ON TOUR - Nov. 2014Brigitte, Hans, Riccardo
ON TOUR novembre

Nuovi eventi della serie di incontri del Gruppo Verde!
Brigitte Foppa, Hans Heiss e Riccardo Dello Sbarba, nel corso della presente legislatura, intendono sfruttare ogni occasione per stare tra la gente, per raccontare il lavoro svolto nei Consigli provinciale e regionale e ascoltare le critiche e le proposte delle persone in giro per l’Alto Adige/Südtirol.
Gli incontri ON TOUR a novembre:
Mar, 18.11.2014, ore 18 a Laives: StandArt & Poor Social Club – Via Noldin, 4
Lun, 24.11.2014, ore 18 a Bolzano: Ristorante Jona – Via Crispi, 38 (evento Facebook)
Gio, 27.11.2014, ore 20 a San Candido: Casa Josef Resch – Via Atto, 4

AltoAdigePassWie erwartet, rächt sich nun die vorwahlbedingte Großzügigkeit des damaligen Landesrates Widmann in Sachen ABO+.
Bereits bei seiner Einführung hatten wir Grünen darauf hingewiesen, dass das Gratisabo für alle Jugendlichen und SeniorInnen finanziell nicht tragbar sein würde. In einer Antwort auf unsere Landtagsanfrage kamen diese Zahlen klar zum Ausdruck: Die 112.300 zahlenden Südtirol-Pass-AbonnentInnen zahlen für 147.500 GratisfahrerInnen. Dass sich so ein System nicht halten kann, liegt auf der Hand und daher wurde nun die Kostenbeteiligung für Jugendliche und SeniorInnen eingeführt und die Tarife insgesamt angehoben.
Wir finden: Wieder wurde falsch angesetzt. Wieder trifft eine, niedrig angesetzte, Pauschale alle Beteiligten und wieder wurden die PendlerInnen, die am ehesten einen Vorzugstarif benötigen würden, vernachlässigt.
Indessen wurde das alte Tarifsystem in seinen Grundzügen weiter geführt, ja in weiten Teilen noch verschlechtert. Nicht nur durch die Einführung des ungestaffelten Kostenbeitrages für Jugendliche und Senioren, sondern vor allem weil die große Last der gesamten Bürgerkostenbeteiligung weiterhin auf den Schultern der Normalzahlenden bleibt: Für sie wurden nicht nur die Tarife angehoben, sondern sogar eine neue Tarifstufe (1000-2000 km) eingeführt, in der mehr zu bezahlen ist.
Unser Ansatz wäre – wir wiederholen es – gewesen:

  • Eine vergünstigte Pendlerstrecke pro Abo vorzusehen, auf der ein vergünstigter Tarif gilt, unabhängig von der Anzahl der Fahrten;
  • Eine Pauschale nur für jene vorzusehen, die es sich finanziell erlauben können. Mittels Vorlage der EEVE muss eine Kostenbefreiung möglich sein.
  • Der Verwaltungsaufwand wäre in Grenzen zu halten, indem die Kontrollen der Befreiungen über Durchführung von Stichproben erfolgen.

Neu ist anders, das müssen wir leider ein weiteres Mal befinden.
12.11.2014
Brigitte Foppa
Hans Heiss
Riccardo Dello Sbarba

I valori base dei Verdi come democrazia, giustizia, salute, ambiente, convivenza, bene comune non riguardano solo noi i Verdi, ma negli ultimi mesi hanno tenuto banco in interi comuni e vallate.
assemblea 22/03 Publikum
Quali temi ti stanno a cuore?
Quali sono i temi su cui si devono concentrare i Verdi in vista delle elezioni comunali?
Ti invitiamo all’assemblea provinciale “I valori Verdi” per discutere sui contenuti. Quattro comuni sudtirolesi ci racconteranno la loro esperienza.
L’assemblea si svolgerà sabato, 15 novembre 2014 dalle ore 9.30 alle 13.00 nella sala 1 della Casa Kolping a Bolzano, Via Adolph-Kolping 3.
Con il seguente Ordine del giorno:

