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MOZIONE.

Si trovano sui marciapiedi, in riva ai fiumi e laghi, lungo i binari dei treni, sulle strade, intorno alle pensiline degli autobus, sotto le panchine: i mozziconi di sigaretta sono tra gli oggetti che vengono più spesso dispersi nell’ambiente. Secondo uno studio dell’OMS, circa un terzo dei fumatori e delle fumatrici ha l’abitudine di disfarsi delle “cicche” gettandole nell’ambiente: stiamo parlando di qualcosa come 4.500 miliardi (4.500.000.000.000!) di sigarette all’anno in tutto il mondo e di 10 miliardi di mozziconi al giorno. Queste persone spesso non sono consapevoli delle gravi conseguenze di uno smaltimento scorretto dei mozziconi di sigaretta.

Partiamo dal filtro della sigaretta, che spesso viene visto come un innocuo pezzetto di cotone. Con la pioggia i filtri finiscono nelle acque e quindi entrano in contatto con la fauna acquatica. Quest’ultima li ingerisce scambiandoli per cibo. Il mozzicone può causare la morte dell’animale che lo ha ingerito: ad esempio, può farlo letteralmente morire di fame a stomaco pieno, poiché gli ostruisce l’apparato digerente. È quanto emerge dalla risposta fornita dal governo federale tedesco a un’interrogazione presentata al Bundestag dal gruppo parlamentare dei Verdi nel 2019. Oltretutto, i filtri delle sigarette non sono fatti di cotone, ma di acetato di cellulosa, un materiale sintetico difficilmente degradabile. Stando a quanto dichiarato da organizzazioni ambientaliste come il Naturschutzbund Österreich, questi possono impiegare vari decenni per decomporsi. E dire che non c’è nessun motivo per cui i filtri debbano essere realizzati per forza con materiali così nocivi. Già diversi decenni fa, infatti, alcune aziende produttrici di tabacco stavano sperimentando l’impiego di filtri biodegradabili, ma poi non c’è stata la volontà di portare a buon fine queste ricerche. Uno dei motivi è certamente la mancanza di pressioni da parte del legislatore.

Ma ancora più dannosi per l’ambiente sono i residui tossici del tabacco, che comprendono non solo la nicotina, ma anche sostanze come la formaldeide e metalli pesanti come il piombo e l’arsenico. Con la pioggia queste sostanze tossiche penetrano nel suolo e nelle acque: ad esempio, un solo mozzicone di sigaretta gettato a terra ha un impatto negativo su 1.000 litri d’acqua. Secondo le organizzazioni ambientaliste, ciò è a sua volta particolarmente problematico per la fauna acquatica: ad esempio, un mozzicone per litro d’acqua può portare alla morte del 50% dei pesci e della microfauna acquatica. Ma i mozziconi di sigaretta gettati per incuria non sono un problema solo per la fauna. Secondo studi recenti, le sostanze rilasciate dai mozziconi inibiscono addirittura la crescita delle piante.

Se gli effetti del consumo di tabacco sulla salute delle persone sono ampiamente noti, purtroppo si parla invece assai poco dei problemi ambientali causati dai mozziconi e dalle sostanze nocive che essi contengono. Ogni persona che getta distrattamente per strada o nell’ambiente un mozzicone di sigaretta dovrebbe sapere quali ripercussioni ha il suo comportamento sull’ecosistema. Eppure, buttare per terra le sigarette fumate è forse l’ultima forma ancora socialmente tollerata di inciviltà nei confronti dell’ambiente. Questo perché manca tuttora la consapevolezza delle devastanti conseguenze di questo fenomeno.

Per questo motivo, è necessario fare opera di informazione e sensibilizzazione. E chi meglio della pubblica amministrazione è in grado di farlo? Altrove sono già state lanciate campagne di sensibilizzazione contro la cattiva abitudine di gettare a terra i mozziconi di sigaretta. Il Gruppo Verde è convinto che nella maggior parte dei casi l’abbandono dei mozziconi non avvenga per cattiveria o indifferenza, ma semplicemente per scarsa consapevolezza delle conseguenze. Possiamo fare qualcosa per porre rimedio a questa situazione.

Per questi motivi il Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano incarica la Giunta provinciale

  1. di avviare una campagna di sensibilizzazione pluriennale a livello provinciale sul problema dei mozziconi di sigaretta abbandonati nell’ambiente, al fine di informare sui loro effetti nocivi per le acque superficiali e sotterranee, la fauna, il suolo, la vegetazione e le persone;
  2. di aumentare il numero di cestini pubblici per rifiuti dotati di posacenere, con l’obiettivo di installare questi ultimi su tutti i cestini pubblici che ancora ne sono sprovvisti;
  3. di aumentare il numero di cestini per rifiuti e di posacenere nei luoghi particolarmente interessati dal problema, come le fermate e le pensiline degli autobus, le stazioni ferroviarie, i parchi pubblici, le aree picnic, i laghi balneabili, le rive dei fiumi, ecc.

