ANFRAGE ZUR AKTUELLEN FRAGESTUNDE.

Vor mehr als einem Jahr hat Südtirol eine Machbarkeitsstudie für ein so genanntes „Slot-System“ – ein digitales Buchungssystem für LKW entlang der Autobahn – in Auftrag gegeben und die Fertigstellung für Mitte 2022 angekündigt.

Daher richten wir folgende Fragen an die Landesregierung:

  1. An welchem Punkt befindet sich die Ausarbeitung der Machbarkeitsstudie bezüglich des „Slot-Systems“ für LKW auf der Brennerautobahn?
  2. Falls die Studie bereits fertiggestellt wurde: Warum wurde sie noch nicht veröffentlicht?
  3. Wann wird die Machbarkeitsstudie veröffentlicht bzw. vorgestellt werden?
  4. Falls die Studie bereits fertiggestellt wurde: Welches sind die Kernpunkte der Ergebnisse?
  5. Wie steht die italienische Regierung bzw. das Verkehrsministerium zur Idee des Slot-Systems?
  6. Hat die Landesregierung sich darüber schon mit Verkehrsminister Salvini ausgetauscht? Mit welchem Ergebnis? Falls nicht, wann wird es dazu kommen?
  7. Hat die Landesregierung Kenntnis über die Vorschläge von Verkehrsminister Salvini, die er am 5. Dezember in Brüssel bzgl. Transitverkehr auf der Brennerroute einbringen wird?
  8. Welche Pläne hat der neue Verkehrsminister bezüglich Entlastung der Brennerautobahn?

Bozen, 21.11.2022

 

Landtagsabgeordnete

Hanspeter Staffler

Brigitte Foppa

Riccardo Dello Sbarba

Consiglio provinciale: questa settimana il Gruppo Verde porta al voto una mozione sulla caccia. Ogni anno in natura vengono disperse 21.000 tonnellate di munizioni al piombo. Queste causano il saturnismo che colpisce soprattutto gli uccelli predatori, tra questi anche il gipeto e l’aquila reale. La nostra provincia è nell’arco alpino una delle aree più afflitte da questa piaga. Esistono monizioni atossiche per la caccia, già obbligatorie nel Parco dello Stelvio. Nella nostra mozione chiediamo che le munizioni di piombo vengano proibite su tutto il territorio provinciale.

Ogni anno durante le stagioni della caccia vengono disperse in natura 21.000 tonnellate di munizioni al piombo. Questa tipologia di munizione uccide due volte: la prima quando colpisce la preda; la seconda quando viene ingerita da animali che si nutrono di carcasse in cui rimangono anche solo frammenti di piombo, che provocano il saturnismo. Si stima che in Europa cadano vittima di avvelenamento da piombo ca. 1 milione e 300 mila esemplari all’anno, soprattutto uccelli rapaci.

L’allarme piombo per i rapaci è partito proprio da un caso studiato nel 2008 in Alto Adige: un gipeto rilasciato con grandi festeggiamenti in Val Martello e poi ritrovato morto in Svizzera con lo scheletro saturo di piombo. Dopo questo caso, una ricerca realizzata dall’ornitologo Enrico Bassi, responsabile scientifico dei progetti di monitoraggio dell’aquila reale e del gipeto per il Parco Nazionale dello Stelvio, ha dimostrato che la maggior parte dei rapaci contaminati si concentra nel cosiddetto “quadrilatero della morte” tra le province di Bolzano, Trento, Brescia e Sondrio. Quest’area è, insieme all’Austria, l’area più afflitta da saturnismo d’Europa. “A che cosa serve reintrodurre il gipeto, quando questo dopo pochi anni muore avvelenato dalla stessa mano umana che lo ha reintrodotto nel suo habitat naturale?” si chiede il primo firmatario Riccardo Dello Sbarba.

L’alternativa c’è: Munizioni di materiali atossici sono già sul mercato e sono state ampiamente testate, ad esempio nel Parco Nazionale dello Stelvio dove, insieme alle zone umide delle aree Natura 2000, le munizioni al piombo sono vietate. Ma a quanto pare questa restrizione non è sufficiente. La Provincia ha i poteri di estendere questo divieto. La mozione del Gruppo Verde prevede quindi di vietare l’utilizzo di munizioni a piombo su tutto il territorio della provincia di Bolzano. La legge ce lo permette. Cosa stiamo aspettando!?