  1. Apertura dei lavori da parte dei co-portavoce Giorgio e Brigitte
  2. Relazioni iniziali dedicate a Cultura, Sanità, Ambiente e Partecipazione a partire delle esperienze di quattro comuni:
    1. Una Vittoria per Bolzano: da monumento ingombrante a museo aperto, Patrizia Trincanato
    2.  
      L‘ospedale di San Candido, Rosmarie Burgmann
    3.  
      Malles comune bio?, Friedrich Haring
    4.  
      Mobilità rivolta al futuro a Bressanone?, Hans Heiss
  3. Discussione in gruppi sui temi sopraesposti
  4. Approvazione della risoluzione su „I valori Verdi“
  5. Per il Bene Comune! Kick-off del processo sul bilancio des Prozesses zur Gemeinwohlbilanz der Verdi Grüne Vërc
  6. Eventuali mozioni (*)
  7. Varie ed eventuali

Seguirà un piccolo buffet.

  • Alle ore 14 gli interessati e le interessate possono a partecipare a una visita guidata nel nuovo museo del monumento alla vittoria. Per prenotarsi rivolgersi entro lunedì 10 novembre all’ufficio verde ([email protected], 0471 976299). Grazie!

Ti aspettiamo!
Giorgio Zanvettor & Brigitte Foppa
Co-portavoce provinciale Verdi Grüne Vërc
 
(*) Mozioni redatte in entrambe le lingue possono essere presentate entro venerdì, 14 novembre 2014, ore 12.
Ricordiamo che possono partecipare al voto solo gli/le iscritti/e al partito. È possibile iscriversi o rinnovare l’iscrizione dalle 9.00 alle 9.30.

Bruneck2Urgono controlli più severi degli mpianti dei vecchi concessionari ENEL ed EDISON; ed è auspicabile un ribasso del prezzo d’acquisto delle quote ENEL.
Sabato scorso a Brunico la rottura delle condutture di SE Hydropower ha causato parecchi danni e la forte esondazione ha colpito duramente decine di abitazioni e locali.
Non si tratta di fatalità, ma molto probabilmente è la conseguenza di decenni di usura delle condutture gestite da ENEL. Lo conferma il precedente di qualche mese fa a Perca ma sono noti altri casi di incidenti e rotture a condotte gestite da ENEL ed EDISON. Da questo punto di vista urgono controlli accurati su tutta la rete in modo da escludere il più possibile in futuro conseguenze disastrose per cose, edifici e persone. È ciò che hanno chiesto i vigili del fuoco di Brunico e deve essere fatto su tutto il territorio provinciale.
E ancora: nell’acquisizione del 40% delle quote ENEL in SE Hydropower bisogna tenere conto dello stato delle condutture. La SEL e la Giunta provinciale devono assolutamente ritrattare la cifra pattuita di 400 milioni di Euro, vista la bomba a orologeria rappresentata dallo stato pietoso delle condotte. Si tratta in molti casi di impianti da sostituire per evitare pericoli futuri ed è più che mai urgente pretendere una consistente riduzione del prezzo.
Bolzano, 10. 11. 2014
Riccardo Dello Sbarba
Brigitte Foppa
Hans Heiss

SELL’acquisto della quota Enel del 40% della società SE Hydropower da parte di SEL può essere considerato come un passo necessario per liberare la politica energetica del Sudtirolo dai gravi errori e dalle ipoteche della passata gestione. Un’opzione simile era stata prospettata dal Gruppo Verde già all’epoca dello scandalo Sel.
Va ricordato inoltre che già alla fine degli anni ’90 Enel offrì alla Provincia l’acquisto in blocco di tutte le sue centrali ma la Provincia guidata da Luis Durnwalder rifiutò, al contrario della Valle d’Aosta che da 20 anni detiene la piena proprietà delle sue centrali. Andrà prima o poi calcolato il prezzo complessivo che il Sudtirolo ha pagato per questa scelta e per quel che è seguito: le gare manipolate, i contratti capestro a tutto vantaggio di Enel, il conflitto permanente con i comuni e le altre società elettriche del territorio. Questo conflitto non è ancora finito, ma il passo dell’acquisto della quota Enel può facilitarlo.
Per dare un giudizio definitivo sull’operazione restano da chiarire molti punti essenziali:

  1.  Andrà chiarito non solo il prezzo effettivo di acquisto, ma soprattutto chi e come lo pagherà. Ricordiamo che i mutui e le fideiussioni concesse finora dalla Provincia a favore di Sel hanno destato l’attenzione delle autorità europee che vietano “aiuti di stato” alle imprese.
  2. Va chiarito se verrà modificato e come il prospettato accordo con AEW e, in particolare, se nella eventuale nuova società i Comuni di Bolzano e Merano avranno ancora il 41,5% delle quote. I valori delle quote infatti erano stati definiti sulla base di una Sel partecipe solo al 60% in SE Hydropower, che rappresenta quasi la metà dell’intera produzione idroelettrica del Sudtirolo. Se adesso Sel sale al 100%, scenderà il valore relativo di AEW e dunque le quote riservate ai Comuni?
  3. Va chiarito quali e quanti dei contratti stipulati da SE Hydropower con Enel (resi obbligatori dagli accordi SEL-Enel firmati tra il 2008 e il 1010) resteranno in vigore e fino a quanto. In particolare hanno garantito notevoli vantaggi a Enel:
    a. I due contratti di compra-vendita dell’energia, secondo i quali tutta l’energia prodotta da SWE Hydropower viene rilevata da Enel a prezzo di costo e poi venduta sul mercato da Enel stessa, salvo un rimborso a Sel di un prezzo-base più basso di quello realizzabile disponendo autonomamente dell’energia. Questi contratti hanno portato a Enel vantaggi e alla Provincia perdite di entrate fiscali nell’ordine di decine di milioni all’anno.
    b. I numerosi contratti di servizio che obbligano SE Hydropower e Sel ad affidare numerosi servizi tecnici, amministrativi, gestionali, di dispacciamento ecc… a Enel, con un compenso per quest’ultima che ad oggi è stato quantificato in 18 milioni/anno.
  4. L’acquisto comprende anche il “pacchetto clienti” Enel sul nostro territorio o solo le centrali? Ricordiamo che in Trentino da anni tutti i clienti Enel sono passati a Dolomiti energia, mentre in Alto Adige ancora nel 2011 ben 85.000 utenti ricevevano le bollette da Enel.

Riassumendo: un grosso passo avanti, che va riconosciuto alla nuova Giunta provinciale, ma accompagnato da diverse questioni aperte: tra le altre soprattutto la futura posizione di AEW e dunque dei comuni di Merano e Bolzano.
Bolzano, 7 novembre 2014
Cons. prov.
Riccardo Dello Sbarba
Brigitte Foppa
Hans Heiss

Mitreden_partecipareGli antefatti:

Negli ultimi anni i, in molti modi si è tentato di arrivare a una nuova legge per la partecipazione dei cittadini (democrazia diretta). Alla fine però ci si è arenati. I cittadini e le cittadine, con un referendum, hanno rifiutato la legge della SVP; e la maggioranza in Consiglio Provinciale dal canto suo si rifiuta di votare la proposta di legge firmata dall’Iniziativa per più democrazia nonostante le 18.000 firma raccolte.
Per smorzare la polarizzazione creatasi tra “politici” e “popolazione” e per raccogliere le idee e aspettative della cittadinanza, la 1° Commissione Legislativa ha deciso di organizzare una serie di incontri per questo autunno. Si è costituito un gruppo di lavoro sovrapartitico con Magdalena Amhof (SVP) e Brigitte Foppa (Verdi) che è riuscito ad organizzare le serate, nonostante parecchi tentativi di ostacolare l’iniziativa. I costi dei vari incontri ammontano a 18.000 euro più IVA e comprendono la preparazione, la conduzione plurilingue delle serate da parte di 4 moderatori professionisti, la documentazione degli 11 incontri (7 per la popolazione e 4 per le associazioni) in tutta la provincia.
Sin dall’inizio si sono levate critiche sui costi dell’iniziativa (per una curiosa coincidenza provenivano soprattutto dalle cerchie „economiste“!) e più di una volta abbiamo dovuto dar conto di queste spese, voce per voce.
Nel frattempo si sono svolte le prime serate. In esse assai spesso i cittadini presenti hanno fatto notare con fastidio che le serate non erano state pubblicizzate come sarebbe stato giusto e necessario e che era venuta a mancare una adeguata informazione sull’iniziativa. E per molti la mancata pubblicizzazione veniva proprio attribuita alla volontà da parte delle istituzioni di tenere lontani i cittadini. In seguito a queste critiche abbiamo chiesto all’ufficio di presidenza del Consiglio di erogare un budget di 5.000 Euro per una mini-campagna con cui dare pubblica notizia degli incontri restanti.

