ANFRAGE ZUR SCHRIFTLICHEN BEANTWORTUNG.

Die Grüne Fraktion wurde von einigen Bürger:innen darauf hingewiesen, dass die Schülertransporte im heurigen Schuljahr noch zu wünschen übriglassen: Einige Schülertransporte in Orten, wo die Schüler:innen darauf angewiesen sind, werden nicht mehr gewährleistet. Besonders betroffen scheint der Schülertransport in St. Jakob, Leifers.

Zudem sind die öffentlichen Verkehrsmittel überfüllt, sodass die Busse oft nicht an allen Haltestellen halten können. Somit sehen sich manche Eltern sogar gezwungen, ihre Kinder mit dem Privatauto in die Schule zu bringen.

Daher richten wir folgende Fragen an die Landesregierung:

  1. Es wurden uns viele Ausfälle privater Schülertransporte gemeldet:
    1. In welchen Bezirken und Gemeinden tritt das Problem auf? Wir bitten um eine Auflistung der Gemeinden!
    2. Was sind die Gründe dafür?
    3. Gibt es einen Plan, wie man das Problem beheben möchte und wie sieht dieser aus?
    4. Wird der private Schülertransport im Laufe des Herbstes für alle Schüler:innen (die auf ihn angewiesen sind) gewährleistet sein?
    5. Wird es dazu kommen, dass einige Orte komplett auf den Schülertransport verzichten werden müssen? Wenn ja, welche Gemeinden/Fraktionen sind betroffen?
  2. Gibt es derzeit Probleme mit öffentlichen Verkehrsmitteln, die auch von Schüler:innen genutzt werden?
    1. Kam es öfters vor, dass Schüler:innen morgens vom Bus „stehen gelassen“ wurden? Falls ja, in welchen Gemeinden?
    2. Welche Art von Verkehrsmittel (vor allem Bus oder Citybus) sind davon betroffen?
    3. Falls ja, in welchen Bezirken und Gemeinden tritt das Problem auf?
  3. Auch in St. Jakob in Leifers fällt heuer der Schülertransport zur Mittelschule Egger Lienz in Haslach aus. Die öffentlichen Verkehrsmittel kommen momentan für jene Schüler:innen nicht in Frage, da die Busse diese Schüler:innen nicht mehr aufnehmen. Was gedenkt die Landesregierung in diesem konkreten Fall zu unternehmen?
  4. Wie möchte man das Problem beheben und ist eine Potenzierung des Öffentlichen Nahverkehrs vorgesehen?
  5. Wie hat man sich in der Landesregierung im Sommer auf die Schülertransporte vorbereitet?
  6. Kam die Krise mit den Schülertransporten für die Landesregierung überraschend oder hat sie damit gerechnet?

Bozen, 08.09.2021

Landtagsabgeordnete

Brigitte Foppa

Riccardo Dello Sbarba

Hanspeter Staffler

ANFRAGE ZUR AKTUELLEN FRAGESTUNDE.

Wir hören von einem Pistenvorhaben am Kronplatz, das neue Pisten in Richtung Enneberg und Reischach vorsehen würde. Es handle sich um Eingriffe in bisher unberührte Gebiete, mit Bergwiesen und einem wichtigen Auerwildschutzgebiet. In der Umgebung macht sich Sorge breit, einerseits, weil man die Zerstörung der Natur nicht weiter mittragen will, zweitens auch weil Bürger:innen finden: Es reicht.

Daher richten wir folgende Fragen an die Landesregierung:

  1. Hat die Landesregierung Kunde von diesem genannten Vorhaben oder einem diesem Ähnlichen?
  2. Falls ja, was ist der Stand der Dinge?
  3. Sind die genannten Pisten im Schipistenplan eingetragen?
  4. Würde ein solches Vorhaben dem öffentlichen Interesse entsprechen, und wenn ja, wie würde dies begründet?
  5. Wie steht die Landesregierung zu diesem Vorhaben (falls es dieses gibt)?

Bozen, 06.09.2022

Landtagsabgeordnete

Brigitte Foppa

Riccardo Dello Sbarba

Hanspeter Staffler

MOZIONE.

