OLYMPUS DIGITAL CAMERAI responsabili della società Air Alps ne hanno annunciato la liquidazione. Un esito ampiamente prevedibile. La Provincia vi ha investito 4,5 milioni di euro (partecipazione dell’4,58%).

L’avventura in Air Alps si è rivelata una catastrofe finanziaria per la Provincia. Per scongiurarla noi Verdi per anni abbiamo chiesto con forza che l’ente uscisse il prima possibile da questa società, in modo da mettere al riparo il denaro pubblico dalle conseguenze di una probabile messa in liquidazione. La nostra richiesta, tradotta in mozione, è stata infine approvata a grande maggioranza dal Consiglio provinciale il 5 giugno 2013.

Non ci risulta che la Giunta provinciale abbia dato seguito alla mozione approvata. Ora la Provincia vede andare in fumo il proprio investimento e rischia anche di dover contribuire – per la propria quota – al risarcimento dei debitori.

Si chiede:

  1. La Provincia è uscita da Air Alps?
  2. Se no, per quale motivo la Giunta provinciale non ha dato seguito alla mozione in questo senso approvata dal Consiglio provinciale?
  3. Nel processo di liquidazione, che fine fanno i 4,5 milioni di euro investiti dalla Provincia? La Giunta ha intrapreso i passi necessari per recuperarne almeno una parte?
  4. Nel processo di liquidazione, la Provincia rischia di essere coinvolta per la propria quota nel pagamento di eventuali danni, o fornitori, o creditori?
  5. Che cosa intende fare a questo punto la Provincia per tutelare i propri interessi e il denaro dei cittadini?

Consiglieri provinciali

Riccardo Dello Sbarba
Hans Heiss

Bolzano, 21 agosto 2013

 

grandhotel_CarezzaIl Grand Hotel Carezza sorge a 1630 metri di altitudine ai piedi di una delle più belle, importanti e famose catene delle Dolomiti. Aperto nel 1896, il Grand Hotel ha attraversato le vicende della storia della nostra provincia con sorti altalenanti, tra turismo d’élite, speculazioni, distruzioni e ricostruzioni, successi e periodi di crisi. Risulta che questo non sia un momento facile per l’Hotel e per Turiskar Srl, che lo gestisce. Sembra che la società abbia presentato un progetto che, se realizzato, getterebbe nuovo cemento in un’area che è stata ripetutamente oggetto di speculazione e di ripetute costruzioni.

Stavolta si tratterebbe della realizzazione di due serie di villette a schiera nella parte retrostante il Grand Hotel, ora occupata da campi da tennis. Le voci non sono nuove: tempo fa pareva che nella stessa area dovesse sorgere un secondo Hotel, o un’ulteriore ala del Grand Hotel stesso.

Si chiede:

  1. E’ stato depositato in Provincia un qualsiasi progetto che preveda l’ampliamento del Gran Hotel, o la costruzione di villette a schiera, o una qualsiasi nuova struttura ricettiva sui terreni di proprietà del Grand Hotel?
  2. Se sì, che tipo di progetto è stato presentato e a che punto è il suo esame?
  3. Se no, sono state presentate in altri modi proposte o idee in merito alla Provincia o a qualche rappresentante della Giunta provinciale? La Giunta ha mai discusso in merito?

Consiglieri provinciali

Riccardo Dello Sbarba
Hans Heiss

Bolzano, 20 agosto 2013

 

IpesINTERROGAZIONE

Sussidio casa: quanti hanno perso ogni contributo passando dal vecchio al nuovo sistema?

Dall’ 1.1.2013 chi aveva il vecchio “sussidio casa” dell’Ipes e il suo contratto è scaduto, o è stato rinnovato, o prolungato, ha dovuto fare domanda ai Distretti sociali per il nuovo “Contributo al canone di locazione e per le spese accessorie”. A 8 mesi dalla riforma ci sono stati segnalati diversi casi di persone che nel passaggio hanno perso ogni contributo.

Si chiede:

A partire dal 1.1.2013 fino ad oggi:

Tra gli ex beneficiari del sussidio casa dell’Ipes e il cui contratto è scaduto, è stato rinnovato o prolungato,

  • Quanti hanno presentato la domanda del nuovo “Contributo al canone di locazione e per le spese accessorie” ai Distretti sociali e quanti non hanno presentato domanda;
  • A quanti di quelli che hanno presentato domanda i Distretti sociali hanno riconosciuto il diritto al nuovo Contributo, e a quanti invece non è stato riconosciuto;
  • A quali classi di reddito appartengono le persone le cui domande sono state respinte;
  • Quali sono le ragioni più frequenti per cui la domanda di una persona che fino a fine 2012 riceveva il sussidio Ipes è stata respinta dai Distretti sociali.