Questa settimana però l’Ufficio di Presidenza ha scelto di non stanziare questi fondi con la motivazione di non poterli responsabilmente sostenere.

Con ciò, i tentativi di affossare gli incontri con la cittadinanza raggiungono un nuovo culmine negativo. Il Consiglio Provinciale amministra un bilancio di oltre 7 milioni. Non aveva nessun problema, nel 2013, a stanziare 169.000 euro (che per il 2014 ammonteranno a 230.000 euro) per l’indennità del Presidente, del vice e dell’ufficio di Presidenza.
Tutta la serie di incontri sulla democrazia diretta costerebbe all’incirca come la spesa per “incentivare le conoscenze sul Consiglio Provinciale” (24.725 Euro) o come le spese di rappresentanza dell’Ufficio di Presidenza nel 2013 (23.000). I 5.000 euro per pubblicizzare le date starebbero nell’ordine di grandezza dei costi sostenuti nel 2013 per le cause in tribunale; e rappresenterebbero circa la metà dei costi di gestione delle auto blu del Consiglio (9.000) o 1/5 delle spese per la consulenza legale (25.000).
Questo è il valore e la considerazione che il Consiglio Provinciale dà (o, meglio, non dà) alla partecipazione della cittadinanza. Impedire la pubblicizzazione degli incontri può essere visto come un tentativo di ostacolare la partecipazione dei cittadini alla vita politica e questo deve almeno essere reso noto.
Dal canto nostro, ci auguriamo che le prossime serate vedano una partecipazione di cittadine e cittadini particolarmente forte, proprio per dire al Consiglio Provinciale che per tanti è importante poter dire la loro.
Chiediamo quindi ai media di rendere note le date degli incontri:
Egna / Neumarkt 4.11.2014 – 19:30 Uhr – Haus Unterland, Ballhausring 2
Bruneck / Brunico 14.11.2014 – 19:30 Uhr – Casa Michael Pacher Haus, Kapuzinerplatz 3e Piazza Cappuccini
Meran / Merano 17.11.2014 – 19:30 Uhr – FOS TB/Istituto Tecnico “Marie Kurie”, Piazza Mazzini Platz 1
Bolzano / Bozen 18.11.2014 – 20:00 Uhr – Liceo Classico “Carducci” Klassisches Gymnasium, Via Manci Str. 8
 