Bolzano, 29.09.2022

f.to consiglieri provinciali

Brigitte Foppa

Riccardo Dello Sbarba

Hanspeter Staffler

 

Regola base:
mettere sempre una croce sul simbolo

In queste elezioni, una parte dei/lle parlamentari viene eletta con il sistema maggioritario (collegi uninominali: in ogni collegio vince chi ottiene il maggior numero di voti), mentre gli altri sono eletti con il sistema proporzionale (assegnazione dei seggi in base alla percentuale dei voti). I due sistemi sono interconnessi.
La nostra candidata per il proporzionale è Roberta Rigamonti. Per votare lei, mettete sempre la croce sul simbolo , così Roberta Rigamonti riceverà automaticamente il vostro voto!

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SENATO – Giallo

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CAMERA – Rosa

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Elide Mussner, candidata alla Camera per il collegio Bolzano-Bassa Atesina e Hans Heiss, candidato al Senato per il collegio Nord-Est per l’alleanza Verdi-Sinistra propongono le loro linee guida.

Il turismo è un fattore importante dell’economia italiana, a cui contribuisce al momento con circa l’8% del PIL. Nel 2019 ha raggiunto 420 milioni di pernottamenti (ma solo 229 milioni nel 2020 a causa della pandemia); occupa quindi il quinto posto nel mondo. I futuri governi italiani, indipendentemente dal loro orientamento, vogliono puntare ancora di più sul turismo e sulle Bellezze dell’Italia.

Nel contesto nazionale, il turismo altoatesino è un attore di primo piano, visto che nel 2019, con circa 33,6 milioni di pernottamenti, ha raggiunto il 7,5% del gettito totale italiano. L’Alto Adige viene apprezzato nel contesto italiano – come pioniere nell’offerta e nell’incoming, come punto di riferimento per il turismo di qualità. Ma, molto più che in passato, la nostra provincia dovrebbe anche fare da apripista per un turismo rispettoso del clima e dell’ambiente. È quindi ancora più importante che il turismo sudtirolese crei nuove basi che corrispondano a un futuro rispettoso del clima e fungano da modello. Inoltre, il record del 2019 non è realisticamente ripetibile né auspicabile nel prossimo futuro. Da meno turismo hanno tutti da guadagnare. Ecco sei proposte.

1. Limitare i letti prima di quanto previsto

Il cosiddetto “limite massimo dei letti” adottato di recente viene osservato con attenzione negli ambienti governativi e professionali italiani. Viene addirittura considerato un modello, anche se si tratta fondamentalmente di una finta. Come ha sottolineato Riccardo dello Sbarba, il limite dei posti letto attualmente imposto porterà probabilmente a un aumento di circa 30.000 letti. La lunga frenata fino all’arresto effettivo richiederà diversi anni, ma può essere ridotta. Riducendo il numero di posti letto assegnati dai comuni, rinunciando a un’ulteriore espansione, dato che l’Alto Adige ha la più alta densità di posti letto di ospitalità per chilometro quadrato nella regione alpina. Tutti i soggetti coinvolti in questo ramo economico traggono vantaggio dal “meno”: grazie a minore concorrenza, a minore necessità di manodopera, a una migliore tutela del paesaggio e delle risorse idriche o energetiche, al minore indebitamento.

2. Costi reali

Trasparenza dei costi esterni: il turismo, come i trasporti, è uno dei settori che meglio riesce a esternalizzare i costi interni: gli oneri ambientali come il consumo di suolo, la perdita di biodiversità, l’aumento dei prezzi del mercato immobiliare, la mobilità generata dal turismo non gravano solo sul settore stesso, ma soprattutto sull’ambiente locale. Analogamente agli effetti positivi della creazione di valore, i costi esterni del turismo dovrebbero essere elencati con precisione attraverso una contabilità economica. In questo contesto sarebbe utile anche un confronto con altri settori economici. Un bel compito per la Libera Università o l’EURAC.

