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COMUNICATO STAMPA.

Lo scorso mercoledì 4 ottobre, Brigitte Foppa e Hanspeter Staffler dei Verdi sono stati a Vipiteno dove hanno ricevuto molti incoraggiamenti, ma hanno ascoltato anche le preoccupazioni e i bisogni delle persone. “La campagna porta a porta è molto preziosa per noi, perché la realtà spesso difficile della vita di molte persone diventa davvero tangibile”, afferma Brigitte Foppa.

La popolazione di un quartiere di Tunes, dove è prevista la costruzione di una nuova centrale di teleriscaldamento nei pressi di un complesso residenziale, è preoccupata. I residenti già afflitti dal traffico temono un aumento dell’inquinamento acustico. Esiste una relazione tecnica di un biologo libero professionista, che non indica alcuna significativa emissione acustica aggiuntiva. Tuttavia, la qualità della perizia è messa in dubbio dai cittadini interessati che hanno notato come i lavori siano stati eseguiti in modo approssimativo in alcune parti.

Per avere un quadro completo della situazione, i due consiglieri provinciali hanno effettuato un sopralluogo. Hanno constatato così che il rumore del traffico proveniente dalla SS 44 e dalla zona industriale di fronte è già molto elevato. “Un’ulteriore fonte di rumore come l’impianto di teleriscaldamento potrebbe essere la goccia che fa traboccare il vaso” afferma Hanspeter Staffler, soprattutto perché non sembrano essere previste significative misure di protezione. I Consiglieri provinciali si muoveranno per capire meglio la situazione e si schierano dalla parte delle persone preoccupate.

La casa è diventata la principale questione sociale in Alto Adige. Un dato su tutti: 41%. Questa è la quota nella spesa media mensile di una famiglia relativa all’alloggio. Questo dato (ASTAT) risale al 2020, da allora si è aggiunta la tassa sul prezzo dell’energia. Siamo lontani da una casa accessibile a tutti nella nostra provincia.

“Mentre sono in giro per la nostra campagna elettorale, vengo costantemente interrogata sulla questione”, racconta la capolista dei Verdi Brigitte Foppa. “Gli esempi che mi vengono portati diventano sempre più assurdi! Ad esempio, mi hanno parlato di un appartamento di 100 metri quadrati in vendita a Longega per 700.000 Euro. La triste verità è che andare in affitto è impossibile, comprare è inaccessibile”.

Negli ultimi anni Foppa ha osservato da vicino la riforma sull’edilizia abitativa e la giudica del tutto inadeguata. “La politica abitativa della assessora Deeg è stata meno sonnolenta rispetto a quella dei suoi predecessori, ma i problemi di fondo non si risolveranno. L’inflazione dei prezzi nel mercato immobiliare resta. Anche il turismo sta facendo salire i prezzi. Ci sarà una forte compressione dell’edilizia sociale. E la super IMI porterà solo una piccola parte degli appartamenti sfitti nel mercato degli affitti. La situazione è drammatica”.

I Verdi hanno lanciato un programma in 15 punti sulla politica abitativa che ha l’obiettivo di portare distensione e apertura:

  1. Principio di fondo “Garantire un tetto per tutte le persone che vivono o lavorano in Alto Adige”
  2. Obiettivo “alloggio a prezzi accessibili”: In Alto Adige, in media, non si deve spendere più del 33% della spesa familiare per l’alloggio.
  3. Vincolo di almeno 20 anni per tutti gli alloggi sovvenzionati.
  4. Osservatorio sugli alloggi sfitti e sull’evoluzione del mercato degli affitti.
  5. Fondo di garanzia per i casi di morosità che si verificano senza colpa dell’inquilino (in cambio, l’appartamento deve essere affittato a un tasso di interesse ridotto).
  6. Monitoraggio e strategia sugli affitti a breve termine (airbnb, ecc.), con relazioni periodiche alla commissione legislativa competente.
  7. Riservare al mercato degli affitti il 20% dei nuovi edifici (almeno quelli derivanti da accordi di pianificazione territoriale).
  8. Task Force sugli alloggi per studenti.
  9. Tassare gli alloggi sfitti ad un’aliquota più elevata per creare maggiore offerta. Far pagare meno IMI a coloro che affittano volontariamente con il tasso di affitto provinciale.
  10. Creare una maggiore offerta di alloggi sociali per ridurre la domanda e di conseguenza abbassare i prezzi degli affitti sul mercato degli alloggi privati.
  11. Promuovere l’edilizia abitativa comunale, che in Alto Adige è ancora agli inizi, e sviluppare una strategia in tal senso con il Consiglio dei Comuni.
  12. Promuovere forme abitative innovative come il co-housing, l’abitare intergenerazionale e assistito, ecc.
  13. Rendere le case rispettose del clima: ristrutturazione energetica, costruzione con materiali sostenibili (legno, paglia, ecc.), promozione del passaggio a metodi di riscaldamento rispettosi del clima.
  14. Dall’orto alla bocca: promuovere e incoraggiare gli orti e l’orticoltura.
  15. Mettere a disposizione più denaro pubblico: per un programma abitativo su larga scala, anche attraverso l’assunzione di debiti.

 

COMUNICATO STAMPA.

Quello che questa Giunta non sta deliberatamente facendo, lo sta facendo la Rete europea per la riduzione dei pesticidi, PAN-Europe. Secondo un comunicato stampa, lo scorso agosto gli attivisti di PAN-Europe hanno prelevato undici campioni da varie località della Val Venosta e li hanno fatti analizzare per verificare la presenza di eventuali residui di pesticidi.

