ANFRAGE ZUR AKTUELLEN FRAGESTUNDE.

In unmittelbarer Nähe der Autobahnausfahrt Vahrn, wurde kürzlich eine größere Fläche Wald gerodet, wobei es sich um die letzten Reste von Waldbeständen am Talboden des Eisacktales handelt (siehe beiliegendes Foto).

Daher richten wir folgende Fragen an die Landesregierung:

  1. Wie groß ist die gerodete Fläche?
  2. Was soll auf der gerodeten Fläche entstehen?
  3. Wieviel Waldfläche wurden in den Jahren 2010-2020 südtirolweit in Bauland umgewidmet? Wir ersuchen um Übermittlung der jährlichen Werte insgesamt.
  4. Wieviel Waldfläche wurde in den Jahren 2010-2020 in Tourismusgebiet und wieviel Waldfläche in Gewerbegebiet umgewandelt?

Bozen, 18.03.2021

Landtagsabgeordnete
Hanspeter Staffler
Brigitte Foppa
Riccardo Dello Sbarba

Hier könnt ihr die Antwort der Landesregierung herunterladen.

COMUNICATO STAMPA.

Ieri 18 marzo doveva arrivare in Consiglio regionale il disegno di legge 19/XVI del Gruppo Verde. Questo prevede l’introduzione di una quota effettiva e obbligatoria di candidate donne nelle liste elettorali a livello comunale. Dopo il deprimente risultato delle ultime elezioni comunali e dopo la recente vicenda eclatante nel Consiglio dei comuni dell’Alto Adige (che viene di nuovo composto da 15 uomini e 2 donne per farci ripiombare nel più nero passato!) i tempi sono stramaturi per questo passo.

Ricordiamo:
Secondo la legge elettorale, al momento è possibile che possa esserci una sola donna sulla lista elettorale. Nel caso che il previsto terzo dei posti in lista non venga raggiunto, i posti restano semplicemente vuoti – e gli uomini possono stare tra di loro. “Questo fa sì che elettrici e gli elettori hanno sempre troppa poca scelta tra le donne a cui dare il voto – ne è convinta la prima firmataria Brigitte Foppa – se c’è solo una donna in lista e molti uomini invece portano un’offerta più differenziata è chiaro che continueranno a essere votati sempre più gli uomini. E così continua e venire rafforzato il tradizionale vantaggio degli uomini nei comuni!”

Le quote non sono simpatiche. Ma sono necessarie, almeno finché non verrà raggiunta una parità e non verrà rappresentata davvero la pluralità della nostra società anche nelle liste elettorali dei comuni.

Per questo molte donne ieri attendevano con ansia la discussione in Consiglio regionale. Il disegno di legge era al punto n. 10 dell’ordine del giorno (nell’ultima seduta erano stati 14 i punti trattati, la speranza era quindi giustificata).

E invece no. L’importante sostituzione del signor assessore Cia con il signor assessore Ossanna è durata fino alle ore 16:40. Il neo assessore, tra l’altro, non ha aperto praticamente bocca. Aspettare in silenzio: è sempre stato questo il suo atteggiamento, anche nella scorsa legislatura.

Esasperata da questo nuovo rinvio, Brigitte Foppa commenta con ironia: “Con questi ritmi una donna riesce a mettere al mondo un bambino…”.

Il disegno di legge verrà probabilmente trattato ad aprile. Forse.

Trento, 18/03/2021

Cons. regionali
Brigitte Foppa
Lucia Coppola
Riccardo Dello Sbarba
Hanspeter Staffler

COMUNICATO STAMPA.

Nell’ultimo decennio è stata data particolare attenzione all’inquinamento luminoso e alle sue conseguenze. È ormai comprovato come l’inquinamento luminoso abbia effetti negativi sull’uomo, sulla flora e sulla fauna. A soffrirne in modo particolare sono gli insetti notturni, ma anche tante persone soffrono per la continua irradiazione di luce durante la notte, sviluppando ad esempio disturbi del sonno. Non da ultimo si lamentano anche gli astronomi e le persone amanti degli astri e del cielo notturno.

Gli esperti concordano sul fatto che questo tipo di inquinamento, con tutte le ripercussioni negative sull’uomo e sull’ambiente circostante, possa essere evitato. Molte Province e Comuni si sono già attivati per trovare dei rimedi, anche in Trentino Alto Adige/Südtirol.