DreierLandtag 2014 Brigitte Foppa… disse l’albergatore Hofer al plotone di esecuzione.
Dopo il botta e risposta con i colleghi dei Freiheitlichen durante la seduta congiunta dei tre consigli provinciali di Tirolo, Sudtirolo e Trentino di ieri a proposito dell’inno euroregionale, tramite comunicato stampa ci siamo sentiti dare dei codardi, perché ci siamo opposti alla loro proposta di istituzionalizzare il canto di Andreas Hofer „A Mantova in catene“ come inno dell’Euregio. Una bella sparata… e una pessima mira, ci sentiamo di dire.
Non ci siamo opposti a un „inno“ comune per l’Europaregione Tirolo-AltoAdige/Südtirol-Trentino, al contrario: abbiamo addirittura fatto delle controproposte, come un pezzo musicale ex-novo composto da giovani musicisti delle tre province, con testo multilingue o addirittura senza parole.
Anche noi siamo dell’idea che la musica unisca. Ma ci siamo chiaramente opposti a un testo che alla fine della fiera non è altro che la cronaca di una esecuzione. Molto spesso, quando si canta, non si è consapevoli delle parole, ma il testo della canzone dedicata ad Andreas Hofer non è altro che un testo militaristico („La morte che lui stesso parecchie volte aveva mandato in valle, dal Monte Isel“) e inneggiante alla battaglia („voglio morire come ho combattuto“, dice Hofer quando si rifiuta di inginocchiarsi per l’esecuzione).
In un’epoca dove quasi giornalmente veniamo scossi da notizie e immagini di esecuzioni in altre parti del mondo, neanche troppo lontane, riteniamo che non sia un segnale rivolto al futuro basare l’unione e la cooperazione tra i nostri tre territori sulla storia di una esecuzione militare.
Abbiamo bisogno di racconti che parlino di comunione, che si rivolgano a gruppi di lingue, generazioni e generi diversi. Un racconto militare, la cronaca di un sacrificio, invece, sarà sempre un elemento di divisione e di esclusione.
Abbiamo bisogno di prendere un’altra strada, di segnare un nuovo inizio, invece che perseguire sempre il solito vecchio sentiero. Il cambiamento richiede di solito molto più coraggio che seguire le orme „rassicuranti“, solo perchè conosciute, del passato.
Brigitte Foppa
Hans Heiss
BZ, 29.10.2014

Zu Mantua in BandenDer treue Hofer war,
In Mantua zum Tode
Führt ihn der Feinde Schar.
Es blutete der Brüder Herz,
Ganz Deutschland, ach, in Schmach und Schmerz.
Mit ihm das Land Tirol,
Mit ihm das Land Tirol.Die Hände auf dem Rücken
Der Sandwirt Hofer ging,
Mit ruhig festen Schritten,
Ihm schien der Tod gering.
Den Tod, den er so manchesmal,
Vom Iselberg geschickt ins Tal,
Im heil’gen Land Tirol,
Im heil’gen Land Tirol.Doch als aus Kerkergittern
Im Festen Mantua
Die treuen Waffenbrüder
Die Händ’ er strecken sah,
Da rief er laut: “Gott sei mit euch,
Mit dem verrat’nen deutschen Reich,
Und mit dem Land Tirol,
Und mit dem Land Tirol.”Dem Tambour will der Wirbel
Nicht unterm Schlegel vor,
Als nun der Sandwirt Hofer
Schritt durch das finst’re Tor,
Der Sandwirt, noch in Banden frei,
Dort stand er fest auf der Bastei.
Der Mann vom Land Tirol,
Der Mann vom Land Tirol.Dort soll er niederknie’n,
Er sprach: “Das tu ich nit!
Will sterben, wie ich stehe,
Will sterben, wie ich stritt!
So wie ich steh’ auf dieser Schanz’,
Es leb’ mein guter Kaiser Franz,
Mit ihm sein Land Tirol!
Mit ihm sein Land Tirol!”Und von der Hand die Binde
Nimmt ihm der Korporal;
Und Sandwirt Hofer betet
Allhier zum letzten Mal;
Dann ruft er: “Nun, so trefft mich recht!
Gebt Feuer! Ach, wie schießt ihr schlecht!
Ade, mein Land Tirol!
Ade, mein Land Tirol!” »
A Mantova in catenestette il fedele Hofer
La schiera dei nemici
lo portava alla morte.
Pianse il cuore dei fratelli,
tutta la Germania,
oh, di dolore e vergogna.
E con essa la regione del Tirolo, con essa la regione del Tirolo.Le mani legate sulla schiena
camminò l’albergatore Hofer.
Con passo tranquillo e fermo,
la morte gli sembrò facile.
La morte che lui stesso parecchie volte aveva mandato in valle, dal Monte Isel.
Nella sacra regione del Tirolo,
la sacra regione del Tirolo.Ma quando dalle grate del carcere
nella fortezza di Mantova
vide i fedeli fratelli di armi allungare le mani,
allora chiamò a voce alta:
“Dio sia con voi,
con il tradito Regno di Germania
e con la regione del Tirolo,
la regione del Tirolo.”Al tamburo non riesce il rullo,
quando l’albergatore Hofer
attraversò la porta buia.
L’albergatore,
libero anche nelle catene,
lì stette, fermo, al bastione.
L’uomo del Tirolo,
l’uomo del Tirolo.Là deve inginocchiarsi, ma disse:
“Non lo faccio.
Voglio morire in piedi,
voglio morire come ho combattuto!
Così come sto in questa trincea,
viva il mio buon imperatore Franz,
e con esso la regione del Tirolo,
con esso la regione del Tirolo!”E il caporale gli tolse la benda dalla mano
e l’albergatore Hofer
qui pregò per l’ultima volta.
Dopo esclamò: “
Allora colpitemi!
Fuoco!
Ah, come sparate male!”
Addio, mio Tirolo,
addio mio Tirolo!