3. Certificazione climatica sistematica

Le imprese dovrebbero disporre di uno strumento per rendere chiara la loro impronta climatica e per avviare miglioramenti sistemici. I consumi energetici, le emissioni di CO2 e gli effetti sulla mobilità dovrebbero diventare visibili e comprensibili anche a livello aziendale. Non attraverso un altro mostro burocratico, ma con l’aiuto di un semplice strumento di cui gli eco-alberghi, ad esempio, dispongono già. Le sovvenzioni, classificate in base alle prestazioni climatiche, dovrebbero offrire importanti incentivi per diminuire l’impronta del turismo. Ci sono alberghi sudtirolesi che sono riusciti a ridurre le emissioni di 50/60 kg per ospite e pernottamento al 20%, a circa 10 kg: sono esempi incoraggianti di un’inversione di tendenza necessaria.

4. Il turismo deve entrare in maniera proattiva nella questione della mobilità

Una delle maggiori sfide per la nostra provincia è la situazione del traffico costantemente congestionato. Il turismo non è l’unico colpevole, ma è chiaramente un fattore importante. Secondo uno studio di IDM, solo il 7% degli ospiti decide di arivare in treno, mentre il 90% di tutti gli ospiti arriva in auto. È qui che dobbiamo attivarci, con coerenza e con progetti innovativi. Se ci impegniamo per un turismo sostenibile, non possiamo evitare il problema della mobilità.

La tassa di soggiorno dovrebbe essere aumentata, il surplus dovrebbe essere investito in progetti pilota per la mobilità alternativa. IDM dovrebbe coordinare i progetti. Soprattutto, si dovrebbe affrontare il problema dell'”ultimo miglio”, con un’offerta dinamica di autobus a chiamata e sistemi di car-sharing, che non gioverebbero solo al turismo ma anche alla popolazione locale. E questo è il punto: si tratta di trovare soluzioni che siano attraenti e accessibili a tutti, turisti e abitanti.

5. L’Alto Adige deve diventare una terra di zone turistiche tranquille

L’attuale suddivisione dell’Alto Adige in comuni “fortemente sviluppati” e “sviluppati” dal punto di vista turistico e “aree strutturalmente deboli” si basa fondamentalmente su un modello di crescita. Infatti, sotto la parola chiave “sviluppo”, lo sviluppo quantitativo è considerato la norma, mentre il “sottosviluppo” è considerato un caso problematico che necessita di essere migliorato. Come in precedenza, 55 comuni o parti di comuni in Alto Adige sono considerati “strutturalmente deboli.

Poiché nei punti caldi della Val Pusteria, della Ladinia, dello Sciliar, del Burgraviato e dell’Oltradige la decrescita sembra difficile da realizzare, altre aree dovrebbero essere maggiormente protette e sperimentare delle alternative. I comuni piccoli e strutturalmente deboli non dovrebbero vedere il loro “sotto-turismo” come un deficit, ma anche come un guadagno in termini di qualità della vita e come un incentivo a concentrarsi su altri settori.

6. Creare prospettive sostenibili attraverso processi partecipativi

Il turismo ha una grande responsabilità sociale, un settore che ha un forte impatto diretto e indiretto sulla qualità della vita della popolazione locale. È proprio per questo che non avremo un turismo sostenibile se non riusciremo a coinvolgere la popolazione locale nei processi decisionali del futuro. Il turismo deve uscire dalla visione egocentrica delle lobby e deve avere il coraggio di mettersi in gioco per prendere decisioni strategiche in collaborazione e dialogo con la popolazione locale. L’esempio dei Campionati mondiali di sci in Val Gardena è un caso negativo di processo decisionale non democratico. Le lobby decidono e la popolazione non ha diritto di voto. C’è un urgente bisogno di processi partecipativi che permettano alla popolazione di contribuire attivamente allo sviluppo del turismo.

La necessità di un’azione decisa e lungimirante è tanto più necessaria in quanto la crisi climatica sta già esercitando una pressione sull’attrattiva della regione alpina, in particolare dell’Alto Adige. In futuro, le regioni alpine meridionali diventeranno più che mai le “località estive d’Europa” iperfrequentate, se non si prenderanno le dovute precauzioni.

Il turismo è un settore importante e rimarrà tale, ma ha bisogno di regole che lo rendano sopportabile e sostenibile, nel senso che il settore deve adattarsi alla biodiversità, alla ricchezza del paesaggio e ai limiti dell’Alto Adige-Südtirol

L’esposto alla Corte dei Conti fa riferimento da un lato ai compensi eccessivi (20.000 Euro per un’ora di relazione o per l’introduzione a un intervento) elargiti per un evento organizzato dalla Provincia; dall’altro non si comprende come relazioni e interventi come quelli tenuti durante i “sustainability days” non rientrino tra le “iniziative di formazione e aggiornamento e altre iniziative analoghe organizzate dalla Provincia” (Titolo della delibera n. 39 del 26.01.2021) e quindi non siano soggette a quelle direttive.

