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INTERROGAZIONE.

A Bolzano esiste un’area demaniale in via Novacella, all’interno della quale c’è un vecchio edificio inutilizzato dell’Aeronautica militare. Nel gennaio del 2018 fu resa nota la notizia che tale area sarebbe stata presto trasferita dal demanio alla Provincia, e quindi al Comune. Il sindaco Renzo Caramaschi accolse la notizia con grande soddisfazione, poiché da tempo continuava a ricevere lettere e mail, corredate di documentazione fotografica, in cui gli abitanti della zona protestano per lo stato di abbandono della palazzina divenuta ricettacolo di immondizie.
Il comune aveva dichiarato di voler utilizzare l’edificio dell’Aeronautica per metterci la biblioteca di quartiere più un’area verde per i residenti.

Si chiede:

  1. L’area in questione è passata alla Provincia? Se sì, la Provincia l’ha già trasferita al comune?
  2. Se non è ancora passata alla Provincia, a che punto è la questione?
  3. L’area citata è stata mai inserita nell’elenco concordato tra Provincia e Stato di quelle aree militari che possono essere oggetto di passaggio alla Provincia? Se non lo è stata, perché?
  4. Se ci sono difficoltà, di quale tipo?
  5. Quali tempi si prevedono per il passaggio alla Provincia?
  6. E quali tempi si prevedono per il trasferimento al Comune?

Bolzano, 29 novembre 2018

Consiglieri provinciali

Riccardo Dello Sbarba

Brigitte Foppa

Hanspeter Staffler

Qui potete scaricare la risposta della giunta.

INTERROGAZIONE.

Gli impianti di teleriscaldamento della nostra provincia sono in buona parte alimentati con legname: nel 2015 la quantità bruciata sfiorava le 1,5 milioni di metro-stero/anno, il 63% dei quali proveniva dal territorio provinciale e il tragitto medio percorso dal materiale per arrivare dal luogo di produzione agli impianti di destinazione era all’epoca di 60 km.

Si chiede:

Riferendosi all’ultimo anno in cui sono disponibili i dati utili alla risposta:

  1. Quanto legname è stato bruciato nell’anno in totale nei teleriscaldamenti della nostra provincia?
  2. Quali sono le zone di provenienza di tale materiale, distinti per percentuale sul totale del legname utilizzato?
  3. Quanti chilometri ha percorso in media questo materiale per raggiungere il rispettivo impianto di teleriscaldamento?
  4. Qual è il tragitto più lungo in km che percorre il legname che viene da più lontano?
  5. Quanto è lungo in km il tragitto che percorre il legname che proviene da fuori provincia, distinto per aree principali di provenienza?
  6. Quest’anno una grande quantità di legname, purtroppo, si è resa disponibile a causa del disastro del maltempo. Pare ci sia anche un interesse dei vicini austriaci in relazione al loro teleriscaldamento. Vista questa disponibilità di legname, ha pensato la Provincia a utilizzarne una parte per alimentare gli impianti di teleriscaldamento altoatesini?
  7. Se sì, esiste già un progetto, o idee, su quanto legname utilizzare per gli impianti locali e come utilizzarlo?
  8. In particolare, si è pensato a trovare soluzioni per problemi come il deposito, la trasformazione e la conservazione del legname?
  9. Alperia si è interessata a questo legname, oppure è stata sollecitata a interessarsene? Se sì, quali sono i progetti in proposito?

 

Bolzano, 26 novembre 2018

Consiglieri provinciali

Riccardo Dello Sbarba

Brigitte Foppa

Hanspeter Staffler

Qui potete scaricare la risposta della giunta.           