Ora PAN-Europe fornisce nuovi dati sulla Val Venosta, che destano grande preoccupazione. “Questa Giunta provinciale ha fatto troppo poco negli ultimi cinque anni per arginare il problema dei pesticidi e avviare finalmente la svolta ecologica. E questo nonostante a maggio il Consiglio provinciale abbia approvato una mozione dei Verdi, con la quale impegnava la Giunta a riavviare il monitoraggio periodico sulla presenza di pesticidi nelle zone sensibili “, afferma Hanspeter Staffler. In nessun posto frutteti, aree residenziali e scuole sono così strettamente intrecciati come in Alto Adige.

L’uso dei pesticidi non riguarda solo l’agricoltura, ma influisce sulla salute di tutta la popolazione. I nuovi dati di PAN-Europe mostrano chiaramente che ci sono ancora concentrazioni troppo elevate di derive di pesticidi su terreni dove non dovrebbe essercene traccia. “Continueremo a batterci per un ambiente sano e libero da pesticidi”.

COMUNICATO STAMPA.

Ieri, durante gli incontri legati alla campagna elettorale, ha tenuto banco un solo argomento: la proroga del contratto del direttore generale dell’Azienda sanitaria Florian Zerzer. La gente scuoteva la testa: com’è possibile che un manager altamente pagato, sotto la cui dirigenza negli ultimi anni il sistema sanitario provinciale è diventato un vero e proprio problema, venga mantenuto in carica anche nella nuova legislatura? “È incomprensibile e molte cittadine e cittadini sono arrabbiati e delusi”, ha dichiarato la capolista dei Verdi Brigitte Foppa. Attualmente è in campagna elettorale e ieri le è stato chiesto in continuazione cosa pensasse della proroga di Zerzer. La risposta è stata sempre la stessa: incomprensibile. “Ricordo le audizioni della commissione d’inchiesta sulle maschere protettive. I muri di silenzio e le frasi fatte dello staff intorno al direttore generale mi hanno lasciato già allora un’impressione molto negativa”, racconta Foppa. E anche la gestione delle mascherine non a norma, così come la decisione di utilizzarle comunque nelle case di riposo, fu a dir poco assurda.

Se poi ci aggiungiamo i vari problemi della sanità – tempi d’attesa, carenza di personale, mancanza di riconoscimento – si può ben capire perché in tutta la provincia ci si chieda che cosa uno debba ancora combinare per non ottenere un prolungamento del contratto. Anche se si tratta di un arco di tempo breve: è comunque un segnale molto brutto.

COMUNICATO STAMPA.

Il Consiglio comunale di Terlano ha deciso come auspicato dalla maggioranza della popolazione di Terlano, Klaus e Settequerce: no al cambio di destinazione d’uso e all’impermeabilizzazione di oltre cinque ettari di terreno attualmente dedicato ad agricoltura biologica. Il parere negativo espresso a maggio 2022 dalla Commissione provinciale per il territorio e il paesaggio è stato così confermato.

Ora la palla torna nel campo del Presidente della Provincia e anche in quello di Alpitronic. Se entrambi continueranno a insistere sul sito di Settequerce, l’intera faccenda rischia di trascinarsi a lungo. In ogni caso, continueranno ad esserci resistenze politiche e ricorsi e i lavori di costruzione, se mai inizieranno, potrebbero partire solo tra molti anni.

Perché allora non cercare finalmente la sede migliore per Alpitronic? Questo compito spetta alla Giunta provinciale, che dovrebbe muoversi secondo i criteri della buona pianificazione territoriale. Che l’ubicazione migliore sia a Ora, Bolzano, Laives, Bronzolo o altrove deve essere secondario. “Prima di tutto vengono il consenso della popolazione locale e l’idoneità dell’area dal punto di vista urbanistico “, afferma il Consigliere provinciale Hanspeter Staffler. Se entrambe le condizioni vengono soddisfatte, Alpitronic potrà iniziare la costruzione anche a breve.

COMUNICATO STAMPA

Da anni i dipendenti pubblici lottano per un giusto adattamento all’inflazione del loro stipendio. Da anni aspettano invano un segno da parte del Presidente della Provincia. Nel frattempo, insegnanti, infermiere/i e dipendenti delle varie amministrazioni pubbliche lamentano una perdita salariale reale del 20%. La Giunta si dovrebbe vergognare anche solo per non aver ancora attuato misure serie per garantire uno stipendio dignitoso a tutto il personale pubblico.

Ma quello che sta accadendo sta superando i limiti dell’accettabile: gli alti funzionari della pubblica amministrazione, già molto ben pagati, riceveranno un ulteriore aumento di stipendio, mai visto prima. Alcuni vedranno un aumento di ben 50.000 euro e più all’anno.

Alla base di questa situazione incresciosa c’è la nuova legge sulla dirigenza del sistema pubblico, proposta da Arno Kompatscher e approvata in Consiglio provinciale il 1° luglio 2022 con i voti di SVP e Lega. “A quel tempo noi Verdi abbiamo fatto di tutto per convincere l’ala sociale della SVP che si tratta di una legge estremamente problematica”, racconta Hanspeter Staffler. Purtroppo invano.

Ora, a distanza di un anno, l’effetto di questa legge inqualificabile è evidente: gli stipendi dei dirigenti aumentano a dismisura, mentre i non-dirigenti vengono lasciati indietro. Questa politica all’insegna dell’ingiustizia sociale portata avanti da SVP-Lega deve finalmente finire!