BZ, 21.09.2022

Die Unterfertigten Brigitte Foppa, Riccardo Dello Sbarba und Hanspeter Staffler, Landtagsabgeordnete der Grünen Fraktion im Südtiroler Landtag, machen folgende Eingabe an den Rechnungshof:

Vom 06.-09.09.2022 haben in der Messe Bozen die Tage der Nachhaltigkeit stattgefunden. Sie wurden vom Land Südtirol als Kongress bzw. Plattform zum Thema Nachhaltigkeit ins Leben gerufen.

Ziele der Veranstaltung laut Homepage waren folgende:

#1: Schaffung einer Plattform für den Austausch zwischen Politik, Wissenschaft, Wirtschaft, Verbänden und Zivilgesellschaft 

#2: Nachhaltige Entwicklung einem breiten Publikum, insbesondere der Jugend, zugänglich machen 

#3: Ausarbeitung eines Empfehlungspapiers zur Unterstützung zukünftiger politischer Entscheidungen innerhalb der vier Schwerpunktthemen

 

Die Landesregierung war bei den Tagen der Nachhaltigkeit stark präsent: Das Detailprogramm ist online nicht mehr abrufbar, aber im PDF der Programmübersicht (Anlage 4) scheinen insgesamt mindestens 10 Teilveranstaltungen auf, an denen Vertreter:innen der Landesregierung anwesend waren.

Im Besonderen hat sich der Landeshauptmann mit dem Thema befasst und die Tage der Nachhaltigkeit genutzt, um in den Medien dazu präsent zu sein. Es hat also eine starke Identifizierung der Landesregierung mit den „sustainability days“ gegeben.

Internationale und lokale Referent:innen waren als Anziehungspunkte für die Veranstaltung gedacht. Im Nachfeld der „sustainability days“ hat die Grüne Fraktion eine Landtagsanfrage (Aktuelle Fragestunde im September 2022/26-09-22) (Anlage 1) gemacht, in der abgefragt wurde, wie hoch die Honorare der Referent:innen waren. Die Antwort (Anlage 2) ergab folgende Ergebnisse:

 

 Name  Honorar (€; exkl.)
 Diehl Katja  € 6.500,00
 Jeschke Sabina  € 22.000,00
 Balmann Alfons  € 2.500,00
 Arens-Azevedo Ulrike  € 700,00
 Storm Laura  € 5.000,00
 Goodall Jane  € 20.000,00
 Donno de Daniela  € 20.000,00
 Bradbrook Gail  € 1.200,00
 Mori Giovanni  € 500,00
 Grcheva Leonora  € 1.000,00
 Cecchini Chiara  € 1.000,00
 Engle Robert Fry  € 0,00
 Putzer Alex  € 1.450,00
 Pörtner Hans-Otto  € 2.000,00
 Braguzzi Paolo  € 1.500,00
 Aghaji Daze  € 2.200,00
 Riahi Keywan  € 2.000,00
 Hogan Clover  € 15.000,00
Hofmann David € 150,00
Bayley Sophie € 1.875,00
Seneviratne Sonia € 2.000,00
Wallace Wells David $ 22.000,00 

(= € 21.938,39, Stand 21.09.2022)

Oberkofler Zeno € 250,00
Brecelj Majda € 250,00

 

Diese vom Land gezahlte Honorare sind per se hoch: Jane Goodall hat z.B. laut Programm 1 Stunde gesprochen und dafür 20.000 Euro erhalten, Daniela di Donno erhielt dasselbe Honorar (20.000 Euro), um die Einführung für das Referat von Goodall zu halten). Sie liegen aber vor allem weit über den Höchstsätzen, die das Land den eigenen Ämtern und geförderten Agenturen oder Weiterbildungseinrichtungen auferlegt. Diese Höchstsätze werden mit Beschluss der Landesregierung festgelegt und periodisch aktualisiert. Man findet sie auf der Website des Amtes für Weiterbildung.

Die Sätze fußen auf dem Beschluss der Landesregierung Nr. 39 vom 26/01/2021 (Anlage 3) und sehen vor, dass 110 Euro pro Stunde für Referententätigkeit, max. 400 Euro für Referent:innen und Dozent:innen für eine gesamte Veranstaltung gezahlt werden können. Eine Erhöhung um 50% ist möglich, „für Initiativen mit hochspezialisierten Inhalten und Themen oder für Initiativen zulässig, die an bestimmte Zielgruppen, z.B. Führungskräfte, gerichtet sind. Die Erhöhung muss durch das curriculum vitae (z.B. hochspezialisierte oder auf nationaler oder internationaler Ebene anerkannte, renommierte externe Experten/Expertinnen) oder durch die berufliche Erfahrung, die angegebenen Referenzen oder eine Spezialausbildung gerechtfertigt sein“.