L’impianto di illuminazione all’uscita autostradale Bolzano-Sud contribuisce sensibilmente all’inquinamento luminoso. È talmente potente che è ben visibile dalla Stazione Spaziale Internazionale ISS, come più potente fonte di luce di tutto l’Alto Adige e del Trentino.

Su proposta del Gruppo Verde, il Consiglio regionale impegna quindi la Giunta a:

  1. cercare un accordo con gli azionisti della Autostrada del Brennero per modificare gli attuali impianti di illuminazione all’uscita Bolzano-Sud e passare a sistemi di illuminazione a risparmio energetico e a basso inquinamento luminoso;
  2. cercare un accordo con gli azionisti della Autostrada del Brennero per redigere un piano per il contenimento dell’inquinamento luminoso in tutti gli spazi esterni, con un censimento dello status quo e un piano d’azione per l’adeguamento degli impianti a sistemi di illuminazione a risparmio energetico e a basso inquinamento luminoso.

“Siamo molto soddisfatti del risultato. È importante che contro l’inquinamento luminoso si impegnino tutte le istituzioni nei rispettivi ambiti di competenza – commenta Hanspeter Staffler, primo firmatario della mozione approvata – ed è giusto che anche la A22 faccia la sua parte”.

Trento, 17/3/2021
Cons. Reg.
Hanspeter Staffler
Riccardo Dello Sbarba
Brigitte Foppa
Lucia Coppola
***

COMUNICATO STAMPA.

In questi giorni si discute in modo molto acceso sul Consiglio dei Comuni e la minoranza eclatante delle donne presenti. Infatti su 17 nuovi membri le donne elette sono solo due. Una differenza enorme e inaccettabile nel 2021.

Il Gruppo Verde sul tema delle donne nei Consigli Comunali, le modalità di elezioni e di promozione delle donne a livello comunale si impegna da sempre. Uno dei mezzi per migliorare la desolante situazione per ora resta la quota obbligatoria di donne sulle liste elettorali.

Ancora nel 2019, su questo tema il Gruppo Verde ha presentato un disegno di legge regionale, che, dopo la clamorosa bocciatura in Commissione Legislativa, arriva domani 17 marzo 2021 in Consiglio regionale, nella seduta plenaria. La discussione non poteva arrivare in un momento più adeguato.

Le elezioni comunali di questo autunno hanno mostrato chiaramente quanto sia ancora difficile per le donne farsi eleggere. Per dare qualche numero: in Alto Adige sono state elette 13 sindache e 103 sindaci; nella maggior parte dei comuni la percentuale di donne elette non supera il 25%. Molti studi mostrano che il Comune è il livello delle istituzioni democratiche in cui le donne fanno più fatica a entrare. Alla composizione delle liste ci si accorge spesso alla fine che mancano le donne e allora se ne cerca una in fretta e furia da inserire in coda e avere la coscienza a posto. Ma questo non basta. Così i Verdi hanno proposto di uniformare la legge elettorale per le comunali a quella per le provinciali: anche le liste elettorali comunali dovrebbero quindi essere composte per almeno 1/3 da donne.

“A ottobre la discussione in Commissione regionale non aveva portato buoni frutti e la proposta è stata bocciata. Vedremo come andrà domani il dibattito in plenaria. La SVP non potrà certo ignorare la figuraccia fatta in questi giorni per il Consiglio dei Comuni” commenta speranzosa la prima firmataria Brigitte Foppa.

Cons. reg.
Brigitte Foppa
Riccardo Dello Sbarba
Hanspeter Staffler

ANFRAGE ZUR AKTUELLEN FRAGESTUNDE.

Im Paket des Recovery Fund sehen wir in der Mission 2 „Grüne Revolution und Ökologischer Wandel“ unter „Green Priority – Liegenschaften“ das Projekt „Errichtung des öffentlichen Schlachthofs Bozen“, für das 8 Millionen veranschlagt werden. Es gibt in Südtirol über 40 Schlachthöfe, öffentliche und private Schlachthäuser, kleine und große Strukturen, die – im Rahmen der Gesamtproblematik des Tötens von Tieren für die menschliche Ernährung – dafür sorgen, dass kleine Kreisläufe in der Nahversorgung möglich sind und dem Tierwohl durch möglichst kurze Tiertransporte gedient wird. Es kann und darf nicht sein, dass ein zentraler Schlachthof besonders gefördert wird, während die anderen riskieren im wahrsten Sinne des Wortes auszubluten. Das alles womöglich nicht zum Wohle der Tiere und der regional Wirtschaftstreibenden.

