HomeComunicati stampaLa controversia sulla scuola a Bolzano è un appello per la scuola plurilingue

La controversia sulla scuola a Bolzano è un appello per la scuola plurilingue

COMUNICATO STAMPA.

A Bolzano si è riaccesa la controversia sulla scuola. Troppi bambini italiani sono iscritti in scuole di lingua tedesca. L’assessora comunale Ramoser ripropone la vecchia “soluzione” dei test d’ingresso. Ma così facendo si fraintende il vero problema, e infatti la soluzione è una finta: la proposta dell’assessora Ramoser è come mettere un cerottino su una ferita incancrenita.

Perché la base del “problema” è il legittimo desiderio di molte famiglie di far crescere i propri figli in un ambiente plurilingue. Molti genitori sono convinti che in questo modo i loro figli avranno maggiori chances nella vita. Ormai da molti anni le associazioni di genitori hanno richiamato l’attenzione su questo desiderio. “La maggioranza, tuttavia, blocca questo desiderio con veemenza e con un atteggiamento da mentalità ristretta”, afferma Brigitte Foppa. Già nel lontano 2014 la consigliera dei Verdi aveva presentato un disegno di legge in consiglio provinciale che prevedeva un’offerta plurilingue aggiuntiva nelle scuole, qualora si raggiungesse un numero minimo di iscrizioni (14 per la scuola materna, 15 per gli altri livelli scolastici). “La proposta di legge è in linea con l’articolo 19 dello Statuto di autonomia e sarebbe una soluzione reale per il problema reale”, dice Foppa. Si porrebbe fine a una pratica che porta i bambini a essere catapultati in un mondo spesso difficile da comprendere. E che alla fine, fingendo che il desiderio di plurilinguismo non esista, scarica l’intera questione e il problema sulle spalle degli insegnanti.

“Se si ignora questo desiderio di plurilinguismo, si finisce per avere la ‘scuola plurilingue fai-da-te’, che provoca stress per tutti. Invece, c’è bisogno di progetti plurilinguistici che emergono dal basso, dalle singole scuole autonome, e in cui tutte le parti coinvolte hanno il loro ruolo. Un problema sistemico necessita anche di una soluzione sistemica. L’Alto Adige è maturo per un’offerta scolastica plurilingue integrativa. Questo è l’appello che attualmente emerge dalle scuole di Bolzano. Andrebbe ascoltato”, conclude Brigitte Foppa.

 

Allegato: Il disegno di legge provinciale n. 2/18 e la relazione sulla scuola plurilingue. Finora è sempre stato respinto in consiglio provinciale dalla maggioranza SVP-PD o SVP-LegaSalvini.

BZ, 17.03.2023

 

Landtagsabgeordnete / Cons. prov.

Brigitte Foppa

Riccardo Dello Sbarba

Hanspeter Staffler

Author: Heidi

Incontro a Innsbruck
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