Consiglieri provinciali

Riccardo Dello Sbarba
Hans Heiss

Bolzano, 20.8.2013

 

 

Hans Heiss und Riccardo Dello Sbarba

Hans Heiss und Riccardo Dello Sbarba

Dopo che dal 1.1.2013 è entrato in vigore il nuovo “Contributo al canone di locazione e per le spese accessorie” erogato dai Distretti sociali, chi aveva il vecchio “sussidio casa” dell’Ipes e il suo contratto è scaduto, o è stato rinnovato, o prolungato, è passato al nuovo sistema. Purtroppo ci sono stati segnalati diversi casi di persone che nel passaggio hanno visto sensibilmente decurtato il contributo.

Si chiede:

A partire dal 1.1.2013 fino ad oggi,

  1. quante persone che avevano il vecchio sussidio casa dell’Ipes sono passate al nuovo sistema, vedendosi riconoscere il diritto al nuovo “Contributo al canone di locazione e per le spese accessorie”;
  2. quale somma mensile le persone di cui alla risposta nr. 1 ricevevano dall’Ipes col vecchio sistema e quale somma mensile ricevono ora dai Distretti sociali con il nuovo sistema.

Consiglieri provinciali

Riccardo Dello Sbarba
Hans Heiss

Bolzano, 20.8.2013

 

Democrazia direttaNello scorso giugno il Consiglio Provinciale, o meglio la SVp da sola, ha votato la legge per la democrazia diretta. Questo incredibile atto di forza della Volkspartei era il culmine di un atteggiamento di noncuranza nei confronti del partner di coalizione, dell’opposizione e più in generale della democrazia in nella nostra provincia.  L’indignazione generale giustamente era grande. Ora abbiamo una legge per la democrazia diretta che ad esempio non è stata votata da nessun (!) consigliere italiano. Fatto insolito e grave per una tematica che richiederebbe un consenso trasversale.

Al di là di questo inaccettabile metodo la legge della SVP ha comunque dei grossi difetti nel merito. In particolare ci riferiamo alla soglia di 26.000 firme necessarie per lo svolgimento di un referendum, soglia da noi sempre criticata in quanto ritenuta troppo alta (ricordiamo che per il referendum sull’acqua, uno dei più “sentiti” dalla popolazione, in tutta la provincia si sono raccolte intorno ai 17-18.000 firme!).

L’Iniziativa per più democrazia ora si avvale dello strumento del referendum costituzionale  che permette, una volta raccolte le 8000 firme necessarie, di sottoporre a referendum popolare le leggi che abbiano lo status di leggi costituzionali (come sono quelle volte a cambiare lo statuto d’autonomia).

Come Verdi appoggiamo questa iniziativa e invitiamo tutte le cittadine e cittadini a firmare, entro il 13 settembre, nel proprio comune di residenza o ai banchetti che vengono isituiti dai volontari dell’inziativa. Molti di noi Verdi sostengono l’iniziativa e fungono da autenticatori di firme. L’inziativa stessa è sovrapartitica. Ricordiamo che allo stesso tempo si raccolgono le firme per portare in Consiglio Provinciale il disegno di legge alternativo. Anche questo trova il nostro appoggio.

Avvertiamo che quello che nella nostra provincia i cittadini e le cittadine chiedono maggiormente è il rinnovamento democratico. Nei prossimi mesi proprio su questo tema il partito di maggioranza potrà dimostrare se sarà in grado di fare qualche passo verso il futuro.

Brigitte Foppa, Capolista alle elezioni provinciali 2013
Riccardo Dello Sbarba, Portavoce e consigliere provinciale

Riclicla, riusa, ripara…
Questi sono semplici richieste a tutte e tutti noi per contribuire alla vita sostenibile. Le nostre mamme e nonne erano, per necessità, specialiste e spesso vere artiste nel riuso e riciclo di cibo. Le materie prime spesso scarseggiavano e le bocche da sfamare erano tante. Da queste condizioni sono nate molte ricette creative che le Donne Verdi hanno iniziato a raccogliere, ammirando lo spirito inventivo delle cuoche e spesso divertendoci a scambiarcele – come si fa da generazioni, con grande arricchimento reciproco.

Adesso faremo una nuova edizione! Se hai delle belle ricette e vuoi condividerle, mandale a [email protected].