Bolzano, 28/11/2022

Cons. prov.
Riccardo Dello Sbarba
Brigitte Foppa
Hanspeter Staffler

COMUNICATO STAMPA.

Il 25 novembre è la giornata internazionale contro la violenza sulle donne. In questo contesto, un tema riguarda quando ha inizio la violenza sessuale. Inizia già col “complimento” gridato dietro a una ragazza che cammina tranquillamente per strada? Il fenomeno del “catcalling” arriva in Consiglio Provinciale questa settimana con una mozione del Gruppo Verde. Ci sarà da discutere.

Con il termine catcalling si indicano tutte le molestie sessuali che avvengono nei luoghi pubblici attraverso allusioni, commenti ad alta voce, fischi o altri suoni di apprezzamento. Per molte donne si tratta di un’esperienza quotidiana. Molte volte il catcalling viene spesso fatto passare per un banale complimento. In verità, tante donne e ragazze si sentono intimidite da questa prassi. E limitate nei loro movimenti quotidiani. Uno studio dell’Istituto di ricerca criminologica della Bassa Sassonia ha rilevato che la maggior parte delle donne interessate è diventata più paurosa dopo un episodio di catcalling: il 40% delle intervistate ha dichiarato di evitare i luoghi pubblici, e l’8% ha addirittura rivisto il proprio abbigliamento.

“Spesso ci si chiede quando inizia la violenza. Inizia già con un complimento? Un fischio per strada? Un “apprezzamento” per gambe, sedere, e seno? Crediamo di sì, e lo confermano statistiche e testimonianze di ragazze che perdono sicurezza di sé e iniziano a scegliere percorsi e vestiti in base a questi comportamenti. Lo spazio pubblico è di tutti e tutte, allo stesso modo. Non esiste che per una donna sia più pericoloso, o anche solo fastidioso, camminare per strada,” afferma con fermezza la prima firmataria della mozione, la consigliera Brigitte Foppa.

Poco tempo fa, il tema era stato sollevato nei social media dalla cantautrice sudtirolese Camilla Cristofoletti, che racconta: “È un tipo di molestia che, secondo me, non ha ancora avuto l’attenzione pubblica necessaria. Mi è capitato di rispondere a un aggressore a voce alta e il risultato è stato che ad avere addosso lo sguardo infastidito dei passanti ero io, non lui. Ricordo di aver pensato che se tutte quelle persone avessero posto il loro sguardo giudicante su di lui, io mi sarei sentita più sicura e lui forse avrebbe cambiato atteggiamento. Una corretta informazione è secondo me un primo passo importante per aumentare la consapevolezza di tutta la società su queste dinamiche.”

La Convenzione di Istanbul classifica la violenza sessuale verbale come violenza di genere, dato che si rivolge soprattutto contro le donne. Il catcalling rientra in questo tipo di violenza, ma a differenza di altri Stati europei, l’Italia non lo ha ancora stato inserito nel Codice penale. Eppure, sarebbe importante succedesse. Il catcalling è infatti al contempo un atto intimidatorio e un gioco di potere che porta al cosiddetto “victim-blaming”, termine che descrive il capovolgimento del ruolo della vittima e del colpevole, secondo il quale sarebbe la vittima ad “essersela cercata”.

Non si tratta di imporre il divieto di flirtare, ma iniziare a parlare di queste dinamiche ci fa capire quanto una donna possa sentirsi diversamente sicura negli spazi pubblici rispetto ai maschi. “Sono certo che gli uomini che si comportano così in fondo sono consapevoli di esercitare un potere” commenta Riccardo Dello Sbarba. Riconoscere che si tratta di una forma di violenza sessuale verbale è il primo passo.  Sensibilizzare, informare e formare dentro e fuori dalle scuole, attraverso campagne di comunicazione e laboratori può portare a una maggiore presa di consapevolezza da parte di tutta la società e allo sviluppo di comportamenti più corretti e rispettosi.

 

Bolzano, 24/11/2022

Cons. prov.
Brigitte Foppa
Riccardo Dello Sbarba
Hanspeter Staffler

ANFRAGE ZUR AKTUELLEN FRAGESTUNDE.

