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L’Alto Adige ha bisogno di un reddito sociale di base!

In Alto Adige esistono già diverse prestazioni sociali di base, che però non sono tra loro sufficientemente coordinate. 8 candidati e candidate, che scendono in campo per le elezioni provinciali del 21 ottobre 2018 nella lista Verdi Grüne Vërc, vogliono modificare questa situazione. E fare ancora altro.
In Alto Adige il 16% delle famiglie vive in uno stato di povertà relativa. Circa 1/3 dei lavoratori si trova in difficoltà ad arrivare a fine mese con lo stipendio – e tutto ciò nel ricco Alto Adige.

I Verdi come nuova forza sociale in Sudtirolo
Laura Polonioli, Chiara Rabini, Markus Frei, Corinna Lorenzi, Stefan Perini, Klaudia Resch, Andrea Tomasi, Urban Nothdurfter. Questi i nomi degli 8 candidati e candidate, che scendono in campo per le elezioni provinciali 2018 nella lista dei Verdi Grüne Vërc uniti nella volontà di valorizzare il sociale in Sudtirolo e di renderlo solido per affrontare le sfide del futuro. In una conferenza stampa che si è tenuta questa mattina 26.9.2018 a Bolzano alla Kolpinghaus, i candidati e le candidate alla presenza di numerosi rappresentanti e attori del settore sociale, hanno spiegato come riuscire a farlo.

Da sei a uno
Obiettivo centrale dei rappresentanti della lista è quello di istituire in Alto Adige un reddito sociale di base secondo il modello dei moderni Paesi europei. In Alto Adige esistono già diverse prestazioni sociali di base (come l’assistenza economica sociale, le pensioni di invalidità civile, le prestazioni di disoccupazione erogate dalla Regione e dallo Stato, le pensioni sociali dello Stato, il reddito di inclusione), ma queste prestazioni non sono sufficientemente coordinate tra di loro, le tante competenze sono spesso di ostacolo e si trasformano in costi amministrativi elevati. I ´social greens´ propongono di unificare le diverse prestazioni sociali dello Stato, della Regione e della Provincia e di farle confluire in un sistema semplice ed organico – il reddito sociale di base.

Dialogo costruttivo con le associazioni operanti in ambito sociale
La presentazione dei candidati e delle candidate è stata l‘occasione per confrontarsi con rappresentanti del settore sociale.

A favore delle famiglie servirebbero interventi organici che garantiscano una più completa tutela di base per i bambini fino al diciottesimo anno di età. Particolare attenzione dovrebbe essere prestata a favore delle famiglie monogenitoriali, che sono quelle più esposte al rischio di povertà.

Per rendere accessibili i prezzi degli affitti ci sarebbe bisogno di interventi fiscali urgenti, così da immettere di nuovo nel mercato i numerosi appartamenti vuoti. La creazione di un fondo di garanzia per chi affitta sosterrebbe ulteriormente l’offerta. Inoltre serve un rafforzamento dell’edilizia sociale. Anche ai cittadini e cittadine extra comunitari e ai richiedenti protezione internazionale va garantito il diritto a condizioni di vita dignitose e vanno sostenuti progetti di inclusione.

E´ stata sottolineata la necessità di valorizzare in generale i lavori in ambito sociale e di migliorare le condizioni di lavoro del personale. Le condizioni generali delle organizzazioni e delle associazioni che operano in ambito sociale vanno migliorate, perché esse possano occuparsi più delle persone e meno di burocrazia.

Per quanto riguarda il lavoro con i giovani, è importante rafforzare le azioni di contrasto della devianza giovanile (cosiddette baby gang-bullismo-dipendenze).

In presenza di Reinhard Bütikofer, co-portavoce del Partito Verde Europeo, i Verdi Grüne Vërc presentano il nuovo simbolo e al contempo il loro legame con un´ Europa solidale.