Per la buona vita – e buon appetito!

 

[gview file=”http://www.verdi.bz.it/wp-content/uploads/2013/01/KOCHBUCH-DEFINITIVO1.pdf”]

Ipes

Dal 1.1.2013 è entrato in vigore il nuovo sistema che unifica l’ex sussidio casa erogato dall’Ipes con il contributo all’affitto dei servizi sociali. Il nuovo sussidio si chiama “Contributo al canone di locazione e per le spese accessorie” e viene erogato dai Distretti sociali.

Chi riceveva già il contributo Ipes continuerà a riceverlo fino alla scadenza del contratto stesso, o fino al suo rinnovo o prolungamento; dopo di che la persona interessata dovrà rivolgersi ai Distretti sociali ed entrare nel nuovo sistema. Così come i nuovi contratti.

I Distretti applicano criteri diversi a quelli finora applicati dall’Ipes, per cui il rischio è che chi fino a oggi era “coperto” dal contributo Ipes si trovi improvvisamente privo dei requisiti e dunque del sussidio stesso. Nel momento dell’approvazione delle “riforma”, il gruppo verde ha più volte avvertito la giunta provinciale e i due assessori su questo rischio.

Ora stanno scadendo i primi contratti dopo la riforma e purtroppo ci sono stati segnalati diversi casi di persone che ricevevano il contributo Ipes e che l’hanno perso al momento del rinnovo e adesso si trovano in condizioni davvero disperate: loro non possono più pagare l’affitto e i padroni non ribassano il canone (al contrario di quanto teorizzava la Giunta provinciale: “Se daremo meno sussidi agli inquilini i proprietari saranno costretti a calare gli affitti!”) e minacciano lo sfratto (con la domanda di case in affitto che c’è, un inquilino in sostituzione si trova sempre).

Il tema della casa è delicatissimo e influisce in modo sensibile sulla condizione economica delle famiglie. È importante dunque seguire l’evoluzione della situazione.

 

Si chiede:

A partire dal 1.1.2013 fino ad oggi:

  1. gli assessorati all’edilizia e quello al sociale hanno predisposto un sistema di monitoraggio e raccolta dati per capire come avvenga la transizione dal vecchio al nuovo sistema di contributo all’Affitto, per capire chi ottiene di più , chi dimeno e chi nulla rispetto al vecchio sussidio, in modo da valutare l’impatto sociale del nuovo sistema? Se non l’hanno predisposto, perché?
  2. a quanti titolari di sussidio casa dell’Ipes è scaduto, è stato rinnovato o prolungato il contratto di affitto e dunque è scaduto contemporaneamente il diritto al sussidio Ipes?
  3. a quante delle persone di cui alla domanda nr. 3 è stato assegnato il nuovo “Contributo al canone di locazione e per le spese accessorie” e a quante invece è stato rifiutato? A quali classi di reddito appartenevano le persone le cui domande sono state respinte?
  4. IN GENERALE: quante domande in totale sono pervenute ai Distretti sociali per il nuovo “Contributo al canone di locazione e per le spese accessorie”? Quante di queste domande sono state respinte e quante accolte? A quali classi di reddito appartenevano le persone le cui domande sono state respinte?

Consiglieri provinciali

Riccardo Dello Sbarba

Hans Heiss

Bolzano, 13.8.2013

 

RiccardoHansDOSSIER DEL GRUPPO VERDE IN CONSIGLIO PROVINCIALE

Alla fine del “carosello degli uffici” la Provincia spenderà in affitti molto di più di oggi!

L’obbiettivo proclamato dalla Provincia è quello di ridurre le spese di affitto per i propri uffici. Il caso del “carosello degli uffici” che ruota attorno al “Ribo Center” presso la stazione a valle della funivia del Renon dimostra però il contrario: alla fine dei vari trasferimenti la Provincia spenderà dal doppio al triplo di quanto spende oggi di affitti per i propri uffici.

E’ un ulteriore capitolo di questa storia scandalosa, già oggetto di un’indagine della Corte dei Conti per il fatto che la Provincia ha pagato per l’edificio presso la funivia due anni di “affitti a vuoto”, senza trasferirvi i suoi uffici.

I conti del “carosello degli uffici” li ha fatti il Gruppo Verde in Consiglio provinciale in due interrogazioni che costituiscono un vero e proprio “dossier sugli affitti provinciali”.