Molte leggi riguardano e influenzano – intenzionalmente, ma anche senza intenzione – le condizioni di vita di bambine, bambini e giovani. Tali effetti non sono sempre immediatamente riconoscibili, e riguardano molti ambiti come salute, mobilità, infrastrutture e altri.

Spesso manca semplicemente l’informazione su cosa una legge implichi per le persone giovani e su come possa influire sulla loro vita quotidiana. Pertanto, è molto importante che le conseguenze di una legge siano sottoposte a valutazione formale. Ad esempio, alcuni Stati e regioni hanno sviluppato approcci per esplicitare sistematicamente l’impatto delle proposte legislative sulle persone giovani. In Austria è entrata in vigore nel 2013 la “verifica giovani” (Jugend-Check) per le nuove leggi. Lo stesso sistema vige in Germania. Esso obbliga tutti i ministeri a verificare in anticipo i disegni di legge riguardo al loro impatto su bambine, bambini e giovani. Ciò consente di integrare la prospettiva degli adulti con i bisogni e le esigenze specifici dei gruppi più giovani. È così possibile includere e considerare anche le istanze della generazione futura. In fondo, sono loro che devono vivere con le leggi di oggi e soprattutto di domani. Alla base di questi progetti c’è la consapevolezza che spesso nei processi politici si presta troppo poca attenzione agli interessi dei e delle giovani.

Con la “verifica giovani”, esperte ed esperti aiutano politiche e politici a colmare queste lacune di conoscenza, esaminando a fondo il disegno di legge e prevedendone gli effetti sui e sulle giovani. Terminato questo lavoro passano i risultati a politiche e politici, che così possono ulteriormente modificare il testo di legge. In questo modo è possibile tener conto delle esigenze della gioventù e prevenire effetti indesiderati della legge.

Queste cosiddette “verifiche giovani” non sono una valutazione dei disegni di legge, ma servono a mostrare eventuali effetti specifici sulle fasce giovani della popolazione in modo neutrale, obiettivo, dettagliato e comprensibile. Così la legislazione diventa più adatta ai/alle giovani.

Pertanto il Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano incarica la Giunta provinciale:

  1. di istituire un organo indipendente incaricato della “verifica giovani”, composto da esperte ed esperti nonché dalle/dagli esponenti più rappresentativi del mondo giovanile
  2. di rendere obbligatoria la revisione preventiva di tutti i disegni di legge provinciali da parte di tale organo indipendente riguardo al loro impatto su bambine, bambini e giovani, e di presentare il relativo parere alla competente commissione legislativa prima dell’esame del disegno di le

Bolzano, 05/09/2022

Consiglieri provinciali
Brigitte Foppa
Hanspeter Staffler
Riccardo Dello Sbarba

COMUNICATO STAMPA

In Consiglio provinciale approvato il parere Svp sulle norme di attuazione. All’insegna del motto: “Più letti per tutti!”

Questa mattina la 2. Commissione legislativa del consiglio provinciale ha approvato il parere proposto dalla Svp sul regolamento di attuazione della legge sul limite ai posti letto nel settore turistico. Nei giorni scorsi anche il Consiglio dei comuni aveva approvato un proprio parere.

Entrambi i pareri vanno nella stessa direzione: aumentare il più possibile per i prossimi anni il numero di letti a disposizione di alberghi, affittacamere e agriturismi secondo il motto: ” Più letti per tutti!”. Le proposte di modifica aggravano quindi i difetti del regolamento Schuler, fin dall’inizio indebolito da mille compromessi, deroghe ed eccezioni. Così passo dopo passo, a causa delle lotte di potere all’interno della Svp, si è indebolito l’obbiettivo della legge: porre un freno all’eccesso di turismo sul nostro territorio, per realizzare turismo più sostenibile per la popolazione e l’ambiente e una distribuzione più equa dei suoi vantaggi e svantaggi.

