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Scuola e pubblica amministrazione: attrezziamoci per le sfide del futuro

PRESSEMITTEILUNG.

Per il mese di ottobre, il Gruppo Verde dedicherà le sue mozioni alla scuola, all’amministrazione pubblica e alle sfide che queste dovranno prepararsi ad affrontare. Nella loro conferenza stampa del 6 ottobre 2020 i consiglieri verdi hanno spiegato come supportare i/le docenti e come sia importante investire nell’open source nelle scuole e nelle amministrazioni pubbliche.

Introduciamo finalmente anche in provincia la “Carta del Docente”

Dal 2015 lo Stato italiano mette a disposizione degli insegnanti 500 Euro all’anno per l’acquisto di materiali e strumenti didattici o per partecipare a corsi di aggiornamento. In Provincia di Bolzano la cosiddetta Carta del docente non è mai stata attivata, con la scusa della competenza provinciale sulla scuola. “L’Alto Adige è in ritardo di sei anni. Nel frattempo, nel resto d’Italia i/le docenti hanno ricevuto a testa 3000 Euro. Non è certo questo il modo in cui vogliamo interpretare l’autonomia” commenta Brigitte Foppa.

Dal lockdown in poi le/gli insegnanti si sono dovuti attrezzare autonomamente per tenere le lezioni online, usando la propria connessione internet, procurandosi computer, creando materiali didattici ad hoc, ecc. La situazione degli insegnanti da questo punto di vista si è pesantemente inasprita dal lockdown in avanti, come si legge anche dalle varie petizioni e lettere aperte di questi ultimi mesi.

L’attività didattica online è tutt’ora valida, nella combinazione attualmente adottata soprattutto dalla scuola tedesca tra presenza in classe e lezioni online. E resterà probabilmente una prassi anche in futuro per garantire l’attività didattica nel caso i contagi dovessero aggravarsi, quindi è sempre più necessario dare supporto e strumenti validi al personale scolastico per assicurare la qualità del loro lavoro e delle lezioni.

È ora quindi di introdurre finalmente la Carta del docente anche in Alto Adige, seguendo l’esempio di un’altra Regione a statuto speciale, come la Val d’Aosta. E la proposta è condivisa da tutta l’opposizione che ha firmato la mozione del Gruppo verde.

Sostenibilità digitale: strategia software open source (strategia OSS)

Con la pandemia e il lockdown provocato dal covid19 si è verificata una drastica accelerazione nella digitalizzazione di servizi e delle modalità di lavoro. La domanda su chi fornisce software e cloud diventa quindi sempre più di attualità. Da qualche tempo in tutta Europa a livello politico e amministrativo si è concordato che una totale dipendenza da un ristretto numero di fornitori a livello mondiale di servizi software e cloud comporti un potenziale di rischio per le pubbliche amministrazioni, per cui in futuro sarebbe opportuno introdurre una concorrenza possibilmente ampia nelle gare per l’acquisizione e lo sviluppo di prodotti informatici. Da questo punto di vista la legislazione italiana è all’avanguardia e ha definito delle linee guida che vanno proprio nella direzione dell’open source.

Eppure, in Alto Adige nell’autunno 2019 l’amministrazione provinciale ha deciso di fermare il progetto di software libero FUSS (Free Upgrade for a digitally Sustainable School) in corso nelle scuole italiane, e di sostituire il relativo software con software privato. “Tale decisione risulta incomprensibile dal punto di vista didattico e strategico ed è in evidente contrasto con le linee guida adottate in Italia su acquisizione e riuso di software per le pubbliche amministrazioni” sostiene Hanspeter Staffler.

Nella nostra proposta chiediamo quindi alla Provincia di cambiare rotta e di elaborare una strategia su come incentivare e sviluppare l’uso dell’open source all’interno dell’amministrazione pubblica.

 

Bolzano, 06.10.2020

Cons. prov
Brigitte Foppa
Hanspeter Staffler
Riccardo Dello Sbarba

 

Author: Heidi

Giornata mondiale de
Carta del docente: n
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