Daher richten wir folgende Fragen an die Südtiroler Landesregierung

  1. Wie wird die Errichtung eines zentralen Schlachthofs als Teil der Strategie „Ökologische Revolution“ argumentiert?
  2. Welche Vorteile bietet der zentrale Schlachthof im Hinblick auf die Verladung der Tiere, die Qualität des Transportes, Wartezeit bis zum Abladen und Abladevorgang, Wartezeit bis zur Tötung, Qualität der Betäubung und Tötung?
  3. Welche Gesamtstrategie wird damit verfolgt? Wie stellt man sich die Verteilung der Schlachtungen im Land nach Fertigstellung des zentralen Schlachthofes numerisch vor?
  4. Wollte und sollte man nicht indessen die dezentrale Schlachtung fördern?

BZ, 15.03.2021

Landtagsabgeordnete
Brigitte Foppa
Riccardo Dello Sbarba
Hanspeter Staffler

 

Hier könnt ihr die Antwort der Landesregierung herunterladen. Und unsere Replik dazu.

ANFRAGE ZUR SCHRIFTLICHEN BEANTWORTUNG.

Ende Juni 2021 soll die Konzertserie „Brixen Classics“ starten, die Programme aus bekannten Opern in und um Brixen an attraktiven Standorten von der Hofburg bis Kloster Neustift bieten soll. Als Initiative der Tourismusgenossenschaft und getragen von der künstlerischen Leitung eines Tenors und einer Sängerin, soll ein hochklassiges Event lanciert werden, um die Brixner Vorsaison ebenso zu aktivieren wie der Destination eine klassische Marke zu verpassen. Tenor Piotr Beczala und Sängerin Camilla Nylund, die das Programm gestalten und zentrale Gesangsparts bestreiten, gehören, anders als von der bisherigen Werbung für „Brixen Classics“ suggeriert, zwar gehobenem Leistungsstandard an, aber nicht der A-Liga internationaler Opernstars, wenn auch Frau Nylund in der jüngsten „Rosenkavalier“-Inszenierung von André Heller mitwirkte. Man darf annehmen, dass Meister Heller als von Gemeinde und Touristikern gewünschter Hofburggarten-Ideator auch in diesem Falle seine Vermittlung hat spielen lassen.

Das Brixen Classics Festival Orchestra wird mit weiteren Solistinnen und Solisten und in einheimischer Teilbesetzung die Aufführungsserie begleiten.

Anders als die Meraner Musikwochen oder andere qualifizierte Klassik-Reihen in Südtirol scheint es sich um einen „Einkauf von der Stange“ zu handeln, der – aufwändig importiert – dem interessierten Publikum hohe Preise abverlangt.

Obwohl betont wird, dass „Brixen Classics“ vor allem von Sponsoren getragen wird, sollen offenbar auch Landesmittel in erheblichem Ausmaß flüssig gemacht werden. Nicht über das Kulturressort, wo der Kulturbeirat dem Vernehmen nach bereits abgewinkt hat, sondern über die Wirtschaftsförderung sollen für „Brixen Classics“ hohe öffentliche Mittel lukriert werden.

Obwohl die Initiative aus anderen, nicht-kulturellen Fördertöpfen finanziert wird, ist es allemal bedauerlich, dass in einer Phase, in der viele Südtiroler Kulturschaffende am Rand der Existenz halten, Mittel in solcher Höhe auswärtigen Veranstaltern zugeschanzt werden. Brixner Kulturträger haben zwar bisher gute Miene zum bösen Spiel gezeigt und halten sich bedeckt, der wachsende Unmut ist aber hörbar. Auch passt „Brixen Classics“ kaum zu dem Kulturentwicklungsprogramm, das sich die Gemeinde 2018 gegeben hat und ist auch für die landesweite Kulturpolitik ein bedenkliches Signal.