DreierLandtag 2014

 
 

Disegno di legge provinciale

Una Convenzione per la riforma dello Statuto di Autonomia per l’Alto Adige-Südtirol

2014 10 16 PressekonferenzKonvent-Convenzione_BrigitteFoppaPerché rielaborare lo Statuto d’Autonomia?

Da diverso tempo ormai, fronti diversi della politica e della società richiedono con forza l’avvio della rielaborazione dello Statuto di Autonomia, affinché questo corrisponda finalmente a una realtà profondamente cambiata rispetto al 1972 e in modo che tutta la popolazione sudtirolese se ne senta rappresentata.
Nonostante a livello statale si possa osservare la tendenza a un approccio centralizzato sulle riforme costituzionali, riteniamo che sia proprio questo il momento giusto per affrontare una riforma statutaria che sfrutti e ampli il clima positivo a livello locale a favore dell’Autonomia. Una Convenzione in cui viene data voce a tutte le più svariate componenti di una società, in quanto organo costituente, è lo strumento adatto a ristabilire le basi dell’ordinamento giuridico. Un processo partecipato adeguatamente moderato può facilitare un dibattito stimolante e lo sviluppo di una cornice normativa consona alla realtà attuale e rivolta al futuro.
Dal 2001 i cambiamenti a livello politico locale ed europeo sono stati grandi: la Regione Trentino-AltoAdige/Südtirol è stata via via depotenziata, mentre il ruolo delle due Province è stato rafforzato con l’acquisizione di sempre maggiori competenze. La creazione dell’Euroregione e del Gruppo europeo di cooperazione territoriale (GECT) ha spinto verso la cooperazione transfrontaliera e verso una dimensione regionale post-nazionale dello spazio alpino e dell’Europa tutta. I livelli di governance esistenti sono dunque molti e confusi: tra competenze esclusive, concorrenti, integrative e trasferite a livello statale, regionale, e provinciale la Convenzione può e deve fare chiarezza, così come può definire meglio il ruolo della sussidiarietà, specialmente in una nuova definizione del rapporto tra Comuni e Provincia.
2014 10 16 PressekonferenzKonvent-ConvenzioneAl vaglio della Convenzione va anche messa la dimensione civile dell’Autonomia. In questo modo saranno da riposizionare le relazioni dei Gruppi linguistici classici (della popolazione di lingua tedesca, italiana e ladina), profondamente cambiate dal 1972, ma dovranno trovarvi spazio anche altri gruppi, come quelli di genere diverso (specialmente le donne), di generazioni diverse (giovani e anziani) e di provenienze diverse (immigrati). E in tutto questo processo non dobbiamo dimenticare una costituente silenziosa, ma fondamentale per il nostro territorio, quella della natura, del paesaggio e dell’ambiente, alla quale la Convenzione vorrà, speriamo, dare adeguata attenzione.
Queste sono solo alcune delle argomentazioni a supporto dell’urgente necessità di una Convenzione per la rielaborazione dello Statuto di Autonomia. Come invece tale processo potrebbe funzionare, viene spiegato di seguito.