Diesem Widerspruch – also warum sich die Landesregierung nicht an ihre eigenen Höchstsätze halten muss – sind wir in der genannten Landtagsanfrage nachgegangen. Die Antwort der Landesregierung ist einigermaßen verwunderlich: „Die angesprochenen Honorarrichtlinien beziehen sich auf Aus-, Fort- und Weiterbildungsinitiativen. Die Sustainability Days verstehen sich nicht als Aus-, Fort- oder Weiterbildungsinitiative, sondern als internationale Austausch-Plattform für Wissenschaft, Politik und Stakeholders zur Förderung von nachhaltigen Lösungen im ländlichen Raum. Der auf dieser Ebene stattfindende Wissenstransfer unterliegt internationalen Preisstandards.“ (Anlage 2)

Es wird also damit argumentiert, dass dies kein Kongress, keine Tagung, keine Weiterbildungsveranstaltung gewesen sei. Dazu ist zu sagen, dass in der Praxis der Landesverwaltung grundsätzlich die Höchstsätze gelten, auch für Veranstaltungen, die nicht im engsten Sinne Weiterbildungsveranstaltungen sind, sondern Tagungen, Vernetzungstreffen etc.

Die Eingabe an den Rechnungshof macht also einerseits auf die überzogenen Honorare (20.000 Euro für 1 Stunde bzw. Einführung zu einem Referat) für eine vom Land organisierte Veranstaltung aufmerksam; zum Zweiten ist es nicht nachvollziehbar, dass Referate, wie sie bei den „sustainability days“ gehalten wurden, nicht unter „Bildungs- und ähnliche Initiativen, die vom Land organisiert werden“ (Titel des Beschlusses Nr. 39 vom 26.01.2021) fallen sollen und somit nicht den Richtlinien unterliegen.

Die Unterfertigten ersuchen um Benachrichtigung über den Fortgang eventueller Ermittlungen.

Anlagen:

Bozen, 21.09.2022

Cons. Prov.
Brigitte Foppa
Riccardo Dello Sbarba
Hanspeter Staffler

Le candidate di Verdi e Sinistra alle politiche 2022 Roberta Rigamonti e Marlene Messner hanno parlato oggi di lavoro e sociale. Sia Roberta Rigamonti, capolista del listino proporzionale regionale alla Camera che Marlene Messner, Candidata al Senato nel collegio uninominale di Merano – Venosta si impegnano da sempre per più giustizia sociale e per un mondo del lavoro che non lascia indietro nessuno.

Nella conferenza stampa di oggi hanno raccontato le loro posizioni su questi temi e hanno spiegato che cosa faranno se verranno elette il 25 settembre.

Per Roberta Rigamonti (49 anni, giurista e vicepresidente della Federazione per il sociale e la Sanità) è chiaro dove si trovano le principali criticità del nostro sistema sociale.

“In Italia le persone in assoluta povertà sono 4,6 milioni di cui 1,4 milioni sono minori, una donna su due non lavora, 3 milioni di giovani non studiano né lavorano, l’invecchiamento della popolazione è sempre più rapido e il tasso di natalità è tra i più bassi al mondo. Investiamo solo lo 0,7% del Pil in servizi sociali territoriali ma prevediamo di aumentare fino al 2% del Pil la spesa militare. È ora di cambiare e di fare scelte politiche nette e coraggiose di prevenzione e programmazione. Basta parlare di emergenza.

Il primo grande tema da affrontare è quello del lavoro. Lavoro, diseguaglianze e clima sono tre cose che stanno insieme.
Da troppi anni in Italia il lavoro è offeso e maltrattato. Noi crediamo debba invece tornare al centro di tutte le scelte della politica. L’obiettivo è garantire a tutte e tutti un reddito degno, ma anche condizioni che consentano ogni giorno, insieme al tempo per il riposo e per la libertà personale, un tempo per la manutenzione e la cura degli ambienti e delle relazioni, superando il modello sessista della divisione dei compiti.

Occorrono investimenti per garantire il diritto a una vita dignitosa, autodeterminata, delle persone più fragili della nostra comunità e di tutti e tutte. Abbattere le barriere architettoniche e sensoriali è solo un primo passo. I servizi di sostegno scolastico devono essere potenziati e in generale le persone disabili devono avere diritto a costruire la propria esistenza in autonomia. Di fondamentale importanza è anche il riconoscimento legale della figura del caregiver convivente, familiare e non, che permetta concrete tutele economiche e previdenziali.