Che cosa hanno a che fare le elezioni provinciali con l´Europa? Noi Verdi diciamo: hanno molto a che fare. Da una parte assistiamo in queste elezioni provinciali al restringimento dello sguardo, limitato solo alla propria piccola provincia, che viene progressivamente separata dal suo contesto in Italia, nelle Alpi e in Europa. E dall´altra vediamo partiti che cercano di raccogliere voti proprio con questo modo ristretto di pensare.

Che un tema secondario come la doppia cittadinanza diventi uno dei temi centrali della discussione dimostra che l´Alto Adige rischia di sprofondare in questa dimensione piccola e ristretta..

Noi Verdi del Sudtirolo siamo da tempo membri dei Verdi europei e abbiamo voluto sottolineare questa appartenenza anche nel nostro nuovo simbolo. Lo facciamo volentieri, perché vogliamo dimostrare che noi non siamo solo una forza locale, ma parte di un più grande movimento europeo e portiamo avanti in quel contesto le specificità della nostra provincia. Per noi è importante al contempo portare nella discussione locale la grande visione dell´Europa. Apertura culturale contro la ristrettezza del nazionalismo: questo è il nostro principio. Ma anche la consapevolezza che i grandi temi del presente, come il cambio climatico, la migrazione, la giustizia sociale non si fermano ai confini di una nazione, o di una provincia.

Il 22. Settembre il co-portavoce dei Verdi Europei, Reinhard Bütikofer, insieme alle candidate e ai candidati dei Verdi altoatesini, ha presentato a Bolzano il nuovo logo. Nell´occasione, Bütikofer ha preso una chiara posizione per un´Europa solidale, contro i nazionalismi di ritorno. “Se in Europa prevale il conflitto tra gli opposti egoismi, a soffrirne saranno soprattutto regioni come l´Alto Adige, che si trovano sui punti di passaggio tra le grandi lingue e culture europee. L´Alto Adige lo sa bene grazie alla sua storia. Al contrario, la storia ha insegnato che il processo d´integrazione europea ha rappresentato il contesto migliore per superare le ostilità del passato. Per questo noi Verdi non vogliamo un´Europa dei nazionalismi, ma un´Europa della cooperazione solidale” ha affermato Reinhard Bütikofer a Bolzano.

I candidati e le candidate dei Verdi Grüne Vërc si sono incontrati oggi 19 settembre con i rappresentanti dei sindacati CGIL/AGB, CISL/SGB e UIL/SGK i quali hanno presentato il loro “Patto per l’Alto Adige” che racchiude una piattaforma di proposte per la prossima legislatura.

Tra i rappresentanti sindacali e i/le rappresentanti dei Verdi Grüne Vërc c’é stata una sintonia sui contenuti e obbiettivi da perseguire e una condivisione delle priorità, tra cui in particolare il problema dell’adeguamento degli stipendi dei lavoratori al reale ed elevato costo della vita in Alto Adige. Altro tema importante affrontato è stato quello della sicurezza sul lavoro e su come incentivare la prevenzione in questo settore. Inoltre si è condiviso il bisogno di rafforzare il ruolo dell’amministrazione pubblica quale garante della sicurezza sociale e della qualità di vita dei cittadini e delle cittadine.

2013 – 2018 Gruppo Verde in Consiglio provinciale

Oggi si concludono i lavori in Consiglio provinciale per questa legislatura.

Diamo un breve sguardo a 5 anni di lavoro intenso con Hans Heiss, Brigitte Foppa e Riccardo Dello Sbarba:

  • 15 disegni di legge
  • 210 proposte deliberative
  • 1050 interrogazioni
  • 1630 emendamenti

Ringraziamo di cuore Hans Heiss per 15 anni di impegno e presenza costante!
È stato un periodo di fruttuosa collaborazione che a partire dall’autunno speriamo proseguirà in una nuova conformazione. Il viaggio dei Verdi Grüne Vërc continua! Non molliamo.

