RiccardoTramite STA la Provincia ha acquistato i terreni che servono per allungare la pista a sud di 140 metri di asfalto e 220 di fascia di sicurezza. Tali terreni sono stati pagati 101 € al m2. Gli investimenti previsti dalla Provincia nel periodo 2012-2014 sono di 7,3 milioni di euro da parte di STA per l’acquisto dei terreni e 7,5 milioni di euro da parte di ABD per i lavori. In entrambi i casi il finanziamento (14,8 milioni in totale) è avvenuto tramite ricapitalizzazione delle società. Risulta tuttavia che una volta conclusi i lavori, l’area passerà al demanio statale o al demanio militare.

Si chiede:

  1. E’ vero che i terreni comperati da STA, una volta conclusi i lavori di allungamento della pista e di realizzazione dell’area di sicurezza passeranno al demanio statale o al demanio militare (si prega, in caso affermativo, di indicare quale demanio)?
  2. Se sì, quali sono i tempi di questo passaggio?
  3. Ci sarà un rimborso degli investimenti effettuati dalla Provincia?
  4. A quali condizioni i beni passerebbero a detto demanio? Alla Provincia viene riservata voce in capitolo sulla gestione dell’aeroporto, anche nella sua parte militare, e sul suo futuro?

Firmato Consiglieri

Riccardo Dello Sbarba
Hans Heiss

Bolzano, 27 maggio 2013

 

aereoportoSono cominciati i lavori per allungare la pista dell’aeroporto di Bolzano: sono stati estirpati gli alberi da frutto e rimosse le reti antigrandine, la ditta Biotti ha effettuato la ricerca bellica e da un paio di settimane sono comparsi escavatori. Il committente dei lavori è la ABD. Dato il tipo di infrastruttura, per eseguire i lavori è necessaria l’intesa con lo Stato. Secondo l’art. 20 del Decreto del Presidente della Repubblica 22 marzo 1974, n. 381, infatti: “… gli interventi di spettanza dello Stato in materia di viabilità, linee ferroviarie e aerodromi, anche se realizzati a mezzo di aziende autonome, sono effettuati previa intesa con la provincia interessata”. Contemporaneamente contro il progetto pendono due ricorsi, uno del comune di Laives (contro 3 delibere provinciali) e uno delle associazioni ambientaliste e del Dachverband.

Si chiede:

  1. In base a quali autorizzazioni vengono svolti i lavori in atto per l’allungamento della pista dell’aeroporto?
  2. E’ stata siglata l’intesa necessaria a effettuare i lavori? Se sì, in quale data e chi sono i firmatari dell’intesa? Che cosa prevede l’intesa?
  3. Verrà spostato, e se sì quando, il gasdotto Snam che attraversa la pista? Se sì, c’è l’intesa con la Snam? Chi effettuerà i lavori? Chi ne pagherà i costi e a quanto questi ammonteranno?
  4. Prima di cominciare i lavori, non sarebbe stato meglio attendere l’esito dei ricorsi? Se vincessero il Comune e il Dachverband, che cosa prevede di fare a quel punto la Provincia?

Firmato Consiglieri

Riccardo Dello Sbarba
Hans Heiss

Bolzano, 27 maggio 2013

 

Pale di San MartinoLa Provincia di Bolzano ha sostituito da poco quella di Belluno alla guida della Fondazione Dolomiti UNESCO con la nomina a presidente dell’assessore Elmar Pichler Rolle. Risolvere i problemi legati alla mobilità e al traffico è uno dei punti centrali del suo programma presentato alla Giunta provinciale. Una delle proposte per risolvere i disagi causati dal traffico, come l’inquinamento acustico, è quella di chiudere tutte le strade al traffico per un giorno alla settimana e per un certo numero di ore

Si chiede:

  1. Come si intende precedere per attuare tali intenzioni programmatiche?
  2. Quali saranno in concreto i prossimi passi che l’assessore Elmar Pichler Rolle intende intraprendere a tale scopo?
  3. Come si pensa di motivare e coordinare i comuni interessati da tale provvedimento?
  4. Si intende provvedere a un’opera di sensibilizzazione per turisti e operatori e a fornire alternative di mobilità dolce in grado di sostituire i mezzi di trasporto individuale?

Firmato Consiglieri

Riccardo Dello Sbarba
Hans Heiss

Bolzano, 23 maggio 2013

 

10x10Eurac Bozen am 25. Mai 2013  10:00 Uhr

Florian Kronbichler: Impulsvortrag über “Die Grünen in der Ära post-Durnwalder”

Wir suche Ideen, um auf Fragen wie diese eine politische Antwort zu geben:

  • Wie können Generationen gemeinsam an den Herausforderungen der Gegenwart und Zukunft wachsen?
  • Welche Bildung und welche Kulturräume brauchen wir? Wollen wir gestalten?