Am 22.09.2022 berichtete das Wochenmagazin ff über eine eventuell geplante Trassen- und Bahnhofsverlegung im Raum von Terlan. Probebohrungen hätten Grundeigentümer und Bürger:innen auf das Thema aufmerksam gemacht. Aus dieser Mitteilung leiten wir ab, dass erste planerische Schritte laufen, um den dringend notwendigen Ausbau der Bahnstrecke von Bozen und Meran anzugehen.

Daher richten wir folgende Fragen an die Landesregierung:

  1. Welche Planungsschritte sind in welchen Zeiträumen geplant?
  2. Gibt es bereits ein Variantenstudium über den Verlauf der neuen Bahntrasse?
  3. Falls ja, ersuchen wir um Aushändigung der entsprechenden Planunterlagen.
  4. Welche Bahnhöfe müssen voraussichtlich verlegt werden?

 

Bozen, 26.09.2022

Landtagsabgeordnete

Hanspeter Staffler

Brigitte Foppa

Riccardo Dello Sbarba

 

Hier die Antwort der Landesregierung und der Anhang dazu.

Recentemente l’artista André Heller, a cui è stata affidata la riqualificazione del Giardino vescovile di Bressanone, è finito sotto i riflettori dei media perché ha falsificato una cornice dell’artista statunitense Jean-Michel Basquiat e l’ha venduta come originale per 800.000 dollari. E il signor Heller lo ha ammesso.

In una interrogazione, il Gruppo Verde pone alcune domande alla Giunta provinciale:

  1. Come valuta la Giunta provinciale, che contribuisce con circa 8 milioni di Euro al finanziamento dei Giardini vescovili di Bressanone, lo “scandalo Heller”?
  2. La Giunta provinciale intende controllare o rivalutare, insieme al Comune di Bressanone, l’assegnazione dell’appalto ad André Heller per la progettazione del Giardino vescovile?
  3. Nel caso in Austria venissero avviate delle indagini, in che modo la Giunta provinciale, in accordo con il Comune di Bressanone, farà riesaminare l’appalto assegnato a Heller?
    1. In questo caso, si consiglierà al Comune di Bressanone di annullare il contratto?
  4. alla luce di questi fatti, in che modo  la ripartizione beni culturali valuterà la proposta di Heller per il Giardino vescovile?

 

ANFRAGE ZUR SHCRIFTLICHEN BEANTWORTUNG.

In der vergangenen Woche sorgte ein „Kunst-Ereignis“ für Schlagzeilen. Wo? Im Nachbarland Österreich, die Nachrichten erreichten jedoch auch Südtirol. Hauptdarsteller der Causa: Der Multi-Media-Künstler André Heller, der auch in Südtirol bekannt ist, vor allem in Brixen, da er den dortigen Hofburggarten neu gestalten soll. Ein Projekt, das bei der Brixner Bevölkerung nicht durchwegs auf Zustimmung – bei der Brixner Verwaltung hingegen auf große – Gegenliebe stößt. Und so sieht es derzeit ganz danach aus, als käme Herr Heller im Hofburggarten als Projektant zum Zuge.

Kürzlich kam André Heller jedoch nicht wegen des Brixner Hofburggartens in den medialen Fokus, sondern weil er einen Rahmen des US-amerikanischen Künstlers Jean-Michel Basquiat gefälscht und diesen als Original für 800.000 Dollar verkauft hat. Herr Heller gibt die Tatsache unumwunden zu.

Die Initiativgruppe für einen offenen Hofburggarten versandte Anfang November eine Pressemitteilung, in der sie die berechtigte Frage stellte, ob die Gemeinde Brixen Heller nach den jüngsten Ereignissen mit der Neugestaltung des Brixner Hofburggartens beauftragen wolle. Zumal in der Vergangenheit des Öfteren Zweifel aufkamen, ob das spektakuläre und wohl vor allem dem Massentourismus dienliche Projekt von einer Mehrheit der Brixner:innen mitgetragen wird.