Bolzano, 14/09/2018

Una candidatura, quella di Andrea Tomasi, che vuole dare rappresentanza politica al Terzo Settore che quotidianamente opera concretamente per la nostra sicurezza e il nostro benessere.

“Il mio impegno politico e la mia candidatura, in continuità con il mio impegno professionale e di volontariato quotidiano, vogliono essere un’opportunità concreta di rappresentanza di tutto il mondo dell’associazionismo, del volontariato, della cooperazione, del terzo settore insomma, che quotidianamente opera per una società accogliente ed inclusiva, attenta a chi si trova in difficoltà. Una particolare attenzione alla famiglia, all’educazione e ai giovani in cui risiedono le speranze per un futuro che possa essere realmente progressista.”

“Dare voce a tutti quei cittadini che individualmente o all’interno di un’organizzazione operano quotidianamente in silenzio per sviluppare una comunità più umana, che vive le differenze come un arricchimento e non come un’occasione per instillare paure necessarie solo ad accrescere il proprio potere personale e a nascondere la propria povertà umana.”

Per Laives, ma non solo, nella lista dei Verdi ci sarà Andrea Tomasi classe 1976 da più di 20 anni impegnato nel mondo del sociale, ha iniziato poco più che ventenne come volontario:

  • Attualmente Coordinatore della Casa Famiglia di Laives della Comunità Murialdo del Trentino Alto Adige. Insieme a sua moglie e ai tre figli ha aperto la sua porta accogliendo altri bambini nella Casa Famiglia di Laives.
  • Vicepresidente dell’associazione Alimentiamo la Solidarietà – Gruppo Missionario di Laives Onlus,
  •  Co-portavoce dei Verdi Grüne Verc di Laives
  • Co-promotore del Committee No Airport di Laives.
  • Laureato, da studente lavoratore,  in Scienze dell’Educazione presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Verona con una tesi sulle Organizzazioni non a scopo di lucro.
  • Attualmente laureando in Scienze Religiose presso L’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Bolzano.
  • Con una passione per il basket che lo ha portato a collaborare con diverse società di Laives e Bolzano (SSV Leifers, Pallacanestro Bolzano e Piani Junior di Bolzano) in qualità di allenatore.
  • Per diversi anni è stato educatore in qualità di capo scout nel Gruppo Scout Laives 3.
  • Aderente fin dalla sua nascita al Gruppo di Acquisto Solidale  GASLive di Laives per un economia sostenibile e solidale.

 

“Dobbiamo unire, aggregare e far sentire con forza il grido di quella parte di comunità che non ci sta a lasciare ai propri figli una società basata sull’odio, che incita alla vendetta personale. La giustizia non può e non deve diventare una faccenda privata perché questo porta progressivamente ad un imbarbarimento della nostra comunità. Se penso alla giustizia penso a personaggi come Falcone e Borsellino che hanno dato la vita per combattere contro la criminalità organizzata la vera origine della nostra ingiusta società e non certo a chi criminalizza la povertà.”

Con la Squadra dei Verdi

“I verdi partito che vive concretamente la parità di genere, unico ad avere in testa lista una donna Brigitte Foppa e con 17 donne e 18 uomini in lista. Unico partito che non predica la convivenza interetnica ma vive quotidianamente il proprio essere un partito interetnico fin dalle sue origini con Alexander Langer (quest’anno si festeggiano i 40 in Consiglio Provinciale dei Verdi). A abbiamo ben chiara la differenza dei valori fondanti di destra e sinistra e abbiamo sempre fatto una chiara scelta consapevole. All’interno del gruppo dei Verdi inoltre portiamo avanti tutte quelle campagne legate alla tutela dell’ambiente. Per esempio chiara è la nostra posizione a riguardo dell’aeroporto: non possiamo permettere che la volontà chiaramente espressa nel referendum rimanga inascoltata. Stop al finanziamento pubblico, modifica del PUC e data certa per il bando per la vendita di ABD. Laives con tutta la Bassa Atesina e la conca di Bolzano non possono sopportare anche il carico del traffico aereo. Bastano e avanzano i carichi rappresentati dall’ autostrada, dall’inceneritore, dal Safety Park etc. Posizione chiara anche quella a riguardo dei pesticidi, della tutela del paesaggio e a favore di una mobilità sempre più green.”