Da un anno i Verdi altoatesini sono stati ammessi nel Partito verde europeo e come tali sono presenti dal 23 al 25 novembre al Congresso che si tiene a Berlino. Brigitte Foppa, Tobias Planer, Riccardo Dello Sbarba, Hanspeter Staffler, Hannah Lazzaretti e Anna Hupel hanno seguito i lavori del congresso che si è concentrato sulle elezioni europee della primavera del 2019,  e nella elezione della coppia di capolista che guideranno i Verdi in tutta Europa. La coppia è composta da Ska Keller e Bas Eickhout.
Tra le oratrici del congresso dei Verdi europei c’era anche la portavoce dei Verdi sudtirolesi Brigitte Foppa, invitata al Podio insieme ad altri e altre esponenti di partiti verdi del continente per trattare i temi del femminismo contenuti nel programma elettorale europeo dei Verdi. Brigitte Foppa ha concentrato il suo intervento soprattutto sul tema della violenza contro le donne, che sta crescendo e – come si è visto di recente in Irlanda – spesso viene minimizzata, quando addirittura non ne viene data la colpa alle stesse donne. Nella discussione al podio sono stati trattati anche i temi della politica sociale, che deve essere indirizzata a che verso la giustizia e l’inclusione.
Durante il congresso si sono svolti anche numerosi colloqui formali ed informali ad esempio con i portavoce dei Verdi europei Reinhard Bütikofer e Monica Frassoni, col coportavoce dei Verdi tedeschi Robert Habeck e tanti altri e altre esponenti dei partiti verdi di altri paesi d’Europa.
Al centro dei colloqui, naturalmente, le elezioni Europee del maggio 2019.

 

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Il tweet del partito verde europeo sul discorso di Brigitte Foppa

Foto di gruppo dei leader europei dei Verdi con al centro Annalena Baerbock

La delegazione altoatesina con  Robert Habeck

La delegazione altoatesina (Anna Hupel, Riccardo Dello Sbarba, Brigitte Foppa, Hanspeter Staffler, Hannah Lazzaretti, Tobias Planer)

INTERROGAZIONE.

Durante l’estate alcune famiglie abitanti in via Macello a Bolzano hanno segnalato alla Provincia un notevole inquinamento acustico derivante dal rumore dei motori lasciati accesi, spesso per intere notti, di locomotive in sosta sui binari della stazione di Bolzano. La circostanza è chiaramente assurda, visto che provoca non solo inquinamento acustico ma anche inutile consumo di energia.

Su richiesta dei confinanti, il 13 settembre 2018 l’ufficio aria e rumore della Provincia ha effettuato una ispezione nel corso della quale veniva accertato che il problema poteva essere facilmente risolto mettendo i treni in “modalità sleeping”. L’ufficio, in una nota del 24 settembre 2018, informava gli interessati che era stato concordato con la direzione provinciale di Trenitalia, in particolare col dott. Roger Hopfinger, il fatto che da allora in poi tutti i treni sarebbero stati messi in modalità sleeping e che per garantire questo la direzione stessa aveva diramato un preciso ordine di servizio.

L’ufficio Aria e Rumore invitava gli interessati a segnalare eventuali violazioni di questo ordine di servizio, annotando data e lasso di tempo in cui i treni venivano lasciati accesi senza modalità sleeping.

Purtroppo ciò è puntualmente accaduto. In diversi giorni e notti successive i treni sono stati lasciati accesi senza che tale modalità fosse stata attivata, producendo quindi un notevole inquinamento acustico.

Ecco alcuni esempi delle segnalazioni che gli interessati hanno fatto pervenire alla direzioni di Trenitalia:

  • Martedì 2 ottobre – due treni fermi e accesi dalle ore 8 circa; uno spostato ‪alle ore 12.30 circa, l’altro rimasto fino alle ore 16 circa;
  • mercoledì 3 ottobre – due treni fermi e accesi dalle ore 8 circa; uno spostato verso le ore 14.00 circa, l’altro ‪alle ore 16.30 era ancora in sosta, rimosso nel periodo fra le 16.30 e le 19.00;
  • giovedì 4 ottobre – due treni fermi e accesi dalle ore 8 circa; ripartiti verso le ore 12.00 circa;
  • venerdì 5 ottobre – un treno fermo e acceso dalle ore 5.30 circa fino alle ore 17.30 circa;
  • sabato 6 ottobre – un treno fermo e acceso dalle ore 5.30 circa almeno fino ‪alle ore 10.30;
  • domenica 7 ottobre – un treno fermo e acceso dalle ore 5.30 fino a sera; ‪dalle 14.30 un altro, lasciato fermo e acceso fino a sera.
  • giovedì 11 ottobre – treno fermo e acceso dalle ore 8.30 circa alle ore 14.30 circa;
  • venerdì 12 ottobre – treno fermo e acceso dalle ore 8.30 circa alle ore 17.30 circa;
  • lunedì 15 ottobre – treno fermo e acceso alle ore 8.30 certamente fino alle ore 17.00. Inoltre i treni sono rimasti accesi tutta la notte, l’ultimo se n’è andato alle ore 6.40, dopo 22 ore di funzionamento ininterrotto.
  • 16 ottobre: treni accesi tutta la notte, l’ultimo è partito alle 6,40 dopo 22 ore di funzionamento.
  • 17-19 ottobre: treni accesi di giorno ma per non più di due ore.
  • Sabato 20 ottobre: treno acceso tutta la notte fino alle 6.40 del 21 ottobre.
  • Venerdì 26 ottobre: motori accesi tutta la notte”.