Quello che oggi succede ad altre persone domani potrebbe riguardare noi o i nostri cari, per questo dobbiamo creare tutti insieme un mondo inclusivo, senza barriere fisiche o mentali, rispettoso di ogni diversità e pronto a realizzare condizioni di consapevolezza, autonomia e indipendenza.

Una società attenta al clima ed ai più fragili è un posto migliore per tutti!”.

Marlene Messner (57 anni, direttrice dell’Associazione dei musei e a lungo direttrice di Urania Meran) concorda e ribadisce le priorità sui temi sociali.

“Considerando la carenza di manodopera qualificata in Alto Adige e in tutta Italia e l’elevata disoccupazione giovanile (nel resto d’Italia) è necessaria una massiccia offensiva formativa. In questo modo, possiamo formare i giovani – con e senza background migratorio – a diventare badanti, artigiane/i, lavoratori e lavoratrici specializzati, ecc. attraverso l’insegnamento della lingua e una compatta formazione specializzata.

È urgente offrire alle persone che hanno trovato rifugio nel nostro Paese un’alternativa all’illegalità e al lavoro nero. Non si tratta solo di una necessità economica, ma di una questione di diritti umani e di dignità.

Abolire il lavoro precario: In Italia, 8 nuovi contratti di lavoro su 10 sono a tempo determinato. Studenti e studentesse devono accettare stage mal pagati o non pagati. Le/i giovani con un’alta formazione lasciano il Paese o non vi ritornano più una volta terminati gli studi. Questo comporta un danno enorme per l’economia, l’innovazione e la salvaguardia delle pensioni. Chiediamo quindi un salario minimo di 10 € e alloggi a prezzi accessibili.

Noi dell’Alleanza Verdi Sinistra ci impegniamo a garantire che nessuno sia svantaggiato a causa del proprio sesso. È così estremamente importante aumentare il tasso di occupazione femminile in Italia. Il 42% delle donne tra i 30 e i 69 anni non ha un lavoro. Sono soprattutto le donne che provengono da contesti economici precari a lasciare il lavoro dopo la nascita del figlio. Le conseguenze sono devastanti: nessuna pensione, povertà, mancanza di autonomia e anche meno manodopera qualificata per la nostra economia.

Chiediamo quindi l’ampliamento delle strutture per l’infanzia, un ministero per le pari opportunità, stessa retribuzione per lo stesso tipo di lavoro e un congedo parentale di 4 mesi per entrambi i genitori.”

Roberta Rigamonti e Marlene Messner, due bellissime candidature, due donne di grande spessore, pronte a portare impegno ed entusiasmo nel nuovo Parlamento italiano. La partita è aperta e il 25 settembre ogni voto potrà fare la differenza!

INTERROGAZIONE SU TEMI D’ATTUALITÀ.

Mercoledì 14 settembre il Presidente di Autobrennero Hartmann Reichhalter ha presentato in Consiglio provinciale la proposta di PPP per la concessione cinquantennale di A22. Il PPP si basa su una previsione di aumento del traffico nei cinquant’anni (2023-2072) tra il 14% e il 20% a seconda degli scenari. Tre giorni dopo, sabato 17 settembre, durante una manifestazione di protesta anti-traffico a Colle Isarco, l’europarlamentare Herbert Dorfmann ha affermato di disporre di prognosi che prevedono un aumento del 50% del traffico su A22 nei prossimi 10 anni. Si tratta di stime notevolmente divergenti che richiedono una spiegazione.

Si chiede alla Giunta provinciale:

  1. Come spiega la Giunta provinciale la differenza eclatante tra le previsioni presentate da Reichhalter e quelle citate da Dorfmann?
  2. Dispone la Giunta provinciale delle previsioni citate da Dorfmann? Qual è la fonte di tali previsioni e su quali dati e calcoli si fondano?
  3. Su quali dati e calcoli si fondano invece le previsioni contenute nel PPP di Autobrennero Spa presentate da Reichhalter? In che cosa differiscono da quelle di Dorfmann?
  4. Tra le previsioni presentate da Reichhalter e quelle dichiarate da Dorfmann, secondo la Giunta provinciale a quali bisogna credere?

Bolzano, 19.09.2022

Cons. prov.
Riccardo Dello Sbarba
Brigitte Foppa
Hanspeter Staffler

COMUNICATO STAMPA.

All’inizio di settembre presso la Fiera di Bolzano si sono svolte le Giornate della sostenibilità. Su questo grande evento sono state diverse le voci critiche, e a queste i Verdi in Consiglio provinciale hanno preferito non contribuire, in quanto una “iniezione di marketing” sul tema della sostenibilità e della protezione del clima può essere vista anche in modo positivo.