Zu allem Überfluss fehlt bis heute ein Konzertprogramm, dafür sind die Preise sehr hoch für ein Programm, das noch gar nicht feststeht. Für Ansässige, Jugendliche, Musikliebhaber und Musikerinnen, die dzt. oft am Hungertuch nagen, schwer unerschwinglich.
Allerdings scheint der aktuelle Stand der Pandemie der im Frühsommer angesetzten Initiative wenig Chancen einzuräumen.

Abschließend resümieren wir das Urteil eines Schweizer Musikkritikers, von dem das böse Bonmot stammt: Die Sommerfestivals sind die Bordelle der Musik, für jene Leute, die zur wahren Liebe für die Musik nicht mehr fähig sind. Zudem ist die für „Brixen Classics“ gebotene Verbindung von Opernarien, Degustationsmenüs und Käseverkostung ein prekärer Mix, da mitunter und angeblich zwar Liebe, aber gewiss nicht Musik durch den Magen geht.

Daher richten wir folgende Fragen an die Landesregierung:

  1. Haben die Veranstalter von „Brixen Classics“ um Landesbeiträge angesucht?
  2. Wenn ja, ist der Kulturabteilung ein Gesuch um Förderung vorgelegt worden, in welcher Höhe und mit welchem Bescheid?
  3. Wurde anderen Landesabteilungen ein Fördergesuch für „Brixen Classics“ vorgelegt, wenn ja, mit welchem Bescheid und in positivem Fall, mit welcher Förderhöhe?
  4. Ist der Südtiroler Landesregierung das Gesamtbudget von „Brixen Classics“ bekannt, wenn ja, welche Höhe erreicht es?
  5. Wurde die Initiative dem Kulturbeirat zur Qualitätsprüfung im Sinne einer ausgewogenen Kulturförderung von Südtiroler Musikinitiativen vorgelegt, mit welchem Ausgang?

Bozen, 15.03.2021

Landtagsabgeordnete
Brigitte Foppa
Riccardo Dello Sbarba
Hanspeter Staffler

 

Hier die Antwort der Landesregierung.

ANFRAGE ZUR AKTUELLEN FRAGESTUNDE.

Der Grünen Fraktion wurde berichtet, dass am 05.03.2021, eine Art organisiertes Autorennen unter anderem über den Furkelpass ausgetragen wurde. Gerade in Zeiten, wo die Bevölkerung das eigene Auto nur mit einem triftigen Grund benutzen darf, verwundert dies.

Daher richten wir folgende Fragen an die Landesregierung:

  1. Hat es eine Genehmigung für dieses Rennen gegeben, bzw. waren die lokalen Behörden und die Verwaltung vor Ort über den Vorgang informiert?
    • Falls ja, aufgrund welcher rechtlicher Grundlage kam die Genehmigung zustande und wer hat sie erteilt?
    • Falls nein, welche Konsequenzen für die Veranstalter dieser Tests geben und wie werden diese aussehen?
  2. Wer waren die Verantwortlichen und die Beteiligten für dieses Autorennen?
  3. Auf welchen Straßen fand das Autorennen statt und wieviele Autos haben teilgenommen?
  4. Ist es mit den geltenden Verordnungen zum derzeitigen Notstand vereinbar, Autorenne durchzuführen? Wenn ja, aufgrund welchen Rechtstextes?
  5. Wurde die Landesregierung über das Autorennen, welches am 05.03.2021 stattgefunden haben soll, in Kenntnis gesetzt?

 

Bozen, 15.03.2021

 

Landtagsabgeordnete
Hanspeter Staffler
Brigitte Foppa
Riccardo Dello Sbarba

Hier könnt ihr die Antwort der Landesregierung und die Auflistung der Straßen herunterladen.

COMUNICATO STAMPA

Il Consiglio provinciale approva a larga maggioranza la proposta del Gruppo Verde per una campagna di sensibilizzazione contro odio e violenza in rete.

Il tema dell’odio e della violenza sui social media coinvolge tutti, donne e uomini. Il mondo della politica lo vive ogni giorno sulla propria pelle, è emerso evidente nel corso del dibattito, ma ogni persona può diventare vittima di insulti e commenti violenti se frequenta i social media.

“La società deve reagire e proteggere chi viene attaccato. Non è accettabile umiliare fisicamente e moralmente una persona per delegittimarne e attaccarne le idee” commenta Riccardo Dello Sbarba soddisfatto del risultato della discussione.