Daher richten wir folgende Fragen an die Landesregierung:

  1. Wie beurteilt die Landesregierung, die mit rund 8 Millionen Euro aus dem Landeshaushalt zur Finanzierung des Brixner Hofburggartens beiträgt, den „Kunstskandal Heller“?
  2. Wird die Landesregierung die Auftragsvergabe an André Heller für die Gestaltung des Hofburggartens zusammen mit der Gemeinde Brixen im Auge behalten bzw. neu bewerten?
  3. Wie wird die Landesregierung im Einvernehmen mit der Gemeinde Brixen im Falle von Ermittlungen in Österreich den Auftrag an Heller überprüfen lassen?
    1. Wird man in diesem Fall der Gemeinde Brixen eine Stornierung des Auftrags nahelegen?
  4. Wie wird die Abteilung Denkmalpflege im Lichte dieser bedenklichen Praktiken André Hellers dessen Vorlage zum Hofburggarten überprüfen?

Bozen, 07.11.2022

 

Landtagsabgeordnete | Cons. prov.

Brigitte Foppa

Riccardo Dello Sbarba

Hanspeter Staffler

COMUNICATO STAMPA.

Il bilancio provinciale del 2023 ammonta a 6,7 miliardi di euro ed è leggermente superiore al bilancio del 2022. “A causa dell’inflazione di circa il 10% tra il settembre 2021 e il settembre 2022, il potere d’acquisto del bilancio del 2023 è significativamente inferiore”, afferma il Consigliere provinciale dei Verdi Hanspeter Staffler.

È già chiaro che il settore dell’assistenza, degli affari sociali e della famiglia è gravemente sottofinanziato e che, secondo le stime del Gruppo dei Verdi, saranno necessari altri 100 milioni di euro.

La maggioranza ha respinto il nostro emendamento che prevedeva fondi per il contratto collettivo intersettoriale. “Tutto diventa più costoso e i dipendenti pubblici sono costretti a fare sacrifici per l’ennesima volta!”, ha dichiarato Hanspeter Staffler. Senza un aumento sostanziale del salario di base, il servizio pubblico sta diventando sempre meno attraente e molti servizi per la popolazione rischiano di crollare.

 

BZ,18.11.2022

Cons. prov.

Hanspeter Staffler

Brigitte Foppa

Riccardo Dello Sbarba

COMUNICATO STAMPA.

Il gruppo Verde in Consiglio provinciale ha chiesto alla Giunta degli aggiornamenti sulla costruzione del nuovo macello sovradimensionato di Bolzano. Ma la risposta è a dir poco scarna.

Il progetto di un nuovo macello a Bolzano e la nuova regolamentazione della macellazione privata hanno spinto il gruppo Verde in Consiglio provinciale a chiedere un aggiornamento alla Giunta provinciale. Nella sua estrema sintesi la risposta è rivelatrice: la tanto attesa riforma del nuovo regolamento sulla macellazione privata è ancora in stand-by. Questo è tutto ciò che si può estrarre dalla risposta dell’assessore Schuler (vedi allegato). Una rapida riforma sarebbe però di immensa importanza: ne va del benessere degli animali e di una maggiore trasparenza nella produzione di carne in Alto Adige.

Leggiamo anche che la progettazione del macello di Bolzano non è progredita e che al momento non sono disponibili informazioni su possibili ubicazioni o altro. Considerando le ingenti somme previste dalla Provincia di 8 milioni di Euro e la presunta urgenza del progetto, la risposta ci lascia sorpresi. I Verdi suggeriscono di cogliere l’occasione per riconsiderare il nuovo progetto e per investire i fondi nella macellazione decentralizzata. Questo sarebbe utile per tutti: gli allevatori che non devono trasportare i loro animali attraverso tutta la provincia e gli animali che non vengono stressati da lunghi tragitti in camion.

 

BZ. 19.11.2022

Cons. prov.
Brigitte Foppa
Riccardo Dello Sbarba
Hanspeter Staffler

COMUNICATO STAMPA.

Con decisione del 13 settembre 2022, la Giunta provinciale ha approvato il Progetto per il rinnovo dell’impianto di risalita Sonnenlift con ampliamenti delle piste da sci annesse nel comune di Valle Aurina, nonostante le numerose perplessità espresse dall’Ufficio di valutazione dell’impatto ambientale. Questo ampliamento prevede un intervento massiccio sul paesaggio. L’area sciistica confina con un sito Natura 2000, un importante habitat per il gallo cedrone. Ci sono dubbi anche sulla disponibilità di acqua e sull’impatto sul Parco Naturale Vedrette di Ries-Aurina. Come si concilia il Piano per il clima dell’Alto Adige, approvato di recente, e la propaganda sulla sostenibilità della Provincia con una decisione così problematica rispetto alla tutela del paesaggio e dell’ambiente, si chiedono i Verdi.

