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Clima: basta parole!

COMUNICATO STAMPA.

Chiediamo numeri sinceri, provvedimenti coraggiosi e monitoring super partes

Ieri 5 ottobre 2021 in Consiglio provinciale si è tenuto un intenso dibattito di attualità sul cambiamento climatico voluto dall’opposizione su iniziativa del Gruppo Verde in Consiglio provinciale.

La situazione è drammatica e il rapporto IPCC non lascia dubbi: o agiamo ora o sarà troppo tardi.

Brigitte Foppa, come prima firmataria dell’iniziativa, ha introdotto il tema e ha riassunto il rapporto IPCC.

L’effetto serra è ormai fuori controllo, le temperature globali continueranno a salire, gli eventi climatici estremi diventeranno sempre più frequenti. È un processo ormai inarrestabile che possiamo solo rallentare.

Il Piano clima che ci ha presentato la Giunta alcune settimane fa è poco convincente e poco onesto. L’Eurac ha calcolato che in Alto Adige ogni persona emette 7,5t di CO2. Una cifra che corrisponderebbe a una media europea: in Italia sono 5,5t, in Germania 8,5t, in Austria 7,15t. Nel piano clima della Provincia invece leggiamo che in Alto Adige emettiamo “solo” 4,5t per persona.

Se partissimo però da cifre più realistiche, se fossimo più oneste/i con noi stesse/i, avremmo una motivazione maggiore per cambiare davvero le cose.

È come se pesassimo 100 kg e dovessimo arrivare a 20kg. Continuando a dire “domani inizio la dieta” non si perde mai peso. Si tratterebbe di uno sforzo enorme, impossibile senza un piano dietetico serio. Lo stesso si può dire per raggiungere la neutralità climatica: abbiamo bisogno di un vero e proprio piano dietetico e per questo abbiamo bisogno di un Piano clima onesto nelle cifre di partenza e con misure ambiziose e condivise.

Sarà un processo difficile, ma assolutamente necessario se vogliamo rispondere seriamente all’appello dei e delle tante giovani dei Fridays for Future che scendono da mesi regolarmente in piazza.

Riccardo Dello Sbarba ha poi esaminato con attenzione il Piano clima della Provincia.

Nessun obiettivo stabilito nel piano clima firmato ancora nel 2011 da Michael Laimer è stato raggiunto in questo decennio. In alcuni ambiti la situazione è addirittura peggiorata. E il “nuovo” Piano clima, di cui abbiamo avuto visione alcune settimane fa, non riesce nemmeno a fare propri gli obiettivi di neutralità climatica entro il 2050 stabiliti nell’accordo di Parigi. Quello che questo piano clima fa è riprendere semplicemente gli obiettivi definiti nel 2010 e spostarli dieci anni più in là.

Per esempio, il piano clima del 2011 prevedeva che entro il 2020 avremmo coperto il nostro fabbisogno energetico con il 75% di energie rinnovabili. Nel 2019 eravamo al 64%. Entro il 2020 avremmo dovuto diminuire il nostro consumo di elettricità da 2.800 Watt (dato del 2008j a 2.500 Watt a testa. Oggi invece siamo a 3.000 Watt pro capite. Le emissioni di CO2 pro capite, che dovevano calare dalle 4,5 tonnellate (del 2008) a 4 tonnellate nel 2020, sono invece oggi a quota 4,4 tonnellate: quindi non c’è stata alcuna riduzione significativa, mentre l’Eurac ci avverte che questo calcolo non comprende né l’agricoltura (+1 tonnellata pro capite), né le emissioni dell’Autobrennero, né la cosiddetta “energia grigia” (causata da noi ma fuori dai nostri confini, pari a oltre 2 tonnellate pro capite).

Per questi motivi, questo piano clima non è credibile. Chiediamo che i suoi risultati vengano monitorati annualmente non dalla Giunta, né da uffici da essa dipendenti, ma da una commissione di esperti indipendente che analizzi e valuti annualmente l’attuazione del piano.

Anche Hanspeter Staffler ha fatto sentire forte la sua voce.

È triste constatare che la Giunta nella sua bozza di Piano clima provinciale non faccia nessun riferimento al Piano climatico nazionale, da lei stessa approvato. In questo piano nazionale è previsto, ad esempio, che l’Alto Adige si munisca entro 2030 di 350 Megawatt di fotovoltaico. Nel Piano clima provinciale appena elaborato ne sono previsti solo 150.

Nella misurazione delle nostre emissioni reali, la Giunta non considera l’agricoltura e non considera il corridoio del Brennero (principale fonte di emissione di gas serra). Allora ci chiediamo: dov’è finita la trasparenza che ci chiedono a gran voce le/i giovani che sono scese in piazza in questi ultimi anni.

Noi Verdi abbiamo presentato diverse proposte concrete in questo Consiglio per affrontare il cambiamento climatico. Ne cito solo due: un monitoraggio annuale delle misure e il clima-check di tutte le leggi (cosa che di recente è stata approvata in Tirolo). La maggioranza SVP-Lega Salvini ce le ha bocciate tutte.

La crisi climatica è una crisi globale e nessun Paese, nessuna Regione può farcela da sola. Prendiamone atto, riconosciamo le nostre vere responsabilità e agiamo in fretta. La smetta la Giunta di creare il mondo climatico che le conviene!

Bolzano, 6/10/2021

Landtagsabgeordnete
Brigitte Foppa
Riccardo Dello Sbarba
Hanspeter Staffler

Author: Heidi

Due proposte attuali
Le nostre montagne i
NON CI SONO COMMENTI

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