“Questo non è tutto quello che sono e in cui credo ma se siete arrivati a leggere fino a qui credo che abbiate capito in cosa credo e spero per il futuro della nostra comunità e per cui sono disposto a battermi insieme a voi.”

 

I co-portavoce dei Verdi Grüne Vërc Laives Leifers

Giorgio Zanvetor e Andrea Tomasi

Era quasi da non credere: poiché avevamo omesso di trascrivere il numero della carta d’identità nel modulo di autenticazione della firma, la commissione elettorale aveva escluso la nostra candidata Patrizia Gozzi. Non potevamo accettare tale decisione anche perché la fotocopia del documento era stata allegata assieme a tutta la documentazione. Siccome “non arrendersi mai” fa parte dello spirito sportivo (Patrizia Gozzi è insegnante di sport ed educazione fisica) e noi come forza politica siamo abituati a lottare, abbiamo deciso di presentare ricorso al TAR. Patrizia Gozzi è stata difesa dall’avvocato Christoph Senoner.

L’avvocato della Provincia aveva chiesto la “non ammissibilità del ricorso”, perché mancava la presentazione dell’atto al Presidente della Provincia di Trento (!), ma l’obiezione alla fine non è stata accolta dal giudice. Al contrario, il TAR ha accolto le argomentazioni dell’avvocato Senoner contestando l’esclusione per “eccesso di rigore formalistico”.Poiché la fotocopia del documento d’identità era stata allegata e la signora Gozzi era stata identificata in modo inequivocabile dall’autenticatrice (Cons.prov. Foppa), è stata presupposta la legittimità dell’autenticazione.

È con questo Patrizia Gozzi è stata riammessa nella lista verde.
Andiamo avanti con coraggio e caparbietà!
Verde funziona!

Non tutto il mercato del lavoro altoatesino si presenta così roseo come spesso viene presentato: contrattazioni collettive che procedono a rilento, carichi di lavoro in aumento in determinati settori, l’impossibilità di arrivare a fine mese per un lavoratore dipendente su sei nonostante un’occupazione a tempo pieno. Ecco come i candidati dei Verdi Grüne Vёrc Hanspeter Staffler, Stefan Perini e Eva Cäcilia Pixner intendono cambiare la situazione.

Facendo riferimento agli indicatori del mercato del lavoro più conosciuti il Sudtirolo fa senz’altro un’ottima figura. Ma si può dire lo stesso analizzando più attentamente la qualità delle condizioni del lavoro? Tra queste citiamo le tipologie contrattuali, i tempi di lavoro, il clima aziendale, la retribuzione, le possibilità di carriera e di formazione.

Ci vuole maggiore oggettività

Le cifre lo dicono chiaramente: 3 lavoratori dipendenti su 10 in Sudtirolo oggi hanno un contratto di lavoro a termine – si tratta del livello massimo di precariato storicamente raggiunto dall’Alto Adige. In tutti i settori gli occupati lamentano un’elevata intensità di lavoro, in alcuni comparti i carichi fisici (ad esempio vibrazioni o rumore nell’edilizia) o quelli psichici (carichi emotivi nella sanità e nel settore della cura) sono all’ordine del giorno. Rispetto a quanto si riscontra negli altri Paesi mitteleuropei, gli occupati altoatesini lavorano spesso nei fine settimana, le giornate di lavoro superano di frequente le 10 ore e i tempi per il recupero fisico sono scarsi. Una persona su sei rientra nella definizione di “working poor” – si tratta di persone che, nonostante un lavoro a tempo pieno, non riescono a guadagnare tanto da poter condurre una vita dignitosa.