“Per chi subisce questi attacchi il pericolo maggiore è la solitudine. I colpi subiti e la vergona sono così forti che la tendenza è di richiudersi in sé stesse – aggiunge Brigitte Foppa – è nostra responsabilità non lasciare sole queste persone, che per la maggior parte dei casi sono donne.

“Spesso le persone che intervengono in modo violento nei dibattiti online appartengono a gruppi organizzati. In parte li conosciamo. È nostro dovere fermarli e privarli di qualsiasi sostegno” afferma con forza Hanspeter Staffler.

Il consenso è stato praticamente unanime. Tuteliamo la libertà di parola e opinione, contrastiamo la violenza e l’odio.

COMUNICATO STAMPA.

Nella settimana dell’8 marzo, Giornata internazionale per i diritti delle donne, il Consiglio provinciale si riunisce e il Gruppo Verde presenta due mozioni su temi che incidono sulle donne e sulla nostra società: la violenza di genere in rete e la fuga dei cervelli femminili.

Per una comunicazione rispettosa e non violenta, contro l’odio e la violenza sessista sul web.

La rete internet è uno spazio molto libero, in cui ogni persona può esprimere il suo pensiero. È questo il bello di questo mondo virtuale. Ma questa grande libertà nasconde pericoli altrettanto grandi. Chi usa i social media si confronta giornalmente con odio e violenza. Troppo spesso in modo più o meno consapevole troppe persone reagiscono attaccando con insulti e parolacce altre persone che esprimono magari idee con cui non sono d’accordo.
Seppur a parole filtrate da uno schermo, chi subisce questi attacchi vive un’esperienza di vera violenza fisica. La maggior parte delle persone ad essere colpite sono donne che vengono attaccate sul loro corpo.

È ora di dire basta. Proponiamo quindi alla Giunta di realizzare una campagna di sensibilizzazione per una comunicazione rispettosa e non violenza, con il coinvolgimento di testimonial, donne e soprattutto uomini, dal mondo della politica, della cultura, del giornalismo, dell’arte.

Per frenare la fuga dei cervelli femminili

Il “brain-drain”, la cosiddetta fuga dei cervelli e l’abbandono delle zone rurali riguarda molto da vicino la nostra provincia. Nel 2017, ad esempio, sono emigrate 1500 persone, per lo più laureate. I rientri si limitano invece a qualche decina. La metà di queste persone sono donne. E dove se ne vanno le donne, il tessuto sociale muore.

Di solito tra le misure che vengono messe in atto per agevolare il rientro dei cervelli ci sono solo provvedimenti rivolti principalmente a esigenze che risultano essere prioritarie soprattutto per gli uomini. Gli studi che si occupano del fenomeno raramente inseriscono delle variabili di genere nelle analisi. Ma anche dove se ne fa solo un breve accenno le differenze di genere sono evidenti. Se vogliamo mettere un freno a questo fenomeno di svuotamento e dare delle prospettive di futuro al nostro territorio non possiamo permetterci di omettere queste differenze fondamentali.

Esistono studi effettuati su alcune regioni europee in Germania, Austria, Finlandia, Svezia e Ungheria, che si sono occupati del tema e che mettono a disposizione alcune indicazioni importanti su come affrontarlo. Sulla base di queste indicazioni, proponiamo alla Giunta di effettuare una rilevazione del fenomeno dell’emigrazione femminile dalla nostra provincia e di inserire il tema tra gli obiettivi strategici per affrontarlo nella maniera più adeguata.

Le donne sono essenziali per lo sviluppo della società. Dobbiamo riconoscerle, difenderle e valorizzarle. E questo non soltanto per l’8 marzo, sempre.

INTERROGAZIONE.

Si chiede:

1. A quanto ammonta attualmente (fine 2020) l’indebitamento di Alperia, considerando tutti gli strumenti finanziari che rientrano in questa fattispecie (prestiti, mutui, fideiussioni ecc…)?
2. Considerando ciascuna singola voce dell’indebitamento, per finanziare quali operazioni Alperia vi ha fatto ricorso?
3. Che cosa prevede il piano di rientro da queste diverse forme di indebitamento ed entro quando è prevista la loro estinzione?

Bolzano, 7 gennaio 2021

Cons. prov.
Riccardo Dello Sbarba
Brigitte Foppa
Hanspeter Staffler

 

Qui potete scaricare la risposta della giunta.