Purtroppo, col regolamento della Giunta, e con le proposte per la sua modifica, si otterrà il risultato opposto: chiunque potrà approfittare delle innumerevoli possibilità offerte per aumentare al massimo possibile la propria capacità ricettiva e ottenere una riserva di letti così grande da svuotare il concetto di “limite massimo”. Nuove strutture continueranno a spuntare in ogni angolo della provincia, il traffico dominerà i giorni di punta, i grandi si mangeranno i piccoli e aumenterà la disuguaglianza tra zone geografiche e ceti sociali.

La contraddizione tra i principi di sostenibilità e le decisioni concrete che alimentano l’eccesso di turismo è palese e continuerà a far discutere. La storia, dunque, non finisce qui e il gruppo Verde continuerà a lavorare per una vera svolta ecologica e sociale per l’Alto Adige del futuro.

Bolzano, 1/9/2022

Cons. prov.
Riccardo Dello Sbarba
Brigitte Foppa
Hanspeter Staffler

ANFRAGE ZUR SCHRIFTLICHEN BEANTWORTUNG.

Seit 14. Juli 2022 sind die Richtlinien der Landesregierung zur Lichtverschmutzung in Kraft. Sie bilden einen substanziellen, auch symbolisch wesentlichen Aspekt von Energieeinsparung und Umweltschutz, denen im Zuge der verschärften Energiekrise neue Bedeutung zukommt. Besonders für Skybeamer gilt das Verbot der Erhellung des Nachthimmels ohne Übergangsfrist und ist daher umzusetzen. Nicht so in Brixen, wo der Scheinwerfer der Disco Max nach wie vor den Nachthimmel erhellt. Trotz mehrfacher Hinweise von Bürger:innen an Betreiber und Gemeinde, die auch vom Amt für Energie und Klimaschutz am 21.7.2022 kontaktiert wurde, illuminiert das “Max” zwei mal wöchentlich drei Stunden lang den Nachthimmel. Mag auch die Negativwirkung begrenzt sein, so ist das trotzige Symbol des zum Himmel leuchtenden Strahls doch Ausdruck einer Haltung, der der Klima- und Energiekrise ein “Ihr-könnt-mich mal” entgegen setzt. Die Gemeinde geht zurückhaltend vor und hat vorerst eine Überprüfung angekündigt, die eigentlich überflüssig ist, da die Fakten längst auf dem Tisch liegen. Zudem ist das Verbot von Projektionsscheinwerfern / Skybeamern bereits im LG vom 10.1.2022 Nr. 1 Art. 26, und sogar im LG vom 21.6.2011 Nr.4 Art 1 festgehalten.

Daher richten wir folgende Fragen an die Landesregierung:

  1. Ist der Skybeamer des Brixner Max weiterhin in Betrieb?
  2. Welche Auskünfte hat das Amt für Energie und Klimaschutz von der Gemeinde Brixen erhalten?
  3. Wird die Landesregierung unmittelbar tätig werden, wenn die Gemeinde nicht einschreitet?
  4. Gibt es weiter Skybeamer in Südtirol? Wenn ja, wie viele und wo befinden sich diese?

Bozen, 31.08.2021

Landtagsabgeordnete

Brigitte Foppa

Riccardo Dello Sbarba

Hanspeter Staffler

 

COMUNICATO STAMPA DI ELIDE MUSSNER.

Il turismo è il terzo settore economico più forte della nostra provincia e si è sviluppato enormemente negli ultimi decenni. Ma il turismo è anche il settore che più dipende da una natura intatta e sana, perché cosa vendiamo ai nostri e alle nostre ospiti se non panorami meravigliosi e una cultura viva e vivace? In questo senso, il turismo ha una grande responsabilità sociale che va presa molto sul serio. Il turismo dovrebbe essere il settore che attribuisce maggiore importanza alla tutela dell’ambiente e alla giustizia sociale, perché è di questo che si nutre.

Questa è l’opinione di Elide Mussner, assessora al turismo del Comune di Badia e candidata dei Verdi per l’alleanza di centro-sinistra nel collegio di Merano-Bolzano-Bassa Atesina per la Camera.

