuridici della tecnologia 5G, i suoi effetti e le eventuali possibilità di tutela”.
“Il futuro dell’Europa è digitale. Questa consapevolezza però non ci può esonerare dal controllo, perché il progresso tecnologico e delle telecomunicazioni deve restare connesso alla tutela della salute, dell’ambiente e della sicurezza dei dati” – commenta Brigitte Foppa, prima firmataria dell’iniziativa trasversale in Consiglio Provinciale.
“L’utilizzo di nuove tecnologie deve avvenire con uno sguardo d’insieme. In questo caso economia ed ecologia sono due fattori essenziali che devono essere presi in considerazione!” – Gerhard Lanz
“Come Partito Democratico riteniamo che la tecnologia 5G sia una grande risorsa per il futuro tecnologico del nostro paese, tenendo in considerazione il fatto che sarà una rivoluzione; ma crediamo fermamente che non si possa prescindere dal tenere in considerazione la salute della popolazione, pertanto prima di procedere con la sperimentazione anche nella nostra Provincia c’è il bisogno di fermarsi un attimo per avere certezze che questa nuova tecnologia non comporti danni alla salute della popolazione.” – Sandro Repetto
“Sono in generale favorevole all’innovazione tecnologica e la velocità di trasmissione dei dati è un fattore importante per aziende e consumatori. Il 5G va esattamente in questa direzione, ma occorre chiarezza sui vantaggi e i rischi connessi a questa tecnologia, perché la tutela della salute deve sempre avere la priorità. In quest’ottica sono quindi favorevole a un’audizione, per approfondire e ascoltare voci diverse” – Paul Köllensperger.
“Oltre a saperne di più sulle tecnologie del 5G e sui loro effetti, è importante e necessario che esperti ed esperte ci dicano quali possano essere eventuali misure di protezione” – Myriam Atz Tammerle.
“Una connessione Internet veloce ed efficiente è di importanza centrale per il Sudtirolo come centro economico. Spero davvero che i progetti pilota per il 5G effettuati in altre regioni sottolineino le opportunità di questa tecnologia e possano smorzare le perplessità” – Andreas Leiter Reber.
“Il 5G rappresenterà una svolta epocale e riguarderà tutti gli aspetti della nostra società; non possiamo permetterci di rimanere indietro e di perdere il treno, ma è chiaro che il prezzo per il progresso non possa essere la nostra salute. È necessario che siano condotti studi indipendenti e che siano resi pubblici i dati, affinché i cittadini abbiano adeguata informazione sugli effetti reali per la salute umana e per l’ambiente. Anticipare un impegno concreto in tal senso eviterà gli allarmismi e un ulteriore deterioramento del rapporto di fiducia tra cittadini e istituzioni.” – Diego Nicolini.

Bolzano Bozen, 10.09.2019

Consiglieri/e provinciali
Brigitte Foppa
Gerhard Lanz
Paul Köllensperger
Andreas Leiter Reber
Sven Knoll
Sandro Repetto
Diego Nicolini
Hanspeter Staffler
Myriam Atz Tammerle
Riccardo Dello Sbarba