Obiettivi, quadro istituzionale e tempistica

L’obiettivo della Convenzione è quello di riesaminare lo Statuto di Autonomia nella sua validità e attualità. Affinché il nuovo Statuto di Autonomia possa ricevere il più ampio consenso da parte dei cittadini e delle cittadine prima dell’approvazione finale in Parlamento, esso non può essere riscritto solo a livello istituzionale, in un accordo necessario tra Stato e Provincia, ma deve coinvolgere la società civile.
Convenzioni per la rielaborazione di Statuti e Costituzioni non sono una novità. Diversi Paesi e varie Regioni d’Europa ne hanno fatto uso, come la Regione Friuli Venezia Giulia, il Bundesland tedesco dell’Assia, l’Austria, l’Islanda. La Provincia di Bolzano ora non deve fare altro che imparare da queste altre esperienze.
Alla fine della Convenzione, la quale durerà 18 mesi dall’approvazione della legge, al suo punto d’arrivo quindi, ci sarà un disegno di legge per la riforma dello Statuto di Autonomia. Questo verrà poi presentato al Consiglio Provinciale per l’approvazione, esposto in Consiglio Regionale e inviato al Parlamento dove dovrà essere discusso e approvato da entrambe le Camere.

Insediamento, Composizione e Principi di lavoro

La Convenzione sarà un organo autonomo, ma per evitare divergenze e incompatibilità tra il lavoro del Consiglio Provinciale e la Convenzione, vi dovranno essere dei punti di collegamento. Perciò in questa Proposta di Legge l’Assemblea della Convenzione è composta in parti uguali da rappresentanti della Politica organizzata e da rappresentanti della Società civile. Per consolidare poi tutto il lavoro da un punto di vista scientifico e giuridico e per perfezionarne la qualità, viene previsto un terzo organo, un po‘ più ridotto: il „Consiglio degli esperti“, composto da esperti di diritto costituzionale, scienze politiche, sociali e di storia, e che verrà nominato dal Consiglio Provinciale.
Il “Consiglio della politica” sarà composto da membri della Presidenza e della Prima Commissione legislativa del Consiglio provinciale, integrati con i/le rappresentanti delle forze politiche non presenti in questi due organi e con rappresentanze comunali e parlamentari.
P2014 10 16 PressekonferenzKonvent-Convenzione_NetzwerkPartizipationiù complesso è il processo di costituzione del “Consiglio delle cittadine e dei cittadini”. Per garantire la più ampia rappresentatività è importante che non vi entrino solo quelle persone che da tempo si occupano più o meno professionalmente dei temi dell’Autonomia. Per questo, nella nostra proposta di legge, si opta per una modalità a sorteggio stratificato, con cui si possono evitare quei classici meccanismi gerarchici o di polarizzazione tipici delle procedure elettive e con cui è possibile garantire una rappresentanza equilibrata di tutta la popolazione residente in Alto Adige.
Indispensabile per il buon funzionamento del processo descritto nella nostra legge con scadenze e modalità di lavoro principali, è un eccellente gruppo di conduzione. La „Guida della Convenzione“ è composta da un team di professioniste/i che istruiscono il processo, lo accompagnano, lo moderano e lo verbalizzano. Responsabile per tutto il processo e guida dell’Assemblea della Convenzione è il/la presidente del Consiglio provinciale.
Per rendere davvero possibile la partecipazione ai lavori della Convenzione a tutti/e, luoghi, date e rimborsi devono essere così concepiti da permettere anche a giovani genitori/rici o a lavoratrici e lavoratori di poter partecipare alle riunioni.
Principi indispensabili della Convenzione sono dunque la partecipazione, la trasparenza e l’apertura al pubblico, per cui tutte le riunioni devono essere pubbliche e accessibili. Tutti i cittadini e le cittadine potranno assistere e commentare online le varie sedute e così anche i temi e le discussioni che emergeranno da questo forum on-line saranno integrati nell’ordine del giorno.
All’interno della Convenzione tutti/e hanno uguale diritto di parola, anche se ricoprono una determinata funzione. Tutti/e sono per prima cosa cittadine e cittadini, anche se rappresentano un particolare gruppo di interesse, e per questo motivo, all’inizio dei lavori della Convenzione, tutti e tutte sono chiamati/e a promettere di partecipare ai lavori nel rispetto della Costituzione e con la finalità del Bene Comune.
In questo spirito la nuova stagione della nostra Autonomia può, anzi, deve essere avviata con un processo collettivo, innovativo aperto e dialogico. Forse è l’unica via per trasformare la nostra Autonomia da elemento di gestione dei poteri in un progetto condiviso, un progetto “sentito” dalle persone che vivono in questa terra. Ci piacerebbe che fossero proprio loro a scriverne anche il futuro.
Bolzano, 16 ottobre 2014
Consiglieri provinciali
Brigitte Foppa, Hans Heiss, Riccardo Dello Sbarba