“Il limite dei posti letto recentemente approvato nel programma provinciale di sviluppo turistico è una misura da guardare in modo positivo; è una misura che non deve essere vista come una restrizione, ma come uno strumento di gestione. Perché tutti noi vogliamo un turismo sano e stabile, e ci sarà un turismo di questo tipo in futuro solo se iniziamo ora a dare forma a questo futuro “, afferma Elide Mussner.

I primi passi in questa direzione sono stati fatti, ora serve il giusto coraggio per mantenere una direzione chiara. Sono necessari chiari criteri di sostenibilità in base ai quali vengono assegnati i posti letto da designare. Un’azienda agisce in modo sostenibile? Allora dovrebbe avere la priorità nell’assegnazione dei posti letto disponibili.

La quota provinciale di posti letto deve essere aumentata, il 5% dei posti letto disponibili per comune è troppo poco per introdurre un equilibrio nella distribuzione dello sviluppo turistico. Dobbiamo abbandonare la mentalità delle roccaforti del turismo e passare a una distribuzione equilibrata della densità turistica.

Ai comuni devono essere date regole chiare sui criteri di assegnazione dei posti letto. Altrimenti il rischio è di ritrovarci in un caos di interpretazioni diverse che porteranno malcontento all’intero settore e danneggeranno l’equilibrio.

L’anticipo di 7.000 posti letto per i comuni e di 1.000 posti letto per la provincia deve essere o eliminato del tutto – oppure essere vincolato a dei criteri chiari nella distribuzione, per dare ai comuni turisticamente sottosviluppati l’opportunità di svilupparsi e per contrastare uno sviluppo sovradimensionato, un boom di posti letto nelle roccaforti del turismo. Non si deve creare uno stallo, ma dobbiamo adottare un approccio consapevole e ponderato per evitare che il colpo ci si ritorca contro.

I comuni non devono essere lasciati soli nei controlli. È un ruolo difficile e molto delicato che necessita di linee guida chiare da parte della giunta provinciale.

Gli agriturismi sono un marchio del turismo altoatesino, e rappresentano la simbiosi tra agricoltura e ospitalità. E come tali devono rimanere! Ciò richiede regole chiare, anche per lo sviluppo dei posti letto per evitare speculazioni ma anche per non annacquare l’autenticità dell’offerta.

“Porre dei limiti è sempre difficile, perché significa rinuncia e autocontrollo. Il limite massimo di posti letto è una restrizione necessaria affinché il turismo altoatesino possa svilupparsi in modo consapevole, sostenibile e rispettoso dell’ambiente. Questa decisione sarà vantaggiosa anche dal punto di vista economico, perché si tratta di contrastare il turismo di massa e di preservare la qualità e l’unicità del nostro turismo. Mi auguro davvero che riusciamo ad avere il coraggio per farlo!”, conclude Elide Mussner.

ELIDE MUSSNER, candidata dei Verdi per l’alleanza di centro-sinistra nel collegio di Merano-Bolzano-Bassa Atesina per la Camera

ANFRAGE ZUR AKTUELLEN FRAGESTUNDE.

Von 6. – 9. September finden in der Bozner Messe die „Sustainability days“ statt. Der Einladung entnehmen wir, dass „in einem internationalen Kontext Visionen für ländliche Räume […] und schnelle Lösungen für die nachhaltige Entwicklung unserer Lebensräume“ entwickelt werden sollen.

Daher richten wir folgende Fragen an die Landesregierung:

  1. Welche Unternehmen hat die IDM mit der Durchführung und Vorbereitung der Veranstaltung beauftragt? Wie hoch sind die Kosten für die beauftragten Unternehmen?
  2. Welche Referent:innen sind eingeladen und wie hoch ist ihr jeweiliges Honorar?
  3. Gibt es noch zusätzliche Vergütungen an die einzelnen Referent:innen? Bitte um Auflistung und Zuordnung der einzelnen Beträge.
  4. Sind diese Honorare vereinbar mit den Stundensätzen, die vom Land ausgegeben werden und von den Landesämtern eingehalten werden müssen? (provinz.bz.it/bildung-sprache/weiterbildung/downloads/BLR_39_20210126_Verguet_Ref.pdf) Wenn nein, wie das?

