Quando le viaggiatrici e i viaggiatori restano a bocca asciutta
COMUNICATO STAMPA.
Nelle settimane dopo il #nuovoinizio, l’Alto Adige si è rimesso in moto. Come previsto la cosa si ripercuote anche sui mezzi di trasporto pubblico.
Se da un lato era auspicabile che le/i pendolari ricominciassero a usare i trasporti pubblici, ora però molti di loro si scontrano con autobus e treni dalla capacità ridotta e non sufficiente a far entrare tutti e tutte.
Anche a noi è successo che non fosse possibile salire perché i mezzi erano troppo pieni.
E l’indignazione delle decine di persone rimaste sul binario e alla fermata dell’autobus era davvero grande.
Ci viene anche riferito che sui treni, non solo viene impedito di salire, ma a volte le persone sono anche costrette a scendere.
A volte delle biciclette al seguito impediscono l’accesso ai già pochi posti a sedere.
In Consiglio provinciale il Gruppo Verde ha più volte portato il tema del trasporto pubblico dopo il lockdown. Da parte della Giunta è sempre arrivata la rassicurazione che sarebbe stato un tema che avrebbero trattato con grande attenzione e che si sarebbero fatti grandi sforzi per mantenere l’attrattività del trasporto pubblico in questa fase di riapertura. Tra questi rientra il mantenimento di una quantità sufficiente di posti a sedere da garantire, se necessario, anche tramite autobus o carrozze aggiuntive, dato che a causa delle distanze di sicurezza il numero dei posti a sedere viene giocoforza limitato.
Non è possibile che cittadine e cittadini possano vedere il loro autobus o treno solo mentre si allontana, senza essere potuti salire.
Qui trovate la nostra interrogazione che porremo alla Giunta nella prossima seduta di Consiglio provinciale – nella speranza che nel frattempo questi disservizi vengano risolti.
BZ, 15.06.2020
Brigitte Foppa
Riccardo dello Sbarba
Hanspeter Staffler