2014 10 11 incontro profughi brenneroAl Brennero incontro dei Verdi di Tirolo e Alto Adige.
Dopo che il Consiglio provinciale ha respinto la mozione dei Verdi che proponeva di creare al Brennero un centro di accoglienza per i profughi, l’incontro al Brennero con Christine Baur, assessora nel governo tirolese dal 2013 con la competenza per i profughi, è arrivato nel momento più opportuno.
Il Tirolo si dimostra molto più generoso con i profughi che non il Sudtirolo: sono oltre 2.000 in questo momento i profughi di cui si fa carico il Tirolo, che ha una popolazione di 1,5 volte quella nostra, mentre in Sudtirolo i profughi accolti sono 250.
Inoltre il Tirolo ha preso atto che, di fronte a persone in fuga dalla guerra e spesso traumatizzate, bisogna andare oltre la disputa sulle competenze: „Noi ce ne occupiamo, e basta!“ ha detto Christine Baur, che comunque ha sottolineato la mancanza di un’efficace politica coordinata a livello europeo.
Nonostante questo il Tirolo offre una prima accoglienza, un letto, un pasto e una doccia a quei profughi che, sorpresi nel loro viaggio verso il nord Europa, devono poi essere riaccompagnati in Italia. Sul lato sud del Brennero la situazione è molto peggiore e le istituzioni non sono capaci di offrire nulla di simile. Lo Stato fa finta di non vedere, la Provincia dice che sarebbe competenza dello Stato, e in questo rimpallo di responsabilità chi ha la peggio sono i profughi.
Noi Verdi al Brennero abbiamo voluto testimoniare che, di fronte a persone in difficoltà, prive di tutto e in fuga dalla guerra, il soccorso è un’assoluta priorità. La Provincia dovrebbe orientarsi all’esempio del Tirolo, invece di scaricare la responsabilità sullo Stato, com’è accaduto ieri in Consiglio provinciale. Bisognerebbe smetterla di discutere „SE“ l’Alto Adige debba accogliere i profughi, ma „COME“ accoglierli.
E’ un dovere umanitario, sia di qua che di là del Brennero.
In occasione della seduta del Dreierlandtag il 28 ottobre deve essere trovato un momento in cui poter scambiare informazioni e individuare soluzioni comuni tra Tirolo, Alto Adige e Trentino.
Florian Kronbichler
Brigitte Foppa
Riccardo Dello Sbarba
Hans Heiss

Alluvione-Genova-Storia-VittimeL’alluvione del torrente Bisagno a Genova sarebbe stato prevedibile, dopo le analoghe catastrofi del 1974 e del 2011 e ha provocato gravissimi danni a una città totalmente impreparata. I gravi danni provocati dalle esondazioni superano le forze e le capacità della protezione civile mobilitata, dei pompieri e dei volontari che, data l’0assenza di coordinamento, sono intervenuti contando solo sulle proprie forze in condizioni di tempo inclemente.
In queste condizioni, sarebbe sicuramente provvidenziale se anche la Provincia di Bolzano offrisse aiuto alla popolazione colpita della città di Genova.
Sempre che il presidente Kompatscher e la giunta provinciale non ci abbiano già pensato, un intervento di supporto da parte della protezione civile e dei reparti di vigili del fuoco sudtirolesi sarebbe di grande importanza oltre che un bel segnale di solidarietà. Proprio in questo periodo, sarebbe inoltre un segnale importante a livello statale, dimostrare di cosa sono capaci i mezzi e le istituzioni di una autonomia ben gestita e funzionante.
Bolzano, 13. ottobre 2014
Hans Heiss
Riccardo Dello Sbarba
Brigitte Foppa