Bozen, 30.08.2022

Landtagsabgeordnete

Brigitte Foppa

Riccardo Dello Sbarba

Hanspeter Staffler

COMUNICATO STAMPA.

Lunedì 25 il voto in commissione legislativa. I Verdi chiedono 10 modifiche.

Lunedì 25 agosto la 2a Commissione legislativa del Consiglio provinciale dovrà dare il suo parere obbligatorio sul regolamento di attuazione alla legge che fissa un limite massimo ai letti nel settore turistico. Il Gruppo verde in commissione presenterà una propria proposta di parere: la direzione indicata dalla nuova legge – un turismo più sostenibile ed equo – è giusta, ma nelle norme di attuazione ci vuole più coraggio. Così com’è, infatti, il regolamento di esecuzione predisposto dall’assessore Schuler, segnato da mille compromessi e mille eccezioni, rischia di provocare un boom di posti letto, invece che una loro limitazione.

Il consigliere Riccardo Dello Sbarba, a nome del gruppo Verde, ha già inviato alla Commissione una propria proposta di parere in cui si chiedono 10 correzioni radicali al testo di Schuler. Con queste correzioni i Verdi intendono raggiungere i seguenti obiettivi:

  • dare la precedenza alle imprese più sostenibili,
  • ridurre o eliminare i troppi comparti turistici lasciati fuori dal principio del limite massimo,
  • definire criteri seri e chiari per gli agriturismi e gli affittacamere,
  • sostenere le aree e le categorie più deboli,
  • contrastare il caro-casa che opprime la popolazione di molti centri urbani,
  • definire criteri omogenei su scala provinciale per la assegnazione dei letti da parte dei comuni per evitare disparità di trattamento,
  • eliminare il previsto “anticipo” di 8.000 nuovi letti visto che i comuni dispongono di migliaia di letti già autorizzati e non realizzati,
  • fissare criteri chiari e omogenei per i controlli, che finora non hanno funzionato.

I dettagli delle 10 proposte verdi sono spiegate chiaramente nella proposta di parere inviata alla commissione.

In allegato:

  1. La Proposta di parere del Gruppo Verde
  2. La norma di attuazione di Schuler

Bolzano, 27/8/2022

 

Cons. prov.
Riccardo Dello Sbarba
Brigitte Foppa
Hanspeter Staffler

Bozen, 27/8/202

COMUNICATO STAMPA.

Bolzano, 29.082022 – Questa mattina in Consiglio provinciale si è tenuta un’audizione per affrontare il tema dell’assistenza alla prima infanzia in Alto Adige.

“Come candidata alle Elezioni Politiche, ma anche come rappresentante del Terzo settore e del sociale voglio intervenire sul tema – anche perché da molto tempo seguo il dibattito su scala nazionale e locale. Il bisogno è tanto e la politica spesso non sta al passo. Negli ultimi mesi abbiamo sentito più volte grida d’allarme di educatrici sottopagate e di genitori che devono destreggiarsi in un sistema complesso e spezzettato,” spiega Roberta Rigamonti, capolista al sistema proporzionale regionale per Europa Verde-Sinistra Italiana.

Infatti la presenza in Italia di servizi educativi all’infanzia risulta molto squilibrata su tutto il territorio, ma sarà possibile attuare una svolta grazie alla “Istituzione del sistema educativo integrato dalla nascita fino a sei anni”, che prevede la creazione di strutture innovative ad hoc, di educazione e istruzione, denominate “Poli per l’infanzia 0-6”.

“Pongo grandi speranze in queste nuove strutture, individuali o anche aggregati a scuole vere e proprie, che dovrebbero riunire in un unico contesto la formazione prescolare. Si tratta, a mio avviso, di una “rivoluzione copernicana” dal punto di vista pedagogico e bisogna pensare di attuarle anche in Alto Adige Südtirol,” dice Rigamonti.

Con questi “Poli” i servizi educativi 0-3 anni escono da una dimensione socio-assistenziale ed entrano nella dimensione educativa attraverso il raccordo con le scuole dell’infanzia (3-6 anni).