Nel delicato ecosistema delle Alpi, il riscaldamento globale procede più rapidamente rispetto alla media globale. Le Alpi sono la più importante fonte di acqua dolce d’Europa e un tesoro di biodiversità. Ma sono anche un habitat e una regione economica, che si basa principalmente sul turismo. L’esperta di turismo di Badia Elide Mussner e il consigliere provinciale dei Verdi Hanspeter Staffler si chiedono: “Come si può rendere futuribile il turismo alpino se non siamo pronti qui e ora a tutelare lo spazio naturale delle Alpi?”.

Il progetto in Valle Aurina non solo avrebbe gravi ripercussioni sulla fauna e sulla flora, ma anche il valore aggiunto per il turismo sembra discutibile a causa dell’intervento previsto, in quanto il paesaggio verrebbe compromesso.

La relazione di impatto ambientale approva il trasferimento della stazione a valle, ma non il trasferimento della stazione a monte verso l’alto né l’auspicato ampliamento della pista. L’estensione della pista comporta il disboscamento della foresta (oltre 5 ettari) e la perdita di habitat per flora e fauna protette. Qui vivono diverse specie inserite nella lista rossa, come il gallo cedrone.

Ciononostante, la Giunta provinciale ha deciso all’unanimità di approvare il progetto.

“Lo spettro che aleggia inevitabilmente è che ci sia sotto l’idea di fondere i due comprensori sciistici di Klausberg e Speikboden”, riferisce Elide Mussner dopo uno scambio con cittadine e cittadini della Valle Aurina.

Studi scientifici dimostrano che le condizioni climatiche cambieranno talmente tanto nei prossimi 15-20 anni che molte aree sciistiche non saranno più redditizie. Allo stesso tempo, anche le risorse idriche stanno lentamente diminuendo nel perfetto Alto Adige, eppure la Giunta provinciale promuove progetti di piste da sci che hanno bisogno di enormi quantità di acqua ed elettricità.

L’appello dei Verdi alla Giunta: basta con il greenwashing! È tempo di prendere sul serio la crisi climatica e il nostro futuro, non solo con belle parole, ma anche con fatti coerenti.

Bolzano, 18.11.2022

Elide Mussner, Assessora al turismo di Badia
Landtagsabgeordnete  Verdi Grüne Vërc
Hanspeter Staffler
Riccardo Dello Sbarba
Brigitte Foppa

BESCHLUSSANTRAG.

Il cat-calling, che può essere tradotto con “lamento di gatto” e che in origine veniva riprodotto nei teatri per criticare gli attori sgraditi, è molto meno innocuo di quanto questo anglicismo possa far pensare. Il termine designa tutte le molestie sessuali che avvengono nei luoghi pubblici attraverso allusioni, commenti ad alta voce, fischi o altri suoni di apprezzamento. Per molte donne, e anche per molte minorenni, il cat-calling, che si verifica in strade ben frequentate, nelle piazze, ma anche sui mezzi pubblici o alle sagre di paese, è un’esperienza quotidiana.

SLe molestie sessuali sono onnipresenti. Il numero di donne che si sono viste fischiare dietro o alle quali sono stati fatti degli inviti sessuali espliciti è alto. In Germania circa il 63% delle donne dichiarano di essere già state molestate sessualmente, in Francia sono addirittura l’86%. Gran parte di tali molestie, sia verbali che gestuali, avvengono negli spazi pubblici. Le più colpite sono le giovani donne, in Germania 2 su 3 hanno meno di 25 anni.

Molte volte il cat-calling viene declassato a peccato veniale o, peggio ancora, viene fatto passare per un banale complimento. In verità, intimidisce le donne e le limita nei loro movimenti quotidiani. Uno studio dell’Istituto di ricerca criminologica della Bassa Sassonia ha rilevato che la maggior parte delle interessate è diventata più paurosa dopo un episodio di cat-calling: il 40% delle intervistate ha dichiarato di evitare i luoghi pubblici, e l’8% ha addirittura rivisto il proprio abbigliamento.

Il cat-calling è una forma di violenza sessuale verbale. La Convenzione di Istanbul la classifica come violenza di genere, dato che si rivolge soprattutto contro le donne.