Podiumdiskussion:

  • Patrizia Trincanato, Stadträtin für Kultur
  • Renate Mumelter, kulturforumcultura
  • Gabriele Di Luca, Berufsschullehrer, Redakteur bei salto.bz  
  • Susanna Barta, freie Radio-Kulturredakteurin, Publizistin

Anschließend erarbeiten wir gemeinsam die nächsten 10 Ideen für ein ökosozialeres Südtirol.

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RiccardoCon l’assunzione a carico della Provincia della convenzione con la Rai le trasmissioni in lingua tedesca e ladina sono state potenziate: ottima cosa. Meno positiva è la più accentuata separazione linguistica delle trasmissioni, per ora quelle radiofoniche. Finora infatti, sulla quarta rete radio regionale, tra le 12 e le 15, si poteva seguire senza mai cambiare canale: il Gr in tedesco, il Gr in italiano, il Mittagsmagazin, il Gr in ladino e poi programmi in italiano, ladino e tedesco. Ora invece le trasmissioni in italiano sono state spostate sulla rete nazionale e la rete regionale è rimasta riservata ai programmi in tedesco e ladino. Insomma: italiani con Roma, tedeschi e ladini con l’Autonomia. Pessima cosa. Il presidente Durnwalder ha però affermato che in futuro, volendolo, anche gli italiani potrebbero rientrare nella dimensione provinciale. In questo caso noi auspichiamo il ripristino di fasce di informazione plurilingue sullo stesso canale.

Si chiede:

  1. Nel caso che anche le trasmissioni in lingua italiana rientrassero nel campo di competenza provinciale, sarebbe tecnicamente possibile e politicamente auspicato che si torni a fasce di informazione nelle diverse lingue trasmesse sullo stesso canale, a cominciare da quelli radiofonici?
  2. In altre parole: la soluzione secondo cui i programmi tedeschi-ladini hanno un canale a loro esclusivamente dedicato e quelli italiani un altro diverso è definitiva o può essere ripensata? E questo ripensamento è considerato opportuno dalla Giunta provinciale?

Firmato Consiglieri

Riccardo Dello Sbarba
Hans Heiss

Bolzano, 23 maggio 2013

 

RiccardoSul torrente Rambach dovrebbe essere realizzata una centrale di “piccole dimensioni”, cioè inferiore ai 3.000 KW di potenza installata. In questo momento, tuttavia, a livello provinciale c’è notevole incertezza per quanto riguarda le concessioni idroelettriche.

Si chiede:

  1. In base a quale legge provinciale o nazionale dovrebbe essere rilasciata la concessione sul Rambach?
  2. Con quali procedure dovrebbero essere valutati i progetti eventualmente presentati?
  3. Quali sono i tempi e la durata prevedibile per espletare questa procedura?

Firmato Consiglieri

Riccardo Dello Sbarba
Hans Heiss

Bolzano, 21 maggio 2013

 

2011-0207-rambach-filmarbeiten-24Di recente la popolazione dell’Alta val Venosta è stata chiamata a rispondere in due referendum al quesito se fosse d’accordo a permettere lo sfruttamento del torrente Rambach con una centrale di “piccole dimensioni”, cioè inferiore ai 3.000 KW di potenza installata. Il sì ha vinto a stretta maggioranza. Adesso si dovrebbe passare alla realizzazione, ma non è chiaro se già esistano progetti in merito.

Si chiede:

  1. Sono già stati presentati progetti, o giacciono negli uffici già progetti tuttora validi, per la realizzazione di una nuova centrale elettrica sul Rambach?
  2. Se sì, chi sono i titolari di tali progetti e quali caratteristiche hanno (potenza, quantità di acqua residua, produzione annua ecc…) ?

Firmato Consiglieri

Riccardo Dello Sbarba
Hans Heiss

Bolzano, 21 maggio 2013

 

Dello SbarbaRisulta che la società Ingegneri Patscheider & Partner srl abbia svolto attività di consulenza per la società SEL Spa.

Si chiede:

  1. In quali anni e con quale compenso la Patscheider & Partner srl ha lavorato per la SEL?
  2. Quale contenuto aveva ogni singola consulenza?
  3. In particolare, la società ha collaborato con la SEL all’elaborazione di progetti per la partecipare alle gare per le concessioni idroelettriche nel nostro territorio?
  4. Se sì:
  • Di quali concessioni e centrali si trattava?
  • b. In quali anni è stata svolta la consulenza;?
  • c. Per quali aspetti o parti dei progetti ha lavorato la Patscheider & Partner srl?