Come si vede, l’ordine di servizio per i treni in modalità sleeping non viene rispettato.

Per questo motivo si chiede alla giunta provinciale:

  1. Che cosa intende fare la Provincia, in particolare nei confronti della direzione di Trenitalia, affinché cessi definitivamente l’insopportabile e inutile inquinamento acustico ai danni degli abitanti di via Macello, derivante dall’abitudine di lasciare treni accesi in deposito privi di modalità sleeping.
  2. Se la Provincia intende verificare con i propri uffici direttamente con proprie strumentazioni il grado e la frequenza dell’ inquinamento acustico nell’area segnalata, in violazione dell’ordine di servizio citato.
  3. Se è possibile per la Provincia sanzionare direttamente questi comportamenti scorretti, e nel caso con quali sanzioni e nei confronti di chi.
  4. Se è possibile chiedere alla direzione di Trenitalia se intende a sua volta sanzionare questi comportamenti scorretti – e nel caso con quali sanzioni e nei confronti di chi.

Bolzano, 15 novembre 2018

Cons. prov.

Riccardo Dello Sbarba

Hanspeter Staffler

Brigitte Foppa

Qui puoi scaricare la risposta delle Giunta e l’allegato alla risposta.

È incredile constatare come la ormai passata Giunta provinciale abbia aspettato l’ultimo giorno prima del giuramento del nuovo Consiglio provinciale per approvare una delibera così importante come quella del bando per la vendita della società di gestione dell’aeroporto inclusa la possibilità di allungare la pista di decollo. È chiaro che questa mossa è stata preparata da tempo e viene lanciata proprio in questa fase di passaggio con grande sorpresa e contrarietà di tutte le cittadine e i cittadini che a gran voce si sono espressi contro l’ampliamento dell’aeroporto.

 

Il Gruppo Verde si esprime con decisione contro questa decisione irrispettosa e chiede alla Giunta di ritirarla. Per il Gruppo Verde l’allungamento della pista d’atterraggio non è in nessun caso accettabile.

 

Cons. prov.

Hanspeter Staffler

Brigitte Foppa

Riccardo Dello Sbarba

Tobias Planer e Brigitte Foppa hanno rappresentato i Verdi nell’incontro con Arno Kompatscher e Philipp Achammer. Il clima era aperto, amichevole e disteso.

Noi abbiamo sottolineato che la Svp è di fronte a una decisione storica e che i Verdi sono disponibili ad assumersi le proprie responsabilità. Con Riccardo Dello Sbarba abbiamo nel nostro gruppo il consigliere italiano più votato e i Verdi sono cresciuti nell’elettorato di lingua italiana. La delegazione Svp ha riconosciuto questo dato di fatto, così come la nostra caratteristica di forza Interetnica, unica nel panorama politico provinciale. Base per una eventuale collaborazione sono i valori dell’autonomia, dell’appartenenza all’Europa e della convivenza tra i gruppi linguistici.

Come era già accaduto nei colloqui preliminari di cinque anni fa, è emerso chiaramente che una convergenza sui contenuti appare possibile. Su temi come la scuola o l’urbanistica restano comunque aspetti da chiarire.

Per noi è comunque importante rilevare che da molte cittadine e cittadini, anche oltre il nostro tradizionale elettorato, noi Verdi siamo considerati una concreta alternativa a un governo con la Lega e che in questo spirito siamo disponibili a un ulteriore approfondimento programmatico.

Un ultimo punto affrontato nell’incontro è stato la prima seduta del consiglio provinciale del 14 novembre e la proposta Svp di eleggere una presidenza provvisoria, per avere più tempo per costruire la maggioranza politica. La nostra proposta è stata di coinvolgere nella formazione della presidenza provvisoria le cinque più importanti forze politiche del consiglio, previo un accordo da trovarsi in una seduta di capigruppo. Un piccolo esempio di un necessario nuovo modo di fare politica in questa complessa legislatura.

 

Bozen/Bolzano, 03.11.2018

Brigitte Foppa und Tobias Planer, Co-Landesvorsitzende/co-portavoce Verdi Grüne Vërc