In sistesi: al “Ribo Center la Provincia sposta la Mobilità (assessorato Widmann), finora ospitata nel palazzo provinciale nr. 3. Qui si trasferiranno l’assessorato al Bilancio (Bizzo) e le sedi dei sindacati provinciali.

Alla fine la Provincia risparmierà nelle spese di affitto? Niente affatto: il dossier del Gruppo Verde dimostra al contrario che la Provincia pagherà molto di più: da due a tre volte tanto. Gli aumenti oscillano tra i 75.000 euro, ai 127.000 euro in più all’anno, a seconda dei criteri di calcolo.

In più c’è il “giallo” dell’affitto a carico della Provincia per l’edificio di piazza Università che ospita attualmente l’assessorato Bizzo: la Regione, che ne è la proprietaria, nel novembre del 2012 l’ha aumentato di 260 volte!

Tutta la storia approfondita nelle due seguenti interrogazioni-dossier:

Funivia del Renon: Un carosello di uffici alla fine del quale la Provincia spenderà di più in affitti?

Assessorato al bilancio in piazza Università: La Regione aumenta di 260 volte l’affitto alla Provincia. Perché?

Grüne Fraktion im Südtiroler Landtag

Gruppo Verde nel Consiglio Provinciale

 

D-7546-antersasc-alm-wiesen-puezIn questi giorni l’assessore Pichler-Rolle ha fatto visita alla malga Antersasc. Dopodiché ha dichiarato che manderà avanti il progetto per realizzare la strada sulla malga (in un territorio dichiarato Parco Naturale, Riserva Natura 2000 e parte del patrimonio mondiale dell’UNESCO). Ricorda la vecchia pubblicità dell’Uomo Del Monte che dice “SÌ”.

 Putroppo in nessuna presa di posizione si è poi trovato un riferimento ai pareri negativi espressi dalla 2° Commissione Tutela Paesaggio ed altri pareri negativi di esperti esterni, né Pichler Rolle ha detto come intende gestire la sentenza del TAR di Bolzano che ha dichiarato inammissibile la costruzione della strada per la malga di Antersasc.

 Giustamente la Lega Protezionisti e i rappresentanti del Heimatpflegeverband Val Pusteria hanno reagito in modo molto critico alle affermazioni dell’assessore. Pichler-Rolle infatti dimostra mancanza di rispetto verso le procedure democratiche e per le sentenze delle istanze giuridiche.  Questo quando pensiamo che proprio il responsabile per la natura e il paesaggio dovrebbe agire con massima sensibilità essendogli affidate proprio le parti più delicate della nostra terra.

 Critichiamo questo modo di procedere e invitiamo l’assessore Pichler-Rolle a ritirare le sue affermazioni premature e di garantire invece il rispetto di pareri e giudizi.

 Brigitte Foppa

Riccardo Dello Sbarba e Hans Heiss

RiccardoINTERROGAZIONE

Funivia del Renon: Un carosello di uffici alla fine del quale la Provincia spenderà di più in affitti?

La Provincia da tempo promette una riduzione degli affitti a suo carico per edifici che ospitano uffici pubblici. Si tratta di verificare se le decisioni concrete sono coerenti con questo obbiettivo proclamato.

Uno dei più importanti “caroselli di uffici” in corso riguarda il nuovo edificio per uffici “Ribo Center” presso la funivia del Renon, di proprietà della società Ribo Skyline srl (Leitner Spa + Seeste Bau Spa), di cui la Provincia ha preso in affitto circa 1030 mq.

Ciò ha dato il via al seguente “carosello” di uffici:

  1. Trasferimento presso il “Ribo Center” dell’Agenzia per la Mobilità e di tutti i servizi di sportello della Ripartizione Mobilità, finora ospitati (gratuitamente) presso l’Edificio Provinciale 3 in piazza Magnago. Maggiore affitto annuo a carico della provincia: 158.400 € + IVA (13200 € + IVA mensili x 12).
  2. Trasferimento negli spazi lasciati vuoti presso l’Edificio Provinciale 3 di:
  • Assessorato al Bilancio dell’assessore Bizzo, finora ospitato presso il Palazzo di piazza Università di proprietà della Regione. Per questo palazzo la Provincia pagava alla Regione fino all’ottobre 2012 la cifra simbolica di 100 (cento) € all’anno; dal novembre 2012 l’affitto è stato portato a 26.000 €/anno. Che la Regione abbia improvvisamente aumentato di ben 260 volte l’affitto a carico della “sorella” Provincia è difficilmente spiegabile, a meno che la Provincia non si fosse impegnata a lasciare libero l’edificio entro fine ottobre 2012, la Regione lo avesse già promesso in affitto all’Università per quella cifra, avesse anche contato su questo introito e poi, visto che la Provincia ha tardato a trasferirsi, la Regione abbia preteso dalla Provincia quello che le avrebbe dato l’Università. La causa dei ritardi del trasferimento della Provincia sta nel ritardo con cui l’edificio presso la funivia del Renon è diventato disponibile, ritardo causato a sua volta dai noti problemi che si sono presentati nel complesso edilizio della funivia stessa. Dunque, nel bilancio i 26.000 € che la Provincia non pagherà più potrebbero anche apparire- semmai – come un transitorio costo aggiuntivo che la Provincia, per colpa del ritardato trasloco della Mobilità alla funivia, ha dovuto pagare. Sarebbe dunque non un risparmio ma un aggravio e dunque rappresenterebbe perfino una “cifra in rosso” nel conto sui costi e i benefici del “carosello degli uffici”. E’ significativo che, rispondendo alla nostra interrogazione 3550/13 sugli affitti in meno e in più, l’assessore Mussner non cita questi 26.000 € che la Provincia paga alla Regione tra quelli “risparmiati”.
  • Le sedi dei sindacati dei lavoratori provinciali per cui attualmente la Provincia paga un affitto di 56.585 € all’anno. E questo è un risparmio effettivo.

Tutto ciò considerato, a seconda di come si considera l’affitto di piazza Università, sono possibili tre tipi di calcoli costi-benefici sul “carosello” di uffici provinciali che ha per “motore” il “Ribo Center”:

1° CALCOLO COSTI-BENEFICI

(considerando l’affitto pagato alla Regione per piazza Università come un costo aggiuntivo dovuto al mancato trasloco):

Affitto in più al Ribo Center: 158.400 €

Affitto in più alla Regione per ritardi nel trasferimento dal Palazzo di piazza Università: 26.000 €

Affitto risparmiato per uffici sindacali: 56.585 €

RISULTATO: 127.815 € DI SPESE AGGIUNTIVE D’AFFITTO

2° CALCOLO COSTI-BENEFICI

(non considerando l’affitto pagato alla Regione per piazza Università né in positivo né in negativo, coma fa Mussner nella risposta alla nostra interrogazione 3550/13):

Affitto in più al Ribo Center: 158.400 €

Affitto risparmiato per uffici sindacali: 56.585 €

RISULTATO: 101.815 € DI SPESE AGGIUNTIVE D’ AFFITTO

3° CALCOLO COSTI-BENEFICI

(considerando “generosamente” l’affitto pagato alla Regione per piazza Università come un risparmio – cosa che non fa neppure Mussner):

Affitto in più al Ribo Center: 158.400 €

Affitto risparmiato in piazza Università: 26.000 €

Affitto risparmiato per uffici sindacali: 56.585 €

RISULTATO: 75.815 € DI SPESE AGGIUNTIVE D’ AFFITTO

VALUTAZIONE DI SINTESI

  1. Il carosello degli uffici provinciali che ha il Ribo Center come perno intorno a cui ruota l’operazione NON porta per la Provincia a un risparmio, ma a un aumento delle spese di affitto annuali.
  2. A seconda dei criteri con cui si giudica la vicenda di piazza Università, questa maggiore spesa in affitti risulta, rispettivamente:
  • Di 127.815 € nell’ipotesi peggiore;
  • Di 101.815 € nell’ipotesi intermedia (la più realistica, anche perché avvalorata dalla risposta di Mussner);
  • Di 75.815 € nell’ipotesi più favorevole per la Provincia.

Si chiede:

  1. Quale dei tre calcoli costi-benefici illustrati in premessa è quello che la Provincia ritiene esatto?
  2. Se la Provincia non condivide nessuno di questi tre calcoli, qual è il calcolo che fa la Provincia sul bilancio-affitti del “carosello degli uffici provinciali” citato, che ha come perno il trasferimento della Mobilità al “Ribo Center”?
  3. In particolare, come considera la Provincia l’affitto che dal novembre 2012 paga alla Regione per il palazzo di piazza Università?
  4. Se il calcolo costi-benefici del suddetto “carosello” porta comunque a un aumento del costo degli affitti a carico della Provincia, in che relazione sta tutta l’operazione con l’asserito obbiettivo di ridurre il peso degli affitti a carico della Provincia?

Consigliere provinciale

Riccardo Dello Sbarba

Bolzano, 7.8.2013