“Tuttavia, condividiamo lo scetticismo di molti che non ritengono giustificato il livello così elevato dei costi”, afferma la capogruppo Brigitte Foppa. “Ci siamo fatti delle domande soprattutto sui compensi di relatori e relatrici. A maggior ragione sapendo che la Giunta ha approvato una delibera che stabilisce esattamente l’importo massimo di tariffe e compensi per relatori e relatrici“. E sono davvero molto limitate le tariffe che la Provincia prevede: 110 euro all’ora per un massimo di 400 € a docente/relatore o relatrice per la partecipazione a un intero evento. Esiste anche la possibilità di un aumento del 50%, “per iniziative su contenuti e argomenti trattati a un livello di specializzazione particolarmente elevato o riferite a particolari destinatari, come per esempio il personale dirigenziale”. L’aumento deve essere motivato dal curriculum vitae (per esempio esperti o esperte esterni di alta specializzazione o di ampia e riconosciuta fama a livello nazionale o internazionale) ovvero dall’esperienza professionale, dalle referenze indicate o dalla specifica formazione”, così si legge sulla delibera della Giunta che stabilisce i compensi a esperti o esperte esterni per iniziative di formazione e aggiornamento (n. 39 del 26/01/2021).

Ciò rende ancora più sorprendenti gli onorari pagati alle Giornate della sostenibilità. Dalla risposta alla nostra interrogazione apprendiamo che Sabina Jeschke e David Wallace-Wells hanno ricevuto un pochino di più di 400 €, cioè 22.000 € ciascuna/o. Daniela di Donno e Jane Goodall hanno ricevuto 20.000 euro ciascuna, Clover Hogan altri 15.000 €. Constatiamo quindi che le tariffe fissate dalla Giunta non si applicano molto ai propri eventi.

Lasciamo aperta la domanda se una cosa così sia sostenibile. Una nota a margine: per i/le “parlanti a km 0”, cioè relatrici e relatori provenienti dall’Alto Adige, sono stati retribuiti con le solite tariffe da fame: tra i 150 e i 250 €.

 

In allegato: Risposta della Giunta provinciale all’interrogazione del Gruppo Verde in Consiglio provinciale

Bolzano, 19.09.2022

Cons. prov.
Brigitte Foppa
Riccardo Dello Sbarba
Hanspeter Staffler

COMUNICATO STAMPA.

Mercoledì 14/09/2022 abbiamo portato in Consiglio provinciale la mozione per un maggior riconoscimento economico e professionale del personale docente.

La mozione riguardava principalmente la necessità di contrastare la carenza di insegnanti nelle scuole rendendo la professione nuovamente più attraente attraverso un aumento salariale a lungo termine e attraverso modelli di orario di lavoro alternativi, programmi di resilienza o altri progetti. “La professione di insegnante deve essere nuovamente valorizzata senza dimenticare un aumento adeguato della retribuzione”, di questo è convinto il primo firmatario Hanspeter Staffler. Bisogna fare qualcosa per quanto riguarda gli stipendi sottodimensionati e la mancanza di riconoscimento nei confronti del personale docente. Non bastano contributi come il bonus IT, gli stipendi devono essere aumentati a lungo termine, solo così possiamo sperare di contrastare la carenza di insegnanti. Nel corso del dibattito, la maggior parte dei Consiglieri si è espressa in modo favore alla proposta. Poiché sono previste delle trattative con i sindacati, Hanspeter Staffler ha accolto la proposta dell’assessore di sospendere la trattazione. “Speriamo che il l’assessore mantenga la parola e che vala la pena attendere, perché la crisi del mondo dell’istruzione è ormai realtà e dobbiamo agire subito”, conclude Hanspeter Staffler.

COMUNICATO STAMPA.

Il Consiglio provinciale ha approvato oggi l’emendamento presentato da Brigitte Foppa in collaborazione con l’assessora Deeg che inserisce nella legge sull’invecchiamento attivo il controllo preventivo del rispetto dei diritti umani nelle case di riposo da parte di una commissione indipendente.

Il Consiglio provinciale ha trattato questa settimana il disegno di legge “Promozione e sostegno dell’invecchiamento attivo in Alto Adige”. Nel corso di un dibattito molto sentito, è stato approvato l’inserimento nella legge della possibilità di effettuare da parte di una commissione indipendente dei controlli nelle strutture di cura, in cui le persone anziane non vivono, talvolta, in piena autonomia e autodeterminazione.