Nella necessità di una visione olistica del cammino di crescita, Rigamonti ritiene che “la costruzione del sistema integrato zero-sei rappresenta “la” sfida, per il sistema educativo di istruzione e formazione. La formazione in servizio del personale educativo e docente rappresenta una delle leve principali per consentire di raggiungere questo obiettivo”.

Come Alleanza Verdi-Sinistra Italiana riteniamo necessario investire sui Poli per l’infanzia 0-6 , perché anticipare l’avvio dei percorsi educativi e di socialità dei più piccoli li rende più solidi, riducendo le diseguaglianze all’origine, prevenendo la povertà educativa e di dispersione scolastica senza dimenticare che si tratta di servizi fondamentali per sostenere la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro delle famiglie, con un effetto positivo sull’occupazione femminile“, così Roberta Rigamonti.

Bisogna trasformare una domanda sociale in un progetto educativo che mette al centro il bambino e la bambina, per promuovere il suo sviluppo.

E la rete educativa deve rispondere alle esigenze di cambiamento, costruire il rapporto di fiducia con le istituzioni, di partecipazione alla comunità dove si impara insieme ad accompagnare alle trasformazioni della società.

“L’implementazione di questa legge potrà essere un’ottima risposta per i diritti dei bambini e delle bambine,” ricorda Rigamonti – che spera in un’adesione forte anche nella nostra Provincia.

Bolzano, 29/8/2022

Roberta Rigamonti, capolista al sistema proporzionale di Verdi e Sinistra Italiana alla Camera

INTERROGAZIONE.

Si è parlato molto in questa fase di crisi del gas e di aumento dei prezzi energetici di aumentare la quantità di rifiuti inceneriti a Bolzano per aumentare la produzione di calore e ampliare la rete di teleriscaldamento.

Le cose, tuttavia, non sono così semplici e non si può pensare che basti semplicemente “immettere più carburante nel forno dell’inceneritore” per risolvere il problema.

Ogni impianto di termovalorizzazione alimentato da rifiuti, infatti, si caratterizza per una capacità massima autorizzata, per cui andare oltre significherebbe evidentemente cambiare l’autorizzazione ambientale con tutte le procedure conseguenti.

Non solo: ci risulta che gli impianti di incenerimento che producono calore hanno una quantità massima di calore che riescono a cedere, per cui oltre questa quantità massima è inutile aumentare le quantità incenerite.

Infine, la continuità dell’erogazione di questa quantità massima di calore cedibile dall’impianto dipende a sua volta dal tipo di rete di teleriscaldamento. Questo significa che raggiunta la quantità massima cedibile dall’impianto, l’ottimizzazione non si ottiene aumentando ulteriormente le quantità di rifiuti bruciati, ma ottimizzando la rete di teleriscaldamento e la gestione dell’impianto.

 Si chiede alla giunta provinciale:

  1. Qual è la capacità massima autorizzata di rifiuti da incenerire dell’impianto di termovalorizzazione di Bolzano (in tonnellate/anno)?
  2. Quante tonnellate di rifiuti totali all’anno sono state incenerite negli ultimi 5 anni nel termovalorizzatore di Bolzano?
  3. Quante tonnellate di rifiuti AL GIORNO sono state incenerite negli ultimi 5 anni nel termovalorizzatore di Bolzano, distinguendo in: a) rifiuti urbani prodotti in provincia, b) rifiuti urbani prodotti in provincia di Trento, c) altri rifiuti?
  4. Qual è il massimo potenziale di cessione del termovalorizzatore di Bolzano alla rete di teleriscaldamento?
  5. Quant’è stata, negli ultimi 5 anni, l’energia termica fornita dal termovalorizzatore di Bolzano alla rete di teleriscaldamento e quanta l’energia da centrale del teleriscaldamento?
  6. Quanto è stato il consumo giornaliero di metano da parte del teleriscaldamento negli ultimi 5 anni?
  7. Vista l’esperienza fatta finora, è possibile migliorare la gestione dell’impianto di termovalorizzazione per ottimizzare le prestazioni energetiche e se sì, come?

Bolzano, 29.08.2022

Cons. prov.

Riccardo Dello Sbarba
Brigitte Foppa
Hanspeter Staffler