Nella maggior parte dei Paesi europei il cat-calling non è perseguibile. In Francia, in Portogallo, in Belgio e nei Paesi Bassi costituisce invece un reato che viene sanzionato con pene pecuniarie o detentive.

In Italia, l’articolo 660 del Codice penale disciplina il reato di molestia o disturbo alle persone, il quale viene punito con una reclusione fino a sei mesi o con una sanzione pecuniaria fino a 516 euro. Attualmente il cat-calling non rientra in questa fattispecie di reato.

Eppure, dicendo in modo chiaro che questi comportamenti sono inaccettabili, il legislatore darebbe un segnale importante. Proprio perché la violenza sessuale inizia spesso senza essere percepita
come tale, con un’affermazione degradante o un commento che trasforma la donna in oggetto. Il catcalling è al contempo un atto intimidatorio e un gioco di potere che porta al cosiddetto “victim-blaming”, termine che descrive il capovolgimento del ruolo della vittima e del colpevole, secondo il quale è stata la donna (il cat-calling colpisce soprattutto le donne) ad “essersela cercata”, comportandosi in un determinato modo. Se viene minimizzato e tollerato dalla maggior parte della società, il cat-calling può sfociare in una spirale di violenza, dato che spesso dalle parole violente si passa ai fatti.

Discutere del cat-calling non significa “imporre il divieto di flirtare” per strada, ma far capire cosa prova una donna che non si sente al sicuro negli spazi pubblici. È importante dare il via a un dibattito sociale affinché si possa arrivare a una presa di consapevolezza su questo fenomeno.

Per questo motivo,
il Consiglio della Provincia autonoma
di Bolzano incarica la Giunta provinciale:

  1. di riconoscere il “cat-calling” come forma di violenza sessuale verbale che va contrastata, e di richiamare maggiormente l’attenzione su tale problema;
  2. di aggiungere al sito web provinciale “I tanti volti della violenza” anche il cat-calling in quanto forma di violenza sessuale verbale;
  3. di avviare in cooperazione con altri attori (la Consigliera di parità, le organizzazioni femminili, la Polizia, la Giustizia, …) corsi di formazione, campagne di sensibilizzazione e di informazione;
  4. di svolgere nelle scuole di ogni ordine e grado dei workshop specifici sul cat-calling, ovvero di integrarli nelle lezioni ordinarie, concentrandosi in modo particolare sulla “autonomia corporea” e sui modelli di mascolinità etero-normativi.

Bozen, 25.10.2022

Cons. prov.

Brigitte Foppa

Riccardo Dello Sbarba

Hanspeter Staffler

 

Foto: American Girl in Italy, 1951, Ruth Orkin

ANFRAGE ZUR AKTUELLEN FRAGESTUNDE.

Laut Medienberichten vom 9. November 2022 sollen die zuständigen Landesämter den Abbruchhaufen des Teilabbruchs im Kasernen-Areal in Schlanders auf Schadstoffe hin untersucht haben und auf Asbest gestoßen sein. Asbest muss im Zuge von Abbrucharbeiten getrennt geborgen und getrennt entsorgt werden, denn eingeatmetes Asbest ist für die menschliche Gesundheit hochgefährlich. Bei den unangekündigten Abbrucharbeiten scheinen diesbezüglich weder Sicherheitsvorkehrungen für die Bevölkerung getroffen noch die Bauarbeiter entsprechend durch die Arbeitssicherheit eingewiesen worden zu sein.

Daher richten wir folgende Fragen an die Landesregierung:

  1. Entspricht es den Tatsachen, dass im Abbruchhaufen von der Drususkaserne in Schlanders Asbestreste gefunden wurden?
  2. Falls ja, ist damit die Abbruchanordnung 83/2022 des Bürgermeisters von Schlanders aus Sicht des Umwelt- und Arbeitsrechtes strafrechtlich relevant?
  3. Sollten Asbestreste im Abbruchhaufen vorhanden sein, wie muss die fachgerechte Entsorgung erfolgen?
  4. Wie hoch sind die Kosten dieser Entsorgung und wer trägt die Kosten?

Bozen, 14.11.2021

Landtagsabgeordnete

Hanspeter Staffler

Brigitte Foppa

Riccardo Dello Sbarba