Dalla carenza di manodopera qualificata a “best workplace” d‘Europa

“Alla luce della carenza di manodopera specializzata, il nostro obiettivo dev’essere quello di portare il Sudtirolo a essere in Europa una delle mete più gettonate dove venire a lavorare”, afferma Stefan Perini. Infatti, cosa spesso trascurata, le imprese altoatesine non solo si trovano in competizione sui prodotti, ma anche sui migliori collaboratori. È importante fidelizzare il personale valido, ma allo stesso tempo diventare interessanti per i “cervelli migliori” che arrivano da fuori provincia. “La strada non può che essere quella di migliorare le condizioni di lavoro e di offrire salari migliori rispetto a quelli che vengono offerti oggi”, conclude Perini.

Maggiore riconoscimento per i collaboratori del pubblico impiego

In una situazione particolare si trova il pubblico impiego in Sudtirolo. Hanspeter Staffler parla per esperienza quando dice che “l’autonomia del Sudtirolo ha bisogno di un pubblico impiego forte e di collaboratori e collaboratrici eccellenti”. Per rimanere concorrenziale l’Alto Adige dovrebbe investire di più in questo settore. Bisogna spingere per salari dignitosi, contratti di lavoro moderni, migliori prospettive per la carriera, un buon clima aziendale e un reclutamento mirato delle nuove leve. Come sottolinea Eva Pixner, dipendente provinciale da più di 20 anni, l’attrattività del pubblico impiego negli ultimi anni si è tendenzialmente ridotta. “Il pronunciato invecchiamento del personale nonché il difficoltoso reclutamento oggi si presentano come problemi seri, perché trascurati per anni.”

A detta di Staffler, Perini e Pixner in futuro è necessaria una decisa volontà politica che miri a valorizzare il pubblico impiego in Sudtirolo, restituendo agli addetti quell’apprezzamento che si meritano e mettendo in pratica misure concrete per aprire i “cantieri” individuati. Il capitale del pubblico impiego del Sudtirolo oggi è costituito da circa 40.000 persone che ogni giorno lavorano per l’amministrazione provinciale, le scuole, i comuni, i comprensori, la sanità e altri enti. È importante ridare loro quel riconoscimento sociale che gli spetta.

I profili dei candidati

Hanspeter Staffler si vuole impegnare in particolar modo per una tutela della natura e del paesaggio al passo coi tempi, per una agricoltura ecologica e per un pubblico impiego forte in Alto Adige. È nato a Silandro e vive ad Andriano e Malles. È entrato nell’amministrazione provinciale 22 anni fa. Ha lavorato prima 11 anni presso l’ufficio sistemazione bacini montani, poi 7 anni come dirigente della ripartizione protezione antincendi e civile. Da 4 anni è il direttore generale dell’Amministrazione Provincia di Bolzano.

Stefan Perini vuole portare il suo contributo affinché il Sudtirolo migliori in termini di condizioni di lavoro per gli occupati, stipendi dignitosi, più equità sociale, un welfare più efficace nonché condizioni dell’abitare accessibili a tutte e tutti. Nato a Vipiteno, oggi vive a Chiusa. Dopo prime esperienze lavorative all’Ökoinstitut e all’ASTAT è passato all’IRE della Camera di commercio, dove per molti anni ha diretto l’ufficio informazioni economiche. Da 5 anni è il direttore dell´IPL | Istituto promozione lavoratori, istituto di ricerca vicino ai sindacati e alle organizzazioni sociali.