Firmato Consiglieri

Riccardo Dello Sbarba
Hans Heiss

Bolzano, 21 maggio 2013

 

Già da tempo noi Donne Verdi dell’Alto Adige-Südtirol teniamo uno stretto contatto con le nostre colleghe di partito al di là del Brennero. Negli ultimo tempi poi abbiamo seguito le loro vicende con particolare interesse e seguito i loro successi.
Sabato 18 maggio, ad elezioni vinte e dopo l’ingresso di Ingrid Felipe e Christine Baur nella Giunta Regionale, si è tenuto un incontro transfrontaliero delle Donne Verdi, al quale abbiamo invitato anche i candidati e  le candidate alle Primarie Verdi altoatesine per capire le ragioni del successo elettorale verde in Tirolo.

Questo il racconto di Felipe e Baur:

Dopo la sconfitta elettorale del 2008 i Verdi tirolesi si sono sottoposti a un forte rinnovamento strutturale che portò a un ricambio generazionale e in cui le donne iniziarono ad occupare ruoli di guida – fino ad arrivare alla situazione attuale in cui tutte le posizioni dirigenziali all’interno dei Verdi tirolesi sono occupate da donne: dalla portavoce (Felipe) alla capogruppo in Consiglio (Baur), compresa la vicesindaca di Innsbruck (Pitscheider).

Su questa base si presentarono poi 2 donne alle Primarie per il posto di capolista alle Regionali, in cui Ingrid Felipe vinse contro Christine Baur. Insieme avevano elaborato il modello di “concorrenza cooperativa” per prevenire esperienze negative di battaglie elettorali polarizzanti.
Alla fine i Verdi vinsero le elezioni regionali con una campagna incentrata sui classici temi „verdi“, cioè con temi meramente ambientali. “Eravamo coraggiosi abbastanza per fare delle scelte difficili e spesso scegliendo la strada più ripida piuttosto quella più facile”, racconta la vicepresidente della Giunta Regionale in pectore, Ingrid Felipe. Una di queste scelte era ad esempio la coraggiosa assegnazione ad Ahmet Demir di posto in lista con buone possibilità di elezione: ora Demir è il primo consigliere regionale di origini turche del Tirolo.

Le trattative di coalizione con la ÖVP ci vengono descritte da Christine Baur come difficili ma interessanti, un processo incentrato sulla formazione della fiducia reciproca e la ricerca di un consenso minimo su temi brucianti come il Tunnel di Base e le zone sciistiche.

Noi Donne Verdi sudtirolesi vogliamo agganciarci a queste esperienze e dichiariamo sin d’ora la nostra volontà di successo e di governo. Certamente vogliamo dare, sia nel processo delle Primarie che nella campagna elettorale vera e propria, un chiaro segnale di una politica forte al femminile per il futuro della nostra terra.

Foto: da sx a dx:
Johanna Donà, Sybille Atz, Brigitte Foppa, Evelyn Gruber-Fischnaller, Christine Baur, Ingrid Felipe, Riccardo Dello Sbarba, Raffaela Vanzetta, Flavia Basili, Valentino Liberto.

Bolzano, 18 maggio 2013

 

un disegno di legge della Giunta sulla “Previdenza integrativa” provvede a resuscitare i finanziamenti alla Camera di Commercio, cancellati a dicembre dal Consiglio regional

All’inizio di dicembre 2012 il Consiglio regionale approvò a grande maggioranza una proposta del consigliere Pardeller in cui vennero eliminati i contributi per la Camera di commercio. Poiché poco prima si era saputo che la Camera di commercio di Bolzano aveva accumulato residui per 40 milioni di euro, durante la discussione della legge finanziaria regionale vennero eliminati i contributi annuali di  4,8 Milioni di euro alla Camera di commercio di Bolzano e quelli alla Camera di Trento. La proposta passò con 35 sì, 16 no e 5 astenuti.

 Oggi, nella discussione sulla proposta di legge sulla „Previdenza integrativa“ all’interno della 1. commissione legislativa regionale, il contributo per la Camera di commercio ha festeggiato la sua resurrezione: nell’articolo 4 della legge il finanziamento è stato reintrodotto, in misura minore ma cospicua, in modo che entrambe le Camere di commercio possono ora di nuovo contare su una pioggia di 5,9 milioni di euro (invece di 8,9).

Con questo colpo di mano la Giunta ha cancellato il voto del Consiglio di pochi mesi fa. La maggioranza l’ha votato compatta, tre rappresentanti di opposizione (Heiss, Penasa, Seppi) hanno votato contro e uno (Borga) si è astenuto. Il Presidente della Commissione, Georg Pardeller, era assente per malattia e così la maggioranza ha avuto gioco facile.

 Con questo colpo di mano, un disegno di legge che pur contiene benefici finanziari per le famiglie, riceve un amaro retrogusto che dimostra come la lunga mano del Presidente della Camera di commercio continui a far sentire la sua pressione sulla Giunta regionale.

Bolzano, 15.Maggio 2013

 Hans Heiss

Riccardo Dello Sbarba