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Voti ritoccati su intervento del Sovrintendente? Serve un chiarimento

INTERROGAZIONE.

Il 16 giugno 2020 il Corriere dell’Alto Adige ha riportato in prima pagina una vicenda che, se fosse confermata, getterebbe una luce inquietante sulla scuola e sul diritto di ogni docente a insegnare e giudicare in piena autonomia, senza interferenze soprattutto da parte dei suoi superiori.
Sotto il titolo “Voti ritoccati per il figlio” il quotidiano riferisce che un consiglio di classe in una scuola media di Bolzano sarebbe stato riconvocato, a scrutini già fatti e pagelle già consegnate, poiché il Sovrintendente Vincenzo Gullotta sarebbe intervenuto chiedendo di rivedere in voti in due materie nella pagella del suo stesso figlio. Così nella seconda seduta del consiglio di classe un sei e un sette sarebbero diventati due otto. Il tutto con il voto del consiglio di classe e in una delle due materie col voto contrario dell’insegnante titolare.
Il preside, riferisce il quotidiano, sembra negare la vicenda, e ce ne rallegriamo! Ma l’articolo è molto circostanziato (riferisce addirittura che la media dei voti in una delle materie portate a 8 sarebbe stata di 6, 17) per non avere bisogno di un chiarimento ufficiale e documentato. Infatti la storia, proprio nei giorni di fine anno scolastico, ha fatto preoccupare molte e molti docenti sulla propria autonomia nell’esercizio del loro fondamentale e delicato mestiere di formatori ed educatori. Risalire alla verità dei fatti, del resto, non dovrebbe essere difficile, poiché, se la scuola in due consigli di una stessa classe ha emesso due diverse pagelle per lo stesso alunno, una traccia ne dovrebbe essere rimasta agli atti.

Si chiede dunque:

  1. Corrisponde al vero quanto riferito il 16 giugno 2020 dal Corriere dell’Alto Adige sotto il titolo “Voti ritoccati per il figlio”? Se non corrisponde al vero, qual è la versione autentica dei fatti e quali dimostrazioni può darne l’assessore?
  2. In particolare, è vero che i voti in due materie del figlio del Sovrintendente scolastico sono stati modificati in una seconda convocazione del consiglio di classe? Se sì, qual è la motivazione addotta per tale modifica?
  3. Accade di frequente che un consiglio di classe si riunisca per una seconda seduta di scrutini per modificare una pagella? E’ previsto dalla normativa una procedura del genere? Se sì, da quale normativa è previsto e quale procedura deve essere seguita? La scuola in questione ha seguito tale procedura?
  4. Risulta che il Sovrintendente si sia messo in contatto con la scuola in questione, con insegnanti o col preside comunque sia, per chiedere una modifica o una verifica dei voti del figlio? Se non risulta, il consiglio di classe si sarebbe convocato “motu proprio”? E per quale motivo?
  5. Se invece risulta che il Sovrintendente abbia contattato la scuola e questa abbia convocato un nuovo consiglio di classe per modificare la pagella, un simile intervento di una famiglia sulla scuola è consentito dalla normativa in vigore? Se non è consentito, quali provvedimenti intende prendere – o ha già preso – l’assessorato per ripristinare il rispetto delle norme? Se la vicenda vedesse protagonista il Sovrintendente, ciò non costituirebbe per l’assessorato motivo aggravante e di ulteriori decisioni?
  6. Se invece è consentito, da quale normativa e qual è la procedura prevista? A noi infatti risulta che se una famiglia vuole contestare una pagella l’unica strada sia il ricorso, strada accidentata e difficile che in pochi percorrono. Esiste invece l’alternativa di un intervento diretto e per le vie brevi? Se sì, quale procedura deve essere seguita? E nel caso in questione è stata seguita?
  7. Se è consentito che una famiglia chieda direttamente alla scuola di cambiare i voti in pagella del figlio e che la scuola riconvochi lo scrutinio, che cosa intende fare l’assessorato affinché questa possibilità non resti a conoscenza del solo Sovrintendente scolastico? Intende l’assessorato fare una vera e proprio campagna di informazione sul diritto di ogni famiglia alla possibilità di contestare i voti in pagella alla fine dell’anno scolastico e sul dovere della scuola di eventualmente riconvocare gli scrutini ove tale contestazione non sia palesemente arbitraria, indipendentemente da chi la fa?

Bolzano, 16 giugno 2020

Cons. prov.
Riccardo Dello Sbarba
Brigitte Foppa
Hanspeter Staffler

Author: Heidi

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