HomeBuon lavoroTransizione disordinata: la giunta provinciale destituita va oltre l’ordinaria amministrazione

Transizione disordinata: la giunta provinciale destituita va oltre l’ordinaria amministrazione

COMUNICATO STAMPA.

Tre membri della giunta provinciale non sono più stati rieletti. La giunta provinciale ad interim ha preso tuttavia decisioni di ampia portata che coinvolgono milioni di euro e ignora addirittura i pareri della propria amministrazione. “Questa prassi è un chiaro segnale che a SVP e Lega manca il rispetto per le regole della democrazia e per gli elettori. All’ombra dei negoziati per la coalizione si procede semplicemente come se non ci fossero state le elezioni”, criticano i consiglieri provinciali verdi.

“Le decisioni che sono state prese non fanno parte di un’ordinaria amministrazione, come dovrebbe essere previsto in questo periodo di transizione, ma sono decisioni politiche di ampia portata.”, affermano Madeleine Rohrer, Brigitte Foppa e Zeno Oberkofler. La scorsa settimana, si è riunita per l’ultima volta la vecchia giunta provinciale. Essa ha modificato ad esempio il piano urbanistico a Bressanone con i voti dei consiglieri provinciali Massimo Bessone e Giulio Vettorato (Lega) e della consigliera provinciale Maria Hochgruber Kuenzer che non sono più stati rieletti. 1.000 metri quadrati di verde agricolo sono ora zona residenziale. E questo, nonostante i due uffici competenti avessero valutato negativamente la richiesta, così come la Commissione provinciale territorio e paesaggio.

La giunta provinciale ha inoltre approvato la fattibilità di una nuova casa di riposo nel comune di Merano. Il valore complessivo della concessione ammonta a nientemeno che 185 milioni di euro. La casa di riposo dovrebbe essere costruita e gestita dalle aziende Volcan e Veba Invest, facenti parte del gruppo Unterberger.

La vecchia giunta provinciale ha anche deciso di sottoporre a vincolo di tutela solo la Villa Wielander nell’area dell’ex caserma di Silandro. La facciata in marmo dell’edificio del comando, al contrario, dovrebbe essere smantellata e messa in magazzino. La proposta iniziale dell’ufficio dei beni culturali andava invece molto oltre e riguardava, tra l’altro, anche la tutela degli ampi spazi verdi. E poiché anche qui alcuni consiglieri provinciali uscenti si sono sovrapposti ai loro stessi funzionarə, nella decisione manca la firma della conservatrice regionale competente. “Non ci sono giustificazioni per questa transizione disordinata. Non è professionale e politicamente discutibile che, proprio in una fase di transizione, vengano prese decisioni così scottanti contro il parere dei propri funzionarə”, afferma la consigliera Rohrer.

 

BZ, 15.01.2024

 

 

Cons.prov.

Madeleine Rohrer
Brigitte Foppa

Zeno Oberkofler

Author: Heidi

L'Alto Adige occiden
"Che misero spettaco
NON CI SONO COMMENTI

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