Eva Cäcilia Pixner si prefigge di portare la sua esperienza pluriennale nella pubblica amministrazione soprattutto nell’ambito finanziario e tecnico, per sostenere misure sensate ed efficienti con il giusto equilibrio tra cuore e ragione, incentrate ad una politica sostenibile. È nata a Merano, cresciuta a Caines e vive a Lana. Dopo gli studi di economia a Bologna è entrata nell’amministrazione provinciale nel 1996. Dal 2004 al 2012 è stata direttrice dell’Ufficio bilancio e programmazione, dal 2012 a fine 2015 segretaria generale del Tribunale amministrativo di Bolzano e da giugno 2017 a luglio 2018 direttrice dell’Ufficio vigilanza finanziaria.

La Svp smentisce se stessa. Le troppe assenze umiliano il Consiglio

Il Consiglio regionale ha oggi bocciato la proposta di legge del gruppo Verde sulla legge elettorale che riguarda i comuni.
All’articolo 1 si prevedeva di applicare anche alle elezioni comunali la stessa norma sulla parità di genere che già vige per le elezioni provinciali in Alto Adige: che venga garantito in ciascuna lista almeno un terzo di candidature effettive per il genere meno rappresentato. Oggi nei comuni basta ancora una sola donna a fare da foglia di fico di una lista al 99% maschile!
All’articolo 2 si prevedeva una semplificazione per la presentazione delle liste, esonerando dalla raccolta di firme per le elezioni nei comuni tutte le liste già presenti nel consiglio comunale interessato (oggi sono dispensati solo i partiti presenti in Consiglio provinciale).

Si trattava di proposte di buon senso, che però sono state votate solo da Verdi e PD. La SVP ha votato no, smentendo se stessa, poiché è proprio la SVP ad aver previsto nella legge per le provinciali 2018 una norma sulla rappresentanza di genere identica a quella che noi Verdi volevamo estendere ai comuni.
Ma grave è stato anche il menefreghismo dimostrato dall’alto numero di assenti e non votanti (ben 26 su 70) che in questo modo hanno dimostrato la scarsa considerazione in cui tengono il proprio mandato politico.

I risultati della votazione, avvenuta in modo nominale:
2018 09 04 RisutaltoVotoPassaggioArticolato

Qui il testo della proposta di legge.

Gruppo Verde in Consiglio Regionale

Brigitte Foppa
Hans Heiss
Riccardo Dello Sbarba

Nel Bauernbund volano stracci dopo le dichiarazioni di Leo Tiefenthaler, presidente contemporaneamente della associazione contadini e del Wirtschaftsring. Probabilmente tirato per la giacchetta dalle lobby economiche l’Obmann del  Bauernbund ha riesumato il tema del potenziamento dell’aeroporto.

Così per l’ennesima volta si mette in discussione l’esito del referendum del 2016 e si prova a „interpretarlo“. Questi tentativi di cambiare il significato politico dei risultati del referendum li abbiamo colti fin da prima del voto, quando i sondaggi davano per certa la sconfitta dei promotori del potenziamento. Anche allora abbiamo fatto notare che la domanda che la Giunta provinciale aveva sottoposto a referendum non rispecchiava esattamente quello su cui i cittadini e le cittadine davvero volevano votare, e cioè non solo il finanziamento, ma sullo stesso futuro aeroporto.

Per questo oggi vogliamo riportare alla memoria di tutti la espressione di volontà espressa dalle elettrici e dagli elettori nel referendum del 2016, con la vittoria sensazionale e inaspettata del 70,4% per il no al piano di ampliamento dello scalo – una vittoria contro la linea della SVP e di tutti i potentati economici dell’Alto Adige.

La Bassa Atesina e la conca di Bolzano non sopportano il carico del traffico aereo. Bastano e avanzano i carichi rappresentati dalla autostrada, dall’inceneritore, dal Safety Park etc. Una sana rappresentanza delle categorie economiche dovrebbe tenere conto non solo del fatto che anche lei porta la responsabilità verso l’intera società e la sua salute, ma dovrebbe essere consapevole soprattutto di una cosa: quando il troppo stroppia.

Bolzano, 03.09.2018

Consiglieri provinciali
Brigitte Foppa, Riccardo Dello Sbarba, Hans Heiss