HomeDeutschPer il giardino vescovile a Bressanone chiediamo un taglio dei costi e sostenibilità del progetto pensando al clima e al bilancio provinciale

Per il giardino vescovile a Bressanone chiediamo un taglio dei costi e sostenibilità del progetto pensando al clima e al bilancio provinciale

ORDINE DEL GIORNO N. 14 ai disegni di legge provinciale n. 100/21, n. 101/21 e n. 102/21.

Guardando alle prossime future diminuzioni e perdite di entrate, ma soprattutto all’aumento della spesa per numerose voci, in modo particolare per l’istruzione e la formazione, la sanità, il sociale e la cultura, nei prossimi anni serviranno nuovi margini di manovra per quanto riguarda le entrate e la riallocazione dei fondi. Per questo motivo, e dopo gli sforzi compiuti negli ultimi anni, urge provvedere a una generale revisione della spesa che richiederà proposte concrete. Noi intendiamo dare il nostro contributo e integrare le nostre nel modo seguente.

Una voce di spesa che potrebbe essere rivista senza grandi sforzi concerne il giardino vescovile di Bressanone, di cui è proprietaria la diocesi e  che il Comune di Bressanone ha in affitto dal
2008, facendone un uso temporaneo e stagionale. La lunga vicenda della progettazione è ben nota: abbiamo prima assistito all’avvio di un processo partecipativo, poi c’è stato un concorso da cui è
uscito un progetto vincitore, e infine nel 2017 la svolta con l’incarico affidato all’artista multimediale André Heller. La Giunta provinciale e la Curia proprietaria hanno sostenuto il Comune di Bressanone nella sua intenzione di affidare l’incarico al famoso artista. Per il progetto la Giunta provinciale ha stanziato 10 milioni di euro circa, di cui una parte importante è già stata assegnata al Comune di Bressanone.

Il tentativo intrapreso nel maggio 2020 dalla Giunta comunale di Bressanone di dare a Heller un incarico effettivo con affidamento diretto, e quindi senza gara, ha tuttavia suscitato proteste.
L’Ordine degli Architetti della provincia di Bolzano è ricorso al TAR di Bolzano che nella sua sentenza del novembre 2020 gli ha dato pienamente ragione. Secondo il TAR, l’incarico affidato a Heller non è una prestazione artistica singolare e unica, visto che già prima c’era stato un concorso per lo stesso progetto con quasi 100 partecipanti. Oltre a ciò, nella sentenza si riconoscono anche altri motivi di ricorso. Il Comune di Bressanone ha a sua volta presentato appello al Consiglio di Stato contro la sentenza del TAR. L’udienza avrà luogo nel dicembre 2021 e la pubblicazione della sentenza è prevista per l’inizio del 2022.

Se anche l’alta corte amministrativa dovesse riconoscere che l’incarico affidato dal Comune ad André Heller non è ammissibile, con ciò chiedendone l’annullamento definitivo, la Giunta provinciale dovrebbe far valere il suo potere. Potrebbe quindi sollecitare il Comune a rinunciare al progetto di risistemazione con un costo previsto (senza bonifica del terreno né costi accessori) di almeno 10 milioni di euro, per puntare su una variante più economica e più attenta alle esigenze della cittadinanza. L’idea di un giardino altamente attrattivo, disegnato da André Heller, che accanto agli abitanti possa attrarre folle di turisti, rientra in tempi pre-pandemici, va rivista per quanto riguarda gli obiettivi e i costi, e ormai risulta persino superata. In questo periodo di crisi pandemica e climatica stanziare una somma di questa entità contrasta con gli obiettivi di sostenibilità, prossimità alla cittadinanza, giustizia sociale e consapevolezza dei costi. Anche buona parte degli abitanti di Bressanone ha manifestato, con raccolte firme e flash mob, il proprio desiderio di vedere realizzata una variante più semplice e più vicina alla gente del progetto per la risistemazione del giardino. Per questi motivi la Giunta provinciale dovrebbe far valere la propria posizione negoziale ed esortare il Comune di Bressanone a puntare su una soluzione più sobria e più attenta alle esigenze della popolazione residente. Un notevole effetto di un cambiamento di programma sarebbe anche uno sgravio del bilancio provinciale di diversi milioni di euro.

Pertanto il Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano incarica la Giunta provinciale,

  1. di attendere l’esito della sentenza del Consiglio di Stato, che verrà emessa a breve, per riprendere, in caso di annullamento dell’incarico ad André Heller, il dialogo con il Comune di Bressanone;
  2. di sollecitare il Comune di Bressanone, in caso di annullamento dell’incarico, a trovare una variante al progetto che sia più economica, più attenta alle esigenze della cittadinanza e più rispettosa del clima;
  3. di tagliare, se così fosse, in misura notevole e ancora da stabilire, i fondi di bilancio stanziati a tal fine;
  4. di imporre, anche in caso di conferma dell’incarico, una significativa riduzione dei costi.

 

Consiglieri provinciali
Brigitte Foppa
Riccardo Dello Sbarba
Hanspeter Staffler

Author: Heidi

Istruzione al limite
Un’area ferroviari
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