“Esperienze in altri paesi europei dimostrano come la possibilità di effettuare dei controlli preventivi in case di riposo o altre strutture di cura porta a un miglioramento effettivo delle condizioni strutturali di questi istituti” spiega Brigitte Foppa, promotrice dell’emendamento. “Non si tratta di demonizzare nessuno, ma piuttosto di aumentare la sensibilità su questi temi e di aiutare le case di cura e di riposo a migliorare il loro servizio – spesso messo in difficoltà per la carenza di personale”. È un tema questo che direttamente o indirettamente riguarda, o prima o poi riguarderà, tutte e tutti noi.

I Verdi portano avanti da tempo questo tema, non solo per le case di riposo, ma per tutte quelle strutture in cui le persone vivono in una situazione di libertà limitata. “Dopo sette anni che lavoro su questo tema, davvero questo è un momento importante – è un passo importante nella giusta direzione”, commenta soddisfatta la consigliera Foppa.

Il Gruppo Verde ha votato a favore di questo disegno di legge, anche perché sono stati accolti svariati emendamenti che hanno contribuito a completare e migliorare la legge. Si introduce:

  • la formazione sessuale e la consulenza sulla sessualità nelle terza età;
  • la prospettiva di genere, particolarmente importante per persone anziane;
  • ci saranno misure per accogliere l’eredità culturale delle persone anziane;
  • le consulte per gli anziani saranno messe in raccordo con i Consigli Comunali

e appunto le Commissioni per la salvaguardia dei diritti umani, che costituiranno una pietra miliare per la nostra cultura e pratica della cura.

Bolzano, 16/9/2022

Cons. prov.
Brigitte Foppa
Riccardo Dello Sbarba
Hanspeter Staffler

ANFRAGE ZUR SCHRIFTLICHEN BEANTWORTUNG.

Das Kasernenareal in Schlanders war seinerzeit ein massiver Eingriff in die gewachsene Kulturlandschaft des Vinschgaus. Zwischen den Dörfern Schlanders und Kortsch entstand eine weitere kompakte Ortschaft, die weder kulturell noch landschaftlich in irgendeiner Weise mit der Umgebung korrespondierte.

Fast 100 Jahre später schaut die Realität anders aus: Schlanders hat sich gewaltig entwickelt und ist heute das Dienstleistungszentrum im Vinschgau. Die den Kasernen angrenzenden Gebiete sind mittlerweile mit Wohnungs-, Gewerbe- und Industriebauten erschlossen, gewissermaßen hat sich um den zentralen Platz der Kasernen ein wichtiger Teil der modernen urbanistische Entwicklung von Schlanders gruppiert.

Die Kasernen sind seit dem Abzug des Heeres in einen Dornröschenschlaf verfallen und wurden dank der Initiative der rührigen Initiativgruppe der BASIS Vinschgau und des Bürgermeisters von Schlanders vor einigen Jahren wachgeküsst. Heutzutage gibt es dort Vinschgaus wichtigste Kreativwerkstätten, aufblühende Coworking-Spaces und innovative Begegnungsräume. Alles Angebote, welche Schlanders, der Vinschgau und auch Südtirol dringend benötigen.

In letzter Zeit haben sich immer wieder Bürger:innen an uns gewandt und ihre Befürchtung deponiert, dass sowohl der Gebäudebestand als auch der zentrale Platz einem riesigen Immobilienprojekt weichen sollen, was aus Sicht des Denkmalschutzes und vor allem aus Sicht der Nachhaltigkeit sehr bedenklich ist.

Daher richten wir folgende Fragen an die Landesregierung:

  1. Welche urbanistische Zweckbestimmung ist für das Areal der Kasernen geplant oder bereits entschieden?
  2. Wer sind die Eigentümer des Areals und falls es mehrere sind, zu welchen Anteilen?
  3. Gibt es bereits konkrete Bebauungspläne? Falls ja, ersuchen wir um deren Aushändigung.
  4. Gibt es von Seiten der Landesregierung Bedenken aus Sicht des Denkmalschutzes? Falls ja, welche Gebäude sind davon betroffen?
  5. Der eventuell geplante Abbruch von völlig intakten Gebäuden, ist aus Sicht des Klimaschutzes und der CO2-Bilanz heutzutage ein absolutes No-Go. Wurde dieses Prinzip von der Landeregierung oder von der Gemeinde Schlanders bei der anscheinend geplanten Schleifung des Bestandes und Errichtung von Neubauten berücksichtigt ?

Bozen, 16.09.2022

Landtagsabgeordnete

Brigitte Foppa

Riccardo Dello Sbarba

Hanspeter Staffler