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DISEGNO DI LEGGE REGIONALE N. 1/XVI.

La Costituzione della Repubblica italiana riconosce all’articolo 51 pari diritti a donne e uomini e promuove le pari opportunità. La legge del 23 novembre 2012, n. 215 prevede varie misure per rafforzare la rappresentanza di entrambi i generi negli organi politici a livello comunale e provinciale. In riferimento ai comuni la legge prevede che gli statuti comunali debbano stabilire norme per garantire la presenza di entrambi i generi nelle giunte e negli organi collegiali.
L’ordinamento delle leggi elettorali degli organi comunali della Regione Trentino-Alto Adige è in parte stato adeguato alle previsioni della legge del 2012, senza tuttavia includere l’obbligo di rappresentanza dei due generi nelle commissioni consiliari.
Ma questo ormai è anacronistico.
Anche nelle commissioni consiliari dei comuni dev’essere garantita un’adeguata rappresentanza di ambo i generi. L’obiettivo del presente disegno di legge è di colmare la lacuna legislativa, prevedendo che le commissioni consiliari dei comuni siano composte in futuro in modo tale da garantire l’adeguata rappresentanza di entrambi i generi.
In tal modo si intende migliorare anche la qualità delle tematiche affrontate in sede comunale. C’è infatti bisogno dello sguardo di uomini e di donne sul mondo, se lo si vuole capire e ancor più, se lo si vuole amministrare e far crescere.

Bolzano, 01.02.2019

Consiglieri regionali
Brigitte Foppa
Riccardo Dello Sbarba
Hanspeter Staffler
 

 

Disegno di legge N. 1/XVI “Rappresentanza di genere nelle commissioni consiliari dei comuni”

Art. 1
Promozione della rappresentanza di genere nelle commissioni dei consigli comunali
1. Nell’articolo 1, comma 5 della legge regionale del 3 maggio 2018, n. 2
(Codice degli enti locali della Regione autonoma Trentino-Alto Adige) le parole
“a eccezione di quelle consiliari” sono soppresse.

Art. 2
Entrata in vigore
1. Questa legge entra in vigore il 15esimo giorno dopo la sua
pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.

La Svp smentisce se stessa. Le troppe assenze umiliano il Consiglio

Il Consiglio regionale ha oggi bocciato la proposta di legge del gruppo Verde sulla legge elettorale che riguarda i comuni.
All’articolo 1 si prevedeva di applicare anche alle elezioni comunali la stessa norma sulla parità di genere che già vige per le elezioni provinciali in Alto Adige: che venga garantito in ciascuna lista almeno un terzo di candidature effettive per il genere meno rappresentato. Oggi nei comuni basta ancora una sola donna a fare da foglia di fico di una lista al 99% maschile!
All’articolo 2 si prevedeva una semplificazione per la presentazione delle liste, esonerando dalla raccolta di firme per le elezioni nei comuni tutte le liste già presenti nel consiglio comunale interessato (oggi sono dispensati solo i partiti presenti in Consiglio provinciale).

Si trattava di proposte di buon senso, che però sono state votate solo da Verdi e PD. La SVP ha votato no, smentendo se stessa, poiché è proprio la SVP ad aver previsto nella legge per le provinciali 2018 una norma sulla rappresentanza di genere identica a quella che noi Verdi volevamo estendere ai comuni.
Ma grave è stato anche il menefreghismo dimostrato dall’alto numero di assenti e non votanti (ben 26 su 70) che in questo modo hanno dimostrato la scarsa considerazione in cui tengono il proprio mandato politico.

I risultati della votazione, avvenuta in modo nominale:
2018 09 04 RisutaltoVotoPassaggioArticolato

Qui il testo della proposta di legge.

Gruppo Verde in Consiglio Regionale

Brigitte Foppa
Hans Heiss
Riccardo Dello Sbarba